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Aiutatemi ad uscire


Filippo993

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Ciao a tutti, spero di postare questa discussione nel reparto giusto comunque vorrei parlarvi di una cosa che mi è capitata e che ora mi frena un po'.

 

Premetto una cosa, sono una persona abbastanza schiva e timida, diciamo anche che gli anni che ho trascorso fino ad ora sono stati abbastanza travagliati fin da quando ero bimbo. Per una serie di cause (esempio famiglia non proprio della mulino bianco, amici farlocchi, il fatto stesso della mia sessualità) mi hanno portato ad una crisi l anno scorso che ora comunque sto risolvendo con l aiuto di una professionista. Quindi capirete facilmente che non sono uno così espansivo e attaccabottone ma anzi tendo spesso a rinchiudermi nella mia tana.

 

Ecco ora che avete un piccolo quadro vi racconto cos è successo qualche mese fa:

 

La mia psicologa mi ha sempre spronato ad uscire da solo (gli "amici" appunto sono scomparsi tutti quando non sono servito più a parte una che è la mia migliore amica) io però continuavo a risponderle che è umiliante vedere gli altri che si divertono in compagnia ed io li da solo a bere un drink, ed effettivamente lo penso tutt ora, comunque dopo un po di tempo che me lo ripeteva mi sono deciso e un mercoledì sera sono sceso a Padova in un locale gay. Appena sono arrivato sono rimasto un ora in auto a pensare se scendere ed entrare o scapparmene via. Il cuore batteva velocissimo ma alla fine sono sceso. Entro nel locale e ordino da bere e mi sento tutti gli occhi puntati addosso, li mi è preso il panico avevo proprio tachicardia ero stato assalito da non so che cosa fatto sta che ho bevuto la birra in due sorsi e sono scappato.

 

Ecco questa è stata la prima ed unica volta che sono uscito da solo e, visto com è andata, la voglia di ripetere una simile esperienza non mi garba molto.

 

Che mi consigliate? C è qualcuno a cui è capitata una situazione simile e ne è uscito? Perché c è da dire che sono pure stanco di vivere come un eremita però non riesco a superare questo mio blocco.

 

Ringrazio subito chi ha avuto la pazienza e la voglia di leggere questo post :)

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Ci sono tanti modi per uscire dalla tana.. I locali forse non fanno per te, così come non fanno per me.. Ma non perché quello fosse "per" gay, ma perché

sarai un tipo più solitario.. Puoi provare ad entrare in qualche gruppo o associazione, è un modo più soft di entrare in contatto con gli altri..

Vedrai che troverai molte persone carine, basta saper scegliere i luoghi e i tempi giusti: il mondo è pieno di belle persone..

Poi sei giovane, datti tempo, non avere fretta.. E ti consiglio anche di non avere paura delle chat, non è che tutti cerchino sesso..

Alle volte incontri tanti amici.. Coraggio

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Premetto che non sono un terapista e tanto meno millanto di averne le doti, ma il consiglio di uscire da solo mi sembra un po' una troiata.

Voglio dire, sei un ragazzo chiaramente fragile, insicuro e con dei complessi... forse, ma dico forse, agli inizi è meglio conoscere qualcuno in contesti non casuali (sport, un corso di qualcosa, volontariato, etc) da cui poi sviluppare una conoscenza e una frequentazione amicale esterna, ampliantesi gradualmente.

Mi sembra un po' stupido buttare una persona insicura nella giungla così, tanto per.

Poi, ci mancherebbe, devi fare solo ciò che senti.

Io ho trovato moltissimi amici nuovi quando ho iniziato a fare il corso di volontariato in 118 - che poi, gradualmente, con l'esperienza e professionalizzazione è diventato il mio lavoro - e come me tanti altri ragazzi hanno tratto lo stesso vantaggio.

Ci son tantissime cose che puoi fare per la pubblicità utilità o anche per semplice svago personale. Non è tanto cosa, ad aiutarti, quanto più la tua intrinseca determinazione, fattore che solo tu puoi alimentare.

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Ci sono tanti modi per uscire dalla tana.. I locali forse non fanno per te, così come non fanno per me.. Ma non perché quello fosse "per" gay, ma perché

sarai un tipo più solitario.. Puoi provare ad entrare in qualche gruppo o associazione, è un modo più soft di entrare in contatto con gli altri..

Vedrai che troverai molte persone carine, basta saper scegliere i luoghi e i tempi giusti: il mondo è pieno di belle persone..

Poi sei giovane, datti tempo, non avere fretta.. E ti consiglio anche di non avere paura delle chat, non è che tutti cerchino sesso..

Alle volte incontri tanti amici.. Coraggio

Hei grazie della risposta :)

Si probabilmente quell attacco di panico mi sarebbe successo anche se fossi andato in un qualsiasi altro bar. Si ho pensato anch'io di entrare in qualche circolo o qualche cosa di simile ma devi sapere che la zona in cui vivo è praticamente morta... Non c è niente di niente tanto che appunto il locale dove sono stato dista 50 km da casa mia... Quindi non proprio dietro l angolo capisci. Che poi alla fine mi rendo conto di essere pure socievole... Mi piace uscire in compagnia... Il problema è che non ho una compagnia e ho paura appunto di uscire da solo per crearmela questa stramaledettissima compagnia... Un po un cane che si morde la coda quindi..

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Premetto che non sono un terapista e tanto meno millanto di averne le doti, ma il consiglio di uscire da solo mi sembra un po' una troiata.

Voglio dire, sei un ragazzo chiaramente fragile, insicuro e con dei complessi... forse, ma dico forse, agli inizi è meglio conoscere qualcuno in contesti non casuali (sport, un corso di qualcosa, volontariato, etc) da cui poi sviluppare una conoscenza e una frequentazione amicale esterna, ampliantesi gradualmente.

Mi sembra un po' stupido buttare una persona insicura nella giungla così, tanto per.

Poi, ci mancherebbe, devi fare solo ciò che senti.

Io ho trovato moltissimi amici nuovi quando ho iniziato a fare il corso di volontariato in 118 - che poi, gradualmente, con l'esperienza e professionalizzazione è diventato il mio lavoro - e come me tanti altri ragazzi hanno tratto lo stesso vantaggio.

Ci son tantissime cose che puoi fare per la pubblicità utilità o anche per semplice svago personale. Non è tanto cosa, ad aiutarti, quanto più la tua intrinseca determinazione, fattore che solo tu puoi alimentare.

No ma infatti la mia terapista era certa che questo sarebbe stato il risultato... ma si è comunque congratulata con me perché sono riuscito per una sera a cercare di testare i miei limiti.. (non so se mi sono spiegato). Io comunque faccio anche palestra quindi sto in mezzo alla gente, però non riesco proprio a fare il primo passo neanche un "ciao" non riesco a dire per primo... Ho sempre il terrore di sentirmi dire "ma che c**** vuoi?" e quindi sentirmi umiliato...

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Spiritosolitario

Io non ho amici e non esco, ma nemmeno mi interessa andare nei locali, mentre gli amici mi mancano si, ma credo ci siano altri modi per farseli, come ti hanno detto qui sopra.

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Ciao :)

Ho letto nella presentazione che lavori nel bar di famiglia, no? Quindi durante il lavoro ti capiterà per forza di parlare con tante persone diverse! In quei momenti ti senti a disagio oppure vai tranquillo? Perché se sei a tuo agio in una situazione del genere, non dovresti avere problemi a dire "ciao" a qualcuno. :) come ti hanno già detto non esistono solo i locali per conoscere qualcuno ed uscire, ci sono molte alternative. A volte anche una semplice uscita al parco può riservare diverse sorprese, solo che devi aprirti anche tu :)

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Uno dei miei più cari attuali amici lo conobbi in metropolitana a Milano quando lui mi avvicinò incuriosito dal libro che stavo leggendo - una delle poche volte che mi son messo a leggere in metro :asd: -

Da lì mezzo percorso di strada insieme, i saluti i giorni seguenti e l'aperitivo, per caso, un giorno in cui eravamo liberi entrambi.

Siamo amici da 3 anni :asd: 

Questo per dirti che finché non provi anche per la minima cagata non succederà nulla. Non pretendo che approcci con qualcuno così, per caso, ma non credo che scambiare due parole con uno in palestra insieme a te possa rimbalzarti con un "ma che cazzo vuoi?"! :asd: :asd:
E poi ti ripeto, fai qualche corso, qualsiasi, lì l'approccio verbale è obbligatorio per il mero fine dello stesso. Daje

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Ciao :)

Ho letto nella presentazione che lavori nel bar di famiglia, no? Quindi durante il lavoro ti capiterà per forza di parlare con tante persone diverse! In quei momenti ti senti a disagio oppure vai tranquillo? Perché se sei a tuo agio in una situazione del genere, non dovresti avere problemi a dire "ciao" a qualcuno. :) come ti hanno già detto non esistono solo i locali per conoscere qualcuno ed uscire, ci sono molte alternative. A volte anche una semplice uscita al parco può riservare diverse sorprese, solo che devi aprirti anche tu :)

Si esatto lavoro in un bar (il che rende tutto ancora più assurdo se ci si pensa...) Ma il bar dove lavoro è il classico baretto di paese campagnolo... Quindi solite 3 facce in croce viste e straviste.... E comunque tendo a fare il minimo indispensabile di conversazione...

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@Filippo993 capisco, quindi il bar non ti aiuta molto nelle relazioni sociali. In palestra non hai conosciuto nessuno? E questa tua migliore amica non può farti uscire con la sua eventuale comitiva? Di opzioni per conoscere qualcuno potresti avercele, magari iniziando ad uscire ti sblocchi.

Sempre dalla presentazione ho letto che non ti piace il posto dove vivi...un eventuale trasferimento potrebbe aiutarti a prendere in mano la tua vita, non so

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@Filippo993 capisco, quindi il bar non ti aiuta molto nelle relazioni sociali. In palestra non hai conosciuto nessuno? E questa tua migliore amica non può farti uscire con la sua eventuale comitiva? Di opzioni per conoscere qualcuno potresti avercele, magari iniziando ad uscire ti sblocchi.

Sempre dalla presentazione ho letto che non ti piace il posto dove vivi...un eventuale trasferimento potrebbe aiutarti a prendere in mano la tua vita, non so

Questa mia amica si ha la sua compagnia... Ma ovviamente escono quando io lavoro... E poi ora che ha il ragazzo sta con lui e a me non va di intromettermi a rompere le scatole...

Poi si hai ragione, se fosse per me mi sarei già trasferito da un pezzo... Ma per ora è impossibile.

 

Inviato dal mio HTC One S utilizzando Tapatalk

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Spiritosolitario

Il tuo problema è molto simile al mio, anche se io più che non avere il coraggio di attacar bottone (anchd se anch'io sono timido), non mi trovo con gli altri, mi sembra di essere un alieno. Non mi piacciono le discotece e i locali vari e non ho gli stessi interessi dei miei coetanei, mi annoiano. Io mi sto buttanto nelle chat anche se sono ancora scettico. Secondo me bisogna aver la fortuna di trovare le persone giuste.

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Il tuo problema è molto simile al mio, anche se io più che non avere il coraggio di attacar bottone (anchd se anch'io sono timido), non mi trovo con gli altri, mi sembra di essere un alieno. Non mi piacciono le discotece e i locali vari e non ho gli stessi interessi dei miei coetanei, mi annoiano. Io mi sto buttanto nelle chat anche se sono ancora scettico. Secondo me bisogna aver la fortuna di trovare le persone giuste.

guarda, a me le chat hanno stancato... Infatti entro solo per rispondere a chi mi scrive... Quando scrivevo io per primo non venivo mai filato di striscio e quindi ad un certo punto mi sono scocciato... Oltre al fatto che il 90% cerca solo l atto sessuale.

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Spiritosolitario

guarda, a me le chat hanno stancato... Infatti entro solo per rispondere a chi mi scrive... Quando scrivevo io per primo non venivo mai filato di striscio e quindi ad un certo punto mi sono scocciato... Oltre al fatto che il 90% cerca solo l atto sessuale.

Io ho appena iniziato e devo dire che quello che dici l'ho notato anch'io, ma per ora non desisto, ci sarà pure qualcuno di serio da queste parti! Altrimenti non so che altro fare!

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Credo tu abbia fatto un passo più importante di quello che realizzi al momento, anche se non è andata alla grande sei entrato nel locale, sei sceso dalla macchina e in quel momento hai agito e hai deciso. Pensa che io vivo in una città dove il fatto che sei gay non importa al 95% delle persone eppure ancora non sono riuscito ad andare in nessun locale gay e ogni volta che per questioni di tempo taglio per Soho (il quartiere più gaio di Londra) lo faccio sempre di corsa senza guardarmi attorno e col terrore di incontrare qualcuno che conosco. Per il resto mi associo con quanto detto da altri ci sono tanti modi per conoscere altre persone e per un ciao nessuno ti manderà mai a quel paese...

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Ragazzi tendo a precisare una cosa che forse non si è capita (perdonatemi non sono proprio bravo a volte con i discorsi).. il mio problema non riguarda il relazionarsi con persone gay, ma in generale gay o etero, uomini o donne ecc...

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Che mi consigliate?

prima di lanciarti dal nido la tua psicologa ha scavato dentro di te per trovare la causa? venivi bullizzato da piccolo? 

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Empatizzo molto con la tua condizione.

Il mio problema principale è che l'introversione non mi motiva abbastanza: sto bene da solo. Quando però viene il momento in cui vorrei passare un po' di tempo con qualcuno non posso perché non c'è nessuno, dal momento che passo il resto del tempo per conto mio, senza coltivare alcuna relazione.

Si potrebbero aggiungere una probabile lieve ansia sociale e una nutrita schiera di altri impedimenti reali o ingiustificatamente creduti tali che mi demotivano ulteriormente.

Onestamente non lo so. Mi piacerebbe poterti aiutare, non fosse che io stesso non riesco a risolvere IL problema.

Per quanto la situazione si faccia pesante non lo diventa mai abbastanza da spingermi, per disperazione, a fare un singolo passo nella direzione che so (o perlomeno credo) essere quella giusta.

 

Costringersi in circostanze sociali, costringersi a esporsi a quanti più contatti sociali possibile. Non vedo altro modo, per quanto mi possa suonare sgradevole.

Edited by wwspr
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prima di lanciarti dal nido la tua psicologa ha scavato dentro di te per trovare la causa? venivi bullizzato da piccolo?

Sisi ha fatto le cose per bene, ha voluto sapere tutto tutto di me.. no non sono mai stato bullizzato a parte un piccolo episodio in prima superiore ma irrilevante... La faccenda è più a livello di genitori menefreghisti fin dalla mia infanzia...

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La faccenda è più a livello di genitori menefreghisti fin dalla mia infanzia... 

uhm interessante.... quindi diciamo che ti è mancato quel rapporto di "interdipendenza", non eri ne il pupillo di tuo padre che ti voleva campione del torneo di calcetto, ne il trofeo di tua madre (per i voti che prendevi a scuola) e vanto da buttar in faccia alle amiche...

se è cosi sei venuto su bene!

 

per il problema direi di focalizzarti su determinati hobby che ti permettono di relazionarti su una base sicura e ti sbloccano. Certo se parti con l'hobby gay devi mettere in conto che "l'oggetto che unisce" è il sex. 

tanto per dire se vai in un locale gay da solo è normale che te guardano (non tanto per il fatto che ci vai da solo) ma con la bava alla bocca LoL 

Edited by Zafkiel
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davydenkovic90

Quello che posso consigliarti io, sulla base della mia esperienza, è di mollare la psicologa (la psicanalisi non risolve questi problemi, è pura teoria che genera altra teoria e altra psicanalisi e basta), coi soldi della psicologa ti iscrivi a un corso di nuoto (o di quello che vuoi tu), inizi a fare tanto esercizio fisico e a conoscere gente che fa le tue stesse attività e pian piano ne esci dalla solitudine.

Anche usare le chat è ottimo, basta saper selezionare gli utenti e capire a chi dare corda e a chi no ed è fatta.

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Entro nel locale e ordino da bere e mi sento tutti gli occhi puntati addosso, li mi è preso il panico avevo proprio tachicardia ero stato assalito da non so che cosa

 

può essere stato un attacco di panico ma don't worry, è molto più diffuso di quanto si creda. l'importante è che non diventi un disturbo da ansia sociale generalizzata.

Problemi di timidezza, ansie e disagio li abbiamo tutti lol, anzi forse è uno dei mali più diffusi delle nuove generazioni, ma nessuno ha le palle di esporre i propri problemi per paura di essere giudicato, perché ormai avere 2000 amici fa figo, sennò sei un disadattato.

Ovviamente non siamo psicologi per cui non possiamo consigliarti un metodo sicuro per uscire da questa situazione,

Poi io predico bene ma razzolo male, perché alla fine sono in una situazione un po' simile...in un periodo di "assestamento" pre laurea + progetti personali, e le amicizie con cui uscire scarseggiano...non sono mai stato espansivo di carattere, ma se mi trovo accanto ad una persona interessante qualche chiacchiera ce la scambio, il problema è mantenere queste conoscenze e trasformale in amicizie...per quello ci vuole tempo e frequentazione 

 

Attaccar bottone con il primo sconosciuto che passa non credo sia una cosa da tutti, ma è molto più facile presentarsi e conoscere gente attraverso amici in comune, e le feste/cene fra amici sono le occasioni migliori.

Personalmente ti consiglierei 2 metodi:

 

- come già ti è stato consigliato, creati un circolo di amicizie a partire da un contesto neutro.

Sport, interessi culturali, fumetterie, associazioni, forum, club universitari, corsi serali di qualcosa (scrittura, informatica, cucina...), biblioteche, corsi di barman....

Prendi 20 secondi di coraggio, dimentica le paranoie del tipo (mi dirà che cazzo vuoi?), e attacca bottone con un ciao + domanda/complimento.

 

Oppure, se vuoi superare l'ansia sociale e la timidezza:

- Prova il metodo "rejection therapy" per 30 giorni:

https://en.wikipedia.org/wiki/Rejection_Therapy

(cerca anche su youtube, ci sono molti video)

Esci dalla tua comfort zone, e fai cose che mai faresti a causa della timidezza o della paura del rifiuto, e si vince solo se si riceve un rifiuto :D

Vedi quel tipo figo al bancone da solo? vai a chiedergli se vuole ballare il tango insieme a te! Per ogni rifiuto che prendi guadagni 1 punto.

il metodo funziona perché attraverso l'esposizione forzata a situazioni che ti "spaventano" pian piano ti fa capire che non c'è nulla di cui aver paura, ma l'ansia è solo nella tua testa.

Nelle situazioni imbarazzanti spesso la testa ci fa pensare che la gente rida DI te, quando in realtà sta ridendo CON te.

Edited by Chaos
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Ma la tua amica non può dedicare una sera a accompagnarti in un locale?

E' bello che tu sia andato da solo, che ci abbia provato, ma penso che andarci con una persone sia più semplice.

Un'altra ipotesi sarebbe conoscere qualcuno online, magari anche qui su questo forum, stabilire un rapporto di fiducia che possa diventare amicizia, e uscire con lui. Good luck!

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Ragazzi tendo a precisare una cosa che forse non si è capita (perdonatemi non sono proprio bravo a volte con i discorsi).. il mio problema non riguarda il relazionarsi con persone gay, ma in generale gay o etero, uomini o donne ecc...

 

Quindi, vuoi dire che soffri di fobia sociale? Una volta, per caso, sono capitato in un forum dedicato esclusivamente alla fobia sociale. Gli utenti del forum mi davano l'impressione di autocommiserarsi. Non farlo anche tu.

Gli altri utenti ti hanno detto molte cose utili, quindi io non ho nulla di speciale da aggiungere. Voglio solo dirti della mia esperienza personale. Questa paura, in realtà è infondata. Perchè gli altri reagiscono a te in base a come tu ti rapporti con gli altri. Mi spiego meglio. Facciamo un esempio banale. Se incontri qualcuno per strada che ti chiede informazioni e tu gli rispondi in modo impacciato, timido, ecc., lui reagirà di conseguenza. Non intendo che ti manderà a quel paese, ci mancherebbe. Ma la sua reazione sarà quella di trattarti come una persona paurosa. Non so se mi sono spiegato... Se ci pensi bene, lo faresti anche tu... o forse no. Non siamo tutti uguali. Ma la maggior parte della gente, non si fa questi problemi e non cerca di mettere a proprio agio gli altri. Se ti è mai capitato di trovarti in situazioni simili, sia da una parte che dall'altra, forse capiresti meglio. Secondo me, l'esperienza vale molto di più di mille sedute di terapia.

Inoltre devi capire che in realtà noi ci rapportiamo agli altri in base ad una certa idea che noi ci siamo fatti di loro. Ma in realtà quello che le persone mostrano è solo una facciata. Non possiamo conoscerle realmente. Nemmeno le persone che ci sono vicine. Amici e familiari. Tu ne sei un esempio. Quanti sanno che tu sei gay? Con questo voglio dirti che la paura degli altri è un "castello di sabbia". Sei tu con le tue paure che la tieni in piedi.

E parlare con altri che condivono le tue esperienze, come stai facendo qui su questo forum, secondo me ti è molto utile.

Ciao

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uhm interessante.... quindi diciamo che ti è mancato quel rapporto di "interdipendenza", non eri ne il pupillo di tuo padre che ti voleva campione del torneo di calcetto, ne il trofeo di tua madre (per i voti che prendevi a scuola) e vanto da buttar in faccia alle amiche...

se è cosi sei venuto su bene!

 

per il problema direi di focalizzarti su determinati hobby che ti permettono di relazionarti su una base sicura e ti sbloccano. Certo se parti con l'hobby gay devi mettere in conto che "l'oggetto che unisce" è il sex.

tanto per dire se vai in un locale gay da solo è normale che te guardano (non tanto per il fatto che ci vai da solo) ma con la bava alla bocca LoL

Mah non tanto essere il pupillo di madre e padre... Quanto proprio non venire considerato... Nel senso che l unica cosa che facevano era mettermi davanti alla tv... Fine... Per dirti non ho ricordi di attività fatte insieme non ho ricordi di un bacio o una carezza o di un complimento... Secondo me è stata questa mancanza che mi ha fatto chiudere in me..

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può essere stato un attacco di panico ma don't worry, è molto più diffuso di quanto si creda. l'importante è che non diventi un disturbo da ansia sociale generalizzata.

Problemi di timidezza, ansie e disagio li abbiamo tutti lol, anzi forse è uno dei mali più diffusi delle nuove generazioni, ma nessuno ha le palle di esporre i propri problemi per paura di essere giudicato, perché ormai avere 2000 amici fa figo, sennò sei un disadattato.

Ovviamente non siamo psicologi per cui non possiamo consigliarti un metodo sicuro per uscire da questa situazione,

Poi io predico bene ma razzolo male, perché alla fine sono in una situazione un po' simile...in un periodo di "assestamento" pre laurea + progetti personali, e le amicizie con cui uscire scarseggiano...non sono mai stato espansivo di carattere, ma se mi trovo accanto ad una persona interessante qualche chiacchiera ce la scambio, il problema è mantenere queste conoscenze e trasformale in amicizie...per quello ci vuole tempo e frequentazione

 

Attaccar bottone con il primo sconosciuto che passa non credo sia una cosa da tutti, ma è molto più facile presentarsi e conoscere gente attraverso amici in comune, e le feste/cene fra amici sono le occasioni migliori.

Personalmente ti consiglierei 2 metodi:

 

- come già ti è stato consigliato, creati un circolo di amicizie a partire da un contesto neutro.

Sport, interessi culturali, fumetterie, associazioni, forum, club universitari, corsi serali di qualcosa (scrittura, informatica, cucina...), biblioteche, corsi di barman....

Prendi 20 secondi di coraggio, dimentica le paranoie del tipo (mi dirà che cazzo vuoi?), e attacca bottone con un ciao + domanda/complimento.

 

Oppure, se vuoi superare l'ansia sociale e la timidezza:

- Prova il metodo "rejection therapy" per 30 giorni:

https://en.wikipedia.org/wiki/Rejection_Therapy

(cerca anche su youtube, ci sono molti video)

Esci dalla tua comfort zone, e fai cose che mai faresti a causa della timidezza o della paura del rifiuto, e si vince solo se si riceve un rifiuto :D

Vedi quel tipo figo al bancone da solo? vai a chiedergli se vuole ballare il tango insieme a te! Per ogni rifiuto che prendi guadagni 1 punto.

il metodo funziona perché attraverso l'esposizione forzata a situazioni che ti "spaventano" pian piano ti fa capire che non c'è nulla di cui aver paura, ma l'ansia è solo nella tua testa.

Nelle situazioni imbarazzanti spesso la testa ci fa pensare che la gente rida DI te, quando in realtà sta ridendo CON te.

 

Hei, grazie per la super risposta è questa cosa del rejection therapy me la andrò a vedere ;) comunque si hai ragione riguardo al "fai qualcosa che ti permetta di uscire dalla comfort zone" ma quando ci provo mi sale l ansia... Per dirti a volte mi capita di avere ansia ad incontrare un ragazzo conosciuto in chat...

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Quindi, vuoi dire che soffri di fobia sociale? Una volta, per caso, sono capitato in un forum dedicato esclusivamente alla fobia sociale. Gli utenti del forum mi davano l'impressione di autocommiserarsi. Non farlo anche tu.

 

non so se sia fobia sociale o semplice mancanza di autostima sai.

comunque il periodo autocommiserativo l ho superato... Ma si, ci sono passato anch'io.. ora però mi sono rotto e voglio trovare una soluzione.

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Ecco questa è stata la prima ed unica volta che sono uscito da solo e, visto com è andata, la voglia di ripetere una simile esperienza non mi garba molto

 

Io ti consiglierei di arrovesciare totalmente il tuo discorso, sei riuscito ad andare

ad entrare e a bere una cosa...e lo hai fatto in un locale gay, dove il fatto di "sentirsi

gli occhi addosso" non è certo una sensazione strana, ma abbastanza comune

 

Ovviamente questo non ha risolto il problema, ma ti ci sei confrontato

 

L'idea di andarci con un'altra persona che sappia dei tuoi problemi è giusta, perché

potrebbe aiutarti a fare dei passi avanti 

 

Se vivi in provincia, o in un paesino le possibilità di fare incontri casuali stanno a zero

quindi per certi versi hai la necessità di affrontare questa paura

 

Associazioni gay a Padova ce ne sono e potrebbero essere un altro contesto protetto

in cui tentare di "conversare" con altre persone o entrare in contatto con persone a cui

puoi spiegare il tuo problema per poi uscire

 

Padova offre tante possibilità c'è anche il Pride Village, ora io non so - concretamente - se

sia consigliabile, ci vuole un Padovano, ma l'idea di uno spazio aperto in cui muoversi fra

vari padiglioni potrebbe essere meno claustrofobica rispetto ad un bancone del bar e alla

alternativa secca dentro-fuori

 

Inoltre potendoti muovere puoi sentirti meno osservato o sottrarti a situazioni di stress

 

La folla, la confusione, ti infastidisce?  O pensi che potresti sentirti per certi versi

più protetto?

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All'Anima viene la fobia sociale anche a me;

ma siamo riusciti anche a portarci @Demò

che all'epoca non era proprio una bestia da party...

 

Anche il Pride Village può essere una soluzione,

ma se dice che non è solo una questione di omosessualità

può anche venire fuori a bere uno spritz coi padovani del forum

non necessariamente in un locale specifico.

 

Tanto non risulterebbe neanche il più disadattato :)

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può anche venire fuori a bere uno spritz coi padovani del forum non necessariamente in un locale specifico

 

Beh certo se voi Padovani lo cooptate è anche meglio

 

Affrontare un problema - suppongo - sia anche un modo di conoscerlo

veramente, perché prima di affrontarlo ciò che pesa più del problema in sé

è la paura 

 

Poi ci può essere il timore di essere giudicati per il problema ( cosa penseranno

se faccio questo o quello etc ) ma se il problema viene detto tutto si ridimensiona

 

Infine, certo, fra gay "essere strani" è "normale" per cui può essere una risorsa che

gli etero non hanno

 

A livello emotivo - suppongo - il problema fra gay come fra chiunque, è quando alla

paura si sostituisce l'aggressività. Sono le reazioni ostili o aggressive a compromettere

veramente la socialità, perché nessuno è "Santo" o votato a sopportare tutto

 

Ma le paure sono abbastanza superabili, insomma fra gay si è tolleranti quanto a questo

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