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La finanziaria non pensa alle coppie gay


bluelake

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fonte: gay.tv

 

(02/11/2006) Un partner gay paga interamente la tassa di successione e l`imposta catastale. Esenzione solo per coppie sposate.

Ancora una volta le coppie gay tradite dai partiti di sinistra. Non c'è l'ombra di un riconoscimento ai partner di coppie di fatto nella regolamentazione sulle imposte di successione della Finanziaria per il 2007. I parlamentari GLBT nulla hanno potuto, non sono riusciti neanche a far inserire l'esenzione sotto il milione di euro per i partner espressamente indicati nel testamento. Nulla. Ma vediamo con ordine.

 

Con la nuova tassa sulle successioni si è scoperto in questi giorni in

Parlamento che solo il coniuge e i figli avranno diritto all'esenzione dalla tassa di successione per eredità fino a un milione di euro a persona. Per tutti gli altri, compreso il convivente non sposato, e in particolare nel caso di coppie gay o lesbo che non hanno riconoscimento giuridico in Italia, non vige alcuna esenzione. Quindi anche nel caso di eredità minime, il partner deve pagare la tassa di successione intera, in contanti e subito. Anche se viene espressamente indicato dal suo partner defunto sul testamento. E ricordiamo che in Italia non v'è attualmente nessuna possibilità per i gay di segnalare la propria unione, se non quella del testamento.

 

Facciamo un esempio: per una casa in comproprietà di due coniugi sposati con divisione dei beni al 50 % del valore complessivo di 300.000 euro, il coniuge che sopravvive non paga tasse di successione sull'eredità ricevuta (e cioè il 50% della casa pari a 150.000 euro e nell'ipotesi che gli altri beni ereditati non superino il valore complessivo di un milione di euro); nel caso la stessa cosa accada a una coppia convivente, il partner eredita sì il 50% (sempre che non esistano eredi diretti o indiretti che impugnino il testamento e rivendichino il 50% di casa appartenente al partner deceduto, perchè in Italia il partner di fatto non ha tutela contro i famigliari come erede), ma su di esso paga la tassa di successione che fino a prova contraria è dell'otto per cento. Cui va aggiunto il 3 per cento di imposta catastale.

Quindi il partner è costretto a versare allo Stato 12.000 euro

sull'unghia, più il 3% di imposta catastale e di registro pari a euro

4.500. Per un totale di 16.500 euro. Dunque fissiamocelo bene in mente: Grillini, De Simone, Luxuria, Capezzone, Silvestri, Bonino e tutti gli altri deputati e senatori che si sono spesi in proclami in difesa dei diritti GLBT durante la campagna elettorale, voteranno sì ad una finanziaria che dice che se sei gay (o se sei etero, vivi col tuo partner da anni, ma non siete sposati), se il tuo partner muore, pur indicandoti come beneficiario del patrimonio di 300mila euro, tu dovrai pagare 16.500 euro in più di un'analoga coppia uomo/donna sposati. Chi scrive è convinto che ci siano gli estremi per una richiesta di intervento dell'Unione Europea che richiede esplicitamente di parificare i diritti delle unioni di persone omosessuali. Indagheremo.

 

Giorgio Lazzarini - Giuliano Federico

 

Per come la vedo io, è logico che non essendovi riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, queste non possano ottenere agevolazioni in sede di successione testamentaria... ogni riconoscimento introdotto avrebbe potuto essere impugnabile e dichiarato illegittimo dalla Cassazione...

 

Certo che comunque fa girare le balle non poco 'sta cosa...  :awk:

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Dunque fissiamocelo bene in mente: Grillini, De Simone, Luxuria, Capezzone, Silvestri, Bonino e tutti gli altri deputati e senatori che si sono spesi in proclami in difesa dei diritti GLBT durante la campagna elettorale, voteranno sì ad una finanziaria che dice che se sei gay (o se sei etero, vivi col tuo partner da anni, ma non siete sposati), se il tuo partner muore, pur indicandoti come beneficiario del patrimonio di 300mila euro, tu dovrai pagare 16.500 euro in più di un'analoga coppia uomo/donna sposati.

 

allarmismo qualunquista di qualcuno che non è mai contento dell'operato dei parlamentari gay-friendly.

cosa potevano fare in cinque?

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beh, ROJ, una cosa va detta... non si è mai sentita alcuna dichiarazione incazzata dei parlamentari gay in nessun caso, salvo qualcosina Luxuria ma in rari casi... come dire, tirassero un pochino fuori le palle e la voce non sarebbe malaccio...

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So che il mio intervento e` provocatorio. Ma veramente ci mettiamo a fare le pulci su queste cose? Ci spingiamo a pensare alla finanziaria nell'ottica gay?

 

Francamente non penso che sia il riconoscimento economico o le agevolazioni fiscali il traguardo sperato. Ma veramente siamo cosi` biechi e ciechi da pensare alla nostra situazione, quando esistono famiglie di padre, madre e figli che non riescono ad arrivare a fine mese?

 

Secondo me, le rivendicazioni da fare sono nel sociale e non sul mero campo economico.

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Guest Irish Dragon

Possiamo anche pensare alla nostra situazione, perché no, ma credo che in questa finanziaria ci siano tantissime cose che non vanno e molte altre hanno purtroppo la priorità.

In 5\6 non si possono fare i miracoli per la situazione dei PACS e dei diritti GLBT, come non si possono fare i miracoli avendo avuto 5 anni di acqua alla gola a livello economico.

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Secondo me, le rivendicazioni da fare sono nel sociale e non sul mero campo economico.

questo è fuor di dubbio... ma siccome nell'Unione dobbiamo fare i conti con quelle teste di ca*zo della Margherita (tipo la Rosibindi, che da quando ho scoperto che è nata nel solito paese dove sta il mio ex ho capito come mai non riesce a fare un discorso sano, dev'esser l'aria) e dell'Udeur, a cui la parola "coppia di fatto" fa lo stesso effetto che la fi*a fa a Ratzinger e Ruini, l'unico sistema è vedere i punticini più vulnerabili in cui intrufolare questa parolina e piano piano arrivare a farla diventare una realtà prima che al governo torni la DC e a noi gay ci tocchi emigrare per non essere messi nel ghetto  :P

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Guest Irish Dragon

Questo è vero bluelake, diciamo che l'unica speranza rispetto al passato, è che adesso c'è anche gente che vuole seriamente i PACS... purtroppo il male peggiore è che in un caso o nell'altro, dipendiamo troppo da un'istituzione e ben poco super partes.

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