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Farsi una cultura


ray of light

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Veniamo subito al punto: mi sento ignorante e quindi mi devo fare una cultura. Penso che essere consapevoli della propria ignoranza sia una gran cosa ma non basta. A scuola, nella mia classe, c'è un ragazzo che ammiro molto, è una persona molto intelligente ed informatissimo. Parla di scienza, politica, attualità ed è un ateista convinto, io sinceramente quando ascolto i suoi discorsi mi sento un mezzo imbecille perchè non ho una mia idea della politica, sono agnostico, e di scienza non ci capisco mica tanto. 

 

Vorrei sapere come farmi una cultura solida per poter affrontare discorsi di un certo livello con le persone sviluppando anche un giudizio critico (sopratutto quello). Quindi per uscire dall'ignoranza è fondamentale l'informazione e leggere molto ma il problema è che in Italia la maggior parte dei giornalisti sono di parte e campano sulle disgrazie degli altri solo per fare ascolti o per vendere qualche copia in più :\

 

Spero sia chiaro il mio problema. Consigli?

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Io trovo che una volta che si sia iniziato il percorso di informazione sia difficile dire: <So tutto!>, anzi...

Più la mia sete di conoscenza viene appagata e più brama sapere.

Una delle poche cose che mi ha aperto la mente a livelli di buco nero del sapere è la Filosofia. In secondo luogo ci metto la Letteratura (qualsiasi).

Alla fine reputo che l'Attualità sia al terzo e ultimo posto per aprire una mente e formare una critica costruttiva.

 

Non sono afferrato tanto sugli ultimi avvenimenti, ad esempio non sapevo neanche che ci fossero state interviste ai No Expo che hanno distrutto Milano. Non perché io sia un po' come gli ermetici che si allontanano dalla storia e dalla propria epoca, ma più che altro perché lo studio e il sapere sono un po' alienanti: ti risucchiano nel loro mondo.

 

Già solo il fatto che tu riconosca che ci sia qualcosa da fare per acculturarsi ti dà una spinta verso quella che è la sapienza.

 

<So di non sapere, ma posso imparare.>

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No per caritá, ti ha insegnato niente la storia della mela?

Conosci qualcuno che dalla cultura abbia ricavato piacere e non frustrazione?

Resta ignorante, conserva la tua candida genuinitá!

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<So di non sapere, ma posso imparare.>

certo, un atteggiamento socratico come questo aiuta.

Cmq, la prima cosa che mi verrebbe da rispondere a sto post è "comincia a studiare!" e, parlando di giornali, non fermarti MAI alla prima campana che ascolti, visto che per farti un'idea della realtà -che spesso è molto più complessa di come la banalizzano in tv- forse è meglio sentire anche altre versioni.

 

Il primo esempio che mi viene in mente è la bufala che è uscita giorni fa sui giovani schizzinosi che avrebbero rifiutato 1.300 euro/mese netti di stipendio per lavorare a Expo, quando poi si è scoperto che erano 500/mese, senza nè buoni pasto nè rimborso spese di trasporto.

Però intanto per giorni è andata avanti la solita polemica borbottona sui bamboccioni..

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losvedese

Andiamo per gradi.

La tuttologia è superata. Ai tempi di Aristotele forse si poteva essere scienziati-filosofi-letterati. Oggi, questo non è possibile. Non perché siamo più stupidi, ma perché la conoscenza del mondo e le sue strutture sono più complicate che in passato.

Al massimo si può essere dei tuttologi umanisti, ma di certo non tuttologi in scienza.

Da quello che mi pare di capire, tu vuoi sviluppare delle capacità dialettiche ma ti senti privo sia di forma che di contenuti.

 

Partiamo dai contenuti. 
Qui c'è poco da fare, bisogna studiare storia e, se possibile, filosofia. Lascia perdere la letteratura, almeno per il momento.

Per la storia, puoi iniziare a leggere libri a carattere divulgativo ( mi sento di consigliarti Storia d'Italia di Indro Montanelli). Molto ben scritto, fluido, contiene imprecisioni ma tutto sommato è una buona base.

Di filosofia non conosco un equivalente, quindi preferisco che siano altri a consigliarti.

 

Riguardo alla forma 

Sebbene non riguardi il dibattito, ti consiglio L'arte della guerra di Sun Tsu. E' vero che fu inizialmente scritto per fornire dei consigli ai generali in guerra, ma le regole della guerra possono essere anche applicate alla dialettica ed, eventualmente, all'economia (non a caso è una lettura consigliata in molti corsi di economia nelle università statunitensi).

Sulla retorica, prova a leggere un manuale. Per esempio quello di Mortara Garavelli. :)

Buona lettura!

Edited by losvedese
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Di filosofia non conosco un equivalente, quindi preferisco che siano altri a consigliarti

c'è Il mondo di Sofia di Gaardner che è un buon testo per appassionarsi alla materia.

Se invece cerchi qsa di divulgativo, la vecchia Storia della filosofia di De Crescenzo resta un buon bignamino per iniziare ad approfondire la questione

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Mi sento di consigliarti di approcciare più il mondo della cultura, rispetto a quello del giornalismo, in cui è più difficile orientarsi.

Leggi più che puoi, sempre, romanzi e saggi, classici e contemporanei, leggi leggi leggi. Guarda il cinema d'autore, non le solite cose hollywoodiane, e prova gruppi e musicisti che non fanno musica commerciale, segui il mondo dell'arte, pittura fotografia ecc., se puoi vai ai musei, se non hai abbastanza soldi su internet comunque si possono fare tante ricerche. Per decidere cosa leggere e cosa vedere, fatti guidare dai tuoi gusti, dai tuoi interessi, dalle tue curiosità.

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losvedese

c'è Il mondo di Sofia di Gaardner che è un buon testo per appassionarsi alla materia.

Se invece cerchi qsa di divulgativo, la vecchia Storia della filosofia di De Crescenzo resta un buon bignamino per iniziare ad approfondire la questione

Grazie di cuore zietta! Ho trovato le prossime letture  :maninlove:

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certo, un atteggiamento socratico come questo aiuta.

Cmq, la prima cosa che mi verrebbe da rispondere a sto post è "comincia a studiare!" e, parlando di giornali, non fermarti MAI alla prima campana che ascolti, visto che per farti un'idea della realtà -che spesso è molto più complessa di come la banalizzano in tv- forse è meglio sentire anche altre versioni.

 

Il primo esempio che mi viene in mente è la bufala che è uscita giorni fa sui giovani schizzinosi che avrebbero rifiutato 1.300 euro/mese netti di stipendio per lavorare a Expo, quando poi si è scoperto che erano 500/mese, senza nè buoni pasto nè rimborso spese di trasporto.

Però intanto per giorni è andata avanti la solita polemica borbottona sui bamboccioni..

Ma infatti poi andiamo verso la teoria ipodermica per cui dalla tv ci beviamo tutte le balle che dicono.

Dalla scoperta del Santo Graal alla pianta di soldi creata in laboratorio...

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radioresa

Si può sembrare intelligenti e colti senza essere esperti in chissà quante discipline. E si può risultare impacciati e ignoranti (o matti) anche "imparando la Treccani a memoria".

L'importante non è sapere, ma saper capire e saper parlare. Essere curiosi, anche per quanto riguarda argomenti che non conosci o sui quali non hai una opinione.

Sicuramente leggere, visitare musei, guardare film, conoscere i filosofi e via discorrendo sono solide basi per riuscire a risultare una persona interessante di fronte ad amici e sconosciuti. Ma senza un po' di "parlantina", risulterai sempre la versione colta di Antonio Razzi. Che io non penzo che è bello, inzomma.

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piasintein

Hai ricevuto già tanti ottimi consigli a cui ne aggiungo un altro (forse è già stato scritto), ovvero, leggi i quotidiani ma...non troppo.

Oggigiorno praticamente non esiste un quotidiano che no sia politicizzato e troppo spesso i giornalisti raccontano ciò che vogliono loro, per cui, leggi una notizia e se vuoi approfondire fallo da solo: tramite enciclopedie, ricerche, libri...

 

E ricorda...la cultura è ciò che rimane dopo aver dimenticato tutto il resto :)): .

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posso solo consigliarti in merito al mio campo, la scienza.
Dal big bang ai buchi neri, di S. Hawking è IL libro di divulgazione scientifica. richiede un po' di concentrazione, ma anche senza un grosso background di fisica, si riesce a capire quasi tutto (io lo lessi la prima volta in 2a superiore, per dire)
Sempre di hawking, se vuoi discutere di scienza e fede, ci sono i libri più recenti, che, ahimè, non ho letto, ma so riguardare il dibattito tra scienza e ateismo. Hawking, in particolare, vuole formulare una teoria in cui l'universo "non può non esistere", in base alle leggi che lo governano.

molto interessante è anche "la scienza della fantascienza", che sto leggendo adesso. tratta dei principali argomenti della fantascienza, da asimov, a lovecraft, fino ad alien, affrontandoli da un punto di vista filosofico/sociologico.

 

ps. ricorda che, per il metodo scientifico, uno scienziato dovrebbe essere agnostico! Non posso provare l'esistenza di Dio, così come non posso dimostrarne la non esistenza. Oltre a quello, finiamo nel discorso del pesce babele (leggi la guida galattica per autostoppisti!)

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GishkiSoul

Non che sia ignorante o voglia giustificare l'ignoranza di qualcuno, ma non c'è poi così tanto bisogno di chissà quale cultura, secondo me.

So cosa hanno scritto i più importanti scrittori, filosofi, scienziati, chi più chi meno, in generale, per sapere di cosa si parla.

Io guarderei più storia recente e attuale, il resto può anche diventare mera erudizione.

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Quoto quanto scritto da altri utenti: la filosofia ti dona una marcia in più, quindi se non hai una cultura filosofica, affrettati!

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Da poco ho letto uno sfogo che ho scritto a 17 anni, dove mi lamentavo di sentirmi poco originale e troppo superficiale nei miei pensieri e nelle mie analisi.

Però ero tanto curioso, ascoltavo sempre con grande attenzione quello che dicevano gli altri. Inizialmente ne sono uscito influenzato dal pensiero delle persone nei confronti delle quali nutrivo stima, poi penso di essere riuscito a sviluppare un senso critico e delle mie idee.

E comunque ancora adesso cerco di imparare dagli altri. Se c'è una persona che stimo, inizio naturalmente ad interessarmi a ciò di cui si interessa e ad ascoltare cosa ha da dire.

 

Ciò che importa di più è essere curiosi, non smettere mai di connettersi alle novità e di analizzare nuovi punti di vista.

Io non conosco bene la filosofia, dal liceo mi è rimasto poco e credo non fossi ancora pronto per comprenderla, però mi può capitare di approfondire su un pensiero di un filosofo, se attinete al mio centro di interesse in un certo momento.

 

Ma ciò che dà maggiore parvenza di "cultura", è, come ha scritto qualcuno prima di me, la propria parlantina e il proprio modo di argomentare le proprie opinioni.

E su questo ci lavorerai piano piano, probabilmente passando per una fase in cui potrai risultare poco convincente.

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Dipende anche in cosa vuoi farti una cultura specifica.

In tutto è praticamente impossibile, anche se si può conoscere di tutto un po' in modo però più superficiale.

Io, per esempio, credo di avere una più che buona cultura musicale, ma se mi parli ad esempio delle componenti di un pc sprofondo nell'ignoranza.

Ecco, secondo me tutto è cultura, anche, appunto, la composizione di un pc.

Tu ambiresti, da quel che ho capito, ad una cultura più orientata alla politica e la scienza ed una buona capacità dialettica.

Per una conoscenza trasversale e approfondita della politica è fondamentale la conoscenza della storia, in particolare a partire dalla Rivoluzione francese fino ai giorni nostri. Poi puoi avere una tua idea sulla politica anche senza, eh. XD

Per la scienza, come già detto, anch'io punterei sulle riviste divulgative.

Per l'attualità c'è poco da fare, alla fine è quasi tutta veicolata dai media; l'importante è riuscire ad avere giudizio critico e non bersi tutto ciò che si legge, confrontando, se se ne ha la possibilità, la stessa notizia veicolata ad esempio da due testate giornalistiche diverse (ad esempio, ciò che può scrivere la Repubblica rispetto a Il Foglio riguardo l'attività politica di Renzi, sarà giusto un po' differente). Poi sui giornali trovi anche, nonostante siano più in disparte, riflessioni politiche e filosofiche su società, bioetica, etc... (il mio prof di filosofia e storia cita sempre le riflessioni tradotte dal tedesco di Habermas su Repubblica).

Per la dialettica va anche un po' a genetica: c'è chi è naturalmente portato ad essere incalzante in una discussione e chi è più impacciato. Ad esempio il primo bravissimo nel parlare, nonostante abbia torto, potrebbe avere ragione sul secondo che è nella ragione, ma è più impacciato e non in grado di reggere la discussione.

Io ad esempio sono più portato ad esprimermi in forma scritta, anche se non me la cavo male quando c'è da discutere a voce.

Per migliorare la propria capacità dialettica è necessaria un'ottima conoscenza di ciò di cui si discute e un buon lessico (usare paroloni per esprimere concetti anche banali, agli occhi dei più fa l'effetto "Wow, che persona intelligente, deve proprio aver ragione!") e un po' di sfrontatezza.

Non ho citato la filosofia, che alla fine secondo me è un po' un tutto-niente. Non è necessaria, ma se c'è, serve un po' in tutto e ti fa assumere un nuovo punto di vista delle cose.

Infine, cosa fondamentale: leggi, leggi e ancora leggi (non Fabio Volo o l'ultimo libro di ricette della Clerici, possibilmente XD).

Edited by Uncanny
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Mah io trovo i consigli qui dati, con rispetto, un po' riduttivi.

 

La curiosità fa la cultura, e non deve nemmeno essere un inserimento a prescindere. Farsi una cultura significa chiedersi il perché delle cose e andare a cercarsi le risposte.

 

Cultura è coltivare ed assecondare le proprie passioni vivendole con approfondimento e a 360 gradi. Se non si coltiva questa curiosità imparerai solo dati ma non acquisirai mai un metodo e alla fine ti stuferau

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Mah io trovo i consigli qui dati, con rispetto, un po' riduttivi.

 

La curiosità fa la cultura, e non deve nemmeno essere un inserimento a prescindere. Farsi una cultura significa chiedersi il perché delle cose e andare a cercarsi le risposte.

beh, insomma..

messa così potresti considerarmi *cultura* [nb: SO che non lo faresti MAI!!] anche Kazzenger, Mistero o quell'altra boiata di cui vedevo il promo giorni fa, "serata miracoli su rete4", o qsa del genere.

 

selezionare le fonti è fondamentale per acculturarsi, sennò va bene tutto e viene fuori un pastrocchio indecifrabile!

perciò io (ma non da solo) suggerivo fonti valide a cui attingere, senza la pretesa di essere onnicomprensivo;

chè sennò era più facile dire "studiati l'enciclopedia" e morta lì!

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ray of light

Grazie mille dei consigli, siete stati molto illuminanti. Adesso cercherò di analizzare ciò che mi avete detto e cominciare ad acculturarmi :D

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Ma no io ho iniziato leggendo Dan Brown e ho finito con la storia delle religioni se avessi iniziato dalle fonti attendibili sarei scappato subito. Bisogna anche saper incuriosire sempre se si è interessati...

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Ma no io ho iniziato leggendo Dan Brown e ho finito con la storia delle religioni se avessi iniziato dalle fonti attendibili sarei scappato subito. Bisogna anche saper incuriosire sempre se si è interessati...

ok, ma Gaardner e De Crescenzo -per limitarmi a quelli che consigliavo io- sono veramente tanto divulgativi (più di qualcuno pensa che lo siano pure troppo!!) e per nulla pallosi;

non dico a livello di un bignami, ma stiamo lì..

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ok, ma Gaardner e De Crescenzo -per limitarmi a quelli che consigliavo io- sono veramente tanto divulgativi (più di qualcuno pensa che lo siano pure troppo!!) e per nulla pallosi;

non dico a livello di un bignami, ma stiamo lì..

De Crescenzo degli anni 90 quello di dopo è al limite dell illeggibile
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De Crescenzo degli anni 90 quello di dopo è al limite dell illeggibile

se non sbaglio i libri sulla storia della filosofia (se ti dico che ho capito il mito della caverna di Platone solo dal suo libro sui filosofi greci, ci credi?) li scrisse negli 80;

 

poi, che adesso sia illeggibile -poraccio!- può darsi: credo abbia sui 90 anni o giù di lì,

non pretendiamo troppo, dai!!

Edited by freedog
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Veniamo subito al punto: mi sento ignorante e quindi mi devo fare una cultura. Penso che essere consapevoli della propria ignoranza sia una gran cosa ma non basta. A scuola, nella mia classe, c'è un ragazzo che ammiro molto, è una persona molto intelligente ed informatissimo. Parla di scienza, politica, attualità ed è un ateista convinto, io sinceramente quando ascolto i suoi discorsi mi sento un mezzo imbecille perché non ho una mia idea della politica, sono agnostico, e di scienza non ci capisco mica tanto. 

 

Probabilmente il tuo compagno di classe non è modesto quanto te...

insomma, parlerà pure bene ma siam sicuri che non spari pure lui le sue brave cazzate?

Boh, non so cosa consigliarti in realtà.

Perché ammiri un "apparente" ma da quel che dici di te non sembri voler appartenere alla categoria.

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selezionare le fonti è fondamentale per acculturarsi, sennò va bene tutto e viene fuori un pastrocchio indecifrabile!

perciò io (ma non da solo) suggerivo fonti valide a cui attingere, senza la pretesa di essere onnicomprensivo;

ché sennò era più facile dire "studiati l'enciclopedia" e morta lì!

 

Condivido, ed è per questo che si impara "meglio" a scuola che da soli.

Quando poi, se si parla di selezione delle fonti, di fatto quel che tutti facciamo è stabilire dei nostri "criteri" di credibilità, di veridicità, più o meno solidi, più o meno condivisi per preferire questa a quell'informazione, ritenere più attendibile questo o quel parere.

Ho conosciuto autodidatti commoventi -e lo dico senza sarcasmo- nella loro solitaria e ascetica ricerca di "cultura" e "conoscenza"; inutile dire che in società apparivano meno brillanti di chi sapeva tener banco ripetendo quello che si era appreso tutti insieme.

 

Superficialmente una "scuola" permette di adeguare il proprio pensiero, di "orientarlo", in una direzione comune;

tra i parlanti di quella comunità condividere delle idee, o nella migliore delle ipotesi metterle in discussione proponendo argomenti originali, sarà più semplice, e garantirà anche quell'impressione di competenza cui il nx topic starter agogna.

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Metamorphoseon90

Oltre a tutto quello che ti è stato consigliato sopra, ti consiglio di risalire alle opere originali: tutti i "manuali" consigliati sono utilissimi. Da quelli, poi, inizia pian piano ad approcciare qualche opera completa di autori che hai visto. Nel leggerli (specie in filosofia) cerca di capire come l'autore ha ragionato, come ha argomentato le sue tesi etc. E' il modo migliore per formarsi un modo di pensare: quindi studia storia, soprattutto filosofia (costruzione di pensiero) e letteratura; dovresti riuscire a crearti un gusto ed uno stile di scrittura (e quindi di pensiero, ancora una volta).

 

 

selezionare le fonti è fondamentale per acculturarsi, sennò va bene tutto e viene fuori un pastrocchio indecifrabile!

Assolutamente! Non tutto è buono/utile/degno: non serve conoscere anche la spazzatura, ma solo il meglio.

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