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Aiuto per coming out


Iron84

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Mi metto un po' a nudo stavolta, sottolineando un lato del mio percorso di accettazione che è veramente duro da superare: il coming out.

 

I pochi che mi hanno conosciuto anche dal vivo sanno che cerco di vivere la mia omosessualità senza paranoie, non ho tanta paura di essere scoperto (però adottò la normale diligenza) ma proprio non riesco a dichiararmi con nessuno della mia vita pregay.

Bloccato da tempo oramai, il mio ex non mi ha mai stimolato in tal senso e quindi per anni ho lasciato il discorso in sospeso.

 

Ora premesso che desidero tanto ma mi manca il coraggio e a 30 dovrei darmi una mossa, cerco consigli.

 

Non sto parlando di co con i genitori nemmeno con i miei amici storici ci riesco.

 

La lettera è una strada ma sa di sfigato ho pure pensato a qualche farmaco che mi disinibisca ma ho paura di trovarmi in qualche gangbang :-P

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Visto che io ci sono arrivato dopo i 30 anni ho avuto la stessa tempistica nel c.o. ma tutto il resto immagino di no; quindi ti posso solo dire che il mio primo c.o. con un amico di vecchia data lo feci a Edimburgo durante un viaggio a due con lui e dopo svariate birre IPA. 5 min di silenzio assoluto ma poi tutto ok. Ora mi rendo conto di averlo messo all'angolo in viaggio in un paese straniero, questo direi di evitarlo ;) ma l'aiuto dell'alcol non è da escludere.

Evita lettere o robe simili, direi che vanno bene solo in adolescenza poi occorre sbrigarsela in versione live, da persone più mature e se dici di vivere bene la tua omosessualità, è giusto lo faccia parlandone a quattr'occhi con gli interessati.

Dai per scontato che se nessuno ha mai sospettato di te, saranno un po' spiazzati ma questo è il problema di fare sto maledetto c.o. tardi.

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Ci vuole quel momento di totale abbandono e menefreghismo per farlo quando si è bloccati cosi secondo me.Più la tiri a lungo più diventerà dura con il tempo,sopratutto perchè due domande se le faranno tutti.Prendi un bel respiro e lo butti fuori quando sei in compagnia con i tuoi amici stretti,è un pò una violenza psicologica ma bisogna farsela in certi momenti per poi stare meglio dopo

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Questo blocco è dovuto al fatto che hai la percezione di distruggere l'immagine che hanno di te i tuoi amici storici? O di deluderli? O che pensino che sei stato poco onesto con loro in questi anni? O che possano non accettare la cosa e rompere i rapporti? Sono molti i fattori in campo... e dipende anche dal tipo di rapporto che hai con loro. 

 

Quello che posso dirti è che spesso le paranoie che abbiamo in testa sono solo nella nostra testa, appunto... ingigantiamo cose che per gli altri così grandi non sono! 

 

Sicuro che il blocco non sia legato al fatto che hai ancora una percezione un po' svalutativa dell'omosessualità? e quindi dirlo agli altri ti secca un po'?

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Questo blocco è dovuto al fatto che hai la percezione di distruggere l'immagine che hanno di te i tuoi amici storici? O di deluderli? O che pensino che sei stato poco onesto con loro in questi anni? O che possano non accettare la cosa e rompere i rapporti? Sono molti i fattori in campo... e dipende anche dal tipo di rapporto che hai con loro. 

 

Quello che posso dirti è che spesso le paranoie che abbiamo in testa sono solo nella nostra testa, appunto... ingigantiamo cose che per gli altri così grandi non sono! 

 

Sicuro che il blocco non sia legato al fatto che hai ancora una percezione un po' svalutativa dell'omosessualità? e quindi dirlo agli altri ti secca un po'?

 mi sa che il buon Beppe t'ha fatto la radiografia, eh?

cmq, lo sai tu qual è il grado di confidenza che hai con amici/parenti/conoscenti vari.

 

non penso sia obbligatorio dirlo a tutti, ma almeno ai più intimi credo sia doveroso; non foss'altro che per quella onestà intellettuale che -lo so bene- tu hai.

 

Finally, guarati sto corto sul tema; è andato in prima serata un mesetto fa su Channel 4 (Inglese, ma ti linko la versione coi sottotitoli italiani), parla proprio del coming out e spiega benissimo a cosa serve.

guardalo e pensaci su

http://serietvsubita.net/2015/02/tofu-s01e04-sub-ita-1x04/

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Questo blocco è dovuto al fatto che hai la percezione di distruggere l'immagine che hanno di te i tuoi amici storici? O di deluderli? O che pensino che sei stato poco onesto con loro in questi anni? O che possano non accettare la cosa e rompere i rapporti? Sono molti i fattori in campo... e dipende anche dal tipo di rapporto che hai con loro.

 

Quello che posso dirti è che spesso le paranoie che abbiamo in testa sono solo nella nostra testa, appunto... ingigantiamo cose che per gli altri così grandi non sono!

 

Sicuro che il blocco non sia legato al fatto che hai ancora una percezione un po' svalutativa dell'omosessualità? e quindi dirlo agli altri ti secca un po'?

Esattamente infatti penso che il co è anche molto legato a un residuo molto forte della mia omofobia che non riesco a debellare perché mi sentirei diverso e commiserato questo mi sarebbe fastidio
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mi sentirei diverso e commiserato questo mi sarebbe fastidio

 

Ah ecco, beh lì gli altri possono aiutarti poco...è un lavoro che devi fare con te stesso secondo me prima di dirlo agli altri!

 

Il CO va fatto a testa alta! Non come quando si deve confessare alla mamma di avere mangiato la marmellata di nascosto... Non si fa per ottenere consenso nè per sentirsi dire... oh ma non mi importa, ti voglio bene lo stesso!  Non esiste! 

Devi avere parte attiva nella cosa, sei TU che lo dici perché TI va di dirlo, di condividere questa cosa... non devi viverla né come una confessione né tanto meno come una giustificazione ! 

Edited by Beppe_89
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LocoEmotivo

sei TU che lo dici perché TI va di dirlo, di condividere questa cosa... non devi viverla né come una confessione né tanto meno come una giustificazione ! 

:fan:  :fan:  :fan:  :fan:  :fan:  :fan:

 

Diciamoci le cose in faccia, @Iron84: sei orgoglioso di ciò che sei? Te ne vanteresti come, boh, potresti vantarti della tua città natale o del tuo corso di studi?

Dalla risposta a questa domanda potresti capire molte ma molte ma molte cose sul CO e sulle tue attuali priorità.

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mah, io non ho mai fatto CO e non ne sento la necessità. Probabilmente, alla fine, con alcune e selezionate persone lo farò ma in specifiche situazioni e a specifica richiesta. Non vedo cosa possa interessare agli altri con chi vado a letto. Lo trovo una questione di normalità. Non è un qualcosa di strano.. Almeno io la vedo così.

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@cangrande  evidentemente sei l'unico sul pianeta a frequentare persone che non parlano MAI di sesso... In caso contrario vorrei essere una mosca per vedere come eludi il tema riguardo la tua persona senza mentire o omettere :)

 

Oppure cambi amici ogni sera... e anche in quel caso sei uno dei pochi sul pianeta! 

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Mah.. un conto è l'essere riservati.. e un conto è non dirlo perché effettivamente le persone che ci circondano non li consideriamo poi così "amici". ;)
E ciò.. ammettiamolo.. è molto triste.  

Sia chiaro.. io non l'ho mai detto ai 4 venti.. però agli amici più stretti con cui condivido una parte della mia vita (due colleghe che sono diventate delle amiche importanti) si, l'ho detto (anche se anni fa mi ero prefissato di non dirlo a nessuno). 
Ricordo benissimo quella sensazione di paura, come se fosse cambiato qualcosa.. ma alla fine non è assolutamente cambiato niente. Parliamo di sesso più liberamente perché loro notano che in me non c'è quella malizia che potrebbe avere forse un maschio etero (vabbé che son donne). 
Io l'ho anche rivelato al mio relatore e a due ragazze che mi seguono in laboratorio per la tesi.. cosa che non avrei mai fatto in vita mia ma è comunque successo. Come è successo? Semplicemente mi hanno chiesto di uscire in gruppo per un aperitivo e di portare la fidanzata o il fidanzato.. inoltre vedendo che sono piuttosto di mentalità aperta l'ho rivelato nella sorpresa generale. 
Mi sono sentito di farlo perché, pur essendo riservato, non volevo "nascondermi" a loro e tantomeno apparire come un tesista che dopo la laurea non li avrebbe più visti (può benissimo succedere perché le strade si dividono sempre). 

Quindi? Il CO non deve essere mai forzato.. se ti va lo fai.. ma non deve nemmeno essere una forma di orgoglio il non dichiararsi. Al massimo è come ammettere di essere orgogliosi di essere "omofobi interiorizzati".. come dire.. noi siamo gay.. ma non quanto quelli che vengono additati come "checche". 

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se non hai chiara l'immagine che hai di te è normale che temi che anche gli altri siano in difficoltà nel comprenderla a pieno.

Spesso si ha un'immagine riflessa....
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:fan::fan::fan::fan::fan::fan:

 

Diciamoci le cose in faccia, @Iron84: sei orgoglioso di ciò che sei? Te ne vanteresti come, boh, potresti vantarti della tua città natale o del tuo corso di studi?

Dalla risposta a questa domanda potresti capire molte ma molte ma molte cose sul CO e sulle tue attuali priorità.

No non ne sono orgoglioso però mi vergogno , ho paura di perdere quel fascino che ho con le donne e soprattutto che i miei amici possano pensare che io abbia degli interessi nei loro riguardi (ma manco a pagamento).
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mah, io non ho mai fatto CO e non ne sento la necessità. Probabilmente, alla fine, con alcune e selezionate persone lo farò ma in specifiche situazioni e a specifica richiesta. Non vedo cosa possa interessare agli altri con chi vado a letto. Lo trovo una questione di normalità. Non è un qualcosa di strano.. Almeno io la vedo così.

Un conto è non sentire la necessità ma dire che non siamo tenuti a rendere pubblico con chi andiamo a letto mi sembra una banalità.

 

Io mi sono sempre ritenuto una persona riservata invece sono molto aperto e chi sa di me sa che parlo tranquillamente di tutto anche dei particolari della mia (fu) vita sessuale ma soprattutto affettiva. Se alle persone a cui vuoi bene non puoi confidare dei dubbi, delle insicurezze e delle emozioni che provi in amore, allora non stai condividendo nulla o comunque la maggior parte.

 

Quindi non è possibile riassumere la cosa in questi termini.

Io ero orgogliosissimo del mio ragazzo, era il mio fiore all'occhiello, l'avrei voluto condividere con il mondo, con i miei amici che sono la mia famiglia.

 

Ecco ci siamo lasciati dopo tanto e cosa resta? si i ricordi ma per il mondo non siamo mai esistiti......fidati è triste

 

Poi non sentire la necessità è un altro discorso che rispetto in pieno io però questa necessità la sento tanto!

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Quindi? Il CO non deve essere mai forzato.. se ti va lo fai.. ma non deve nemmeno essere una forma di orgoglio il non dichiararsi. Al massimo è come ammettere di essere orgogliosi di essere "omofobi interiorizzati".. come dire.. noi siamo gay.. ma non quanto quelli che vengono additati come "checche".

Il completo opposto dei pareri precedenti...

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Io ti consiglio di farlo al più presto almeno con i tuoi amici storici, e te lo dice un quasi tuo coetaneo (ho 31 anni). Vedrai che tutto andrà bene..poi è chiaro che un CO si fa quando si ha davvero il desiderio di farlo, quando si è pronti. Nel  2009, a 25 anni, feci il mio primo CO col mio migliore amico, in occasione di un viaggio da soli a Madrid..un po' come nel già citato caso di Efestione7, dopo qualche minuto di imbarazzo si è passati a una situazione di normalità..e oggi coi miei amici più cari parliamo di sesso liberamente :D

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però mi vergogno , ho paura di perdere quel fascino che ho con le donne e soprattutto che i miei amici possano pensare che io abbia degli interessi nei loro riguardi
 

1) il fascino che hai con le donne.. a cosa ti serve? (non so se sei gay o bisex) ma se sei gay.. ci puoi fare ben poco :D Ti possono trovare bello, come brutto.. e così gli uomini :) Non è che le donne una volta che sanno che sei gay non ti calcoleranno più perché non glielo dai.. non glielo daresti comunque. O sbaglio?

2) Se sono "amici" non lo penseranno mai. Al massimo potrebbero avere la curiosità. Se si allontaneranno beh.. non sono amici. 
D'altronde dovresti comportarti come sempre nei loro confronti se davvero non ti piacciono da quel punto di vista e quindi loro non la vedrebbero come possibile minaccia :) 
Poi se sono omofobi... oh.. meglio perderli che averli. 
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@yalen86 le mie sono supposizioni, faccio ipotesi , è una parte di me che fatico a conoscere. Ma non ho paura che si allontanino , quello no, a dire il vero non lo so manco io

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Spesso si ha un'immagine riflessa....

 

e tu sei piu complesso,articolato e pieno di quell'immagine riflessa.Vedila un pò come il passare da abiti formali che ti impongono un certo rigore,una certa serietà e responsabilità ad abiti più informali in cui essere comodo,a tuo agio.

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@Iron84 organizziamo una mega trombata improvvisa davanti ai tuoi genitori/familiari e ai tuoi amici più cari, saranno entusiasti e lo accetteranno subito!

Edited by Rotwang
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Capisco la difficoltà di dover fare coming-out con chi ha sempre dato per scontato il tuo orientamento, ma hai un ragazzo e credo che questo semplifichi molto le cose!

Non sei costretto a fare annunci solenni, ti basta citare il tuo ragazzo oppure fare in modo che lui e i tuoi amici si incontrino per poterlo presentare in quanto tuo partner...

Menzionare direttamente il fatto di stare assieme a un uomo:

- riesce più naturale e meno forzoso: non si forma quel clima pesante e impacciato dovuto a un coming-out tipico;

- ti permette di evitare che nelle menti degli altri si inneschino istintive connessioni fra la parola gay e indebiti stereotipi che potrebbero non applicarsi a te.

 

Sei nella condizione migliore per farlo: datti da fare! ;)

Edited by wwspr
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@Iron84 organizziamo una mega trombata improvvisa davanti ai tuoi genitori/familiari e ai tuoi amici più cari, saranno entusiasti e lo accetteranno subito!

Non ci avevo pensato ottima idea!
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Capisco la difficoltà di dover fare coming-out con chi ha sempre dato per scontato il tuo orientamento, ma hai un ragazzo e credo che questo semplifichi molto le cose!

Non sei costretto a fare annunci solenni, ti basta citare il tuo ragazzo oppure fare in modo che lui e i tuoi amici si incontrino per poterlo presentare in quanto tuo partner...

Menzionare direttamente il fatto di stare assieme a un uomo:

- riesce più naturale e meno forzoso: non si forma quel clima pesante e impacciato dovuto a un coming-out tipico;

- ti permette di evitare che nelle menti degli altri si inneschino istintive connessioni fra la parola gay e indebiti stereotipi che potrebbero non applicarsi a te.

 

Sei nella condizione migliore per farlo: datti da fare! ;)

Mi sono lasciato da 3 mesi però tanto per dirti era proprio lui che non voleva che facessi co, non voleva conoscere i miei amici quindi diciamo che non avrei avuto grandi benefici da un co e infatti negli anni passati non sentivo questa incombenza
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Ops. Devo aver letto male il tuo post.

 

Comunque a questo punto dipende tutto da quanto ci tieni. Se l'idea che loro non sappiano ti infastidisce davvero allora troverai se non il coraggio, la disperazione necessaria a fare il CO.

 

Rimango dell'idea che un CO in negativo abbia un impatto più soft: la prossima volta che danno per scontato che tu sia etero, tu cerca di rendere loro noto che NON lo sei. 

Edited by wwspr
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La lettera è una strada ma sa di sfigato
Al contrario io penso che affidare alla parola scritta i pensieri le esperienze e le emozioni sia una cosa nobile. Se poi uno ha anche un talento di scrittore e riesce a toccare nel profondo chi legge, è un valore aggiunto. 
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LocoEmotivo

La lettera è una strada ma sa di sfigato

Al contrario io penso che affidare alla parola scritta i pensieri le esperienze e le emozioni sia una cosa nobile.

Sì, e no.

La lettera, di per sé, non ha niente di "sfigato": dipende dall'uso che ne fai. Se lasci che sia lei a dover fare il lavoro sporco (lasciandola in bella vista sul tavolo della cucina o spedendola a casa tua un giorno in cui sai di non esserci), allora non è tanto da sfigato quando da vigliacco, da codardo.

(Scusa le parole dure, Paole'.)

Se però intendi usarla come alleata, allora la questione cambia: potresti radunare la tua famiglia e leggere loro il discorso che ti sei preparato, senza correre il rischio di imbrogliarti e senza il terrore di non sapere cosa dire; potresti leggere ai tuoi amici un breve resoconto della tua storia d'amore, magari in una serata anonima che diventerà per questo una delle più importanti della vostra vita.

Dipende dall'uso che ne vuoi fare, caro Iron: come già dicevo sopra, dipende tutto da te.

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Trovo che il pensiero "se lo scrivi sei codardo, perché hai paura di affrontare faccia a faccia" sia solo uno stereotipo superficiale, purtroppo ormai sempre più diffuso.

Credo che l'importante nel co sia farlo, non la forma in cui lo si fa.
Credo che sia un momento che tantissimi, forse la maggioranza delle persone, vivono con paura, e non c'è niente di male ad avere paura. Ognuno conosce la propria famiglia, i rapporti con le persone che sono vicine, e ognuno fa le proprie valutazioni, sceglie i propri modi. Ma davvero scrivere una lettera è da codardo? Mi sembra un giudizio molto critico, lo trovo anche non molto rispettoso di chi ha fatto questa scelta, a prescindere dalle motivazioni e dall'esito.

Credo che questa società dia troppo valore a "parlare a muso duro", "dirsi le cose in faccia", come se fosse obbligatorio tirare fuori un coraggio in più, rispetto al coraggio di fare co, che francamente mi sembra non richiesto. Mi sembra una logica da Grande fratello (il programma tv e non il libro) - è proprio una cosa contemporanea perché 50 anni fa, dichiarare un sentimento per lettera era una cosa molto usuale, un costume diffuso e come tale completamente accettato. La forma scritta può essere più riflessiva, più discorsiva, anche più personale, evitare emozioni fuori dalle righe che sono date a caldo e sono irragionevoli. Credo che possa in molti casi essere ugualmente efficace e credo che sia una scelta personale che sarebbe bello lasciare fuori da critiche. Anche perché poi diciamolo, se si scrive una lettera del genere a una persona che ci è vicina, ci sarà poi inevitabilmente un momento, ma che dico un momento, mesi se non anni di confronti vis a vis; e allora se una lettera può servire a sbloccare una situazione che è bloccata, perché criticare?

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Quando si scrive è facile cadere nell'affettazione. E l'affettazione è squallida.

Per proprietà transitiva un CO per iscritto rischia di essere la fiera del dozzinale. Se ci tieni un minimo forse questo vorresti evitarlo.

Edited by wwspr
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