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Profilassi per l'HIV


losvedese

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Ho sentito stamani alla radio questa notizia sorprendente riguardante Truvada, che ridurrebbe dell'86% il rischio di infezione se usato preventivamente (mi rendo conto che comunque il campione è troppo ridotto per poter fornire percentuali credibili).

 

Qui il link: http://m.bbc.com/news/health-31601042

 

Cosa ne pensate? Pensate che troverà larga applicazione in questo senso? A quali benefici porterebbe rispetto ad un corretto uso del condom?

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ciao .. ho letto l'articolo, sembrerebbe una buona cosa. ma non si sa mai.. l'unico modo per prevenire l'hiv è il preservativo o l'astinenza. 

personalmente sono molto scettico sui farmaci, capaci di eliminare il virus, però mai dire mai, 

quali benefici rispetto al condom diciamo molti ma voglio esistono altre malattie veneree che solo con il condom si posso evitare es Sifilide, gonorea, epatite ecc.

potrebbe essere un buon metodo di profilassi, ma non vorrei che poi dopo una volta sconfitta hiv, sopraggiungessero nuove malattie di origine sessuale

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[intanto ben riletto, nì; in quale parte del mondo sei, o nostro gayo itinerante?]

 

Ho sentito qsa su sta sperimentazione, insieme alla PrEP sembra una di quelle con più prospettive interessanti.

Ma, essendo molto ignorante in materia, aspetto e vedrò come evolverà

Edited by freedog
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l'organizzazione mondiale della sanità è uscita con questa trovata alcuni mesi (?) fa.

 

già prima di ciò ho sentito più di un immunologo dire che prendere i farmaci antivirali esattamente come li prende un sieropositivo previene dal contagio ma ci sono costi ed effetti collaterali dei farmaci. si è sempre detto che il preservativo protegge al 100% se non si rompe (e se si rompesse si può sempre fare un mese di PEP. 

http://it.wikipedia.org/wiki/Profilassi_post-esposizione_ad_HIV

 

il tipo dell'intervista dice che la persona che di più può infettarti è il tuo partner in una relazione e questo è sempre stato una sfida nelle relazioni e nell'intimità col partner che con verrebbe eliminata con l'uso di antivirali in forma preventiva.

 

in pratica l'antivirale sostituisce il preservativo nelle relazioni. si vuole rinunciare al preservativo perchè non da l'intimità sessuale che si ha a non usarlo o perchè significa che non ti fidi del tutto del partner se usi il preservativo e si introduce il farmaco che magari il partner non sa che prendi e allora la relazione col partner funziona meglio ?

 

a me personalmente sembra che a sto punto sia meglio usare il preservativo anche col partner che ti da meno effetti collaterali attuali e futuri di un farmaco e costa anche meno.

 

non è chiaro se chi usa gli antivirali per prevenire il contagio da hiv usi sempre anche i preservativi o no.

 

io credo che non li usa sempre e allora la prima cosa da fare sarebbe usarli sempre e se veramente c'è rischio di infezione col preservativo usato sempre allora per conto mio i farmaci antivirali offrono una protezione ulteriore ma se non si usa sempre il preservativo la prima misura da fare sarebbe usarlo sempre.

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@@eszdra, a me sembra proprio che per il fatto stesso di prevenire l'HIV, la gente che prenderà questo farmaco sottovaluterà tutto il resto dei virus che c'e' in giro. Un atteggiamento davvero idiota, a mio parere.

 

 

in quale parte del mondo sei, o nostro gayo itinerante?]

Sono nel Paese del Sol Levante freedog :) Ascolto la BBC perché le radio giapponesi fanno pena.

 

effetti collaterali dei farmaci.

Cosa che l'articolo sottovaluta, mi sembra.

 

 

a me personalmente sembra che a sto punto sia meglio usare il preservativo anche col partner che ti da meno effetti collaterali attuali e futuri di un farmaco e costa anche meno.

La penso allo stesso modo: costa meno e non ha effetti collaterali (oltre all'efficacia del 100% se non si rompe).

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Sempre iperparanoico noto :) Consiglio sempre il caro vecchio condom la cui protezione contro ogni virus (HIV, MST ecc) ti da ancora il compromesso migliore

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È una scoperta interessante, ma per un certo aspetto mi spaventa... Questo farmaco coprirebbe per HIV, ma non è la sola cosa che ci si può beccare, epatite anyone?

Non vorrei che il PreP ci desse un senso di onnipotenza che di fatto non abbiamo.

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Beh innanzitutto sono sempre farmaci.. 

A che serve prendere un farmaco che magari ti spappola il fegato o i reni nel lungo tempo per prevenire una malattia? Che poi bene o male l'86% non è il 100% quindi non è completamente protettivo. 

Meglio il buon vecchio condom.. magari di quelli spessi se uno non vuole proprio rischiare che si rompa.. e aspettare a quando metteranno a punto un vaccino (leggendo in giro sembra che siano vicino all'allestimento di un vaccino.. poi bisogna vedere se è protettivo.. se bisogna fare molti richiami.. se ha effetti collaterali pure quello ecc ecc). O una cura (che sostanzialmente c'è già.. ma è "a vita"). 


Ps: però non ditelo a Grillo.. o ne fa la solita crociata contro le case farmaceutiche e dice che l'HIV è una malattia inventata. 

Edited by yalen86
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Il punto è un altro.

Truvada è indicato per le persone che comunque NON userebbero il condom.

 

Se usi il condom continua a usarlo e la protezione è massima.

Se invece di piace farti riempire di sborra nelle orge bareback

è molto molto meglio che tu assuma un farmaco.

 

Il problema principale infatti sono i costi:

in ogni caso - si parla di 1300 euro per un mese di copertura -

solo pochi se lo potrebbero permettere

(e dovrebbero fare comunque un test prima e ogni sei mesi)

 

Non ci sono solo i "dilettanti" che vanno alle orge,

ma anche i professionisti come pornoattori e prostituti

che pratichino sesso bareback.

 

Come associazione GLBTI noi abbiamo scelto di non sostenere Truvada

e di continuare a proporre il condom come profilassi,

fondamentalmente perché non ci rivolgiamo a persone a cui potrebbe servire.

 

L'obiezione è che se tutti i gay sieronegativi e i/le sex-workers

usassero Truvada le nuove infezioni calerebbero drasticamente,

anche perché - lo ricordiamo - i positivi sotto farmaci sono in pratica non infettivi.

 

Sarebbe però un'operazione costosissima

e i rapporti costi-benefici sul lungo termine a me non sono ancora chiari

(Anche un nuovo sieropositivo è comunque molto costoso per la collettività).

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@@Almadel, Magari mi sbaglio.. 

potrei capire benissimo se questo farmaco fosse protettivo al 100% ma avesse come effetto collaterale un'insufficienza epatica nel lungo tempo di somministrazione..
A quel punto uno decide se "farsi riempire di sborra nelle orge bareback" e poi aver bisogno un trapianto di fegato fra 20 anni (ma nel frattempo se l'è goduta senza rimpianti) oppure continuare a farlo col preservativo o quantomeno con persone sieronegative. 

Ma qui, oltre al lato economico, il problema è che il farmaco non è protettivo al 100%.. se non sbaglio c'è sempre quel 14% di possibilità di contrarre l'infezione.. oltre agli effetti collaterali sopracitati (il trapianto di fegato fra 20 anni).
Ovviamente non voglio spaventare nessuno parlando di trapianto di fegato.. era solo per tirare in ballo un effetto collaterale a caso. 

Quindi? Ne vale la pena? Suona un po' come quella trasmissione delle Iene su quelli che volevano farsi contagiare dall'HIV per poi non dover più usare il preservativo... peccato che non ci sia solo l'HIV.. ma l'epatite, la sifilide ecc ecc magari curabili.. ma abbastanza pesanti da combattere ;) 

Fossi io nel prostituto beh aspetterei un farmaco più efficiente.. il 14% non è poco... è tanto ;) 

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Io in realtà stavo facendo un'altra riflessione leggendo questo topic. Chiamatemi fatalista, ma è curioso di come l'HIV sia arrivato nello stesso momento storico di liberalizzazione dei costumi sessuali dell'uomo. Un po' come se Madre Natura (o quello che volete voi) l'abbia fatto per far sì che l'uomo si ponga dei limiti. E in effetti mi risulta cinico pensarlo, ma forse in una certa ottica queste orrende malattie hanno una certa 'utilità' a sforzarci a usare la testa e a non esagerare. Suppongo che se ci fosse una pillola anti-HIV molti si fionderebbe a fare sesso bareback col primo che passa col rischio di beccarsi e diffondere malattie infettive 'minori', ma abbastanza ostiche o  pericolose (nel caso di sifilide o epatiti).

 

In ogni caso speriamo vi sia una prevenzione sicura al più presto, ma del 86% con effetti collaterali e costi vertiginosi non se ne fa niente nessuno. 

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L'obiezione è che se tutti i gay sieronegativi e i/le sex-workers usassero Truvada le nuove infezioni calerebbero drasticamente, anche perché - lo ricordiamo - i positivi sotto farmaci sono in pratica non infettivi.
 

 

anche se tutti usassero il preservativo non ci sarebbero più infezioni nuove.

 

yalen: io credo che se uno prende la terapia antivirale in funzione protettiva la protezione è del 100%.

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io credo che se uno prende la terapia antivirale in funzione protettiva la protezione è del 100%.


E ci credo che può essere del 100%.. visto che protegge solo dal virus HIV ma non da altre malattie.. per di più ha comunque effetti collaterali e costa pure quella ;) 

Mettiamola così.. in quel caso non è "un farmaco ad ampio spettro che protegge al 100%".  
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si certo yalen che intendo al 100% per hiv ma forse ho riflettuto ora non da tutti i ceppi perchè ci sono ceppi resistenti ad alcuni antivirali e non so se danno farmaci che ora funzionano contro ogni ceppo hiv o non con tutti i ceppi hiv esistenti.

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Ma qui, oltre al lato economico, il problema è che il farmaco non è protettivo al 100%.. se non sbaglio c'è sempre quel 14% di possibilità di contrarre l'infezione.. oltre agli effetti collaterali sopracitati (il trapianto di fegato fra 20 anni).

 

Stai facendo due errori.

Il primo è dare troppo enfasi a quell'86% che è in realtà una percentuale enorme

visto che la probabilità di infettarsi in un rapporto non proptetto con positivo è sullo 0,1%.

La seconda è invece dare per certo il "trapianto di fegato tra vent'anni"

che per un trentenne a cui piace il bareback è sicuramente un problema affrontabile

(siamo ai livelli del rischio per il trapianto di polmoni" per un fumatore o poco di più)

 

 

 

Quindi? Ne vale la pena? Suona un po' come quella trasmissione delle Iene su quelli che volevano farsi contagiare dall'HIV per poi non dover più usare il preservativo... peccato che non ci sia solo l'HIV.. ma l'epatite, la sifilide ecc ecc magari curabili.. ma abbastanza pesanti da combattere ;)

 

Anche in questo il caso il rischio è di parlare con qualcuno di informato.

L'epatite B ha un vaccino e l'epatite C ha una trasmissione principale attraverso il sangue e non lo sperma.

Io ho avuto sia l'epatite A che la sifilide (e la gonorrea) e sono due (tre) cavolate da curare,

cioè se non ci fosse l'HIV io farei sesso bareback anche con sconosciuti in continuazione.

 

Il motivo per cui non prendo Truvada è da un lato il costo

e dall'altro il fatto che non faccio sesso promiscuo praticamente mai

e per le pochissime volte che mi succede un condom è più che sufficiente

rispetto a mesi e mesi di scagotto pagati svariate migliaia di euro.

(Io infatti non sarei il target di una campagna sull'uso di Truvada, ma sull'uso del condom sì)

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Negli usa la Prep è una cosa normalissima, in Europa è ancora in fase di sperimentazione e comunque cercano persone che fanno bb solitamente...

 

Comunque se fosse un medicinale approvato io lo prenderei in aggiunta al profilattico e non per fare bb...Più che altro per avere una protezione e tranquillità in più se qualcosa dovesse andare storto nell'atto sensuale...

Edited by mentecritica
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Il primo è dare troppo enfasi a quell'86% che è in realtà una percentuale enorme visto che la probabilità di infettarsi in un rapporto non proptetto con positivo è sullo 0,1%.

E' proprio questo il punto: la probabilità di infezione da HIV è già bassa per sua natura. Quindi su 270 persone che fanno bb, ammettendo una media di 20 rapporti con possibilità di trasmissione indipendente, siamo sul 2% di probabilità che un individuo risulti infetto (mero calcolo delle probabilità, senza entrare nel merito della tipologia del rapporto).

2% di 270, significa 5 casi di trasmissione su cui il medicinale potrebbe fare la differenza. Allora, a me pare molto strano tirare fuori una percentuale come l'86% su un campione così ridotto.

E' come lanciare una monetina, se esce testa 3 volte, si può dedurre che la probabilità che esca testa in generale sia del 100%?

Il processo induttivo lascia a desiderare. Molto.

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Io in realtà stavo facendo un'altra riflessione leggendo questo topic. Chiamatemi fatalista, ma è curioso di come l'HIV sia arrivato nello stesso momento storico di liberalizzazione dei costumi sessuali dell'uomo. Un po' come se Madre Natura (o quello che volete voi) l'abbia fatto per far sì che l'uomo si ponga dei limiti. E in effetti mi risulta cinico pensarlo, ma forse in una certa ottica queste orrende malattie hanno una certa 'utilità' a sforzarci a usare la testa e a non esagerare. Suppongo che se ci fosse una pillola anti-HIV molti si fionderebbe a fare sesso bareback col primo che passa col rischio di beccarsi e diffondere malattie infettive 'minori', ma abbastanza ostiche o  pericolose (nel caso di sifilide o epatiti). 

sai cosa mi ricorda quel che scrivi?

i bakkettoni che a fine anni 80 (nel momento peggiore del virus) dicevano che l'Aids era la punizione divina che sterminava i pervertiti che si davano al turpe peccato.

 

Sarò stato ingenuo, ma pensavo che non avrei più letto aberrazioni simili nel 2015.

Soprattutto in un forum gay

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Che pesantezza! Che poi non si capisce perché tutta questa acidità poi non la rivoltiate ai veri omofobi e ai veri bacchettoni. Leoni di pesantezza coi membri LGBT, ma poi con il vero nemico quasi tutti pecorelle impaurite. 

 

Non è una questione di moralismo, ma si rifletteva freddamente se Madre Natura (o chi per Lei) applichi dei meccanismi cinici per contenere certi fenomeni. Probabilmente certi moralismi biblici e non derivavano da certe logiche dei tempi. Ad esempio magari dal sesso omosessuale della Grecia antica si è passati alla proibizione totale del medioevo perché la gente si beccava infezioni (e quei tempi non capivano il perché). O anche il fatto di rimanere caste e concedersi solo dopo il matrimonio era una regola elementare per far si che le donne non rimanessero incinta da uomini diversi (e a quei tempi ne sapevano poco di contraccettivi). Ma facendo altri esempi nella Bibbia mi pare si condannasse mangiare i gamberi o i frutti di mare (non ricordo bene), anche se sto solo ipotizzando deduco che la proibizione fosse data dal fatto che molta gente mangiava gamberi poco freschi e si ammalava.

 

Io NON ci vedo nessuna punizione divina, mi sembra un'idiozia dirlo. Tuttavia rileggendo ho fatto un altro tipo di riflessione (un'altra!), paradossalmente dal momento in cui i gay sono stati costretti a darsi una frenata si è cominciato a rivendicare la loro posizione nella società. Ora so benissimo che sono casualità e bla bla, non ne sono realmente convinto, ma rimane una casualità curiosa.

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AndrejMolov89

Che pesantezza! Che poi non si capisce perché tutta questa acidità poi non la rivoltiate ai veri omofobi e ai veri bacchettoni. Leoni di pesantezza coi membri LGBT, ma poi con il vero nemico quasi tutti pecorelle impaurite. 

 

Non è una questione di moralismo, ma si rifletteva freddamente se Madre Natura (o chi per Lei) applichi dei meccanismi cinici per contenere certi fenomeni. Probabilmente certi moralismi biblici e non derivavano da certe logiche dei tempi. Ad esempio magari dal sesso omosessuale della Grecia antica si è passati alla proibizione totale del medioevo perché la gente si beccava infezioni (e quei tempi non capivano il perché). O anche il fatto di rimanere caste e concedersi solo dopo il matrimonio era una regola elementare per far si che le donne non rimanessero incinta da uomini diversi (e a quei tempi ne sapevano poco di contraccettivi). Ma facendo altri esempi nella Bibbia mi pare si condannasse mangiare i gamberi o i frutti di mare (non ricordo bene), anche se sto solo ipotizzando deduco che la proibizione fosse data dal fatto che molta gente mangiava gamberi poco freschi e si ammalava.

 

Io NON ci vedo nessuna punizione divina, mi sembra un'idiozia dirlo. Tuttavia rileggendo ho fatto un altro tipo di riflessione (un'altra!), paradossalmente dal momento in cui i gay sono stati costretti a darsi una frenata si è cominciato a rivendicare la loro posizione nella società. Ora so benissimo che sono casualità e bla bla, non ne sono realmente convint

Keep calm and eat bananas.

E' inappropriato fare la seguente affermazione: non è un caso che l'infezione sia scoppiata durante il sesso libero. Innazitutto perché la trasmissione dell'hiv è iniziata da una questione alimentare.

E' un po' più complesso il quadro, quel che manca è soprattutto una conoscenza del problema e la conoscenza implica responsabilità. Se un tempo certe classi di proibizioni venivano associate alla punizione divina di aver fatto qualcosa di sbagliato moralmente, ora, ci sono tutti gli strumenti per capire come armarsi contro eventuali infenzioni. Diciamo che tu stai dando un interpretazione moderna alla proibizione, come se fosse una parabola per mantenere in salute il popolo, semmai, non conoscendo le cause, la si riteneva diretta conseguenza di una punizione e quindi si è codificata una morale basata sulla superstizione.

Per quanto riguarda la Prep preferirei che si usasse il profilattico, nel senso che quello ti dà la copertura totale alle mst.

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Ilromantico

No, io dico solo che la verità sta sempre nel mezzo e che le proibizioni o sciagure nel loro piccolo hanno una parte di ragione e utilità. Voglio dire se viviamo in un Mondo di regole ci sarà un perché. Regole che coi tempi cambiano e si evolvono, ma pur sempre necessarie.

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AndrejMolov89

No, io dico solo che la verità sta sempre nel mezzo e che le proibizioni o sciagure nel loro piccolo hanno una parte di ragione e utilità. Voglio dire se viviamo in un Mondo di regole ci sarà un perché. Regole che coi tempi cambiano e si evolvono, ma pur sempre necessarie.

Non ti sto dicendo che hai detto una menata, ti ho detto di guardarla da un altro punto di vista, le proibizioni nascono da un atteggiamento piuttosto inconsapevole, nel senso che non si sapeva bene la ragione di un determinato fenomeno e lo si ascriveva ad una punizione: la malattia è una punizione, una conseguenza di un atto impuro. Considera che secondo il ragionamento che hai descritto le persone che avevano figli disabili avevano fatto qualche peccato grave, o altro.

Attualmente la questione non è stato il libertinaggio a causare l'epidemia dell'hiv, bensì il fatto che non si conosceva il virus le sue modalità di trasmissione, e soprattutto il fatto che fosse asintomatico nelle prime fasi rendeva impossibile anche non avere una certa premura.

Per esempio, in Italia, con le campagne martellanti dell'arcigay riguardo il sesso protetto, prima dell'arrivo della malattia, si è riusciti a fare succedere il contrario: l'hiv era maggiore negli etero.

Conseguentemente a ciò, ritengo che non sia l'avere una sessualità libera ad essere il problema, ma è proprio l'incoscienza di non armarsi conseguentemente all'infenzione.

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mentecritica

Mi trovo d'accordo con Greed, non credo che il problema sia il sesso libero ma è come lo si fa...Se uno pratica sesso senza protezioni si sa che rischia molto oltre al fattore droga che sta prendendo sempre più piede nella nostra comunità come elemento collante con il sesso, non so se avete mai sentito parlare del "chemsex", anche questo fattore aiuta molto ad avere atteggiamenti non corretti perché si perde la coscienza del pericolo favorendo il sesso non protetto

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