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Riforma costituzionale di Renzi


Rotwang

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  • Addio al bicameralismo perfetto. Il Parlamento continua ad articolarsi in Camera dei Deputati e Senato della Repubblica ma con funzioni differenti. Solo alla Camera, composta da 630 deputati, spetta la titolarità della fiducia e dell'indirizzo politico, nonché il controllo dell'operato del Governo. Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali.

Senato dei 100 senza senatori a vita. 100 senatori, di cui 95 rappresentanti delle istituzioni territoriali e 5 nominati tra i cittadini dal Presidente della Repubblica per altissimi meriti artistici, scientifici, sociali e letterari. In carica sette anni e non possono essere rinominati.

Immunità e indennità. Ai senatori resta l'immunità parlamentare come ai deputati. I nuovi senatori non riceveranno l'indennità se non quella che spetta a sindaci e consiglieri regionali. Resta l'indennità dei senatori a vita.

Iter delle leggi. Il percorso legislativo è esercitato collettivamente dalle due Camere per le leggi costituzionali, minoranze linguistiche, referendum e leggi elettorali. Tutte le altre leggi sono approvate dalla Camera. Il Senato può proporre modifiche per cui si pronuncia definitivamente la Camera.

Leggi d'iniziativa popolare. C'è la novità delle proposte di legge di iniziativa popolare che per essere accolte dovranno ricevere almeno 150 mila firme invece di 50 mila.

Referendum propositivi. Si introducono nella Costituzione i referendum propositivi e spetterà alla Camera una legge che ne stabilisca l'attuazione.

Presidente della Repubblica. Nelle prime tre votazioni parlamentari per il capo dello Stato restano necessari i due terzi dell'assemblea, ma alla quarta si abbassa a tre quinti dell'assemblea e alla settima a tre quinti dei votanti. Sarà il Presidente della Camera ad essere capo dello Stato supplente.

Statuto delle opposizioni. Disciplina una garanzia di diritti per le minoranze parlamentari.

Abolizione del CNEL e delle Province. Viene abrogato integralmente l'articolo 99 della Costituzione che prevede il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro. Viene nominato un commissario straordinario col compito di gestire la liquidazione e la ricollocazione del personale nella Corte dei Conti. Dalla Costituzione è eliminato il riferimento alle Province, che diventano enti costituzionalmente non più necessari.

Titolo V. Viene introdotta la "clausola di supremazia" che consente alla legge statale, su proposta governativa, di intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva richiedendo la tutela economica e giuridica della Repubblica, cioè nell'interesse nazionale.

Stato di guerra. Modifica della maggioranza parlamentare necessaria a deliberare lo stato di guerra: l'ok spetterà solo alla Camera dei Deputati e servirà la maggioranza assoluta dei voti.

Edited by Rotwang
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perchè non si diminuiscono il numero di deputati ?

 

perchè per l'elezione del presidente della repubblica non bisogna avere semper la stessa percentuale per evitare le votazioni a vuoto in bianco come è appena successo con mattarella ?

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Stato di guerra? É la volta che ci si riprende istria e dalmazia? Con chi vuol fare la guerra Renzi?

 

Forse con la svizzera...

 

 

630 deputati vanno bene considerando che resta una sola camera

 

Le diverse maggioranze servono perché non tutte le elezioni del PR sono uguali....e almeno se si deve eleggere con colpi di mano non sia giá alla prima votazione

Edited by Demò
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perchè non si diminuiscono il numero di deputati ?

 

perchè per l'elezione del presidente della repubblica non bisogna avere semper la stessa percentuale per evitare le votazioni a vuoto in bianco come è appena successo con mattarella ?

 

Non c'è l'esigenza di ridurre il numero dei deputati, già si riduce di 2/3 il numero dei Senatori ma lo si fa perchè con il superamento del bicameralismo perfetto il Senato sarà drasticamente ridimensionato come compiti, quindi la Camera rimane il centro dell'attività legislativa del Parlamento italiano e serve che rimanga rappresentativa.

 

Anche perchè se si parla di risparmi ci sono altre voci su cui si va a tagliare:

-riduzione dei senatori da 315 a 100 e cancellazione del compenso (visto che sono già retribuiti come consiglieri regionali).

-abolizione del Cnel.

-abolizione delle province.

-tetto massimo del compenso dei consiglieri regionali pari a quanto percepito dal sindaco del capoluogo di regione.

 

I diversi quorum per l'elezione del presidente della repubblica servirebbero in teoria per favorire una maggiore riflessione e una più ampia condivisione, ma è un meccanismo che è già presente con l'attuale Costituzione, con questa nuova modifica semplicemente si alzano i quorum visto che attualmente basta la maggioranza assoluta dalla quarta votazione mentre con questo nuovo sistema serviranno i 3/5 dei votanti dalla settimana votazione.

 

 

Quindi l'emendamento che prevedeva che il voto del senato fosse vincolante sul diritto di famiglia è stato eliminato?

 

 

Sì è stato cancellato.

 

Il nuovo Senato potrà legiferare con il meccanismo del bicameralismo perfetto solo più su:

-leggi costituzionali.

-leggi sulle minoranze linguistiche.

-leggi sul referendum popolare.

-leggi elettorali.

 

Su tutto il resto sarà solo la Camera a deliberare, il Senato potrà chiedere di esaminare le leggi approvate ma sarà cmq la Camera a pronunciarsi in via definitiva.

Edited by Sbuffo
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Una Camera dei deputati di 630 membri è in linea con gli altri grandi paesi europei.

 

In Germania il Bundestag è composto da 630 membri, nel Regno Unito la Camera dei Comuni è composta da 650 membri, in Francia l'Assemblea Nazionale è composta da 577 membri.

Senza contare che in questi paesi il secondo ramo del parlamento è composto da più di 100 onorevoli come invece sarà il nostro Senato.

 

Poi logico voi in Svizzera ne avete 200 ma perchè siete un piccolo stato con poca popolazione, voi siete circa 8 milioni di abitanti ciò vuol dire che ogni onorevole rappresenta 40.000 elettori, noi abbiamo sui 600 onorevoli ma abbiamo anche più di 60 milioni di abitanti quindi vuol dire che ogni onorevole rappresenta 100.000 elettori.

 

Se guardiamo in proporzione ne avete di più voi perchè siete meno di 1/6 della nostra popolazione ma avete un parlamento che è composto non da 1/6 dei nostri parlamentari ma 1/3.

Edited by Sbuffo
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Mi semba una riforma assolutamente adeguata che renderà le istituzioni coinvolte più moderne.

 

Con i nuovi requisiti per lo stato di guerra potremo attacare la svizzera di marco7  :laugh:  :laugh:

Edited by Bad_Romance
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Ma non girava quell'ultima voce sulle unioni civili?

Si ma non c'entra con la riforma costituzionale. Si può fare tramite DDL al Parlamento o se Renzi vuole rischiare, tramite decreto.

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Si ma non c'entra con la riforma costituzionale. Si può fare tramite DDL al Parlamento o se Renzi vuole rischiare, tramite decreto.

Be', non mi sono mai inteso molto di politica. Grazie del chiarimento.

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meno deputati ci sono più facile è fare le leggi. 200 bastano e sono già troppi.

Ed è una buona cosa che sia più facile fare le leggi?

Pensavo che "In Italia abbiamo troppe leggi" fosse uno degli altri argomenti molto popolari.

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Ed è una buona cosa che sia più facile fare le leggi?
 

 

il mestiere del parlamento è fare le leggi. questo fa il parlamento principalmente oltre a eleggere il capo dello stato.

 

se è più facile farle perchè ci sono meno persone che litigano siccome sono in numero minore è una buona cosa per me.

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Ma poi il superamento del bicameralismo perfetto già semplifica e velocizza l'iter legislativo, per cui non è necessario anche ridurre il numero dei parlamentari a scapito della rappresentatività.

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  • 7 months later...

Intanto continua l'iter della riforma costituzionale.

http://www.repubblica.it/politica/2015/09/30/news/riforme_articolo_uno-124000908/?ref=HRER3-1

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-09-30/riforme-via-seduta-aula-senato-grasso-ammette-19-votazioni-segrete-emendamenti-articolo-1-152138.shtml?uuid=ACRaza7

 

Oggi è stato affrontato l'art.1 della riforma che riguarda le funzioni del nuovo Senato.

 

Proprio questa sera è stato votato un emendamento depositato da Caldeloroli(Lega) e Romani(Forza italia) che prevedeva di reintrodurre il bicameralismo perfetto per le leggi riguardanti i temi etici (cioè unioni civili, matrimoni omosessuali, testamento biologico ecc...).

Il governo ha però dato parere contrario e l'emendamento è stato bocciato.

Se l'emendamento fosse passato avrebbe reso più difficile legiferare sulla materia visto che sarebbe servita l'approvazione non solo della Camera ma anche del Senato.

 

La discussione dovrebbe procedere in modo abbastanza spedito visto che il presidente Grasso ha preso alcune decisioni importanti:

-ha fatto decadere tutti i 72 milioni di emendamenti presentati da Calderoli considerandoli irricevibili visto il numero abnorme che avrebbe di fatto bloccato l'iter parlamentare (gli uffici del Senato pare abbiano calcolato che sarebbero stati necessari 17 anni per esaminare tutti gli emendamenti di Calderoli).

-ha deciso che dell'art.1 fossero accettabili solo gli emendamenti al comma 5, che sarebbe quello modificato alla Camera.

-ha considerato ammissibile l'emendamento del senatore Cociancich che sostituisce e riscrive interamente il testo dell'art.1 permettendo così un effetto "canguro" che di fatto farebbe decadere tutti gli altri emendamenti e relativi voti segreti sull'art.1.

 

Sempre nei giorni scorsi è stata poi trovata un'intesa all'interno della maggioranza che apre ad alcune modifiche al testo, in particolare sull'elettività dei senatori e sulle competenze del senato, il tutto contenuto in 3 emendamenti della maggioranza:

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2015-09-23/accordo-maggioranza-niente-elezione-diretta-ma-senatori-scelti-cittadini-110948.shtml?uuid=ACUqF22&nmll=2707#navigation&refresh_ce=1

http://www.repubblica.it/politica/2015/09/23/news/riforma_del_senato_cosa_sanciscono_gli_emendamenti_di_mediazione_della_maggioranza-123487176/?ref=HREC1-1

 

1) Con un emendamento si interviene sulla procedura di elezione dei senatori, i quali saranno nominati dai consigli regionali in conformità con quanto indicato dagli elettori durante le elezioni regionali, nello specifico in testo dice:
"In conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge".

2) Con un emendamento si estendono i poteri del Senato che ora potrà anche:
-valutare politiche pubbliche e l'attività delle pubbliche amministrazioni.
-verificare l'impatto delle politiche dell'Unione europea sui territori.
-esprimere pareri sulle nomine di competenza del governo nei casi previsti dalla legge.
-verificare l'attuazione delle leggi dello Stato.
-esercitare funzioni di raccordo fra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica.
-partecipare alle decisioni dirette alla formazione e all'attuazione degli atti normativi e delle politiche dell'Unione europea. 

3) Con un emendamento si interviene sulla nomina dei giudici costituzionali, affidando al Senato la nomina di 2 dei 5 giudici spettanti al Parlamento (gli altri 3 spetteranno alla Camera).

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Tra tutte quelle viste negli ultimi vent'anni, ritengo che questa riforma sia la meno scadente, ma pur sempre scadente. Basti leggere l'emendamento sulla nomina-elezione dei senatori.

Da Meuccio Ruini a Maria Elena Boschi: sic transit gloria mundi...

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Tra tutte quelle viste negli ultimi vent'anni, ritengo che questa riforma sia la meno scadente, ma pur sempre scadente. Basti leggere l'emendamento sulla nomina-elezione dei senatori.

Da Meuccio Ruini a Maria Elena Boschi: sic transit gloria mundi...

 

Nell'idea di Renzi il Senato deve avere un ruolo poco più che rappresentativo quindi ci sta che sia nominato mentre con i vari emendamenti gli stanno conferendo sempre maggior poteri e quindi anche il discorso della nomina assume tutt'altro significato.

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Se questa riforma fosse approvata, cosa cambierebbe per il ddl Cirinnà?

Vorrei far notare che hanno eliminato in un colpo solo 72 milioni di emendamenti. Immagino cosa avrebbero potuto fare con quelli, di numero più esiguo, del ddl Cirinnà.

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Per il ddl Cirinnà non cambierebbe nulla con questa riforma costituzionale, perchè la riforma costituzionale se venisse approvata entrerà in vigore dalla prossima legislatura.

 

Però se in una prossima legislatura si dovesse discutere di matrimonio omosessuale sarà più facile approvarlo perchè basterà l'approvazione in un solo ramo del parlamento cioè alla Camera, senza necessità di passare anche al Senato.

 

Per quanto riguarda gli emendamenti, prima cosa in commissione giustizia non decide Grasso ma il presidente della commissione e cioè Nitto Palma di Forza Italia, poi c'è una bella differenza tra gli emendamenti al ddl Cirinnà che sono un po' più di mille (e sono già stati sforbiciati perchè inizialmente erano tra i 3000/4000) e gli emendamenti alla riforma costituzionale presentati da Calderoli che erano 72 milioni e avrebbero richiesto un tempo più lungo della legislatura solo per essere esaminati e quindi avrebbero di fatto bloccato il parlamento, anche perchè i presidenti devono garantire la possibilità di discussione delle opposizioni e rispettare il regolamento del Senato, non possono discrezionalmente decidere che tutti gli emendamenti vengono buttati al macero senza motivo.

Edited by Sbuffo
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Questa riforma nel complesso fa abbastanza schifo. Ovvio che se il confronto è con un bicameralismo perfetto nato come improbabile compromesso tra diverse forze politiche, e tra diverse visioni della società, dello stato e del ruolo del parlamento, che si confrontarono in costituente. Ma sarebbe troppo lungo il discorso. 

Non è vero che semplifica. Nascono molteplici procedimenti legislativi dai confini assai incerti tra loro (perché poi le materie indicate per ciascun procedimento, in cui il Senato esercita ruoli diversi, dovranno essere ricondotti alle fattispecie concrete...)

Basti pensare che l'art. 70 della Cost. passa da così

 La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere. 

 

a così

 

La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali in materia di tutela delle minoranze linguistiche, di referendum popolare, per le leggi sull'ordinamento sulla legislazione elettorale, sugli organi di governo e sull’individuazione delle funzioni fondamentali di Comuni e Città metropolitane e che recano le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge di cui all'articolo 122, primo comma, per la legge di cui all’articolo 57, sesto comma, per le leggi di cui all’articolo 80, primo comma, secondo periodo, e per le leggi di cui all’articolo 116, terzo comma.

Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati.

Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata.

Per i disegni di legge che dispongono nelle materie di cui agli articoli 114, terzo comma, 117, commi secondo, lettera u), quarto, quinto e nono, 118, quarto comma, 119, terzo, quarto, limitatamente agli indicatori di riferimento, quinto e sesto comma, 120, secondo comma, e 132, secondo comma, nonché per la legge di cui all’articolo 81, sesto comma, e per la legge che stabilisce le forme e i termini per l’adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all’Unione europea la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei suoi componenti.

I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. Per tali disegni di legge le disposizioni di cui al comma precedente si applicano nelle medesime materie e solo qualora il Senato della Repubblica abbia deliberato a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti.

Il procedimento per l’esame dei disegni di legge, da applicare sino alla pronuncia definitiva, è predeterminato dai Presidenti delle Camere, d’intesa tra loro, sulla base dei criteri indicati dai rispettivi Regolamenti.

Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati. 

 

Il punto, ovviamente, non è solo quanto diviene complesso rinevnire le norme per l'esercizio della funzione legislativa, e, in generale, il fatto che la Carta Costituzionale diviene un novero intricato di rinvii e rimandi...mentre fino ad ora si è sempre trattato di un testo, tutto sommato lineare e semplice, che qualsiasi cittadino potesse leggere e capire, e così orientarsi per comprendere in che modo determinare il proprio voto. 

Il punto è che l'identità rappresentativa che si voleva per il Senato probabilmente non si raggiungerà. Se si vuole un organo su modello americano, allora sarebbe stato necessario privilegiare l'elezione diretta (come è in America) di senatori che svolgano solo quella funzione. oppure il modello tedesco (il Bundesrat) in cui i membri sono nominati dai rispettivi esecutivi regionali, ma hanno mandato imperativo, e votano per forza per gruppo. 

Così il rischio è un organo, che ha poche e complicate funzioni (nella maggior parte dei casi il voto del Senato potrà essere superato da un voto successivo della Camera) composto da membri che hanno anche altri incarichi (consiglieri regionali o sindaci) e però dovrebbero agire liberamente...ergo finiranno per rispondere alle logiche di partito...e allora, per cortesia, se devono agire per logica di partito gradirei almeno votarmeli per conto mio. 

 

Poi ci sono tante altre cose...ma vabbè.

 

Potevano fare molto peggio, certo (e la riforma cost.le targata Calderoli ce lo ricorda) ma di certo questa non è la svolta e non contribuirà a migliorare il nostro sistema sotto il profilo della democraticità...il che è la PRIMA cosa rilevante quando si opera a livello di strutture costituzionali dello stato

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Ovviamente una riforma per il superamento del bicameralismo perfetto deve prevedere un articolato di legge più complesso, perchè il bicameralismo perfetto prevede due camere che fanno la stessa identica cosa mentre un bicameralismo imperfetto prevede due camere con competenze differenti.

 

Però questa riforma costituzionale apporta dei miglioramenti sotto diversi punti di vista.

 

Sotto il punto di vista di uno snellimento della procedura legislativa:

-Viene superato il bicameralismo perfetto che rimane solo su un numero limitato di materie (leggi costituzionali, legge sui referendum, sulle minoranze linguistiche), su tutto il resto il Senato non avrà più diritto di veto e potrà solo fare delle proposte su cui la Camera dovrà esprimersi sia in senso favorevole che in senso contrario.

Il Senato invece acquisirà competenze diverse non di natura legislativa, tipo valutazione delle politiche pubbliche, verifica dell'attuazione delle leggi, funzioni di raccordo tra Stato ed enti locali, ecc...

Quindi finisce l'era dei delle leggi che vengono rimbalzate da una Camera all'altra per un numero imprecisato di volte, ora la Camera approva e poi il Senato se vuole propone una modifica su cui poi la Camera si esprime in via definitiva.

Inoltre velocizzando l'iter legislativo i governi non saranno più costretti a far uso di strumenti quali la decretazione d'urgenza e quindi il Parlamento tornerà ad essere centrale. 

 

Sotto il punto di vista delle garanzie:

-si alza il quorum per l'elezione del presidente della Repubblica dalla maggioranza assoluta alla maggioranza dei 3/5 dei votanti.

-inoltre slegando il Senato dalla maggioranza di governo aumenterà la garanzia per quanto riguarda i temi di sua competenza, quindi ad esempio l'approvazione di una riforma costituzionale, perchè prima chi vinceva alle elezioni aveva la maggioranza sia alla Camera che al Senato (che rispondevano quindi alla maggioranza di governo) e cambiarsi a piacimento la costituzione, ora invece il Senato sarà slegato ed eletto in un momento differente quindi potrà avere una maggioranza diversa che risponderà ai consigli regionali.

-Idem come sopra anche l'elezione di 2 giudici costituzionali verrà fatta dal Senato e quindi nomine slegate dalla maggioranza di governo (lo stesso sarà anche per la legge di riforma della Rai che prevede 2 consiglieri del Cda Rai nominati dal Senato).

-si prevede l'introduzione di uno statuto delle opposizioni per garantire le minoranze parlamentari.

-si rafforzano i referendum popolari prevedendo l'abbassamento del quorum (la metà dei votanti alle ultime politiche invece della metà degli avanti diritto al voto) nel caso in cui siano state raccolte 800.000 firme.

 

Sotto il punto di vista dei costi e dei tagli:

-vengono tagliate le indennità dei 315 senatori visto che i nuovi 100 senatori saranno consiglieri regionali e quindi non percepiranno un compenso come senatori.

-vengono definitivamente abolite le province.

-viene abolito il Cnel.

-si inserisce un tetto massimo ai compensi dei consiglieri regionali che non potranno percepire più del compenso del sindaco del capoluogo di regione.

 

Con la nuova riformulazione poi i senatori saranno di fatto eletti dai cittadini perchè il nuovo testo dalla riforma prevede che i consigli regionali debbano conformarsi alle scelte fatte dai cittadini in sede di elezione regionale.

Edited by Sbuffo
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si alza il quorum per l'elezione del presidente della Repubblica dalla maggioranza assoluta alla maggioranza dei 3/5 dei votanti.

L'effetto complessivo, però, considerata una legge elettorale che assegna il 54% dei seggi alla Camera ed una nuova composizione del Senato di 100 membri (a fronte di 615 membri alla Camera!!), è molto poco rilevante...basta fare 2 conti:i 3/5 di 715 = 369; 54% di 615 = 332--> in sostanza basterà la maggioranza assoluta alla Camera più 37 membri al Senato (ovverosia poco più di un terzo). Bastava, se si fosse voluto introdurre un elemento di maggiore garanzia, prevedere anche solo la maggioranza assoluta ma calcolando separatamente le due maggioranze.

 

 

Idem come sopra anche l'elezione di 2 giudici costituzionali verrà fatta dal Senato e quindi nomine slegate dalla maggioranza di governo

Non vorrei sbagliarmi, ma a me risulta che nel testo editato dalla Camera e ora all'attenzione del Senato si ritorna ad un'elezione dei giudici in seduta comune (non credo che l'emendamento Cociancich abbia apportato modifiche in tal senso). Pertanto rimane l'obiezione di cui sopra.

 

Per quanto riguarda il resto delle considerazioni, nulla quesito ma rimane il quesito di fondo. Che senso ha un organo frutto di un pessimo meccanismo di elezione indiretta che NON garantisce in nessun modo la rappresentatività delle regioni ed enti locali e che non realizza un effettivo confronto tra le istanze  democratiche territoriali (in che modo potrebbe), funzione che, a questo punto, continuerà ad essere esercitata dalla Conferenza Stato-autonomie locali...anche considerando le esigue funzioni (incrementate certo, ma sempre parcellizzate e senza nessuna organicità) nascoste in modo complicato dietro un procedimento legislativo molto farraginoso?

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