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Co: la mia esperienza positiva


iChicco

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Era il lontano 2013

Consapevole ormai della mia omosessualità ho deciso che era il momento di iniziare a vivere, letteralmente.

Come ho letto in molte altre storie i problemi nel mio caso erano: paesino di provincia, nessun amico gay, apparente sensazioni di essere l'unico, di essere solo.

Un giorno mi sono deciso: "che vogliamo fare? stare nascosto fino a quando me ne potrò andare di casa, tra 5 anni, se tutto va bene (avevo 21 anni e frequentavo l'uni)? o ci diamo una mossa, quì e subito?"

Ho scelto la seconda possibilità.

Mi sono iscritto in una chat su internet e ho cercato qualcuno con cui parlare, qualcuno che avesse potuto sostenermi in quel periodo, qualcuno che ci fosse già passato. Ho pensato che sarebbe stato meglio cercarlo lontano da casa mia, per sicurezza. Colpito da un profilo in particolare decido di provarci, mi faccio forza e scrivo, ma la risposta non arriva.
Certo che sono testardo! a quasi 600km di distanza e con una grande differenza d'età!

Ci riprovo, chiedo di essere ascoltato, di potermi confidare...

Arriva finalmente una risposta, da quello che oggi è il mio ragazzo.

 

Seguono mesi in cui scopro chi sono, cosa desidero, ore di telefonate, di pensieri, di ragionamenti.

Avevo un blocco: non volevo vivere due vite differenti, una in casa e una fuori. Non avrei sopportato di nascondermi dietro ad una maschera, io che ero sempre stato me stesso.

Scoprivo anche qualcosa di assolutamente nuovo, una sensazione mai provata prima: mi stavo innamorando!

Forse è stato proprio questo a darmi lo slancio, a farmi trovare il coraggio di uscire dal guscio.

 

Un giorno rientro in casa e trovo i miei genitori sul divano che mi aspettano, un misto di paura e rabbia sui loro volti.

Avevano letto su facebook un pezzo di conversazione con il mio ragazzo. Niente di compromettente, ma tanto è bastato a metterli in guardia. Secondo il loro pensiero "quella persona" mi stava traviando, dovevo assolutamente smetterla.

 

Se fossi stato debole in quel momento avrei cancellato tutto, mi sarei richiuso nel mio guscio e avrei continuato la vita di sempre. Ma quella volta c'era qualcosa per cui valeva la pena farsi coraggio e affrontare la realtà, quella volta ero sicuro che ce l'avrei fatta.

 

Il giorno seguente ho fatto CO con mio fratello. Nessun problema, gli ho raccontato come avevo scoperto la mia omosessualità  e con chi mi stavo sentendo, il tutto con grande tranquillità. è stato lui stesso a consigliarmi di dirlo anche ai miei genitori, i quali avrebbero accettato, forse con difficoltà, ma non mi avrebbero mai abbandonato.

L'indomani ho aspettato che mia mamma tornasse dal lavoro, l'ho abbracciata, lei mi ha chiesto cosa stava succedendo, e lì ho trovato il coraggio di fare CO anche con lei. Sono seguiti singhiozzi e pianti, quasi come avessi confermato una realtà che lei avrebbe sempre voluto non esistesse. La sera stessa anche mio padre sapeva di me. Con lui è stato più semplice, perchè di mentalità più aperta e tollerante.

 

Nei giorni successivi ho fatto CO con tutti i miei amici più stretti. Più o meno lo sospettavano già tutti, ma comunque la notizia non ha toccato minimamente il nostro rapporto.

 

La sensazione che si prova è quella di una vera e propria rinascita, ci si sente liberi e si vorrebbe urlarlo al mondo (meglio di no ahah), ma soprattutto è una prova che mi ha aiutato a capire chi ho attorno e a sviluppare un carattere e una personalità più forte.

 

I primi mesi in casa sono stati davvero difficili. La cosa peggiore è vedere la delusione e lo sconforto negli occhi dei propri genitori, sentire frasi che non si vorrebbero mai sentire. 

Ho scelto di mia spontanea volontà di andare dallo psicologo, non tanto per parlare di me, quanto più per cercare un modo per mantenere un buon rapporto con i genitori, per cercare di vivere serenamente in casa.

 

Il problema più grande è stato far capire che avevo una relazione con un uomo più grande e per giunta distante. Tutt'ora i miei genitori non ne vogliono sapere, ma col tempo me ne sono fatto una ragione. Ho litigato tante volte per questo, ma per fortuna ho sempre avuto la possibilità di passare le vacanze e qualche weekend in trasferta.

 

Il consiglio che posso dare è quello di aspettare il momento giusto, di non farlo troppo presto, ma di farlo. Col tempo sono venuto a conoscenza di molte dinamiche nelle quali il non aver fatto CO può essere un problema: secondo me è un passo importante e fondamentale della nostra vita!

Grazie per la lettura :-)

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I primi mesi in casa sono stati davvero difficili.

Cavoli...

Per me sono stati solo 3-4 giorni...

Comunque benissimo che ci sei riuscito, perché secondo me più tardi lo si fa, peggio è! 

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e bravo Chicco!!!

 

PS: parli di "differenza d'età" col tuo boy (or man, I don't know..); quanta ce n'è?

 

PPS: "fatti i qazzi tuoi" sarebbe una risposta sensata & accettabile a sta domanda impicciona;

però, sai com'è, noi froci semo tanto portinare inside...

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Bravo ;)

 

 

 

La sensazione che si prova è quella di una vera e propria rinascita, ci si sente liberi e si vorrebbe urlarlo al mondo (meglio di no ahah), ma soprattutto è una prova che mi ha aiutato a capire chi ho attorno e a sviluppare un carattere e una personalità più forte.

 

Perfettamente d'accordo. A parte sul fatto di non urlarlo al mondo :lol:

 

La maggior parte dei genitori dopo un coming out cerca di determinare colpe e responsabili. Questa (assurda) convinzione può durare qualche ora o molto di più.

Probabilmente a tua mamma è rimasta in mente quella famosa conversazione su Facebook e si è fatta un'idea sbagliata sul tuo ragazzo...

Lo hanno già visto/conosciuto?

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Cavolo ogni volta che leggo un CO così mi sembra di leggere una favola ... una bellissima favola,di quelle che da piccolo ti sembravano così tanto desiderabili da immaginare che un giorno avrebbe potuto accadere anche a te ...

 

Complimenti vi stimo tantissimo ragazzi ... lo dico davvero ... spero un giorno di poter raccontare anche io di come sono uscito dal mio guscio(sebbene in parte io lo stia già facendo)

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e bravo Chicco!!!

 

PS: parli di "differenza d'età" col tuo boy (or man, I don't know..); quanta ce n'è?

 

PPS: "fatti i qazzi tuoi" sarebbe una risposta sensata & accettabile a sta domanda impicciona;

però, sai com'è, noi froci semo tanto portinare inside...

 

Ci sono 20 anni di differenza, giusto contestualizzare meglio :-)

 

Bravo ;)

 

 

 

 

Perfettamente d'accordo. A parte sul fatto di non urlarlo al mondo :lol:

 

La maggior parte dei genitori dopo un coming out cerca di determinare colpe e responsabili. Questa (assurda) convinzione può durare qualche ora o molto di più.

Probabilmente a tua mamma è rimasta in mente quella famosa conversazione su Facebook e si è fatta un'idea sbagliata sul tuo ragazzo...

Lo hanno già visto/conosciuto?

 

No, io e lui siamo rimasti aperti a questa possibilità per un pezzo, ma i miei non ne vogliono sapere. A un certo punto arriva un momento in cui capisci che sarà per sempre così, e che lui sarà per sempre il capro espiatorio, quello con la colpa di avermi traviato.

 

vorrei chiederti se secondo te i tuoi genitori l'avrebbero presa uguale se la tua relazione fosse stata con un coetaneo rispetto a un uomo più grande ?

 

No sarebbe stato molto più facile! Mi rendo conto di aver dato 2 "mazzate" in un colpo solo. Ma come penso sempre, se non avessero ficcato il naso nelle mie cose, avrei risparmiato loro questa notizia quanto più sarebbe stato possibile.

Questo discorso non vale solo per noi Gay, ma per tutti. Le relazioni tra persone di età diverse devono essere viste sempre come qualcosa di malato o pericoloso.

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  • 4 weeks later...

Cavolo ogni volta che leggo un CO così mi sembra di leggere una favola ... una bellissima favola,di quelle che da piccolo ti sembravano così tanto desiderabili da immaginare che un giorno avrebbe potuto accadere anche a te ...

 

Complimenti vi stimo tantissimo ragazzi ... lo dico davvero ... spero un giorno di poter raccontare anche io di come sono uscito dal mio guscio(sebbene in parte io lo stia già facendo)

Queste favole, infatti, sono belle. Ognuno di noi, però, ha la sua vita e i suoi "pericoli" da affrontare. Non nego che mi piacerebbe entrare nel forum e iniziare un topic "CO blablabla". Ma io e te siamo nella stessa situazione (più o meno? Forse? Boh?), e il tempo ci aiuterà.

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@@Henkuro,@@Plutone,

Certo, a leggerla sembra una favola.
Ma assicuro che ho passato tanti momenti bui, tante difficoltà, ho pianto e sono tornato a sorridere.

Tutti noi ce la possiamo fare, chi prima, chi più tardi. L'importante è non pensare che le esperienze degli altri siano passeggiate in confronto al proprio cammino nè che non si troverà mai il coraggio di partire!

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Esprimo tutta la mia stima, per quel poco che può valere, nei Tuoi confronti gentile iChicco , per come Ti sei comportato e per il racconto del CO preciso avvincente e commovente. 

 

Avatar azzeccato, un po' di guscio mantienilo, non si sa mai...

 

Averne, di ragazzi/compagni come Te. 

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