Jump to content

GH Vip (España) - 2 Concorrenti vengono espulsi per commenti omofobi


Ilromantico

Recommended Posts

Los Chunguitos, un duo di gitani trash che ultimamente spopolavano nella tv spagnola, verrano esplusi dal Gran Hermano VIP in seguito a dei commenti omofobi in cui sostenevano che preferivano avere un figlio un deforme che frocio. I 2 sostenevano anche che l'omosessualità è un reato secondo le leggi gitane (hanno delle leggi??). Oltre ai commenti omofobi i due tizi si sono scatenati in commenti razzisti indiritti verso un concorrente di colore (lo chiamarono 'gorilla') e commenti di crudeltà verso gli animali (hanno raccontato divertiti di quando abbandonarono un cane in una pompa di benzina).

 

Che gente schifosa!! Bisogna essere proprio degli idioti patentati per dire dei commenti del genere, ancor più i commenti omofobi con un programma condotto da un presentatore gay e con un concorrente gay..!!!

 

 

http://www.cultture.com/61715-tele-5-echa-a-los-chunguitos-de-gran-hermano-vip

Link to comment
Share on other sites

Su questi due.. devo dire che hanno fatto benissimo a cacciarli.

Ma c'è un "MA" che mi passa per la testa... fin dove si deve spingere la lotta contro l'omofobia? 
i gay sono sempre una minoranza e come tale va tutelata.. ma se si arriva a licenziare che so una segretaria solo perché non approva l'omosessualità allo stesso modo di quelli che licenziano i dipendenti perché dichiaratasi gay.. boh non so quanto possa filare bene. 

Sia chiaro.. i miei sono dei discorsi campati per aria.. ma devo ammettere che ci sto pensando a cosa potrebbe succedere se la situazione fosse invertita. 

Link to comment
Share on other sites

Pensa Romanticoz, qui in Italia gli omosessuali discriminati sono talmente stritolati dalla schiavitù mortale della discriminazione ambientale sistemica che riescono a finire col preoccuparsi del rischio di essere eccessivamente non discriminati qualora non fossero sufficientemente discriminati.

[cit. @@yalen86]

Edited by Sampei
Link to comment
Share on other sites

@Sampei io ormai certi gay così autolesionisti li reputo allo stesso modo degli omofobi. Forse anche peggio volendo...

 

 

Comunque, i 2 tipi espulsati hanno chiesto scusa e hanno detto QUELLA frase: "Non era nostra intenzione offendere. Noi abbiamo tanti amici gay. Io li amo i gay." Ormai è assodato "ho tanti amici gay" vuol dire "sono un omofobo di merda!" O-o'.

Link to comment
Share on other sites

ahaha ma non l'avevo mica buttata sul tono di voler fare la vittima per sempre :D 

E' che mi piacerebbe sapere se si riuscirà ad arrivare ad un equilibrio in tutti i sensi.. ma evidentemente ho detto una cazzata. 

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Pensa Romanticoz, qui in Italia gli omosessuali discriminati sono talmente stritolati dalla schiavitù mortale della discriminazione ambientale sistemica che riescono a finire col preoccuparsi del rischio di essere eccessivamente non discriminati qualora non fossero sufficientemente discriminati.

[cit. @@yalen86]

Si chiama porsi delle domande e capire il peso di determinati provvedimenti. Sono dubbi legittimi che permettono di avere coscienza e fare la cosa più giusta sempre e comunque. Per quanto possano sembrare assurdi questi dubbi sono molto utile alla crescita personale. Senza quelli... be', saremo degli automi.

 

Link to comment
Share on other sites

@greed ma lo ssso, stavo sfottendo yalen per le sue seghe mentali :D <3

 

Dai infondo converrai anche tu che temere di essere ipoteticamente iperprotetti da un provvedimento interno di un datore di lavoro privato in una emittente televisiva in un paese in cui perfino l'Esposizione Internazionale di turno sigilla col proprio marchio una convention ufficiale con ospiti, conferenze, rinfreschi e deliziose attività culturali improntate ESPLICITAMENTE ALLA COLTIVAZIONE DELLA DISCRIMINAZIONE degli omosessuali.... sia un pochino extreme.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Sì e no, io sono molto cautelativo su questa tematica. Cioè, temo sempre che le implicazioni successive siano troppo complicate da gestire e che quindi bisogna stare attentissimi a come giocare le carte :D.

Link to comment
Share on other sites

Ma "l'iperprotezione" in ambito lavorativo era solo un esempio.. 

Intendevo più che altro l'idea di arrivare a censurare tutto, ovvero "questo non si può dire, quello nemmeno ecc ecc".. non si arriverebbe poi al punto che dell'omosessualità non ne parlerebbe nessuno per paura di essere sanzionato/punito/licenziato ecc? :D 

Per il resto son d'accordo che ci debba essere un provvedimento contro l'omofobia.. ma un conto è capire dove deve stare il limite fra il buon senso, la pacifica convivenza fra i popoli e il diritto di opinione (come d'altronde è mia opinione dire che dio non esiste.. ma qualche cattolico potrebbe offendersi). 

Link to comment
Share on other sites

dell'omosessualità non ne parlerebbe nessuno per paura di essere sanzionato/punito/licenziato ecc?

Come credi che sia stato tenuto sotto controllo il razzismo nei paesi multietnici? Come credi che venga calmierato il sessismo nei paesi che ne ne preoccupano?

 

Tu sei abituato ad un paese nel quale un presidente della federazione nazionale dello sport pronuncia frasi di razzismo denigratorio di bassissima lega senza che gli accada nulla: sei in un paese in cui il presidente del consiglio può liberamente professare le sue idee di utilizzo delle femmine come oggetti, senza che gli accada nulla, in un paese in cui un ministro può sputare razzismo su un altra ministra senza che ne derivi la benché minima conseguenza a suo carico, in un paese in cui le autorità religiose locali godono della pressocché totale immunità e impunità indipendentemente da qualsiasi cosa facciano o dicano.

 

Ma tutto questo non è tutela di diritto, è sintomo di un'orrenda degenerazione dell'attenzione pubblica alla tutela di diritti acquisiti.

 

E quello che tu yalen dici, forse inconsapevolmente, è in realtà lo specchio involontario del modo ripugnante con cui la mentalità italiana si relaziona a queste tematiche. Fallendo costantemente da quando esiste l'Italia.

 

Guarda che il 99% dell'umanità non è mica fatto di delicate élites culturali che si pregiano di raffinata onestà intellettuale e sono costantemente disposte a rimettersi in discussione. Si tratta di un ammasso indistinto di analfabeti o analfabeti di ritorno, e che resta possiede "opinioni" per motivi di stretta contingenza e abitudine, laddove non le tenga per mere questioni di convenienza e opportunità economica.

 

In un contesto del genere, che si badi, è applicabile in tutti i paesi del mondo, i tuoi voli pindarici a mio parere sono terribilmente rischiosi e controproducenti perché, se ti rileggi, potresti essere benissimo confuso con una sentinella in piedi particolarmente sveglia e agile.

 

E' sempre la solita storia: NON ESISTE DIRITTO ALLA DISCRIMINAZIONE. La discriminazione è tranquillamente e pienamente attuabile tanto con un'azione, quanto con un'omissione, quanto con una parola. Far cambiare opinione alla maggioranza gente è un'opera titanica, quasi impossibile nel breve periodo, quindi è estremamente auspicabile adoperare il più prodigioso strumento di controllo LAICO delle masse che abbiamo a disposizione, e che per fortuna funziona in maniera efficientissima anche nei confronti delle persone non-laiche, analfabete, religiose, ideologizzate:

 

La minaccia di toglierti denaro se fai stronzate.

Edited by Sampei
Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

@Sampei

Io sono d'accordo in linea di principio. Ripeto, le considerazioni di Yalen sono legittime, perché il tuo discorso su cui concordo, è assolutamente valido preso in sé stesso, ma può causare alcune ricadute sociali di non secondaria importanza. Se le persone si sentono minacciate di esprimere qualche concetto, secondo me, sono più orientate a cadere nel tranello delle sentinelle in Piedi, ad esempio.
Posta così la situazione bisogna distinguere diverse sfumature e trovare un modo intelligente per attuare questi principi con il minimo danno sociale possibile e con le minime ricadute possibili. Non perché sia abituato all'Italia, ma perché temo tantissimo l'irresponsabilità da parte nostra. Bisogna valutare non solo le vittorie su piccola scala, ma anche le consolidazioni a larga scala: a me interessa che si crei una situazione sociale tale per cui i diritti per cui stiamo lottando vengano acquisiti come dato della civiltà occidentale, cioè, qualcosa che auspicabilmente duri almeno due secoli.

Link to comment
Share on other sites

@ finora quello che puoi goderti in circolazione è:

1) il "stocazzo che tolgo il logo expo dalla conferenza contro i matrimoni gay" di Maroni

2) i sottosegretari ministeriali terrorizzati che minacciano censura dinnanzi ad una pubblicità con due uomini "in atteggiamenti coniugali" che viola la sacralità della razza pura degli italiani cuor-di-cielle

3) Merdinolfi che pubblica libri contro i gay e ora anche riviste, presenziando in università, chiese, convegni ecc

4) nazisti a corto di idee che importano i veilleurs debout dalla Fancia

5) Renzi che se ne fotte totalmente di presentare uno stracazzo di progetto di legge foss'anche per finta tanto è intoccabile per via degli americani e del consenso della gentaglia se ne sbatte con saltellante serenità

6) Cattolici urlanti conficcati praticamente in ogni microscopico settore della vita pubblica dello stato italiano

7) Salvini nudo

 

L'unica cosa sensata sono i tre mesi di sospensione professionale contro lo psicologo che affermava sul web la possibilità di convertire i gay.

 

In un panorama così desolante, l'irresponsabilità (a mio parere fatale) di un omosessuale italiano è l'afflosciarsi sulla posizione delle sentinelle in piedi. E' per questo che le considerazioni di yalen non solo le percepisco come un sintomo preoccupante di poca consapevolezza di come siamo malmessi allo stato attuale, ma anche come il vero e proprio simbolo di quello che avviene su larga scala nel cervello degli italiani (e che li condanna e condannerà in eterno ad essere gli ultimi).

 

La sentinella scaltra non ti dirà mai che devi bruciare sul rogo o devi smettere di essere gay, quello che conta è che tu taccia e non ti permetta di avanzare pretese di parificazione, perché non esisti e se anche esistessi saresti inferiore, indegno di parità sociale e giuridica col resto delle persone cattolicamente approvate. Il cattolicesimo inegralista si crede in potere di dettar legge nello stato laico.

 

Nessun diritto è acquisito per sempre: basti guardare l'ondata di antifemminismo e neointegralismo cattolico che sta ribollendo in alcuni paesi, spingendo in molti casi (Stati Uniti, Spagna, Irlanda ecc) a rendere sempre più restrittivo e impraticabile l'aborto ritrattandone le condizioni di accesso, o gli italiani ciellini che inneggiano alla sottomissione della donna schiava del marito a custode del focolare.

Edited by Sampei
Link to comment
Share on other sites

@@Sampei, Ma mica parlavo dello stato "attuale".. ma in una ipotetica realtà nel duemilamai.. ammesso anche che sia fra 50 anni. 

Ora come ora è giusto punire situazioni gravi come queste e quelle elencate in precedenza.. ma mi riferivo a una situazione in cui i gay sono protetti da millemila leggi e per di più severissime (vedi licenziamento di che so.. la segretaria che dice: per me il matrimonio è tra uomo e donna).. 

Cioè boh non sarebbe un pochino fascistoide? 

Sia chiaro che io vorrei na legge che "smerdasse" i vari Maroni, Salvini ecc che fanno dell'omofobia il loro cavallo di battaglia.. ma non vorrei che poi un giorno ci fosse un'insurrezione popolare perché alcuni diritti prevaricassero su altri.. quando bastava un equilibrio (ammesso che si raggiunga quell'equilibrio).
Spero di essermi spiegato una volta per tutte ;)  

Link to comment
Share on other sites

Io credo che le tutele per le minoranze non siano mai abbastanza. Il rischio che un diritto prevarichi su un altro sarebbe davvero una magra consolazione rispetto alla realtà dei fatti. E la realtà è che nonostante tutti gli sforzi in uguaglianza solo certe categorie vivono davvero spensierate. Il massimo della spensieratezza l'ha un cittadino americano bianco etero con un buon lavoro e una famiglia da mulino bianco. Se già cambiamo la formula vedremo che le difficoltà aumentano. Se fosse nero soffrirebbe di razzismo, se fosse donna di machismo, se hispano di discriminazione e così via.

No, mi spiace. Le tutele non sono mai abbastanza finché si penserà che l'americano bianco etero sia il modello perfetto a cui tutti devono aspirare o si debba guardare con invidia e frustrazione di non esserlo.

Link to comment
Share on other sites

Ho già capito quello che vuoi dire yaluz, ma quel che io ti rispondo è che è assurdo che ti vengano in mente elucubrazioni del genere in un frangente così disastroso. È come se un palestinese fosse preoccupato del fatto che gli israeliani in un improbabile futuro rischino la galera qualora minacciassero di sventrargli la casa per occuparla abusivamente una volta che lo stato palestinese fosse ufficialmente riconosciuto.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...