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Tornando a casa per le feste: essere se stessi o "ripulirsi" a dovere?


jean_hb

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Tutto é iniziato quando ho deciso di tingermi le chiome di un bell'azzurro oceano, uno di quei colori di capelli che si vedono nei manga. Se vivete a Milano/Londra/in qualsiasi metropoli moderna la cosa vi sembrerà senz'altro indegna di particolare nota e anche piuttosto diffusa; ma i miei genitori vivono a Bari, sono molto in vista (mio padre é un imprenditore molto conosciuto qui, mia mamma un avvocato altrettanto conosciuto), bacchettoni e sicuramente imparentati con qualche gerarca nazista. 

 

Io, che ho 23 anni e lavoro nella moda, vivo a Milano da quando ne ho 18 e che comunque nel vestire prediligo un'estetica piuttosto semplice e minimale, non mi ero mai posto il problema di sembrare strambo per via della chioma blu; ma quando sono arrivato qui, apriti cielo. Nonostante fossero stati messi al corrente del cambiamento da quando sono venuti a trovarmi a Milano per S. Ambrogio. Nonostante ci fossimo già spesi in discussioni (loro) e in mille rassicurazioni e tentativi di sdrammatizzare (io). 

 

In pratica sostengono che getterò vergogna e ridicolo su tutta la famiglia (nonostante io sia il classico figlio che dà mille soddisfazioni), che sarà impossibile farsi vedere in giro con me non solo ai consueti pranzi famigliari, ma anche per sbrigare alcune faccende pratiche prima del mio trasferimento (mio padre vuole presentarmi a suoi amici che vivono e lavorano a Londra e che mi metterebbero a disposizione una sistemazione e mi darebbero una mano con la burocrazia). 

 

E così, come hanno sempre fatto in passato per altre scelte estetiche (tutte assolutamente meno vistose dei capelli blu, vi parlo di cavolate come: colore dei calzini, taglio di capelli, lunghezza dei pantaloni sopra la caviglia, tutte cose che secondo il loro modo di vedere piuttosto improbabile mi avrebbero fatto bollare come G-H-E-I, mentre i miei stessi amici gay mi definiscono insospettabile, termine che odio e detesto con tutto me stesso per la sua totale mancanza di un vero significato) hanno iniziato una delirante campagna di censura, un'insopportabile sequela di drammi e ricatti psicologici, tutto per uno stupido colore di capelli. 

 

Io capisco che viviamo in due mondi diversi, che c'è una generazione di differenza e tutto il resto. Però ecco mi sembra che stiano un po' esagerando e soprattutto sono stanco di dover alterare il mio modo di vestirmi, acconciarmi o esprimermi ogni santa volta che torno a casa. La trovo una perdita di tempo e senz'altro una richiesta di cattivo gusto da parte loro, che ho già da tempo provveduto a mettere al corrente di quanto mi abbiano represso in passato e di quanto infelice io sia stato. 

 

Vorrei davvero accontentarli e nonostante questo blu mi piaccia molto, a malincuore potrei tornare al mio nero corvino. Però, non so, ho la sensazione che rinuncerei a una parte di me. Magari é solo una cavolata, un retaggio dell'adolescenza; però, ecco, così a caldo ho la sensazione che farei un passo indietro sul sentiero della mia crescita, della mia affermazione. Ma magari a volte qualche passo indietro é necessario. 

 

Che ne pensate? Attendo le vostre risposte, moderate o infuocate che siano.

 

Sinceramente vostro,

J. 

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in effetti sembra che al cosa tremenda per i tuoi genitori sia che quel blu ti faccia passare per gay.

 

a sto punto io mi chiederei se fossi in te se vuoi vivere tutta la tua vita senza dire ai tuoi genitori che sei gay o se prima o poi lo dirai loro.

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Devi levarteli se vuoi continuare ad usufruire dei generosi benefit dei tuoi genitori facoltosi

 

EDIT: Ma i genitori lo sapranno benissimo di avere un figlio gay visto Che ha i capelli blu e lavora nella moda, semplicemente non lo vogliono sapere e nemmeno che si sappia, tanto sta lontano...

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No ragazzi, attenzione: sono dichiarato da anni con famiglia e amici, parlo tranquillamente ai miei delle mie relazioni, etc. 

 

Ecco perché vi dico: la cosa é parecchio strana. 

 

 

Bella storia, peccato non sia vera.

 

@@Rotwang, in effetti mi diverto a inventare conflitti familiari, touchè. 

Edited by jean_hb
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Tra l'altro volevo evitare di ricadere nel solito luogo comune: colore di capelli eccentrico -> gay. Puzza di vecchio, ho amici etero col pedigree che hanno fatto altrettanto.

 

No, il punto su cui volevo spostare l'attenzione é un altro e prescinde dalla mia sessualità, ha a che vedere solo con la mia libertà di espressione in quanto individuo.

 

 

facci un film... ah no.. già fatto, sorry

 

@@davydenkovic90, ahahah sì infatti, troppo tardi

Edited by Loup-garou
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Ripulirsi a dovere. Immaginavo una riflessione su droga, sesso, alcolo e rock'n roll e invece si parla di capelli. Mi verrebbe da dire un semplice no comment. 

 

Ma dai lavori nella moda, avere qualcosa di eccentrico sarà normale. Forse porti la tua chioma blu con poca eleganza. Non sarai uno di quelli stile polimoda che si credono fashion quando in realtà sono i padroni del pessimo gusto?? Orrore!!! Cento volte orrore....orrore, orrore, orrore, orrore, orrore, orrore, orrore, orrore....insomma cento volte. 

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Come Paolo91 pensavo pure io a droga o robe simili

Invece si parla di ricchi viziati e drammi esistenziali

(color dei capelli).

 

Bah.. Che vuoi che ti diciamo?

Tienili blu e dí loro che servono per far colpo su uno sponsor

O su un artista particolare. Cazzate cosí.

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La libertà si guadagna rinunciando ai privilegi e agli aiuti, nel momento in cui qualcuno ti aiuta devi accettare le sue richieste.

La storia dell'uomo insegna che nessuno vuole essere libero ma vuole semplicemente poter scegliere da chi essere sottomesso.
Quindi io agirei come hai fatto tu, in tutto e per tutto ma per rispetto alle persone che mi sostengono professionalmente ed economicamente mi sentirei in dovere di accontentare questa, tutto sommato, piccola ed innocente richiesta sia da un punto di vista morale che di opportunità.

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Anche mio padre lavora nella moda, ma se si presentasse al pranzo di Natale coi capelli azzurri

gli direi che è sconveniente nelle nostra città - e alla sua età - e gli direi che mi vergogno di dire che è mio padre.

 

Se proprio insistesse, me ne farei una ragione

prima o poi.

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è una tua scelta e quindi io me li terrei, se non li accettano cavoli loro

hai 23 anni direi che la possono finire di dirti come ti devi vestire o che colori di capelli devi avere!!

se si "vergognano" di te allora è un altro problema che esula dal solo colore dei capelli quindi dovresti piuttosto puntare a risolvere quello!

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No ragazzi, attenzione: sono dichiarato da anni con famiglia e amici, parlo tranquillamente ai miei delle mie relazioni, etc.    Ecco perché vi dico: la cosa é parecchio strana. 

 

 

in effetti la cosa è parecchio strana anche secondo me.

 

sembra proprio che la loro preoccupazione è sul fatto che per loro coi capelli celesti sembri gay agli occhi degli altri o sei troppo stravagante e questo per loro non va bene.

 

la mia posizione:

 

è un diritto tuo tenerti i capelli del colore che vuoi ed è un diritto dei tuoi genitori non farsi vedere in giro in tua presenza se loro non vogliono farsi vedere con te coi capelli azzurri.

Edited by marco7
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Innanzi tutto, grazie per le risposte a tutti. 

 

La libertà si guadagna rinunciando ai privilegi e agli aiuti, nel momento in cui qualcuno ti aiuta devi accettare le sue richieste. La storia dell'uomo insegna che nessuno vuole essere libero ma vuole semplicemente poter scegliere da chi essere sottomesso. Quindi io agirei come hai fatto tu, in tutto e per tutto ma per rispetto alle persone che mi sostengono professionalmente ed economicamente mi sentirei in dovere di accontentare questa, tutto sommato, piccola ed innocente richiesta sia da un punto di vista morale che di opportunità.

@@Iron84 ti ringrazio per questo spunto, mi sembra una riflessione assai sensata. Alla fine, si tratta solo di un colore di capelli. Però per me rappresenta di più: dopo essere cresciuto per anni costretto al rispetto di assurde, rigide regole e dopo essermi sempre sorbito le mille paranoie e pressioni dei miei, voglio sentirmi libero di scegliere il colore di capelli che più mi aggrada senza farmi troppi problemi. E in questo non c'è nessun tentativo di ribellione di un ragazzo viziato e annoiato, come @@faby91 ha aspramente sentenziato; piuttosto una serena, sacrosanta affermazione di libertà per quanto concerne, ripeto, una cavolata: un colore di capelli. Qui non si parla di questioni morali/etiche, non ho certo chiesto ai miei di accettare che io sia uno spacciatore, un violento stupratore, un truffatore o quant'altro. 


 

 

 

Anche mio padre lavora nella moda, ma se si presentasse al pranzo di Natale coi capelli azzurri gli direi che è sconveniente nelle nostra città - e alla sua età - e gli direi che mi vergogno di dire che è mio padre.

@@Almadel sicuramente c'è una notevole differenza di età tra tuo padre e me; così come sicuramente c'è una differenza di ruoli tra lui, uomo (da quanto mi sembra di capire) professionalmente affermato e me, ventenne, studente di moda alla Saint Martins da questo Gennaio.

 

 

 

è un diritto tuo tenerti i capelli del colore che vuoi ed è un diritto dei tuoi genitori non farsi vedere in giro in tua presenza se loro non vogliono farsi vedere con te coi capelli azzurri.

@@marco7 ha perfettamente senso, ma vorrei evitare di ricorrere a questi estremismi, perché ripeto: é solo uno stupido colore di capelli. 

Edited by jean_hb
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Che drammi esistenziali...

 

Ma non sei abbastanza grandicello per dipendere dalle opinioni di mamma e papà? Comunque nella vita è anche questione di buon senso e contesti. A me piace vestire casual, ma di sicuro in una cena speciale col marito non vado vestito così né nei cenoni festivi dalla suocera. Tanto individualismo ha dato davvero alla testa ad alcuni. La libertà del conciarsi "come voglio" termina dove finisce per essere fuoriluogo, scortese o poco elegante nel confronto di altri. Il modo di conciarsi comunica pur sempre dei messaggi e non ci si può far nulla, siamo pur sempre umani e con le apparenze si ricavano dati e messaggi (anche non volendo).

 

Sono convinto che ai tuoi non piacciano i capelli blu perché sinonimo di 'stravaganza' e che questa faciliti alle malelingue dire e capire che tu sia gay. Ciò nonostante credo che si oppongano anche a questi famigerati capelli blu perché la trovano una mancanza di rispetto. E come dargli torto? Se mio marito si presentasse con i capelli a spuntoni da punk multicolor ,nei cenoni coi miei, la prenderei come una mancanza di rispetto bella e buona.

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Saramandasama

Sì, i tuoi capelli blu sono una grandissima mancanza di rispetto. Frutto di un periodo adolescenziale prolungato. Magari anche la tua omosessualità lo è. Prova a rifletterci...

Edited by Salamandro
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La libertà del conciarsi "come voglio" termina dove finisce per essere fuoriluogo, scortese o poco elegante nel confronto di altri.
 @@Ilromantico e chi definisce, di volta in volta, cos'è scortese, o fuoriluogo? Penso tra l'altro che la scortesia si veda in altro, nelle parole e nei gesti, quando questi visibilmente feriscono/ mettono a disagio chi abbiamo davanti. Infine, un colore di capelli più vistoso può essere bilanciato da un abbigliamento più neutro e minimale, banalmente. Non penso di aver mai mancato di rispetto a nessuno, anzi: sono solo stanco di etichette e inutili seghe mentali per questioni di così poco conto. 
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Scusami tu studi moda e loro ti dicono come vestirti?

Qualcosa non torna.

Dipendenza economica = compromesso

accettare la convenzione = assassinio dell'io.

 

Io prima di tornare a casa cambiai colore e mi feci nero. Mi odiai per questo e capii che avevo altre questioni da risolvere. Ma se tornassi indietro non lo rifarei. Stavo troppo bene con me stesso quel periodo

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privateuniverse

E così, come hanno sempre fatto in passato per altre scelte estetiche (tutte assolutamente meno vistose dei capelli blu, vi parlo di cavolate come: colore dei calzini, taglio di capelli, lunghezza dei pantaloni sopra la caviglia, tutte cose che secondo il loro modo di vedere piuttosto improbabile mi avrebbero fatto bollare come G-H-E-I, mentre i miei stessi amici gay mi definiscono insospettabile

 

Ah beh, se lo dicono loro... :haha:

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