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Alla chiesa un miliardo, per la corte dei conti è troppo.


Oscuro

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Siamo il paese europeo che paga di più le confessioni religiose. Senza trasparenza sulle destinazioni e informazioni ai cittadini. Mentre il governo fa ciò che vuole di quello che resta. La dura accusa dei magistrati contabili: "La norma va cambiata"

Povero, eppure così generoso. Non con tutti però. Solo con la Chiesa Cattolica. Lo Stato italiano nel 2014 ha versato al Vaticano 1 miliardo e 54 milioni di euro. Siamo la nazione che paga di più in tutta Europa per una confessione religiosa. Nessuno come noi, nemmeno la Spagna.

 

I soldi in questione sono quelli dell'8 per mille. Un “piccolo” prelievo obbligatorio dalle dichiarazioni Irpef di 42 milioni di contribuenti. Meno della metà degli italiani però decide a chi destinare quei risparmi. Gli altri non dichiarano la loro volontà, dando per scontato che i soldi torneranno allo Stato. Non è così. L'82 per cento del gruzzolo dell'8 per mille finisce alle parrocchie.

[...]

Rispetto a quelli che, come ricorda il magistrato relatore Antonio Mezzera, potrebbero andare ad esempio a ristrutturare le cadenti scuole italiane.

La Chiesa Cattolica ha speso in pubblicità sulla Rai 3 milioni e 530mila euro nel 2013.

Ecco perché, conclude la Corte, sarebbe necessaria una riforma. Anche perché sono fondi che servono, davvero, allo Stato.

 

Il resto di tutto l'articolo con tanto di grafici: http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/11/28/news/chiesa-cattolica-paga-lo-stato-il-grande-spreco-dell-8-per-mille-1.189766?ref=fbpe

 

Un popolo ben istruito è difficile da manipolare e da prendere per il culo, un popolo che crede ai serpenti parlanti invece non solo può essere preso per il culo, ma merita questo trattamento.

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casomai bisogna fare piuninformazione:

 

Da wikipedia


Ripartizione del gettito

Ogni cittadino contribuente può scegliere la destinazione dell'ottopermille del gettito IRPEF tra:

La scelta si compie mettendo la propria firma in corrispondenza dell'istituzione prescelta.

La scelta non determina la destinazione della propria (del contribuente) quota di gettito fiscale, ma quella di una quota media uguale per tutti i cittadini. Lo Stato adotta la procedura seguente:

  • determina le entrate IRPEF;
  • ne determina l'8 permille;
  • conta il numero di firme dei dieci enti;
  • ripartisce l'otto per mille tra gli enti con la formula seguente: 4f269ab34c8400c7032049950ce40a4d.png
dove 055c210a7797b4e842635accb13e32a7.png quota i-esima f75ef7544498f247df440d828aee41aa.png numero delle firme i-esime dfcf28d0734569a6a693bc8194de62bf.png gettito 8d9c307cb7f3c4a32822a51922d1ceaa.png numero totale delle firme 865c0c0b4ab0e063e5caa3387c1a8741.png che va da 1 a 10.

In questo modo le scelte dei contribuenti hanno tutte lo stesso peso, indipendentemente dal reddito del contribuente.[61]

Otto per mille non espressamente destinato dai contribuenti

L'esonero a presentare la dichiarazione per alcune categorie di contribuenti quali, ad es., i pensionati privi di altri redditi e la facoltà degli altri a rinunciare all'esercizio dell'opzione implica che le scelte siano espresse da una minoranza. Il documento più recente diffuso dalla Camera indica che solo il 43,5% dei contribuenti ha effettuato una scelta ai fini della ripartizione del 2010[62].

Percentuale di scelte espresse per anno della dichiarazione Anno 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Scelte espresse 55,23 52,92 40,23 43,03 43,70 42,36 44,51 41,15 38,93 37,31 38,33 39,62 41,03 41,17 40,86 41,83 43,43 43,50 N.D. 44,70 45,00

Anche l'otto per mille dell'IRPEF di chi non esercita l'opzione viene distribuito, salvo loro rinuncia, tra i beneficiari, in proporzione alle scelte espresse. Oggi 8 soggetti su 10 accedono alla ripartizione della quota non espressa: la rinuncia è esercitata dalla Chiesa Apostolica in Italia, che ha scelto di non partecipare alla ripartizione delle quote non espresse, e dalle Assemblee di Dio in Italia, che invece devolvono la loro quota allo Stato.

Gli ultimi dati ufficiali completi sono relativi ai fondi incassati dallo Stato e dalle confessioni religiose nel 2010, relativi ai redditi denunciati nel 2007. Per ogni destinatario sono indicate la percentuale rispetto alle scelte espresse e la percentuale rispetto al totale dei contribuenti.

Destinatario % fra chi ha espresso una scelta % sul totale dei contribuenti Chiesa cattolica 85,01% 36,98% Stato 11,95% 5,20% Valdesi 2,05% 0,89% Comunità ebraiche 0,37% 0,16% Luterani 0,25% 0,11% Avventisti del settimo giorno 0,17% 0,07% Assemblee di Dio in Italia 0,20% 0,09% Totale 100% 43,5%

 Ora se uno rimane inerte e non da preferenze o è disinformato o se ne frega. Se lo vuole dare allo stato lo puo benissimo fare. Cooncordo che si necessita di una maggiore informazione da parte di chi compila le dichiarazioni dei redditi (commercialisti, patronati, ecc,,,) per dare modo di una scelta consapevole.

Se andate sulla pagina wikipedia le tabelle sono piu chiare, qui mi ha ammucchiato tutti i dati....

Edited by Fenix73
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Si dovrebbe abolire. In Italia l'informazione non è molto efficiente e molti cittadini, per pigrizia, non danno preferenze. Meglio eliminare l'8%1000 e zittire le polemiche invitando i cittadini che vogliono sovvenzionare la Chiesa cattolica a farlo con donazioni private. Vedrete, queste donazioni sarebbero pochissime, perché a pochi interessa davvero e per la già citata pigrizia.

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