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[Film] Interstellar


marvin

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Hola :)

Ieri sono andato al cinema per la prima volta dal 1914. Scelta caduta su Interstellar, perché poco da fare, a me Nolan piace e la fantascienza mi affascina non poco. Così, assieme a mia madre in visita a Milano e a un collega, dopo un simpatico equivoco con la bigliettaia che ci aveva dato due biglietti per Hunger Games, vediamo il film.

 

Che è un discreto spettacolo per occhi e orecchie, bello visivamente e acusticamente. Un paio di dialoghi un po' sforzati (le uniche forze che uniscono gli universi sono la gravità e l'aMMMMMMMMore, ma dai...), un paio di scene per le quali la Hack si sta rivoltando nella tomba, ma in complesso per quel poco che ci posso capire di cinema un film godibile, con una trama ben congegnata (anche se tanti ci han capito poco), citazioni di livello musicali e visive, forse un po' abusati alcuni cliché del genere ma... è valso il prezzo del biglietto ecco :)

 

E voi l'avete visto? Che ne pensate?

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Non l'ho visto ma lo vedrò, tutti ne parlano bene, credo che la fantascienza sia ottima o scadente e abbia ben poche vie di mezzo. Qualcuno si è lamentato del finale "banale" (così ho letto) ma aspetterò di giudicarlo visionandolo.

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Il film è bellissimo mi è piaciuto da morire, poi riesce o almeno prova a dare una spiegazione scientifica a tutto. Il discorso dell'amore era solo una teoria infatti poi l'elemento di  unione è la gravità.

 

Un film filosofico ma anche molto scientifico, splendido da vedere al cinema

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Mi ha dato un po' fastidio il salto logico del momento cardine - ovvero la spiegazione dell'enigma. A posteriori forse lo apprezzo un pochino di più, sicuramente tiene viva la sensazione d'ansia durante la visione (pregio e difetto, dipende dai punti di vista).

 

Forse non è molto il mio genere. A volte l'inverosimiglianza (fanta-) quando c'è di mezzo la scienza rischia di saltare al naso e stonare

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godibile, se visto con l'ottica di intrattenimento

alcuni orrori scientifici

musica fantastica

tanti temi abbozzati ma per nulla approfonditi

ho la sensazione che nell'era delle serie tv moderne, i film finiscono sempre per sembrare affrettati

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Mi puoi dire qualcosa delle citazioni? Quali sono, quali hai riconosciuto? 

 Ma perchè vi piacciono tanto le citazioni nei film.

E' una cosa che non capisco spesso sento "bello quel film pieno di citazioni" è come se dicessi "bello quel film pieno di alberi o di donne bionde o di mobili dell'Ikea"

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Mi puoi dire qualcosa delle citazioni? Quali sono, quali hai riconosciuto? 

2001 odissea nello spazio diverse scene

sia con similitudini sia per contrasto (il robot)

apollo 13 (tanto per dire i 67 giri al minuto, che poi è una cosa veramente successa)

musica mmm boh a me pare un autocitazione di hans zimmer, nel senso che la sua musica per stile è riconoscibilissima, comunque bella

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Il film è hard sci-fi e non ci sono errori scientifici, semmai ipotesi basate sulle conoscenze della fisica moderna.

A me è piaciuto molto, e ci metto dentro anche il criticatissimo discorso della Hataway.

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Il film è hard sci-fi e non ci sono errori scientifici, semmai ipotesi basate sulle conoscenze della fisica moderna.

A me è piaciuto molto, e ci metto dentro anche il criticatissimo discorso della Hataway.

non so, il discorso mi è sembrato un po' forzato... la mania di infilare la parola "amore" ovunque è molto hollywoodiana. Ma vabbé era un dettaglio.

 

Precisione quasi scientifica, solo... vicino ad un buco nero le temperature sono di milioni di miliardi di gradi, non credo che ci sia gran che di resistente a simili temperature :)

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Ehm fonte?

Io ho guardato qualche sito su internet e non ho trovato molte informazioni in merito al calore, ma in generale un buco nero si presume piuttosto freddino. Forse tu parlavi del disco di accrescimento? Ad ogni modo il pianeta (quello coperto d'acqua) orbita attorno al buco nero, non sappiamo quanto vicino, evidentemente non abbastanza da avere alte temperature. Dubito che il fisico coinvolto nella realizzazione del film, Kip Thorne, si sia dimenticato di calcolare le temperature.

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Ehm fonte?

Io ho guardato qualche sito su internet e non ho trovato molte informazioni in merito al calore, ma in generale un buco nero si presume piuttosto freddino. Forse tu parlavi del disco di accrescimento? Ad ogni modo il pianeta (quello coperto d'acqua) orbita attorno al buco nero, non sappiamo quanto vicino, evidentemente non abbastanza da avere alte temperature. Dubito che il fisico coinvolto nella realizzazione del film, Kip Thorne, si sia dimenticato di calcolare le temperature.

Parlo del disco, ci passano abbastanza vicino... e in quei punti qualche milioncino di gradi dovrebbe esserci XD

Oh, sia chiaro, non è che l'ho trovato meno godibile... non era un documentario, e mi sembra logico che si siano presi a volte delle "licenze poetiche" per costruire una storia migliore. Ripeto, il film mi è piaciuto tantissimo e lo reputo nel campo della fantascienza unico paragonabile a 2001 :)

Edited by marvin
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Ci sono due film sovietici di fantascienza, un pò da cinefili nerd, ma che sono veramente bellissimi e si chiamano Solaris e Stalker di Andrej Tarkovskij che sono molto filosofici e di grande contenuto comunque per chi ama il filone 2001 li suggerisco.

Edited by Iron84
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Parlo del disco, ci passano abbastanza vicino... e in quei punti qualche milioncino di gradi dovrebbe esserci XD

:)[/left]
Spulcia e spulcia ho trovato la risposta di Thorne a questa obiezione

 

"Gargantua's disk is anemic and at low temperature -- about the temperature of the sun," he wrote. "It's in a very quiescent state. In such a state, its X-ray emission is modest enough that the crew might survive."

 

Non mi chiedere cosa sia un disco di accrescimento anemico, mi devo ancora informare!

Fonte http://www.insidescience.org/blog/2014/11/14/were-online-critics-too-harsh-interstellars-science

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Ancora sul disco di accrescimento anemico:

 

Gargantua’s disk is anemic, meaning it’s not as dangerous as the black-hole accretion disks astronomers can see and study. It has the temperature of the surface of the sun. With our current technology, astronomers can’t really see an accretion disk of that temperature if it’s around a very massive black hole at the center of some galaxy. Instead, the accretion disks astronomers see are much more energetic and emitting lots of x-rays.

 

I worked out the relativistic theory of thin accretion disks with Igor Novikov back in the early 1970s, so I know this very well. For those energetic disks astronomers see, the accretion is a steady state where the gas is flowing onto the disk and on down to the black hole. You can work out the temperature distribution and where it is emitting hard and soft x-rays. In the film, the disk is orbiting the black hole, not accreting onto it. There is a reason you don’t see any flow of gas onto the black hole in the movie, because if that flow were there it would fry the astronauts. Gargantua’s disk is a remnant of what was in the past an accreting disk. It’s in a quiescent state and cooling down.

 

Fonte: http://blogs.scientificamerican.com/observations/2014/11/28/parsing-the-science-of-interstellar-with-physicist-kip-thorne/

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Si, ma prima di vedere questi problemi più "raffinati" ce ne sono mille altri, sia nella trama, sia nella coerenza scientifica.

 

Per esempio è illogico che nel film si usino le tradizionali rampe di lancio dalla Terra per portare in orbita gli astronauti ma poi negli altri pianeti visitati basti una navicellina in stile giocattolo per superare le orbite di pianeti con gravità prossime a quelle terrestri, a quel punto era molto meglio fare lo stesso dalla Terra, almeno si poteva ipotizzare avessero inventato qualche nuova tecnologia...

 

Ancora sulle rampe di lancio, mi pare che nel film si veda lo studio proprio in fronte alla rampa, ecco forse era meglio evitare a meno che non si desideri farsi ribollire il sangue nelle vene e finire carbonizzati mentre si lavora.

 

Altro particolare che non sta in piedi è il fatto che quando vanno a visitare il primo pianeta prossimo al ponte di Einstein-Rosen si dimentichino della relatività "Oh pofferbacco, non ci avevamo pensato che un'ora quaggiù scorreva come sette anni sulla terra...", d'altronde nessuno si era premurato di dare qualche lezione di base di relatività a degli astronauti che avrebbero dovuto sfruttarla per salvare le sorti dell'umanità, vah beh!

 

Ancora si spende tutto il film a parlare di questa equazione che dovrebbe permettere di mandare un gran numero della popolazione umana nello spazio, di cui praticamente nulla si sa, poi se ne esce alla fine lo scienziato decrepito e dice che nonostante l'abbia risolta da anni ancora non sappiamo come unire la relatività generale e la meccanica quantistica, cioè in pratica siamo allo stato dell'arte della fisica dei primi cinquant'anni del '900, non pare un gran progresso...

 

La perla della supercazzola è però il ritrovamento a caso nei dintorni di Giove di Cooper, che non si sa come mai è finito lì (era in un buco nero), né come possa sopravvivere tanto a lungo dato che è solo in una tuta (ma l'aria?)

 

Poi ci sono ricostruzioni scientifiche accurate, come pare sia la simulazione dell'immagine del ponte, che ha richiesto un gran lavoro ed è probabilmente l'aspetto scientifico più interessante, però condito col resto viene svilito. Era forse meglio rinunciare alla pretesa di fare un hard sci-fi e puntare un po' più sul fantastico.

 

Una cosa fra quelle che mi è piaciuta maggiormente è la caratterizzazione dei robot nella pellicola, ben fatti e funzionali oltre che non troppo sfacciatamente umanoidi, come si è visto in diversa altra fantascienza. Forse un po' troppo avanzati in una società che viene descritta una specie di medioevo tecnologico ove si pensa a riempirsi la pancia e poco più, ma almeno questo mi pare più che perdonabile rispetto al resto.

 

In definitiva è un film che ho trovato graficamente molto curato e bello, ci sono un po' di smielature eccessive nella trama che lo banalizzano ma soprattutto un finale da cancellare. Potevano tranquillamente tagliare dopo la scena del tesseratto perché almeno fin lì, nonostante alcune grosse incongruenze, la narrazione era sufficientemente affascinante da accantonare i problemi. Invece hanno deciso di fare la sbrodolata americana, con lui che deve per forza ritornare dalla figlia perché glielo aveva promesso, per questo si inventano la situazione tragicomica scritta sopra. Inoltre i parenti nemmeno lo cagano, manco fosse un povero pirla che passava di lì per caso, e la figlia lo liquida dopo 5 minuti (aveva fatto tutta sta fatica a tornare e subito gli dici che se ne deve andare...) e gli ricorda, come se nessuno ci avesse pensato prima, che aveva lasciato sola la ragazza al di là del ponte sul pianeta 'promettente' e doveva tornare da lei (e ricominciare a fare viaggi nello spazio a oltre 120 anni mi pare).

 

Peccato, secondo me potenzialmente poteva venire molto meglio se avessero avuto un po' meno la pretesa di esagerare ad ogni costo.

 

 

 

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Per esempio è illogico che nel film si usino le tradizionali rampe di lancio dalla Terra per portare in orbita gli astronauti ma poi negli altri pianeti visitati basti una navicellina in stile giocattolo per superare le orbite di pianeti con gravità prossime a quelle terrestri, a quel punto era molto meglio fare lo stesso dalla Terra, almeno si poteva ipotizzare avessero inventato qualche nuova tecnologia...

Nel film la partenza dalla terra avviene tramite razzo, in modo che nella navicella rimanga più carburante possibile da utilizzare nell'esplorazione vera e propria.

Se ho capito bene è una procedura già usata in varie missioni spaziali.

 

Altro particolare che non sta in piedi è il fatto che quando vanno a visitare il primo pianeta prossimo al ponte di Einstein-Rosen si dimentichino della relatività "Oh pofferbacco, non ci avevamo pensato che un'ora quaggiù scorreva come sette anni sulla terra...", d'altronde nessuno si era premurato di dare qualche lezione di base di relatività a degli astronauti che avrebbero dovuto sfruttarla per salvare le sorti dell'umanità, vah beh!

Ma certo che lo sanno, Cooper prima di scendere lo ripete più volte, dobbiamo fare più velocemente possibile, e anche quando sono atterrati richiama tutti ad una maggiore fretta. Credo volessero rimanere mezz'ora o un'ora massimo, ma invece le cose non vanno come avrebbero voluto, e ci rimangono qualcosa come tre ore se ricordo bene, per un totale che supera i ventuno anni.

 

La perla della supercazzola è però il ritrovamento a caso nei dintorni di Giove di Cooper, che non si sa come mai è finito lì (era in un buco nero), né come possa sopravvivere tanto a lungo dato che è solo in una tuta (ma l'aria?)

 

Non viene ritrovato per caso. Gli esseri del futuro, quelli che lo fanno entrare nel tesseratto, si premurano di farlo uscire in un punto dove sarà ritrovato e recuperato.

 

 

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Difficile sia una procedura utilizzata, attualmente vengono usati solo razzi tradizionali dopo il pensionamento dello space shuttle per gli eccessivi costi di gestione, quest'ultimo aveva una capacità di carico utile di circa 3 tonnellate a fronte di un peso di 2000 tonnellate di cui la maggior parte del peso è rappresentato da carburante. Anche ammesso che nel film si decida per una soluzione del genere non si riuscirebbe nemmeno lontanamente a portare in orbita del carburante e l'infrastruttura per lasciare l'orbita di un altro pianeta. Questo credo sia il principale motivo per cui e possibile da decenni andare su Marte ma non è possibile tornare.

 

Dovrei riguardare il film ma mi pare di ricordare una scena del film in cui si rinfacciano a vicenda di non aver tenuto conto della distorsione temporale dicendo che "non era il mio mestiere". Però non ricordo esattamente.

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Quoto in toto Icoldibarin e aggiungo,

se lui influenza il passato allora quella non è nemmeno la linea temporale iniziale!

C'è una maggggica linea temporale in cui lui finisce nel tesseratto senza aver ricevuto

i propri messaggi dalla libreria e soltanto da lì si può innescare la storia mostrata nel film, 

in cui lui recepisce il messaggio e l'umanità si salva.

Tantissimi film giocano con i viaggi nel tempo, molti fanno solo un gran casotto.

 

E ribadisco che il finale è melenso: per 2 ore di film pare la versione fantascientifica di

Melancholia e poi, PUFF! , finale gioioso all'americana con la partita di baseball -.-

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Difficile sia una procedura utilizzata, attualmente vengono usati solo razzi tradizionali dopo il pensionamento dello space shuttle per gli eccessivi costi di gestione, quest'ultimo aveva una capacità di carico utile di circa 3 tonnellate a fronte di un peso di 2000 tonnellate di cui la maggior parte del peso è rappresentato da carburante. Anche ammesso che nel film si decida per una soluzione del genere non si riuscirebbe nemmeno lontanamente a portare in orbita del carburante e l'infrastruttura per lasciare l'orbita di un altro pianeta. 

Il problema del carburante va visto in ottica fantascientifica, non sappiamo che tipo di carburante possano usare nelle navicelle del futuro, in fondo stiamo parlando del 2100 o giù di lì... Cooper non trova sulla terra una specie di razzo e gli da la caccia per utilizzarne l'energia ad inizio film? Senza contare che in almeno due dei pianeti visitati c'è poca pressione atmosferica.  

In fondo se non sbaglio ci sono razzi per mandare in orbita satelliti che partono da aerei appunto per essere più leggeri.

 

 

 

Dovrei riguardare il film ma mi pare di ricordare una scena del film in cui si rinfacciano a vicenda di non aver tenuto conto della distorsione temporale dicendo che "non era il mio mestiere". Però non ricordo esattamente.

Sì ma non è esattamente come dici tu.

E' Cooper che rinfaccia a Brand di non aver tenuto conto della distorsione temporale, e infatti non era il mestiere di Cooper ma di Brand; non si riferisce però alla discesa sul pianetino, ma alla valutazione dei dati. Infatti prima di scendere la Brand dichiara che sono arrivati per due anni dati molto promettenti (acqua ovunque), ed è lì che sbaglia, in quanto quei due anni andavano "relativizzati" nel momento in cui avessero calcolato la distorsione temporale, perciò sessanta minuti diviso sette per due, sono all'incirca diciassette minuti che stavano trasmettendo dati. Cooper pensa probabilmente che si sarebbero preparati meglio se i dati fossero stati per tutti chiaramente relativi a pochi minuti, ma non possiamo escludere che avrebbero comunque deciso di visitare il pianeta per primo, a causa della presenza di acqua.

 

 

@@dreamer, secondo me il film è ambientato in un'unica linea temporale, risultante da altre.

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  • 3 weeks later...

 

 

Solaris e Stalker di Andrej Tarkovskij

hai detto niente, due immensi capolavori

l'inizio lentissimo di Solaris nella versione integrale, quando inquadra lo scorrere del ruscello, è semplicemente ipnotico

 

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A me, che nella fantascienza ci sguazzo, è piaciuto (bello bellissimo il distacco degli stadi del razzo e il silenzio che lo accompagna): peccato che, giunti a questo livello artistico, il quid che manca per farlo rientrare appieno in uno dei più grandi capolavori della storia del cinema arrivi a distruggerlo quasi in toto.

Cioè, di film passabili ce ne sono parecchi. Di belli, qualcuno. Che rischiano l'Olimpo, pochissimissimi - e Interstellar è uno di questi.

A parte tutta la palla sull'amore (l'amore che unisce, l'amore che parla eccetera), la ripetizione di alcuni schemi narrativi tipicamente hollywoodiano hanno imbrigliato molte potenzialità narrative che avrebbero potuto fare la differenza.

 

Una cosa fra quelle che mi è piaciuta maggiormente è la caratterizzazione dei robot nella pellicola, ben fatti e funzionali oltre che non troppo sfacciatamente umanoidi, come si è visto in diversa altra fantascienza. 

Sì, i robot erano carini. A parte il fatto che pilotano con un braccino vergognoso invece di interfacciarsi direttamente con i comandi della nave!

E poi, quando gli astronauti si ibernano lasciando la loro vita nelle mani del computer... Dio mio, ma nessuno di loro aveva visto Kubrick?  :eek:  :eek:  :eek:

 

se lui influenza il passato allora quella non è nemmeno la linea temporale iniziale!

No, aspe': qui si tratta di un paradosso.

Cioè: tu torni nel passato per salvare un tuo antenato morto investito e poi, quando arrivi, sei involontariamente tu a spingerlo sotto una macchina. La cosa è già successa e tu cerchi di porvi rimedio ma è proprio questo che ingenera l'accaduto. L'intera doppia puntata finale di Star Trek: The Next Generation è giocata su un paradosso temporale, che è una di quelle cose così assurde che c'è da sperare siano solo materia narrativa o siamo fregati.

In pratica, l'umanità futura è tornata indietro nel tempo e ha piazzato sia il buco nero che il tesseratto così che Cooper potesse guidare i superstiti della Terra sul nuovo pianeta: il punto è che l'umanità futura è diventata tale perché Cooper è riuscito a guidare gli abitanti della Terra sul nuovo pianeta. In un paradosso temporale il concetto di causa ed effetto è interscambiabile, proprio perché non esiste un vero prima e un vero dopo ("Non stai pensando quadrimensionalmente!", direbbe qualcuno).

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paradosso temporale il concetto di causa ed effetto è interscambiabil

 

Ma anche no. Un "paradosso", come lo chiami tu, è tale soltanto quando si è innescato il loop del tesseratto

ma inizialmente lui non riceve nessun messaggio e non va nello spazio, è questa l'incongruenza.

 

Come ho già scritto nel film è mostrato il mondo come sarebbe DOPO la creazione del loop, gran baggianata.

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Ma anche no. Un "paradosso", come lo chiami tu, è tale soltanto quando si è innescato il loop del tesseratto

ma inizialmente lui non riceve nessun messaggio e non va nello spazio, è questa l'incongruenza.

No, aspetta.

E' una linea temporale circolare, okay? Lui va nello spazio perché qualcuno (se stesso nel tesseratto) gli ha fornito le coordinate della base, e tutto questo accade perché qualcuno (l'umanità del futuro) ha piazzato un buco nero che dà su un'altra galassia. Il paradosso si è già creato, proprio perché l'umanità del futuro è salva perché si è già trasferita dalla Terra grazie allo stesso Cooper, ancora ignaro.

Pensa al tesseratto: Cooper manda nel presente quei messaggi alla figlia perché lei li ha già ricevuti nel passato. Nel tesseratto Cooper salva l'umanità, ma l'umanità si è già salvata e per questo ha creato il tesseratto.

Il loop esiste da sempre: in un paradosso (come questo), i tempi lineari non hanno molto senso.

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Non spreco altro fiato, o non hai letto con attenzione quello che ho scritto, 

o non l'hai capito. La tua idea l'avevi già espressa ed è palesemente illogica,

attestato anche dal fatto che Krad77 ha capito la mia perplessità e mi ha fornito

una risposta convincente.

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  • 2 weeks later...

ho visto il film al cinema. due volte. gli effetti speciali sono una gioia per gli occhi, soprattutto gli effetti di lente gravitazionale, riportati da dio.

la colonna sonora è di una potenza che al cinema non si sentiva da "lo squalo".

i dialoghi sono affettati, ma non è una novità per Nolan. molto di rado i suoi personaggi sono spontanei.

in tutto e per tutto, uno dei migliori film di fantascienza che abbia visto, e il miglior film del 2014.

ps. il disco di accrescimento di un buco nero come quello sta sui 6-7000 gradi, mentre il resto della superficie è relativamente fredda.

inoltre, in prossimità dell'orizzonte degli eventi, l'accelerazione di gravità di un bn supermassiccio è molto bassa, quindi gli effetti di spaghettificazione sono assenti.

e,

la parola che state cercando per spiegare il finale è: "paradosso ontologico". un evento che è causa di se stesso. non ha senso cercare neanche di spiegarlo. è un paradosso, va contro la logica, e dato che non sappiamo neanche se i viaggi nel tempo siano possibili, non possiamo usare le nostre conoscenze per predire cosa accadrebbe.

Edited by kinbeat
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