Jump to content

Annullati i matrimoni trascritti da Marino


Saramandasama

Recommended Posts

Cavolo dispiace assai, specie se penso a quelle coppie che magari si erano illuse

 

Tuttavia giuridicamente me lo aspettavo, occorre 'sta dannata legge e basta!

Link to comment
Share on other sites

Il TAR dovrebbe dare ragione a Marino, per il semplice fatto che la trascrizione di un matrimonio contratto all'estero non comporta alcun effetto giuridico, se non quello di rendere noto un legame sancito altrove ed in maniera perfettamente legale. In soldoni, se a New York è legale contrarre matrimonio per due persone dello stesso sesso, è assolutamente a norma di legge che questo legame compaia in un registro anagrafico italiano, dato che la trascrizione non comporta che il matrimonio abbia effetto sul suolo nazionale (ne da solo "notizia").

 

La cosa sconcertante è che la destra italiana (almeno quella di Alfano, Meloni e co., dato che Sivlio sembra stia aprendo - mah) non solo vuole impedire che il popolo gay contragga matrimonio in Italia, ma vorrebbe arrogarsi il diritto di sopprimere unioni decise altrove (cioè pretende di mettere il becco in altri ordinamenti giuridici di stati sovrani): è paradossale oltre che insensato.

 

Come già avevo scritto in un topic simile, l'unica consolazione è che basteranno le prossime elezioni politiche a rispedire Alfano e compagni nella fogna che spetta loro. Dobbiamo solo attendere.

Link to comment
Share on other sites

Il TAR dovrebbe dare ragione a Marino, per il semplice fatto che la trascrizione di un matrimonio contratto all'estero non comporta alcun effetto giuridico, se non quello di rendere noto un legame sancito altrove ed in maniera perfettamente legale

 

Sì, appunto:

queste trascrizioni non hanno alcun effetto giuridico in Italia, come non l'avrebbero le trascrizioni di matrimoni poligamici, stante la monogamia del matrimonio nel nostro ordinamento giuridico;  al massimo si tratta di ricognizioni statistiche sullo stato civile risultante all'estero di un residente in un Comune italiano.

Mi sembra che da entrambe le parti si facciano chiassosi diverbi sull'aria fritta con evidenti ed esclusivi fini pubblicitari elettorali.

 

Ha ragione Alfano quando dice che tali trascrizioni non hanno effetti giuridici in Italia, ma allora perché si premura di far cancellare dai prefetti trascrizioni meramente informative di un fatto, che cioè il tale residente ha all'estero un certo stato civile?

Specularmente hanno ragione i sindaci che si lamentano delle pretese obliteratorie di Alfano, dato che tali trascrizoni non hanno effetti giuridici in Italia e quindi non si capisce che cosa il ministro voglia obliterare, ma allora perché le fanno e le difendono come una concessione di diritti negati, se sanno bene anche loro che non lo sono e non lo possono essere?

 

Evidentemente Alfano ha trovato un facile modo per distinguersi sia dal PD, di cui è accusato di fare da reggicoda e che in generale è favorevole almeno alle unioni civili, sia da Forza Italia che ultimamente, Silvii nutu, pare propensa come il PD alle unioni civili.

Per parte loro i sindaci hanno trovato un facile modo per raccogliere simpatie nell'elettorato, gay e non, senza troppa fatica e soprattutto senza esporsi troppo nei rispettivi partiti.

 

In compenso, perché ne sentivamo il bisogno....., aumenta la babele giuridica ed amministrativa, con trascrizioni che non trascrivono e quindi non si sa bene che facciano, salvo illudere qualche anima semplice, ma possono essere impugnate davanti ai tribunali, per ora amministrativi, ma poi si arriverà anche a quelli civili, con il solito codazzo infinito ed inconcludente di ricorsi e controricorsi.

Edited by Mario1944
Link to comment
Share on other sites

Io credo che la questione delle trascrizioni abbia un forte valore: metaforico, politico e soprattutto mediatico

 

 

metaforico, perchè il matrimonio da noi arriva attraverso un riconoscimento(privo di effetti giuridici) di matrimoni fatti all'estero, esemplificando la nostra arretratezza

 

 

politico, perchè introduce il tema nel dibattito politico, scavalcando i pacs i dico, le unioni etc. Si parla di matrimoni. Con scorno del governo, che vorrebbe il silenzio sulla questione, uno strumento nelle mani delle opposizioni di sinistra per contestare l'infinita ipocrisia.

 

mediatico, perchè impedisce a renzi di mantenere il silenzio che vorrebbe sulla questione. Non che renzi conti troppo nella vicenda, morto un papa se ne fa un altro, specie se il papa è il prodotto dell'alleanza tra vari poteri che a un certo punto decidono di puntare su un cavallo, uno tra i vari che c'erano.

Ma perchè se si facesse silenzio, senza neppure introdurre le unioni(che certo sarebbero una rivoluzione epocale dal punto di vista culturale, anche se magari un fallimento dal punto di vista numerico, di chi ne usufruirebbe), dicevo, a far silenzio, il dibattito politico resterebbe fermo com'è da anni.

 

 -postilla: in realtà ha anche un notevole valore dal punto di vista giuridico/politico: basta pensare alla vicenda della rete Lenford, alla battaglia che sta scatenando. forse qualcosa, ricorso su ricorso, si otterrà. Non per una scelta politica, ma bisogna arrangiarsi. Tra l'altro, abbiamo un notevole sputtanamento di Alfano e degli obbedienti prefetti

Edited by Demò
Link to comment
Share on other sites

Ha ragione Alfano quando dice che tali trascrizioni non hanno effetti giuridici in Italia, ma allora perché si premura di far cancellare dai prefetti trascrizioni meramente informative di un fatto, che cioè il tale residente ha all'estero un certo stato civile?

 

Già; tanto più che non capisco la necessità di intervento del prefetto...che tipo di danno avrebbe arrecato la trascrizione...?

Link to comment
Share on other sites

 

 

Io credo che la questione delle trascrizioni abbia un forte valore: metaforico, politico e soprattutto mediatico

 

In sostanza quindi servono sia a chi si oppone sia a chi le fa o le favorisce per farsi pubblicità presso i rispettivi elettori.

Nient'altro, dato che comunque sono trascizioni che non hanno né possono avere effetto alcuno e, se qualcuno cercasse di connettere loro effetti, compirebbe un atto illegittimo.

Se i vari sindaci "trascrittori" avessero tanto a cuore le uniioni civili o i matrimoni addirittura, potrebbero sostenerli attivamente entro i propri partiti di riferimento, presentando proposte di legge e lavorando per farle approvare.

Invece s'impegnano a fare ed a difendere davanti alla magistratura amministrativa trascrizioni inutili.

Come quasi sempre in Italia, i politici sono larghi di bocca e stretti di c..., come dice il proverbio.

Link to comment
Share on other sites

a me sembra chiaro che tutto il parlare sulle trascrizioni dei matrimoni gay esteri sia da inquadrare nel contesto politico italiano in cui una parte del paese vuole il riconoscimento legale delle coppie gay e un'altra parte del paese non lo vuole.

 

le trascrizioni servono alla lotta politica per le unioni gay, ad altro non servono secondo me.

Link to comment
Share on other sites

Servono alla lotta politica ed alla visibilità politica di questo e quello e a nient'altro.

D'altronde è impossibile che le trascrizioni servano ad altro, dato che non hanno effetti.

 

Ripeto:

se i sindaci che trascrivono volessero veramente essere paladini dei diritti matrimoniali o almeno para matrimoniali dei gay, lavorerebbero all'interno dei rispettivi partiti per fare proposte di legge e per farle approvare.

Trascrivere matrimoni esteri, sapendo per di più che sono trascrizioni senza alcun effetto, è ridicolo sul piano giuridico ed eventualmente utile solo sul piano della visibilità politica..

Link to comment
Share on other sites

Viva l'Italia XD ed ora, alfaniani di ogni dove, facciamo tutti un bel trenino come ai tempi di Buona Domenica da Costanzo! Pe pe pepepepeee pe pe pepepepeeeee Brigitte Bardot Bardot

 

Che amarezza, siamo un paese senza speranza

Edited by NewComer
Link to comment
Share on other sites

se i sindaci che trascrivono volessero veramente essere paladini dei diritti matrimoniali o almeno para matrimoniali dei gay, lavorerebbero all'interno dei rispettivi partiti per fare proposte di legge e per farle approvare.

Trascrivere matrimoni esteri, sapendo per di più che sono trascrizioni senza alcun effetto, è ridicolo sul piano giuridico ed eventualmente utile solo sul piano della visibilità politica..

 

Non mi è chiaro questo ragionamento. Le proposte di legge per matrimoni e para-matrimoni gay sono già state depositate da tempo in Parlamento, e non vedo quale mezzo migliore di questo avessero a disposizione i sindaci (nessuno dei quali è parlamentare) per fare pressione perché siano approvate. Leggo adesso che il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Marino; magari qualche altro tribunale regionale sarà di diverso avviso, e la questione continuerà a rimanere all'attenzione del dibattito politico e mediatico, cosa che, come diceva anche Demò, mi pare tutt'altro che negativa.

Link to comment
Share on other sites

Il Tar ha deciso. Non è stato accettato il ricorso di Marino.

In realtà ha solo respinto la domanda cautelare di sospensione....tra l'altro domanda posta prima della notifica dei ricorsi!! Ora, io non mi ricordo la complessissima e assurda disciplina sulle domande cautelari nel processo amministrativo(accanto a una ordinaria in presenza di periculum in mora e fumus boni iuris ne son concesse altre due abbreviate o anticipate-come in questo caso- in situazioni particolarmente gravi ed urgenti).

Di sicuro, trattandosi di trascrizioni senza effetto, non esistono nè urgenza, nè un effettivo rischio di danni gravi e irreparabili per sospendere la cancellazione....

Può essere ribaltato tutto ancora....però di certo la "ribellione dei sindaci" ne esce castrata

Edited by Demò
Link to comment
Share on other sites

Io ho la sensazione che i bizantinismi giuridici italiani alla fine diano sempre ragione alla convenienza politica del momento. 

 

So in prima persona quello che è successo a Roma, dove il sindaco Marino al momento del suo insediamento ha trovato sulla sua scrivania una corposa raccolta di firme che chiedeva appunto al sindaco il riconoscimento delle unioni civili tra due persone dello stesso sesso e la sua risposta fu che all'invito ufficiale al Gay Pride di quell'anno rispose "ho da andare al mare con la mia famiglia"

 

Ora, cioè dopo la maldestra mossa di un Alfano, Marino cavalca la questione che connota la lotta intestina all'interno del PD. 

 

Rimane quel bellissimo giorno in cui delle "famiglie" omosessuali hanno potuto mostrarsi e dare prova del fatto che esistono già. La gente le ha guardate e si è accorta che non c'è nulla da temere, anzi, credo che si siano sentite coinvolte nella loro richiesta di legittimazione. Alla fin dei conti, mi sa che è stato il gay pride più riuscito della capitale. 

 

Che dire? Non lo so ... forse in tutta la questione è  mancata proprio una reazione importante del movimento lgbt a livello nazionale. Tipo una manifestazione con un corteo magari meno colorato e più incazzato ... almeno "indignato". Forse è il momento giusto di farsi vedere oltre la tradizionale veste di un Pride. E non vuole essere una critica al Gay Pride, ma semplicemente una necessaria distinzione tra i due momenti. Una manifestazione squisitamente politica in cui si reclamano dei precisi diritti in  risposta a un attacco frontale da parte di un governo bicefalo e a sinistra quanto meno confuso al riguardo, se non proprio, come nel caso di Marino, assai paraculo. 

 

Mi domando ---> esiste un coordinamento nazionale tra le varie associazioni lgbt?

Link to comment
Share on other sites

 

 

Tipo una manifestazione con un corteo magari meno colorato e più incazzato ... almeno "indignato

 

Oh finalmente! Sono d'accordissimo, finche ci mostriamo colorati e sorridenti magari si ispira simpatia sul momento, fra la gente, ma le isituzioni ci ignoreranno. Gli operai FIOM quando scendono in piazza per i propri diritti mica sono festanti, sono incazzati neri...anche noi abbiamo il diritto di essere incazzati neri, quindi basta sorridere

Link to comment
Share on other sites

 

 

Non mi è chiaro questo ragionamento. Le proposte di legge per matrimoni e para-matrimoni gay sono già state depositate da tempo in Parlamento, e non vedo quale mezzo migliore di questo avessero a disposizione i sindaci (nessuno dei quali è parlamentare) per fare pressione perché siano approvate.

 

Per la risposta a questo puoi leggere quanto scritto da Silverselfer:

 

 

 

So in prima persona quello che è successo a Roma, dove il sindaco Marino al momento del suo insediamento ha trovato sulla sua scrivania una corposa raccolta di firme che chiedeva appunto al sindaco il riconoscimento delle unioni civili tra due persone dello stesso sesso e la sua risposta fu che all'invito ufficiale al Gay Pride di quell'anno rispose "ho da andare al mare con la mia famiglia" Ora, cioè dopo la maldestra mossa di un Alfano, Marino cavalca la questione che connota la lotta intestina all'interno del PD.

 

 

 

la questione continuerà a rimanere all'attenzione del dibattito politico e mediatico, cosa che, come diceva anche Demò, mi pare tutt'altro che negativa.

 

La questione poteva e può rimanere all'attenzione del dibattito politico e mediatico anche senza la faccenda delle trascrizioni:

inutili ma non dannose dunque?

Le opinioni possono divergere, ma a me tutto quello che aumenta la babele giuridica ed amministrativa di questo paese, accrescendo le complicazioni e le incertezze, sembra del tutto negativo.

Link to comment
Share on other sites

la babele giuridica la aumentano i governi che pretendono di legiferare anche sull'aria che si respira al secondo, non un atto puramente dimostrativo come la trascrizione

Link to comment
Share on other sites

 

 

la babele giuridica la aumentano i governi che pretendono di legiferare anche sull'aria che si respira al secondo, non un atto puramente dimostrativo come la trascrizione

 

Infatti la trascrizione in sé è solo informativa, ma visto che sono stati messi in mezzo i prefetti per annullarla ed i sindaci hanno resistito ed i prefetti si opporranno alla resistenza e si procederà al TAR e poi al Consiglio di Stato e poi..... mi dici quale valore i cittadini potranno ragionevolmente pensare che abbiano tali trascrizioni?

Sono coniugati in Italia i trascritti o no?

Non è mica cosa da poco anche nell'ambito dei contratti privati che si abbia come controparte una persona coniugata o no!

Link to comment
Share on other sites

La questione poteva e può rimanere all'attenzione del dibattito politico e mediatico anche senza la faccenda delle trascrizioni:

inutili ma non dannose dunque?

Le opinioni possono divergere, ma a me tutto quello che aumenta la babele giuridica ed amministrativa di questo paese, accrescendo le complicazioni e le incertezze, sembra del tutto negativo.

 

Sì, ma, facendo riferimento a quello che scrive Silverselfer (rispetto a cui comunque dei passi avanti sono stati fatti), in base a questo ragionamento se Marino non approva i Registri delle unioni civili è un ipocrita che cavalca l'onda per avere visibilità, se li approva è cattivo perché aumenta la babele giuridica e amministrativa di questo Paese. Anche i Registri hanno una valenza più simbolica che pratica, ma io non li definirei inutili. La soluzione migliore sarebbe non fare nulla? O limitarsi a rilasciare un'intervista ogni tanto oppure a intervenire a qualche Direzione nazionale del Pd per dire che si dovrebbero approvare le unioni civili? A me pare un mezzo molto meno efficace per tenere alta l'attenzione...

Comunque ci sono anche altri sindaci, oltre a Marino, e questa loro battaglia, anche se la stessero facendo solo per avere visibilità, è più utile di tante altre cose per far capire che c'è un vuoto normativo evidente da colmare.

 

Per il resto, concordo con Silverselfer e NewComer sull'opportunità di farci sentire molto più di così.

 

Forse vi sfugge la gravità - per quanto grottesca - della situazione:

 

http://www.gay.it/news/Romani---Le-associazioni-lgbt-come-i-sindacati--snobbate-dal-governo

 

Scalfarotto sempre più incommentabile... Interessante la questione dell'Unar e dei fondi per i percorsi sui diritti gay: giusto oggi sul suo blog il solerte renziano ha pubblicato un invito a partecipare alla consultazione online sul sito "La buona scuola" usando, tra l'altro, queste parole: "Si tratta fondamentalmente del futuro dell’Italia se è vero (come è vero) che le priorità di un governo che vuole cambiare verso dovrebbero potersi condensare in tre sole parole: “Education, education, education” (cit.)". Appunto -.-''

Link to comment
Share on other sites

>> La critica che viene rivolta alla litigiosità delle associazioni, su alcuni temi, è giusta. Ma è spesso usata in maniera strumentale. Il problema non sono le associazioni: tutte, su matrimonio, omofobia e adozioni, chiedono la stessa cosa. Da anni. Accusarle di non fare fronte unico è un alibi. Non prendiamoci colpe che non abbiamo. Non è responsabilità nostra se non ci sono ancora leggi che ci tutelino e ci garantiscano uguaglianza. Noi ci stiamo muovendo, stiamo studiando strategie comuni e cercheremo alleanze con la cosiddetta società civile, con altre associazioni e organizzazioni che su questi temi possono supportarci e darci forza. E' un passaggio fondamentale su cui ci stiamo concentrando molto. Per questo è nato il Coordinamento Italiano Libertà Civili, di cui facciamo parte, insieme a molti altri soggetti. Penso che sarà un ottimo strumento.<<

 

La critica alla litigiosità delle ass. lgbt.. da chi è strumentalizzata? Da quelli che non hanno mandato l'invito per partecipare alla conferenza europea sui diritti lgbt.. ??? Ragazzi non stiamo mica cercando di mettere un gettone nell'IPhone, vero? Basterebbe avere una mailing list comune, una pagina nazionale su un social network, un cavolo di numero di fax da mettere su un bigliettino da visita su cui scrivere "coordinamento nazionale". Per fare questo non ci vogliono mica i fondi europei.

 

Che non sia colpa delle associazioni se non abbiamo ancora leggi che ci tutelino, Ok, mi sembrerebbe autolesionistico il contrario. Tuttavia non vedo a chi altri imputare un fallimento su tutta la linea. Tra l'altro, queste associazioni sono state usate come trampolino di lancio per fare carriera politica, vedi Scalfarotto, proprio in nome di una battaglia che alla fine, evidentemente, non hanno condotto o per lo meno hanno perorato la causa in maniera assai discutibile. Io non sono per lo sfascio e so bene che dividerci sarebbe peggio, allo stesso tempo chi non porta risultati è bene che si faccia da parte o venga disconosciuto dalle associazioni, spogliato del ruolo che a quanto pare gli serve solo per ritagliarsi un ruolo politico - leggi poltrona. 

 

Stiamo studiando strategie comuni con altre associazioni che possono supportarci su questi temi? E in che modo ci supporteranno? Mi sta bene che ci sia un coordinamento nazionale sulle libertà civili ed è meritorio e sacrosanto esserci, ma alla fine dei conti questo non può sostituirsi a un coordinamento interno tra tutte le associazioni lgbt, altrimenti anche l'adesione allo stesso coordinamento italiano delle libertà civili sarà parziale, o no? Insomma, chi si è iscritto a questo coordinamento? Tale associazione o quella lega di associazioni, non un coordinamento tra tutte le associazioni.

 

Se c'è veramente una visione comune sui temi delle unioni civili, omofobia e adozioni, allora dove sta il problema? Quali sono le altre cocenti argomentazioni che ci dividono? Di che si tratta? Di cosa stiamo parlando? Io qui nella capitale ho visto gente scannarsi per organizzare il pride, devo pensare che si sta litigando per la gestione/spartizione della cassa comune? Spero proprio che non sia così ...

Link to comment
Share on other sites

 

 

Sì, ma, facendo riferimento a quello che scrive Silverselfer (rispetto a cui comunque dei passi avanti sono stati fatti), in base a questo ragionamento se Marino non approva i Registri delle unioni civili è un ipocrita che cavalca l'onda per avere visibilità, se li approva è cattivo perché aumenta la babele giuridica e amministrativa di questo Paese.

 

Senza dubbio qualunque politico (e non solo un politico.....) può essere biasimato sia perché fa una cosa sia perché non la fa.

Comunque io non ho mai detto che se un sindaco (o nella specie Marino) non istituisce il registro delle unioni civili o non le annota da qualche parte è un ipocrita (tra l'altro perché mai sarebbe un ipocrita?  semmai un omofobo!).

 

 

 

 

Anche i Registri hanno una valenza più simbolica che pratica, ma io non li definirei inutili. La soluzione migliore sarebbe non fare nulla? O limitarsi a rilasciare un'intervista ogni tanto oppure a intervenire a qualche Direzione nazionale del Pd per dire che si dovrebbero approvare le unioni civili? A me pare un mezzo molto meno efficace per tenere alta l'attenzione...

 

Opinione discutibile, ma comunque, anche se vera, rimane il fatto che la babele giuridico amministrativa aumenta......

 

 

 

 

Comunque ci sono anche altri sindaci, oltre a Marino,

 

Ovviamente non ce l'ho con Marino......

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...