Jump to content

Gli itagliani sono il popolo più ignorante d'Europa


Oscuro

Recommended Posts

  • Replies 70
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • AndrejMolov89

    8

  • losvedese

    8

  • Pix

    7

  • Hinzelmann

    6

Fortunatamente il giornalista ammette di far parte di una categoria di parolai.

Trovo che anche l'invasione di talk show a sfondo politicheggiante abbia le sue brave responsabilità nel creare allarmismo.

Ciò non toglie che manco lo studio citato nell'articolo sia sto granché informativo.

Vabbè. Mediocrità.

Link to comment
Share on other sites

Sará, ma la disoccupazione in Canada e Usa é la metá della nostra. Danimarca, Svizzera, Francia, Inghilterra considerano seriamente il problema immigrazione e reagiscono chiudendo le frontiere e imponendo regole molto piu a tutela dei propri cittadini. 

 

Sará anche che l'Isis é arrivato quasi in Turchia, a 20 minuti di aereo da noi, e dispone di diversi aerei da caccia, sequestrati alla Siria.

 

Sará che l'Italia é il paese europeo la cui produzione industriale e PIL (procapite!!) é calata maggiormente di tutti gli altri.

 

Resta il fatto peró che Volkswagen e Audi senza Pininfarina e i common rail non avrebbero fatto tanta fortuna, e nemmeno Siemens senza Eni.  Il nostro patrimonio industriale é nelle mire di Cina, Stati Uniti e Russia, che di fatto sono serviti benissimo dall'Europa cosí unita.

 

Noi siamo qui a leggere sondaggi tra un alzata e l'altra in palestra? Eh si, siamo ignoranti.

Link to comment
Share on other sites

Il discorso è che siamo gestiti male e, aggiungi, l'italiano non è ignorante, è pigro...Ci vorrebbe una profonda riforma sulla scuola e l'università tanto per iniziare...E magare smettere di tagliare proprio in quei settori...

Link to comment
Share on other sites

Il discorso è che siamo gestiti male e, aggiungi, l'italiano non è ignorante, è pigro...Ci vorrebbe una profonda riforma sulla scuola e l'università tanto per iniziare...E magare smettere di tagliare proprio in quei settori...

 

Non credo sia la soluzione ai problemi... la scuola italiana (soprattutto quella elementare e delle medie) è invidiata e presa come esempio praticamente in tutto il mondo.  :keeporder:

 

Concordo sul fatto di non dover tagliare in determinati settori (che poi mi piacerebbe capire, dove si dovrebbe tagliare, ma questo è un altro discorso)... ma il vero problema di noi italiani è che siamo gran bravi a lamentarci di tutto e di tutti, ma mai uno che alzi mezzo dito per cambiare le cose 

Link to comment
Share on other sites

Ragazzi ma vogliamo parlare di tante università all'estero?! Io mi trovo a collaborare con i tanto decantati indiani che dovrebbero essere i più preparati in assoluto.

Mostri loro che sai risolvere una EDP nel caso di un dominio semplice e ti guarderanno con venerazione come se avessi rivelato il quarto mistero di Fatima.

Non sputiamo sempre sulla preparazione italiana, conosco laureati americani in ingegneria (Princeton e Berkeley) ed uno di questi mi ha chiesto di quale Stato fosse la capitale Parigi...

Edited by losvedese
Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Sará, ma la disoccupazione in Canada e Usa é la metá della nostra. Danimarca, Svizzera, Francia, Inghilterra considerano seriamente il problema immigrazione e reagiscono chiudendo le frontiere e imponendo regole molto piu a tutela dei propri cittadini. 

 

Sará anche che l'Isis é arrivato quasi in Turchia, a 20 minuti di aereo da noi, e dispone di diversi aerei da caccia, sequestrati alla Siria.

 

Sará che l'Italia é il paese europeo la cui produzione industriale e PIL (procapite!!) é calata maggiormente di tutti gli altri.

 

Resta il fatto peró che Volkswagen e Audi senza Pininfarina e i common rail non avrebbero fatto tanta fortuna, e nemmeno Siemens senza Eni.  Il nostro patrimonio industriale é nelle mire di Cina, Stati Uniti e Russia, che di fatto sono serviti benissimo dall'Europa cosí unita.

 

Noi siamo qui a leggere sondaggi tra un alzata e l'altra in palestra? Eh si, siamo ignoranti.

E certo, e diffondere notizie gonfiate o che veicolano allarmismi inutili ci faranno prendere le decisioni più giuste possibili. Se un popolo è a conoscenza di tutte le sfaccettature delle faccende e non è inutilmente messo sottopressione da incapaci dell'informazione, magari i politici non seguiranno i moti della pancia delle persone facendo le scelte più sbagliate possibili e magari s'identificano le reali cause di come mai la situazione è quella, no?

@losvedese: non stiamo parlando di preparazione, ma di conoscenza di argomenti vitali per vivere in società. Se uno mi viene a dire che l'ebola è arrivata in Europa e che ci sarà l'apocalisse, omettendo che l'abbiamo portata con un areo di prima classe per salvare un connazionale infetto, è logico che la percezione del problema sarà obnulata e si tenderà a fare la cosa più sbagliata possibile: chiudere le frontiere e non focalizzarsi sul problema dell'inadeguatezza delle strutture sanitarie nel trattare simili epidemie.

Avere una visione realistica dei fatti è necessaria per prendere le decisioni giuste. Invece naturalmente in questa situazione di merda data principalmente dai giornalisti di merda italiani non permette di fare scelte opportune e soprattutto fa emergere politici del cazzo che sfruttano l'ondata di insicurezza generale generata. A Padova la situazione di rischio percepita è di alcuni ordini di grandezza superiore alla reale, il sindaco ha riempito di ordinanze inutili! Perché? Perché se riempi di leggi la tua legislazione comunale e non finanzi le forze dell'ordine col cazzo che si risolve il problema. Ti faccio sempre l'esempio Padovano, io sono andato in bici alle una di notte: era deserta e non c'erano soprattutto forze dell'ordine a fare pattugliamenti nelle vie del centro deserte che vengono puntualmente svaligiate ogni due mesi. Avere una percezione realistica del rischio e capire che magari non finanziare le forze dell'ordine per permettere un maggiore controllo territoriale magari è più utile di dire che la criminalità è aumentata a causa degli stranieri, quando sono più o meno lo stesso numero da anni, e che l'aumento di furti o altro è dovuto che il comune ha tolto un milione d'euro ai caramba.

Link to comment
Share on other sites

E' un articolo sensato, ma sarebbe interessante poter capire in questo circolo vizioso quale possa essere la causa, e quale l'effetto.

 

La corruzione dilagante fra le cariche elettive e nella pubblica amministrazione, il culto della mentalità approfittatrice ed opportunistica, la malafede di default dei personaggi pubblici, la radicale assenza di senso della collettività, la facilissima influenzabilità dell'opinione pubblica, la disinformazione sconcertante della suddetta opinione pubblica, l'individualismo perbenista e rigorosamente antimilitante, le nauseanti bassezze del giornalismo sensazionalistico, il putrido sfruttamento contingente dell'emergenzialismo...

 

In questa accozzaglia di ripugnanti caratteristiche della società italiana (ma anche di altre), dov'è il bandolo della matassa?

Edited by Sampei
Link to comment
Share on other sites

Ma cosa c'entra l'istruzione?

Ve l'hanno spiegato a scuola quanti immigrati ci sono in Italia nel 2014?

Intendi che la colpa è degli immigrati?  :fie:

Link to comment
Share on other sites

Eh?

La colpa è di vent'anni di disinformazione razzista e allarmista

di cui sono principalmente responsabili le reti Mediaset

per un ovvio tornaconto politico.

Link to comment
Share on other sites

Eh?

La colpa è di vent'anni di disinformazione razzista e allarmista

di cui sono principalmente responsabili le reti Mediaset

per un ovvio tornaconto politico.

 

Ah ok, mi ero perso un passaggio...

 

no comment su certe uscite di quelli che (alcuni) chiamano ancora "telegiornali informativi"... ultimo caso? gli angeli del fango di genova: servizi nei tg nazionali in cui la gente spalava e un ragazzo di colore era appoggiato a guardare. Peccato che per uno ce ne erano altri 1000 che spalavano...

Link to comment
Share on other sites

Ovviamente la disinformazione ha un peso determinante

 

Ma un ruolo che l'ha anche il fatto che il paese - prima

della depressione economica - ha galleggiato fra stagnazione

e recessione, questo in generale favorisce un atteggiamento

pessimistico, quindi difensivo dello status quo, spaventato etc.

 

Un americano ignorante, crede in ogni caso fino a prova contraria

di vivere nel paese delle opportunità, direi che un Italiano che ha

studiato crede in ogni caso di vivere nel paese dei privilegi da difendere

e conservare

Link to comment
Share on other sites

Ma cosa c'entra l'istruzione?

Ve l'hanno spiegato a scuola quanti immigrati ci sono in Italia nel 2014?

 

E a te l'hanno spiegato che come fondi all'istruzione siamo uno degli ultimi in Europa? Hai mai visto una struttura scolastica? Hai mai visto la preparazione dei docenti? Hai mai visto i programmi scolastici? Hai mai visto l'offerta formativa degli istituti? Hai mai visto la competenza di tutto il personale scolastico?

Link to comment
Share on other sites

Ripeto: cosa c'entra l'istruzione con la disinformazione?

Se vogliamo lamentarci dell'istruzione in Italia

possiamo benissimo farlo commentando i risultati del PISA

http://it.wikipedia.org/wiki/Programma_per_la_valutazione_internazionale_dell%27allievo

 

I know, siamo leggermente sotto la media OCSE.

 

Il problema è l'istruzione superiore... e si, istruzione e disinformazione sono due cose completamente diverse

Link to comment
Share on other sites

Intanto le nostre università sono le peggiori del mondi secondo le classifiche di sto ca......, guarda caso le migliori sono quelle che ti danno i tablet, ti avvisano degli esami, ti danno un pallone quando ti girano i suddetti, costano 20000 euro all'anno e tra le altre cose ti insegnano le materie.

Ma per favore.

 

Il fatto è che sono i parametri che vengono dettati da altri e in base a quei paramentri noi ci facciamo delle idee sballate.

Link to comment
Share on other sites

 

 

Il fatto è che sono i parametri che vengono dettati da altri e in base a quei paramentri noi ci facciamo delle idee sballate.

 

Questa critica - lo dice anche la voce di Wikipedia - è tipicamente italiana.

Link to comment
Share on other sites

Intanto le nostre università sono le peggiori del mondi secondo le classifiche di sto ca......, guarda caso le migliori sono quelle che ti danno i tablet, ti avvisano degli esami, ti danno un pallone quando ti girano i suddetti, costano 20000 euro all'anno e tra le altre cose ti insegnano le materie.

Ma per favore.

 

Il fatto è che sono i parametri che vengono dettati da altri e in base a quei paramentri noi ci facciamo delle idee sballate.

 

Io non credo affatto che le nostre università siano tra le peggiori al mondo (e non ci sono classifiche che dicono questa cosa...).

 

Ci sono diversi problemi in ambito universitario, assolutamente. Primo tra tutti l'accessibilità a CHIUNQUE, e non mi riferisco a livello economico, sia chiaro. C'è gente che resta in università parcheggiata anni ed anni, un po' di sano sbarramento all'entrata aiuterebbe.

Link to comment
Share on other sites

Se fosse come dici tu perché l'Italia sarebbe ultima per numero di laureati

e prima per abbandoni precoci degli studi universitari?

http://www.repubblica.it/scuola/2014/04/16/news/italia_in_coda_per_laureati_in_europa-83808999/

 

Proprio perchè entra chiunque... quindi o molla prima, o ci sta una vita e mezzo! 

Link to comment
Share on other sites

Non credo sia la soluzione ai problemi... la scuola italiana (soprattutto quella elementare e delle medie) è invidiata e presa come esempio praticamente in tutto il mondo. :keeporder:

 

Concordo sul fatto di non dover tagliare in determinati settori (che poi mi piacerebbe capire, dove si dovrebbe tagliare, ma questo è un altro discorso)... ma il vero problema di noi italiani è che siamo gran bravi a lamentarci di tutto e di tutti, ma mai uno che alzi mezzo dito per cambiare le cose

Cosa dovrebbero invidiare? La mancanza di carta igienica? la mancanza di personale adatto? La situazione scolastica italiana fa schifo, a noi ci invidiano altro, sicuramente non la scuola...Ho visto scuole all'estero (elementari, medie e superiori) con aule attrezzatissime con tanto di pc a ogni banco e lavagne elettroniche...Tanto per rendere l'idea...In Italia è fantascienza...

Ragazzi ma vogliamo parlare di tante università all'estero?! Io mi trovo a collaborare con i tanto decantati indiani che dovrebbero essere i più preparati in assoluto.

Mostri loro che sai risolvere una EDP nel caso di un dominio semplice e ti guarderanno con venerazione come se avessi rivelato il quarto mistero di Fatima.

Non sputiamo sempre sulla preparazione italiana, conosco laureati americani in ingegneria (Princeton e Berkeley) ed uno di questi mi ha chiesto di quale Stato fosse la capitale Parigi...

Hai ragione sul fatto che la loro istruzione teorica lascia a desiderare MA i loro corsi universitari sono decisamente più snelli, si laureano già a 21/22 anni oltre a studiare sui libri fanno stage di pari passo...Non esiste che uno studi sui libri e basta...Ed è gente che trova lavoro molto più facilmente rispetto a noi italiani, perché oltre alla teoria hanno anche la pratica...Se noi avessimo un sistema scolastico e universitario al livello dell'estero il nostro Paese non sarebbe ridotto a quello che è e i ragazzi potrebbero tranquillamente cercare lavoro all'estero di un certo livello con un buonissimo inglese e competere con tutti i ragazzi di questo Mondo...E invece siamo il fanalino di coda...Quindi tanta bella istruzione teorica sui libri ma poi sei tagliato fuori...

Io non credo affatto che le nostre università siano tra le peggiori al mondo (e non ci sono classifiche che dicono questa cosa...).

 

Ci sono diversi problemi in ambito universitario, assolutamente. Primo tra tutti l'accessibilità a CHIUNQUE, e non mi riferisco a livello economico, sia chiaro. C'è gente che resta in università parcheggiata anni ed anni, un po' di sano sbarramento all'entrata aiuterebbe.

L'organizzazione è pessima...Quando studiavo io facevamo le ore in segreteria che manco degli accampati, le aule cadevano a pezzi con tanto di sedie rotte e il riscaldamento andava a giorni alterni, ore di fila per poter dare gli esami...Ma peccarità mai e poi mai rifarei lo stesso sbaglio di studiare in Italia e mai poi mai consiglierei a un ragazzo di 18/19 anni di studiare in Italia...Chi ha le possibilità vada a studiare all'estero...

 

PS anche all'estero molte volte entra chiunque poi ci sono università e università, ovvio se uno frequenta Oxford ha un peso diverso di un'università dello stesso Paese ma più sconosciuta...Il discorso è che il sistema all'estero funziona in Italia no, se ci sono parcheggiati è perché il sistema non funziona e molte persone non vengono seguite adeguatamente e quindi vivacchiano o abbandonano, non diamo sempre la colpa ai ragazzi svogliati, se i laureati sono così pochi un motivo ci sarà...Guardiamo poi chi ci rappresenta, il nostro caro primo ministro Renzi ci regala queste chicche:

 

 

Chissà Obama cosa avrà pensato...

Edited by Loup-garou
Link to comment
Share on other sites

Hai ragione sul fatto che la loro istruzione teorica lascia a desiderare MA i loro corsi universitari sono decisamente più snelli, si laureano già a 21/22 anni oltre a studiare sui libri fanno stage di pari passo...Non esiste che uno studi sui libri e basta...Ed è gente che trova lavoro molto più facilmente rispetto a noi italiani, perché oltre alla teoria hanno anche la pratica...Se noi avessimo un sistema scolastico e universitario al livello dell'estero il nostro Paese non sarebbe ridotto a quello che è e i ragazzi potrebbero tranquillamente cercare lavoro all'estero di un certo livello con un buonissimo inglese e competere con tutti i ragazzi di questo Mondo...E invece siamo il fanalino di coda...Quindi tanta bella istruzione teorica sui libri ma poi sei tagliato fuori...

L'istruzione teorica non è un male! L'inglese non lo si impara all'università, ma fuori! Ho ampiamente criticato ai tempi la decisione del politecnico di tenere tutti i corsi di laurea magistrale in Inglese. L'inglese è importante, ma non è di primaria importanza. Se lo parli e non conosci i concetti, nel mondo del lavoro vali comunque meno di zero.

Gli italiani non hanno meno competenze, ma sono in media più svogliati.

Io quando stavo in Italia mi son fatto il culo ed alla fine della triennale sono andato all'estero.

Ho avuto modo di notare che in fluidodinamica sono più preparato degli studenti del MIT e di Stanford con cui ho avuto a che fare, anche se sono le prime due università in classifica nell'ambito (costano però 50000$ all'anno).

Ci vogliamo mettere in testa che l'università ed il modo di viverla dipendono da NOI?!

Edited by losvedese
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...