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Relazione gay di una settimana: voglio ritornarc


Ghisle

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Sono Andrea e ho 19 anni. Premetto che la mia vita amorosa è sempre stata abbastanza vuota. Quando avevo 14 anni e mezzo ho iniziato una relazione eterosessuale con una ragazza, durata 15 mesi. Grazie a questa relazione ho potuto finalmente capire di essere gay e mi sono accettato. I tre anni successivi sono stati privi di amore.

Finisco la maturità a fine giugno. Passa tutto luglio e sono contento e felice come al solito. Il 30 luglio inizio a scrivermi per caso con un ragazzo che veniva al mio liceo e che io conoscevo di vista. Iniziamo a scriverci e da li nasce un rapporto affettivo molto forte che ci accompagna per un mese intero. Infatti, essendo entrambi in vacanza (lui in un campeggio e io in Campania), l'unico modo per comunicare è whatsapp. Devo dire che non lo avevo mai frequentato prima, ma fisicamente ci siamo piaciuti subito e anche sentimentalmente non andava male. Il nostro rapporto era buono e ci desideravamo anche fisicamente, essendo lontani, non nel senso sessuale del termine, ma proprio come vicinanza amorosa. Avevo già notato degli atteggiamenti che non mi piacevano del suo carattere, come una freddezza che riscontravo quando lo chiamavo e infatti lo definivo "apatico". Lui diceva di non essere apatico, ma era solo la lontananza. Essendo io una persona molto espansiva ed allegra, questo atteggiamento mi faceva anche scazzare molto e infatti lui mi aveva definito "scazzato".

Quel periodo a Rofrano è stato molto difficile. Non avevo lui a cui tendevo fortemente e in più ero in mezzo a gente omofoba, solo, senza nessuno con cui parlare e, dato che non avevo ancora fatto il coming out, ero molto insicuro di come i miei amici e i miei genitori avrebbero reagito e se mi avrebbero sostenuto.
Arriva il fatidico giorno. Io torno dalla Campania, mentre lui era già tornato giorni prima dal campeggio. La sera che torno faccio il coming out con i miei genitori e la prendono bene. Il giorno dopo mi organizzo per incontrarlo senza dirlo ai miei. Mi viene a prendere in biblioteca e, nemmeno tre minuti dopo avermi incontrato, mi bacia. Non posso descrivere cosa ho provato. Andiamo a casa sua e ci abbracciamo fortemente e passiamo il pomeriggio a baciarci e a scambiarci coccole. Mi chiede di essere il suo ragazzo e io accetto, presi da una fiamma forte. Era un mercoledì.
Il sabato accetto di uscire con i suoi amici e di conoscerli, con qualche riserva lo ammetto, perché avevo fatto il coming out da poco e non lo avevo fatto nemmeno con i miei amici, ma solo con i miei genitori. La sera passa e il suo atteggiamento con gli amici cambia radicalmente. Da freddo (comunque devo dire che le manifestazioni di affetto c'erano ma era musone), diventava profondamente spavaldo. Sapete una di quelle persone che urla e che deve essere per forza al centro dell'attenzione? Lui. E io mi chiudevo, perché mi chiedevo perché cambiasse cosi radicalmente atteggiamento. Così gli parlavo poco e cagavo molto di più i suoi amici che avevo appena conosciuto. Lui si accorge di questa cosa e me lo dice. Non so perché ma io ero ancora molto instabile emotivamente, avevo una luna che mi faceva cambiare atteggiamento non di giorno in giorno, ma di ore in ore. Ero ancora in un momento di passaggio e dovevo fare il coming out con i miei amici.
Il lunedi sera andiamo amangiare il sushi con i suoi amici ed ecco che succede di nuovo: la sua spavalderia mi irrita. Al ritorno in macchina faccio scena muta e lui si scazza. La sera stessa andiamo al bowling e, sforzandomi un po' passiamo una serata fantastica. Devo dire che, già in chat, mi aveva detto che "ero il suo uomo", "che ci sarebbe stato qualsiasi cosa fosse accaduta" ecc...perfino "ti amo" mi aveva detto, dacché io gli avevo detto "va bene ce lo diciamo ma il vero ti amo ce lo diremo più avanti".
Il martedi abbiamo una discussione. Stavamo parlando di arte, delle pitture nere di Goya e mi continua a tirare fuori storie su storie metatestuale, dacché gli dico "senti la sappiamo questa storia del conte Ugolino (per esempio)" e si incazza di bestia accusandomi di avere un istinto di superiorità sugli altri. quando lui è una di quelle persone che se gli chiedi l'ora ti spiega il meccanismo di funzionamento dell'orologio.

Il giorno dopo facciamo pace e quel giorno dovevo andare in biblioteca. Alle 14 ero lì e mi manda una registrazione vocale che stava partendo con la macchina da casa (a 5 minuti dalla biblioteca dove stavo io) per andare in un'altra biblioteca (di un paese vicino a un quarto d'ora di macchina) per studiare con una sua amica. Non gli dico niente. Dico a me stesso: gli faccio un test per vedere se ci tiene a me. Mi ha lasciato da solo tutto il pomeriggio e se ne è andato per conto suo senza nemmeno degnarsi di venirmi a prendere. E questo dopo una settimana, quando cerchi di passare piu tempo possibile con il tuo amore. Tra tre anni non mi avrebbe cagato più...bha. Alla sera di quel giorno gli dico che ci ero rimasto male che non ci aveva pensato. Mi risponde incazzatissimo dicendomi "che dovevo dirlgielo, che ero l'artefice della mia tristezza, che non gli era venuto in mente". A quel punto parte una discussione e tiro fuori tutto quello che mi sta sul culo del suo atteggiamento: che è freddo, apatico, e gli dico che vuole solo il cazzo (cosa vera, perché lo ha ammesso anche lui di essere una persona "fisica" quindi cosa se la prende a fare?)
Mi lascia. Mi dice che non mi considera piu il suo ragazzo e che vuole frequentarmi cmq per poter solo dopo iniziare una nuova storia. Organizzo un'uscita io 2 giorni dopo e alla fine mi dice "noi siamo diversi ma ci voglio riprovare". Io preso benissimo cerco di uscire con lui i giorni dopo ma è sempre impegnato. I primi due giorni mi scrive a malapena, il terzo nemmeno mi scrive. Il quarto giorno allora gli dico incontriamoci. Mi dice che non riesce piu a perdonarmi per quello che gli ho detto, che sono diventato troppo amico dei suoi amici (che mi ha presentato lui) e che non vuole piu vedermi.

Due settimane piu tardi ci riscriviamo e mi dice che "mi odia", che sono una "serpe" e che, PER ORA, non voleva avere nulla a che fare con me. CI rimango male. E' arrivato ad odiarmi solo perche gli ho detto in faccia la verità. E' vero ho la mia parte di colpa per i toni usati, ma lui è un bambino che non sa accettare le critiche.
Il fatto è che ci tengo ancora a lui e vorrei tornarci. Gli ho scritto una lettera d'amore in cui mi apro molto ma ho paura di come reagira: penso che possa incazzarsi nero perché continuo a tornare nella sua vita, ma anche che tipo possa ripensare a quello che è successo e vedere. Io so solo che quel giorno in cui mi ha detto che mi odia e gli ho chiesto "è finita definitivamente", lui mi ha scritto "non so se è finita. Prova a scrivermi tra qualceh settimana o mese che magari sarà diverso". E' successo due settimane e io non so se dargli la lettera ed aspettare, ma alla fine credo che una settimana in piu o in meno non cambi molto.
Aiuto! Cosa devo fare? Devo dargli la lettera? o devo lasciare perdere? Non mi vuole piu vedere? e perché mi odia cosi tanto se gli ho solo detto la verita? Come reagirà per voi alla lettera?

 

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Troppo giovani, troppo poco innamorati, troppo poco fiduciosi..

Per amare davvero una persona bisogna essere maturi e avere, prima di tutto, grande stima dell'altro..

Mi pare evidente che si è trattato di una storiella come ne capitano a molti..

Foste davvero innamorati, non accadrebbe tutto questo.. Evidentemente non siete abbastanza maturi

e, ripeto, nemmeno innamorati l'uno dell'altro..

Pensa a studiare :)

ciao!

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Per me lascia stare. Tanto rischieresti di tornare punto e a capo...poi il mio è un consiglio. E non rimuginarci troppo, almeno te provaci. Io non è che ci sia riuscito benissimo con le mie storie precedenti.

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Beh hai vissuto più casini tu in questa settimana di vita che tutti i personaggi di Lost nei rispettivi flashback.

 

Siete entrambi parimerito di una immaturità stupefacente e di una inadattabilità sconcertante, ma sai che ti dico? Mandagli quella lettera e viviti comunque fino in fondo questa tua incasinata e incomprensibile adolescenza omosessuale, forse imparerai qualcosa sui rapporti umani, forse no, ma in fondo mi sembrate entrambi due cazzoni sufficientemente cinici da non soffrire nemmeno un pochino se vi manderete a quel paese di nuovo.

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Mah... 

Hai 19 anni eppure ti comporti con un 14enne.. cioè per vedere se una persona ci tiene a te fai dei test??? 

Secondo me avete corso troppo senza combinare nulla di fatto ;) 

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MAI conoscere gli amici prima di aver conosciuto lui..

 

Non esiste un giusto o un sbagliato..

Fai la tua scelta ma sii pronto alle conseguenze..

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Non ho capito se questi amici sono etero o gay, ma direi che entrambi in

presenza di altre persone desiderate stare un po' al centro dell'attenzione

niente di male vista l'età, sarà un po' di insicurezza, da parte di entrambi

 

"Apatico" e "scazzato" o meglio "freddo" e "stronzo", che considererei due

versioni della stessa cosa ( prima e dopo la rottura ) sono giudizi molto-molto

ricorrenti nelle relazioni fra gay, alcune funzionano per un po', altre no.

 

In generale ti direi di essere meno emotivo, devi imparare che non ti conviene

buttare fuori tutte le emozioni che provi, perché anche se sei "pungente" mi pare

che poi ci ripensi e ti penti, il ché dovrebbe significare che in parte sfoghi un'ansia

o una aggressività tua: non è esattamente ciò che pensi degli altri

 

Non so però se lui ci ha ripensato, come ci hai ripensato tu Lol

 

Alla fine la differenza sta in questo...

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ma in fondo mi sembrate entrambi due cazzoni sufficientemente cinici da non soffrire nemmeno un pochino se vi manderete a quel paese di nuovo.

 

Ahahah mi muoro XD

 

Mie sgrammaticature a parte, se tutto è davvero partito dal fatto che tu hai rinfacciato a lui di non aver pensato che a te avrebbe fatto piacere vederlo (uhm...), per questo singolo fatto può avere anche ragione lui a scazzare: cioè, se ti va di vedermi DIMMELO, perchè lo devo intuire e venire anche cazziato se non lo intuisco??

 

Per il resto è difficile dare torto a Sampei XD fra tutti e due, quanto ad immaturità, è uno scontro fra titani! Però siete ancora giovanissimi, ci può anche stare. Se credi di poter reggere e un minimo ci tieni in fondo, provaci di nuovo: male che vada scazzerete di nuovo e vi lascerete (di nuovo).

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er questo singolo fatto può avere anche ragione lui a scazzare: cioè, se ti va di vedermi DIMMELO, perchè lo devo intuire e venire anche cazziato se non lo intuisco??  


concordo pienamente...anche io odio i giochetti.... 
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siete giovani. devi decidere tu quel che vuoi fare. se chiedi a 10 persone diverse otterrai 10 risposte diverse.

 

fa quel che ti dice il cuore secondo me.

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Io ti direi di lasciar perdere.

Non si può mandare avanti una relazione a tira e molla. Lui ti ha già dato prova di quali comportamenti immaturi abbia, tu hai già appurato che non ti vanno bene, lui ti ha già proposto di riprovarci, tu gli hai già detto prima sì e poi ti sei reso conto che è stato un errore.

Avere una relazione è bello, ma non bisogna per forza averla a tutti i costi.

Soprattutto se deve essere un "ti amo, però ti detesto".

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Anch'io ti vorrei consigliare di lasciar perdere, come ti hanno suggerito altri. In fondo lo pensi già da solo che se le cose fra voi non vanno bene già dopo così poco tempo, chissà quali e quanti problemi potranno presentarsi in futuro. Poi non avendo avuto molte relazioni in generale, non è giusto secondo me cominciare con una storia che già parte male visto che sembra tu ci tenga alla parte sentimentale, e non sia solo in cerca di sperimentazioni fisiche.

Ma a parte le nostre opinioni, sei tu che devi conoscerti, e sapere quel che è giusto fare.

Io a 25 anni e con varie relazioni alle spalle, non sono più una fan delle lettere e dei messaggi liberatori, né inviati né ricevuti. Tu gli manderesti questa lettera allo scopo di tornare insieme? Ma se non sei sicuro che ti piaccia di carattere e avete già litigato perché siete diversi, a che servirebbe tornare insieme?

Magari semplicemente anche lui ci è rimasto male per come sono andate le cose, il Ti odio non va preso alla lettera, così come anche i tuoi insulti che erano magari dettati dall'"entusiasmo" del momento.

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Ci sono comunque aspetti di lui che non ti piacciono e comunque hanno contribuito a farti sclerare.

Aspetti che comunque resteranno e che, fra l'altro, sei arrivato a non sopportare dopo pochissimo tempo.

Vuoi anche che hai appena fatto coming out e sei anche un po' spaesato di tuo.

 

Sul fatto che lui ci possa essere rimasto male, ci sta, alla fin fine gli hai palesato del fastidio nei confronti di aspetti del suo carattere.

Ma sicuramente avrà gonfiato di molto la sua reazione visto che insomma, eri il suo ragazzo, sicuramente piacere non avrà avuto nel sentirsi dire certe cose, seppur siano vere.

 

Anche perché per quanto ciò che gli hai detto potesse essere la verità, alla fine chi hai davanti, per difesa, cercherà sempre in qualche modo di negarla, visto che ha sicuramente una percezione di sé stesso differente da quella che hai tu di lui.

 

In altre parole, non credere che quando sveli la verità tu possa indossare il bianco mantello del candore, il più delle volte dovrai invece prenderti la responsabilità delle tue parole e accettare le reazioni altrui

 

Comunque, rifletti bene se l'entusiasmo di una nuova conoscenza sia sufficiente per passar oltre a tutto il marasma creato.

 

A quel punto, piuttosto che una lettera, chiedigli semplicemente di andare a prendere un caffé e far quattro chiacchiere a viso aperto.

Se continua a rifiutarsi, lascia perdere.

Io son sempre stata a favore del contatto visivo e del "sentire sul momento".

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Lascia stare. Avete tutti e due un carattere incompatibile. Tutti e due non sapete (per ora) accettare dei compromessi, quindi sfasate appena vi trovate su posizioni differenti (soprattutto lui, che a quanto pare ha bisogno di fare il beone quando è coi suoi amici).

 

Un consiglio: non fare "test" per vedere quanto manchi a chi ti piace: a furia di essere messi alla prova, la pazienza scappa...

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solo una domanda:

quanti

anni

avete????

 

sto sfogo pare preso pari pari dalla posta del.. quore di Cioè o di qsi fanzine sulle boy band per ragazzine isteriche in piena tempesta ormonale..

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privateuniverse

Il fatto è che ci tengo ancora a lui e vorrei tornarci. Gli ho scritto una lettera d'amore in cui mi apro molto ma ho paura di come reagira

 

Una pseudo relazione che è durata, di fatto, solo una settimana, in cui lui ha fatto il tira e molla (almeno stando alla tua versione) e, alla fine, ti ha mollato.

 

E tu vuoi scrivergli pure una lettera?

 

Non vale la carta su cui è scritta.

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