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Coming Out con assistito, consigliabile?


Saramandasama

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Come vi dicevo sto frequentando un corso per diventare OSS. Bene, da alcune settimane mi sto occupando di un signore qualche giorno alla settimana. Lui è molto distinto e molto colto. Una malattia invalidante però l'ha reso non autosufficiente. Il problema è che è un omofobo di prima categoria. Io a volte quando capita l'argomento "omosessualità" cerco di farlo ragionare, cercando sempre di restare sul vago. Ho paura che stia cominciando a sospettare di me, però. Lancia frecciatine e mi domanda se ho la ragazza -_-''. Vorrei proprio dirglielo chiaramente che mi piace il c****, ma poi... Non mi capacito di come una persona così colta abbia un'avversione così profonda per i gay. D'accordo è di un'altra generazione, ma un uomo di mondo come lui dovrebbe essere più elastico mentalmente.

Meglio licenziarmi, dirgli che sono gay o fare finta di niente?

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Meglio sottolineare i ruoli, in casi come questo. Tu sei lì per assisterlo, non per soddisfare le sue curiosità verbali . D'altronde hai già oltrepassato tu stesso la barriera "facendolo ragionare", è difficile tornare nei ranghi .

 

Se non hai problemi impellenti di soldi, se proprio ti dà fastidio che ti si chieda ripetutamente se hai la ragazza gli fai presente che non vai per farti canzonare e lo saluti, d'altronde hai 27 anni e meriti il rispetto che si da' a un uomo, non a un ragazzino .

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Non per forza le persone "colte" sono gay-friendly. 

Vedi tu. Io mi limiterei ad averci solamente un rapporto di lavoro.. soprattutto se sai che con questo signore sarà per un tempo determinato. 
Se poi sono frecciatine ogni tre per due.. o chiedi di essere sostituito (credo che sia possibile).. o gli dici chiaro e tondo che non sono discorsi che lo riguardano e che il vostro è solo un rapporto di lavoro. 

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Eh è un bel dilemma: certo però, io, personalmente, non credo che resisterei a lungo prima di esplodere urlandogli infaccia: brutto stronzo paralitico nonostante tu mi insulti quotidianamente con la tua omofobia io, UN OMOSESSUALE, vengo comunque qui a pulire la tua merda a cambiarti il pannolone e ad assisterti nelle tue schifose abitudini quotidiane e devo pure sentirti dire che gli omosessuali sono cattivi quando è palese che la decenza della tua vita dipende da un omosessuale. Hai ricevuto un'educazione che a quanto pare hai gettato nel cesso visto che vivi di pregiudizi, e per di più nonostante la malattia che ti ha colpito e avrebbe dovuto aprirti un po' di più la mente sulle difficoltà che hanno le persone in minoranza, continui ad essere uno schifoso omofobo pieno di preconcetti da straccione fino alle orecchie. Forse hai bisogno di vendicarti su qualche categoria astratta di persone per riempire il vuoto della tua esistenza? Avresti molta più dignità ad affrontare i tuoi problemi di petto piuttosto che trovare qualche capro espiatorio su cui riversare sadicamente le tue frustrazioni.

Edited by Sampei
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Lui potrebbe rispondere "E' a questo che servite. A togliere la merda a noi, tanto dicono che vi piace, quando siete in astinenza da bambini . No? "

 

 

Ribattere non serve, alimenta solo altre risposte, d'altronde questo non è uno incontrato per strada . Al massimo lo fanculizzi dopo esserti licenziato .

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Si potrebbe controribattere ancora, ma nel rapporto lavorativo è troppo pericoloso perché il bastardo potrebbe vendicarsi in modi differenti. Però è vero che 'sto tizio sembra aver manifestato un insolito interesse morboso nelle confidenze nei confronti di Salamandro che avrebbe dovuto essere bloccato subito.

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Diciamo che a parte il suo lato "omofobo" è una persona con cui è molto piacevole conversare. Sa reggere qualsiasi discorso e in realtà il tempo passa davvero velocemente quando vado da lui. Cercherò di fare il vago. Per adesso non posso permettermi di licenziarmi. Ovviamente sempre se manterrà un'atteggiamento rispettoso nei miei riguardi. Altrimenti seguirò il consiglio di Sampei.. haha:)

Ghosthunter77, hai ragione.. è stata colpa mia. Non avrei dovuto oltrepassare i paletti professionali. Il punto è che sono un tipo molto empatico e quando entro in confidenza(specialmente con persone in difficoltà) lascio cadere ogni barriera. 

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E' anche vero però che le persone colte sono meno omofobe della media :)

 

Questa volta sono in disaccordo con GhostH

Nei lavori sociali si creano anche dei rapporti umani, è inevitabile ed è anche un po' la cosa bella di questo lavoro. Questo non significa che si debba per forza fare c.o., il tuo privato sei tu a decidere quanto portarlo dentro la sfera lavorativa, e in linea di principio quando lo si porta è bene tenersi sotto controllo e stare attenti a non esagerare. Continua pure a ribattere alle sue idee omofobe con le tue, non è che sia come fare c.o. visto che ci sono anche tanti etero che la pensano così. E quando ti chiede della fidanzata, rispondi che sei single e basta.

 

Non sono neanche favorevole al licenziarsi alla leggera in un momento di crisi economica, ma qui dovrei sapere se lavori per una struttura, associazione, cooperativa o se invece questo signore ti ha assunto privatamente.

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Lui potrebbe rispondere "E' a questo che servite. A togliere la merda a noi, tanto dicono che vi piace, quando siete in astinenza da bambini . No? "

Oddio che orrore! C' e davvero gente tanto perversa da arrivare a pensare questo?  :shok:

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@GhostHunter77  Mi ci trovo completamente in quello che hai detto nella tua prima risposta. Io ho fatto così in un posto di lavoro. Avevo l'opportunità di andarmene senza pesanti conseguenze e l'ho fatto!!! Perché se ad un certo punto la situazione diventa insostenibile, a questo punto entra in campo il rispetto, che è una cosa fondamentale, e se questo ti viene tolto in questa maniera (prendendo per il sedere, cosa che a me fa molto arrabbiare, per non dirti l'altra parola che comunque hai capito), sì, a questo punto "tanti saluti"... Io "tanti saluti" l'ho fatto appena la situazione ha cominciato a essere pesantina. Appena è iniziato tutto, e lì avevo capito che la situazione sarebbe solo peggiorata, ho fatto i bagagli e "tanti saluti", senza ripensamenti.. Proprio per via del fatto che a una certa età ti sei rotto le scatole di queste cose (e qui hai capito di nuovo l'altra parola, scusami per la franchezza..)

 

Io Ghost non rispondo mai a queste cose, così come ho fatto, prendo e cambio aria... Me ne sono andato senza dire niente e senza arrabbiarmi con nessuno.. C'era la ragazza che mi ha accolto all'inizio del lavoro, che, come ha visto che andavo via dopo 9 giorni, incrociandomi aveva gli occhi lucidi (principio di pianto), perché sapeva che ero una brava persona, che lavoravo bene e soprattutto perché aveva capito...

 

A me fanno arrabbiare onestamente Ghost le condizioni in cui ti mettono certe volte.. Non basta neanche lavorare bene e starsi zitti...

Edited by GreenClock
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Beh non è un inizio di carriera molto incoraggiante

frequenti il corso OSS e già ti sei imbattuto nell'omofobo!

 

E' un po' un casino, perché è un lavoro che mette a stretto

contatto fisico, forse lui è anche infastidito da questa intimità

forzata, da questo dipendere da te etc.

 

Non lo so cosa possa passare per la testa di un omofobo in una

situazione del genere essendo anche non autosufficiente etc.

 

Cerca di rimanere nel vago, proporre tu degli argomenti e di farti

rispettare se poi la situazione degenera fai sempre in tempo ad

andartene

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Quoto Krad77, se ti chiede se hai la ragazza, dì che sei single, punto. E se capitate nell'argomento omosessualità, tu dì le tue oneste opinioni, senza cercare di nasconderti... non te lo auguro ma, nel caso lo scoprisse, vorrei proprio vedere se ha la facciaccia di licenziarti per questa ragione...

Anch'io rimango basita quando sento parlare in questo modo da persone che dovrebbero essere colte e intelligenti, e soprattutto che potrebbero essere miei nonni! Ma quando l'educazione ti ha lasciato il segno in una certa maniera, c'è poco da fare!

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Sinceramente... ma che ti frega? Vai da lui per lavoro, mica devi sposartelo. Mettiamo da parte una volta per tutte le crociate e rassegnamoci al fatto che qualche ignorante esisterà sempre al mondo. Alla fine non è poi così male, qualche esempio negativo serve sempre da monito. Si campa una volta sola, non vale la pena sprecare tempo con le teste di pietra. Consiglio? Keep calm and go on.

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Io ho cercato di forzare un ragazzo carino ed effeminato

che mi faceva riabilitazione motoria a fare coming out con me

(facendolo a mia volta, per lo meno) e me ne sono pentito

perché è ingiusto nei confronti di chi lavora.

 

Dovresti evitare l'argomento e inghiottire amaro

fintanto che non termina il vostro rapporto professionale

e poi toglierti tutti i sassi nelle scarpe che hai.

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Grazie a tutti per le vostre opinioni e per i consigli. Oggi quando sono andato da lui mi sono mostrato più distaccato.Ho deciso di mettere qualche paletto. Alla fine è solo un mio assistito. Non dovrò averci a che fare per molto.

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Grazie a tutti per le vostre opinioni e per i consigli. Oggi quando sono andato da lui mi sono mostrato più distaccato.Ho deciso di mettere qualche paletto. Alla fine è solo un mio assistito. Non dovrò averci a che fare per molto.

 

Esattamente, continua così ^_^.

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Ghosthunter77, hai ragione.. è stata colpa mia. Non avrei dovuto oltrepassare i paletti professionali. Il punto è che sono un tipo molto empatico e quando entro in confidenza(specialmente con persone in difficoltà) lascio cadere ogni barriera.

Anche io faccio uno di quei lavori cosiddetti di cura, capisco la tua difficoltà nel tenere le distanze, ma bisogna cercare di essere comprensivi ed empatici con la persona che stiamo cercando di aiutare senza buttarle addosso anche le nostre difficoltà personali, perché ricorda sempre che noi abbiamo scelto di fare questo tipo di lavoro, loro non hanno scelto di stare male. Il rapporto in questo senso non può e non deve essere paritario. Invece siete alla pari perfettamente nel non aver scelto il vostro orientamento sessuale, quindi potresti farti forza e sopportare, e poi al termine dell'ultimo giorno di lavoro, fargli un discorsetto da pari a pari. Potresti perfino mandargli un e-mail, sempre quando non sarà più un tuo assistito, se non te la senti di affrontarlo di persona. Per adesso, coraggio!

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@simone98 mi dovresti ripetere mille volte quello che hai scritto, perché delle volte io parto di crociata ;) mi viene spontaneo..

anch'io, ma ha ragione Simone, con alcuni è proprio tempo perso!

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Lascia stare. Sarà sicuramente un uomo con una sua storia, un suo substrato culturale così radicato, che cercare di farlo ragionare potrebbe solo causarti problemi. Il sollievo che gli porti col tuo lavoro offrilo alla tua intelligenza, alla tua tolleranza, alla tua serietà.

Ciao.

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