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Ho assistito ad un caso di omofobia/bullismo


Paulette

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Ciao a tutti,

ho deciso di scrivere su questo forum per avere un parere su una questione che mi è capitata circa una settimana fa.

 

Ero in ufficio e, siccome sono al primo piano su una via centrale della città, generalmente si sente di tutto; erano già un paio di giorni che sentivo dei ragazzini urlare (sempre verso le 16) insulti vari. Inizialmente non ci ho prestato molta attenzione fin quando non ho sentito una frase davvero raccapricciante "sei un fr**** di merda, dovremmo farti questo e quello" allora sono scesa. Ho aperto il portone e gli ho detto (con tutta la mia autorità di 26 anni per 56 kg...) di farla finita con questi urli e cosa cavolo stesse succedendo. Praticamente la "vittima" stava rannicchiata vicino al portone, piangendo, un ragazzino di circa 11-13 anni, non so.. (che abbia provato ad entrare ma lo abbiano spintonato?) ed i bulli della stessa età schierati di fronte.

Non potete immaginare quante me ne hanno dette, insulti ma anche minacce di bucarmi le ruote della macchina (che non ho), finendo con un elegantissimo "sto fro*** di merda si fa difendere pure dalle femmine, ma non è finita qua", da bravi maschietti alpha sono scappati non appena ho detto che stavo per chiamare i carabinieri e rintracciare i loro genitori (poveracci!).

 

Io.. ecco con i bambini non ci so fare e non avrei mai immaginato di trovarmi in una situazione simile.. tutti gli amici omossessuali che ho hanno avuto un'infanzia ed una adolescenza normale&travagliata come tutti ma nessuno gli ha mai fatto pezzi simili! nemmeno lontanamente! insomma certe cose non immagini che esistano davvero se non le vedi.

 

Comunque sono andata dal ragazzo ed ho provato a tirarlo su, gli ho detto di andare al bar li a fianco, che gli avrei comprato un gelato e magari poteva raccontarmi cosa succedeva. Non so cosa gli avrei detto, ma forse avrei potuto tranquillizzarlo.. non so.. dirgli che era tutto ok, che era quella gente violenta ed insicura ad avere dei problemi ma non lui!

Nulla di tutto ciò è avvenuto perché mi ha urlato contro dicendomi che avevo fatto solo peggio!poi è scappato via tutto livido in faccia.. dannati adolescenti in crisi ormonale!!!!

 

Pensavo di aver "archiviato" il caso ma non faccio altro che pensarci. Sono andata a chiedere al bar se sapevano qualcosa ma hanno detto di no, solo che avevano notato questo gruppo di ragazzini "animati". Ovviamente li sotto si sono guardati bene dal passare di nuovo.

Mi sono confidata con una mia collega che mi ha trattato come una scema  :mad: ma che mi ha messo un po' di pulci nell'orecchio, dicendo "eh ma queste sono cose da ragazzini, che ti vai ad immischiare! poi un gelato? ma che sei pazza? magari ti becchi pure una denuncia per pedofilia!!! lascia i minorenni alle loro faccende". Insomma ha sminuito molto la faccenda, forse mi sono fatta davvero un film io...

 

Ora mi sento una stupida per aver difeso il ragazzo e probabilmente avergli assicurato un'altra dose di botte, oltre che mettermi io potenzialmente nei casini. Eppure qualcosa mi dice che non era una semplice scaramuccia tra ragazzini. Da bambina le botte le davo e le prendevo, ma mai sono stata messa in mezzo.. più giorni di seguito!

Non so.

 

Datemi un parere.. non riesco a non pensarci..

grazie

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Hai fatto più che bene a intervenire! Anzi, ti consiglio vivamente di andare a riferire l'episodio alla caserma dei carabinieri più vicina e alla polizia municipale, oltre che a qualche associazione che si occupa di queste cose. Magari quello che è successo non sarà un reato (ma non ne sarei così sicuro...), ma è giusto che questi atti di bullismo omofobo vengano denunciati e posti all'attenzione di tutti. Carabinieri e polizia municipale, se informati adeguatamente da un superiore con un po' di coscienza, potranno intervenire subito nel caso l'episodio si ripetesse (visto che a quanto dici i ragazzini bazzicano sempre negli stessi posti) e richiamare come si deve questi bulli omofobi. Mi auguro che la visione della divisa e una bella ramanzina gli faccia venire una diarrea acuta istantanea e che il cesso più vicino si trovi a 100 chilometri.

Edited by simone98
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Non devi dubitare nemmeno un secondo di te stessa, quello che hai fatto è stato molto nobile, e le cose vanno male e andranno sempre male per i ragazzini per il fatto che il tuo gesto è una goccia nell'oceano, e il resto della popolazione è omertuosa e meschina come quella cagna della tua collega.

 

Invece di dirti che hai fatto un bellissimo gesto ti ha fatto venire il dubbio di aver sbagliato! E' veramente una merda di donna, ma è anche il simbolo di una società di straccioni abituati a vivere nel buio, come ratti di fogna e a non ribellarsi mai all'ingiustizia.

 

Tu invece ti sei ribellata a queste tristi assurdità e ciò è assolutamente encomiabile da parte tua.

 

La reazione del ragazzino vittima di bullismo è purtroppo quasi scontata, non ci badare. Sarà così abituato ad essere bullizzato o a ricevere dagli adulti risposte schifose come quelle di quella stronza della tua collega che probabilmente non è nemmeno in grado di concepire l'idea di essere nel giusto, e gli sembra folle che qualcuno lo difenda.

 

Se vuoi puoi riferire l'avvenimento in caserma (sarebbe leggermente meglio la Polizia, i Carabinieri di solito sono più omofobi) e anche presso qualche associazione per i diritti lgbt. Quasi sicuramente sarà un gesto inutile perché non risolverà il problema, ma potrai almeno farlo per te stessa, per completezza, se ti senti ancora colpita per il fatto.

Edited by Sampei
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Ragazzi grazie mille per la vostra comprensione ed i vostri consigli!

 

La prima stazione di polizia è abbastanza lontana, ci passerò domani mattina prima del lavoro e segnalerò il fatto. Ora scrivo una mail all'associazione Arcigay più vicina, anche se io abito in una cittadina.. non so magari hanno qualche contatto qui.

Domani faccio un salto anche ad un oratorio che sta qui vicino, a vedere se il ragazzo viene da li.. ci organizzano campi estivi mi pare, spero di incontrarlo e vedere che se sta bene..

 

La collega mi ha molto deluso, sempre a vedere il marcio nelle azioni altrui, e purtroppo mi rendo conto che la maggior parte della gente la pensa così. Io so che se non fossi scesa a cacciare quei bulli, oggi mi sarei sentita meno me stessa, quindi che mi criticasse pure. Non è che perchè è uno sconosciuto stica**i... se capitasse qualcosa del genere ad un amico non vorrei che ci si girasse dall'altra parte!! che mondo schifoso...

 

Vi tengo aggiornati comunque!

e grazie :air_kiss:

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Le associazioni non possono fare nulla in questi casi.

Purtroppo è vero che a volte si rischia di fare peggio.

 

Quello che si può fare è prevenzione:

andando a parlare di bullismo omofobico nelle scuole;

ma per un'associazione è pesante e difficile

trovare volontari per andare in provincia

e ci si riesce solo nelle scuole superiori.

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Ciao Almadel,

purtroppo quello che tu dici è drammaticamente vero.. senza contare che le scuole sono sempre molto restie a parlare dell'argomento (anche i Licei.. guarda il caso del libro della Mazzucco, tra l'altro un libro tanto pudico da essere noioso) e lasciano che tutti se ne facciano un'idea arbitraria e sbagliata.

Come dici qualcosa vieni categorizzato come Radical Chic e non ti caga più nessuno.

Tutto quello che si può fare è educare chi ci sta direttamente vicino e sperare che si estenda a macchia d'olio. Ma qui nella mia cittadina purtroppo sento di genitori che riempiono i figli di pregiudizi sui compagni di scuola rumeni/di colore e non finisco mai di incavolarmi!!!! figurati cosa possono fare se il figlio gli riferisce che il compagno di banco è gay! cioè.. tu genitore, vuoi essere un ottuso razzista/omofobo/sessista nel presente? per favore lascia che il futuro sia un pochetto meglio!

 

Scusate il monologo, un po' OT...

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non posso sapere quale sia il carattere del ragazzo... ma conosco il mio... anche io mi sarei comportato così...

 

ti chiedi perché quel ragazzino vittima di bullismo ti ha urlato contro... perché un cagnolino maltrattato morde la mano di chi vuole aiutarlo ?

 

hai mai visto il film di carrie ? (o anche carrie 2) se c'è una cosa che ho imparato dalla mia vita... è quella di diffidare delle persone amichevoli... questo atteggiamento può aiutare a tenerti lontano dalle sette, ed in particolar modo da quelle cristiane piene di omofobi che hanno pure il coraggio di sorriderti, e di dirti che "ti vogliono bene", che non hanno nulla contro i gay, mentre al contempo votano o sono a favore contro la decriminalizzazione dell'omosessualità, e a negare o revocare quei diritti dovuti al popolo lgbt, e a battersi contro leggi che possano proteggere quelli allo stesso modo come accade per le altre minoranze.

 

quando ero adolescente io non c'era internet, o perlomeno non c'era internet flat e google... verso i 10 anni iniziai ad essere incuriosito dalla sessualità... a 12 anni mi resi conto che con gli adulti italiani non si può parlare di sessualità, alcuni di essi perfino si augurano che siano gli altri ragazzini, magari quelli più grandicelli a informare i loro figli sul sesso... e non si trovano sereni al pensiero che l'educazione sessuale possa essere insegnata in classe... preferiscono che il sesso resti qualcosa di sporco, e vergognoso e che venga discusso dai ragazzi di nascosto.

Chiaramente io ero uno di quei ragazzini esclusi dal gruppo... quindi informazioni sul sesso le ho dovute trovare con il lanternino... neppure sapevo cosa fosse una sega a 12 anni... ci sono dovuto arrivare da solo... (e tra parentesi avevo trovato un modo originale per masturbarmi verso gli 11anni, rispetto alla classica sega era più faticoso...)

 

quando a 14 anni mi sono reso conto di essere gay... mi sono subito accettato, ero cmq consapevole del fatto che l'omosessualità fosse osteggiata sia dai coetanei che dagli adulti... perciò ho fatto ciò che un introverso farebbe... mi sono chiuso in un mondo virtuale, nei videogames. (quello che probabilmente avrebbe fatto un estroverso... sarebbe stato mandare a fanculo tutto e ricrearsi una nuova comitiva, frequentare solo quelli che accettano l'omosessualità)

 

a 18 anni ho iniziato a realizzare che non tutti gli adulti (e non tutti i ragazzi) sono omofobi... prima c'ero io da una parte e il resto del mondo dall'altra... un'altra cosa che ho realizzato è che non ci sono solo religiosi al mondo... loro sono liberi di essere dei bigotti omofobi e io sono libero di escluderli dalla mia vita, e al contempo (eventualmente) ricercare persone con cui sia piacevole stare in compagnia...

 

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dunque: punto 1) mai fidarsi di chi appare amichevole.

 

oltre a ciò... in passato quando ritenevo di subire un'ingiustizia lo dicevo a mia madre, che se ne usciva con un "comportati bene e porgi l'altra guancia", e ai professori (che pensavano a portarsi a casa lo stipendio e se ne sbattevano)

perciò ci sono degli adulti che non solo non insegnano ai propri figli a difendersi dai soprusi, ma allo stesso tempo li sgridano quando questi spontaneamente prendono l'iniziativa... è come essere dei poveri gattini indifesi, lasciati soli... che tentano di graffiare per autodifesa, e come conseguenza si vedono i propri genitori o tutori/insegnati prendere una bella limetta e limare del tutto i loro piccoli artigli, lasciandoli di fatto senza difesa in mezzo ad un branco di belve affamate.

 

punto 2) il ragazzo era già provato dal fatto di non essere stato capace di difendersi, nonostante si fosse trovato in inferiorità numerica, (ma ehi il mondo è ingiusto), e se tutto ciò non fosse stato abbastanza si è visto avvicinare dalla solita persona "tutto chiacchere e distintivo, volemose bene, kumbaja". Ecco un piccolo segreto... se dici ai ragazzi di non fare qualcosa, loro continuano a farla... dunque o si rende fisicamente impossibile compiere una certa azione, o la si rende sconveniente... esempio: le penne in banca non si rubano perché sono legate a un filo, certi abiti non si rubano perché poi vengono macchiati dall'inchiostro rendendone sconveniente l'uso.

 

la mia soluzione a questo problema... invece di inutili parole sarebbe stato un approccio pragmatico... accettare il fatto che ci sono persone che si approfittano di altre persone, cercando uno scontro non equo: approfittando di attimi di debolezza, del fattore sorpresa (agguati/"scherzi"), e della superiorità numerica (branco)... e trovare dei metodi per risolvere tali conflitti a proprio vantaggio utilizzando la forza fisica e/o l'astuzia...

che tra virgolette è la stessa cosa che fanno i bulli(o i mafiosi), oltre ad essere violenti sono in grado di apparire innocenti e di rovesciare il ruolo vittima/carnefice... insomma per batterli... bisogna imparare a farlo meglio di loro.

i discorsi buonisti non servono a nulla.

 

perché certi ragazzi smettono di riferire agli adulti riguardo ai soprusi ricevuti ?

ricordo che intorno agli 11 anni avevo avuto una scaramuccia con un ragazzino, al che uno di quei giorni mi minaccia dicendomi che avrebbe fatto venire suo padre... io gli dissi di fare pure, che la cosa non mi toccava... (io ero orfano di padre dall'età di 7 anni)... il giorno dopo lui mi vede e ghigna... aveva portato suo padre... come primo impatto suo padre mi è sembrato molto più accomodante, abbiamo passato qualche minuto in cui lui diceva che dovevo smetterla di infastidire suo figlio, e io di contro gli dicevo che era suo figlio a dover smettere di infastidire me... (e suo figlio che se la rideva tra i baffi probabilmente pensando: non solo posso infastidirti, ma pur essendo io il semina zizzania, l'attacca bottone, io posso mandare a scuola mio padre a "difendermi" e tu no !)

in quei momenti in cui non davo particolarmente peso alle parole che uscivano fuori, come un vecchio disco rotto, dalla bocca del padre... mi chiesi: e se portassi mia madre a scuola per rappresaglia ? e mi sono messo a ridere tra me e me per non piangere... probabilmente anche quell'uomo si era reso conto che me ne stavo sbattendo delle sue parole ma non immaginava perché ridessi: avevo semplicemente realizzato il fatto che mia madre era una persona molto facilmente manipolabile... e qualora l'avessi fatta venire a scuola a difendermi... avrei finito con il trovarmi non solo il padre del mio compagno di scuola contro di me, ma anche mia madre stessa... !

(come regola generale direi che è molto più facile allearsi con il "vincitore" piuttosto che difendere chi è vittima di soprusi"... non è la gioventù sono gli adulti che lo dimostrano bene nella quotidianità)

 

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ad ogni modo ecco un esempio di come si comportava questa compagno di scuola...

quando io me ne stavo solo soletto in disparte a farmi i cazzi miei... durante una verifica di ed. tecnica a copiare alcuni appunti messi nell'astuccio lui mi fa sgamare e se la ride di piacere...

quando un amico della sua cricca ha bisogno di aiuto per delle domande di geografia... lui prende il libro di geografia, cerca la risposta, la evidenzia, e tiene aperto il libro in modo tale che il suo amico riesca a leggerlo...

 

a quei tempi non conoscevo il concetto di ipocrisia... ma avevo una perifrasi atta a indicare tale comportamento: rompere il cazzo a chi vuole solamente vivere in pace e tranquillità la propria vita (per esempio formando una famiglia omoparentale e facendo un figlio con la fecondazione assistita), per poi fare (magari di nascosto) quello che si condannava così aspramente agli altri.

 

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io ho dei parenti che non vedo da circa 10 anni... viviamo in un mondo dove le parole non corrispondono ai fatti... a parole quei parenti si mostravano gay-friendly... non ho detto loro direttamente della mia omosessualità non perché me ne vergognassi, ma semplicemente perché non li ritenevo sinceri... non avevo intenzione di passare le "festività" con persone che mi potessero considerare "quello diverso"... è la realtà o una mia errata percezione?... in un mondo dove la serietà è una merce rara: che le mie impressioni siano corrette oppure no, non importa!, importa solo il mio giudizio; Io lo considero una sorta di ancora, uno (0,0,0) in un sistema di riferimento cartesiano da 3 coordinate.

 

le parole finiscono per non avere alcuna importanza... non importa a parole dimostrarsi "tolleranti" ed open minded... discorsi come "se avessi un figlio gay gli vorrei bene comunque" lasciano il tempo che trovano...

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Hai fatto bene Paulette, ci fossero più persone come te il mondo sarebbe un posto migliore.

Intervenire in un caso di bullismo è complicato, fregarsene è semplicissimo, per cui questo è l'atteggiamento di tantissimi adulti, mascherato da "son cose da ragazzini e non serie".

Questo povero bambino da te aiutato sa che le prossime volte gli adulti non ci saranno a difenderlo, e appunto non perché assenti ma perché menefreghisti. Per quello teme che tu possa aver fatto peggio... Ma la verità è che il tuo atteggiamento è quello giusto, da diffondere il più possibile, e la tua collega (inqualificabile) ha torto.

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Cara, tu hai fatto benissimo, io a ferragosto son stato vittima di un'aggressione omofoba, ma nessuno corse in difesa nostra, eravamo due contro sei, ce la siam dovuta sbrigare da soli, poi comunque son venuti a ''prestare soccorso''però se avessi avuto qualcuno come te sarebbe stato manna dal cielo, tu sei l'archetipo di come la società dovrebbe essere, se la demente della tua collega ti ha detto che hai sbagliato mandala a cagare....

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.. tutti gli amici omossessuali che ho hanno avuto un'infanzia ed una adolescenza normale&travagliata come tutti ma nessuno gli ha mai fatto pezzi simili! nemmeno lontanamente! insomma certe cose non immagini che esistano davvero se non le vedi.

 

Perché si sono protetti, non perché la società fosse migliore

il problema è stabilire il prezzo in termini esistenziali, psicologici

e di anni persi, cosa di cui i gay tendono a non avere consapevolezza

 

Oggi un giovane gay italiano vive nella contraddizione di vedere 

film americani con gay che vivono in società friendly e di uscire

poi per le strade di una realtà come Latina

 

Riceve quindi due messaggi fortemente contraddittori

 

Comunque tu hai fatto la cosa giusta

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Cavoli, mi dispiace!

Credo che tu abbia fatto la cosa giusta, non devi pentirtene: è vero che ci sono cose che andrebbero risolte tra ragazzini, ma NON queste.

Qui si tratta di violenza gratuita.

 

Io avrei reagito molto diversamente, perchè sarei si sceso, ma, senza dire nulla, avrei direttamente picchiato molto (e forte) i ragazzini e sarei stato io stesso a dire che la prossima volta che avrebbero toccato il ragazzino se la sarebbero vista ancora con me.

Non sono un armadio, ma ho molta forza e zero paura di farmi male in questi casi.

 

State pur certi che se si pigliano paura sul serio non fanno più niente.

Vi racconto un esempio, sicuramente diverso, ma che conferma quest'ultima cosa.

Circa tre mesi fa, un gruppo di 17enni che passava davanti a casa mia si è messo a fare le smorfie ai miei cani che gli abbaiavano contro: niente di male, anzi, a volte io stesso mi metto a ridere guardando la scena, ma non quella volta, visto che li insultavano e uno di loro ha palesemente sputato su uno dei cani (e ci giurerei che anche gli altri lo hanno fatto, ma stavo uscendo, quindi ho visto solo lui).

Al che, sono uscito e, senza dire nulla l'ho violentemente attaccato al muro di confine con una mano, dicendo che il loro atteggiamento non funziona con me, con aria molto da cattivo: anche in questo caso sono volate minacce, al che, ho tirato fuori il telefono, li ho fotografati uno per uno e ho detto loro che la prossima volta che sarebbe successo qualcosa ai miei cani, alla mia famiglia o ad altre cose mie care sarei venuto a cercarli io ripassandoli tutti.

Sono stato lì finchè mi hanno chiesto scusa e li ho lasciati andare: avevano talmente paura che hanno detto che avrebbero chiamato i Carabinieri, così li ho costretti a stare lì una decina di minuti con le mani in mano ad aspettare questa pattuglia che, ovviamente, non avevano chiamato per paura di andare davvero nei guai.

 

La mia opinione (che sicuramente verrà criticata) è che in questi casi serve solo una reazione come la mia e come quella che avrebbero dovuto avere i loro genitori (perchè nella stragrande maggioranza dei casi è la loro la colpa: con tutti i ceffoni che ho preso non mi sognerei mai di fare certe cose): una reazione immediata, senza tanti fronzoli, un bel paio di pugni forti sul naso ed un discorsetto infuocato guardando dritto negli occhi.

Ovviamente con la premura di chiamare io stesso i Carabinieri, a costo di prendere una denuncia per aggressione.

Erano minorenni? Chi se ne frega: devono capire che certe cose sono molto gravi e che non si devono fare a nessun'età e in nessun'occasione.

Quando mi è successa la vicenda di prima me lo hanno pure detto "guarda che siamo minorenni" e io ho risposto "e chi se ne frega, ti ci faccio diventare io maggiorenne a furia di botte".

Questo è il risultato del tipico buonismo contemporaneo, per il quale se uno studente/essa prende 2, i genitori non vanno dal figlio a rimproverarlo (magari con un ceffone, che è da sempre il miglior ctrl+alt+canc), ma vanno infuriati dal professore perchè loro figlio è un genio.

Il buonismo per il quale se un ragazzino fa una cavolata grossa (come questa), torna a casa ubriaco o altro, si risponde "eh, sono giovani...": col cavolo! 

Chi vive (e lavora in campagna) sa davvero perchè la pianta si deve raddrizzare da giovane...altrimenti non si drizza più.

 

Tutta la mia solidarietà va al ragazzino, perchè sono sicuro che crescerà pieno di paure.

Anche io gli avrei proposto di parlarne con calma, tranquillizzarlo e l'avrei riaccompagnato dai suoi genitori, spiegando l'accaduto.

Edited by piasintein
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Beh @piasintein se ti vedo alzare le mani su un ragazzino

perché ha sputato contro il tuo cane, mi sa che la denuncia per aggressione la rischio io.

 

Sì, probabilmente il tuo problema sono "tutti i ceffoni che hai preso",

ma se fatichi a gestire la rabbia dovresti fare psicoterapia.

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@Almadel

Sono la persona più tranquilla e buona del mondo, non a caso è molto difficile farmi incazzare ed il mio vicino, che ha assistito al tutto, ha detto che non se lo sarebbe mai aspettato da me, ma che ovviamente mi appoggiava in pieno (lui stesso ha dei cani e si lamenta delle stesse identiche cose).

Ma quando hai tre cani che tratti e consideri come figli, vedi passare sempre gli stessi gruppetti di delinquenti (perchè si riconoscevano e vanno chiamati con il nome loro) e a volte li senti piangere quando passano senza poter capire cosa sia successo, se permetti mi girano molto i coglioni.

Peraltro erano mesi che girava nel mio paesino la voce che (prima di quell'accaduto) qualcuno avesse visto dei ragazzi spruzzare qualcosa o addirittura picchiare con qualcosa (attraverso il cancello) i cani, che effettivamente, a volte, vedevo strani una volta tornato a casa.

 

Se ci fanno solo le smorfie, pernacchie, etc., sono io il primo a mettermi a ridere quando li vedo dalla finestra, ma addosso non ci sputi, per cui rifarei questa cosa 1000 volte e rimpiango di non averglielo tirato io un bel ceffone.

A proposito di ceffoni, sono proprio quelli che non mi hanno fatto diventare come certi miei coetanei, che non fanno un emerito caiser dalla mattina alla sera, non hanno un minimo di serietà e rigore e soprattutto sono state le sberle a mettermi davvero in riga.

A 24 anni ho già parecchie soddisfazioni importanti nella mia vita (lauree, lavori, riconoscimenti...), tutte ottenute con le mie forze senza il bisogno di drogarmi, fare il delinquente o altre cagate che oggi vengono giudicate cose "normali" solo perchè si è giovani.

 

Quindi...non diciamo assurdità, per favore (chiudiamo l'OT, il mio era solo un esempio di quella che io, quindi IMHO, giudicherei la reazione più adatta).

Edited by piasintein
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@freedog

C'è anche molto menefreghismo, si.

Anche io, fino ai 12-13 anni (e si rientrava a casa alle 22, non all'una, come si fa oggi) ho fatto qualche cavolata, tipo prendere qualche nota a scuola, schiamazzare in giro, etc., ma quando tornavo a casa mio padre, puntualmente, sapeva già tutto e spesso mi bastava il suo sguardo per piantarla.

Oggi, invece, senti 15enni che parlano di spinelli, ubriacature (ricorrenti, ovvio) e altro...ditemi voi se è una cosa normale...fosse mio figlio a fare una cosa simile lo farei lavorare qualche mese in un'impresa edile, tanto per fargli capire come funziona la vita.

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Ciao a tutti ragazzi!

rispondo uno per uno ma prima vi informo dell'esito di stamattina:

sono andata alla polizia e dopo essermisi messi a ridere in faccia con la solita frase "ma sono solo ragazzini" ed io ho detto "qui si tratta di discriminazione e se ne sentono troppe per non dare un'occhiata" finalmente una poliziotta mi ha dato retta e detto che avrebbero pattugliato la zona a giorni campione, grazie e arrivederci.

Sono andata all'oratorio ma nessun ragazzino corrisponde alla mia descrizione... ne i bulli. Quindi nada..

Ne ho parlato col mio fidanzato che, oltre ad avermi confermato che la collega è una povera idiota senza cervello, dice che l'unico modo per avvicinare il ragazzino era prendere le botte insieme a lui  :)):  effettivamente saremmo stati accomunati, ma i maschietti alpha hanno avuto paura di una ragazza, imho...

 

Grazie a tutti voi per avermi dimostrato solidarietà, ora almeno non ho più il dubbio di essermi comportato male. Mi ha un po' schifato il fatto che al bar sapessero tutto da tempo e nessuno è intervenuto.

 

@Nayoz nche io sono stata vittima di episodi di bullismo, una volta per gli occhiali, una volta per il vestito non di marca, una volta perchè anche io volevo starmene in pace a leggere... e sono anche stata chiusa e picchiata in uno scantinato quando avevo 11 anni da uno di 16!! quindi io capisco perfettamente come ci si sente... anche se, ringraziando un carattere abbastanza impulsivo che ho, molto spesso le ridavo e questo mi ha reso una persona insicura ma non troppo.

 
Forse il mio atteggiamento verso questo ragazzo è stato troppo "adulto".. effettivamente ad 11 anni mi avrebbe infastidito essere soccorsa durante una rissa. Ma alla mia età cosa dovevo fare? quale sarebbe stato l'atteggiamento più giusto? con i bambini non ci so fare.. è vero. Però faccio quello che posso, ad esempio ho convinto la ragazza che tengo a ripetizioni ad uscire da casa di nuovo dopo che era stata scartata dalla sua comitiva e sputata addosso semplicemente chiedendole di portarmi a spasso il cane! ora, dopo un anno, esce anche da sola, si è fatta nuovi amici ed è una cosa che mi riempe di gioia.
 
Non sono assolutamente offesa per il comportamento del ragazzo, anzi lo capisco, avrei solo voluto calmarlo..
Se ti può far piacere sono anche stata morsa da cani, gatti, lepri e istrici (con tanto di antirabbica successiva) feriti/abbandonati e difficilmente me ne sono andata senza averli almeno accarezzati, fatti mangiare  . 
 
Ma non è una gara a chi ce l'ha più lungo..a chi ha sofferto di più.
Mi dispiace solo se pensi che il fine era di chiacchierare e dire una serie di ovvietà dal fantomatico piedistallo dell'età adulta, forse mi sono espressa male, sarò facilona ma le mie intenzioni erano tutt'altro. Come ho scritto i miei amici/amiche non hanno mai avuto problemi del genere, mi sono trovata anche un po' spaesata.
Ci tengo ad avere il tuo parere... secondo te come dovrò comportarmi la prossima volta?
 
@Roki92 questo mi dispiace e davvero molto. Voglio sperare sia stato solo un caso che in quel momento non passasse nessuno.. se si sono davvero girati dall'altra parte gli auguro la stessa sorte. Io capisco anche che non tutte le persone hanno lo stesso coraggio, la stessa impulsività.. ma se io vedo un incendio e non so spegnerlo da sola, non chiamo il 115? per un incidente non chiamo il 118? almeno chiamare la polizia sarebbe stato un gesto doveroso. Essendo una donna vivo nella costante paura che qualcuno mi stupri solo per aver preso un bus dopo le 21.. quindi parlo per voi come per tutti.
Se penso che questo possa succedere ai miei amici mentre passeggiano liberamente mi viene la pelle d'oca..solo perchè non ti conosco personalmente non significa che mi dispiaccia di meno. Spero che ora col tuo ragazzo sia tutto ok e possiate superare questo brutto episodio e vivere serenamente. Te lo auguro di cuore, un abbraccio.
 
@piasintein io ero una bambina che se le prendeva le ridava, ho smesso verso i 17 anni perchè ho capito che è un reato. Benchè anche io avrei volentieri preso a ceffoni quei teppistelli, dopo sarei stata male solo io! sono più grande di loro, devo dare un esempio di maturità, sminuire il loro essere animalischi, non abbassarmi al loro livello anche se la rabbia e l'indignazione (anche nel tuo caso, gli animali sono parte della nostra famglia.. li proteggiamo come dei figli) possono prendere il sopravvento bisogna ricordarsi che da adulti la soluzione più efficace non è mai la più giusta. Chi dovrebbe raddrizzare queste piante sono i genitori i quali, oltre ad un sano ceffone se la fanno grossa, dovrebbero dargli l'esempio di vita giusto. Queste persone vengono da famiglie dove il più delle volte di fronte all'abbandono degli animali d'estate si risponde "sti ca**i", di fronte ad uno stupro "potevi vestirti meglio" e di fronte al gay pride "che schifo".
Se è vero che la castagna non nasce sotto l'ulivo, io continuo a sperare che almeno il 10% di loro si evolva verso un pensiero autonomo.
PS: grazie per aver condiviso la tua storia con noi, non penso affatto tu non sia una persona tranquilla.. anzi! la rabbia che hai dentro è proprio desiderio di rispetto secondo me.
 
@Hinzelman purtroppo è vero che ci sono molti passi in avanti da fare e molta ignoranza da combattere. I film di cui parli ne ho visti molti e sono un "ideale" a cui aspirare e vedo anche segni di miglioramento.. la registrazione dei matrimoni contratti all'estero, ad esempio. Oppure il fatto che nel mio paesino di 1000 abitanti siano potuti venire i miei due amici gay (che si comportavano come ogni santissima coppia), ad uscire con me e il mio ragazzo, e nessuno abbia detto nulla, ne se ne è parlato nei giorno dopo, ne nessuno ha osato dirmi nulla successivamente (ma ero pronta a mandarli a cagare uno per uno). Anzi hanno finalmente goduto dell'indifferenza altrui che tanto gli auguravo. Erano anni che avevo paura a portarli per non esporli a gente stupida e bigotta, come cinque anni fa pensavo sarebbe stato, invece mi hanno stupito. Qualche miglioramento c'è.. loro ora convivono verso Roma e sono anche fidanzati in casa :)
Edited by Paulette
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@Paulette

 

Come darti torto: sotto certi aspetti sarebbe meglio e più decoroso tacere, ma io mi sono stufato.

Certe persone, purtroppo, capiscono solo in questo modo e quel gruppetto di delinquenti ha capito solo con il mio metodo (non a caso, qualche giorno dopo li ho visti ripassare e manco si sono girati).

Come dici tu, il problema principale sono i genitori, ma è impossibile che cambino: anche se il loro figlio dovesse ammazzare qualcuno, probabilmente continuerebbe a difenderlo (lo so bene che se ci fosse stato presente uno dei loro genitori avrei preso io la colpa).

Non dico che con i figli si debba essere solo duri e severi, ma bisogna esserli solo quando serve: mi ricordo che molte volte, quando da bambino prendevo una nota alle elementari perchè, che so, facevo uno spavento alla maestra (cosa successa :D ), prendevo si un bel ceffone, ma la sera, tornato dal lavoro, quando ero a letto spesso mio padre mi veniva vicino, mi dava un bacio e mi chiedeva scusa, dicendo che contava sul fatto che non sarebbe più successo.

Se i genitori non fanno tutto ciò, ahimè, se si è fortunati si può incappare in una persona come te, che ha cercato di far loro capire che cosa stessero facendo di sbagliato, se si è meno fortunati in uno come me, specialmente in un caso come questo: sono molto difensivo nei confronti di qualcuno più debole o di qualcuno che mi sta vicino.

Come ad es. quando stavo per lanciarmi contro una sorta di spacciatore impiccione che stava seguendo me ed un ragazzo (con il quale sono uscito per due mesi l'anno scorso) la sera in un parco della città in cui studio: per fortuna sua ha rallentato, altrimenti gli avrei fatto molto male.

 

Infine, trovo un'altra cosa molto triste: il fatto che, con ogni probabilità, il ragazzino in questione non avrà detto nulla ai genitori, che magari penseranno che gli sia successo chissà cosa: alla lunga, continuare a tenersi dentro traumi o vicende come questa potrebbero avere gravi conseguenze.

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