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Ludovic-Mohamed Zahed, l'imam gay


Rotwang

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Ludovic-Mohamed Zahed è un imam particolare rispetto allo stereotipo islamico: è omosessuale dichiarato, sposato con un uomo ma poi lasciato, ha aperto a Parigi una moschea dove tutti gli LGBT di fede musulmana possono trovare sostegno, conforto ma anche celebrare le proprie nozze.

 

Zahed gira il mondo e partecipa a conferenze sull'Islam e il suo rapporto con l'omosessualità per chiedere agli altri imam di celebrare unioni tra persone dello stesso sesso. Nato in Algeria, trasferitosi con la famiglia in Francia, dieci anni fa in Pakistan ebbe una rivelazione e decise di diventare imam e riprese le letture del Corano dove non trovò nessuna sura che condannasse l'omosessualità (così ha sostenuto), mentre nella letteratura araba classica notò la grande varietà di poesie omoerotiche. Nel 2012 aprì la sua moschea parigina quando seppe che nessun imam della città avrebbe celebrato il funerale di un transessuale musulmano.

Edited by Rotwang
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Se è per questo la Torah è molto peggio

e anche San Paolo è molto esplicito:

eppure sia tra gli Ebrei che tra i Cristiani

ci sono matrimoni religiosi omosessuali.

 

Non che la cosa sia così rilevante.

Le società evolvono e - una volta evolute -

puoi far dire al tuo testo sacro un po' quello che vuoi.

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Mai letto il corano purtroppo.

Però se non erro da ciò che ho sentito l'unico divieto esplicito riguarda il sesso anale.

 

Ad ogni modo sono contento che i mussulmani arcobaleno possano avere una loro figura di riferimento.

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Se è per questo la Torah è molto peggio

e anche San Paolo è molto esplicito:

eppure sia tra gli Ebrei che tra i Cristiani

ci sono matrimoni religiosi omosessuali.

 

Non che la cosa sia così rilevante.

Le società evolvono e - una volta evolute -

puoi far dire al tuo testo sacro un po' quello che vuoi.

Che vuol dire, se c'è una cosa peggiore allora quella prima è buona? Nel Corano ci sono passi discriminatori così come nella Bibbia.

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Detto papale-papale il Corano quei divieti li ha copiati dalla Bibbia

perché sempre si tratta di "popolo di Lot"

 

« "E Lot, quando disse al suo popolo: " Compirete forse voi questa turpitudine, tale che mai nessuno la commise prima di voi al mondo? Poiché voi vi avvicinate per libidine agli uomini anziché alle donne, anzi voi siete un popolo senza freno alcuno". Ma la risposta del suo popolo non fu che questa: " Cacciateli fuori della vostra città! Sono uomini che voglion farsi passare per puri!". » (Corano 7:80-82, trad. A. Bausani) « V'accosterete voi ai maschi di fra le creature? E abbandonerete le spose che per voi ha creato il Signore? Siete un popol ribelle!". Risposero: " Se tu non cessi, o Lot, sarai certo cacciato dalla nostra città!". Rispose: "Le vostre azioni le odio! Signore! Salvami, e salva la mia gente, dal loro turpe agire!". E Noi lo salvammo, e la sua famiglia tutta, eccetto una vecchia, che fu tra i rimasti. Poi distruggemmo gli altri, tutti. E facemmo piover su loro una pioggia; terribile pioggia per gli ammoniti invano. E certo in questo fu un Segno, ma i più di loro non furon credenti. » (Corano 26:165-174 trad. di A. Bausani)

http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_e_islam

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Né la bibbia né il corano condannano l'omosessualità

come avrebbero potuto condannarla in un periodo in cui il concetti di omosessualità non esisteva?

 

Nel nuovo testamento non c'è nessuna 'condanna' dei rapporti fra persone dello stesso sesso.

Il termine sodomiti è stato male interpretato : non significa ''omosessuali'', bensì abitanti di Sodoma.

E gli abitanti di Sodoma non erano omosessuali , bensì stupratori (il che è diverso, perché lo stupro è un gesto d'umiliazione che nella torah biblica non ha nulla a che fare con l'omosessualità o la sessualità in generale).

 

Inoltre vorrei ricordare che l'ebraismo non condanna l'omosessualità. 

http://gayburg.blogspot.it/2013/07/le-religioni-monoteiste-e-lomosessualita.html

 

"Simile è quanto accaduto anche nell'ebraismo: nei testi sacri non vi è alcuna condanna esplicita (l'unico appiglio potrebbe essere al massimo un «siate fecondi» che compare un'unica volta) e ancor oggi circa l'85% degli ebrei non condanna l'omosessualità. Percentuali simili si registrano anche fra i protestanti, dove solo il 15% dei credenti manifesta astio verso i gay.

Secondo Mertes, il vero problema è rappresentato dalla religione cattolici: l'unica comunità religiosa completamente gerarchizzata e in cui i vertici si ostinano a ricorrere ad espressioni omofobe. Il gesuita non ha mancato di ricordare le parole usate dallo stesso Papa Franceso rivolte ad una «lobby gay», indice di quanto possa risultare difficile parlare di omosessualità in Vaticano.

Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2013/07/le-religioni-monoteiste-e-lomosessualita.html#ixzz3Aut8lvsT"

Edited by Olimpo
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Intendo dire che se sei omofobo userei il tuo libro sacro contro gay

se invece sei gay "contestualizzerai" quello che c'è scritto.

 

 

 


Mai letto il corano purtroppo.
Però se non erro da ciò che ho sentito l'unico divieto esplicito riguarda il sesso anale.

 

Non ti sei perso molto.

Il sesso anale non viene mai citato.

Formalmente sembra che a essere condannata sia la bisessualità

perché parla contro "chi trascura la moglie per i ragazzi"

anche se insiste parecchio sulla distruzione di Sodoma.

 

A voler essere pignoli anche la Torah condanna solo gli Attivi

perché il Levitico dice di non fare con un uomo quello che si fa con una donna

(e da una donna in genere non ci si fa scopare....)

:)

 

(Ho davanti a me "Il libro delle tendenze amorose" di Al-Gahiz dell'XI secolo

che è un dialogo in cui due Veri credenti discettano se sia migliore

l'amore delle fanciulle o quello dei fanciulli.

La dinastia abbasside era assai più tollerante dell'Iraq odierno.)

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Intendo dire che se sei omofobo userei il tuo libro sacro contro gay

se invece sei gay "contestualizzerai" quello che c'è scritto.

 

 

 

 

Non ti sei perso molto.

Il sesso anale non viene mai citato.

Formalmente sembra che a essere condannata sia la bisessualità

perché parla contro "chi trascura la moglie per i ragazzi"

anche se insiste parecchio sulla distruzione di Sodoma.

 

A voler essere pignoli anche la Torah condanna solo gli Attivi

perché il Levitico dice di non fare con un uomo quello che si fa con una donna

(e da una donna in genere non ci si fa scopare....)

:)

 

(Ho davanti a me "Il libro delle tendenze amorose" di Al-Gahiz dell'XI secolo

che è un dialogo in cui due Veri credenti discettano se sia migliore

l'amore delle fanciulle o quello dei fanciulli.

La dinastia abbasside era assai più tollerante dell'Iraq odierno.)

Il passaggio che tu citi appartiene all'antico testamento, quindi non conta.

nessuno segue più l'antico testamento.

 

inoltre il passaggio completo  è '' non giacerai con un uomo come si giace con una donna nel letto di una donna '

in poche parole è una regola rituale, il letto della donna va usato solo per procreare.

ma non sta vietando l'omosessualità, ''fuori'' dal letto di una donna.

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Né la bibbia né il corano condannano l'omosessualità
come avrebbero potuto condannarla in un periodo in cui il concetti di omosessualità non esisteva?

Certo questo è sicuramente vero ed infatti nella chiesa cattolica questa cosa aveva creato una situazione praticamente paradossale dove in un primo tempo non si riconosceva l'omosessualità quando l'atto omosessuale che veniva e viene condannato. Ora che sono stati messi al muro dalla comunità scientifica a parole la gerarchia cattolica riconosce e non ha nulla contro gli omosessuali (Qualche prete parla addirittura di prova di fede, come le stigmate) ma predica la castità, sessuale e omoaffettiva.

 

 

 

 


inoltre il passaggio completo è '' non giacerai con un uomo come si giace con una donna nel letto di una donna '
in poche parole è una regola rituale, il letto della donna va usato solo per procreare.
ma non sta vietando l'omosessualità, ''fuori'' dal letto di una donna.

Qua però l'ambiguità è davvero forte e si ricade in ciò che ha detto Almadel, ovvero che ognuno la può leggere quasi come vuole.

Oltretutto le numerose traduzioni della Bibbia compromettono molto il senso originario, anche tenendo presente che i traduttori non sono certo stati tutti studiosi imparziali.

Però a dire il vero:

 

 

 


Il passaggio che tu citi appartiene all'antico testamento, quindi non conta.
nessuno segue più l'antico testamento.

 

Nessuno, tranne gli omofobi cattolici quando sono a corto di argomenti :D

A mio parere le condanne presunte o meno dei rapporti omosessuali sono il più piccolo dei problemi della Bibbia.

Prima penserei alla schiavitù, gli stupri, i massacri e al fatto che il dio ivi narrato è molto più assetato di sangue di Satana.

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A quel che so io alla punizione in senso proprio si arriva attraverso

un generico riferimento ai cd. "atti indecenti" compiuti da donne e da

uomini.

 

Questo è il passo del Corano dove si cita il procedimento legale ( ci vogliono

i 4 testimoni ) e può portare ad una punizione

 

« Se alcune delle vostre donne avran commesso atti indecenti, portate quattro vostri testimoni contro di loro, e se questi porteranno testimonianza del fatto, chiudetele in casa fin che le coglierà la morte o fin quando Dio apra loro una via. E se due di voi commettano atto indecente puniteli; ma se si pentono e migliorano la loro condotta lasciateli stare, ché Dio è perdonatore benigno. » (Corano 4:15-16 trad. di A. Bausani)

 

Di per sé nel suo contenuto testuale può essere reinterpretato, né si menziona l'adulterio, né

si menziona Lot a dire il vero a parte i 4 testimoni si parlerebbe pure di pentimento ( ? ) che a

me pare contraddire il passo precedente ( morte ) ma il Corano per me resta un Enigma, quasi

ogni singola frase mi appare priva di un significato letterale ( non se qualcuno può spiegarmi, se

è un problema solo mio boh ? )

 

Esistono però molti Hadith di giuristi arabi che attribuiscono a Maometto una loro interpretazione

ma d'altronde può essere l'analogo fenomeno di specificazione che il Nuovo Testamento trova in

S. Paolo

 

Cioè via via che una religione si struttura si preoccupa di specificare e disciplinare ciò che il testo

originario non prevedeva o diceva, perché era stato scritto da gente che non aveva ancora preso

il potere e quindi sentiva meno l'esigenza di disciplinare

 

Ed il significato assunto è adulterio e atti sodomitici ( gli atti di lot ) senza che però il testo in sé dica

niente al riguardo

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Né la bibbia né il corano condannano l'omosessualità
come avrebbero potuto condannarla in un periodo in cui il concetti di omosessualità non esisteva?

 

Non aveva il nome di omosessualità, ma il concetto esisteva e infatti i divieti della Torah, del Nuovo Testamento (che non comprende solo i Vangeli), e del Corano si riferiscono appunto ai rapporti sessuali tra maschi, che direi sia appunto il contenuto del concetto di omosessualità che ha assunto questa denominazione alla fine del XIX secolo.

Semmai ci sarebbe da stabilire se, al di fuori del nudo e crudo rapporto sessuale, il divieto dei testi sacri valesse anche per l'amore tra maschi con la sessualità come espressione fisica:

proprio su questa possibile ambiguità interpretativa giocano certi gay per rimanere all'interno del Cristianesimo o addirittura del Cattolicesimo, sostenendo che le condanne vetero e neotestamentarie sono riferibili solo alla sessualità senza amore ed escludono quindi l'amore con sessualità annessa.

 

 

 


Nel nuovo testamento non c'è nessuna 'condanna' dei rapporti fra persone dello stesso sesso.

 

Le lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli sono considerati parte integrante del Nuovo Testamento.

Per quanto riguarda i Cattolici poi, com'è noto, oltre ai testi sacri propriamente detti valgono anche le interpretazioni dei Padri, dei Concili, del magistero pontificio.

 

 

 


Il termine sodomiti è stato male interpretato : non significa ''omosessuali'', bensì abitanti di Sodoma.

 

Ebbe' certo, ma fu poi applicato per antonomasia a chi si dilettava sessualmente con quelli del proprio sesso perché tale peccato era stato attribuito agli abitanti di Sodoma.

 

 

 


E gli abitanti di Sodoma non erano omosessuali , bensì stupratori (il che è diverso, perché lo stupro è un gesto d'umiliazione che nella torah biblica non ha nulla a che fare con l'omosessualità o la sessualità in generale).

 

Che il loro peccato fu piuttosto la violazione della sacralità dell'ospite che l'atto omosessuale in sé è l'interpretazione moderna e probabilmente corretta, ma è un fatto che anticamente s'interpretava, soprattutto in area cristiana, meno in quella ebraica, come peccato d'omosessualità.

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Credo di aver già riportato simili frammenti in un analoga discussione:
 

Terminologicamente, un rapporto tra due uomini è definito liwāt (rapporto anale), sia esso tra uomo e ragazzo, due uomini adulti o tra uomo e donna: quale che sia il caso, l'Islam non lo accetta e lo proibisce espressamente. L'uomo è conosciuto come lūṭī, un'espressione che etimologicamente si riallaccia al biblico Lot e che può tradursi come sodomita. I partner, se pagati, sono murd muʿājirūn (imberbi affittati), altrimenti il singolo è chiamato amrād ("imberbe") o ghulām ("giovane", ma non imberbe e con qualche esperienza).
Una categoria semantica a parte meritano quegli uomini "colpiti" dal desiderio di essere penetrati da partner maschili. A essi viene riferito il termine maʿbūn ("depravato"), in quanto considerati portatori di una vera e propria malattia dello spirito, ubna ("pederastia passiva"). È argomento di discussione l'eziologia e la presunta cura di tale "morbo", che rende il ruolo e la reputazione di queste persone radicalmente diversi da quello di colui che penetra.
Un'altra categoria consiste nello studio di coloro che si sentono attratti da giovani ragazzi. Si pensa che ogni uomo rientri in questa categoria, e i loro desideri sono visti come naturali, eppur problematici, se questo porta a diventare un lūṭī.%5B2%5D
Ad esempio, si narra che il giurista hanbalita Ibn al-Jawzī (?–1200) abbia detto

 

« Colui che afferma di non provare alcun desiderio quando guarda a bei ragazzi o bei giovani è un bugiardo, e se gli credessimo lo vedremmo come un animale, non un essere umano. »

(Monroe, 1997, p. 117)


Questo certamente testimonia l'opinione, diffusa tra alcuni intellettuali nei secoli passati, che l'omofobia era un sentimento da condannare, quasi da emarginare – una visione che per molti aspetti stride con la moderna idea, più conservatrice, di relazione sessuale.
Nondimeno, l'atto di liwāt (sodomia, per l'appunto) viene condannato, e agli uomini viene consigliato di stare molto attenti all'attrazione che possono provare verso un giovane maschio, chiedendo loro di concentrarsi su una donna attraverso delle raccomandazioni di ordine religioso, improntate sulla resistenza alla tentazione.

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Beh una cosa che stupisce è che si vuole usare la bibbia spesso come un elenco di regole sociali da seguire. Eppure nella bibbia molte cose che noi riteniamo immorali non vengono condannate : ad es il traffico d'organi non viene assolutamente citato. Non è condannata la schiavitù, ma anzi incoraggiata nell'antico testamento. E potrei andare avanti. Chi  dà alla bibbia valore morale è una persona immorale.

 

@Hinzellman : atti indecenti è a interpretazione libera, potrebbe designare atti omosessuali come potrebbe non avere alcun riferimento ad essi.

@Mario1994 : 

 

ti consiglio di leggere quest'approfondimento sulle lettere di San Paolo

« Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. (Romani 1:26-27)

 

Le prostitute sacre erano usate per atti sessuali - sia con uomini che con donne - come atto di culto per l’idolo. Non è chiaro se sia questo quello a cui Paolo si riferiva, ma è una pratica che gli sarebbe stata familiare e che avrebbe denunciato. Bisogna notare che gli atti tra persone dello stesso sesso sono un risultato dell’idolatria, non la causa della rabbia di Dio. 

Ancora una volta, come nell’Antico Testamento, quando Paolo usa la parola “natura”, “si riferisce a quanto pare solo agli atti omosessuali compiuti da coloro che altrimenti considerava di orientamento eterosessuale; atti che rappresentano una scelta volontaria di azione contro il proprio desiderio sessuale consueto.”

Paolo si riferisce alle persone che hanno “cambiato” o “abbandonato” “la propria vera -  e quindi eterosessuale - natura. Le parole “cambiato” e “abbandonato” indicano chiaramente che si trattava di persone ritenute eterosessuali per “natura” che voltavano le spalle alla loro vera inclinazione.

E per “natura” qui Paolo non sta argomentando sulla “legge naturale” (che sarebbe arrivata solo molto più tardi nella storia e nella teologia Cristiana), ma piuttosto sta parlando a partire dal modo naturale, dalla consuetudine, in cui l’umanità è ordinata.

Infine, seguendo questo passaggio (nel capitolo 2), Paolo critica aspramente i suoi lettori per ogni tipo di atteggiamento giudicante da parte loro: "Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose." (Romani 2:1). 

 

Fonte : http://www.gionata.org/index.php?option=com_content&view=article&id=3032:cosha-detto-gesu-sullomosessualita-san-paolo-e-la-lettera-ai-romani&catid=42:approfondimenti&Itemid=98

Edited by Olimpo
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Beh insomma non sono molto d'accordo con questa parte

 

Direi questo il desiderio sessuale ( non omosessuale ) è sicuramente accettato

ma deve essere regolato, perché avrebbe il potere di allontanare da Dio

 

Questo si traduce in rituali di purificazione, l'obbligo di lavarsi dopo aver consumato

un rapporto sessuale pare sia legato all'idea dell'impurità dello sperma ( il ché comunque

attribuisce uno status privilegiato al Maschio, perché la femmina per sua natura non può

controllare le sue mestruazioni, mentre il maschio può controllare le sue eiaculazioni )

 

Da questa capacità di controllo discende una volontà di potere, dall'incapacità di controllo

delle donne una volontà di essere conquistate

 

In Paradiso - e questo distingue nettamente l'Islam dal Cristianesimo - ci saranno donne pronte 

a soddisfare gli uomini in ogni loro desiderio sessuale, quindi il desiderio sessuale potrà essere

incontrollato e quello terreno ne costituisce un "assaggio"

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Detto questo il discorso sul piano pratico sconta una organizzazione sociale

basata per fasce di età

 

Il bambino fin quasi alla pubertà sta con le donne e dipende dalla madre, vivendo

in un mondo tutto femminile, da cui viene cacciato ( o a seguito di circoncisione o

allontanato dai bagni femminili perché si riscontrano segni di maturazione sessuale )

 

Ma il concetto di virilità è sociale-relazionale per cui questo bambino allontanato a 9-10

anni è considerato soprattutto in ambito Ottomano, sessualmente desiderabile

 

L'uomo adulto può solo desiderare e quindi la relazione omosessuale fra maschi adulti

è aberrante, mentre un uomo adulto può desiderare un adolescente e viceversa

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Queste interpretazioni sono parziali e faziose. Parliamo di libri antichi che descrivono usanze antiche, facilmente fraintendibili dai contemporanei. Il problema è che questi testi non sono stati archiviati ma ancora tenuti in considerazione.

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@Pix Se ti riferisci a me, i miei ultimi due interventi non fanno

alcun riferimento a quei libri antichi, semmai avrebbero nella loro

semplicità e stringatezza l'intenzione di descrivere la concezione

sulla sessualità e sull'omosessualità della cultura tradizionalista di

quei paesi, prescindendo dall'interpretazione esegetica dei libri

 

Peraltro poi nei suoi fondamentali, non è dissimile dal modello

generale della cd. Omosessualità mediterranea

 

Né è estranea, se ben ci si pensa, alla nostra cultura di gay italiani

anche se per lo più in forma avversativa o polemica ( basta pensare

al sospetto che circonda le relazioni intergenerazionali, da dove dovrebbe

nascere se non dal timore inconscio che corrispondano a quel modello

che fu anche il nostro e così via su sesso-ruoli etc )

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Ma libri antichi un cazzo, san paolo aveva un'istruzione greca e sapeva esattamente con chi voleva prendersela, inutile l'esegesi di olimpo. Poi san paolo era pazzo da legare, o comunque aveva un qualche piccolo/enorme problema genitale-"affinché non insuperbissi mi fu messa una spina nella carne, con la quale satana mi pungola"-"io che non provo alcun desiderio carnale[...]". Talmente esagitato e problematico che diceva un sacco di cose, confondensosi da solo. Cosí sull'omosessualitá prima condanna senza speranze, poi fa un discorso in cui tutti sono peccatori in quanto trasgressori della Legge e ci si salva per sola fede. Un ragionamento paraculo e fraintendibile che vale anche per il velo delle donne che poi forse sono i loro capelli. Detto questo, nell'islam la pratica orientale delle relazioni con giovani schiavi era tanto radicata da non essere estirpabile. Ma tra adulti....inaccettabile. Personalmente ho letto il corano e devo dire che lo trovo una specie di bibbia semplificata e martellante nel continuo ripetersi dei concetti. Mi ha parecchio disgustato e infuenza pesantemente il mio giudizio sull'islam contemporaneo.

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@Mario1994 :
ti consiglio di leggere quest'approfondimento sulle lettere di San Paolo

 

Guarda che l'avevo premesso già io che ci sono gay cristiani che interpretano diversamente dalla tradizione cristiana ed in particolare da quella cattolica i testi sacri che condannano l'omosessualità (in particolare quelli di Paolo di Tarso), infatti ho detto:

"Semmai ci sarebbe da stabilire se, al di fuori del nudo e crudo rapporto sessuale, il divieto dei testi sacri valesse anche per l'amore tra maschi con la sessualità come espressione fisica:

proprio su questa possibile ambiguità interpretativa giocano certi gay per rimanere all'interno del Cristianesimo o addirittura del Cattolicesimo, sostenendo che le condanne vetero e neotestamentarie sono riferibili solo alla sessualità senza amore ed escludono quindi l'amore con sessualità annessa.".

 

Personalmente quella di Paolo fatta dai gay cristiani mi sembra un'interpretazione molto tirata per i capelli, fatta solo ed esclusivamente per giustificare i propri affetti davanti ad una religione che li condanna e salvare insieme capra (i propri affetti) e cavoli (la propria religione).

Però a qualunque autore ermeneuticamente si può far dire quello che si vuole e comunque ho visto di molto peggio.

 

 

 


Chi dà alla bibbia valore morale è una persona immorale.

 

Ma la Bibbia voleva avere valore morale! e d'altronde rappresentava la morale dei secoli in cui fu scritta:

era normativa ma anche descrittiva.

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I testi sacri per l'epoca rappresentavano la fonte del sapere universale. Sono nati per questo è per regolare la vita delle persone. Oggi siamo abbastanza evoluti da affermare senza ansie che erano tutte illazioni.

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Francamente non ho mai capito perché non si prendono bibbia e corano per ciò che sono, ovvero dei testi storici.

Stare ad argomentare l'una o l'altra interpretazione mi pare poco produttivo.

Se proprio si dovesse è meglio intraprendere la strada adottata dalla comunità valdese, ovvero che ciascun credente è responsabile personalmente per l'interpretazione biblica e non esistono autorità preposte incanalare o stabilire l'interpretazione 'corretta'.

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Francamente non ho mai capito perché non si prendono bibbia e corano per ciò che sono, ovvero dei testi storici.

Stare ad argomentare l'una o l'altra interpretazione mi pare poco produttivo.

Se proprio si dovesse è meglio intraprendere la strada adottata dalla comunità valdese, ovvero che ciascun credente è responsabile personalmente per l'interpretazione biblica e non esistono autorità preposte incanalare o stabilire l'interpretazione 'corretta'.

più che testi storici, sono filosofici.

un po' come la repubblica di platone

oltre alla comunità valdese, anche l'ebraismo riformato non condanna l'omosessualità

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più che testi storici, sono filosofici.

un po' come la repubblica di platone

 

Sì vabbe'......

 

 

 

 

Se proprio si dovesse è meglio intraprendere la strada adottata dalla comunità valdese, ovvero che ciascun credente è responsabile personalmente per l'interpretazione biblica e non esistono autorità preposte incanalare o stabilire l'interpretazione 'corretta'.

 

Ma non è che moltiplicando le interpretazioni togli i casini, anzi!, moltiplichi i casini!

Anche perché comunque la conoscenza antiquaria, storica, linguistica e filologica necessaria ad una corretta interpretazione dei testi antichi (non solo di quelli "sacri") non è alla portata di molti, per non dire che è alla portata di pochi.

Astrattamente mi fa più paura la babele interpretativa dei Cristiani riformati di quella (relativamente) univoca della Chiesa cattolica se non altro perché tendenzialmente meno estremista e fanatica e quindi meno intollerante.

Infatti se è vero che tra i Cristiani riformati ci sono quelli che addirittura riconoscono i matrimoni omosessuali, è anche vero che ci sono quelli che ritengono l'omosessuale degno di morte già su questa terra, senza aspettare l'Inferno!

Del resto nell'Islam autorità dottrinali unanimemente riconosciute ed incontestabili non ce ne sono, eppure non mi sembra che gli Islamici in generale diano interpretazioni tolleranti del Corano, specialmente in materia di sodomia.

Edited by Mario1944
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Ecco, giusto. Basta.

 

Il problema delle Sacre Scritture è

SIA che la gente ci legge quel che vuole

SIA che la gente le interpreta alla lettera.

 

:D

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@Vipera,

mi verrebbe la battuta:

"deformazione professionale"

peccato che non sia vera nemmeno un po'!

 

Forse è solo la tradizione in cui siamo stati educati, che è appunto cattolica.

 

Comunque, a parte le battute e le eredità ancestrali, l'interpretazione di testi antichissimi e per di più di civiltà diverse e scritti in lingue diverse ed estinte, non è una cosa che si improvvisi e che possa fare chiunque, comunque ne pensino i Cristiani protestanti che vorrebbero assurdamente fare di ogni fedele un interprete autonomo.

Questo ovviamente non implica che l'interpretazione della Chiesa cattolica sia e tanto meno sia stata sempre filologicamente corretta, ma almeno essa correttamente riconosce che bisogna avere un notevole e specifico bagaglio culturale per interpretare quei testi.

Purtroppo poi ci aggiunge anche la necessità dell'ispirazione dello spirito santo, ma d'altronde nessuno è perfetto ;-)

Edited by Mario1944
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@Mario1944

La mia simpatia per il protestantesimo è dovuta alla stima nei confronti di Lutero, non dal punto di vista religioso, sia chiaro, ma dal punto di vista linguistico-filologico. Se non ci fosse stata la sua bibbia a sistematizzare il tedesco e renderlo uniforme chissà in Germania in quale Babele ancora si trovavano. E certamente anche opere letterarie e filosofiche della Weltliteratur tedesca senza la Riforma di Lutero difficilmente si sarebbero potute avere.

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