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Barzellette gay della discordia


Lavipera

  

28 members have voted

  1. 1. Vi sentite offesi?

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Esistono barzellette sugli etero? Quindi no, non vanno bene in alcun modo perché sono categoricamente discriminatorie e basate su stereotipi osceni d'epoca. Chi le ha stampate merita la morte. Non sono le barzellette sulle donne che non sanno guidare, che sono pure simpatiche, essere ridotti a mezze finte donne vogliose di sesso anale non mi sembra molto bello e dignitoso.

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ho messo "sì" come risposta... cmq non è tanto il fatto di sentirsi offesi o no...

piuttosto di chiedersi: che cosa sarebbe successo se avessero fatto uscire un libretto di barzellette sugli ebrei ?

 

  1. Un signore dice ad un altro: "Lei ha qualcosa contro gli Ebrei?". "Mah... c'avrei uno spray...."
  2. Cosa fa un ebreo con un portacenere in mano? Guarda l'album di famiglia.
  3. Perche' c'erano tanto ebrei ad Auschwitz? Perche' l'entrata era gratuita!

se avessero fatto uscire un libretto di barzellette sui neri ?

Cos'ha di bianco un nero? I denti, i palmi delle mani e....il padrone!

La differenza tra uno pneumatico e un nero?....nessuna a entrambi si mettono le catene!

Cosa si butta a un nero che sta affogando in mare?....moglie e figli

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In una qualche maniera anche le barzellette gay contribuiscono a sdoganare l'omosessualità nella società, specialmente in una società come quella italiana dove i gay sono negati, si fa come se non esistessero. Le barzellette gay dicono: i gay esistono signori, rendetevene conto.

 

Non é vero che non esistono barzellette sugli etero, io pero' non le so perché dimentico tutte le barzellette.

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@nayoz, oppure sugli extracomunitari:

 

Un arabo arriva all'aeroporto di Malpensa. Un ufficiale d'immigrazione gli fa delle domande:
- Nome?
- Mohamed Al Ahib.
- Sesso?
- Da tre a cinque volte a settimana.
- Ma no... pensavo maschio o femmina.
- Maschio, femmina, anche cammello.
- Porca vacca!
- Sì, sì, anche vacca, pecora e altri animali.
- Ma è innaturale.
- Sì, in natura, in stalla, dappertutto.
- Ma che uccello!
- No, no, uccello troppo veloce.

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Mah insomma se lo standard è sulla linea di quella pubblicata

si tratta di una derisione punto e chiuso

 

Peraltro fatta con meno buon gusto di quanto non impiegassero

già Totò Vianello e Tognazzi negli anni '50

 

Mi fa specie che vi siano dei gay che ignorino il fatto che DA SEMPRE

i gay sono derisi

 

Non è certo una novità

 

Una novità sarebbe stato fare dell'umorismo di buon gusto, senza derisione

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Una barzelletta del genere è un po come dire che i gay sono delle puttanelle passive che si fanno violentare dal primo che passa.

Siam fatti cosi, c'è poco da fare, se si fa del sarcasmo, cinismo o battute su un gruppo dove noi non ne facciamo parte ci facciamo delle grosse risate, un po come me le faccio io nelle barzellette sulle donne, neri ed ebrei, se poi uno di quei gruppi citati si lamenta io ribatto dicendo "è solo una barzelletta, fatti una risata".

Poi però se fanno una barzelletta/battuta su un gruppo di cui ne faccio parte allora mi incazzo.

Funziona cosi, easy no ?.

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In una qualche maniera anche le barzellette gay contribuiscono a sdoganare l'omosessualità nella società, specialmente in una società come quella italiana dove i gay sono negati, si fa come se non esistessero. Le barzellette gay dicono: i gay esistono signori, rendetevene conto.

Sorry, but i can't agree!!!

Ste battutine tristi da vecchio avanspettacolo (e Tognazzi & Vianello erano ad un livello incommensurabilmente più alto de ste cose da Ambra Jovinelli), pubblicate da una de ste rivistacce da parrucchiera annoiata (il direttore è Alessi, eh? Toh..), tutto fanno meno che "sdoganarci":

Al max possono emarginarci/deriderci.

Di certo cmq non fanno ridere

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Discretamente squallide, c'è da aggiungere che il giornale che ha pubblicato quella roba non è propriamente il Times e non è letto da intellettuali...

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Ha ragionissima Dario-Elfobruno quando scrive:

"L’episodio di Visto, il settimanale di gossip che ha avuto l’infelice idea di regalare un libro di  barzellette sui gay, non va letto come uno scivolone, una mancanza di stile o peggio ancora  come una trovata pubblicitaria per vendere di più. La storia di quel volumetto è l’ultimo capitolo, in ordine di tempo, di una lunga serie di “affettuosità giornalistiche” ai danni delle minoranze, nello specifico nei riguardi delle persone LGBT. Basti pensare a tutte le volte in cui titoli e articoli riportano la dicitura “i trans”, quando le persone di cui si parla hanno un’identità sessuale femminile. O quando la stessa parola viene utilizzata come sinonimo di prostituta. Ancora, si ricordino tutte le volte in cui si parla di diritti, di famiglie di gay e lesbiche, e le immagini che corredano le pagine dei quotidiani sono popolate da fotografie di drag queen e go-go boys – che esistono, per carità, ma per capire l’enormità della cosa è come se si parlasse di femminicidio con immagini di fotomodelle in bikini, magari con fare ammiccante.

Pensiamo ancora al coming out di Ian Thorpe, che decide di rivelare al mondo, dietro una precisa domanda, di provare attrazione per gli uomini. Il Tempo titolò: “Lo Squalo era un pesciolino rosa”. Sul Foglio, invece, un recente articolo su Mister Gay World è stato accompagnato da un’immagine del film Il vizietto. È così che viene trattata la gay community nel nostro paese: come freak da esibire ad uso e consumo dell’opportunismo mediatico. Il linguaggio che dovrebbe descrivere i fatti e creare conoscenza, informazione e (scusate la parolaccia) cultura, ruota attorno a cliché, stereotipi e luoghi comuni."

[segue qui http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/18/visto-ecco-perche-le-barzellette-sui-gay-fanno-infuriare-i-social/1092945/#disqus_thread ]

Edited by freedog
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Io ne conosco una di quando ero al liceo, ma più che contro i sodomiti (allora non si parlava di gay e omosessuale era un termine per lo più medico) era contro i Cristiani in generale ed i Cattolici in particolare.

 

Un bellissimo ragazzo muore giovane ed essendo "di quel peccato lercio" finisce all'Inferno sotto la pioggia di fuoco che punisce i sodomiti.

Dopo qualche tempo di sofferenza compare un diavoletto di straordinaria bellezza che lo cinge per la vita e lo porta via, volando a tutta velocità verso l'alto:

a mano a mano che sale verso il cielo il diavoletto perde le caratteristiche demoniache, coda, ali di pipistrello, corna, zampe caprine ecc. e si trasforma in un graziosissimo angioletto.

Arrivato quindi in Paradiso con il suo carico umano, lo appoggia su una nuvoletta e gli si mette accanto.

Il ragazzo salvato dai tormenti eterni, meravigliato di tutta la faccenda, gli chiede perché l'abbia tratto dall'inferno e portato in Paradiso, dato che è stato un peccatore senza pentimento in uno dei più immondi peccati possibili.

L'angioletto gli dà un'amichevole pacca sul (meraviglioso) culetto e gli confida:

"Proprio per questo sono stato incaricato di portarti qui.  Noi angeli e beati, per quanto belli e giovani, siamo puro spirito e non possiamo peccare carnalmente, quindi il Padrone deve cercare nelle profondità infernali per soddisfare i suoi bisogni di..... ehm....." e qui arrossice deliziosamente.

Il ragazzo, sempre più meravigliato, domanda:

"Ma Dio non è spirito puro, atto puro, forma pura, scevro di ogni materialità e di ogni passionalità che non sia l'amore per le sue creature?"

"Appunto, l'amore per le sue creature....." risponde ridendo maliziosamente l'angioletto.

"L'amore di tutte le sue creature, non di una sola bellissima e giovanissima" ribatte il ragazzo.

"Tranquillo" replica l'angioletto "non sei né il primo né l'ultimo della lista!".

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Di barzellette sui gay ce ne sono di carine..

Ma cazzo quella è orribile!

Ma orribile non perchè non fa ridere ma proprio perchè è sbagliata

E eticamente oscena.. Fa accapponare la pelle..

E non c'entra niente con i gay.

 

(la stessa scena puó esser fatta con due etero,

Un signore e una bambina ecc..

E in nessun caso è accettabile.. Perchè farla sui gay?)

 

É offensivo.

 

E il direttore ha detto che non ne sapeva nulla.

Ma per piacere!

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Necessariamente, Vipera, se dio è concepito come creatore di tutto, è creatore anche del male.

Però, ad evitare la contraddizione che il bene crei direttamente il male, si finge che abbia creato un angelo buono il quale poi abbia scelto liberamente di agire male.

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A guy walks into a bar and orders two shots of Vodka.
The bar tender says "Had a tough day?"
The man replied "Yeah I found out my little brother is gay."
The next day the same guy walks in to the bar again and this time orders 3 shots of Vodka.
The bartender says "Another bad day?"
The man replied "Yeah i just found out my older brother is gay."
The next day the same man walks in the bar and this time orders 5 shots of Vodka.
The bartender looked at him and said "Man doesn't anybody in your family like women?"
The man then replied "Yeah. My wife."

 

Un ragazzo entra in un bar e ordina due bicchierini di Vodka.

Il barista dice "Giornata dura?"

L'uomo risponde "Sì, ho scoperto che il mio fratellino è gay"

... (non ho tempo di tradurla tutta, comunque simpatica!)

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Mah insomma se lo standard è sulla linea di quella pubblicata
si tratta di una derisione punto e chiuso
 
Peraltro fatta con meno buon gusto di quanto non impiegassero
già Totò Vianello e Tognazzi negli anni '50
 
Mi fa specie che vi siano dei gay che ignorino il fatto che DA SEMPRE
i gay sono derisi

 
Non è certo una novità
 
Una novità sarebbe stato fare dell'umorismo di buon gusto, senza derisione

 

 

Che c'è altro da aggiungere? .... più d'accordo di così ...

 

Siamo sempre al solito punto ... non è un ridere "con" ma un ridere "di" .... ridere di quelli stereotipi che tanto ci ostacolano da un punto di vista politico e sociale(nonché personale).

 

La comicità ha in se un grande potere e questo lo sanno benissimo alcuni comici importanti che si occupano di satira(Crozza,Litizzetto su tutti ....) chi ride,secondo me,prende inevitabilmente una posizione ... poi può esser fine a se stessa ed esser superata da elementi maggiormente evoluti(quindi io posso anche ridere di una battuta sui gay particolarmente brillante,per esempio, e non condividerne seriamente i contenuti)ma in altri casi ... quando non cè informazione o motivazione all'informazione si può solo ottenere una sedimentazione implicita di definizioni che serbano solo ignoranza e volgarità.

 

 

In un altro post si parlava di checco zalone .... pensate a quanto male fa il celebrare l'ignoranza attraverso il suo lato divertente e spassoso ... pensate all'impatto educativo per esempio che ha su bambini e adolescenti...(che spesso,come detto prima,possiedono scarsa informazione e scarsa motivazione all'informazione) 

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Ma soltanto io ho votato NO?  :look: Dai è una barzelletta, idiota ma è pur sempre una barzelletta! E in quanto tale l'obiettivo è proprio quello di comicizzare o ridicolizzare determinati soggetti facendo leva sui soliti clichè, a prescindere dal fatto che si tratti di gay, ebrei, neri o che altro ne so io! Per carità poi la reazione può esser diversa da persona a persona, ma per quanto io mi sforzi non riesco a sentirmi "offeso" dalla banalità di una barzelletta!

 

Una figlia va dal proprio padre: «Papà devo dirti una cosa. Sono lesbica!»

Il padre: «Okay, capita, non ti preoccupare».

La seconda figlia: «Papà, anche io sono lesbica!»

Il padre: «Ma insomma, in questa casa a nessuno piace il cazzo?!»

Il figlio maschio: «Sì, a me!»

 

Un bambino ebreo va a trovare il suo amichetto.

Suona al citofono e chiede: «C'è Gigi?»

E la mamma dell'amico gli risponde: «No, è in cremeria!»

 

Un uomo di colore entra in un negozio di scarpe e chiede al commesso: «Buongiorno, vorrei un paio di mocassini».

E il commesso: «Certamente! Come li vuole marroni, testa di moro...»

L'uomo: «No, li voglio bianchi, testa di cazzo!»

 

Dai queste sono vecchissime! XD

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Caro direttore di #Visto, le sue barzellette non fanno ridere, ma fanno pena, questo è il punto. Dopodiché molti di noi sono anche ferocemente auto-ironici, ma ironia non vuol dire omofobia. La differenza è tutta qui. E se non conosce la questione “contesto” allora ha sbagliato mestiere.


Cordialmente


Franco Grillini


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"Visto" ha fatto anche una raccolta di barzellette sugli Ebrei

intitolata "Barzellette degli Ebrei sugli Ebrei".

Anche io a casa ho un paio di questi libri curati da Moni Ovadia.

Quindi - per rassicurarvi - niente battute sui forni.

 

Mentre "Visto" non ha sentito l'obbligo di scrivere

"barzellette dei gay sui gay"

e non si è fidato a fare un barzellettiere sui Neri

o sui Meridionali o sulle persone con la sindrome di Down.

Eppure ce ne sono e molte.

 

La vera domanda non è: "Ma voi vi sentite offesi?"

la vera domanda è: "Perché in Italia si può fare solo sui gay

e non su altre minoranze?"

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@Voynich

 

Ma soltanto io ho votato NO?

Non faccio i salti di gioia nel sentirmi dire che sono una puttanella passiva che si fa violentare.

E c'è un bel po di differenza tra quella citata sopra e questa che hai messo tu

 

Una figlia va dal proprio padre: «Papà devo dirti una cosa. Sono lesbica!»

Il padre: «Okay, capita, non ti preoccupare».

La seconda figlia: «Papà, anche io sono lesbica!»

Il padre: «Ma insomma, in questa casa a nessuno piace il cazzo?!»

Il figlio maschio: «Sì, a me!»

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Gia mi immagino la mammina con il figlio che vanno in edicola, e il figlio vedendo la rivista chiede alla mamma "Mamma cosa vuol dire violentare?", chissà che bella risposta che gli darà.

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