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Iraq, i jihadisti si espandono e perseguitano i cristiani


Rotwang

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I jihadisti in Iraq sono arrivati alla principale città cristiana di Qaraqosh, e il nord del paese è ormai sotto controllo dell'ISIS (o ISIL), il neonato califfato islamico. Migliaia e migliaia di cristiani si sono ritrovati sotto il controllo jihadista e hanno iniziato una fuga di massa. Le milizie della minoranza curda, i peshmerga, tentano di respingere le truppe dello Stato Islamico con l'aiuto di effettivi provenienti dalla Turchia e dalla Siria. Oltre ai cristiani, pure gli yazidi (lo Yazidismo è un'antichissima religione che unisce misticismo islamico, zoroastrismo e giudaismo cabalistico), che vivono a Mosul, sono soggetti a dure persecuzioni e alla pulizia religiosa perché infedeli e "adoratori del diavolo".

 

Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto precipitare la situazione Obama ha autorizzato incursioni aeree contro i miliziani jihadisti per salvaguardare le minoranze religiose, sostenere il governo iracheno e gli interessi statunitensi nell'area precisando che non è previsto un nuovo invio di truppe nella zona.

Edited by Rotwang
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non è una situazione che si risolve bombardando. gli americani bombardano perché così non ci sono vittime americane, cosa che con un intervento di terra succederebbe.

 

se l'iraq non avesse petrolio gli americani se ne fregherebbero come in siria.

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Guerre religiose ovunque, ci sono sempre state, ci sono attualmente e sempre ci saranno, centinaia, migliaia e milioni di morti.

Che bella cosa la religione.

Che belli sti paesi del terzo mondo, ma alla fin fine... finche si ammazzano tra di loro non vedo quale sia il problema.

Obama pensaci te, 2-3 bombardamenti qua e la e ci leviamo di torno questi pazzi del terzo mondo che si fanno governare dalle religioni.

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gli americani bombardano perché così non ci sono vittime americane, cosa che con un intervento di terra succederebbe.

 

Veramente in Iraq gli Americani erano intervenuti anche via terra e di vittime ne sopportarono non poche, anche se più dopo che prima della fine della guerra con Saddam Hussein.

A parte l'appetibilità del petrolio nord irakeno, che comunque per gli USA ormai è molto scarsa dato che essi stessi sono grandi produttori e lo saranno ancora più in futuro con l'estrazione scistica, forse fino a raggiungere l'indipendenza energetica, il loro problema è che hanno fatto un casino micidiale in Iraq deponendo Saddam e soprattutto distruggendone l'apparato amministrativo e militare, con effetti disastrosi sulla tenuta dello Stato e anche della società come s'è visto.

Poi se ne sono andati perché non sapevano più che pesci prendere ed ora si sono accordi che andandosene hanno peggiorato ancora di più la situazione e che quindi forse è meglio rimetterci le mani, ma non troppo per non ritrovarsele con qualche dito in meno:

penosi......

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Veramente in Iraq gli Americani erano intervenuti anche via terra e di vittime ne sopportarono non poche, anche se più dopo che prima della fine della guerra con Saddam Hussein.

A parte l'appetibilità del petrolio nord irakeno, che comunque per gli USA ormai è molto scarsa dato che essi stessi sono grandi produttori e lo saranno ancora più in futuro con l'estrazione scistica, forse fino a raggiungere l'indipendenza energetica, il loro problema è che hanno fatto un casino micidiale in Iraq deponendo Saddam e soprattutto distruggendone l'apparato amministrativo e militare, con effetti disastrosi sulla tenuta dello Stato e anche della società come s'è visto.

Poi se ne sono andati perché non sapevano più che pesci prendere ed ora si sono accordi che andandosene hanno peggiorato ancora di più la situazione e che quindi forse è meglio rimetterci le mani, ma non troppo per non ritrovarsele con qualche dito in meno:

penosi......

e già...

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L'ISIS: branchi di maiali che girano in macchina e sparano dai finestrini uccidendo persone a caso, poi scendono e decapitano le vittime; ecco cosa sono.

 

Questi gruppi di fanatisti sono solo il frutto delle azioni americane: prima Saddam e poi Gheddafi; guardate ora l'Irak e la la Libia in che stato sono. Queste situazioni non sono altro che i frutti delle azioni loro e dei loro lacchè.

 

Ora si dessero una mossa nell'eliminare il problema e anche anche alla svelta.

 

 

Guerre religiose ovunque, ci sono sempre state, ci sono attualmente e sempre ci saranno, centinaia, migliaia e milioni di morti.

Che bella cosa la religione.

Che belli sti paesi del terzo mondo, ma alla fin fine... finche si ammazzano tra di loro non vedo quale sia il problema.

Obama pensaci te, 2-3 bombardamenti qua e la e ci leviamo di torno questi pazzi del terzo mondo che si fanno governare dalle religioni.

Amico mio, i pazzi del terzo mondo sono armati proprio da paesi come gli Stati Uniti: lì non si stanno facendo la guerra a colpi di fionda, perciò prevale uno. Altro che "si fanno governare dalle religioni": ma di che parliamo? Ma quando uno ti punta un fucile in fronte che fai?

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cosa posso dire...al'inizio mi affascinava l'idea di una "cuba" siro-irachena....ma questi sono dei pazzi e chi li finanzia mi domando, ma davvero, me lo domando e non lo dico per dovere, chi li finanzia come fa a non sentirsi responsabile? I giochetti di potere, le sfere d'influenza, valgono questo inferno in terra?

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Una cosa è abbastanza preoccupante : il governo iracheno non è riuscito ad impedire a quattro pazzi morti di fame di espandersi e conquistare territorio, ed è stato costretto a ricorrere all'intervento internazionale... questo la dice lunga sulla stabilità politico/militare dei paesi del terzo mondo, e non è l'unico caso, anche se in Irak la violenza dei guerriglieri è particolarmente odiosa, per esempio stati come Birmania-Laos-Thailandia sono governati de facto dai trafficanti di droga, idem alcuni paesi centroamericani. 

 

Probabilmente se fosse stato lasciato al suo posto Saddam questo casino non sarebbe successo, in alcuni paesi una dittatura forte è l'unica cosa che tiene assieme lo stato, ma il casino nasce ancora prima : negli anni '50 con la nascita del nazionalismo arabo e la deposizione delle monarchie arabe, se in Irak, Libia, Egitto, ecc... fossero rimasti i re insediati dopo il trattato di Sèvres del 1920 oggi avremmo un Medio Oriente a livello delle tigri asiatiche...

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Ma non penso...i re sono caduti perchè erano deboli e non c'era uno stato solido...il medio oriente è instabile per definizione: l'unica stabilità che abbia conosciuto dopo il califfato è stata quella coi mamelucchi e quella con gli ottomani. Cioè quando è stato unito.

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Ma non penso...i re sono caduti perchè erano deboli e non c'era uno stato solido...il medio oriente è instabile per definizione: l'unica stabilità che abbia conosciuto dopo il califfato è stata quella coi mamelucchi e quella con gli ottomani. Cioè quando è stato unito.

 

Mah, a detta di testimonianze di chi ha vissuto quel periodo l'Egitto sotto re Faruk (morto di gozzoviglie in esilio a Roma) era un paese abbastanza moderno e che stava bene, anche l'irak fino al regno di Feisal era un paese dinamico, meta economica di tantissimi inglesi e francesi, alcuni di essi vivevano pure la. I problemi sono iniziati con la guerra fredda, la nascita dei paesi "non allineati" (che erano quasi sempre dittature senza un vero e proprio collante ideologico) e la nascita del nazionalismo arabo. Nel 1950 probabilmente si viveva economicamente meglio a Baghdad che a Bucarest o Lisbona...

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E non dimentichiamo l'Iran, che molto probabilmente se la passava meglio sotto lo Scià, benché non fosse certo una mammoletta, ma a confronto con quelli che lo  rovesciarono.....

Del resto fu rovesciato non perché reggesse con mano duramente dittatoriale il paese, ma perché aveva attentato ai beni ed all'autorità del clero mussulmano.

 

E pensare che allora la Sinistra in Italia applaudì sfrenatamente la rivoluzione di Khomeini come se fosse democratica e progressista!

Quando si dice essere pirla......

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E non dimentichiamo l'Iran, che molto probabilmente se la passava meglio sotto lo Scià, benché non fosse certo una mammoletta, ma a confronto con quelli che lo  rovesciarono.....

Del resto fu rovesciato non perché reggesse con mano duramente dittatoriale il paese, ma perché aveva attentato ai beni ed all'autorità del clero mussulmano.

 

L'Iran è l'unico caso nell'area dove economicamente vivono meglio adesso che con lo Shah, anche perché non stiamo parlando di un paese arabo (ne di lingua, ne di etnia), la monarchia Pahlavi era parecchio ottusa, si racconta che dava il filetto ai suoi cani mentre la gente non aveva nemmeno da mangiare... Comunque a differenza degli altri paesi della zona l'Iran una democrazia, seppure autoritaria, ce l'ha, con tanto di elezioni e partiti politici.

Le monarchie arabe (Faruk in Egitto, Feisal in Irak) non furono comunque rovesciate dal clero religioso (che anzi le sosteneva in parte), ma dal nascente nazionalismo arabo, fomentato dalla logica dei "paesi non allineati" di Nasser, Suharto, ecc...

 

Questo era l'Irak durante la monarchia filoinglese:

https://www.youtube.com/watch?v=LXqG54x1DUU

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@Fabius81

che in Iran vivano meglio adesso che ai tempi dello Scià è possibile, ma dipende da chi......

 

Quanto agli sprechi dei potenti davanti alla povertà di molti, a parte che non siamo certo noi in Italia a poter dar lezioni in merito, comunque ricordo che la moglie di Khomeini, mentre il marito era in esilio a Parigi cacciato perché si opponeva alle riforme di Rheza Palehvi che voleva intaccare il potere del clero iraniano, andava a far compere da Dior.....

 

Quanto poi alla democrazia iraniana, nulla da dire formalmente, anche se forse sostanzialmente il popolo lì non è che conti molto, visto che il vero potere è nelle mani della ristretta cerchia alto-sacerdotale.

Comunque una cosa è la democrazia, fosse pure reale, un'altra lo stato di diritto.

Poi certamente ciascuno ha le sue preferenze, ma allora preferisco una monarchia od un'aristocrazia intelligente ad una democrazia di coglioni!

Edited by Mario1944
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L'ISIS: branchi di maiali che girano in macchina e sparano dai finestrini uccidendo persone a caso, poi scendono e decapitano le vittime; ecco cosa sono. 

 

Questi gruppi di fanatisti sono solo il frutto delle azioni americane: prima Saddam e poi Gheddafi; guardate ora l'Irak e la la Libia in che stato sono. Queste situazioni non sono altro che i frutti delle azioni loro e dei loro lacchè.

 

Ora si dessero una mossa nell'eliminare il problema e anche anche alla svelta.

esatto, al di la di chi sia il responsabile o meno del loro avvento, se ci sono gruppi armati che praticano omicidio e pulizia etnica pure con le modalità documentate, vanno fermati, punto.

Edited by p1olo
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E non dimentichiamo l'Iran, che molto probabilmente se la passava meglio sotto lo Scià, benché non fosse certo una mammoletta, ma a confronto con quelli che lo  rovesciarono.....

Del resto fu rovesciato non perché reggesse con mano duramente dittatoriale il paese, ma perché aveva attentato ai beni ed all'autorità del clero mussulmano.

 

E pensare che allora la Sinistra in Italia applaudì sfrenatamente la rivoluzione di Khomeini come se fosse democratica e progressista!

Quando si dice essere pirla......

Lo Scià propugava un nuovo Iran in cui tutti avrebbero partecipato alla ricchezza petrolifera, senza cedere al consumismo occidentale(non spiegando come) e invece che investire nell'industrializzazione del paese spendeva i soldi a comprarsi l'amicizia americana comprando armi all'avanguardia in quantità spaventosamente alta.....ma senza avere un esercito in grado di usarle........ok che ce l'hai con le religioni, ok che lo scià era occidentalista e laico....ma un po' di obiettività 

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@Demò,

guarda che "l'avercela con le religioni" non c'entra niente con la questione.

A mio giudizio lo Scià era meglio di quelli che l'hanno rovesciato sia per noi occidentali (Cicero pro domo sua) sia per gli Iraniani stessi.

Che poi fosse un tiranno non è certo controvertibile, ma un tiranno non è necessariamente un coglione assetato del sangue dei suoi governati, anzi!

Comunque Khomeini e successori non mi risulta che siano stati meno tirannici, semmai di più e per di più la loro debolezza militare indusse Saddam Hussein ad assalirli in una guerra costata circa un milione di morti ad entrambe le parti.

Senza contare l'impoverimento del paese causato dalle sanzioni americane ed occidentali per l'ostinazione "antisatanica" dei preti mussulmani.

Tra l'altro se un Iran laicizzato e potente non era certo gradito agli altri paesi (arabi) del golfo, un Iran sciita e fanatico li ha spaventati ancor di più e li ha indotti a passi autolesionistici come l'appoggio ai fanatici sunniti ribelli in Iraq, con le conseguenze di cui si tratta in questo topic.

 

Quanto agli Americani, anche in quel caso si rivelarono particolarmente coglioni, lasciando cadere un alleato prezioso nell'area medioorientale, in nome dell'appoggio a non si sa quale "democrazia","libertà", "rivoluzione"  che sarebbe stata rappresentata (???) dai sottanoni preteschi e medioevali (in senso cattivo....) di Khomeini e dei khomeinisti!

Storia simile con Saddam Hussein e con il suo regime, con l'aggravante che la demolizione fu opera degli Americani stessi:

quem deus perdere vult, dementat.....

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Non si può parlare della rivoluzione iraniana senza parlare degli inglesi e di come gli americani li abbiano sostituiti. Non si può comprendere la storia iraniana senza considerare quanto il clero sciita ne abbia sempre rappresentato il baluardo dell'indipendenza contro gli stranieri....si, è un paese non libero, ma è un paese libero dall'influenza altrui NONOSTANTE il petrolio e senza dubbio è uno dei pochi paesi dell'area mediorientale con una propria identità definita. E' dominato da un regime da stato pontificio post napoleone, e mi auguro che il giorno in cui si libereranno dai preti possano diventare una specie di Spagna, piuttosto che un'altra Italia

Edited by Demò
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@Demò,

ma che il clero sciita abbia avuto ed abbia una funzione rappresentativa, anzi autorevolmente rappresentativa del popolo iraniano è poco ma sicuro, altrimenti ci sarebbe ancora lo Scià o ci sarebbe una classe politica non soggetta al clero:

non è mica che i preti iraniani siano piovuti dal cielo, magari mandati direttamente da Allah con superpoteri!

Quanto e se abbia giovato agli Iraniani il cambio dallo Scià a Khomeini è certo materia opinabile, se non altro perché non sappiamo che cosa avrebbe realmente fatto lo Scià al posto di Khomeini:

sarebbe potuto rivelarsi peggiore di Pol Pot.....

Se guardiamo a quello che avvenne fino a quando fu al potere non parrebbe che sarebbe stato malaccio e forse, viste le condizioni disastrose dell'economia iraniana, sarebbe stato meglio di Khomeini e successori.

 

Comunque io, se fossi stato negli Stati Uniti, avrei vigorosamente difeso il mio alleato nell'area contro una masnada di fanatici, a prescindere da tutto:

in genere è meglio aver a che fare con un corrotto che con un demente, se poi i dementi sono un'orda.....

Stesso ragionamento per Mubarak, lasciato cadere dagli Stati Uniti  in nome di non si sa quale libertà, democrazia, volontà popolare, con le conseguenze che poi si sono viste.

Se si vuole mantenere un impero, lo si deve reggere con mano ferma, senza farsi abbacinare da presunti fari di libertà, giustizia sociale, democrazia, stato di diritto ecc., tanto più quando sono fari accesi da personaggi che con libertà, democrazia, giustizia sociale, stato di diritto ecc., almeno in senso occidentale, non hanno proprio niente a che fare.

L'esempio dell'Iraq è comunque da manuale per mostrare quanto siano talvolta (ultimamente molto spesso.....) coglioni gli Americani.

Edited by Mario1944
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@Fabius81

che in Iran vivano meglio adesso che ai tempi dello Scià è possibile, ma dipende da chi......

beh, sicuramente parecchi, visto che la prima cosa che hanno fatto è stato nazionalizzare i proventi dei pozzi petroliferi, che prima erano in mano alle multinazionali (Eni comptresa; anzi, l'Eni era quella meno peggio, chè dava una quota parte dei profitti al governo locale, cosa che le care vecchie 7 sorelle USA facevano col quasi..).

 

Cmq, in generale, credo che la componente petrolio & contorni abbia una sua importanza nell'instabilità della zona (nel senso che a troppi fa comodo non ci sia stabilità): se non c'avessero tutte ste risorse, qualcuno parlerebbe di loro?

E sì che i pazzi fanatici non stanno solo là: quanti paesi c'hanno matti veri al potere senza che qua ce ne interessiamo minimamente?

 

Due esempi (tra i troppi che potrei fare) a caso: la Birmania coi suoi militari e la NordCorea, colla sua dinastia pre-post-sempre comunistissima.

Stanno fuori da quasi tutti i radar e la gente muore letteralmente di fame & oppressione!

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Infatti, ad esempio una delle situazioni abbastanza paradossali dell'Iran è che molti fuggiti dal paese dopo il 1979 possono tranquillamente farvi ritorno, la mia famiglia conosce un iraniano che ha un negozio a Genova e che spesso torna nel suo paese. Inoltre adesso, dopo la sconfitta della "destra" iraniana di Ahmadinejad e la vittoria della "sinistra" di Rohuani (il concetto destra-sinistra è diverso da quello europeo) stanno cambiando parecchie cose, in primis una riapertura delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, anche in funzione anti estremisti.

Alcuni dati sono abbastanza evidenti : dopo il 1980 l'Iran ha praticamente sconfitto l'analfabetismo, caso raro nella zona (la ricca Arabia Saudita ha ancora forti sacche di analfabetismo) ed il reddito pro capite è fortemente aumentato, oggi è più alto di quello del Brasile.

Il vero problema dell'Iran è dato, più che dalla religiosità, dal forte nazionalismo etnico, l'appartenenza all'etnia indo-europea viene ostentata, spesso in funzione anti-araba/semita.

 

Sulla Corea del Nord non saprei pronunciarmi, mi sembra un paese talmente assurdo da non sembrare vero, una sorta di incubo orwelliano realizzato dal vero, però sulla situazione economica reale le testimonianze sono molto contrastanti, le foto della capitale Pyongyang non la fanno sembrare una città da terzo mondo, anzi sembra decisamente meglio di tante altre situazioni asiatiche:

 

http://www.trendingcity.org/asia/2013/4/12/rollerblades-instagram-and-north-korea

http://www.ihcahieh.com/2013/04/pyongyang-03-touchdown-north-korea.html

http://theweek.com/article/index/240694/photos-a-rare-glimpse-of-north-korea-through-the-lens-of-instagram

https://www.youtube.com/watch?v=D4hLctBvojE

Edited by Fabius81
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beh, sicuramente parecchi, visto che la prima cosa che hanno fatto è stato nazionalizzare i proventi dei pozzi petroliferi,

 

Ah be' certo, se la misura del benessere d'un popolo è la nazionalizzazione dei proventi dei pozzi petroliferi.....

Tra l'altro ci sarebbe anche da domandarsi dove finiscano quei proventi nazionalizzati, perché se se li spartiscono il dittatore con l'elite dominante, possono essere nazionalizzati quanto vuoi, ma la gran parte della popolazione può continuare a vivere "comodamente" in miseria.

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Amico mio, i pazzi del terzo mondo sono armati proprio da paesi come gli Stati Uniti: lì non si stanno facendo la guerra a colpi di fionda, perciò prevale uno. Altro che "si fanno governare dalle religioni": ma di che parliamo? Ma quando uno ti punta un fucile in fronte che fai?

Ah già, gli Usa cattivi delle lobby e delle multinazionali.... e le scie kimike non le citiamo?

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Alcuni dati sono abbastanza evidenti : dopo il 1980 l'Iran ha praticamente sconfitto l'analfabetismo, caso raro nella zona (la ricca Arabia Saudita ha ancora forti sacche di analfabetismo) ed il reddito pro capite è fortemente aumentato, oggi è più alto di quello del Brasile.

 

Dalla Repubblica del 24.1.2014

"L'Iran ha alta inflazione e altissima disoccupazione, ha una struttura produttiva obsoleta e non competitiva e non ha le tecnologie e le risorse per rilanciarla. Le sanzioni hanno bloccato l'accesso del paese a molte tecnologie e prodotti oltre a congelare capitali in molte parti del mondo. L'economia è in recessione (meno 5 per cento il Pil) e senza un cambiamento di scenario non è prevedibile una inversione di tendenza.".

 

Dal Sole24Ore del 24.1.2014:

"L'Iran di Rouhani bussa alla porta del Wef di Davos. Non c'è da sorprendersi: tra le nevi della "Montagna incantanta" sono già avvenuti passi di questo tipo in passato. Rouhani sa che le sanzioni internazionali, commerciali e finanziarie, strozzano la già fragile economia di Teheran troppo dipendente dal petrolio. Così gioca la carta della "diplomazia del sorriso" verso i ceo della maggiori società del mondo.".

 

Può darsi che il reddito pro capite iraniano sia aumentato, ma potrebbe valere il principio del pollo di Trilussa.....

e comunque è da vedere che con lo Scià al potere sarebbe andata peggio.

 

 

 

 


dopo il 1980 l'Iran ha praticamente sconfitto l'analfabetismo, caso raro nella zona (la ricca Arabia Saudita ha ancora forti sacche di analfabetismo)

 

Tu sei quello dei numeri a caso vero?:

le stragi degli Ebrei in Europa incominciarono solo dopo il 1930, no?

appunto!

 

Dati dell'Onu sull'analfabetismo in Iran ed in Arabia Saudita nel 2011:

18% della popolazione in Iran (praticamente sconfitto l'analfabetismo???) e 15% in Arabia Saudita.

Tra l'altro, paesi mussulmani e non propriamente democratici come il Sultanato del Brunei e l'Emirato del Kuwait se la passano molto meglio dell'Iran: 5% di tasso d'analfabetismo ciascuno.

Sono piccoli e ricchi?:

va bene, prendiamo un grande e povero e anch'esso musulmano come l'Indonesia:

tasso d'analfabetismo all'8%,

Perfino lo Zimbabwe, economicamente disastrato e politicamente dittatoriale, quanto ad analfabetismo sta meglio dell'Iran:  9% sempre nel 2011.

 

Forse lo Scià non avrebbe fatto meglio, ma certo Khomeini e successori non sembrano essere stati particolarmente efficienti, salvo forse che per le loro tasche.

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Silverselfer

Quello che spaventa o dovrebbe spaventare gli europei è la progressiva cessione di autorità che il vecchio continente sta mettendo in atto a favore proprio di capitali provenienti da questi Stati. Penso ai petroldollari ma anche ai capitali cinesi e russi, dal sudamerica, indonesia (il più popoloso stato islamico del mondo) eccetera. Tutte le famigerate "riforme" che dovrebbero metterci al passo con i tempi, sono in realtà un adeguamento agli standard di questi paesi e gli effetti sulla società temo che saranno gli stessi perché gli ammortizzatori sociali già ora da quella parte del mondo vengono descritti come "un lusso" dei vecchi parrucconi europei. 

 

Mi preoccupa l'elezione plebiscitaria ottenuta da Erdogan in una strana Turchia sempre più simile a uno stato islamico pur rimanendo membro della NATO. Poi c'è una componente nuova in tutto questo contesto che è la rete. Non dimentichiamoci il gioco fondamentale che ha giocato negli ultimi anni e nel particolare delle primavere arabe. In Europa e negli States fino alla cina e in Birmania e nella stessa Turchia degli scontri di piazza proprio contro Erdogan. Ora che ci penso anche in Siria tutto è scaturito da quella bufala del blog della presunta ragazza lesbica poi rivelatosi essere un americano della Georgia. In Iran ci sono state le proteste della rivoluzione verde del 2010. Ecco, ammesso e non concesso la bontà di tutto questo, mi domando se non sia comunque il segno da cogliere, il sogno che dovrebbe guidare un nuovo concetto di società che superi le ideologie del comunismo e se si può definire ideologia del neo liberismo finanziario. 

 

Noi italiani siamo testimoni del primo caso di questi movimenti internettiani che ha realizzato in seggi elettorali la propria protesta e al di là del giudizio politico, lo ha fatto mettendo in campo anche un altro modo di autofinanziamento ... sicuramente pieno di ombre, ma del resto anche l'altro modo non ha mai brillato di trasparenza. 

 

Siamo sicuramente agli albori di qualcosa e allo stesso tempo assistiamo a questi veri e propri rigurgiti di medioevo che ne rappresentano l'antitesi. Penso proprio alla Siria, quando nelle prime fasi la polizia di Assad dava la caccia agli adolescenti perché sapevano usare i social network veicolando notizie come era già accaduto in Egitto e Libia ... questo è l'orribile video del tredicenne torturato ed evirato prima di essere ucciso ---> vi avverto che il contenuto è estremamente violento e disgustoso.

 

 

Poi c'è il caso assai meno impressionante ma non meno rappresentativo dei sei ragazzi iraniani arrestati perché hanno fatto questo video ballando Happy di Pharrel.

 

 

E' come se esistesse una realtà non realtà che vive nel cyborgspazio che ha comunque concretato una cultura e questa inizi a cortocircuitarsi saltuariamente con il mondo reale, il quale reagisce con il più arcaico dei modelli di censura, Nei paesi arabi con l'oscurantismo di una rivoluzione che ha nel mirino "la radice del male" cioè la cultura in tutte le sue forme ed espressioni, compresa quella religiosa ---> Nel califfato iracheno si è fatto saltare il tempio di Giona che è un profeta riconosciuto anche dall'Islam, ma lo stesso è accaduto con le biblioteche di Timbutcù, per non parlare dei presunti studenti analfabeti talebani e poi veniamo a sapere che capitali sauditi sono entrati in maniera massiccia nelle più prestigiose università del Regno Unito ... e questo è assai inquietante ... 

 

In occidente al contrario, la censura è più strisciante e si veste di diritti ,,, io non posso certo dimenticarmi le giornate di presidio davanti al parlamento contro la legge bavaglio che prevedeva multe salatissime e chiusura di ogni blog che esprimesse il dissenso. Oggi si usa il copyright come pretesto ... ad esempio il video di quei ragazzi iraniani potrebbe essere "censurato" usando il pretesto che non sono stati pagati i diritti della colonna sonora. Poi c'è tutta la questione di Echelon prima, Wikileaks poi e dopo ancora NSA/Snowden che hanno coinvolto gli Stati Uniti mentre i vari Occupied da Wall Street si spargevano per tutte le città USA ... insomma, esiste una storia che non si sta scrivendo ma che interagisce ormai con il corso degli eventi. 

 

In ogni modo è tremendo quello che sta accadendo e il peggio pare sempre che debba avvenire e non solo, ma a ben guardare e ascoltare e leggere, ci si accorge che anche l'informazione segue un mainstream ben allineato politicamente. Ad esempio, io vivendo buona parte del giorno in automobile ascolto molto la radio e sovente ascolto radio24 e quando l'Isis entrava a Mousul ci fu un collegamento in diretta con un corrispondente che ci viveva e questo si stupiva perché la gente era felice e accoglieva di buon grado le milizie perché, e questo la stampa occidentale omette sempre di dirlo, al Maliki è stato un farabutto patentato dagli americani e teneva Mousul sotto assedio per via dei Curdi e lo stesso esercito, quello addestrato anche da noi italiani, non ha sparato una pallottola per difendere né Mousul e tanto meno le altre città. Si ritiravano semplicemente e siccome io sono maligno, penso anche che è stata una mossa strategica di Maliki perché sapeva di aver perso l'appoggio internazionale, mentre con l'emergenza ora è diventato di nuovo il male minore. 

 

Ultima cosa e la pianto ... quelli non hanno le pezze al culo,bensì sono foraggiati dall'Arabia Saudita e Qatar e compagnia bella. E per quanti volevano difendere ancora la politica estera disastrosa degli Stati Uniti, ricordo che al Baghadi lo avevano arrestato ma poi lo hanno anche rilasciato perché ritenuto "innocuo" ... certo con il senno di poi non si può fare la storia, ma di errori del genere ne hanno commessi parecchi ... e poi ricordiamoci che papà Bush lavorava per il papà di Osama Bin Laden e i loro pargoli giocavano con i soldatini insieme da bambini ... per non parlare dei talebani cui la CIA aveva regalato gli stinger che usavano contro gli elicotteri a stelle e strisce e si potrebbe andare avanti per ore ... per dire ... i francesi o gli inglesi la guerra la sanno fare decisamente meglio e con questo non voglio sostenere che fanno meno morti ... anzi, la guerra la vince sempre chi ne sa fare di più nel campo avversario. 

 

Altro dettaglio su quelli che qualcuno si ostina a chiamare "pezze al culo", buona parte dei miliziani sono arruolati in occidente ... cioè da noi. Vi faccio l'esempio dell'australiano Kahaled Sharrouff, siriano di cittadinanza australiana che in guerra ci ha portato anche suo figlio Raqqa di cui ha twittato questa bella foto ricordo agli amici rimasti a casa (in Australia) 

 

isis-bambino.jpg

 

Quella che ha in mano è una testa mozzata ... e questo bambino potrebbe essere anche il compagno di classe di uno dei nostri pargoli ...  in quest'altra foto si vede che altri papà occidentali hanno seguito lo stesso esempio

 

isis-bambino2.jpg

 

 

Ecco ... vedete che non sono poi così distanti da noi ... non sono alieni venuti dalla luna ... non hanno le "pezze al culo" e soprattutto hanno tanti bambini, il che gli permette di sacrificarne qualcuno per la causa ... speriamo solo che Gesù bambino non porga l'altra guancia a Raqqa ... 

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Noi ci abbiamo messo lo zampino certo ma loro di natura sono molto violenti, che si ammazzino pure.

 

Poi quando arriveranno alle nostre porte vedremo il dafarsi

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