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consigli su come comportarsi quando il tuo migliore amico probabilmente é gay


Frances97

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Insomma , il mio migliore amico probabilmente é gay ----> http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/27543-salve-a-tutti/#entry781319. (questo é il link dove mi presento e racconto un po' il tutto ) . Mi servirebbero vostri consigli e semmai vorrei che mi raccontasse i vostri coming out e le vostre paure nel dichiarare la propria preferenza sessuale. Grazie!

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Ciao,

 

all'inizio avevo pensato "Embè?", ma poi leggendo ho capito che la cosa in effetti merita un po' di attenzione in più.

Beh, certamente quella dell'accettazione - periodo brevissimo o lungo che sia - è una fase della nostra vita fastidiosa: è un periodo che tempra, che insegna, ma che richiede tanta pazienza e un discreto "capitale" di sofferenza, diverso per ciascuno. A volte la cosa passa praticamente liscia, in altri invece può causare qualche problema in più...

Quello del tuo amico mi sembra un caso da vedere sotto due aspetti:

- Capire chi è
- Accettare chi è

A quanto pare tu sottolinei che lui, nell'eventualità sia davvero questo il suo "non detto", stia ancora cercando di capire CHI sia circa il suo orientamento sessuale. E questo a volte è peggiore dell'accettarsi per come si è, poiché veramente non si sa che pesci prendere....

Può aiutare chi è in questa fase il provare nuove esperienze: mettersi davanti a delle scelte e sperimentare su se stessi verso chi si è attratti. Esemplificando, con chi andresti a letto tra Marco e Giulia? Ovviamente la cosa è molto banalizzata, ma si tratta di capire veramente CHI ti piace (e possono piacere anche entrambi, eh).

Molto spesso i ragazzi omosessuali hanno inoltre la sensazione di essere attratti fisicamente da un ragazzo, ma di non vedersi con un ragazzo mano nella mano, a baciarlo, vedersi tutta la vita con un uomo etc. 

Io li chiamo "residui educativi": passano quando si fanno esperienze e si sperimenta che son cose che piacciono... (la pulsione non sbaglia mai, gli "accessori" invece si "modellano" con l'esperienza).

Importante, inoltre, è orientarlo al fatto che non è necessario, anzi è sbagliato, etichettarsi. Non bisogna definirsi "GAY", "ETERO", "BISEX", etc..
Siamo quello che siamo: Paolo, Luca, Federico.... e basta così, senza timore. Il tempo poi ci schiarirà ancor più la strada... :).

Quanto all'accettazione, credo che il suo problema sia davvero capire CHI è, questa fase verrà "più facile" dopo questo: in fondo è l'incognita a spaventarci.
Utili potrebbero essere sicuramente "storie" di persone serene, accettatesi ed accettate. Lo "sdoganamento" della tematica non può che essere il passo migliore, assieme a buone dosi di vicinanza affettiva e di distrazione dai "troppi" pensieri che uno potrebbe fare in un determinato periodo della vita.

Incontrare poi ragazzi che ti fanno battere il cuore può aiutare ancor di più!

Cosa puoi fare tu? Stargli vicino, e magari essere anche audaci! Con molto tatto, con il tatto di chi accompagna, non di chi dà l'impressione di entrare nella mente dell'altra persona, io proverei anche ad affrontare un po' più chiaramente ed apertamente l'argomento... sperando che trovi la forza e la fiducia per aprirsi!

Dirlo agli altri è un gran modo per dirlo a se stessi!

In fondo, per il solo fatto che tu ti sia iscritta qui, il tuo affetto par ben più che sincero e ben connotato :).

Facci sapere, auguri!

P.S. Ovviamente questa non è una formula universale. Molti ti potrebbero dire che è completamente diverso, ma io mi sento davvero di dirti così perché la credo personalmente, sperimentata su e da me stesso, la cosa migliore.. 

Ciauz! ;)

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Ho vissuto una situazione simile… solo dall'altro lato.

Al tuo posto c'era un amico d'infanzia e compagno di classe; tuttora uno dei miei migliori amici. Ci conosciamo dal primo anno di materne… quasi quindici anni.

Spesso abbiamo dormito insieme, come amici s'intende, e sono spesso stato imbarazzato da simili situazioni, anche perché trovo abbia un fisico attraente… perciò anche spalmargli una crema solare comportava determinati rischi che ti lascio immaginare.

Avevo già fatto coming out con alcune amiche e amici e i miei genitori, ma mancava lui, e dovendo stare cinque giorni in croazia nella stessa sua stanza a metà giugno glie ne ho parlato verso la fine dell'anno scolastico. L'ha presa parecchio bene, e durante la vacanza mi ha fatto un sacco di domande sul mio ragazzo ideale o cose simili xD

Ora veniamo a te e al tuo amico: il coming out è (relativamente) facile da fare e (solitamente) riesce bene se la persona con cui parli l'hai conosciuta da non molto tempo (si teme meno una sua reazione negativa: non rischi di perdere un'amicizia duratura… che poi son paranoie), se sai che ha una mentalità aperta e sai che la sua probabile reazione sarà quella di un'accettazione immediata (e quasi deludente, secondo la mia esperienza).

Il mio primo coming out l'ho fatto con una compagna di classe del liceo, con cui ho fatto amicizia in seconda, e che sapevo essere una militante alle manifestazioni, quasi femminista e "di sinistra".

Nel tuo caso, o mancano alcuni dei presupposti, o il tuo amico deve ancora accettarsi, o non è gay/bisex.

Il problema dell'accettazione è che può essere un processo lungo, che nel mio caso è culminato con un maggiore ottimismo, maggiore felicità, e maggiore voglia di dire la mia sui temi inerenti l'omosessualità, anche se l'ambiente non era favorevole al massimo.

Lui come si rapporta con l'omosessualità in generale? Cosa fa se vede un bacio gay? Cosa pensa dei matrimoni e delle unioni civili? E dell'adozione?

Edited by AirTotem
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Allora secondo me è importante che prima si accetti lui. Siete molto giovani e può essere che questo non sia ancora avvenuto. Difficilmente se non impara a rispettarsi da solo esigerà rispetto dagli altri con un coming out.

 

Io a 25 anni essendomi ormai accettata faccio ancora fatica,ho scelto di dirlo ad una persona alla volta probabilmente per una mia difficoltà a parlare in pubblico.

 

Nel mio caso di sicuro influisce il fatto di essere bisessuale, e avere anche avuto una lunga relazione con un ragazzo i primi anni di università, aver dichiarato il mio interesse per alcuni ragazzi e negato o nascosto quello per alcune ragazze, sta di fatto che anche dagli amici d'infanzia spesso non vengo presa sul serio, devo ripetere il concetto più volte ed in modo assertivo.

 

Se racconto episodi del passato che lì per lì avevo tenuto nascosti molti rispondono con frasi tipo "vabbè ma fu un errore, una sbandata, capita..mica vuol dire che sei lesbica" o peggio "ma uno queste cose le dice per scherzo" guardandomi fisso negli occhi.

 

Altri invece si dicono offesi perchè glielo dico solo adesso :) ! Comunque nessuno fin'ora si è comportato diversamente con me, al massimo perseverano nella negazione, ma sicuramente anche a causa mia che l'ho negato a me stessa per tanti anni.

Quello che mi ha fatto scattare la molla dell`orgoglio è vedere alcuni amici omosessuali/bisessuali in difficoltà in un gruppo di volontari con cui stavo, sono loro che mi hanno chiesto di dichiararmi anche io, non lasciarli in minoranza a difendersi.. Veramente però questa situazione mi ha amareggiato molto e ho deciso di lasciare quel gruppo (anche per altri motivi per carità).

Forse non mi sono dichiarata al liceo, o ci ho provato ed ho fatto subito marcia indietro, perché non avrei saputo fronteggiare queste avversità, insomma un po` ora ci rimango male ma vado avanti con la mia vita.

 

Poi un'altra cosa che mi ha dato coraggio ovviamente è stato il pensiero di dover difendere la relazione con una ragazza, il fatto che vergognarsi di farci vedere in pubblico o di parlare di lei o comunque il fatto di non darle quello che ho dato in passato a un ragazzo mi faceva stare male, peggio di qualsiasi insulto omofobico :)

 

Insomma secondo me non dovresti preoccuparti troppo, il giorno del coraggio e dell'orgoglio arriverà, basta che tu fino ad allora gli stia vicino e magari che quel giorno tu faccia una battuta tipo "Bell'amico! Perché non me l'hai detto prima? Mi ritieni omofobica?!" per quanto mi riguarda sono le reazioni che ho apprezzato di più.

 

Scusate il papiro!

Edited by Lili
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Ciao :) sono anche io nuovo del forum quindi non ho una grande esperienza, ma provo ad esprimere anche io un pensiero. Vorrei capire una cosa: ma quali sono gli elementi concreti che ti fanno pensare che il tuo amico sia gay? Mi spiego: se come dici tu ha spesso subito "derisioni" dai compagni di classe etc. il fatto che sia un po' spaventato dal conoscere persone nuove mi sembra del tutto comprensibile, in questo caso avresti ragione tu sul fatto che ciò derivi dalla paura verso il giudizio altrui, ma non è affatto detto che il giudizio di cui ha paura riguardi la sfera affettiva/sessuale. Più in generale, una persona che è stata o è oggetto di scherno da parte di compagni di classe o conoscenti tenderà ad avere poca stima in sè stesso, specialmente in età adolescenziale in cui il giudizio e l'accettazione altrui sono importantissimi, e da ciò potrebbe derivare sia la chiusura verso le nuove conoscenze (che potrebbe comunque essere un tratto caratteriale e non una situazione contingente) sia questa voglia d "trovare sè stesso".

 

Se tu hai pensato subito al fatto che dietro ciò ci sia una celata omosessualità evidentemente avrai altri elementi che ti hanno portato a questa conclusione, no? Perchè quelli che hai raccontato sono molto generici, nel senso che potrebbero essere dovuti a quello ma anche a mille altre situazioni sottostanti (per usare una metafora medica, è un po' come dire che uno ha la febbre e quindi sicuramente ha l'influenza, quando invece la febbre potrebbe essere dovuta a mille altre patologie molto diverse fra loro). Te lo chiedo perchè il fossilizzarsi su questa spiegazione e quindi comportarsi solo in conseguenza di questa potrebbe portare ad atteggiamenti addirittura controproducenti: se il problema è davvero che è gay e si sta accettando, sarà meglio comportarsi X, se il problema è la scarsa autostima sarà meglio fare Y, e così via...

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ammettiamo che sia gay; tu puoi fare solo una cosa:

rispetta i suoi tempi!

se siete così in sintonia "mentale" stai sicura che la prima a cui ne parlerà sarai proprio tu!

 

ma può e deve essere lui a farlo, senza forzature.

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Secondo me tu pensi che sia gay ma in realtà è tutto un tuo costrutto, è probabile che abbia semplicemente problemi esistenziali.

 

Di certo il fatto che frequenti per così tanto tempo la stessa persona non gli fa bene.

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Ciao.

Mi ha incuriosito questa situazione, è troppo ambigua. Personalmente mi riconoscerei parecchio in questo ragazzo, però non fidarti delle tue sensazioni perchè potrebbe anche avere altro per la testolina, e non una situazione riguardante i gusti sentimentali\sessuali.

Considerando che non so com'è fatto caratterialmente, in atteggiamenti o quant'altro, personalmente ci parlerei chiaramente a cuore aperto; un'uscita del tipo:" Senti, lo so che ne abbiamo già parlato, ma non ce la faccio a guardarti e notare che hai qualcosa dentro te stesso che non va e che magari parlarne potrebbe aiutarti un minimo. Qualsiasi cosa sia, che probabilmente non capirei o che comunque il mio aiuto non servirebbe a nulla, potresti dirla tranquillamente, lo sai. Davvero, ormai mi conosci benissimo.. ", insomma.. Ci riproverei.

Però c'è da considerare che magari è stressato per qualcosa, o preso da situazioni che conosci già ma che non prendi in considerazione momentaneamente.

Ok, probabilmente non sarò d'aiuto, ho commentato poche volte in questo forum, ma c'ho provato!!

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Grazie a tutti per queste risposte! (forse dovrei cambiare il titolo della discussione XD) proprio ieri é arrivato da me per questa vacanza. Sottolineo il fatto che é lui a cercare me e il mio ascolto in qualsiasi cosa. Per un anno intero o giú di lí (proprio perché volevo fare nuove amicizie)non ci siamo visti , e alla fine dopo essere passata da una comitiva all'altra (e cosí anche lui) ci siamo detti che la nostra amicizia era molto meglio di qualsiasi precedente uscita con quei gruppi (abbiamo altri migliori amici che consideriamo fratelli ma loro abitano lontano quindi ci sentiamo spesso ma non vediamo molto). Siamo un tutt'uno , ed io non sono gelosa delle sue amicizie e se deve andare da qualche parte da solo io non ho problemi a lasciarlo(non siamo mica fidanzati), lui mi cerca perché dice che con me é libero di essere se stesso ! Non posso purtroppo farvi vedere i suoi atteggiamenti e non penso che da questi sia possibile connotare il suo orientamento. É complicato , e penso (grazie mille Fe92 , la tua risposta mi ha fatto stare meglio, anche perché hai centrato quello che sento io ...niente da togliere agli altri che invece mi hanno dato una loro esperienza che penso mi aiuterá parecchio!) realmente che adesso debba capire chi é . Se glie lo dicessi cosí non so come la prenderebbe! Ha un carattere sensibile e probabilmente si chiuderebbe o non lo so , giuro ...quindi come altri hanno detto penso che sia meglio che sia lui che lo dica . Grazie a tutti ! Non mi cancelleró da questo forum neanche dopo il suo presunto coming out ,perché mi siete stati vicini! Non ho il tempo adesso di spiegarvi precisamente tutto , datemi solo qualche giorno

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  • 2 weeks later...

Cari ragazzi sono passati giorni dal mio ultimo messaggio... Il mio friend é arrivato il 31 e sono ancora piú sicura della sua omosessualitá. Ho notato che il suo sguardo si posa su figure maschili e spesso mi ha fatto considerazioni su ragazzi(insomma le stesse che faccio io nei riguardi del genere maschile XD) che si farebbero solo in caso di attrazione (correggetemi se sbaglio): <<Che muscoli armoniosi che ha quel tipo ,proprio belli!>> o << Ma quello é proprio un figone hai ragione!>>. Insomma ...

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Non capisco perché non fai tu coming out con lui, coming out da friendly intendo. Vale a dire: introduci abilmente il discorso dell'omosessualità e spieghi che tu non hai niente in contrario, anzi, appoggi le cause sei favorevole ai diritti ecc ecc

Fatto questo lui si aprirà con te non appena si sentirà pronto.

Ciao buona estate!

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