Jump to content

Coppie Gay: Istat 2011


Almadel

Recommended Posts

Ilromantico

Il ritorno delle statistiche che tanto vi piacciono! Dire che i dati mi sembrano poco attendibili è dire un eufemismo. Sarò in malafede, ma credo che i dati siano falsati a meno che non debba credere davvero che dei gay che convivono abbiano paura a dirlo all'Istat (ipotesi alquanto comica). In definitiva un dato ufficiale, ma che non pensi rispecchi affatto la realtà. Lo considererei carta straccia.

Edited by Ilromantico
Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Nel caso dei forumisti i moduli li avranno compilati i genitori

 

Io all'epoca ero single...

 

Comunque non è un dato che mi meravigli, io ho sempre detto

che la maggioranza delle coppie gay in Italia ancora NON convive

 

Sbaglieremmo se ritenessimo il dato il frutto di un timore a dire la

verità, è questo ma anche qualcosa di più

 

Devo dire che a Milano - ancora oggi - fra coppie di giovani gay

universitari, sono tantissimi coloro che non hanno fatto CO con uno

o entrambi i genitori, non spostano la residenza o mantengono due residenze

etc ( anzi a dire il vero ripensandoci fra le coppie di universitarie conosciute

da ultimo...dovrei dire tutte, ma questo sarà un caso )

Link to comment
Share on other sites

anche in svizzera i primi censimenti che iniziavano a contemplare anche le coppie gay riuscivano a rilevare solo poche coppie. poi pian piano sono aumentate nella rilevazione statistica.

 

non è malafede di chi fa il censimento secondo me ma il risultato del nascondere la propria omosessualità dei gay stessi. 

Link to comment
Share on other sites

Ilromantico

 

 


non è malafede di chi fa il censimento secondo me ma il risultato del nascondere la propria omosessualità dei gay stessi. 

 

Appunto, quindi sono falsati.

 

 

 


Devo dire che a Milano - ancora oggi - fra coppie di giovani gay
universitari, sono tantissimi coloro che non hanno fatto CO con uno
o entrambi i genitori, non spostano la residenza o mantengono due residenze
etc

Beh, non è che sia un'osservazione tanto utile (con tutto il rispetto). A quell'età non vanno a convivere nemmeno gli etero, figurarsi i gay, stiamo parlando di un range di età relativamente prematuro per una convivenza e lo stesso dicasi per un C.O.. Diciamo che i giovani ora hanno un po' la cultura del c.o. 'prematuro' fatto in età adolescenziale mentre resta una grossa fetta di una generazione intermedia di 20/30enni che è rimasta "bloccata nell'armadio" (non si sa bene per quale ragioni).

 

Per quanto non apprezzi più di tanto la società del 'bel paese' non credo proprio che il panorama delle coppie gay sia così poco sviluppato. Direi che ci sia più un panorama gay altamente nascosto 

Link to comment
Share on other sites

si parla solo di coppie che convivono...non di coppie fisse....magari tra gli eterosessuali è più forte la leva che li spinge a pensare di dover convivere perchè hanno in testa un certo tipo di futuro da famigliola mulino bianco....anche se poi faranno tempo a mollarsi mille volte

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

 

 


Beh, non è che sia un'osservazione tanto utile (con tutto il rispetto)

 

Poichè almadel si rivolge ai forumisti, che sono in maggioranza in quel

range di età imi pareva utile farlo  constatare.

 

E poi non è del tutto vero...nel senso che la mia percezione

non è relativa ai single, ma a coppie non outed...certo per

molti di loro si tratta di una situazione di "mantenimento" da

parte dei genitori perchè ancora non lavorano

 

E questo certo non facilita affatto...non sto dicendo siano

dei "pavidi" senza motivo, d'altronde però anche questi fattori

influiscono sul dato: se fatichi a stabilizzarti anche in senso economico

( fino ai 30-35 anni ) perdi statisticamente le "nuove generazioni"

 

I nati dopo il 1983

Link to comment
Share on other sites

Sinceramente la notizia mi ha davvero depresso.

Anche nell'ipotesi che gli omosessuali in Italia siano un milione e mezzo

significa che ammette di convivere solo l'1% di noi.

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Beh un dato positivo non è...inutile stare

a raccontarsi favole.

 

Se consideriamo che in Francia nel 2013

sono stati celebrati 7000 matrimoni gay

circa, qui anche nel caso di entrata in

vigore di una ipotetica legge quanti sarebbero

stati?

Link to comment
Share on other sites

A questo punto voglio sperare

che chi si dichiara convivente per l'ISTAT

sia poi chi si sposerebbe ci fossero i matrimoni

e che quindi sarebbero settemila come in Francia.

Link to comment
Share on other sites

Io e il mio compagno abbiamo risposto al censimento come coppia convivente.

E' una tristezza vedere dei dati così bassi, non mi viene in mente nessuna spiegazione se non la volontà di non volersi dichiarare.

Link to comment
Share on other sites

A chi fa i drammi, rispondo copiando la risposta già data in un altro topic ad uno sveglione che non aveva chiaro il perchè dei risultati anagrafici emersi dai censimenti

 

 

 

 


Il censimento individua i nuclei familiari anagrafici composti da 1 persona, ma magari quella persona è felicemente fidanzata da anni, o magari addirittura convive col proprio compagno pur non risiedendo nella stessa abitazione, e quindi non risultando come famiglia anagrafica.
Io per dire sono stato quasi sempre fidanzato, eppure ho sempre avuto una residenza differente dai miei fidanzati...per il censimento sono un single, ma nei fatti non lo sono mai stato.

 

 

Aggiungo: quasi tutti i gay che conosco e che sono in coppia da anni, avendo una casa a testa (esempio una casa ereditata dalla famiglia), hanno residenze diverse, pur stando in coppia a casa di uno dei due da anni e quindi di fatto convivendo.

Tutte coppie reali e durature nei fatti, ma che non emergono per un mero dettaglio anagrafico.

 

Del resto lo stesso discorso vale, a prescindere dal discorso coppie gay, per tutti coloro che vivono in una città pur non avendo spostato la residenza: a Roma ad esempio, a fronte di un dato di residenti ufficiali poco inferiore ai 2 milioni e settecentomila unità, si stima l'ulteriore presenza di oltre un milione di abitanti effettivi ma residenti altrove (studenti fuori sede, immigrati stranieri irregolari, lavoratori che tornano al paese nel weekend, gente che vive a Roma ma per motivi fiscali ha la residenza altrove, ecc.)...tutti fantasmi sulla carta, ma persone in carne ed ossa che vivono in città

Edited by ben81
Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Meno male che c'è Ben81 che ci dà una svegliata a tutti....XD

 

 

 


sarebbero settemila come in Francia.

 

Ovviamente sai bene che non è così, perchè è certamente

MENO impegnativo - in tutti i sensi possibili - rispondere all'ISTAT

rispetto a fare delle Pubblicazioni in Comune

 

Fare delle pubblicazioni in Comune significa che chiunque

all'ufficio anagrafe stato civile, può accedere a quelle informazioni

 

Possiamo forse presumere che la percentuale sarebbe più

alta del fisiologico ( essendo più motivato un gay che abbia

risposto rispetto a quanto non accadrebbe per un etero )

però non certo il 100%

 

Inoltre va detto che in Francia i 7000 matrimoni gay sono

una alternativa rispetto al PACS e alle spalle di questi 7000

matrimoni ci sono migliaia di coppie pacsate, alcune delle

quali magari han preferito rimanere tali etc

 

PS ricordo a Ben81 che anche gli etero possono ereditare-comprare-affittare

case, come poi rivenderle e farne commercio...magari per comprarne una

più grande o una per le vacanze,dove possano abitare coppie...se i gay

preferiscono invece tenerne due separate ci sarà un perchè

 

E non è ovviamente addebitabile alla legge ereditaria...

Link to comment
Share on other sites

 

 


Aggiungo: quasi tutti i gay che conosco e che sono in coppia da anni, avendo una casa a testa (esempio una casa ereditata dalla famiglia), hanno residenze diverse, pur stando in coppia a casa di uno dei due da anni e quindi di fatto convivendo.

Tutte coppie reali e durature nei fatti, ma che non emergono per un mero dettaglio anagrafico.

 

Non ho proprio capito cosa vuoi dire.

Inoltre quando sono venuti quelli dell'ISTAT abbiamo proprio specificato

che io e il mio ragazzo viviamo insieme anche se io legalmente convivo ancora con i miei.

All'ISTAT interessa proprio con chi vivi, non con chi hai la residenza:

addirittura se quel giorno fossi stato ospite da un amico avrei dovuto dire che ero ospite da lei.

Link to comment
Share on other sites

Mamma mia che desolazione; sono molte di più le famiglie raimbow, cioè quelle in cui il genitore gay sposato con etero ha comingouttato ai figli e esce con una persona dello stesso sesso. Però anche io farei attenzione a prendere come realmente rappresentativi i dati ISTAT, il governo Renzi non sta esitando a manipolare una serie di informazioni per diverse finalità e in molti campi. In questo specifico ambito la finalità è quella di retrocedere dalle promesse di riforma del codice civile in modo da ottenere l'appoggio dell'NCD.

 

http://gayburg.blogspot.it/2014/01/renzi-rassicura-alfano-no-al-matrimonio.html?m=1

Edited by Sampei
Link to comment
Share on other sites

Mamma mia che desolazione; sono molte di più le famiglie raimbow, cioè quelle in cui il genitore gay sposato con etero ha comingouttato ai figli e esce con una persona dello stesso sesso. Però anche io farei attenzione a prendere come realmente rappresentativi i dati ISTAT, il governo Renzi non sta esitando a manipolare una serie di informazioni per diverse finalità e in molti campi. In questo specifico ambito la finalità è quella di retrocedere dalle promesse di riforma del codice civile in modo da ottenere l'appoggio dell'NCD.

 

http://gayburg.blogspot.it/2014/01/renzi-rassicura-alfano-no-al-matrimonio.html?m=1

Ma l'ISTAT a chi risponde?

Voglio dire, è verosimile che i dati vengano manipolati per necessità politiche transitorie?

 

A me sembra effettivamente più probabile che non l'abbiano messo per volontà di non dichiararlo, o per semplice disinteresse verso il questionario.

Edited by wotan88
Link to comment
Share on other sites

Si mente agli altri, ma soprattutto a se stessi, e lo si fa anche su un pezzo di carta, pensando e sperando che con un no la "reprimezza" sia più solida e continuativa.

E comunque, io ve lo avevo detto che i gay sono una minoranza, cosi come gli etero. :music:

Link to comment
Share on other sites

ma il gay radar dell'istat come funziona? Su che basi ha contattato Almadel e altri gay in giro per la penisola? Come faceva a sapere che tali eravate?

Link to comment
Share on other sites

Voglio dire, è verosimile che i dati vengano manipolati per necessità politiche transitorie?

pensa alle modalità tendenzialmente arbitrarie con cui viene formato il paniere ISTAT, al modo elegante con cui è esplicitata la pressione fiscale, ai dati che non vengono mai divulgati sul numero reale di beneficiari di prestazioni assistenzialistiche nelle regioni meridionali, i criteri piuttosto giocosi per elaborare i dati sull'andamento de consumo al dettaglio, ecc.

 

Sono dati del 2011, presentati guarda caso solo ora (di solito la presentazione va da un anno con l'altro) in un momento in cui qualcuno potrebbe iniziare a lamentarsi. Stiamo parlando di un democristiano che cerca il consenso ecclesiastico, anzi lo ha sempre avuto e non intende intaccarlo; un democristiano palesemente sostenuto dalle alte sfere massoniche, che non esita a dire che gli F5 non si comprano e poi firma il contratto, che le ambasciate in eccesso vanno chiuse e poi non ne chiude nessuna, che le 50.000 auto blu vanno vendute e poi ne vende 150, che la legge elettorale va fatta e da sei mesi non è nemmeno all'ordine del giorno ecc ecc. Il pudore non esiste.

 

Ti faccio un esempio. Nella mia città per supportare il sindaco pdl-iano uscente hanno detto (DI SANA PIANTA) che è lui il sindaco più amato in assoluto perché "dai sondaggi" era in vetta alle classifiche. Poi si è scoperto che questo prodigioso sondaggio consisteva in questo: un mattino avevano fatto 300 telefonate alle 12:00, cosicché rispondevano solo anziani rincoglioniti a cui veniva chiesto: "ma le piace il sindaco? l'è propi 'n brav fieu veh?". E poi il giornale locale ha pubblicato articoli in prima pagina sul successo clamoroso, SENZA parlare di come era stato fatto il sondaggio. Insomma si sono scelti come fare il sondaggio e si sono inventati le conclusioni che facevan comodo.

I dati sono manipolabili eccome.

Edited by Sampei
Link to comment
Share on other sites

Io ho solo risposto al questionario, barrando la casella "convivente in coppia con l'intestatario"

A casa nostra quelli dell'istat non sono venuti, so che da altre parti sono andati, del resto non era pensabile che visitassero ogni casa d'italia...

 

 

Non sono d'accordo con Ben81

 

in italia ci sono 60 milioni di persone

immaginando un 5% di persone g-l-b, e mi sembra già una percentuale bassa, fanno 3 milioni

di queste, quante ce ne possiamo immaginare in coppia, escludendo i bisex che nel 2011 si trovavano in una relazione etero?

escludendo anche le coppie non conviventi

escludendo anche le coppie che tengono due diverse residenze perché hanno case ereditate, anche se io escluderei che nella fascia diciamo 20-35 ma anche 36 37 38, ci siano tanti ereditieri

non so che percentuale vi state immaginando voi, ma qui siamo a uno 0,25%

cioè su mille gay lesbo bi, due stanno convivendo contro 998 che no

poiché non credo nemmeno che i dati possano essere manipolati come ipotizza Sampei, per me l'unica spiegazione possibile è la paura a dichiararsi, anzi, con questi numeri, non è paura, è terrore

Link to comment
Share on other sites

Ilromantico

Ma paura de che???che barrando una casella poi ti perseguitino o affiggano cartelli con scritto "qui vive una coppia di gay"?Suvvia...

 

Non vogliatemene, ma sono sempre più convinto che una certa parte di gay non fa un bel nulla per cambiare le cose, se non addirittura Auto-aggravare inutilmente problemi oggettivi (dati dalla società omofoba of course). Per fare un esempio, proprio qualche giorno fa ad una cena ho saputo che una coppia gay di 7 anni non ha fatto c.o. totale e i loro genitori hanno intuito siano una coppia, ma recitano la parte di 'non averlo capito' e per loro il partner è 'un amico'. Uno dei 2 poi è particolarmente effeminato e la famiglia lo sa da tempo, eppure mai nessuna rivendicazione da parte del tizio e per la famiglia è un argomento tabù perché è più "comodo" così. E parlo di gay "adulti, indipendenti e vaccinati" che però, non si sa per quale motivo, decidono di vivere la propria coppia e per il proprio orientamento con un "basso profilo". E io mi chiedo, a che pro?

Link to comment
Share on other sites

 

 


Su che basi ha contattato Almadel e altri gay in giro per la penisola? Come faceva a sapere che tali eravate?

 

Hanno semplicemente chiesto a tutti gli Italiani

con chi conviviamo nel giorno del sondaggio

a prescindere su chi vive legalmente dove

o su chi è proprietario di cosa.

Se il giorno del censimento ospitavi un cugino australiano

dovevi indicare pure lui, figuriamoci un convivente fisso...

(Chi non l'ha fatto dovrebbe perlomeno di dire che non voleva farlo)

 

Ottenere che fosse presente la dicitura "convivente"

anche per le persone dello stesso sesso era una novità del 2011

e si fece molta pubblicità alla cosa perché era un modo

per dimostrare allo Stato che c'eravamo davvero

e che i matrimoni gay interessavano a qualcuno.

 

A sapere che sarebbero stati questi i risultati

si può dire che è stato in pratica un autogoal.

Link to comment
Share on other sites

capito...

boh...

Sarebbe interessante fare uno studio serio su ste cose. Comunque oggi fan fatica pure gli etero a convivere...

loro che pensano al matrimonio e alla numerosa prole futuri

prima che venga voglia a due gay "nella media"...

Link to comment
Share on other sites

Ma la nostra tesi non è che i gay "nella media" non convivano
Stiamo dicendo che convivono ma non lo dichiarano
E se non lo dichiarano all'istat che garantiva l'anonimato totale ad ogni coppia censita, a chi lo dichiareranno?

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

 

 


Ottenere che fosse presente la dicitura "convivente"
anche per le persone dello stesso sesso era una novità del 2011
e si fece molta pubblicità alla cosa perché era un modo
per dimostrare allo Stato che c'eravamo davvero
e che i matrimoni gay interessavano a qualcuno.

 

Sì in pratica con numeri del genere...così deludenti si può misurare

anche il tasso di mobilitazione delle nostre associazioni

 

Nel senso che anche rispetto al numero dei soli gay tesserati in tutta

Italia...il risultato sarebbe bassino in termini percentuali

 

Ad esempio io ricordo che mi interrogai al riguardo pur essendo single

in quel momento...poi ho dichiarato la verità e sono finito in mezzo ai

7.177.537 casi di famiglie unipersonali

 

 

 


Se il giorno del censimento ospitavi un cugino australiano
dovevi indicare pure lui, figuriamoci un convivente fisso...

 

Si però sarebbe stato registrato come: famiglia senza nucleo

non in relazione di coppia o di tipo genitore figlio che sarebbero

652.521 ( tipo due studenti conviventi etero o gay non in relazione

di coppia etc) detti "Altre famiglie"

 

Ora io non mi ricordo bene tutte le domande...lo ricavo a posteriori

ma vedo 7.667.305 casi di famiglie unipersonali di cui 7.177.537

non in coabitazione e 652.521 in coabitazione ma senza legami di

coppia o parentali 

 

La natura del legame doveva essere indicata

 

Io credo che non solo gli Italiani vivono nel sacro terrore di dichiarare

la natura di questo legame, ma anche che, a causa di questo sacro

terrore, molti abbiano organizzato la propria vita in modo da poterlo

negare, ad esempio....potendoselo permettere scegliendo di non

convivere

 

E' il caso del giovane studente in trasferta che ha il monolocale a Milano

presso cui dimora abitualmente il suo fidanzato, che però risiede presso i

genitori: lui ha dichiarato di essere single, non volendo dichiararsi gay, l'altro

risulta figlio convivente coi genitori, presso cui torna a dormire tutte le sere

 

In parte è una menzogna, ma in parte è anche la verità....nel senso che

la situazione è in sé ambigua: i due possono scegliere a chi dichiarare la

propria natura di coppia e a chi no

 

Possono ricevere Krad77 a casa loro, come se fossero una coppia gay

perchè Krad77 è gay e amico....possono invitare genitori-parenti, amici

etero etc facendo finta di non essere gay

Link to comment
Share on other sites

Secondo me, per esperienza personale, si decide di non risultare conviventi per molti e svariati motivi giustificabili. Credo che se passassero le leggi sui matrimoni gay e leggi anti omofobe e, rifacessero il sondaggio dopo un'anno da queste leggi, tutto cambierebbe, e di molto. L'istat o altri, quando parlano di privacy o simili fanno ridere: mi ricordo di quel sondaggio con le caselline dei conviventi e, quando consegnai, diedi la e-mail invece che il telefono. Pretesero che gli dessi il numero di telefono e che non fosse un cellulare! Lo pretesero!!! Dopo un po mi chiamano al telefono presentandosi come istat e alla fine del discorso volevano vendermi un filtro dell'acqua da mettere sotto il lavandino. Magari non era l'istat... ma, chi gli ha dato il numero di casa con il mio nome? E' come la praivacy in comune che poi vedi le tue cartelle sullo scaffale alla portata di chiunque! Oggi son felice di non essere convivente per un motivo mooooolto valido! Che se avessi avuto bisogno, non trovi chi ti possa aiutare dai svariati siti che son pieni di congressi e riunioni con banchetti ma, nemmeno una legge che ti informi. E non parlo solo di associazioni gay, anzi..... Inutile che facciano sondaggi se non c'è garanzia di leggi che ti proteggono... Può dichiararsi chi non ha nulla da perdere! Un secondo motivo perché non convivo è che ho la mamma anziana che vive da sola... una sorella single lavora dalla mattina a sera e l'altra c'è solo se girano soldi, idem nipoti. Se ci fossero ste' leggi cambierebbe tutto! Invece, adesso, per l'istat risulto solo un bamboccione!

 

Inviato dal mio GT-P5100 utilizzando Tapatalk

 

Edited by Pietro64
Link to comment
Share on other sites

Bisogna fare attenzione ad un pericoloso effetto paradossale. Questo sondaggio può (e quasi di certo vuole) facilmente essere utilizzato per rassicurare sulla semi-inesistenza di un fatto concreto in modo da legittimare il mancato intervento giuridico. Ma non si tiene conto del totale effetto apodittico di qualsiasi lettura di questo sondaggio: il suo risultato è infatti DIRETTAMENTE condizionato da un successivo intervento del legislatore.

 

Insomma VISTO CHE questo sondaggio è stato fatto, è in fondo più che verosimile dire che sia stato effettuato al fine di capire se debba o no ritenersi conclamato il fenomeno delle convivenze di fatto omosessuali e sia dunque urgente regolarlo giuridicamente.

 

Ma non si tiene conto (ed onestamente, visto che la mala fede del legislatore è praticamente certa e palese, non si è voluto specificamente tener conto) del banalissimissimo fatto che il risultato di una statistica del genere è indissolubilmente legato alla legittimazione giuridica delle coppie stesse.

 

Per l'ordinamento italiano gli omosessuali NON ESISTONO, e questo, che uno lo voglia o no, ha incredibili ripercussioni psicologiche sulle persone, che ovviamente temono le istituzioni. Inoltre il fatto stesso che non esistono istituti giuridici finalizzati all'inquadramento giuridico delle coppie omo fa sì che la gente tenda a non concepirsi nemmeno come "coppia convivente", arrangiandosi in maniera diversa... anche dal punto di vista concettuale!

 

Infatti se poi si vedono i dati fattuali molto più concreti rispetto ad una crocetta su un foglio, cioè i dati bancari (credo si alluda alla cointestazione del mutuo) risulta che lo 0,5% della popolazione italiana è impegnato in una relazione omosessuale con annessa convivenza (e lo 0,5% di 60 milioni di persone fa 300.000 persone!).

 

fonte: http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/9/censimento-2011-l-istat-provera-a-contare-il-numero-di-coppie-gay-che-abitano-sotto-lo-stesso-tetto/

 

PS: la fonte parla anche delle motivazioni di volontaria censura che c'erano state nel censimento del 2001. Altro piccolo esempio di come i dati possano esser manipolati con sottile destrezza e disinvoltura da chi ne ha interesse.

Edited by Sampei
Link to comment
Share on other sites

Siamo stati noi a richiedere la possibilità di essere contati nel 2011

come non era possibile nel 2001 non essendoci la distinzione fra

coabitante ( me e mio padre-fratello ) e convivente ( me ed il mio partner )

 

Se poi, però, la stragrande maggioranza dei gay preferisce risultare coabitante

piuttosto che convivente, o non coabitare per non sembrarlo, non possiamo certo

protestare

 

Un discorso è se ci censurano ( 2001 ) con la scusa della privacy ; altro discorso

è se ci auto censuriamo ( 2011) con la scusa della privacy

 

Detto questo...è chiaro che se l'Italia fosse meno omofobica le coppie gay

sarebbero molte di più, il problema però è quanto i gay italiani si siano

passivamente adattati a questa società omofobica

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...