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Allarme Aids: in aumento del 15%


Ilromantico

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Ilromantico

E non mi dite di metterla in "Salute" perché mi sembra una notizia rilevante:

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/05/25/news/aids_in_aumento_del_15_i_casi_di_malattia_tra_giovani_omossesuali-87161958/

 

Ho letto la notizia in un blog e sono rimasto spiacevolmente sblalordito. In cosa si sta sbagliando? E' possibile che oltre a una campagna di prevenzione seria si debbano anche istruire le persone a fare del sesso 'responsabile' (partendo anche dal semplice fatto di conoscere almento il nome del proprio partner sessuale)?

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Mi chiedo la portata del campione esaminato..Il rischio di far passare gli omosessuali per puttanieri è sempre dietro l'angolo..

Chissà quanti etero sposati e non hanno contratto l'HIV...

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Ah, io so la risposta :D

 

Vi ricordate che tutti parlavano male del fatto che in Italia

per entrare in uno scopatoio serviva la tessera Arcigay

e io dissi: "Non è un male. In questo modo in Italia abbiamo i contagi più bassi d'Europa.

I locali devono mettere a disposizione dei condom, perché altrimenti rischiano che ArciGay tolga loro l'associazione"

 

Beh, da due anni i locali gay sono usciti da ArciGay e hanno una tessera tutta loro.

Io avevo detto che era una cazzata e i proprietari dei locali mi hanno fatto cacciare da ArciGay.

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@Almadel

 

Caro, ma che percentuale credi che vada  più per locali per farsi una scopata??? Noi vipera azzarderemmo  90% chat varie 10% locali vari. Sicché altro che condom for free...

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Vi ricordate che tutti parlavano male del fatto che in Italia

per entrare in uno scopatoio serviva la tessera Arcigay

e io dissi: "Non è un male. In questo modo in Italia abbiamo i contagi più bassi d'Europa.

I locali devono mettere a disposizione dei condom, perché altrimenti rischiano che ArciGay tolga loro l'associazione"

 

Beh, da due anni i locali gay sono usciti da ArciGay e hanno una tessera tutta loro.

Io avevo detto che era una cazzata e i proprietari dei locali mi hanno fatto cacciare da ArciGay.

 

E quindi adesso non distribuiscono preservativi?

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Hinzelmann

Gli ultimi dati che io conosco, anche se Americani

dicono che il 40% dei gay dichiara di avere avuto l'ultimo

rapporto sessuale con un partner fisso, contro il 50%

degli Etero

 

Il problema non è la promiscuità, ma la ristrettezza della

comunità che oggettivamente favorisce il contagio

 

Nelle Chat...non si scopa e se sei sposato, non dichiarato

in famiglia, non dichiarato coi ragazzi con cui condividi l'appartamento

oppure stai mettendo le corna al tuo fidanzato...o non ti fidi a portare un

estraneo a casa tua, un locale può essere utile, proprio per fare sesso

 

Avrete letto che si parla di fascia 16-25 anni

 

Quindi tutte persone prive di una casa propria...inoltre in un periodo di

crisi i gestori di locali diventano molto più disinvolti e per tirar soldi sono

più disposti a chiudere un occhio, se non due

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Ilromantico

 

 


Beh, da due anni i locali gay sono usciti da ArciGay e hanno una tessera tutta loro

Qualcuno mi deve spiegare una buona volta sta storia delle tessere per entrare nei locali gay. So che è per motivi burocratici (o qualcosa di simile), ma è una cosa veramente assurda!

 

 

 


I locali devono mettere a disposizione dei condom, perché altrimenti rischiano che ArciGay tolga loro l'associazione"

Purtroppo credo che strategia di prevenzione non serva a molto se poi in un certo senso è incoerente ed ipocrita. Ok, il profilattico protegge ed è il più importante strumento di prevenzione, ma a poco serve se poi la gente consuma il sesso in modo ben poco responsabile. E no, non parlo da un'ottica 'moralista', ma da un punto di vista freddamente 'sanitario'. Con la scusa che il sesso è 'divertente' e bisogna 'divertirsi a più non posso' la gente non ha consapevolezza che il sesso non è proprio un gioco esente da rischi pesanti per la propria salute. E come al solito la comunità pensa che dicendo "usate il preservativo" e "fate prevenzione" ai gaypride pensa che basti per arginare il problema, ma è una cosa incoerente se poi si promuove a più non posso un approccio 'easy' al sesso. 

 

 

 


Il problema non è la promiscuità, ma la ristrettezza della
comunità che oggettivamente favorisce il contagio

Questo è anche una grossa parte del problema, ma come al solito se la gente avesse un approccio più responsabile al sesso e 'sprecasse' un po' di tempo a conoscere gli altri prima di farlo con estranei (senza saperne manco i nomi) magari migliorerebbe qualcosa. Certo, sapere che non è un tipo promiscuo, che ha fatto di recente il test, che usa sempre il profilattico (e mille altre raccomandazioni) non darà mai una garanzia totale (motivo per il quale proteggersi SEMPRE prima di accertarsi), ma sarà sempre meglio di farlo con qualcuno di cui non si sa nulla...

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ilromantico invece di dire boiate sul sesso occasionale come al solito rifletti sul fatto che il problema è culturale.

 

in questo caso riguarda l'etica del comprendere la necessità di offrire gratis gli strumenti per proteggere la propria salute. alcuni locali li danno inclusi nel biglietto, altri li lasciano in una sorta di cesta, altri ancora invece li inseriscono nel distributore. come spesso succede, anche nel mondo del lavoro, laddove le misure di sicurezza comportano un sovrapprezzo i risultati conseguenti sono aumento di malattie e operai morti perché costava troppo dotarli di funi o mascherine.

 

il sesso deve avere un approccio easy e libertino perché non dev'essere avvolto da un coltre di mistero o cerimonialità. è un'attività divertente e innocua che come qualunque altra cosa al mondo può avere i suoi rischi se non si seguono delle basilari linee guida. la prevenzione migliore è la conoscenza delle malattie e dei metodi per combatterle, non certo fare meno sesso o avere meno rapporti occasionali. 

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Qualcuno mi deve spiegare una buona volta sta storia delle tessere per entrare nei locali gay. So che è per motivi burocratici (o qualcosa di simile), ma è una cosa veramente assurda!

 

Al nord le tessere sono molto diffuse, a Roma per esempio sono una rarità che ho visto in tanti anni in soli due locali.

 

 

 


Più propaganda gay = Più persone scoprono di avere anche una parte omosessuale = Più sesso = Aumenti di caso di AIDS

 

Esatto...consapevolezza del proprio essere, vivere la propria vita da gay, fare più sesso = più occasioni di rischio, soprattutto da parte dei più giovani, che un tempo non scopavano di certo così presto come avviene oggi.

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Hinzelmann

Guarda io non voglio neanche difendere il sesso promiscuo...solo che se parliamo di Roma, quanti saranno i gay nella fascia 16-25?

 

9000?

 

Più o meno il 10% del 3-4% di gay della Capitale

 

Magari sono promiscui in 6000 invece che 4500 anche se secondo me non è la fascia di età più giusta per fotografare la virtù di nessuno

( poi ci sono pure i gay bloccati in quella fascia di età ) insomma il rischio  è che semmai il differenziale emerga ad età successive e lo siano

di più gli etero

 

Se tu non sei dichiarato o non puoi portare il partner a casa, tu non puoi essere virtuoso...cioè la scelta è fra trovare una persona più grande

sistemata o l'astinenza o fare il "bischero" in giro...quelli che vanno nei locali sono poi ancora di meno:  2000? ma questo non gli impedisce di

conoscere gli altri 4000 in chat ( come ovvio ) i quali spesso non vanno nei locali non perchè virtuosi....ma solo perchè velati o con problemi

( il chè non rende affatto più responsabili, ma semmai problematici )

 

Sono ragazzi più "svegli" forse, ma l'Italia è omofoba quanto prima

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Ilromantico

 

 


in questo caso riguarda l'etica del comprendere la necessità di offrire gratis gli strumenti per proteggere la propria salute. alcuni locali li danno inclusi nel biglietto, altri li lasciano in una sorta di cesta, altri ancora invece li inseriscono nel distributore. come spesso succede

 

Mi sembra che purtroppo i dati confermano che questi approcci NON bastano. A poco serve dare gratis i preservativi se tanto l'approccio è comunque menefreghista. A me i preservativi non li ha MAI regalati nessuno (a parte qualche raro caso in locali gay), ma non ho certo badato a spese per comprarli e proteggermi. Quindi il fatto che ci siano pochi profilattici "gratis per tutti" non è certo una scusante, uno deve proteggersi ed avere un approccio più cauto a prescindere che gli regalino o no i preservativi.

 

 

 


il sesso deve avere un approccio easy e libertino perché non dev'essere avvolto da un coltre di mistero o cerimonialità. è

Mo conoscere almeno un minimo con chi si va a letto è "un coltre di mistero e cerimonialità"?Il tuo messaggio è pericoloso, divertitevi pure con il sesso, chi vi dice altrimenti, ma evitate di far passare il sesso come una cosa 'easy' o un gioco innocuo da ragazzi perché la posta in gioco (la propria salute) non è propio una cosa da poco. Da un punto di vista biologico poi il sesso è una cosa intima visto che c'è uno scambio diretto tra organi (ed eventuali flussi) quindi non mi pare proprio un gioco. La salute non è un gioco, finitela. Divertitevi, ma usate la zucca prima di tutto.

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Guarda io non voglio neanche difendere il sesso promiscuo...solo che se parliamo di Roma, quanti saranno i gay nella fascia 16-25?

 

9000?

 

Più o meno il 10% del 3-4% di gay della Capitale

 

Magari sono promiscui in 6000 invece che 4500 anche se secondo me non è la fascia di età più giusta per fotografare la virtù di nessuno

( poi ci sono pure i gay bloccati in quella fascia di età ) insomma il rischio  è che semmai il differenziale emerga ad età successive e lo siano

di più gli etero

 

Se tu non sei dichiarato o non puoi portare il partner a casa, tu non puoi essere virtuoso...cioè la scelta è fra trovare una persona più grande

sistemata o l'astinenza o fare il "bischero" in giro...quelli che vanno nei locali sono poi ancora di meno:  2000? ma questo non gli impedisce di

conoscere gli altri 4000 in chat ( come ovvio ) i quali spesso non vanno nei locali non perchè virtuosi....ma solo perchè velati o con problemi

( il chè non rende affatto più responsabili, ma semmai problematici )

 

Sono ragazzi più "svegli" forse, ma l'Italia è omofoba quanto prima

 

 

 

Si ma il fatto che i giovani (tutti, etero  egay) siano più svegli e disinibiti rispetto a nemmeno 20 anni fa, porta ad un'esposizione più alta al rischio... io sono dell'81, quando avevo 15 anni, ovvero nel 1996, noi ragazzi pensavamo a modificare gli scooter e a cazzeggiare al bar...ora a quell'età hanno provato ogni tipo di droga e hanno scopato con cani e porci...

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E quindi adesso non distribuiscono preservativi?

 

Non lo so.

So che una volta potevo obbligare un locale ArciGay

a distribuire preservati gratuitamente, ora no.

 

 

 


So che è per motivi burocratici (o qualcosa di simile), ma è una cosa veramente assurda!

 

In Italia non puoi fare sesso nei locali pubblici.

E per entrare in un locale devi avere una tessera

che dimostra che sei socio.

 

 

 


io sono dell'81, quando avevo 15 anni, ovvero nel 1996, noi ragazzi pensavamo a modificare gli scooter e a cazzeggiare al bar...ora a quell'età hanno provato ogni tipo di droga e hanno scopato con cani e porci...

 

Qualunque statistica dice che i ragazzi di oggi fanno sesso più tardi

rispetto ai tuoi coetanei: ma si sa che la percezione sui "giovani d'oggi"

è sempre piuttosto falsata.

 

 

 


Caro, ma che percentuale credi che vada più per locali per farsi una scopata??? Noi vipera azzarderemmo 90% chat varie 10% locali vari. Sicché altro che condom for free...

 

Assolutamente vero.

Se quindici anni fa per farti una scopata dovevi andare in un locale

che doveva distribuire condom gratis ed esporre materiale informativo

mentre adesso ti basta apprire un'app sul cellulare

diventa proprio fisicamente impossibile fare campagna di prevenzione.

 

Cioè se io oggi voglio raggiungere un ventenne

per dargli un opuscolo sulle malattie sessualmente trasmissibili

mi spiegate dove cavolo lo vado a cercare? 

Lo contatto su Romeo?

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Hinzelmann

A stretto rigore però internet potrebbe essere usato anche per

fare prevenzione e non solo per rimorchiare...cioè un tempo c'era

solo l'opuscolo e basta, ora idem pur essendo cambiati i tempi.

 

Il problema è anche che iniziative "costruttive" su internet latitano

in mancanza di queste il mezzo tende ad essere fruito solo come

mezzo di contatti finalizzati a singoli incontri o "sfogatoio" emotivo

 

Il punto è che un locale pubblico o un club o quel che volete voi

costituisce sempre una forma di controllo sociale, certo interno

alla comunità gay, certo indiretto o blando...ma sempre di più del

niente. Cosa succede fuori certo non lo possiamo sapere...e neanche

Tizio può sapere come si comporta Caio, se non fidandosi di ciò che

lui gli dice. Inoltre un locale pubblico ti porta a crearti una rete sociale

di supporto, siano essi anche soltanto dei "conoscenti" gay. 

 

E non è un mistero che gli adolescenti gay siano maggiormente

esposti a comportamenti a rischio, sotto questo profilo una adolescenza

ritardata per i sensi di colpa, certamente evita il rischio sessuale - mettiamo

dai 12 ai 18 anni - ma può tranquillamente risolversi in comportamenti a

rischio "esplosivi" a partire dai 19 se dalla colpa si passa a "vergogna-rabbia"

 

 

 

 

 

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Ilromantico

@almadel quindi in Italia si può aprire un locale gay solo se ci si puòfare sesso? E comunque @ben81 ha detto che a Roma non funziona così. Ad ognimodo la tessera, ove richiesta, è veramente da regime.

 

Che i ragazzi facciano sesso più tardi è tutto da vedere. Ai tempi dei miei lo si faceva quasi o solo da sposati, in quelle dopo tra i 18 e i 20 e nella mia tra i 16 e i 18 e in genere solo se c'era una relazionedi mezzo. Nelle nuove generazioni invece avere rapporti ai 15 non è così raro come prima. La cosa alla fine va di pari passo con la caduta di molti tabù della società ed il fatto che i giovani ormai vengono esposti rapidamente a certe cose. E non credere pure al sesso, ma di 15enni che raccontano che si sono fatti di droghe pesanti ne ho sentiti a valanghe, una cosa impensabile per quelli della mia generazione dove solo pochi cadevano nella droga in un'età più adulta.

 

Poi ragazzi capisco che dare preservativi e opuscoli e fare campagne di prevenzione sia fatto con le migliori intenzioni, ma è un po' come fare beneficenza per Natale: si pensa che un semplice donativo basti a risolvere i problemi in Africa. Non fraintendetemi, ben vengano quelli che fanno campagne di prevenzione, ma a ben poco serve dare un preservativo ed informare se poi passa il messaggio che il sesso consumistico è ok e non si corrono pericoli. Che senso ha fare al pride 10minuti di sensibilizzazione e prevenzione sull'AiDs e poi bombordare la gente di messaggi che il sesso promiscuo è divertente, sicuro ed é cool?

 

E per quanto riguarda Romeo e affini si potrebbe fare molta più campagna di prevenzione il punto è che i proprietari dei frocial network andrebbero contro i loro interessi economici nel fare 'terrorismo psicologico' sull'Aids.

Edited by Ilromantico
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Hinzelmann

Ai tempi dei miei lo si faceva quasi o solo da sposati

 

Ma quanti anni hai? XD

 

 

 

@almadel quindi in Italia si può aprire un locale gay solo se ci si puòfare sesso? E comunque @ben81 ha detto che a Roma non funziona così. Ad ognimodo la tessera, ove richiesta, è veramente da regime.

 

Cioè ma queste cose le dovresti sapere...

 

Ovviamente in Italia esistono locali senza tessera ( discoteche o serate a tema in disco, bar etc )

sono nati forse dopo rispetto al resto d'Europa....per il sacro terrore dei gay italiani di poter essere

"beccati" da etero...in quanto velati, ma oggi ci sono. Ovviamente dovendo il titolare avere licenze

ed autorizzazioni comunali ( per vendere alcolici, per spettacoli, per discoteca ) bisogna immaginare

che non vi sia un assessore omofobo, altrimenti....

 

Inoltre - a stretto rigore - un agente di pubblica sicurezza può entrare in un circolo privato-club

per controlli di polizia solo per il controllo di attività soggette ad autorizzazione e nei locali strettamente

adibiti a tali attività ( Bar ) in caso contrario occorre un mandato della magistratura.

Questo è il motivo per cui i locali gay nascono come club o circoli

 

La tessera, non è ovviamente una imposizione, è una scelta "dell'imprenditore"

che apre il locale...aderire ad una associazione o circuito consente anche di

rendere la suddetta tessera commercialmente più appetibile e gestibile

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Ilromantico

 

 


Ma quanti anni hai? XD

Non ci tengo a dirlo, ma non credo sia difficile da intuire :P

 

 

 


Inoltre - a stretto rigore - un agente di pubblica sicurezza può entrare in un circolo privato-club
per controlli di polizia solo per il controllo di attività soggette ad autorizzazione e nei locali strettamente
adibiti a tali attività ( Bar ) in caso contrario occorre un mandato della magistratura.
Questo è il motivo per cui i locali gay nascono come club o circoli
 
La tessera, non è ovviamente una imposizione, è una scelta "dell'imprenditore"
che apre il locale...aderire ad una associazione o circuito consente anche di
rendere la suddetta tessera commercialmente più appetibile e gestibil

E cosa c'è da nascondere?Rimango ancora più perplesso... Voglio dire... ho capito la logica, ma la trovo decisamente antiquata. Mi ricorda le stesse logiche antiquate delle 'selezioni' alle porte della discoteca e il dover stare nelle liste giuste (pena non entrare in discoteca o fare una fila infinita). Certo, anche qui nei club più esclusivi o di moda devi fare la fila o avere le giuste conoscenze, ma di solito in moltissimi locali la logica è del tutto contraria e il cliente viene invitato a entrare nel locale.[OT] Questa cosa della tessera  mi ricorda anche quando per iscriversi in palestra dovevi portare il certificato medico (dove il medico si limitava a scrivere che stavi bene tra l'altro xD) o per accedere alla piscina comunale dovevi prima tesserarti e apportare il solito certificato medico farlocco. E' pure possibile che solo dalle mie parti funzionasse così, ma è un perfetto esempio di un certo tipo di burocrazia che ho sempre trovato demenziale (un certificato di buona salute non previene un bel nulla, nessuno è incolume dai malori).

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Loup-garou

A stretto rigore però internet potrebbe essere usato anche per

fare prevenzione e non solo per rimorchiare...cioè un tempo c'era

solo l'opuscolo e basta, ora idem pur essendo cambiati i tempi.

 

Il problema è anche che iniziative "costruttive" su internet latitano

in mancanza di queste il mezzo tende ad essere fruito solo come

mezzo di contatti finalizzati a singoli incontri o "sfogatoio" emotivo

Proprio qualche mese fa a Milano c'è stata una campagna per la prevenzione HIV che usava un'app del cellulare: http://ilreferendum.it/2014/04/02/arriva-break-the-chains-liniziativa-che-spezza-la-catena-dellhiv/

 

 

 

 

EDIT: Secondo voi esiste qualche tipo di iniziativa che potremmo prendere su questo forum per aumentare la sensibilizzazione? Qualcuno ha qualche idea?

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Secondo me l'idea di sensibilizzazione all'interno del forum c'è già, parlando ovviamente di utenti che frequentino assiduamente ed abbiano modo di confrontarsi sui vari thread a tema . Non ufficiale come sensibilizzazione, ma la vedo e mi rendo conto che quelli che combinano più "pasticci" a rischio sono, al limite, i novizi di cui leggiamo le peripezie in area Amore e Relazioni . Il problema è tutta l'altra fetta che c'è fuori .

Tanti giovani, come già detto qui, non usano più le discoteche come mezzo ma usano le app o i social . Romeo fa informazione sulle MTS, ma ovviamente bisogna andarci a clickare e non credo che quella sia un'area molto letta . Bei tempi quelli in cui giravano i depliant di Lupo Alberto sull'educazione sessuale !

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Loup-garou

No beh, certo, se uno si mette a cercare i topic a tema (che però saranno persi tra pagine di topic che parlano d'altro) certamente informazioni sull'HIV e la prevenzione si trovano anche su questo forum. Però il problema a cui si stava accennando mi pare fosse la difficoltà a raggiungere le persone su Internet che hanno bisogno d'essere informate.

 

 

Chessò, magari creare un topic "ufficiale" sull'HIV messo un po' più in evidenza sarebbe una cosa utile?

(Un po' come in Sesso & Dintorni è messo in stra-evidenza il Regolamento di sezione? XD)

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Hinzelmann

 

 


E cosa c'è da nascondere?Rimango ancora più perplesso... Voglio dire... ho capito la logica, ma la trovo decisamente antiquata.

 

Non è una "logica" è una spiegazione "storica", poi ovviamente

il mutato clima sociale ha consentito la nascita anche di locali

senza tessera...certo più focalizzati nei grandi centri urbani e più

al Nord. Perché in provincia ed al Sud i gay velati sono la maggioranza

e le amministrazioni locali sono meno friendly

 

Banalizzare la cosa come se fosse...burocrazia, significa aver letto ciò

che ho scritto, ma non averne afferrato il senso che è: omofobia 

 

Detto questo rimangono i locali sessuali ( non dimentichiamoci che l'Italia

è il paese della porn tax....dove però se produci porno devi pagare al nero

perchè altrimenti corri il rischio di un processo per "sfruttamento della prostituzione" )

 

Quanto ad educazione sessuale...nelle scuole o in senso istituzionale

siamo fermi alla campagna Lupo Alberto del 1992, solo che all'epoca

fece scandalo ora invece - questa sì - è diventata "burocratica"

 

Il loro concetto di usare internet è stato....facciamo un sito internet XD

http://www.uniticontrolaids.it/

 

Poi c'è Twitter...mettiamolo su Twitter etc

 

Non è esattamente un modo "creativo" di comunicare

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Ma scusate, perché sembra che il problema sia il fatto che è più facile scopare (ammesso che lo sia davvero)?

 

Negli anni '90 era un'emergenza sanitaria e se ne parlava continuamente. Lo stato si preoccupava direttamente di diramare comunicati e nominare espressamente cose come il preservativo. Ora vengono diffuse occasionalmente pubblicità in televisione con dei messaggi sibillini che non si capisce bene a cosa dovrebbero servire. "Ce l'hai?" dice in una versione di un paio d'anni fa una ragazza "Sì, ce l'ho", risponde un ragazzo. A posto. Cos'è, come si usa, ma soprattutto cosa rischiamo se non lo usiamo? Niente, neanche l'ombra. Teniamolo, ma come portafortuna, magari attira partner vogliosi. E questo una tantum, nel silenzio totale.

 

A sentire @ilromantico sembra che il problema sia che non si conosce il nome del partner. Io credo che sia più problematico se con il partner non indossiamo il preservativo, non conoscendo, più che il nome, lo stato sierologico.

 

Il preservativo, porco cane. L'amore-quello-vero non è un vaccino. Se ci innamoriamo di una persona sieropositiva che non sa di esserlo, come ci regoliamo?

 

Con i se non si fa la storia, ma se tutti facessero sesso protetto e facessero regolarmente il test, ci sarebbero nuovi casi in aumento? Lo capisco, è inverosimile, e poi ci piace bere la sborra. Ma forse bisognerebbe considerare la cosa in termini puramente pratici, visto che si tratta di un virus, e non di un problema morale - al massimo la fobia del contagio può essere un pretesto per giustificare remore verso il sesso libero, ma certamente una persona informata sulle modalità di trasmissione e decisa a rimanere sieronegativo non viene contagiato, anche se scopa con dieci persone diverse al mese. Giuro, eh! Lo sperma non attraversa la gomma, il virus non passa per trasfigurazione mistica. E non passa attraverso pelle intatta. Bisogna proprio fare sesso senza preservativo (o scambiarsi siringhe, o sanguinarsi addosso, insomma una serie di cose che a prescindere non sono molto safe).

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Il preservativo, porco cane. L'amore-quello-vero non è un vaccino.

 

La mentalità da "punizione divina" purtroppo è molto diffusa.

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Ho assistito qualche mese fa ad una conferenza su HIV&AIDS. Purtroppo anche lì è stato detto che sta aumentando notevolmente la quantità di sieropositivi. Aumentano sia coloro che non considerano l'ipotesi di esserlo (sebbene abbiano avuto rapporti a rischio) e che quindi contageranno i futuri partner sessuali...
Stanno aumentando ovviamente anche coloro che hanno il dubbio di averlo contratto ma che per non affrontare la situazione o per vergogna non fanno il test e si convincono di essere sani in quanto non vedono sintomi.

Nel grafico che ho visto io le percentuali di HIV+ stanno crescendo sia fra eterosessuali che fra omosessuali... Ma tra gli omosessuali un po' di più (dal 2008 al 2012).

Ecco come la penso sulla questione dell'aumento della diffusione del virus: negli anni 90 si parlava di AIDS e HIV anche se era un argomento spesso nascosto dai mass media, ma c'era un grande timore della malattia, considerato l'elevatissimo tasso di mortalità. 
Adesso i mass media evitano ancora l'argomento e, per quanto la consapevolezza dell'esistenza del virus sia più diffusa, c'è la convinzione che sia una malattia quasi eliminabile grazie agli antiretrovirali e che sia molto poco diffusa rispetto agli anni 80. In realtà non è così, l'HIV si sta diffondendo nuovamente in Occidente. E c'è un rischio concreto: la farmaco-resistenza. Alcuni virus potrebbero in futuro (essendo ad RNA) aumentare la loro farmaco-resistenza e quindi la terapia anti-retrovirale risultare meno efficace.

Bisogna informare sempre di più per fermare l'avanzata del virus per il quale, per adesso, non esiste alcuna cura definitiva!

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Ilromantico

 

 


Lo capisco, è inverosimile, e poi ci piace bere la sborra.

 

Che eleganza... direi di usare un linguaggio meno colorito. Non siamo al mercato!

 

 

 


ma certamente una persona informata sulle modalità di trasmissione e decisa a rimanere sieronegativo non viene contagiato, anche se scopa con dieci persone diverse al me

Mi sa che ti sono sfuggiti dei passaggi o non sei capace di comprendere. Il preservativo è il più importante strumento di prevenzione, ma è pur sempre un oggetto non ha la capacità di garantire le mille variabili e probabilità che possono avvenire negli incontri sessuali. Non mi sembra complicato capire che più gli incontri sono sfuggenti e numerosi e più in teoria aumentano le probabilità di trovarsi coinvolti in un incidente di percorso. E non basta essere coscienti sulla prevenzione perché una svista, una foga illogica o un 'incidente' può capitare a tutti, siamo umani non macchine. Se uno è abituato ad avere certi ritmi serrati è logico pensare che aumenteranno anche le sue probabilità di avere sviste o lasciarsi trasportare senza rendersene conto. Non penso poi che chi vada in sauna, dark-room o stili di incontro simili possa avere sempre un controllo totale della situazione, vuoi perché magari quella sera ha bevuto un drink, vuoi perché lo sconosciuto potrebbe essere un bastardo ed esporre a tradimento a pratiche rischiose (si toglie il profilattico, eiacula dove non deve...) o vuoi perché ci si senta gasati e trasportati tanto da dire "vabbè, per stasera corro il rischio". Nessuno ha mai parlato di "amore-vero" come soluzione del problema (anche perché le sole ci sono pure là, eh), ma porre un ulteriore filtro e conoscere anche solo a grandi linee i partner sessuali non fa di certo male così come razionalizzare un po' certi incontri sessuali pericolosi e/o superficiali. Il rischio c'è in tutti gli scenari, ma rischiare per uno sconosciuto che non piace più di tanto e fare sesso tanto per farlo mi pare un rischio evitabilissimo.

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Per questo non accetto che si veicolino punti di vista alla paola binetti su questo forum.

 

mi fa orrore l'idea che gay giovani e alle prime armi possano capitare qui e, invece di uno strumento di supporto, trovino messaggi colpevolizzanti secondo i quali l'hiv aumenta perché la maggioranza degli omosessuali sono pervertiti che osano scopare in giro. come se gli etero l'hiv non ce l'avessero e come se, tra l'altro, buona parte delle infezioni non avvenisse proprio nelle cosiddette coppe chiuse: quante mogliettine non sanno di essere sposate a qualcuno che paga qualche euro in più pur di convincere la prostituta a farlo senza preservativo?

 

bisogna proteggersi tutti e in qualunque momento, non esiste una categoria divinamente protetta da ogni infezione. gli unici che al 99% non si ammaleranno mai infatti sono quelli che utilizzano le precauzioni, che poi siano monogami, binogami o trinogami al virus non interessa.

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cambiapelle

NON CI DEVONO PROPRIO ESSERE TESSERE !!!in francia i preservativi sono GRATIS e non pago nessuna tessera ! Il problema dell Italia é che siamo un popolo di ladri ! Poi il fatto degli aumenti di contagio si spiega nel fatto che l'HIV non fa più paura e i ragazzini se ne fottono !

No beh, certo, se uno si mette a cercare i topic a tema (che però saranno persi tra pagine di topic che parlano d'altro) certamente informazioni sull'HIV e la prevenzione si trovano anche su questo forum. Però il problema a cui si stava accennando mi pare fosse la difficoltà a raggiungere le persone su Internet che hanno bisogno d'essere informate.

 

 

Chessò, magari creare un topic "ufficiale" sull'HIV messo un po' più in evidenza sarebbe una cosa utile?

(Un po' come in Sesso & Dintorni è messo in stra-evidenza il Regolamento di sezione? XD)

Il fatto che non ci sia già in evidenza é imbarazzante per un forum gay

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Mi sa che ti sono sfuggiti dei passaggi o non sei capace di comprendere.

Chiedo scusa, in effetti, rileggendo tutti i passaggi e mettendomi d'impegno a dispetto della mia stupidità, non posso che inchinarmi dinnanzi alla tua logica schiacciante! Molto fine l'argomento dell'incapacità dell'interlocutore. Un raffinato oratore, i miei più sentiti complimenti.

 

 

 


Il preservativo è il più importante strumento di prevenzione, ma è pur sempre un oggetto non ha la capacità di garantire le mille variabili e probabilità che possono avvenire negli incontri sessuali.

Il romantico, non so come tu usi il preservativo, ma ti assicuro che non ci sono mille modi di usarlo. Lo metti sul pisello e lo tieni finché non sei venuto. Non è difficile. Basta prenderla come abitudine, e diventa difficile farne a meno. Non è che nel momento in cui uno vede un cazzo all'improvviso perde ogni cognizione della realtà. E se il preservativo si rompe, ci sono delle soluzioni "di emergenza". Certo, la PPE non è una passeggiata, ma può salvarti la pelle.

Non so come posso farti un esempio. Facciamo così: anche nel momento in cui devo correre per un'emergenza, se devo andare in moto mi metto il casco. Ecco, il preservativo è una cosa del genere, con la differenza che il virus non oltrepassa il lattice, mentre con un'auto in faccia ai cento all'ora il casco potrebbe non bastare.

 

 

 


porre un ulteriore filtro e conoscere anche solo a grandi linee i partner sessuali non fa di certo male così come razionalizzare un po' certi incontri sessuali pericolosi e/o superficiali.

Gli incontri sono pericolosi se non usi le protezioni. Quanto alla "superficialità", non ho ben capito cosa c'entri con il virus.

Se posso provare a riassumere quello che dici: con meno partner scopi, meno rischi di essere contagiato.

Questo è indubbiamente vero. Per avere la certezza matematica di non essere contagiati, è saggio evitare rapporti sessuali con uomini e donne in generale.

Ma non ti sembra una soluzione un po' drastica?

Se invece dici di limitarsi a incontrare meno persone, posso rassicurarti: in un rapporto non protetto puoi infettarti anche se scopi anche una volta sola. In un rapporto protetto, anche se scopi un migliaio di volte sta pur certo che non ti succederà niente.

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