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I nuovi schiavi dell'Agro Pontino


Rotwang

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I braccianti indiani della comunità sikh dell'Agro Pontino, in provincia di Latina, per sopravvivere ai ritmi massacranti sono costretti a doparsi con stupefacenti e antidolorifici così possono reggere la stanchezza ed attutire il dolore fisico.

 

L'assunzione di tali sostanze è nascosta, soprattutto perché contro la loro religione e la loro cultura, oltre che severamente contrastata dalla stessa comunità sikh. Ma per alcuni rappresenta l'unica alternativa per riuscire ad arrivare alla fine di ogni giornata. Sì giornate che iniziano alle prime ore dell'alba e finiscono alla sera senza soste e senza precauzioni con gli agenti chimici usati in agricoltura.

Il traffico di migranti e di manodopera di questo tipo è saldamente in mano agli Italiani.

 

La richiesta di forza-lavoro non qualificata e reperibile ha spinto molti indiani a stabilirsi nella provincia di Latina, secondo le stime della CGIL la comunità sikh raggiunge i 30.000 individui.

 

Nuovi schiavi insomma, in un paese la cui società si definisce civile e democratica, in un'area dove le mafie sono radicate nel mondo agricolo ed imprenditoriale, favorite dall'intimidazione a istituzioni, imprenditori, forze dell'ordine e magistrati. La nuova schiavitù è subita dalla comunità sikh (seconda in Italia) che per religione appunto, cultura e indole è accogliente, pacifica e dedita al lavoro. Una schiavitù silenziosa di cui si auspica la fine con l'intervento delle istituzioni, che lede alla dignità personale, all'identità, alla salute e all'intera comunità.

 

:(

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Hinzelmann

Non credo sia un problema solo di camorra

 

 


Il traffico di migranti e di manodopera di questo tipo è saldamente in mano agli Italiani.

 

E' in mano ai...privati, cioè al caporalato ( che sia italiano o meno conta poco )

 

Ma è stato il Centrosinistra a smantellare il sistema di collocamento agricolo pubblico

in una delle consuete sbandate ideologiche liberiste, proprio laddove sarebbe stato

da riformare ma non da eliminare ( bracciantato agricolo ) e proprio perchè ben si sapeva

che si trattava per sua natura della fascia più fragile e indifesa di lavoratori

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@Rotwang é orribile.  Perché non vai un pó a zappare tu allora? :)  Son tutti a lamentarsi ma alla fine quando si tratta di far certi lavori gli italiani si tirano sempre indietro....

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@Rotwang é orribile.  Perché non vai un pó a zappare tu allora? :)  Son tutti a lamentarsi ma alla fine quando si tratta di far certi lavori gli italiani si tirano sempre indietro....

 

Ma sei totalmente rincretinito? Ho riportato una notizia e quali ritmi di lavoro sono sottoposti questi indiani oltre al doversi dopare. Io mi chiedo perché lascino entrare i troll senza arte né parte in questo forum. Andatevene.

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Silverselfer

Domanda: Un imprenditore che per sostenere i suoi ritmi di lavoro h24 tira cocaina è da considerarsi un dopato?

 

L'Agro Pontino è diviso geologicamente dal promontorio del Circeo, a sud di quel punto ci sono infiltrazioni camorristiche assai rilevanti. Il caso del commissariamento del comune di Fondi fu un caso nazionale per via di uno dei più grandi e moderni mercati ortofrutticoli d'Europa. Si trattava di camorra e all'epoca Berlusconi aveva in seno al governo un certo Cosentino.

 

Un boss della camorra poco tempo fa fu trovato a vivere serenamente a Terracina.

 

Sul promontorio del Circeo "forse" si riuscirà finalmente ad abbattere dei complessi edilizi abusivi riconducibili alla camorra. 

 

Ma anche più a nord, si è scoperto che i terreni intorno alla discarica di Borgo Montello appartengono alla camorra. Anche se, l'influsso della capitale qui è più forte e quindi è la 'ndrangheta che controlla il malaffare. Non molto tempo fa sono stati commissariati i comuni di Nettuno e Anzio ... ma è già provincia di Roma.

 

Insomma, l'Agro Pontino non è diverso da qualsiasi altro posto d'Italia dove c'è da fare i soldi ---> vedi Milano.

 

Sulla CGIL, che stimo per l'impegno eccetera, ma nell'Agro Pontino conta pochissimo. Credo che sia l'unico posto in Italia dove fuori dalle fabbriche le bandiere dell'UGL sovrastano quelle della CGIL ... capita spesso che non ci siano per niente. Conosco realtà come la ICOM, una fabbrica di serbatoi GPL per auto, dove gli operai non hanno voluto nessuna presenza sindacale in sede. E dire che la ICOM è stata fondata da un ex operaio della GoodYear, dove la CGIL vantava molti iscritti ... caso più unico che raro ...

 

Vi potrei fare esempi e corredarli con nomi e cognomi in cui la CGIL è stata tagliata fuori per iniziativa degli operai. Sostanzialmente qui i comunisti esisteranno pure, ma quei pochi vengono visti come fumo negli occhi e per la legge del contrappasso la CGIL non può che dire peste e corna di quanto accade nell'Agro Pontino.   

 

In ogni modo la comunità Sikh è comparsa all'improvviso e anche piuttosto recentemente. Questo mi fa sospettare effettivamente che sia stata pilotata da qualche organizzazione. 

Sulla questione del "doping"  ... ne ho sentito parlare, tuttavia in realtà circoscritte e tirare in ballo tutto il territorio come fosse un'unica associazione a delinquere è piuttosto azzardato, se non pretestuoso. Tra l'altro l'agricoltura che si fa è molto meccanizzata e non mi è mai capitato di vedere qualcuno con una zappa in mano. Ci sono i raccoglitori stagionali ... ma essendo tali non si fermano allungo. Tra l'altro non è vero che i giovani italiani non vanno a lavorare nei campi, ce ne sono tantissimi ... ma non sono raccoglitori stagionali ... anche se molti ragazzi lo fanno per arrotondare, specie per i Kiwi ... pagano molto bene! 

 

Se poi parliamo di ritmi di lavoro insostenibili ... a beh, in un fabbrica importante come la Findus (in cui c'è anche la CGIL) oramai hanno silurato tutti i vecchi contratti di lavoro tutelati e ora si lavora con contratti da fame fino a quelli trimestrali ... cioè lo stesso contratto di un lavoratore stagionale che sta nei campi, perché trattasi di fabbrica di trasformazione agroalimentare. A questi ragazzi/e non viene fornito manco il giubbotto termico quando lavorano davanti alle celle frigorifere ... alla Gelit, fabbrica analoga alla Findus, hanno esternalizzato tutti e le presunte cooperative pagano da fame e la sicurezza sul lavoro è ridotta a una facciata. Tutto questo con turni di lavoro che ti permettono di avere un sabato e una domenica liberi al mese e mai consecutivi, e capita che si debba pranzare alle nove del mattino perché le rotazioni alla mensa sono funzionali alla linea di produzione. Non solo, ma la tecnologia oggi permette il minutaggio automatico dell'entrata e uscita dal reparto, quindi i minuti in più impiegati per espletare ogni aspettativa prevista da contratto ---> vedi mangiare ---> si accumulano e a fine mese ti vengono scalati dallo stipendio. 

 

Posso solo dire che la CGIL non si fa certo degli amici a strumentalizzare certe notizie.  

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Hinzelmann

A quel che so io, per motivi forse culturali ma di fatto i Sikh ovunque

in Italia vengono impiegati principalmente nella zootecnia

 

Quindi dove c'è una forte industria casearia ( es. Parma e Reggio

per il Grana ed il Parmigiano ) è probabile vi siano molti allevamenti

dove mungitura e gestione stalle impiegano moltissimi Sikh

 

Questo vale a Cremona come a Parma etc. 

 

Da un lato questo fa sì che si tratti mediamente di un personale

più qualificato del lavorante medio agricolo ( un mungitore non è

un raccoglitore di pomodori ) dall'altro per sua stessa natura il lavoro

nella zootecnia implica una disponibilità h24, inesistenza di ferie etc

( una reperibilità che per certi versi scoraggia la precarietà, ma rende

possibile lo sfruttamento economico )

 

Non so se a Latina siano impiegati maggiormente come raccoglitori

e se questo possa adombrare uno sfruttamento diverso da quello che

avviene in altre parti d'Italia

 

Comunque si tratta di oltre il 40% degli addetti in agricoltura che lavorano

in nero e guadagnano meno del 50% del minimo sindacale come media

nazionale

 

D'altronde il prezzo di certi prodotti agricoli è oggettivamente molto basso

( pomodori, patate zucchine...)

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è fuori discussione che chiunque prenda sostanze per "tenersi su " è un dopato dal supermenager con 10 lauree all'indiano senza scuola alcuna ,io sono di vicenza e guardate che anche qui i conciari schiavizzavano gli immigrati ricattandoli per un posto letto oper farsi ridare parte dello stipendio .la voglia sempre piu forte di far soldi sulle spalle altrui è di moltissi impresari senza scrupoli anche qui da noi nel nord est e son tutti veneti ...te li raccomando ...pur essndo nato qui mi vergono di certi delinquenti ,ora che hanno inquinato tutto hanno trasferito le concerie in sudafrica cosi li sfuttano gia sul posto .roberto

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"dall'altro per sua stessa natura il lavoro

nella zootecnia implica una disponibilità h24, inesistenza di ferie etc

( una reperibilità che per certi versi scoraggia la precarietà, ma rende

possibile lo sfruttamento economico )"  

 

non é vero, perché negli allevamenti come in ogni altro settore si possono fare i TURNI, se si é organizzati in modo moderno.

 

Io tutti questi ragazzi italiani che han voglia di fare i manovali agricoli (non gli agricoltori...) proprio non li vedo, nei fatti, e mai per piu di una vacanza lavoro..    E finché ci sará disponibilitá di manodopera a prezzo stracciato, in nero e senza pretese, ho paura che questi ragazzi se ne resteranno volentieri nelle cittá o nelle periferie a lavorare in qualche centro commerciale o a fare i classici "lavori" improduttivi che si fanno oggi nelle cittá cosiddette "smart".

 

Le frontiere non sono controllate né sulle merci né sulle persone, il risultato é che il prezzo di un bene puó essere modificato facilmente dagli speculatori:  il grano costa? Faccio attraccare al porto piu vicino una nave carica di grano made in india comprato per due soldi, i produttori locali si cagano sotto e il prezzo crolla.    Il sindacato chiede dei giusti diritti e dei compensi da paese del primo mondo?  Attingo lavoratori dal mercato nero ed il gioco é fatto.

 

Tante chiacchere dai politici, ma su QUESTI problemi nessuna soluzione.

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Hinzelmann

E' chiaro che in teoria potresti avere tre mungitori che fanno i turni

 

Ma è altrettanto chiaro che ci possono essere tre imprenditori che

hanno un mungitore-partita IVA o cottimista al nero, che corre come

un matto fra tre stalle...perchè costa molto meno

 

Forse la prima cosa potrebbe esistere se due imprenditori su tre fallissero

e ci fosse un'unica grande stalla e questo potrebbe essere ritenuto più

moderno rispetto alle tre stalle, che cercano di abbattere i costi oltre il limite

dell'umano

 

Ma - e lo sto dicendo in termini economico-liberisti - il problema è che nel

settore agricolo si è tutelata la piccola imprenditoria...ad esempio tramite

l'acquisto del latte da parte delle municipalizzate "centrali del latte"

 

Pensare che il problema stia nella manodopera e non nella struttura aziendale

è a dir poco ingenuo...

 

Questo non semplifica il problema, lo complica dannatamente....perchè io

proprietario della mia stalla, lotto per far sopravvivere la mia azienda.

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Effettivamente...nell'Ovest vicentino i sikh li impiegano soprattutto nella concia...c'è una comunità enorme e sommersa in direzione valli delle prealpi...dipende dall'industriale...ci sono quelli con i vecchi impianti che progressivamente delocalizzano in ex jugoslavia e intanto fanno lavorare i turbanti con le gambe immerse nel sangue, corrompendo chi dovrebbe fare i controlli e ci sono gli imprenditori che hanno il capitale per costruire enormi impianti ultramoderni con tanto di palme tra i macchinari di acciaio lucidissimo

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Hinzelmann

Beh però un agricoltore non può delocalizzare, cioè

dovrebbe vendere la sua tenuta in Italia...e ricomprarla

all'estero

 

Quindi o riesci attraverso produzioni dop - biologico etc

a far valere il tuo prodotto di più o se sei legato ad una

monocoltura o non hai grande capacità di marketing devi

abbassare i costi

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nella mia zona ci sono soprattutto viticoltori e gente avanti col biologico,non si servono granchè di immigrati, anzi tendenzialmente non li vogliono,

tranne le produzioni più industrializzate e meno pregevoli che si basano soprattutto sul basso costo della manodopera,

gente spregevole che dovrebbe scomparire dalla faccia della terra

 

in realtà il settore vinicolo offrirebbe splendide occasioni per i piccoli, ma manca l'imprenditorialità per così dire, anche se qualcuno si sta muovendo

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