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Legge contro l'Omofobia


Deed

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Questa mattina i parlamentari GLBT hanno incontrato il Ministro dell'Interno Amato e della Giustizia Mastella per chiedere che il Governo desse da subito un segnale forte contro le recenti aggressioni omofobe e in generale contro tutte le violenze con un movente d'odio omofobo. Il cuoco del Mamamia picchiato da neofascisti, Paola stuprata a Torre del Lago perchè lesbica, il Gay Pride di Catania bloccato da Forza Nuova, Luca e Vincenzo presi a colpi di spranga fuori dal Cassero.

da gay.it

 

Dopo l'incontro con i ministri i parlamentari GLBT hanno dichiarato che l'attuale legge Mancino contro i reati d'odio verrà estesa anche all'omofobia.

 

Questa legge si farà? Sarà utile veramente o, come tante leggi italiane, cadrà nel dimenticatoio? Che ne pensate?

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Per come la vedo io, può essere utile, ma dovrebbe essere accompagnata da una lotta contro i pregiudizi. Dubito che questo avverrà a breve, ma questo passo è comunque positivo ;)

Senza contare che auspico un cambiamento verso un maggiore recupero e una più intensa rieducazione delle persone ritenute responsabili di uno o più crimini (che penso implicherebbe anche un grande cambiamento di tutta l'attuale società), ma è un discorso che ora non è molto attinente.

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basterebbero piccoli cambiamenti per apportare grandissime novità.

 

1) inserire la dicitura  "orientamento sessuale" nella lista di cose per le quali è vietata in maniera assoluta la discriminazione (subito dopo: sesso, razza, religione, etc)

 

2) battere sul fatto che, nella nostra costituzione, il sesso dei contraenti di matrimonio non è specificato e, dunque, avvallarlo anche alle coppie gaylesbo. :asd:

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Roj, alcuni si appellano all'origine della parola "matrimonio", indicando che ha nel suo significato l'implicita definizione di "contratto" fra due persone di sesso opposto :asd:

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si appellassero a quel che vogliono, ma nella costituzione è scritto diversamente. se vogliamo fondare uno stato sulla "libera intepretazione" facciamolo ma a me i risultati sembrano deludenti finora.

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basterebbero piccoli cambiamenti per apportare grandissime novità.

 

1) inserire la dicitura "orientamento sessuale" nella lista di cose per le quali è vietata in maniera assoluta la discriminazione (subito dopo: sesso, razza, religione, etc)

 

2) battere sul fatto che, nella nostra costituzione, il sesso dei contraenti di matrimonio non è specificato e, dunque, avvallarlo anche alle coppie gaylesbo. :asd:

 

Concordo perfettamente sul punto 1; dovrebbe essere sottinteso ma renderlo esplicito renderebbe l'articolo più efficace e l'interpretazione meno libera..

 

Sul punto due: è vero la nostra costituzione non dice nulla sul sesso dei traenti matrimonio (immagino che sia riportato ovviamente in altre leggi).. se qualcuno glielo fa notare, nel giro di una settimana correggono l'errore e lo mettono a chiare lettere...

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Nemmeno in altre leggi.

Paradossalmente si dà talmente per scontata che la prima legge nella quale si dice espressamente che il matrimonio è tra persone di sesso diverso è la legge sulla fecondazione assistita del 2004.

 

Nel codice civile a volte si parla di marito i moglie con riferimento ai figli e alla fissazione della residenza familiare (tra l'altro il diritto di famiglia è stato modificato nel 1975). Negli altri casi si parla di coniuge o di coniugi.

 

Deed, la parola matrimonio tutt'al più vuol dire "munire qualcuno di una (donna che possa essere) madre".

Ma questo poco importa, dal momento che gli istituti giuridici possono variare nel tempo e pur mantenendo lo stesso nome, possono assumere nuovi significati e contenuti, sulla base dei cambiamenti della società, della tecnologia ecc.

Senza dimenticare che è un contratto e come tale dovrebbe essere aperto a tutti, altrimenti è un istituto che crea ineguaglianza tra i cittadini in violazione dell'art. 3 della costituzione.

Un istituto può essere precluso a qualcuno solo se la preclusione ha lo scopo di avvantaggiare una categoria socialmente debole per renderla uguale alle altre. Cosa che non è affatto ravvisabile nell'assurda preclusione in ambito matrimoniale, tant'è vero che i politici (e alcuni giudici) si appellano al criterio mooooolto variabile dell'ordine pubblico.

 

A chi invece dice che il matrimonio nasce come istituto religioso, be', è una cazzata: esisteva già in epoca romana nell'istituto della manus.

 

Comunque sarebbe il caso di ritornare IT. :asd:

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