Jump to content

Il mio migliore amico etero...attratto da me?


Maurice

Recommended Posts

Premetto che il racconto che segue è un po' lungo. Purtroppo credo che sia necessario per far capire tutta la complessa vicenda. Vi dico già che il pezzo forte, quello che davvero mi tormenta e ha fatto nascere tutti i miei dubbi, sta al 'quarto paragrafo'. A voi la scelta se intraprendere o meno l'ardua lettura: consolatevi, non siete solo, altri se la sono sorbita personalmente face-to-face  :asd: .

 

Cominciamo dall'inizio. Fin dai 14 anni (dunque, dal primo anno di Liceo, e ora sono all'ultimo) ho avuto la certezza di essere attratto da entrambi i sessi, non solo sul piano fisico ma anche su quello sessuale: tant'è che mi sono innamorato di ragazze così come di ragazzi. Più che altro credo che l'Amore, se è 'cieco' come si dice, non bada a nulla, tantomeno al sesso delle persone. Ma vabè questo è solo il mio pensiero. 

Al primo anno di Liceo ho conosciuto lui, chiamiamolo per comodità Alessio, verso il quale da subito ho provato un forte sentimento di affetto. A dir la verità, il primo a cercarmi era stato lui, e poi da lì è venuto tutto. Ci siamo stretti tantissimo, così tanto che ormai associare il mio nome al suo e viceversa era scontato per i nostri compagni di classe: qualcuno, scherzosamente, ci chiamava 'fidanzati'.

Dopo un po' di tempo, però, mi sono reso conto che quel grandissimo affetto era qualcos'altro: insomma, mi ero innamorato di lui. Lui in ogni caso non aveva mai sospettato di me, nemmeno quando lo abbracciavo e lo accarezzavo (anche prima che mi rendessi conto del mio sentimento; in amicizia generalmente sono molto affettuoso), e poi era etero, o almeno così era sembrato a me in quel momento. Vuoi la giovane età (che, diciamocelo, a 14-15 anni un po' bambini si è ancora), vuoi la sua eterosessualità, vuoi che forse il mio sentimento non era così forte e profondo, alla fine sono riuscito ad accontentarmi della pur profonda amicizia e a guardare altrove.

 

Il secondo anno di Liceo portò ad un lento, ma inaspettato, allontanamento di me e Alessio, ma le cause di tutto ciò sono per me ancora ignote. Io ci sono stato malissimo da morire e i miei amici (ma non quelli di scuola, altri) ne erano pure addolorati. In fondo di lui era ancora innamorato, ma quello che mi premeva di più era l'amicizia, perchè la nostra era davvero bellissima (sarò pedantemente classicista, ma la paragonavo agli Eurialo e Niso virgiliani).

Nel frattempo lui, Alessio, si legava in amicizia ad altre persone, sempre nostri compagni (e questo ero ancora peggio, perchè vedevo di persona la sua indifferenza per me) senza tuttavia avere con loro quel rapporto forte che aveva con me. Erano amicizie dall'apparenza profonda, ma labili, che duravano al massimo 6 mesi e finivano con una bella litigata. Seguiva una pseudo-riappacificazione che però mai rimetteva le cose come prima. 

Ad alimentare il distacco, ad un certo punto, cominciò la strana avversione di lui per la mia presenza a danza (eh sì, frequentiamo pure la stessa scuola di danza!), una vera e propria invidiosa, malsana competizione. A scuola, poi, iniziò a mormorare malignamente contro di me con quei suoi presunti amici, e a nulla valse un bel discorsetto che gli feci in privato.

Caso volle che, nel quarto anno, la sua migliore amica di quei fatidici sei mesi fosse divenuta, poco prima della scadenza, la sua ragazza. Una ragazza di cui per tutta la scuola si mormorava, con l'ipocrita silenzio della mia classe, che fosse lesbica, amica tra l'altro di una lesbica più o meno dichiarata della classe vicina. E non per malalingua, ma perchè in quell'amicizia tra le due c'era un qualcosa di troppo equivoco per davvero. E infatti, ambiguità in questo nuovo rapporto etero della mia compagna si resero quasi subito palesi e tutta la classe (sempre in silenzio, ovviamente) vi vide solo una 'copertura' per qualcos'altro. Alessio, in effetti, era divenuto una sorta di burattino nelle sue mani, lei aveva sempre da lamentarsi e in sua difesa ogni volta correva l'amica omo, che una volta arrivò addirittura a insultare lui. 

 

La svolta avviene proprio all'inizio del corrente quinto anno. La situazione di Alessio con lei era ormai divenuta insostenibile. L'amore non c'era e l'avrebbe capito anche chi li avesse visti una volta soltanto (e infatti così fu per una mia amica); il contatto fisico praticamente era inesistente, se si esclude il canonico bacio...sulle labbra. Non parliamo del sesso: lui, che un minimo di amore lo provava, lo voleva, ma a lei faceva quasi schifo solo parlarne. 

Così tutto il suo risentimento, l'avvilimento e l'amarezza di più di sei mesi strariparono ad un matrimonio serale di fine estate (sicuramente complice il vino che gli versavo con non chalance nel bicchiere). Esponendo le sue 'sofferenze' a tutti i presenti al nostro tavolo, fortunatamente solo alcuni compagni di danza, ho provato un'amarezza tale che quasi me ne sarei voluto andare dalla festa. Era evidente, dalle sue parole, che si sentiva solo, con una ragazza confusa sentimentalmente e sessualmente e degli amici che non lo capivano e non si importavano di lui. Sono riuscito a dimenticare tutte le cattiverie fatte a me a scuola e a danza e a parlargli da quell'amico che ero stato: sarò stato servile, compassionevole con uno che non se lo meritava, ma gli ho dato tutto il mio appoggio e il mio sostegno. E qualche cosa di positivo ci deve essere stato visto che siamo improvvisamente tornati più affiatati di quanto eravamo nel primo anno. 

Lui ha praticamente iniziato a chiamarmi sempre a casa la sera, per parlare del più e del meno e soprattutto della sua complessa personalità, confusa su tutto (tranne, a quanto pareva, sull'aspetto sessuale).

E quel germe d'amore per lui, che oramai si poteva dire morto in me, rinacque, dopo un po'. E fortissimo. In quel periodo stavo con un ragazzo conosciuto al mare, che tra l'altro in autunno lasciai. Tornati amici, mi sembrò giusto dire ad Alessio ciò che già altri sapevano: insomma ero bisessuale, e stavo pure con un tipo. Lui ci rimase molto sorpreso, non se l'aspettava, ma poi la prese normalmente, anzi pure incuriosito mi chiese tutto quello che di...eccitante c'era stato tra me e lui.

Nel frattempo, i rapporti con la ragazza improvvisamente iniziavano a migliorare. Sembrò che finalmente fosse iniziata tra i due una vera esperienza da fidanzati. E ci cominciai pure a credere, nonostante i sospetti ancora vivi nei confronti della sessualità di lei. Sospetti li avevo pure su lui, ma  per quanto riguarda l'aspetto sentimentale, perchè varie volte diceva di aver messo gli occhi su quella o quell'altra ragazza. Ma non immaginavo ci dovessero essere altri sospetti.

 

Agli inizi di Dicembre andai a casa sua per fare alcuni compiti assieme. Il giorno prima, in una casa in centro storico di mia mamma, avevo organizzato una festa con molta gente e Alessio s'era ubriacato. Il crocerossino gliel'ho fatto io, mettendomi pure a dormire vicino con tanto di secchio ai piedi, per ovvi motivi. Praticamente alla fine l'ho abbracciato dato che, nonostante gli strati di coperte, continuava a sentire freddo; e mi è venuto spontaneamente di accarezzargli i capelli per tranquillizzarlo, dato che si lamentava di stare ancora male. Sapevo che erano effusioni eccessive a quelle solite e che nemmeno la ragazza gli concedeva.

Il pomeriggio dopo, facendo i compiti, lui iniziò a parlarmi nuovamente della sua ragazza. Sì, a quanto pare le cose andavano abbastanza bene, ma tra loro mancava qualcosa di sessualmente forte: a quasi un anno di distanza, ancora non l'avevano fatto. Lui, accalorato com'era, quasi elemosinante, propose:"Masturbiamoci. Insieme. Almeno mi sfogo un po'". Lì per lì rimasi interdetto: si presentava come un etero incallito, quasi aberrante un minimo contatto fisico con i maschi (con una eccezione accettava i miei abbracci, forse sapendo della mia bisessualità, ma sempre in privato e mai in pubblico...) e ora addirittura voleva che glielo menassi? E che io a sua volta gli concedessi il mio? Sapendo però che molti amici maschi si masturbavano reciprocamente, senza alcuna implicazione sentimentale, allontanai i dubbi e accettai. Ma la sera iniziarono da parte sua le domande per messaggio, un poco ambigue: cosa ne pensi del mio? Cosa faresti, dettagliatamente, ad una persona che lo avesse uguale al mio? (interessante perifrasi per indicare lui, secondo me)

Dopo una settimana lo invitai da me, per contraccambiare l'ospitalità della settimana precedente. Di compiti, a dire il vero, non ne avevamo, dato che mancavano tre giorni alle vacanze natalizie. Ci siamo rilassati e poi, ad un certo punto, distesi a letto, praticamente appiccicati, lui iniziò ad accarezzarmi i capelli, anche se per poco tempo. Poi, dato che sentivo freddo, mi fece mettere le mani dentro la sua maglietta per riscaldarmi. Vabè, immaginate come mi potevo sentire io in quel momento. Per ridere un po', dissi qualcosa inerente a quello che avevamo fatto la settimana prima. E molto candidamente lui propose di rifarlo ancora. Vero che lui, già la prima volta, aveva detto che gli sarebbe piaciuto rifarlo, ma non aveva precisato 'quando'. E così, ci siamo masturbati ancora.

E se lui la prima volta era stato quasi timido, ora si stava dando da fare: con mio grande sorpresa si è spogliato tutto e, masturbandomi, ha iniziato a palparmi, chiedendo di fare lo stesso a lui. Giusto per avere più piacere, diceva lui. Qualcuno avrebbe approfittato della situazione, ma io preferii di no. Volevo vedere fino a dove si voleva spingere, lui, colui che si dichiarava solennemente etero.

Che lui macchinasse qualcosa dentro la mente mi si rivelò chiaro l'ultima volta che ci è capitato di farlo, verso la fine del Natale. La sera prima avevamo parlato e lo avevo invitato a passare un pomeriggio nella casa in centro succitata. Qui mi parlò delle fantasie sessuali verso la sua ragazza, tra cui quella di farlo in una doccia. Beh, cosa gli poteva venire in mente ora? "Proviamo a masturbarci sotto la doccia". Non so a voi, ma a me sembrava che stesse spostando il suo desiderio sessuale dalla ragazza a me. All'inizio (lo feci apposta) rifiutai, ma lui quasi mi si gettò ai piedi e alla fine facemmo. Concluso tutto, rivestendoci (mi sembrava davvero una scena post-sesso tra due fidanzati!), la buttai lì: "Ma la tua ragazza di tutto questo non sa niente?" "No" "Capisco, mi sembra giusto...ma tu hai intenzione di fare queste con me anche dopo che, finalmente, avrai scopato?". La domanda lo spiazzò; un po' dubbioso rispose di no. E là me la presi. "Dunque sono stato trattato come una puttana che ti ha dato piacere dato che la tua legittima consorte manco te lo tocca!" "Non sei stato un ripiego per me...cioè a me è piaciuto e sarò felice di dare e ricevere piacere ancora". Aaaaah, ancora. In fin dei conti, gli è piaciuta la cosa. E la sera seguente, parlando per messaggio, disse di essere arsurato e di non vedere l'ora di farlo con la ragazza. Sospettavo già la proposta di una nuova masturbata, ma io mi finsi impegnato e non diedi alcuna disponibilità. Ma lui ne conosce una più del diavolo. "Sento il bisogno di masturbarmi" (!) "per sentirci vicini l'un l'altro, tu inviami una foto del tuo e io del mio". Ah no, qui rifiutai. Stavo bello accoccolato a letto e non avevo nessuna voglia di alzarmi. E soprattutto, questa volta non gliela volevo dare vinta. Come nulla fosse, lui mi inviò comunque la foto del suo, ma continuava a dire che non si sarebbe masturbato se non gli avessi mandato il mio. Rifiuto ancora. Auguro la buonanotte, senza chiedere se poi lui ha scelto di compiere l'impresa pur senza la mia foto. 

Una settimana dopo, a scuola. Interrogazione di letteratura greca. Ad Alessio va un po' maluccio.

E il voto non poteva essere dei migliori. E in lacrime mi chiama, nel pomeriggio, sul cellulare. Oltre al fatto che aveva una ragazza che tanto ragazza non era (ma non lo disse), oltre ad avere 'amici' che non si curavano di lui (a parte io), ci si aggiungevano pure le magagne della scuola e la strana antipatia che alcuni professori avevano verso di lui. Preciso che la ragazza fu interpellata la sera. Ma il primo a cui si rivolse fui io. Io rimasi molto amareggiato per la sua situazione. D'altronde, penso che impressioni un po' tutti trovarsi un amico in lacrime al telefono. Così, scrissi una bella lettera, ironica e soprattutto affettuosa al tempo stesso, che gli consegnai il mattino dopo in classe sperando di risollevargli il morale.

Non l'avessi mai scritta. Era vero che la lettera era molto 'sentimentale' ma d'altronde questo è il mio atteggiamento verso gli amici, così intendo l'amicizia, ma assolutamente non volevo far trasparire amore. E invece lui la intese così. Spalleggiato (ovviamente) dalla sua ragazza, gelosa come non mai di lui ma al tempo stesso sempre tra le braccia dell'amica lesbica. 

In un lampo, Alessio ha eretto un muro contro di me. Gliel'ho spiegato che non era amore quello che volevo far trasparire e che la sua reazione era troppo sconsiderata, ma lui niente.

Nel frattempo, dato che un amico gli serve comunque, s'è legato nuovamente ad una di quelle sue "amiche di 6 mesi" degli anni precedenti. Ridono e scherzano come non mai, ma nulla è paragonabile al rapporto che ha avuto con me. E tantomeno con lei si spingerà fino a fondo a fare le stesse cose che s'è permesso con me.

Ha parlato con una mia stretta amica (stupido pure lui, come se non sapesse che mi avrebbe riferito) che ora ha 'paura che io gli salti addosso': quando lui è stato il primo a mettermi le mani addosso, diciamolo sinceramente. 

E ora il dubbio mi attanaglia. Cos'ha fatto sorgere davvero in lui quella lettera? Poteva pure essere intesa come amore, ma non credo che la reazione sarebbe dovuta essere così spaventata nei miei confronti. A questo punto non so cosa pensare. Ho la netta sensazione che lui provi qualcosa per me, oltre l'amicizia. E che non se ne sia reso tanto conto fino a quando non ha avuto quel pezzo di carta in mano. Le seghe insieme, le giornate a parlare al telefono, gli aiuti e il conforto, il sostegno, la collaborazione, la fiducia. Sono cosciente che tutto ciò è di gran lunga superiore a tutti gesti che sempre per lui ha fatto la ragazza. E lui, ora, mi vuol quasi dimenticare. Adesso, dopo più di un mese, ha ricominciato a parlarmi, mi ha anche chiamato una sera per lamentarsi della mole di pagine da studiare, ma ancora mantiene uno strato di freddezza. 

I miei compagni (che non sanno nulla delle seghe, ovviamente, a parte una ragazza abbastanza fidata a cui però ho solo parlato vagamente di 'palpatine' lì al pacco) dicono che fin dalla festa di Dicembre a casa mia, quando avevo dovuto soccorrere Alessio, si sono accorti, dal solo sguardo, che lui non mi vedeva semplicemente come amico (strano che invece non si siano accorti del mio sentimento per lui, credendo che sia io l'etero incallito). E io medito. Allora davvero Alessio prova qualcosa per me? O è solo la mia mente, per soddisfare il sentimento, che mi fa vedere le cose in maniera distorta? E il bello è che non so nemmeno se affrontare la questione con lui e come. Letto questo papiro, secondo voi come la devo pensare? E che devo fare?

 

P.s.: la famigerata lettera sarebbe dovuta essere buttata da lui, dietro mia stessa proposta, come se volessi in questo modo fargli dimenticare il putiferio che c'era uscito. Se la lettera è finita nel secchio davvero, non lo so ma presuppongo di no. Con una nuova menzogna detta da lui alla ragazza (dato che sono già poche): la lettera mi è stata riconsegnata così che io la buttassi. Ed è stata proprio lei a dirmelo, sorpresa, dato che che io appena prima le avevo detto che Alessio aveva buttato la lettera (fingendomi sicuro).

Edited by Maurice
Link to comment
Share on other sites

Non è eterosessuale.

Che non lo sia ormai lo so per certo, pur senza la sua diretta conferma. Il problema è il modo in cui io devo relazionarmi con lui ora, come farlo aprire sull'aspetto della sua sessualità, e se mi conviene farlo, dato che già solo una lettera lo ha fatto precipitare.

Link to comment
Share on other sites

Il problema è che deve accettarsi innanzi tutto lui stesso. Se ha reagito così è perché non si accetta, il che è un peccato. Tu non lasciar perdere, fagli capire che per lui ci sarai sempre e che se avrà voglia di parlarti ti troverà. Magari ha solo bisogno di un po' di tempo...

Link to comment
Share on other sites

Insomma lui instaura una relazione con una presunta lesbica e nel desiderio di voler fare sesso con lei ci prova con te e poi fa tutti 'sti drammi per una lettera di affetto? Direi che è molto confuso (anche se non sembra esserlo stato quando voleva chiaramente qualcosa da te) e sinceramente non so bene cosa consigliarti perché in quello stato è difficile prevedere le sue reazioni. Posso solo dirti di avere taaaanta pazienza se vuoi tenertelo stretto. (E poi scusa va dicendo che ha paura che gli salti addosso quando tu hai la conversazione in cui ti chiede di masturbarvi e ti manda la sua foto? Mah!)

Link to comment
Share on other sites

Io invece penso sia semplicemente un etero frustrato sessualmente e anche sentimentalmente solo.

 

Le seghe tra adolescenti mi pare che siano frequenti, vero che ve lo siete menato a vicenda ma non è un indizio schiacciante della sua omosessualità, il fatto poi che lei faccia resistenza aumenta l'insoddisfazione.

 

Si sente solo perché evidentemente la vipera della sua donna pretende di essere al centro dell'attenzione senza badare alle esigenze di lui.

 

Tu invece ne sei invaghito quindi non sarebbe strano che vuoi vederci qualcosa di più, e in fondo ne hai aprofittato.

 

Il fatto della lettera e di come ha reagito mi fa pensare appunto che lui non sia gay

 

Ha semplicemente bisogno di ritrovare se stesso ed avere più sicurezza in se stesso per sfanculare la vipera tutto qui.

Link to comment
Share on other sites

Mah non so se sia gay francamente, certo dovrebbe fare molta chiarezza e parlare francamente sia con te ma soprattutto con se stesso. Ovviamente noi non vi conosciamo per cui è difficile dirvi cosa fare, ma io gli parlerei con molta franchezza delle mie intenzioni e delle mie idee.

Link to comment
Share on other sites

non credo che sia gay. credo invece che sia molto molto frustrato sessualmente perchè sta con una ragazza che non gli lascia sfoghi, che sia o meno lesbica. è un burattino. uno che non ha le palle per ribellarsi a questa ragazza. mi fa una tristezza infinita e non capisco come un ragazzo come te, che da quello che scrivi mi sembri uno molto intelligente e che sa più o meno cosa vuole, possa avere una cotta per uno così. non è che hai un po' la sindrome da infermierina??? 

 

il tuo amico non è gay, è frustrato e la sessualità che sta scoprendo con te lo spaventa perchè un ragazzo etero non dovrebbe provare piacere per un ragazzo e questa sua frutrazione che lui ancora non concepisce come tale lo manda in confusione. è per questo che ti prende e ti molla come meglio crede perchè sei l'unico sfogo sessuale che ha. lo trovo al quanto pessimo.

 

non è gay, è stronzo, frustrato e se va avanti così avrà una vita tristissima e perderà l'unica persona che gli è mai stata amica. TU.

Link to comment
Share on other sites

Lui è sicuramente un represso bimbominkia..

 

E in questa situazione ti ci sei cacciato dentro TU

Consapevole di tutto

TU hai voluto esser trattato da scopamico e TU

Hai voluto riaccendere la cotta che avevi per lui..

 

Se tanto ci tieni all'amicizia con uno sfigato del genere ok..

Ma sentimentalmente è un suicidio.

Link to comment
Share on other sites

non è che hai un po' la sindrome da infermierina??? 

 

il tuo amico non è gay, è frustrato e la sessualità che sta scoprendo con te lo spaventa perchè un ragazzo etero non dovrebbe provare piacere per un ragazzo e questa sua frutrazione che lui ancora non concepisce come tale lo manda in confusione. è per questo che ti prende e ti molla come meglio crede perchè sei l'unico sfogo sessuale che ha. lo trovo al quanto pessimo.

 

Mi sa di sì, ho l'animo da crocerossino...

Dici che per te lui non è gay, ma poi scrivi "lo spaventa perchè un ragazzo etero non dovrebbe provare piacere per un ragazzo": allora vuol dire che una certa attrazione c'è, almeno minima.

Link to comment
Share on other sites

Bacialo, non credo che ti respingerebbe.

Un bacio, in ogni caso, gli aprirebbe molte porte.

 

Non sei l'unico ad avermelo consigliato. Ma dopo la reazione per la lettera non credo sia tanto il caso...

Link to comment
Share on other sites

Lui è sicuramente un represso bimbominkia..

 

E in questa situazione ti ci sei cacciato dentro TU

Consapevole di tutto

TU hai voluto esser trattato da scopamico 

 

 

Sì, è vero, ma avevo intenzione di parlargliene cautamente, "a pillole" (e già, minimamente, avevo cominciato), se non fosse che ora mi tratta come un semplice conoscente.

Link to comment
Share on other sites

Buongiorno ragazzi, seduti, seduti! Bene, aprite lo zaino e tirate fuori la scala Kinsey... fatto?
XD
Lui potrà essere un 1 o 2 o 3, certo non uno zero, certo questa cosa lo spaventa.
Quando è eccitato, frustrato dalla carenza di soddisfazioni sessuali, tu gli vai benissimo. 
Poi gli fai un discorso dove ti senti usato, quando lui invece nella sua testa si sta dicendo "non mi piacciono i maschi, anche se ho piacere a fare queste cose". Cioè lui cerca di viversela come se giocaste insieme alla play, tu non puoi fargli le paranoie dicendo che ti usa per giocare alla play... deve essere una cosa giocosa che dura il tempo che dura e non ci si pensa più. Tu invece la metti su un altro livello e lui va in confusione.

Poi gli scrivi una lettera di profondo affetto amicale... il suo cervello va in allarme rosso! Affetto profondo di amico + sesso = amore, nella sua testa, ma anche nella testa di molti, non sempre è facile distinguerle. Quindi comincia a pensare che tu hai dei sentimenti che vanno oltre, magari gli si affaccia in testa l'idea che potrebbe averne anche lui: tilt totale!

Il rapporto ora lo recuperi se lui inizia un percorso di crescente accettazione verso di sé, di sincerità con sé stesso.
Possibilità che tu possa aiutarlo in questo percorso? Basse basse
Possibilità che tu possa essergli vicino in questo percorso? Basse
Ne consegue che forse potresti provare a lasciargli il suo spazio e stare un po' a vedere

Però però io in fondo sono un romantico e credo che se c'è amore, alla fine vincerà

Link to comment
Share on other sites

Mi sa di sì, ho l'animo da crocerossino...

Dici che per te lui non è gay, ma poi scrivi "lo spaventa perchè un ragazzo etero non dovrebbe provare piacere per un ragazzo": allora vuol dire che una certa attrazione c'è, almeno minima.

 

si ma non credo che sia attrazione in quel senso. credo che provi piacere a farsi toccare da te ma essendo etero questa cosa lo spaventa. 

se mi toccasse un uomo e mi piacesse pure io un paio di domande me le farei perchè sono da sempre lesbica e non sono attratta dagli uomini. mi metto quindi nei suoi panni. lui è etero frustrato perchè vuole scopare ma la sua ragazza se la tiene ben stretta. a un amico, bisessuale per giunta, che si presta a farlo sfogare e finchè resta una masturbazione (come hai detto tu i ragazzi a volte lo fanno insieme questo non implica l'omosessualità) ci sta, ma appena tu gli scrivi di sentimenti (anche se non d'amore) lui si rende conto che prova piacere a farsi toccare da un ragazzo, che ci potrebbero essere delle implicazioni sentimentali da parte tua e va in panico. non è gay è frustrato e etero. se fosse gay forse avrebbe provato a fare molto di più che farsi toccare e basta no?

Link to comment
Share on other sites

Se la storia è vera, è indubbiamente desueta.

Della sua eterosessualità (che potrebbe comunque esser vera) credo dubiti chiunque si accinga a leggere quanto hai scritto, ma fintanto non sarà lui a definirsi più concretamente e sinceramente per te non potranno che esserci guai.

Hai -francamente- solo da perderci: inutile cercare un chiarimento, se prima lui non ammette le proprie colpe nei tuoi confronti, e poi le eventuali verità sottaciute ad entrambi, innanzitutto a sé.

Edited by Mina Vagante
Link to comment
Share on other sites

  • 3 months later...
alexvanpelt

Pensa, dopo aver letto il tuo lungo racconto trovato per caso su google mi sono iscritto al forum apposta per poterti rispondere!

 

Per me Alessio non è gay.

Non è neppure eterosessuale.

 

Semplicemente è un eterosessuale incuriosito dal maschile, quindi dall'omosessualità, ma fortemente spaventato dal mondo gaio e soprattutto sopraffatto dalla paura di poter diventare-apparire o esser giudicato gay.

 

Non a caso si comporta come tu lo hai descritto...

 

Si sente attratto dai maschi ma ha paura di accettare questa sua attrazione perchè non è ancora pronto a farlo per svariate ragioni personali che vanno rispettate in toto e mai forzate.

Vorrebbe giocare a fare l'omosessuale sperimentatore e felice ma la sperimentazione lo spaventa quanto l'attrae.

 

Si circonda da persone rassicuranti per la sua immagine e per la sua sicurezza psicologica, quindi eterosessuali, e cosa di meglio che una pseudo fidanzata di copertura?

Meglio, tanto meglio se poi lei è pure lesbica.

Cosa c'è di meglio che una lesbica per far sfoggio della propria eterosessualità?

Una pseudo-fidanzata lesbica di copertura è il jolly per tutte le occasioni perse o perdenti.

 

Una pseudo-fidanzata lesbica non invade il tuo spazio vitale, non pretende prestazioni sessuali perchè per definizione non è attratta dal sesso maschile.

 

Tra l'altro le solite etichette che vogliono che tutto sia rosa e che non esistano le sfumature che vanno dal rosso al bianco ti porta a definire la pseudo-fidanzata quale lesbica ma tu sei sicuro che lei lo sia veramente e che non sia semplicemente bisessuale quindi attratta sia dai maschi che dalle femmine?

Le hai parlato personalmente ed intimamente o è solo una deduzione frutto di chiacchere da cortile o da bar, in questo caso da scuola?

E sei sicuro che lei non si comporti da lesbica pur senza esserlo perchè le fa comodo comportarti così per fini suoi personali che perseguono un suo scopo che non è detto che debba esser chiaro a tutti coloro che la circondano?

 

Sei sicuro che questo tipo di donna non sia ciò che più rassicura la psiche di Alessio?

 

La masturbazione tra giovani è una forma di scoperta e di sperimentazione.

Ci si masturba in compagnia tra etero per sperimentare, per capire, per curiosità, per un sacco di motivi che non sono per forza riconducibili alla omosessualità.

 

Io stesso a suo tempo, in adolescenza ho sperimentato molto spesso questa pratica tra amici e ti assicuro che nessuno degli amici che ha condiviso con me questa esperienza di gruppo è mai diventato omosessuale o ha avuto atteggiamenti gai da quel giorno in poi.

Ci si masturba insieme per divertimento, per curiosità, per comprendere se si è adeguati ed all'altezza degli altri, per accrescere il proprio ego e sicurezza nei confronti delle ragazze e future fidanzatine.

 

Alcuni lo fanno sin dalla scuola media, altri se ne vergognano o non si trovano a proprio agio con un gruppo particolarmente affiatato o in cui sono ben inseriti.

Quando trovano persone adeguatamente rassicuranti trovano il coraggo di poter sfondare il muro della vergogna e della timidezza.

 

Tu ti sei dimostrato sempre attratto da Alessio e non gliene hai mai fatto mistero.

Tu e non lui, hai provato sin da subito un forte sentimento di affetto.

 

Dici che il primo a cercarti era stato lui.

Certo che è stato lui... Tu rappresentavi la sua sicurezza e soprattutto la sua rassicurazione di poter sperimentare senza esser giudicato o additato come gay da poter sputtanare.

Peccato che la sperimentazione non è arrivata e tutto si è fermato ad un solo aspetto affettivo tanto da far si che i compagni vi definissero addirittura scherzosamente "fidanzati".

 

Bello, ma poco rassicurante per lui sentirsi chiamare fidananzati.

Da qua la sua scelta di allontanarsi da te, ripeto, sia perchè non hai svolto il tuo compito di forzare i tempi e le sue scelte, così da poter affibiare a te la colpa della sua omosessualità perchè lo hai "forzato" tu e non è stato il frutto della sua scelta consapevole.

A sua discolpa, tu addirittura ti sei innamorato di lui!

 

Dici che lui non ha mai sospettato di te, ma che ne sai che cosa frullava nella sua testa insicura ma al tempo stesso desiderosa di sperimentare?

Glielo hai forse domandato se sapeva di te o è solo una tua deduzione?

 

Scusa se sono diretto ma a volte occorre fare anche l'avvocato del diavolo!

 

Ci sono passato pure io in situazioni simili, e più di una volta, e credimi, avrei davvero piacere di sapere che persone come te possano avere qualcuno con cui poter parlare liberamente anzichè doversi tenere tutto dentro o vergognarsi tra se e sè o in perfetto isolamento da genitori ed amici.

 

Dici che nonostante il tuo atteggiamento affettuoso alla fine hai dovuto accontentarti della sola profonda amicizia guardando altrove e senza renderti conto che, con pseudo-etero frustrati e fortemente repressi che vorrebbero sperimentare ma non hanno il coraggio neppure di ammettere a se stessi che le cose stanno come stanno, non puoi stare con 2 piedi in una scarpa ma devi prendere decisioni univoche e definitive...

 

Sei attratto e pensi lui non sia eterosessuale?

Allora fai il grande passo e se le cose vanno male pazienza! Morto un papa se ne fa un'altro!

 

Tu il grande passo non lo hai fatto e lui ha perso la speranza di poter andar oltre e sperimentare, da qua il lento ma inesorabile allontanamento da te.

Dici che le cause ti sono ignote... Ecco te le ho appena spiegate!

 

Il fatto che Alessio si legava ad altri amici vostri compagni aveva un duplice scopo.

Primo quello di vivere in modo "normale" da eterosessuale, lontano da chi lo distraeva e da chi lo incuriosiva ma al tempo stesso lo infastidiva.

Secondo quello di farti ingelosire e farti capire che, non hai voluto e/o saputo forzare i tempi e le sue paure... peggio per te che nelle sue fantasie non rappresentavi più l'alibi per la sua presunta e/o inaccettata omosessualità.

 

La strana avversione nel vederti a danza non ha nulla di strano...

Tu, con la tua costante presenza, rappresentavi ed alimentavi il suo disagio psicologico non fisico o personale, che è persino peggio ed il fatto che ad un certo punto abbia iniziato a fare allusioni con gli amici sul tuo conto non è altro che la riprova che percepiva il suo desiderio omosessuale ma che lo osteggiava con forza perchè lo infastidiva, quindi tu in quel momento eri il nemico da combattere perchè gli sbattevi in faccia il tuo atteggiamento omosessuale pure per quanto nascosto ma, credimi, gli sguardi vogliosi, interessati e compiaciuti di una persona interessata ad un'altra sono difficilissimi da mascherare e da nascondere e la risposta alle sue provocazioni (gelosia tua) era la prova del 9 che tu provavi interesse-desiderio-gelosia nei sui confronti.

 

Il discorsetto fatto in privato tra compagni di scuola lascia sempe il tempo che trova. In privato si dice una cosa, in pubblico si fa tutt'altro! Così succede sempre!

 

Il fidanzamento di Alessio con l'amica pseudo-lesbica l'hai vissuto con fastidio perchè era la classica goccia che faceva traboccare il vaso, ovvero come farti ingelosire ulteriormente e mettere una lama rovente nella piaga.

 

Tu dici che la situazione tra Alessio e la ragazza al quinto anno è diventata insostenibile (il tuo vederlo come un burattino è il classico atteggiamento di chi si rifiuta di esser rifiutato).

Certo che anche per Alessio non dev'esser stato facile vivere quell'esperienza... Credimi, forse è stato persino peggio per lui che non per te per il semplice fatto che, Alessio si è trovato ripetutamente tra l'incudine ed il martello.

 

L'incudine era la sua ragazza che, per lui era solo una copertura per poter rifiutare la sua, di lui, omosessualità.

L'incudine era anche l'amica di lei che per Alessio era la classica zizania seminata in un campo di grano che si espande a dismisura fino ad infestare il campo coltivato... Se è vero che la sua ragazza è pseudo-lesbica e l'amica era la sua compagna, pensa un po' con quale gioia la stessa amica (tua alleata più o meno consapevole) accettava una relazione di copertua tra un presunto omosessuale ed una pseudo-lesbica che forse stavano insieme solo per reciproca copertura.

 

Preso atto che Alessio poteva vivere con disinvoltura la sua relazione in famiglia, tra i parenti, tra gli amici etero, senza paura di poter esser additato di essere gay ed evidentemente tanta più era la sua curiosità omosessuale (spaventevole per lui), tanto più necessario era il bisogno di mascherare questi suoi istinti repressi ed inaccettabili.

 

Tu parli di sospetti generici tuoi ma, diamine, a chi vuoi dargliela da bere che tu non sapevi perfettamente che lui era fortemente attratto dall'omosessualità?

Prova ad andare da un tuo qualsiasi compagno di classe ed accarezzarlo dolcemente e ripetutamente perchè "questo è il tuo atteggiamento tipico di te che sei normalmente affettuoso" come dici te... Sai dove te le mette le carezze e l'atteggiamento affettuoso un vero etero? A te la risposta che ti verrà senza bisogno che te la dia io!

 

Credimi, gli amici etero si toccano scherzosamente le parti intime dandosi toccatine furtive, mimando lotte o che altro ma non si scambiano carezze.

Al più se imitano i gay fanno gli effeminati ma non si scambiano carezze o baci sulle guance e al limite estremo si baciano sulla bocca scherzosamente imitando 2 gay ma quel bacio è solo una presa per i fondelli che non implica nulla di omosessuale, è una maniera per sdrammatizzare e per prendere per il culo i gay e, tanto più sicuri della propria sessualità sono gli etero e tanto più possono spingersi a mimare atteggiamenti gay perchè non hanno nulla da nascondere, nulla da dover giustificare e ancor meno nessuna paura del gesto...

Al contrario chi è insicuro della propria sessualità non oserà mai baciare pubblicamente un amico etero sulla bocca perchè ha paura lui per primo della propria reazione, ancor prima che quella degli altri.

 

L'ubriacatura di Alessio è il classico alibi di chi vuol far credere di aver ceduto perchè incapace di intendere e di volere.

Dici che Alessio si è ubriacato a casa tua e tu hai fatto il crocerossino... guarda un po' che situazione inedita... mai capitato prima d'ora qualcosa di simile! (?)

Come avrete mai fatto ad esser così geniali, lui ad ubriacarsi a casa tua e te a fare il crocerossino?

E che genialata per Alessio dire che aveva freddo e te ad abbracciarlo!

Ancor più geniale da parte tua accarezzargli i capelli con atteggiamento tranquillizzante.

 

Sarebbe idiota credere che tanto te quanto Alessio siete inconsapevoli del fatto che ad una azione corrisponde adeguata reazione.

 

Chissà come mai Alessio il giorno dopo sceglie di parlarti della sua ragazza e degli aspetti sessuali e di confessarti che dopo un anno non avevano ancora avuto rapporti sessuali.

 

Ohhh ma che storia strana! Ma com'è Maurice che un ragazzo pseudo-omo ed una ragazza pseudo-lesbica che stanno insieme per reciproca copertura non abbiano ancora fatto sesso dopo un anno? E che genialata per Alessio proporre di masturbarvi non per il piacere di farlo e di divertirvi e neppure per reciproca attrazione ma "perchè almeno mi sfogo"!

 

Tu accettasti di masturbarvi non perchè "molti amici maschi si masturbavano reciprocamente" (gli amici maschi etero si masturbano in compagnia non reciprocamente!!!) ma semplicemente perchè da quando lui si è allontanato da te, dentro di te non hai mai desiderato altro.

Caro Maurice, sei giovane e mi sento di darti un solo consiglio...

Le cose vanno chiamate con il proprio nome, gli eufemismi non servono a nulla!

Non a caso dopo una settimana lo invitasti a casa pur senza aver compiti da fare... E che genialata aver detto che avevi freddo e per Alessio proporti di mettere le mani dentro la sua maglietta per scaldarle...

Ok vi dò atto che le vie del Signore sono infinite ed ognuno si ingegna come può e dopo lo scaldino Alessio te per ridere decidi di riparlare di quanto accaduto la settimana prima e finite per rimasturbarvi.

 

Maurice ovvio che te non desideravi altro. Alessio pure però entrambi temevate il giudizio dell'altro.

La doccia e tutto il resto e poi le domande che vi siete scambiati...

Stupida e forzata, direi, la tua domanda del dopo esperienze omosessuali.

 

Chiedere ad un eterosessuale insicuro se ha intenzione di forzare tempi e freni mentali è stato il tuo vero sbaglio.

Ancor più sbagliato esserti sentito usato come se fossi stato la sua "puttana".

 

Il sesso non l'ha fatto solo Alessio ma anche tu e forse tu persino più di lui perchè, Alessio voleva solo sperimentare, tu invece volevi "godere" appagarti e perchè no appagare il tuo ego per aver saputo tirar fuori l'omosessualità di un etero represso, un senso di rivalsa nei sui confronti per esser stato messo in disparte per tanto tempo e per averti fatto soffrire con i suoi atteggiamenti eterosessuali.

 

Dici che lui ne conosce una più del diavolo e che addirittura propone di scambiarvi foto intime per potervi masturbare per osomosi...

" Ah no, qui mi rifiutai" dici...

E perchè mai avresti dovuto rifiutare?

Perchè il masturbarvi ognuno a casa propria non includeva l'affetto, l'innamoramento ma solo il sesso fine a se stesso?

 

Maurice, prima prenderari atto del fatto che non puoi forzare il prossimo a fare ciò che non vuole e prima vivrai felicemente le tue stesse esperienze sessuali!

 

Torniamo al tuo racconto...

Le lacrime di Alessio te le giustifichi con un voto che non poteva essere dei migliori... Sbagliato e di grosso!

 

In realtà le lacrime di Alessio erano lacrime di disperazione perchè si rendeva conto che ciò che stava facendo con te gli piaceva ma al tempo stesso lo spaventava e te, per lui eri il lupo cattivo che lo forzava ad andare oltre i limiti che si era imposto con tanta cura da mesi e mesi a quella parte. Il brutto voto era solo un pretesto per farti sapere che si trovava a disagio... Sentiva il bisogno di essere rassicurato da te ma al tempo stesso ti temeva.

 

Non hai scritto cos'hai scritto nella tua letterina ma è facile comprenderlo...

Sicuramente parole affettuose, melense e tutt'altro che rassicuranti per lui benchè farcite di ironia.

La sua reazione ne è la riprova...

 

Troppo melenso, troppo affettuoso, troppo rassicurante ma impegnativo come amico!

Citi poi l'intricato intreccio, degno da film giallo, di amiche che si intromettono nel vostro difficile rapporto di amicizia-sesso-trombamico.

Citi poi la "sua paura che tu gli salti addosso" (leggi la tua forzatura ad ammettere la sua omosessualità).

Non è un'attenuante il fatto che si stato lui il primo a metterle a te le mani addosso perchè è evidentissimo che tu eri la persona perfetta con cui sperimentare esperienze omosessuali.

 

Te non lo avresti mai potuto rifiutare, sputtanare e neppure giudicare perchè tu stesso ne eri fortemente attratto, quasi innamorato ed oltremodo infoiato... Chi meglio di te per dare risposte alle sue insicurezze, alle sue domante irrisolte?

 

Tutte le elucubrazioni mentali su cosa pensino i vostri compagni di scuola sulla vostra omosessualità o eterosessualità non sono altro che il frutto della vostra reciproca insicurezza e bisogno di risposte che però non è detto che siano le stesse che desidera l'uno o l'altro.

 

Chiedi cosa dovresti ora pensare o fare...

Se nel frattempo nulla di nuovo è accaduto, prendi atto innanzitutto di ciò che veramente vuoi te, indipendentemente da ciò che vuole Alessio.

 

Metti te stesso al centro del mondo e non ti curare di ciò che possono volere o pensare gli altri.

Sii consapevole che andare oltre con Alessio comporta una relazione omosessuale che per te potrebbe essere la prima vera storia, più o meno d'amore, chiamiamolo pure fidanzamento gaio.

Sei pronto per una cosa simile?

Sei pronto ad accettare critiche, giudizi, risatine, additamenti, sfottò o anche peggio prese per il culo o insulti o sei convinto che potrai mentire a tutto e tutti (a parte ad Alessio) pur di poter vivere la tua segreta prima relazione omosessuale?

Sei convinto di poter e saper gestire una relazione omosessuale in gran segreto?

 

Il consiglio che mi sento di darti non è ciò che devi fare con Alessio ma con te stesso...

 

Fatti un esame di coscenza dandoti risposte sincere senza mentire per primo a te stesso perchè non puoi pretendere fiducia dagli altri se tu stesso sei il primo a non concedertene.

Scrivi su di un foglietto gli aspetti positivi e quelli negativi di una eventuale relazione con Alessio.

 

Sei disposto ad accettare le sue insicurezze?

Sei disposto a forzare le sue paure rassicurandolo senza spaventarlo?

Sei disposto ad amarlo incondizionatamente alle sue condizioni o credi che sei nella posizione giusta per poter dettar legge e condizioni?

Sei certo di avere la sicurezza di saper importi su di lui dandogli ragione di credere che è giusto accettare le sue fantasie sessuali senza rimorsi e senza vergogna o paure?

Sei certo di saper accettare più momenti difficili che non momenti felici dal momento che dovrai essere il suo maestro di scuola guida e che dovrai insegnargli a guidare la sua omosessualità?

 

Non voglio spaventarti ma è giusto che tu sia responsabile delle tue azioni ancor prima di metterle in pratica perchè, ricordalo sempre e non smettere mai di ricordartelo... Ognuno è responsabile delle proprie azioni! Ad ogni azione corrisponde adeguata reazione e tu...

Sei pronto ad accettare le conseguenze delle tue azioni?

Guarda che giocare a fare gli innamorati comporta responsabilità enormi.

Batticuori continui, sali e scendi, alti e bassi, putiferi, come tu li chiami, continui. Gioie e dolori, a maggior ragione se il tuo presunto o futuro partner non ha ancora deciso che cosa vuole fare da grande!

 

Sarebbe sbrigativo ma efficace consigliarti di vivere la tua relazione sessuale e pseudo-affettiva senza impegno alcuno.

Viverla alla giornata e quel che passa ingrassa, tanto più se ciò che passa è del nutriente e desiderato seme maschile, e scusa la battuta.

Sarebbe facile dirti di fregartene dei suoi sentimenti ma di pensare solo ai tuoi egoisticamente ed egoisticamente vivere le tue ore di intimità conquistata o regalata da lui a te, ma credo proprio che non sia ciò che tu desideri nel profondo del tuo cuore, altrimenti non avresti scritto la divina commedia per spiegarci antefatti e sviluppi di una intricata relazione impossibile o quasi.

 

Se avessi più esperienze sapresti che sarebbe bene innamorarsi di persone consenzienti al 100% e non al 40%.

Ecco Alessio sembra uno di quelli che è consenziente solo al 40% o poco più.

Le tue possibilità non sono affatto impossibili ma richiedono mooolta ma mooolta pazienza.

Alessio a differenza di te, non ha ancora acquisito una sicurezza sessuale e non è detto che la conquisterà mai perchè forse le sue paure dell'omosessualità sono troppo grandi rispetto al piacere di viverle in libertà.

 

Ricorda in ultima analisi di non fare lo sbaglio comune di permetterti di "giudicarlo" solo perchè non ha acquisito una sicurezza sessuale.

Sarebbe facile e sbrigativo, oltre che altamente offensivo, dargli del "represso" quale che non avere una sessualità ben definita sia una malattia, cadendo nel classico errore di chi giudica i gay quali dei malati mentali.

 

Ognuno la propria sessualità se la costruisce seguendo solchi non tracciati ma che si tracciano strada facendo.

Di tracciato ci può essere un istinto più o meno omosessuale che, o ce l'hai o non ce l'hai, ma il fatto di accettarlo o meno non è segno di malattia, incapacità mentale, handycap o peggio ancora di inadeguatezza.

 

Ognuno è giusto che si costruisca la sua sessualità seguendo il proprio istinto.

Tu puoi provare a forzarlo, a guidarlo, a coltivarlo isegnandogli ad accettarlo e non rifiutarlo ma non puoi imporlo e tanto meno offenderlo se non sà o se non vuole accettarlo.

 

Fare a tua volta l'offeso, il musone, il geloso perchè lui non accetta la tua guida, il tuo aiuto, i tuoi insegnamenti, non servirà a null'altro che ad allontanarlo fino a perderlo definitivamente.

 

Tu devi essere consapevole che la tua è una impresa non impossibile ma molto difficile.

Alessio potrebbe anche essere sessualmente omosessuale al 99% ma mentalmente rifiutare la sua omosessualità a causa di pre-concetti che per lui sono insuperabili a causa di limiti psicologici che solo lui conosce e che nessuno dovrebbe mai permettersi di giudicare offendendo e tanto meno offendersi se lui non è disposto a volerli condividere con il prossimo.

 

Il coming-out di un omosessuale deve essere la cosa più naturale di questo mondo, non una condizione di disagio opprimente che per superarla si decide di calpestare perchè, prima o poi rinasce e torna persino più florida di prima.

 

Tu Maurice potrai gioire della tua amicizia speciale per Alessio solo nel momento in cui prederai atto che lui non è necessariamente uguale a te. Che per diventarlo come te necessita di un aiuto molto speciale che potrai dargli solo con pazienza e con un dialogo alla pari non con carezze e forzate effusioni per convicerlo che tu sei la cosa giusta.

Diversamente sarai sempre la sua "puttana" la sua Federica di riserva!

 

PS... prendi tutto il coraggio che hai, e mi pare che ne hai quando vuoi, e parla ad Alessio a quattr'occhi, magari dopo aver fatto sesso che è una condizione alla pari in cui lui non potrà dire che ci è finito per caso... Lascia stare le letterine che sono cose da adolescenti, lascia da parte anche le amiche che sono la classica situazione da pischelli imbranati alle prime armi. Mostrati sicuro e fiero... Chiama le cose col proprio nome e dì le cose come stanno, discutetene... Se lui le accetta ben per te, se non le accetta, ben per te lo stesso perchè saprai una buona volta per tutte che dovrai spostare le tue mire altrove e... Lo sò che quando si ha fame si vorrebbe mangiare sia l'uovo che la gallina, ma non sempre si ha entrambi a disposizione, quindi scegli qualè il male minore se accontentarti di farci sesso saltuariamente ed essergli amico al bisogno oppure se essere il suo ragazzo ma a patto che lo sappia anche lui di esserlo!

 

Tu indubbiamente sei innamorato cotto di Alessio, che tu voglia ammetterlo o meno. L

 



Link to comment
Share on other sites

alexvanpelt

La tua domanda se Alessio è o non è omosessuale è una domanda superflua e del tutto inutile ai fini della tua felicità.

 

Sapere quanto Alessio è omosessuale, cioè se frocia persa, frocetto, gay consapevole, gay represso, bisex o curioso non cambia la sostanza...

Te sei innamorato perso, lui invece, pur apprezzando moltissimo le tue attenzioni-effusioni-coccole e pratiche sessuali, non ha ancora copreso ed accettato la sua sessualità...

Sta a te cercare di aiutarlo a comprenderle senza forzature e senza essere ossessivo e pretenzioso ma mooolto mooolto paziente e generoso, dove generoso non stà per "tappetino" ma stà per altruista senza pretese di esser ricambiato, men che meno sessualmente!

Il sesso di scambio (per analogia al voto di scambio) non servirà a nulla se non ad allontanarlo inesorabilmente!

 

Spero di esserti stato d'aiuto.

Se hai bisogno chiedi pure!

Ale

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...
baronerosso

alexvanpelt

hai letto, studiato, visto, analizzato, compreso e descritto talmente minuziosamente e approfonditamente la storia, che ad un certo punto sembrava che fossi tu stesso "Alessio", anche se non è così...ahaha forte :bye:

Link to comment
Share on other sites

alexvanpelt

 

 


alexvanpelt
hai letto, studiato, visto, analizzato, compreso e descritto talmente minuziosamente e approfonditamente la storia, che ad un certo punto sembrava che fossi tu stesso "Alessio", anche se non è così...ahaha forte

Ahahahaahah

In effetti credo di poter dire di essermi immedesimato alquanto :)

Link to comment
Share on other sites

Ahahahaahah

In effetti credo di poter dire di essermi immedesimato alquanto :)

 

(perdonate la lunga assenza)

 

Non posso che farti anch'io i miei complimenti, sei stato di grandissimo aiuto! :) Volevo precisare che durante la nostra amicizia avevo già provato cautamente, e non poche volte, a parlare di un probabile barlume di omosessualità che poteva essere in lui, ma lui ha sempre costantemente negato con veemenza! Se anche, in un modo, provassi con lui a riparlare, la reazione non potrebbe essere la stessa?

Link to comment
Share on other sites

alexvanpelt

 

 


Non posso che farti anch'io i miei complimenti, sei stato di grandissimo aiuto! :) Volevo precisare che durante la nostra amicizia avevo già provato cautamente, e non poche volte, a parlare di un probabile barlume di omosessualità che poteva essere in lui, ma lui ha sempre costantemente negato con veemenza! Se anche, in un modo, provassi con lui a riparlare, la reazione non potrebbe essere la stessa?

Secondo la mia esperienza personale, hai fatto bene a parlargli apertamente del tuo sospetto di un probabile barlume di omosessualità che poteva nascondersi in lui.

Ovvio che Alessio è consapevole dell'esistenza (per altro non gradita e fortemente osteggiata) di questo suo lato B, il rovescio della sua medaglia.

Ovvio che non accettando questo suo lato B, quindi non accettando le sfumature della sua sessualità ancora indefinita, quindi per lui piuttosto preoccupante, lui si ostini a negare con veemenza.

 

Alessio potrà negare finchè vorrà ma i fatti parlano da soli...

Le coccole, le carezze, le reciproche masturbazioni, la doccia e tutto il resto.

 

Se lui non accetta che gli si affibi l'etichetta di bisessuale o peggio ancora di omosessuale, devi solo rispettare le sue scelte perchè se cercherai di forzarlo ad accettarle controvoglia, finirai per perderlo per sempre e non solo, ma addirittura finirai per farti odiare per avergli dato inconsapevolmente del "frocio"... Parola che per lui rappresenta ancora un limite invalicabile ed inaccettabile.

 

Forse nel suo mondo omofobo che frequenta, nella sua cerchia famigliare e di amici le continue derisioni ed insulti verso i "froci" sono un continuo campanello di allarme che lo convince giorno per giorno che non potrà mai permettersi di esser etichettato come "frocio" pena lo sputtanamento e la derisione e non accettamento.

 

Per me, se vuoi continuare a frequentarlo ed a tenertelo stretto, nel bene e nel male, devi rassegnarti a parlare con lui apertamente di ciò che fate ma senza usare mai parole attinenti all'omosessualità.

Lo sò che è una falsità ed una palese bugia, ma se a lui fa piacere chiamare eterosessualità il masturbarvi a vicenda, puoi solo prenderne atto ed evitare di lottare contro i mulini a vento, a meno che tu non sia pratico di psicologia inversa e con tattica e con astuzia sbattergli in faccia la realtà senza che lui se ne renda conto.

 

Psicologia inversa in questo caso è di "godertelo" quanto più a lungo possibile facendogli credere che è un maschio vero in tutti i sensi, che lui non è omosessuale e che scambiarvi seghe, sesso orale o anche seme sia pratica normalissima tra etero curiosi.

Bisogna solo capire se tu sei disposto ad accettarlo per quello che è (represso, frustrato, indeciso, etc etc) senza voler peccare di presunzione e senza voler toglierti lo sfizio di poter dire: tu sei omosessuale, prendine atto!

 

Questo è l'errore tipico dei gay che rincorrono chimere eterosessuali e che potrebbero godere come dei ricci con maschi veri ed invece finiscono sempre per farsi prendere a scarpate nel culo con tanto di vaffanculo frocia di emme!

Link to comment
Share on other sites

alexvanpelt

@Maurice

Scriverti l'ultimo post mi ha fatto venire in mente un mio conoscente etero, sposato e con prole.

 

Tempo fa si è in qualche modo invaghito di me.

Appreso da un conoscente comune che sono bisex e che quindi poteva avere qualche chance con me, ha iniziato a tampinarmi con sguardi, gesti e suduzioni varie.

Appreso che non funzionavano perchè mi dimostravo disinteressato dal momento che lo reputavo un amico e quindi da amico etero per me era "inviolabile" off-limits, iniziò a toccarsi il pisello attraverso i jeans ogni volta che mi stava vicino mettendo in bella evidenza un voluminoso rigonfiamento inguinale.

Preso atto che anche tale espediente non funzionava, un giorno ha ben pensato di tirarselo fuori in bel tiro rompendo definitivamente il ghiaccio e quindi sbattendomi chiaro e tondo in faccia quali fossero le sue intenzioni.

Osservai le sue pratiche ma rifiutai di collaborare.

Dopo tale episodio ebbi un ripensamento così gli mandai un sms chiedendogli perchè lo avesse fatto e se la cosa gli piacque.

 

Mi rispose che lo aveva trovato molto buffo, eccitante oltre ogni aspettativa ma che non mi facessi strane idee perchè lui era etero.

Gli risposi che nn mi facevo nessuna idea, solo che se voleva fare esperimenti che nn lo facesse in negozio perchè troppo rischioso.

 

Mi chiese se avessi voluto incontrarlo in un luogo appartato e ben fuori città, lontano da occhi indiscreti, perchè voleva parlarmi.

Andai all'appuntamento ed appresi che il suo parlare voleva dire, masturbarsi davanti e me ed eiaculare dopo meno di 10 secondi correndo via come un ladro.

 

Da quel giorno mi cercò a più riprese.

Preso atto della mia discrezione e dell'aver accettato di non farmi e non fargli domande si rilassò e la cosa divenne quasi morbosa.

Affinò la tecnica masturbatoria poi un giorno prese coraggio e mi chiese se poteva farlo anche su di me, non contento volle persino passare al sesso orale e, con mia somma sorpresa appresi che alla sua prima volta sapeva già come fare per non addentaremi il membro (alla faccia della sua eterosessualità convinta).

 

Tutto filò liscio e gli incontri saltuari al bisogno (suo ovvio) continuarono ogni 3x2 ad ogni eruzione ormonale.

Si sposò ed ebbe un figlio.

Gli incontri saltuari e fuggitivi in luoghi improbabili continuarono nonostante il matrimonio... Persino con il bimbo presente addormentato nella culla.

 

Si separò quindi le sue richieste di incontri divennero più pressanti, addirittura a casa sua e non più in giro per campagne.

 

Un giorno mi sbagliai a chiedergli perchè non si aggregasse ad uscire con il resto degli amici comuni così da poter concludere le serate al pub in campagna rientrando in auto da soli con la scusa che eravamo stati al pub insieme... Mi rispose picche!

Troppo impegnativo! Lui continuava a professarsi etero convinto anche se non ci spingemmo mai al sesso anale ma la sua ossessione era diventato il 69.

 

Tornò a vivere con i genitori e quindi tornò all'attacco con i suoi sms di invito a vederci in luoghi improbabili.

Rifiutai perchè mi pareva poco piacevole appartarmi in campagne col rischio di controlli dei carabinieri.

Gli dissi che avevo casa mia quasi sempre mia libera e che bastava organizzarsi meglio.

Mi rispose che preferiva cercarmi lui anzichè esser io a cercarlo.

 

Una notte in cui cercammo di fare un 69 in auto gli dissi che non era luogo e modo. Lo invitai a casa e dopo grosse titubanze accettò.

Una volta sul letto gli dissi che dopo tanti anni di incontri fortuiti era giunta l'ora di parlare.

Dopo tanti incontri iniziavo ad esser preso bene per lui... Per me non era più l'amico eterosessuale off-limits ma era diventato una sorta di amante.

Lui mi guardò con l'occhietto furbo e fece una sorta di smorfia affatto rassicurante.

Mi disse che a lui non importava sapere cosa fossi io per lui. A lui bastava svuotarsi le palle al bisogno... zitto e muto.

 

Mi resi conto che la cosa "mordi e fuggi" iniziava a starmi stretta dopo tanti anni di relazione impossibile.

Eravamo amici da molti più anni, che senso aveva ora vedersi saltuariamente, evitarsi in compagnia, frequentare gente completamente diversa e soprattutto far finta di non esser più amici incontrandoci per strada?

 

La volta successiva in cui mi mandò il solito sms per chiedermi di incontrarlo in campagna nel solito posto, mi presentai all'incontro facendo il prezioso.

Niente sesso e niente divertimento.

 

Lui sulle prime si arrabbiò e visto che stavo per prendere l'auto e tornarmene a casa mi richiamò, iniziò ad accarezzarmi, mi disse di esser confuso e di non sapere che cosa avesse voluto dalla sua vita.

Si disse dispiaciuto per la mia reazione e che forse avrebbe potuto rifletterci.

Quando mi abbracciò mi venne spontaneo tentare di baciarlo.

 

... Non lo avessi mai fatto!

Un sonoro "che caxxo fai! Ma sei tutto scemo?" mi umililò a tal punto che decisi di rientrare in auto e tornarmene a casa senza neppure salutarlo.

Mi mandò un certo numero di sms ai quali non risposi mai chiedendomi scusa e specificando che lui è etero e che vuole rimanerci.

 

Da quel giorno non ci siamo mai più visti ne sentiti.

Quando lo incrocio per strada facciamo finta di non conoscerci, non per scelta mia ma perchè lui così ha iniziato a fare, ora lo assecondo... Peggio per lui!

 

LA MORALE:

 

Guai a forzare uno pseudo omo-etero-bisex ad accettare le sue "strane" sfumature sessuali se lui non è pronto a farlo... Finirai senz'altro col perderlo!

Forzarlo è un po' come dire: devi fare la tua scelta, o scegli me o scegli federica!

Spesso Federica appare più maledettamente attraente e facile da gestire! ;)

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...