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Vittima di bullismo tenta il suicidio.


faby91

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11enne preso in giro dai compagni di scuola

Per la sua passione a "My little pony" e sfottutto

Con insulti tipo "ghei" e compagnia bella..

 

Si è impiccato a casa ed è stato salvato dai genitori..

La situazione è grave e rischia danni permanenti

Al cervello..

 

http://www.chicagonow.com/portrait-of-an-adoption/2014/02/update-on-michael-morones-the-complications-of-bullying-suicidal-ideation-and-causality/

 

COMPLIMENTI AI GENITORI E AI COMPAGNI!!!

Bravi!! Vi impiccherei tutti poi vediamo chi ride.

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faby siamo in due..... Sono stanco che non ci vengano riconosciuti i nostri diritti, che i piu indifesi vengano sopraffatti dalla mentalità di quelli che si definiscono normali...

quando finirà tutto questo?

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Purtroppo non e' ne la prima e non sara' l'ultima. Sembra che con il passare degli anni la scuola stia diventando piu' un covo di delinquenti che altro.

Cioe' cavolo quando andavo alle elementari/medie non si sfotteva la gente per i propri gusti, oggi invece sembra che se non sei come la massa allora devi essere sfottuto.

la colpa e' e sara' sempre dei genitori' che invece di farli crescere con dei valori sembra che non gli insegnino piu' nulla a questi animali.

Edited by shen
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Purtroppo non e' ne la prima e non sara' l'ultima. Sembra che con il passare degli anni la scuola stia diventando piu' un covo di delinquenti che altro.

Cioe' cavolo quando andavo alle elementari/medie non si sfotteva la gente per i propri gusti, oggi invece sembra che se non sei come la massa allora devi essere sfottuto.

la colpa e' e sara' sempre dei genitori' che invece di farli crescere con dei valori sembra che non gli insegnino piu' nulla a questi animali.

Animali questo è il termine giusto.... 

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Io non ho capito cosa centrano i genitori e penso che a 11 anni non si abbia ancora una adeguata percezione dell'effetto delle azioni proprie per invocare l'impiccagione di chissà chi (e anche fosse, non l'invocherei comunque).

Comunque, come anche l'articolo spiega, serve la presenza e la formazione degli educatori per prevenire simili eventi nefasti, sovente poco predicibili senza una giusta attenzione.

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unmondomigliore

ripensandoci adesso, mi accorgo come sempre di più frasi come ''ah ma quello è frocio'' ''sei proprio gay'' siano diffuse , anche fra bambini di 10 anni!! Eh sì...io a 10 anni non sapevo neanche che significava oppure ammesso che sapessi sicuramente non mi balenava neanche per la testa l'idea di prendere in giro un mio compagno di classe. 

 

ma dove sono gli insegnanti e i genitori di questi bulli? ma i figli li fanno per sport, oppure non hanno ancora capito che bisogna dare loro un'educazione, e soprattutto bisogna insegnare loro a relazionarsi con gli altri e ad avere rispetto? Beh non dico che bisognerebbe tornare alle ''maniere forti'' e alla punizioni corporali, ma sicuramente ci vuole che qualcuno si metta le mani sulla coscienza e inizi a riflettere su quanto sia fallimentare questo sistema educativo...

 

poi ci sono genitori bravissimi, non lo metto in dubbio, ma purtroppo oggi sembrano una minoranza!

questa è la prova inconfutabile che i bambini sanno essere cattivi , anche più dei genitori, perché non hanno freni nella loro cattiveria, e sono lasciati completamente a se stessi...

Edited by unmondomigliore
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E comunque i genitori avrebbero dovuto capire il disagio interiore del figlio.

Non vedo l'ora di mettere alla prova le tue doti di chiroveggenza

Nessun episodio era stato riportato dalla scuola e lui ha continuato a vedere "My Little Pony" e a suonare il violino sui pezzi di Lisa Stirling fino al giorno prima.

Almeno da quanto è riportato nell'articolo era abbastanza impossibile prevedere cosa accadesse nella testa di questo ragazzo undicenne.

E anche se vedi tuo figlio un po' triste un giorno, non credo che lo immagini con la corda al collo...

Ma tu continui a sparare sentenze su tutto e su tutti.

 

A me pare che questa sia una vicenda in cui colpevoli identificabili ce ne siano pochi, forse le gli\le insegnanti erano gli unici a poter avere un'idea sufficientemente precisa di quel che stava accadendo in classe e di quello che, più difficilmente, poteva accedere poi.

Ma la grande colpevole è la società, che veicola nei più svariati modi l'arroganza e gli stereotipi di genere, però non la puoi impiccare tutta, anche perché ci sei dentro pure te.

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Le prese in giro a scuola ci sono sempre state, me ne ricordo io ad alcuni compagni alle elementari e parliamo fine anni 80 inizio anni 90. E insegnanti e genitori non se ne accorgevano o comunque molto meno di noi compagni. Non è una caratteristica di oggi prendere in giro. Se mai oggi, vedo molta più indifferenza sull'argomento e meno preoccupazione di una volta.

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Io sparo sentenze????? Ma sei fuori? :o

Se un bambino si suicida i segnali ci sono!!

 

Certo a dire che è colpa della societá siam buoni tutti.

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Prego, innanzitutto, perché si riprenda.

E prego per l'umanità: che si assolva di colpe indelebili e faccia un passo deciso in avanti verso la redenzione, che è accettazione, comprensione e amore.

 

E stigmatizzo, ripudio chi è troppo egoista e ignorante per vedere quant'è bella la vita, soprattutto quella altrui.

E altro non fa che calpestare e appassire i fiori più belli, quelli più rari, quelli dei colori più sofferti e passionali: i nostri, i fiori dell'abbandono, i fiori dell'unicità.

Un giorno nessun altro dovrà soffrire della propria essenza, la propria bellezza!

Edited by Mina Vagante
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Io sparo sentenze????? Ma sei fuori? :o

Se un bambino si suicida i segnali ci sono!!

 

Certo a dire che è colpa della societá siam buoni tutti.

sono d'accordo.

 

che diamine un 11enne che si suicida è depresso, i sintomi della depressione eccome se ci sono. Il suicidio non è un atto improvviso, è sempre premeditato e ben architettato.

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Molto triste :(

mi chiedo da dove venga ad un bambino di 11 anni anche solo l'ideazione suicidaria...

 

Credo che questo ragazzino, fondamentalmente buono e mite, abbia molto bisogno di ricevere una certa educazione "affettiva". Io ricordo bene di quanto soffrivo quando venivo deriso da 20 bambini decenni al grido di "Beppe cuea!" durante i campi estivi della parrocchia. Non pensavo certo ad ammazzarmi, ma se ci torno ora con la mente mi chiedo che cazzo ci stavano a fare prete, animatori e mamme cuoche se nessuno è mai venuto a dirmi 'na parolina di conforto o ha mai messo in punizione tutti i miei stupidi compagni di gioco. 

Tutto sta a crearsi la giusta "corazza", perché temo non si potrà mai estirpare del tutto una certa attitudine denigratoria...pensiamo a chi è sovrappeso, o ha una qualche deformità, e a tutte le discriminazioni che subisce per questo. Occorre aiutare chi è più "esposto" perché, che ne so, è effeminato, a fare della propria fragilità un punto di forza, a difendersi dagli attacchi altrui ché, presto o tardi, arrivano.

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Quello che manca è la sensibilizzazione al rispetto per gli altri, cosa che ormai non viene più insegnata ne dai genitori ne dai docenti...

Nel caso di specie i genitori non hanno colpa secondo me, alcune persone hanno la capacità innata di nascondere le loro emozioni talmente bene da dare l'illusione che tutto vada a perfezione ( su questo tipo di malessere dovuto a simili prese in giro poi non ne parliamo )...semmai la colpa è dei genitori dei bulli, che lasciano i loro figli allo sbando o peggio gli trasmettono insegnamenti sbagliati o non gliene trasmettono proprio, non viene quasi mai insegnato ad avere rispetto per gli altri chiunque essi siano...e giustamente in tale ambito le scuole possono fare ben poco se non c'è la collaborazione e la disponibilità delle famiglie..

Siamo nella società in cui il bullismo, la legge del più forte e della prevaricazione prevalgono e hanno sostituito i veri valori quali l'educazione, la tolleranza e il rispetto per il prossimo e per tutto ciò che ci circonda.

Come sempre il problema qui non è dei singoli, è un problema sociale e purtroppo sempre più diffuso.

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unmondomigliore

 

Siamo nella società in cui il bullismo, la legge del più forte e della prevaricazione prevalgono e hanno sostituito i veri valori quali l'educazione, la tolleranza e il rispetto per il prossimo e per tutto ciò che ci circonda.

Come sempre il problema qui non è dei singoli, è un problema sociale e purtroppo sempre più diffuso.

concordo. devo sottolineare una cosa però : il bullismo, soprattutto il bullismo omofobo, è sempre esistito, anche al di fuori dell'ambiente scolastico. E' vero che in passato le insegnanti non avrebbero tollerato che un bambino deridesse o prendesse in giro un altro, ma questi fatti succedevano comunque. Purtroppo il problema oltre alla mancanza di educazione, di rispetto per il prossimo, che oggi sicuramente manca, è l'omofobia generalizzata...

 

la cosa che spaventa però è come fanno dei bambini di 10 anni a essere così violente e spregiudicatamente omofobi? Un bambino a quell'età non ha gli stessi pregiudizi di un adulto, guarda le cose con più ingenuità. Io stesso a 11 anni ricordo di non aver avuto mai un sentimento omofobo, né i miei coetanei. Semplicemente non si pensava alla cosa, se non molto sporadicamente.

Il fatto è che l'omofobia ormai è diventata come un ''virus'' senza vaccino che colpisce qualunque fascia d' età. Ne sono sicuro. Bisognerebbe porre una soluzione a tutto ciò, oltre a  cercare di ''fermare'' il bullismo e la violenza diretta fra i banchi. 

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@unmondomigliore dalle mie parti i bambini di dieci anni, mio fratellino compreso, quando litigano bestemmiano.... e devi sentire quando si mettono contro di uno e non serve essere gay; il fatto è che sono i genitori i primi a "creare" questi mostri....

I bambini osservano e apprendono solo il peggio e per questo se i genitori sono omofobi, loro saranno omofobi e poi aggiungo : i bambini sono come i cani: FANNO BRANCO.....

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@unmondomigliore diciamo solo che sicuramente c'è un problema di omofobia generalizzata che va combattuto e sradicato, e che purtroppo va a sommarsi alle storie di bullismo ordinario, e penso che in tal caso l'età sia irrilevante...il problema è che i valori diseducativi, quali l'omofobia, ma in generale l'aggressività e la violenza vengono impartiti sin dalla nascita da genitori disattenti e da una società massificante che impone quegli stessi modelli come gli unici possibili, in più aggiungi che in questo Paese l'omosessualità per molti è ancora un qualcosa di negativo....se ad esempio è l'anziano 80enne ad essere omofobo, non è comunque tollerabile ma è scusato dal fatto di una mentalità rimasta ferma ai tempi passati ed ancorata a retaggi ormai sorpassati, se però è il giovane di 11 anni ad esserlo allora lì c'è un problema di fondo che parte dalla famiglia e si estende alla società...e col tempo le cose peggioreranno se continua tutto così...

 

A tal proposito mi sembra di ricordare che ami leggere, bene, se hai occasione ti consiglio di procurarti questo libro : " Ho 12 anni, faccio la cubista e mi chiamano Principessa " scritto ma Marida Lombardo Pijola...leggilo e ti renderai conto di quale disagio sociale parlo, sono testimonianze veramente scioccanti.

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Io ricordo bene di quanto soffrivo quando venivo deriso da 20 bambini decenni al grido di "Beppe cuea!" durante i campi estivi della parrocchia. Non pensavo certo ad ammazzarmi, ma se ci torno ora con la mente mi chiedo che cazzo ci stavano a fare prete, animatori e mamme cuoche se nessuno è mai venuto a dirmi 'na parolina di conforto o ha mai messo in punizione tutti i miei stupidi compagni di gioco.

Tutto sta a crearsi la giusta "corazza", perché temo non si potrà mai estirpare del tutto una certa attitudine denigratoria...

La costruzione dell'eterosessualità, in tutto il mondo, passa attraverso la rimozione e demonizzazione dell'omosessualità, soprattutto nell'adolescenza e nel «branco» adolescenziale. Hai ragione, bisogna costruirsi una corazza, non c'è altro da fare, soprattutto in ambienti dove trovare anche un solo alleato è impossibile.

 

Come sempre il problema qui non è dei singoli, è un problema sociale e purtroppo sempre più diffuso.

Io direi che è un problema che trascende anche le società, perché dipenda da qualcosa che è ancora più oscuro e sottaciuto e ancora molto più al fondo di una società, come accennavo sopra (e per altre ragioni). Tuttavia tutto ciò passa pur sempre attraverso gli individui. Il guaio è che gli individui non sono, di per sé, Soggetti, sono anzi, in partenza, Oggetti. Il problema è dunque

1 diventare da oggetto, passivo portatore e strumento di un pensiero collettivo e di un branco, soggetto

2 sensibilizzare ed educare, come dici tu.

 

Forse col tempo ci riusciremo, in piccola parte, e certamente poco in italia, ma molto di più in altri Paesi occidentali. Voglio ipotizzare che questo progresso ci sarà, Nel frattempo, l'unica arma sono la «corazza», l'informazione e quindi la cultura, e anche la forza della personalità. E l'unico aiuto può venire dai genitori o in genere dalla famiglia: se hai genitori omofobi, non avrai alcun aiuto e anzi solo problemi, enormi o tollerabili, a seconda dei casi. Se hai genitori non-omofobi, potrai raggiungere un'enorme forza di reazione, di difesa, di costruzione.

 

3 importanti sono anche, e molto, gli amici, anche uno solo, o un professore. io ad esempio ho avuto la fortuna di conoscere e diventare molto amico di una professoressa del mio Liceo, (non era una mia insegnante), talmente libera ed evoluta (era una donna di 68 anni quando io ne avevo 22), colta, intelligente, che ne ho ricevuto un supporto e uno stimolo che nessuno mi aveva dati fino a quel momento.

Edited by Isher
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Scusate se non rilascio il mio contributo nel muro della vergognia!

 

@faby91: Capisco che parli "dall'alto" dei tuoi 23 anni, ma potresti giurare di aver mai avuto la "testa " di quei compagni di classe che predevano in giro il ragazzino? Anche perché molte volte le persone non colgono le reali conseguenze provocate dalle loro azioni (in particolar modo se hanno 11-12-13 anni).

 

Questo ragazzino fa parte di quelle persone che ho anche incontrato nella vita reale, si attirano come una calamita le prese in giro degli altri, troppo stupide? Può darsi.

 

Troppo comodo dare sempre la colpa agli altri. E prima sono i compagni di classe, poi gli insegnanti, e infine i tanti cari genitori.

 

Ma a parte tutto questo, una domanda mi sorge "spontanea". Se questi ragazzino non avesse subito insulti omofobi, avrebbe meritato sempre un post su questo forum? Eddai molti ragazzini si sono suicidati per aver subito bullismo, di queste storie se ne sentono parecchie. Eppuri molti di loro sono passati tranquillamente in sordina.

 

Ps terribile la foto di lui sul letto con i pony vicino.

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Questo ragazzino fa parte di quelle persone che ho anche incontrato nella vita reale, si attirano come una calamita le prese in giro degli altri, troppo stupide? Può darsi.

 

Se pure pensi che qualcuno sia "troppo stupido" da diventare calamita per le prese in giro altrui, se hai un minimo di personalità tu EVITI di prenderlo in giro. Si prende in giro solo chi si reputa "alla pari", o che evidentemente ricopre una posizione di potere superiore alla nostra; altrimenti si è degli stronzi.

 

Il bullismo esiste, contro i ragazzini gay, contro quelli goffi, contro quelli grassi...è utopico pensare di "sbarazzarcene" con buono parole. Certo, fossi io il genitore di un bambino come questo, che per naturale inclinazione pareva più esposto a prese in giro, avrei cercato di capirlo un filino e avrei indagato sui rapporti con insegnanti, compagni di classe, di giochi...

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Purtroppo anziché andare avanti con i tempi, stiamo tornando indietro.

Io sono del '96, e devo dire che ho sempre trovato gente fantastica in classe. Nessun insulto, nessun atto di bullismo, niente. Ma eravamo ingenui, non sapevamo nemmeno l'esistenza di parole come "gay" "frocio" p anche "cazzo" e i vari nomignoli del fare sesso. Mi rendo conto che adesso è cambiato tutto. Ho un cugino a 7 anni che già si m.....a. Sono più volte andato a prendere mio fratello a scuola (8 anni) e vi assicuro che in quella che un tempo era stata la mia scuola c'è lo schifo. Bambini a 7-8 anni che dicono "cazzo, me la scoperei quella", "oh compà si' un frocio (tra di loro)" e parolacce di vario genere.

Ma soprattutto io ricordo che se c'erano delle liti in classe o sapeva che qualcosa non andava, la mia maestra interrompeva la lezione per tutta la giornata e parlava con noi per cercare di capire cosa era successo e faceva di tutto per risolvere la situazione.

 

Adesso c'è troppa ignoranza, troppo "fango" nelle scuole e a pagarne le conseguenze sono i più fragili e indifesi.

 

Io credo che la colpa sia delle famiglie. Famiglie come quella di mio cugino. 17 anni lui, 18 lei e hanno un bambino. Nessuno dei due ha almeno la licenza media. Come potrà crescere bene questo bambino in un contesto di ignoranza così diffusa?

 

La maggiot parte dei nostri nonni nemmeno ha mai conseguito un diploma o un titolo di studio in generale, ma se non andavano a scuola era per andare a lavorare e aiutare la famiglia: questo li ha fatti crescere responsabili e maturi, ma non si può dire lo stesso per la nuova generazione.

 

Andremo a peggiorare.

Edited by Fede-rico
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@dani91 tu si che mi fai salire il nazismo..

 

Dall'alto dei miei *22 anni ti posso giurare di non aver mai avuto questi pensieri

E ti posso anche dire che son stato vittima di bullismo per 3 anni

(tutto il periodo delle medie) perchè ero il classico

Ragazzino secchione e mingherlino.

 

L'ho sempre detto agli insegnanti che non hanno

MAI fatto un cazzo.. Tra i casini che avevo in famiglia

Non ne ho mai parlato con i miei ma ti assicuro che si notava che stavo male.

 

Quindi secondo il tuo ragionamento io ero una calamita per i bulli,

Troppo stupido per evitarli? Ma che cazzo ti rendi conto di quel che dici????

Io non ho mai fatto nulla, mi facevo i cazzi miei

E non ho mai provocato. Eppure il semplice fatto

Che andassi bene a scuola e che fossi piccolino e

Magrolino mi rendeva la vittima ideale.

Ma è colpa mia????

 

Io credo sia colpa dei loro genitori che non li hanno educati,

Dei miei genitori che non mi hanno mai capito

E soprattutto degli insegnanti che sapevano tutto

Ma non hanno mai mosso un dito.

 

 

Per rispondere alla tua provocazione finale,

Ti dico che quando ho letto il titolo della notizia

Che era tipo "tenta il suicidio perche preso in giro

Perchè gioca con i my little pony" ho subito pensato

Di postarla qui sul forum visto che si stava parlando

Di bullismo in un altro topic.

Il fatto che gli dicessero insulti omofobi (e non

Ho capito sinceramente la connessione tra i pony

E l'esser gay) non ha influito sul fatto che l'ho postato qui.

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@Dani91 cioè aspetta, fammi capire...tu attribuisci la colpa di tutto questo al bambino??? Scherzi vero??? Lui ha solo detto a me piace questo stop, e questa è una colpa??? E ammesso che lui non l'avesse detto a nessuno ma magari l'avesse scoperto un suo conoscente che l'ha poi sputtanato in giro lui ha colpa??? Si legge odio e cinismo nelle tue parole, che tristezza...

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unmondomigliore

@Dani91 . immagino che tu, per parlare così, non hai mai sperimentato alcuna forma di bullismo o presa in giro. Prova a metterti nei panni della vittima e vedrai che non è così semplice, soprattutto quando si ha 11 anni e si è INDIFESI (perchè come giustamente sottolinea qualcuno, gli insegnanti spesso non muovono un dito o fanno finta di non vedere). Il problema del bullismo e del suicidio giovanile C'E', è inutile girarci intorno, e chiunque nega questo problema oppure se ne esce con frasi ''è facile dare la colpa agli altri'' è davvero IRRAGIONEVOLE.

 

@ gabry18 : grazie per il suggerimento del libro, lo cercherò in biblioteca.

Edited by unmondomigliore
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Purtroppo anziché andare avanti con i tempi, stiamo tornando indietro.

Io sono del '96, e devo dire che ho sempre trovato gente fantastica in classe. Nessun insulto, nessun atto di bullismo, niente. Ma eravamo ingenui, non sapevamo nemmeno l'esistenza di parole come "gay" "frocio" p anche "cazzo" e i vari nomignoli del fare sesso. Mi rendo conto che adesso è cambiato tutto. Ho un cugino a 7 anni che già si m.....a. Sono più volte andato a prendere mio fratello a scuola (8 anni) e vi assicuro che in quella che un tempo era stata la mia scuola c'è lo schifo. Bambini a 7-8 anni che dicono "cazzo, me la scoperei quella", "oh compà si' un frocio (tra di loro)" e parolacce di vario genere.

Ma soprattutto io ricordo che se c'erano delle liti in classe o sapeva che qualcosa non andava, la mia maestra interrompeva la lezione per tutta la giornata e parlava con noi per cercare di capire cosa era successo e faceva di tutto per risolvere la situazione.

 

Adesso c'è troppa ignoranza, troppo "fango" nelle scuole e a pagarne le conseguenze sono i più fragili e indifesi.

 

Io credo che la colpa sia delle famiglie. Famiglie come quella di mio cugino. 17 anni lui, 18 lei e hanno un bambino. Nessuno dei due ha almeno la licenza media. Come potrà crescere bene questo bambino in un contesto di ignoranza così diffusa?

 

La maggiot parte dei nostri nonni nemmeno ha mai conseguito un diploma o un titolo di studio in generale, ma se non andavano a scuola era per andare a lavorare e aiutare la famiglia: questo li ha fatti crescere responsabili e maturi, ma non si può dire lo stesso per la nuova generazione.

 

Andremo a peggiorare.

Sottoscrivo in pieno ogni parola che hai detto! Anche io sono del '96 e anche io confermo quanto detto! Il problema è una società marcia fino alle fondamenta, dove anche una grave crisi economica come la nostra inasprisce non solo il portafoglio ma le menti!

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