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una coltellata al cuore!


Gabry93

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Ho bisogno di aiuto, dopo tempo che ci pensavo, ho voluto fare coming out con mia zia.

La scelta è stata molto ponderata anche perchè mia zia è come una sorella per me e sembriamo più amici che parenti.

2 settimane fa ho superato le mie paure e ho voluto dire a mia zia quello che sono realmente, solo che la sua reazione non è stata come me l'aspettavo, e mi ha detto se scherzavo poi mi ha voltato le spalle e se ne è andata.

ora il rapporto sembra esserci ricucito un poco, solo che dell'argomento non ne parla mai e ho veramente paura di aver compromesso il magnifico rapporto che avevamo.

Io mi sento di aver fatto la cosa giusta in quanto mi faceva molto più male mentirle perchè gli voglio molto bene.

ho bisogno di aiuto o consiglio su come mi dovrei comportare ora.

Edited by Gabry93
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Se lei non ti accetta per quello che sei amen, fai come ha fatto lei, voltale le spalle e non guardarti più indietro. L'unica cosa per risanare il rapporto sarebbe non poter essere te stesso...

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Mah, tu comportati come sempre, se lei ti voltasse definitivamente le spalle a causa del tuo c.o ti renderesti conto che, forse, non è il caso di considerare amica una persona così.

Scusa la franchezza ma credo esistano scuse a riguardo.

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mia zia ora si comporta come se non l'avesse mai sentito ma come comincio a parlarne mi volta le spalle e se ne va.

sono stato uno stupido a volerglielo dire, ma non sopportavo di doverle continuare a mentire, ma ora non so se sia stato un bene o un male.

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l'hai sottoposta alla prova del fuoco e non ha retto

accogliere una confidenza così importante con tanta freddezza... addirittura una levata di spalle

ha deciso di ignorare l'argomento, io non insisterei oltre ma capisco che possa farti molto male

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Che tipo è tua zia? E' molto religiosa? E' molto di destra? Quale motivo ci può essere, secondo te, dietro questa non-accettazione?

Quale che sia il motivo, ci vorrà tempo, pazienza, ed impegno da parte tua nell'educare questa donna. Sì educare. Perché ci vuole lavoro per far capire cos'è l'omosessualità, cos'è stata nella storia e cosa è oggi, a qualcuno che ha pregiudizi.

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Sei già dichiarato in famiglia? Con i tuoi genitori intendo. Perchè onestamente non riesco a capire la reazione di tua zia, che gliene frega a lei se suo nipote è gay? A meno che non sia estremamente omofoba, cattolica o di destra, ma se avevi un così bel rapporto con lei non penso proprio?

Se non sei dichiarato posso capire la sua reazione perchè forse, semplicemente, non se la sente di portare un così grande segreto e tenerlo nascosto a sua sorella o suo fratello...

Se sei dichiarato allora io direi di lasciarla perdere, non meritava tutte le tue attenzioni.

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Mi spiace che tu nutrissi così tante aspettative da lei, ma evidentemente erano aspettative malriposte.

 

Prova, se ritieni che ne valga la pena, a riaffrontare l'argomento in maniera netta e decisa con un po' di terapia d'urto: non esitare ad accusarla di essere una omofoba schifosa. Arrabbiati, incazzati, dille che si è rivelata una falsa e meschina e cagasotto perchè non è nemmeno capace di affrontare un argomento come un altro a quattrocchi. Insulta i suoi pregiudizi e vedi come reagisce. Dille che ti vergogni di lei e della sua vigliaccheria.

 

Se invece ritieni che non ne valga la pena allora non farti troppi problemi e cancellala dalla tua vita.

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ora non so come comportarmi con lei, ho paura che non mi veda più come prima...

 

questo è possibile, ma considera che il tipo di risposta che ti ha dato con il suo comportamento è: per me è come se non mi hai detto nulla, faccio finta di niente

secondo me lei ignorerà in futuro la cosa, e ti invita a fare altrettanto ovvero a non parlargliene più

il punto però è un altro: tu accetti questa situazione, questo tacito accordo? sei tu stesso che difficilmente la puoi tornare a vedere come prima :(

l'unico errore che al posto tuo eviterei è quello di colpevolizzarti per quanto accaduto, ci sono certe situazioni che oggettivamente non possono che evolvere in una data direzione, non dipende dal tuo coming out: semplicemente di fronte alla tua verità lei ha mostrato la sua...

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Fai anche tu altrettanto, volta le spalle e vai, fregatene, io a posto tuo l'avrei mandata già a quel paese per essere educati, scusami ma non tollerò questi atteggiamenti mi dispiace

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Devi darle tempo...come ognuno di noi, nel momento in cui si rende conto di essere gay, ha bisogno di tempo per accettare questa condizione, così anche i nostri parenti inizialmente possono prenderla male. Io l'ho vissuto personalmente con mio padre, che quando lo ha saputo è stato davvero molto male. Io con lui mi sono comportato come sempre e così facendo gli ho dato modo di accettare la cosa e interiorizzarla e contemporaneamente riconoscere che il fatto di essere omosessuale non mi ha cambiato minimamente come persona.Ora mi ama più di prima ed è orgoglioso di me come persona non come figlio gay.

 

Il consiglio è di lasciare tempo al tempo e non insistere con tua zia. Se lei non te ne parla vuol dire che non è ancora pronta, quindi comportati come sempre e riallaccia un bel rapporto e lei nel frattempo accetterà la cosa ogni giorno sempre di più e quando meno te lo aspetterai ne parlerà con tranquillità.

 

Lo sbaglio di noi gay a volte è proprio la poca sensibilità, noi vogliamo tutto e subito in una società che ancora purtroppo non è pronta e non siamo pronti a superare gli ostacoli dimostrando ciò che siamo, ma vorremmo ottenere le cose passivamente.

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sisi lo so, è che dato lo splendido rapporto che avevamo e che lei si confidava con me, non riuscivo più a stare tranquillo con lei essendo consapevole che le mentivo.

sia le che mia madre sanno di me, solo che mia mamma anche se non accetta, una volta ogni tanto ne parliamo, mentre lei si è chiusa su se stessa e non vuole sentirne parlare a prescindere.

Non è ne di cattolica ne di destra, forse è stato lo shock della notizia...

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Tu parli del rapporto che avevate usando gli aggettivi "magnifico" e "splendido", ma quanto splendido e magnifico poteva essere se lei non sapeva chi tu fossi realmente? Se questo rapporto era costruito su una bugia o una cosa non detta?

Il mio parere? Lei non può ignorare quello che sei. E già ti ha voltato le spalle una volta, cosa per cui dovrebbe chiederti scusa, perché uno può essere sorpreso quanto vuoi, ma non ha il diritto di ferire la persona che ha di fronte. Essere gay non è un problema, è normale; reazioni di questo tipo sono sbagliate nei tuoi confronti. Già ti ha voltato le spalle una volta, e ora non può farlo nuovamente ignorando ciò che le hai detto: se davvero è una sorella, nei tuoi confronti, allora dovrà accettare quello che sei. Altrimenti, mi domando come il vostro possa essere un reale rapporto di confidenza.

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sisi lo so, è che dato lo splendido rapporto che avevamo e che lei si confidava con me, non riuscivo più a stare tranquillo con lei essendo consapevole che le mentivo.

sia le che mia madre sanno di me, solo che mia mamma anche se non accetta, una volta ogni tanto ne parliamo, mentre lei si è chiusa su se stessa e non vuole sentirne parlare a prescindere.

Non è ne di cattolica ne di destra, forse è stato lo shock della notizia...

Mi spiace, ma vedrai che con il tempo capirá e tornerá tutto come prima... Io ho una mia opinione tutta particolare sul C.O. Forse il tuo sbaglio è stato pensare che l'avrebbe presa bene , mentre magari dovevi sondare un po il terreno chiedendole cosa pensava degli omosessuali .... In ogni caso hai fatto bene se te la sentivi.... Mai rimpiangere le proprie scelte di vita! Edited by StevenRob
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e vabbè ormai è inutile piangere sul latte versato.

Comunque la mia preoccupazione va a lei perchè è il mio punto di riferimento e di sfogo in casa, dove riuscivo in qualche modo a placare le mie preoccupazioni parlandogli. 

Ora che ho perso pure lei, in casa mia non posso parlare con nessuno dato il livello di cultura scarsa e lo scarso interesse che mostrano i miei genitori per me...

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Ora che ho perso pure lei, in casa mia non posso parlare con nessuno dato il livello di cultura scarsa e lo scarso interesse che mostrano i miei genitori per me...

 

non ti resta come unica soluzione trovare un ragazzo comprensivo......  :)):

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e vabbè ormai è inutile piangere sul latte versato.

Comunque la mia preoccupazione va a lei perchè è il mio punto di riferimento e di sfogo in casa, dove riuscivo in qualche modo a placare le mie preoccupazioni parlandogli. 

Ora che ho perso pure lei, in casa mia non posso parlare con nessuno dato il livello di cultura scarsa e lo scarso interesse che mostrano i miei genitori per me...

cavolo non dire così , dai ti adotto virtualmente io :-(
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Gabry93, on 25 Jan 2014 - 12:18 PM, said:

 

mia zia ora si comporta come se non l'avesse mai sentito ma come comincio a parlarne mi volta le spalle e se ne va.

sono stato uno stupido a volerglielo dire, ma non sopportavo di doverle continuare a mentire, ma ora non so se sia stato un bene o un male.

E' stato un bene, sicuramente, malgrado la risposta non positiva di tua zia. E' stato un bene perché:

1 un ragazzo di 20 anni oggi deve fare e poter fare CO. E averlo fatto e' un bene per te: non devi nasconderti, non devi soprattutto sentirti in colpa di essere gay

2 tua zia ha reagito male, ma non tanto male come possono, a volte, reagire genitori omofobi, i quali possono giungere a offendere, linciare, fare cattiverie e magari mettere le mani addosso ai loro figli. Sei tu che, ora, invece di sentirti in colpa, devi esercitare la funzione del giudizio, e dirti: mia zia non e' emancipata, ha dei pregiudizi, e' una donna magari simpatica e intelligente, ma con dei limiti

 

Cosa fare, chiedevi in un altro post. Semplice:

 

3 far finta di niente. Lei non vuole piu' parlarne, non parlarne piu' nemmeno tu. Scegliti altri interlocutori, per la tua omosessualita'. Con lei continua a parlare di quello di cui avete sempre parlato. Tutt'al piu', parla con tua madre, che e' al corrente, dille che ti sei dichiarato con tua zia, per dare un contenuto sempre piu' profondo e vero al vostro rapporto, che lei ti ha voltato le spalle, non ti ha accettato, e questo ti ha ferito e deluso.

 

Insomma, non sei tu che deve rimpiangere di aver fatto CO, sentirti in colpa, essere triste: semmai, se ci riesci (ma parti dal presupposto che non ci riuscirai), cerca di far sentire in copa lei! E se lei disprezza gli omosessuali, tu falle capire, indirettamente (tramite tua madre), che e' una donna limitata, con pregiudizi, non democratica, non progressista - deludente.

 

Mio caro Gabry, a un calcio sulle palle bisogna reagire non dico dando un pugno, ma almeno uno schiaffetto.

Edited by Isher
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Dagli un po' di tempo, magari parlane con tua madre, per capire se ti può aiutare....

Sono momenti, difficili ma momenti, intanto che passano stai con i tuoi amici, qui sul forum. ;)

Siamo qui...

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più che altro mia mamma sa di me perchè ha confrontato me, con mio padre e mio fratello che sembrano morti di f**a, solo che io essendo sono più sensibile e chiuso e non ho il pallino del sesso. Leo notando questo me lo ha chiesto più volte finchè non sono esploso.. 

Poi fa niente che all'inizio mi ha detto che avrebbe preferito avere un figlio disabile piuttosto che uno come me, ma poi adesso nonostante non accetti la cosa almeno lei ne parla anche se ha molto timore che mio padre lo venga a scoprire...

Praticamente lei essendo succube di mio padre vive tutto di nascosto e ha paura per me, tanto da attaccarmi.

E' una situazione da schifo, dovuta alla poca cultura delle persone e sulle fondamenta dei pregiudizi.

E' anche brutto quando tu vorresti volare ma ti tappano le ali per questioni di orgoglio e per cattiveria...

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Io ho provato a dirlo a una mia amica a distanza. Lei mi ha risposto dicendomi "Stai scherzando vero? Non è possibile, sei un ragazzo carino." e quindi ovviamente ho capito che non era la persona adatta e le ho detto che stavo scherzando. Dopo ho scoperto che le piacevo... Poi ho provato a dirlo alla mia migliore amica, anche se non è stato facile, perché lei ogni tanto se ne spuntava con battutine del tipo "Che schifo i ragazzi bisex!". Diciamo che sono uscito con lei con l'intento di dirle tutto, ma alla fine gliel'ho detto poco prima di salutarci. Lei è rimasta a bocca aperta, mi ha detto che non era possibile ed è salita a casa sua senza rispondermi per il resto della serata. Il giorno dopo mi ha scritto di vederci, siamo usciti e mi ha chiesto scusa per la sua reazione... Mi ha detto che l'ho colta alla sprovvista e che non se lo aspettava, ma soprattutto si è meravigliata del fatto che non glielo avessi detto prima... Alla fine ho qualcuno con cui parlare liberamente. Sono contento di averle detto tutto.

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Gabry, devi accettare, per quanto ti sia difficile, di vivere con persone arretrate culturalmente e anzi omofobe. È una brutta scoperta, ma siamo in tanti ad averla fatta, e non siamo morti. Vuoi sapere come ho reagito io? A 17 anni ho deciso che tutte le mie scelte (studi, essenzialmente) sarebbero state volte alla possibilità di andarmene di casa, e vivere la mia vita. Se mi paragono ai ragazzi di oggi, non solo ventenni ma anche trentenni, mi rendo conto che la mia generazione (proprio perché il contesto mentale circostante era quello che era: molto peggiore di oggi) non perdeva tempo a dispiacersi, a lamentarsi (bada che non ti sto accusando o semplicemente dicendo che ti lagni o ti lamenti), ma prendeva atto della situazione, e cercava un rimedio. Il rimedio era drastico: trovarsi un lavoro, e scapparsene, o, se si viveva come me in una grande città, essendosi resi autonomi andarsene di casa.

 

È quello che consiglio a te. Non perdere tempo a far cambiare idea a tuo padre, cosa, da come ne parli, che è assolutamente fuori questione; o a tua madre e tua zia, che al massimo possono prendere atto della situazione. Concentra le tue energie in te stesso, e non perderti d'animo. Si cresce, si vive, ci si esprime, si trova la serenità, anche senza il supporto dei genitori. In molti casi, tra i quali il tuo, proprio e solo senza i genitori - senza cioè l'incombenza di un ambiente ostile, ignorante, insensibile e del tutto privo degli strumenti psicologici e politico-culturali per cambiare.

 

Fai di tutto per sottrarti a questo ambiente.

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la mia ancora di salvezza sarebbe trovare lavoro, ma nonostante curricolum e  concorsi, non ho trovato nulla perciò sono ancora dipendente economicamente dai miei genitori...

Ho studiato fuori casa un anno e sono stato meglio, mentre adesso mi curo nuovamente con antidepressivi perchè mi privano di ogni forma vitale per vivere...

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la mia ancora di salvezza sarebbe trovare lavoro, ma nonostante curricolum e  concorsi, non ho trovato nulla perciò sono ancora dipendente economicamente dai miei genitori...

 

Va bene, ma la strada è quella. E vedrai che qualcosa salterà fuori. Basta insistere, cercare in varie direzioni. Hai 20 anni e puoi ragionevolmente sperare di ottenere anche tu qualche opportunità dalla vita. Ripeto: finora non avrai ottenuto niente, ma almeno hai individuato la strada giusta: è già qualcosa, anzi è la premessa di tutto. Per il resto, cerca di vederti con amici, di divagarti, di fare delle cose che ti rilassino, di non essere interamente assorbito dall'ambiente familiare, o dal suo peso. 

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