Jump to content

Nuova Legge Elettorale


Sbuffo

Recommended Posts

Un argomento fondamentale per le prossime elezioni è quello della legge elettorale.

 

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale ci ritroviamo con un sistema elettorale proporzionale puro con sbarramento al 4%, in sostanza un sistema elettorale simile a quello in vigore durante la prima repubblica, cioè un sistema che assicura la totale ingovernabilità e quindi governi di larghe intese per sempre.

 

Si rende quindi necessaria una riforma della legge elettorale.

 

Renzi ha proposto 3 modelli:

http://www.partitodemocratico.it/doc/263675/un-accordo-alla-luce-del-sole-il-pi-rapido-e-vasto-possibile-sulla-legge-elettorale.htm

 

- sistema spagnolo corretto: un sistema proporzionale con piccole circoscrizioni che assegnano pochi seggi, un premio di maggioranza del 15%(oggi si parla magari anche del 20%) da assegnare al partito o coalizione che ottiene più voti, uno sbarramento del 5%.

 

- mattarellum corretto: un sistema misto con il 75% dei seggi assegnati con collegi maggioritari, un 15% assegnato come premio di maggioranza al partito o coalizione che ottiene più voti e un 10% dei seggi assegnati con proporzionale come diritto di tribuna per i partiti più piccoli. 

 

- sistema elettorale dei sindaci: un sistema proporzionale sbarramento al 5% e un premio di maggioranza pari al 60% dei seggi da assegnare alla coalizione che ottiene più voti (al primo turno verrebbe assegnato alla coalizione che ottiene più voti ma che deve anche superare almeno il 40% dei voti ma nel caso nessuno lo superasse ci sarebbe un secondo turno tra le due coalizioni che hanno ottenuto più voti).

 

Attualmente le posizioni dei vari partiti sono variegate:

 

-Forza Italia sembra propensa ad un modello spagnolo corretto.

-Scelta Civica sembra invece propensa ad un mattarellum corretto.

-Sinistra Ecologia Libertà allo stesso modo sembra propensa per il mattarellum corretto.

-Nuovo Centrodestra sembra essere favorevole al modello dei sindaci.

-M5S non è per nessun modello proposto da Renzi ma vuole tornare al voto con il proporzionale puro.

-Il Pd di Renzi ha proposto 3 modelli e sta cercando un'intesa con i vari partiti affinchè si possa arrivare ad avere una maggioranza su un sistema elettorale condiviso e che quindi possa ottenere una maggioranza per essere approvato.

 

Voi cosa ne pensate? secondo voi cosa si dovrebbe fare? avete una preferenza per un modello piuttosto che un altro?

Edited by Sbuffo
Link to comment
Share on other sites

  • Replies 573
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Sbuffo

    117

  • Hinzelmann

    94

  • Rotwang

    64

  • marco7

    62

Top Posters In This Topic

Posted Images

Innanzitutto mi chiederei a cosa puntiamo.

Personalmente mi interessa una legge elettorale

che limiti il più possibile le "larghe intese"

e che quindi permetta che si crei sempre una maggioranza.

 

Per il resto le regole si fanno insieme e il mio sistema preferito tra questi

è quello che piace al maggior numero di parlamentari...

Link to comment
Share on other sites

La priorità penso sia appunto quella di garantire la stabilità e governabilità in modo che chi vince alle elezioni abbia i numeri in parlamento per poter governare senza dover fare governi di larghe intese.

 

Questo però si può raggiungere sia con sistemi proporzionali che con sistemi maggioritari.

Perchè se ad un sistema proporzionale aggiungiamo un premio di maggioranza allora anche in quel caso abbiamo un sistema che garantisce stabilità e governabilità.

Così come un maggioritario a turno unico non è che garantisca necessariamente stabilità da solo se c'è una situazione con un elettorato diviso su 3 partiti PD-FI-M5S infatti inel Regno Unito alle ultime elezioni essendosi l'elettorato diviso su 3 partiti (cioè Laburisti-Conservatori-Liberali) nessuno dei 3 ha potuto formare un governo nonostante avessero un sistema maggioritario e così sono stati costretti a dover fare un governo assieme (Conservatori e Liberali) per poter avere la maggioranza.

Edited by Sbuffo
Link to comment
Share on other sites

Secondo me ci vuole semplicemente una legge elettorale che :

 

- permetta agli elettori di scegliere i propri rappresentanti esprimendo da una a tre preferenze

- limiti il più possibile i premi di maggioranza

- scoraggi le larghe intese

- garantisca una stabilità politica senza dover mendicare voti da questo o da quel partito ricorrendo ai soliti accordi e compromessi.

 

Se dovessi esprimere una preferenza sul modello che preferirei sarebbe senz'altro il proporzionale puro senza premi di maggioranza, o al limite il mattarellum corretto. Al contrario escluderei il modello dei sindaci che non mi piace affatto.

Edited by Gabry18
Link to comment
Share on other sites

Il proporzionale puro assicura larghe intesa a vita e non garantisce per nulla stabilità e governabilità, perchè con il proporzionale puro nessuno potrebbe governare da solo quindi continueremmo a vedere governi come quello attuale o come il governo Monti.

Link to comment
Share on other sites

Mi pare si vada verso lo spagnolo alla fiorentina

- nel senso di riveduto e corretto da Renzi- con collegi

piccoli senza ridistribuzione dei resti soglia di sbarramento

al 5% e premio al partito maggiore predeterminato nel 15%

 

Un sistema del genere è compatibile con un

sistema tripartitico e la rappresentanza per

dei partiti territoriali

 

Danneggerebbe tutti gli altri

Link to comment
Share on other sites

Sì le voci parlavano dello spagnolo come sistema con maggiori probabilità di essere approvato perchè piace oltre che al Pd anche a Forza Italia visto che è un sistema che tende a favorire i partiti più grandi a scapito dei più piccoli.

 

Nella conferenza stampa che c'è stata poco fa Renzi non ha dato grandi indicazioni, ha solo detto che dovrebbe essere presentato un testo lunedì e che cmq c'è una convergenza  su un testo che garantisca governabilità e che tolga potere di veto ai piccoli partiti.

Link to comment
Share on other sites

 

 


Il proporzionale puro assicura larghe intesa a vita e non garantisce per nulla stabilità e governabilità, perchè con il proporzionale puro nessuno potrebbe governare da solo quindi continueremmo a vedere governi come quello attuale o come il governo Monti.

Mi spiegheresti meglio il concetto ? No davvero perchè non capisco come quello che dici potrebbe essere possibile...se ad esempio in proporzione la coalizione di centro-sinistra prendesse 60% dei voti, avrebbe il 60% dei parlamentari, e questo garantirebbe stabilità di governo e non renderebbe necessaria nessun intesa con la coalizione di centro-destra e al contempo nessun premio di maggioranza...perchè una sola coalizione non potrebbe ottenere la maggioranza assoluta..mi pare che così sia negli altri Paesi, dove non mi pare si debba mai ricorrere alle larghe intese.
Link to comment
Share on other sites

Quando mai una coalizione in Italia ha preso il 60% dei voti?

 

Attualmente nessuno riesce ad arrivare nemmeno lontanamente al 51% figuriamoci al 60%.

 

ciò vuol dire che con un sistema elettorale proporzionale puro nessuno avrebbe la maggioranza e si perpetuerebbero governi di larghe intese.

 

Per questo serve un premio di maggioranza alla coalizione che ottiene più voti così che ottenga anche la maggioranza dei seggi e possa formarsi un governo senza che si debbano formare governi di larghe intese.

 

Un sistema elettorale puro infatti non si utilizza praticamente in nessun altro paese europeo.

 

Per altro di governi di larghe intese ne è nato uno proprio poco tempo fa in Germania, anche nel Regno Unito credo per la prima volta nella storia nè Consevatori nè Laburisti nè Liberali sono riusciti da soli a farsi un governo così hanno dovuto trovare un intesa per un governo Consevatori e Liberali.

Link to comment
Share on other sites

@Sbuffo Ma stiamo andando per ipotesi infatti, mi rendo perfettamente conto che ciò in Italia non si è mai visto, ma conta pure che in Italia la frammentazione in partiti e partitini e partitucci è cosa quasi normale, anche se non dovrebbe esserlo...ma del resto se finalmente ci dovessero essere degli schieramenti ben definiti, con programmi ed idee chiare perchè no ?...

 

I premi di maggioranza possono si essere utili alla governabilità, ma non bisogna eccedere come col porcellum, bisogna ridurli al minimo indispensabile...

 

Vabbè ma sono casi straordinari, mai prima di allora ne in Germania ne in Inghilterra si sono dovuti alleare due schieramenti, invece noi ci campiamo con le larghe intese...

Link to comment
Share on other sites

 

 


Il proporzionale puro assicura larghe intesa a vita e non garantisce per nulla stabilità e governabilità, perchè con il proporzionale puro nessuno potrebbe governare da solo quindi continueremmo a vedere governi come quello attuale o come il governo Monti.

 

Invece il maggioritario "assicura larghe intese a vita" (esagerato!!!) e "garantisce stabilità e governabilità".

Infatti si sono visti i governi Prodi e Berlusconi quanta stabilità e governabilità abbiano assicurato!

Eppure erano figli di leggi maggioritarie e Berlusconi in particolare, soprattutto l'ultimo suo governo, aveva sulla carta una maggioranza "bulgara":

sulla carta, appunto, infatti s'è visto com'è finito: dimesso per lotte intestine senza neppure un voto di sfiducia!

 

Il problema è che con questa classe dirigente (in senso lato) qualunque maggioranza, qualunque governo sarà sempre preda di contese interne, ostaggio delle proprie clientele, prigioniero dei suoi stessi sostenitori, finendo paralizzato dai veti incrociati di gruppi parassitari interessati solo a perpetuare le proprie rendite di posizione.

 

Si usi pure il vaso più elegante e raffinato, ma se il contenuto è sabbia (per non usare un'espressione più colorita.....), non germoglierà mai nessun seme, non crescerà mai nessuna pianta.

Link to comment
Share on other sites

Premessa:

molti chiedono governabilità senza ricorrere a larghe intese, ma non vorrebbero un premio di maggioranza.

Bene, è impossibile. A meno che si tratti di un doppio turno con apparentamenti dopo la prima tornata.

 

Sul modello, per me, dovrebbe contemplare:

-premio di maggioranza (non superiore al 15% dei seggi) che scatti solo se si supera il 30% dei consensi;

-collegi uninominali nelle piccole circoscrizioni;

 

Se restano collegi plurinominali:

-reintroduzione delle preferenze;

-sbarramento per i partiti in coalizione al 3-5%, per quelli che correranno da soli all'8-10%;

Edited by Mina Vagante
Link to comment
Share on other sites

@Gabry18

 

Alle ultime politiche la coalizione che ha preso più voti cioè quella di centrosinistra ha preso il 29,5%.

 

Non mancavano 1 o 2 punti percentuali al 51% ma ben 21 punti percentuale, per cui puoi fare schieramenti ben definiti e avere idee ben chiare ma non aumenti da un'elezione all'altra di 20 punti percentuale.

Infatti se guardi il dato storico mai nessuna coalizione ha fatto il 51% men che meno il 60%.

 

Quindi se tieni un proporzionale puro  vuol dire condannare il paese a larghe intese per sempre.

Il proporzionale puro infatti ha dato vita a tutti i governi balneari della prima repubblica, governi che duravano un soffio e per formarsi dovevano mettere assieme tutto cioè da un partito democristiano come la Dc a uno liberale come il Pli a partiti socialisti e socialdemocratici come Psi E Psdi.

Direi che abbiamo già dato, quindi meglio con altre leggi elettorali.

 

@Mina Vagante

 

In un sistema elettorale con i collegi uninominali non ha senso mettere uno sbarramento e le preferenze.

Se ha i collegi uninominali come dice la parola c'è un solo nome, un solo candidato quindi non ha senso mettere una preferenza perchè non c'è una lista tra cui scegliere e nemmeno ha senso mettere uno sbarramento perchè essendo solo uno il seggio in palio potrà prenderlo un solo partito.

Edited by Sbuffo
Link to comment
Share on other sites

Sì, Sbuffo, ti ringrazio dell'intervento: ora evidenzio la condicio sine qua non.

Edited by Mina Vagante
Link to comment
Share on other sites

Devo dire che leggendo i giornali oggi mi pare che della Spagna

sia rimasto ben poco....

 

Si tratterebbe di un proporzionale a turno unico con "liste

bloccate molto corte" ( da 4 a 6 candidati ) ma collegi più ampi

e ripartizione nazionale dei resti, che in Spagna non c'è.

 

Un sistema del genere non contemplerebbe un voto di preferenza

ma supererebbe solo l'obiezione che l'elettore deve sapere votando

chi elegge ( prima col porcellum le liste erano talmente lunghe che

la Consulta ha detto che di fatto era impossibile )

 

Quindi no voto di preferenza, ma voto con lista corta ed eletti decisi

dai partiti

 

Su richiesta dei partiti centristi poi ci sarebbe un recupero

dei resti e dei collegi non così piccoli come in Spagna, ma un

effetto maggioritario sarebbe garantito dalla ristrettezza delle liste

( non chiedetemi perchè e con quali effetti ipotetici XD )

 

Le soglie di sbarramento diventerebbero 2: il 5% per chi si presenta

in coalizione e l'8% per chi si presenta da solo ( su richiesta di Forza

Italia a cui servirebbe per vincolare Lega Nord & C. ) i centristi vorrebbero

invece il 4% ( per ovvi motivi )

 

A chi raggiunge ( partito? coalizione? ) il 35% o il 40% verrebbe dato un

premio del 15%

 

Onestamente a me pare che più si approfondisce il confronto fra i partiti

e più crescono le somiglianze col "porcellum"

 

Ogni partito cerca di introdurre un meccanismo per predeterminare

un certo risultato e fatalmente la legge assume contorni "barocchi"

( tenendo conto delle censure di incostituzionalità ) ne vien fuori un

"porcellinum"

 

Ma della Spagna non rimane niente...

Link to comment
Share on other sites

Se fosse quello il sistema da adottare non avrebbe effettivamente più nulla del sistema spagnolo ma questo io lo ritengo solo un bene visto che il sistema spagnolo da solo oltre a non garantire stabilità e governabilità avrebbe anche svilito la rappresentatività dei partiti di dimensioni più ridotte.

 

Per altro il premio di maggioranza così come le liste bloccate non sono in sè elementi anticostituzionali come ha sottolineato la corte: il premio di maggioranza è stato considerato incostituzionale solo perchè non aveva una soglia minima per poter scattare (quindi ipoteticamente se avessimo avuto dieci partiti attorno al 10% di cui uno con l'11% questo avrebbe potuto ottenere l 55% dei seggi) ma in questo sistema la soglia minima sembra che sia stata inserita e anche il premio in sè sembra avere una consistenza ben definita e limitata del 15/20%, allo stesso modo le liste bloccate sembrano essere corte così come ha chiesto la corte costituzionale per garantire la conoscibilità e ricreare quel legame eletto-elettore.

 

Lunedì pomeriggio cmq dovrebbero presentare la proposta.

Link to comment
Share on other sites

Non ho detto che mi piaccia.

 

Non la ritengo però nemmeno una schifezza.

 

Ha degli aspetti positivi:

-corregge storture di incostituzionalità precedenti.

-cerca di garantire rappresentatività con l'attribuzione dei seggi a livello nazionale invece che circoscrizionale ma allo stesso tempo evita un eccessiva frammentazione inserendo sbarramenti.

-prevede un premio di maggioranza per garantire governabilità rendendolo però conforme alla costituzione.

-ricrea un legame elettore-eletto riducendo le dimensioni delle circoscrizioni e riducendo il numero dei candidati.

-rende omogeneo il sistema elettorale tra camera e senato.

 

Faccio però anche delle osservazioni:

-ci aggiungerei un secondo turno nel caso nessuno superasse la soglia per ottenere il premio di maggioranza perchè se non si raggiunge la soglia si rischia sempre di ottenere una situazione di instabilità del sistema.

-poi voglio vedere esattamente quanto sarà la soglia e quanto sarà il premio perchè questo è fondamentale per poter garantire stabilità e governabilità alla coalizione vincente (visto che ora ci sono cifre oscillanti 35/40% e 15/20%).

-nelle circoscrizioni poi anche se sono più piccole e con meno candidati io una preferenza la metterei.

-inoltre lo sbarramento al 5% mi sembra un po' alto personalmente preferirei quello al 4% o fosse anche al 3% non lo vedrei male.

Edited by Sbuffo
Link to comment
Share on other sites

Sugli sbarramenti e il premio di maggioranza, sono indicativamente d'accordo: infatti sono quei numeri di cui parlavo ieri. Garantirebbero certamente governabilità, spingendo ad accordi di coalizione pre-elettorali chiari.

Ma il tutto, con queste premesse, come scrive Sbuffo, funzionerebbe meglio con un doppio turno a sbarramenti più bassi: tutti direbbero la propria in un limpido apparentamento elettorale che preceda il secondo turno, ma liberi le mani (e quindi le ideologie) nel primo!

 

 

Sulle liste bloccate e l'ampliamento delle circoscrizioni elettorali collegiali, ovviamente sono contrariatissimo! Non si tutela minimamente il vincolo di mandato che non deve essere considerato in maniera assolutistica e quindi -come vorrebbe Grillo- minatoria, ma deve esistere: deve esserci cioè una minima corrispondenza e biunivocità tra l'elettore e l'eletto, con conseguente responsabilità di quest'ultimo.

Non costa nulla introdurre almeno una (preferibilmente doppia, un candidato uomo e una donna) preferenza!

Link to comment
Share on other sites

 

 


Garantirebbero certamente governabilità,

 

Premesso che ovviamente bisogna aspettare di vedere i numeri precisi

e che secondo me non è il criterio esclusivo in base al quale valutare una

legge elettorale

 

Tuttavia se i numeri si avvicineranno a quelli di cui si parla a me pare

che ci sarebbe un governo monocolore o di destra o di sinistra, se ci

basiamo sui sondaggi attuali

 

Non sarei così sicuro se i risultati fossero quelli delle ultime elezioni

in cui né destra né sinistra han preso il 30%, perchè se applico questa

legge a quei risultati credo che il premio non scatterebbe

Link to comment
Share on other sites

Infatti è per quel motivo che secondo me sarebbe sensato introdurre un secondo turno per l'assegnazione del premio di maggioranza nel caso nessuno raggiunga la soglia del 35%.

 

Cmq c'è da dire che il 35% non è una soglia irraggiungibile anche perchè i sondaggi danno il Pd + coalizione più alto che alle ultime elezioni politiche, sembra che Renzi abbia portato un valore aggiunto in termini di voto rispetto alle ultime politiche.

Link to comment
Share on other sites

Pare vi sia una intesa Renzi-Berlusconi sul 35%

quindi col 36% si avrebbe il 51% dei seggi

 

Ma è tutt'altro che facile prendere il 36% da soli

e pensare di poter governare poi per 5 anni col 51%

Berlusconi dice che poi si può estendere la maggioranza...

...ok, è certamente vero.

 

E' esattamente ciò che pensava di fare Bersani, con la legge

attuale

 

Ma questo può tradursi in un'alleanza con un ipotetico centro

( qualora riesca a superare la soglia ) o in un governo di larghe

intese, cioè una situazione non dissimile dall'attuale

 

Io continuo a vedere un "porcellinum"

Link to comment
Share on other sites

Qualcuno mi sa spiegare quale sarebbe la soluzione a quello che a me è sembrato il fautore n° 1 dell'ingovernabilità nell'ultimo decennio, ovvero il fatto che il Senato viene eletto "a base regionale"?

 

Ovviamente mi riferisco a soluzioni che possano trovare risposta in una legge elettorale, non i sogni di Renzi sulla riforma della Costituzione.  XD

Link to comment
Share on other sites

il 36% come coalizione non è impossibile da raggiungere come soglia anzi è fattibile, anche se rimango dell'idea che sarebbe meglio introdurre anche un secondo turno.

 

Poi bisogna anche vedere l'entità del premio di maggioranza perchè alcuni giornali parlano del 15% altri del 20% e se fosse quest'ultimo caso allora la situazione sarebbe ancora diversa perchè 36%+20%=56%.

 

 

Qualcuno mi sa spiegare quale sarebbe la soluzione a quello che a me è sembrato il fautore n° 1 dell'ingovernabilità nell'ultimo decennio, ovvero il fatto che il Senato viene eletto "a base regionale"?

 

Ovviamente mi riferisco a soluzioni che possano trovare risposta in una legge elettorale, non i sogni di Renzi sulla riforma della Costituzione. XD

 

La soluzione è data dal fatto che l'assegnazione del premio di maggioranza sarebbe a livello nazionale anche al Senato con l'eliminazione dei 20 premietti regionali.

Link to comment
Share on other sites

La soluzione è data dal fatto che l'assegnazione del premio di maggioranza sarebbe a livello nazionale anche al Senato con l'eliminazione dei 20 premietti regionali.

La qual cosa sarebbe molto probabilmente incostituzionale...

Link to comment
Share on other sites

Per ora la Corte sembra essersi espressa in senso opposto.

 

Nella sentenza infatti ha detto che l'assegnazione su base regionale sembra irrazionale perchè contraddice la finalità di garantire la governabilità inoltre essendoci in ogni regione un diverso premio di maggioranza allora varia il peso del voto dei cittadini a seconda della loro collocazione geografica:

 

Esse, inoltre, recherebbero un meccanismo intrinsecamente irrazionale, che di fatto finirebbe con contraddire lo scopo di assicurare la governabilità, in quanto, essendo il premio diverso per ogni Regione, il risultato sarebbe una sommatoria casuale dei premi regionali, che potrebbero finire per elidersi tra loro e addirittura rovesciare il risultato ottenuto dalle liste o coalizioni di liste su base nazionale, favorendo la formazione di maggioranze parlamentari non coincidenti, pur in presenza di una distribuzione del voto sostanzialmente omogenea tra i due rami del Parlamento, e compromettendo sia il funzionamento della forma di governo parlamentare, nella quale il Governo deve avere la fiducia delle due Camere (art. 94, primo comma, Cost.), sia l’esercizio della funzione legislativa, che l’art. 70 Cost. attribuisce alla Camera ed al Senato.

 

Un’ulteriore censura è, infine, prospettata con riferimento agli artt. 3 e 48, secondo comma, Cost., in quanto, posto che l’entità del premio, in favore della lista o coalizione che ha ottenuto più voti, varia da Regione a Regione ed è maggiore nelle Regioni più grandi e popolose, il peso del voto (che dovrebbe essere uguale e contare allo stesso modo ai fini della traduzione in seggi) sarebbe diverso a seconda della collocazione geografica dei cittadini elettori.

 

 

In ogni caso il Pd ad esempio in una sua legge elettorale che aveva depositato poco tempo fa aveva inserito un meccanismo per cui il premio di maggioranza veniva attribuito alla coalizione di liste più votata sul piano nazionale ma che sia ripartito su base regionale in rapporto ai voti raccolti nelle singole regioni così da renderlo conforme alla costituzione:

 
Ciò significa prevedere che il premio di maggioranza sia attribuito alla lista o alla o alla coalizione di liste più votata sul piano nazionale ma che sia ripartito su base regionale in rapporto ai voti raccolti nelle singole regioni e dunque facendo salva la « base regionale » prevista dall’articolo 57 della Costituzione.

 

 

Cmq quello che interessa è che ci sia una volontà politica di convergere su un testo che garantisca stabilità poi le forme tecniche per realizzarlo anche al Senato penso si possano trovare.

Edited by Sbuffo
Link to comment
Share on other sites

Sono favorevole alla computazione del premio su scala pressoché nazionale (con le dovute ripartizioni marginali secondo un calcolo regionale più ponderato): dico di più, è LA soluzione, ovviamente riformulando il ruolo della seconda camera, cioè il Senato, al quale si debbono delegare solo compiti di rappresentanza locale e che -per questo- non dovrà più essere eletto nella tornata delle elezioni politiche nazionali, ma dovrà attingere a cariche istituzionali già presenti e radicate sul territorio (Comuni, consessi provinciali, Istruzione Pubblica).

 

 

Ma tutte le altre modifiche paiono davvero il goffo tentativo di non fare cadere la mela troppo lontano dall'albero cui tanti hanno attinto per gozzovigliare alle spalle degli italiani: potremmo trovarci dinanzi all'erede edulcorato del Porcellum.

Edited by Mina Vagante
Link to comment
Share on other sites

Io un'idea per il Senato ce l'avrei, anzi due :

 

- o lo aboliamo del tutto

- o lo teniamo ma non come Camera delle Regioni e delle Autonomie stile Renzi, ma come una camera di " riflessione " che può esprimere dei pareri e dare dei giudizi sulle leggi, sui decreti e sui provvedimenti, ma non votarli ne approvarli, quindi una semplice camera consiliare con semplice potere consultivo e priva di qualunque potere legislativo e fiduciario...sul modello della Camera dei Lord o della Eerste Kamer in Olanda...

 

Di certo il modello di Renzi, ispirato alla Germania, di una camera di sindaci e governatori con la sola funzione di regolazione dei rapporti tra Stato centrale ed autonomie non la vedo proprio per niente bene, mi sa di inutile...le autonomie sono già abbastanza autonome per quanto mi riguarda...

L'unica cosa buona che se ne trarrebbe sarebbe un ringiovanimento della politica ( essendo di norma i senatori più vecchi dei deputati ) e un taglio alle spese della politica, ma a livello istituzionale secondo me non gioverebbe affatto...non che si debba rimanere al bicameralismo perfetto, che secondo me è un modello obsoleto, ma devono spremere un po' di più le meningi secondo me.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...