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Coming out: parlare subito di una relazione è rischioso?


Nut88

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Ciao a tutti! Ho 25 anni e da qualche anno ho capito di essere lesbica. Al momento sto insieme ad una ragazza, alla quale tengo moltissimo e con la quale sono felice in maniera sincera ed incondizionata! Sono così felice da voler condividere la mia felicità con la mia famiglia, che non sa ancora la verità su di me. Sapendo già cosa vuol dire vivere all'insegna delle bugie, dei sotterfugi e non alla luce del sole, vorrei evitare di ripetere l'esperienza, perciò penso sia arrivato per me il momento di fare coming out...e credetemi non sono mai stata così convinta come adesso.

Ho già iniziato dicendolo a mia sorella, la quale l'ha presa bene, ma di lei non dubitavo. Adesso vorrei dirlo quanto meno a mia madre, che non so come la prenderà...e mi chiedo se sia meglio tacere inizialmente della mia relazione con la mia ragazza. La mia paura è che dirle della mia relazione potrebbe essere contro producente, nel senso che potrebbero sorgere ostacoli o che si potrebbe cercare di allontanarmi in ogni modo da lei. Da un altro lato mi piacerebbe moltissimo presentare la mia ragazza a mia madre, e il mio sogno sarebbe che vedendoci insieme magari si possa capire quanto la felicità valga più dei pregiudizi, delle opinioni della gente e di qualsiasi etichetta! Voi che ne dite? Confesso tutto o ometto della mia relazione per tutelarla da critiche e difficoltà?

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Mah io direi tutto visto che son due cose molto legate..

 

Tanto ti chiede sicuramente se hai la ragazza e tu dovresti mentire ancora

Quando invece uno dei motivi del c.o. É il non mentire piú...

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Digli tutto subito , anzi , presentagli direttamente la tua ragazza, se anche non ti accetterà subito sono sicuro che ci ripenserà , sei sempre sua figlia

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Oddio presentarla mi sembra eccessivo..

Le viene un infarto cribbio! :D

 

@corsaronero belle parole..

...per uno non out.... XD

Edited by faby91
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Oddio presentarla mi sembra eccessivo..

Le viene un infarto cribbio! :D

 

@corsaronero belle parole..

...per uno non out.... XD

Non saprei come parlarne con mia madre , ha avuto un marito gay che non era minimamente interessato a lei.

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Se fai coming-out con qualcuno che non ha nessun sospetto potrebbe metterci un po' a realizzare che non è una fase o solo un momento di confusione. Dicendoli di Lei, invece, li metti difronte ad una realtà concreta che potrà essere inaspettata, difficile da accettare all'inizio, potrà sollevare qualche dubbio.. Ma è la realtà, non sono solo parole su cui si può discutere.

Molti genitori ovviamente hanno paura di una vita che può essere per certi versi più complicata e soggetta a discriminazioni, ma se tu puoi dimostrarli di essere felice, serena e realizzata con un'altra persona, per me hai già fatto il grosso del lavoro.. :)

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sei molto fortunata in realtà, come ha detto nicco, eviterai le solite riflessioni omofobe sull'incertezza della tua identità ecc.

parlando anche di Lei, metterai a tacere tutti.

Edited by Rui
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La pretesa che i genitori non capiscano che i propri figli sono omosessuali la trovo assurda.

Un conto accettarla, ma capire che il proprio figlio è omosessuale, a meno che sia un genitore "assente" è impossibile!

Io sono totalmente insospettabile ... e malgrado abbia avuto addirittura una ragazza, dopo anni che 2 domeniche al mese porto il mio compagno a pranzo, mia mamma senza bisogno da parte mia di C.O.  eclatanti ha cominciato a volergli bene ed ora è come fosse un altro figlio per lei!

Consiglio , falle conoscere la tua compagna come amica , se non l'hai già fatto e piano piano vedrai che le cose andranno in modo naturale.... 

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Grazie per le risposte! Probabilmente avete ragione nel dire che parlare di una relazione concreta non può far altro che dar forza alle mie parole. Vedermi felice e sicura con la mia ragazza sicuramente sarà il modo migliore che non si tratta di un capriccio temporaneo o di un momento, ma si tratta della felicità della propria figlia!

Confido molto nell'intelligenza dei miei genitori, che pur essendo di un piccolo paesino e con una visione del mondo alquanto chiusa, sono sempre stati un modello da seguire per me.

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Ciao Nut88, io ho fatto CO con i miei genitori l'anno scorso. E' andata bene, devo dire: a parte l'incertezza iniziale di mia madre, che è caduta letteralmente dalle nuvole, e il suo smarrimento iniziale, non ho incontrato grandi difficoltà. Ora, fossi in te io parlerei apertamente di questa relazione che tanto ti fa stare bene. All'epoca del mio CO ero semi-single (cioè ero preso bene per un tizio che poi mi ha scaricato dicendomi di non sapere che voleva dalla vita e che io lo distraevo), quindi ai miei non dissi nulla di lui. Però mi chiesero subito se fossi "fidanzato" oppure no, quindi credo che probabilmente anche i tuoi ti chiederanno qualcosa in merito. Quest'anno invece ho conosciuto un ragazzo che mi fa stare bene, i miei se ne sono diciamo accorti da soli, vedendomi sempre felice, e quando lui è tornato, mi hanno chiesto di poterlo conoscere, visto che, come disse mia madre :"Un ragazzo capace di farti sorridere appena guardi lo schermo del cellulare deve essere davvero una persona speciale.". Il mio consiglio quindi è quello di dirgli apertamente della tua sessualità e della tua relazione, ma lasciagli anche del tempo per "digerire" la notizia se non se l'aspettano. Portare in casa la tua fidanzata, a tutti i costi anche se loro non sono ancora "pronti", può creare situazioni di forte stress e disagio per loro ma anche per voi due. E' solo questione di avere un po' di pazienza. In bocca al lupo, sono davvero contento per te! :D

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Grazie davvero!!! Il vostro sostegno e le vostre parole mi sono davvero di grande aiuto anche se per me siete perfetti sconosciuti!

Quando deciderò di fare il passo comunque vi informerò su come andrà!

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Confido molto nell'intelligenza dei miei genitori, che pur essendo di un piccolo paesino e con una visione del mondo alquanto chiusa, sono sempre stati un modello da seguire per me.

anche i miei sono così eppure, quando ho fatto CO si sono dimostrati deboli e molto chiusi. Te lo dico solo perchè non voglio che rimani delusa da un'eventuale reazione negativa. Perchè tutti sono facili a essere gay-friendly a parole, ma nei fatti sono pochi. Tutti possono essere favorevoli ai matrimoni gay e alle adozioni, ma quanti realmente si comportano coerentemente con le proprie idee quando la questione li tocca personalmente?

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Rui, hai perfettamente ragione! Tutti sono bravi a parole! Nel caso dei miei genitori non si può dire neanche quello in realtà, non hanno mai manifestato una particolare apertura mentale verso questo argomento. Certo non sono neanche omofobi per fortuna, ma devo dire che non hanno mai finto di essere gay friendly. Quando parlo della loro intelligenza mi riferisco proprio a questo: al cambiare visione e all'autore la mente pur di riuscire a star vicino alla propria figlia!

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  • 1 month later...

Ciao a tutti! rieccomi qui...come promesso a distanza di un po' di tempo porto i miei aggiornamenti!

Lo scorso weekend ho finalmente trovato il coraggio di dire a mia mamma la verità su di me. Non è stato semplice lo ammetto, ero tesissima, ma alla fine sono riuscita a dirglielo. Inizialmente ho preso il discorso in maniera molto larga, per poi alla fine dirle che sono innamorata di una ragazza, la mia ragazza, e che vorrei che lei diventasse realmente partecipe della mia vita e della mia felicità a 360 gradi.

La sua reazione è stata la reazione normale di una madre, inizialmente mi ha detto che magari si tratta solo di confusione e di un momento passeggero, dato che in passato sono stata con dei ragazzi...poi l'ha presa con ironia, tipico del suo modo di fare. Ma nel momento in cui lo ha fatto mi sono indispettita, e tra i singhiozzi e la voce rotta dal pianto (per la tensione) sono riuscita a dirle che si tratta di una cosa estremamente seria e difficile da affrontare, e che avevo fatto tantissima fatica per dirgliela, perciò se il suo modo di affrontarla doveva essere fare ironia potevamo proprio evitare di parlarne. A quel punto mi ha detto questa frase: "non me lo aspettavo, devo metabolizzare". Da allora son già passati 2 giorni, ma non ha più accennato a voler affrontare l'argomento. Io ho provato a tirarlo fuori con dei timidi tentativi ma ho percepito la sua non voglia di parlare. Non mi ha fatto ancora alcuna domanda, ma non penso per mancanza di interesse...quanto per la difficoltà in cui si è ritrovata. Tuttavia, non è arrabbiata...si comporta come se nulla fosse. Spero che quanto prima però ne parli, perché sapere che dopo una tale notizia, non voglia essere resa partecipe ulteriormente della mia vita sarebbe la delusione più grande.

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Tuttavia, non è arrabbiata...si comporta come se nulla fosse. Spero che quanto prima però ne parli, perché sapere che dopo una tale notizia, non voglia essere resa partecipe ulteriormente della mia vita sarebbe la delusione più grande.

Mi dispiace tantissimo Nut88, ma tutto quello che stai passando, molti di noi lo conoscono.

Ti assicuro che ne riparlerà, ma con discrezione, magari un giorno ti chiederà della tua ragazza. Accadrà, non ti preoccupare. Ci vuole tempo, la reazione di tua madre è stata molto più delicata rispetto a quella della mia per dirti, che mi riempiva di affermazioni che convincermi che era solo una fase, io non essendo stato mai con una ragazza, ho dovuto sorbirmi più provocazioni, immagina...

 

Comunque lentamente, molto lentamente, le cose acquisteranno un equilibrio. A me in un certo senso è successo.

Edited by Rui
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Devi darle tempo per elaborare il tutto / accettarlo / abituarsi all'idea.

Due giorni? Mio padre ci ha messo sei mesi prima di "parlarne"; altri sei prima di chiedermi di conoscere la mia ragazza.

..E altro che prenderla con ironia, all'inizio l'ha presa con la stessa disperazione con cui avrebbe preso la notizia di una malattia incurabile. Eppure, a distanza di due anni, ha rivisto la sua posizione ed ha accettato la realtà.

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Io ho fatto coming out solo quando avevo il ragazzo, mi ha dato quella spinta in più per convincermi dell'opportunità di dirglielo piuttosto che non. Anche lui ha fatto lo stesso, era una di quelle cose che pensi sempre di dover fare prima o poi ma alla fine qualcosa ti blocca (imbarazzo, quasi una forza di inerzia).

Sappi che i miei sono sempre stati molto tranquilli, lasciandomi sempre la massima libertà. Inoltre sapevo già che non l'avrebbero presa minimamente male e quindi non ero troppo preoccupato (più teso per la cosa in sé direi: mia madre poco dopo si è messa a lamentarsi del disordine di camera mia, per dire: ordinaria amministrazione :) ).

Comunque, proprio nel coming out ci ho tenuto a dirle che avevo anche il ragazzo, perché dopotutto ritengo bello che sappiano le cose (e le persone) importanti nella mia vita.

 

 

 


La sua reazione è stata la reazione normale di una madre, inizialmente mi ha detto che magari si tratta solo di confusione e di un momento passeggero, dato che in passato sono stata con dei ragazzi...poi l'ha presa con ironia, tipico del suo modo di fare.

 

Permettimi, ma non è una normale reazione di madre: semmai della tua. E se una fosse confusa non penso che comincerebbe a parlarne al mondo. Per l'ironia ok, mia madre in genere usa la "finta lamentela" per farmi capire che va tutto bene e che "ben altri" sono i problemi miei (scherzando anche qui ovviamente).

 

Ha bisogno di metabolizzare? Ok, non se lo aspettava allora. Ti dico, io chiesi subito ai miei se avessero domande di qualsiasi tipo o se ci fosse qualche problema per loro, ma loro mi hanno detto di essere libero di essere me stesso, che dovrei sapere che sono di ampie vedute, e che l'importante è che sia felice. Comunque, nel tuo caso, lascia passare il tempo, e soprattutto, inserisci la tua ragazza nei tuoi discorsi.

Parlare della tua vita con lei come se fosse la tua quotidianità può aiutare un sacco ad abituarsi alla sua presenza nella tua vita e come dopotutto non ci sia nulla di così complicato da assimilare.

 

Che io sappia nessun genitore si arrabbia mai per un figlio gay: i più svitati (diciamo così...) sono delusi o hanno paura della condanna sociale del figli*/buon nome della famiglia, pensano abbiano qualche patologia o semplicemente si preoccupano un sacco che qualcosa non vada, in loro o nella loro prole.

 

L'unico suggerimento che mi sento di darti è quello di dimostrargli la tua straordinaria normalità :)

Edited by Chris
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Ciao io ti do la mia risposta (non è un consiglio sia chiaro diciamo un punto di vista).

Onestamente la questione del dirlo a casa è un po' una bomba ad orologeria col timer taroccato perché non si sa mai che reazioni puoi suscitare.

E' facile dire da esterna "si fallo che ti frega via il dente via il dolore" ma ci sono molti aspetti che vanno considerati e che tu probabilmente stai valutando.

Io ancora non l'ho fatto, onestamente volevo aspettare un altro pochino visto che comunque la mia ex era di casa anche se come amica ma visto il modo in cui si è comportata ho deciso di chiudermi a riccio ed aspettare.. In effetti non so nemmeno io cosa!!!

Tecnicamente il coming out lo si dovrebbe fare x se stessi e non x gli altri, per cercare nel futuro di costruire o protrarre con i propri genitori un rapporto fatto di bugie e scuse ridicole però torniamo sempre a quello che ho scritto qui sopra...GLI ASPETTI!!

Prova ad aspettare o forse sei già pronta solo che ancora devi capirlo, penso che qst cose prima o poi si sentano come chi sente la chiamata e si fa suora!!!

 

:swoon: :swoon: :swoon: ok l'esempio non è dei più calzanti ma è uscito da solo!!!

Tienici aggiornate  :bye: :bye:

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@Ottorina Ciao, grazie per la risposta, ma se leggi sotto tra i vari commenti vedrai che alla fine mi sono sentita pronta (almeno con la mia mamma) e ho fatto coming out...  :wild:

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@Chris grazie mille anche a te per la risposta e per aver condiviso la tua esperienza. Il tuo suggerimento è la cosa più bella che si possa dire ed io sto cercando di seguirlo il più possibile...vedremo come andrà...

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Secondo me è un passo estremamente delicato. Io lo feci per me e non per una relazione o spinto da qualcosa che poteva anche portarmi ad analizzare una situazione alterata dall'entusiasmo.

Io penso che per una scelta di questo tipo, si debba azzerare ogni ragione legata ad altre cose o persone, e valutare esclusivamente per se stessi.

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