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Rapisce un neonato davanti alla madre, nomade arrestata a Ponte Mammolo


ben81

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Dal Messaggero di oggi

 

 

 

Chissà cosa si prova a essere strappati violentemente dallo sguardo della propria madre , a perdersi nel vuoto di un abbraccio di una sconosciuta che ti prende per una gamba, ti solleva, ti scuote stringendoti con violenza e corre verso l’ignoto di un’altra vita. Chissà quale traccia, profonda e dolorosa, rimarrà nella memoria di Marco (il nome è di fantasia), un neonato di 8 mesi che lunedì è riuscito a fuggire a un sequestro da parte di una nomade nel cuore delle viscere rumorose della metropolitana di Roma.

Stazione della linea B di Ponte Mammolo, estrema periferia della capitale: c’è una mamma che sta cullando il suo bambino. È appena scesa da un vagone della metropolitana, deve correre al capolinea dei pullman Cotral. Deve tornare a casa, in famiglia, affrontare un lungo viaggio verso Vicovaro. Lo ha già fatto tante volte, conosce a memoria quella stazione frequentata ogni giorno da migliaia di pendolari. Sa bene che troverà una panchina nella sala d’attesa dove può riposarsi, dove può cullare Marco prima di mettersi in viaggio. La mamma premurosa decide di cambiare il neonato. Ha una borsa con tutto l’occorrente, lo ha già fatto altre volte. Stende una copertina sulla panchina, intanto fuori piove e fa freddo. Deve sbrigarsi e inizia a cambiare amorevolmente Marco che sorride alla mamma, incrociando il suo sguardo si sente al sicuro.

LA VIOLENZA
All’improvviso un’ombra sovrasta il volto della mamma, un braccio afferra Marco per una gambetta, lo trascinava via velocemente dalla panchina, lo solleva e poi la corsa verso l’uscita. Mamma grida, chiede aiuto, Marco è ormai in braccio a una donna, una nomade di 25 anni, bulgara, che in pochi secondi è riuscita a portare via il neonato e si sta dirigendo verso l’uscita. In mezzo a tanti volti e sguardi, ci sono anche quelli di due ragazzine di 16 anni. Sono del vicino e difficile quartiere di San Basilio, trascorrono i pomeriggi in stazione insieme alla comitiva, vivendo quei cunicoli desolati animati da una pizzeria come un piccolo centro commerciale dove svagarsi. Le ragazzine assistono al sequestro, non ci pensano un secondo e corrono all’inseguimento della nomade. Riescono a bloccarla, a riprendere il bimbo e urlano, chiedono aiuto.

L’ARRESTO
Le guardie giurate dell’Italpol che stazionano nel box informazioni dell’Atac si precipitano verso le ragazzine e bloccano la nomade. «La mattina l’avevamo vista infastidire una signora con un passeggino e le avevamo chiesto di allontanarsi - raccontano gli agenti - poi abbiamo sentito le grida, siamo corsi e abbiamo subito bloccato la nomade». Gli addetti dell’Atac hanno prestato i primi soccorsi alla mamma, hanno cercato di tranquillizzarla: spaventata, sotto choc, la donna, italiana, trentenne, ha avuto bisogno delle cure del 118. «Aveva la pressione altissima, stava per svenire» raccontano i testimoni. «Marco, Marco» ha continuato a gridare stringendo tra le braccia il bimbo. Gli agenti hanno chiamato i carabinieri che hanno raccolto le testimonianze, la denuncia della mamma e portato la nomade nella stazione Tiburtino III. È stata arrestata con l’accusa di tentato sequestro di persona e portata nel carcere di Rebibbia. La nomade risiede in un campo nomadi a Striano, in provincia di Napoli. Girovagava da tempo nella stazione di Ponte Mammolo e nessuno avrebbe mai immaginato cosa volesse fare. Voleva portare via Marco in pieno giorno. Voleva che Marco finisse nella lunga lista di bimbi scomparsi e mai più ritrovati.

Mercoledì 13 Novembre 2013 - 07:57
Ultimo aggiornamento: 19:17

 

 

 

 

Sarei curioso di sentire il parere della Boldrini, che recentemente ha detto ai nomadi di essere fieri della loro cultura, o quello delle Iene, che, sempre recentemente, hanno parlato di "leggenda metropolitana" riguardo l'argomento "nomadi che rapiscono i bambini".

E voi che ne pensate?

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Gli zingari hanno una cultura conservatrice cristiana, parassitaria e nomade. O si integrano in una società civile o fora da i ball. Ci sono senz'altro gitani e rom che si sono integrati, ma sono una stretta minoranza, sono una popolazione che non vuole mimetizzarsi nella società moderna, vuole vivere sulle spalle di essa sopravvivendo ma mantenendo di fatto tutta la sua cultura retrograda, oscurantista e elemosiniera.

Edited by Rotwang
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Nomade e bulgara. Ma senzatetto e povera no?

L'articolo è palesemente gonfiato e fazioso: non indaga neanche lontanamente il perché si possa rubare un bambino.

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Ne conosco di gente povera, anche molto povera: nessuno di loro ruba bambini.

E per il resto non serve cercare attenuanti e giustificazioni ad un gesto cosí schifoso, perché non ne esistono.

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Da queerblog:

Triste storia con drammatico finale a Torino, dove un uomo ha ucciso l’ex convivente a martellate. Il fatto è avvenuto in un appartamento dove un 42enne è stato ammazzato dal proprio compagno, al termine di un violento litigio.
La vittima è Michelangelo Nicotra e l’assassino il coetaneo e sordomuto Ettore Brachetto. I due avevano smesso di convivere ma la loro relazione continuava. Al centro della lite probabilmente una questione d’amore o gelosia. I vicini si sono accorti della tragedia ma non sono potuti intervenire in tempo: una bambina, insieme al padre, ha sentito le urla di Nicotra dall’abitazione che chiedeva aiuto perché “mi vogliono ammazzare“. Purtroppo non sono riusciti a sfondare la porta e quando sono arrivati i carabinieri, l’omicida stava ancora infierendo sulla vittima, ormai prima di vita.

 

Sarei curioso di sentire il parere della Obama, che recentemente si è detto di essere ancora più fiero di essere nato nello stato delle Hawaii, dove recentemente sono stati approvati i matrimoni gay, o gli attivisti LGBT, che, sempre recentemente, hanno parlato di "leggenda metropolitana" riguardo l'argomento "i bambini non possono crescere bene in una situazione di evidente disagio dove due uomini pernsano di poter creare una famiglia".

E voi che ne pensate?

 

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Qua ci sono pure gli zingari "civilizzati", ma sono degli essere totalmente retrogradii ed incivili. E' vero che una ridottissima minoranza riesce in parte ad integrarsi, ma davvero 1 su 300...il gioco non vale la candela. Tra l'altro sono pure razzisti e i non gitanos li chiamano con disprezzo "payos", il colmo dei colmi....!!

 

@lcoldibarin evitiamo provocazioni inutili. In Italia fortunatamente gli zingari erano limitati a qualche poverello e ladruncolo qua e là e a una manciata di campi nomadi, quindi in realtà ne sapevo ben poco ed era pure molto facile far demagogia. In Spagna invece la situazione è più seccante e ho imparato a conoscerli e a disprezzarli abbastanza. Se sono "civilizzati" rubano i cavi della luce e l'antenna dei vicini (e li disturbano abbastanza), poi stanno tutto il santo tempo a cercare di fregare lo Stato in mille modi. Se sono nomadi e poveri girano in gruppetti per i quartieri e se hai sfiga si stabiliscono sotto la tua strada a fare i loro bisogni, a urlare e a sporcare. Poi sì, c'è la brava gente gitana, ma il gioco non vale la candela sono realmente pochissimi. Tuttavia se alla gente fanno davvero tenerezza si può passare dalla demagogia spicciola a un aiuto concreto: ospitateli a casa vostra :)

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unmondomigliore

ma per quale motivo desiderare a tutti un costo bambino se non si può sfamare neanche se stessi? Io questi nomadi che si circondano di bambini non li riesco proprio a capire. O almeno non riesco a vederne delle ''buone intenzioni''. Comunque il reato c'è ed è grave, quindi meglio punirla e dare una lezione che i nomadi, in qualunque nazione, sono sottoposti alla legge.

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E voi che ne pensate?

 

Io penso che se vediamo le statistiche sicuramente troveremo

che tantissimi bambini ROM vengono sottratti dai Tribunali italiani

alle famiglie ROM nel presupposto che possano crescere meglio

in case famiglie o in affidamento

 

Ovviamente seguendo procedure legali e nella convinzione di fare

il bene di questi bambini....ma non credo di sbagliare se ipotizzo che

possano essere centinaia ogni anno sottratti dai servizi sociali ai loro

genitori.

 

Capita ovviamente anche agli italiani indigenti o tossicodipendenti

spesso con un eccesso di disinvoltura, figuriamoci se consideriamo

gli zingari peraltro "supervisionati" dai servizi sociali nei campi nomadi

 

Di questi nessuno parla....perchè per noi è scontato e giusto toglierli

alle loro famiglie, ma ci sono e sono tanti

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Quoto quanto detto da @Rotwang. E secondo me su certi temi c'è ancora troppo buonismo: ok, generalizzare è sbagliato, ma è sbagliato anche essere troppo di manica larga. Esempio pratico: al paese da parte al mio c'è un campo in una zona industriale. Ogni tot mesi ci si stabilisce un campo rom, si moltiplicano i furti alle auto li parcheggiate (e quei poveri lavoratori ne hanno piene le tasche di veder sparire navigatori e autoradio, per non parlare dei vetri rotti delle vetture!), per non parlare della sporcizia che resta quando ripartono: una discarica sarebbe meno incasinata. Ora, quando ci sono questi il comune non fa nulla, anzi gli da pure i sacchetti pieni di generi alimentari. Poi un giorno una ragazza va a passeggio col cane, che la fa in quello spiazzo erboso, e viene multata perché non raccoglie i resti dell'animale. Giusto, ci vuole la paletta col sacchettino, ma perché a questi che lasciano giù i resti della 3 guerra mondiale nessuno dice né tantomeno fa pagare nulla?

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Ne conosco di gente povera, anche molto povera: nessuno di loro ruba bambini.

E per il resto non serve cercare attenuanti e giustificazioni ad un gesto cosí schifoso, perché non ne esistono.

 

Il dramma è che certi buonisti perbenisti non capiscono che non c'è lontanamente bisogno di analizzare il perché di rapire un bambino, chi rapisce un bambino nella cultura zigana è per schiavizzarlo, è nuova manodopera per loro, per l'elemosina. 

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Veramente il governo Berlusconi dichiarò una Emergenza Nomadi

nel 2011 che ha portato ad una serie di sgomberi forzati ( illegali

secondo il Consiglio di Stato ma di fatto ancora in corso )

 

Questo lo dico per le anime belle che pensano che l'Italia sia

un paese "buono" ma quando mai? Con Maroni ministro dell'Interno XD

 

Certo se il vostro standard di severità è Maroni=buono, non so

chi giudichereste severo....Himmler?

 

Altro discorso è se la politica degli sgomberi forzati, che buonista non è,

produca risultati buoni, nel senso di utili

 

Se tu Kador abitassi in un campo nomadi abusivo intorno a Milano

e fossi sgomberato con la forza...non faresti come loro? Cioè

raccattare le tue cose e spostarti più lontano dalla grande città

magari proprio nel tuo Comune e vicino ad una zona industriale?

 

Perché è questo che accade con gli sgomberi forzati....

 

Cioè i ROM si spostano in altri campi abusivi che danno meno nell'occhio

ma sono peggiori dei precedenti, oppure vengono spostati dal Comune

in campi autorizzati, più segregati e lontani dai centri residenziali o - come

ragionevolmente avviene nel tuo caso parcheggiati provvisoriamente lì in

attesa di sistemarli nel campo autorizzato già sovraffollato

 

Ce ne fosse stato anche uno solo che lavorava...ora è disoccupato pure lui 

 

Non ci vuole una grande fantasia a capire che in questo modo i

comportamenti degenerano ulteriormente, solo che danneggiano

altri Italiani, possibilmente Italiani che contano di meno dei Milanesi

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@lcoldibarin evitiamo provocazioni inutili. In Italia fortunatamente gli zingari erano limitati a qualche poverello e ladruncolo qua e là e a una manciata di campi nomadi, quindi in realtà ne sapevo ben poco ed era pure molto facile far demagogia. In Spagna invece la situazione è più seccante e ho imparato a conoscerli e a disprezzarli abbastanza. Se sono "civilizzati" rubano i cavi della luce e l'antenna dei vicini (e li disturbano abbastanza), poi stanno tutto il santo tempo a cercare di fregare lo Stato in mille modi. Se sono nomadi e poveri girano in gruppetti per i quartieri e se hai sfiga si stabiliscono sotto la tua strada a fare i loro bisogni, a urlare e a sporcare. Poi sì, c'è la brava gente gitana, ma il gioco non vale la candela sono realmente pochissimi. Tuttavia se alla gente fanno davvero tenerezza si può passare dalla demagogia spicciola a un aiuto concreto: ospitateli a casa vostra :)

 

La provocazione è fino un certo punto, perché gli estremisti omofobi ragionano esattamente così, per infangare la parola omosessuale la mescolano assieme ad avvenimenti di cronaca dove ci sono abusi sui minori, andrà a farti vedere che un bambino non cresce bene in una famiglia omosessuale tossicodipendente e via discorrendo. Perché loro sanno benissimo che ci sono anche i gay 'bravi', quelli che non si mettono certo a chiedere il matrimonio perché è una prerogativa fra uomo e donna e con si sentirebbero mai di crescere un figlio, però sono una minoranza.

 

Io provo un certo disgusto quando iniziano a ballare esternazioni razziste e lo provo ancora di più quando il protagonista è una persona che la sua condizione di minoranza la subisce tutti i giorni.

La deportazione degli ebrei, dei rom e degli omo/transessuali durante la seconda guerra mondiale (pochi se lo ricordano, ma c'erano anche loro 500'000~ e noi, omosessuali e transessuali ~10000 tutti sulla stessa barca, insieme ad altre minoranze considerate inferiori) è cominciata proprio così.

Certo non si può liquidare la questione rom con due parole (Questione che andrebbe poi differenziata almeno fra le varie etnie e comunità del popolo romanì), in generale c'è una devastazione ed una emarginazione sociale che può portare al degrado più avvilente.

Solo il 10% mediamente dei bambini rom riceve la scolarizzazione d'obbligo, il tasso di alfabetizzazione è scarso e una sparuta minoranza ha una dimora che può chiamarsi dignitosa.

 

Wikipedia riporta:

 

La storia dei Rom e dei Sinti è una storia di soppressione che va dalla discriminazione quotidiana e persecuzione razzista fino al genocidio sistematico, perpetrato dal regime nazista.

 

Fin dal loro arrivo in Europa gli “zingari” sono stati definiti “stranieri pericolosi” e sono stati accusati di spionaggio, stregoneria, di essere creature diaboliche e spaventose, così come di rifiutare di lavorare per la loro “predisposizione al furto”.

 

Pregiudizi e stereotipi di tipo razzista si verificano frequentemente in Europa, in conseguenza di credenze popolari persistenti, spesso avallate dai mezzi di comunicazione di massa, che contribuiscono ad aggravare la discriminazione nei confronti dei rom.

 

Molti organismi di tutela dei diritti umani, nonché studiosi ed esponenti del mondo della cultura, hanno denunciato che nei media italiani l'immagine sociale degli “zingari” viene costruita quasi esclusivamente nel racconto di fatti di cronaca, quasi sempre “nera”, piuttosto che nell'ambito di una discussione sulla tutela di una minoranza etnica riconosciuta dall'ONU, con la rappresentazione dello “straniero lontano da Noi”, dello “straccione” e del “parassita”.

 

Le istituzioni che si occupano dei rom si trovano spesso ad affrontare il problema di una opinione pubblica ostile, orientata a considerare solo i “dati antisociali” e le “statistiche criminali”, con la conseguenza di individuare nella condizione dei Rom un fenomeno di devianza sociale. Il modello “segregazionista” che ne consegue, che contempla disuguaglianze a livello della sfera pubblica, prosegue l'assenza di una politica di “reale integrazione”.

Tu forse ti integreresti in una società che ti fraseggia con alcune esternazioni di questo topic.

Io ci penserei più di due volte.

Quelli che ci sono riusciti spesso nascondono la loro identità zingara per paura di ripercussioni e pregiudizi (direi una paura motivata a quel che sembra), sostanzialmente persone che devono ancora fare CO, proprio come noi.

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Io non mi sento minimamente razzista per quanto mi riguarda, gli zingari non sono solo nomadi, fanno di discariche e sobborghi malfamati la loro dimora, ci stanno bene, mio padre è un agente immobiliare, e tutti gli zingari che conosce vivono in roulotte o camper e hanno proprietà immobiliari e beni. Sono una società organizzata, volta a guadagnare e a spendere il meno possibile, non lavorano, non ha senso per loro quando possono elemosinare il denaro. E sinceramente non mi vergogno a inveire contro chi rapisce bambini per usarli come schiavi, zingari o italiani che siano. Io accetto benissimo zingari e rom che decidono di integrarsi nella nostra società civile, non sono razzista o xenofobo, ma di parassiti nomadi non ce n'è proprio bisogno grazie.

 

 

Via gli zingari, i fascisti e i bisessuali.

Edited by Rotwang
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Tu non sei razzista ed io sono Napoleone.

 

La tentazione di controbattere con egual maniera ai tuoi insulti è marcata ma preferisco glissare ed invitarti ad abbandonare codesto posto visto che ti stiamo sulle palle in questa misura.

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Via gli zingari, i fascisti e i bisessuali.

 

Toh, non vuoi i fascisti ma pensi come loro.

 

Per quale motivo i bisessuali "devono andare via"? Non ho voglia di cominciare discussioni sterili che porterebbero al nulla assoluto, voglio solo sapere quale sarebbe la tua motivazione.

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Tu non sei razzista ed io sono Napoleone.

 

La tentazione di controbattere con egual maniera ai tuoi insulti è marcata ma preferisco glissare ed invitarti ad abbandonare codesto posto visto che ti stiamo sulle palle in questa misura.

 

Analizzare socialmente un'etnia è razzismo? Ma se io difendo la Kyenge e la Boldrini dai continui insulti e attacchi di questi mesi da parte dei soliti italianotti medi ignoranti? Ma abbiamo risorse limitate, carceri sovraffollate, non vedo perché collassarci con parassiti sociali come la cultura zigana. Nota bene: io parlo tutto il tempo di cultura sociale, non dell'etnia in sé, non esiste un gene che induce qualcuno a rubare e a vivere in campi nomadi, è la loro cultura oscurantista, bisogna costringerli ad adattarsi. Fine.

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bisogna costringerli ad adattarsi. Fine.

Immagino che lo faresti con metori silimili a coloro che praticano le terapie ripative nei confronti dell'omosessualità.

"Dopotutto non è che sono nati gay, è la loro cultura promiscua e peccaminosa che gli fa commettere atti abominevoli"

 

Siamo tutti zingari.

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Immagino che lo faresti con metori silimili a coloro che praticano le terapie ripative nei confronti dell'omosessualità.

"Dopotutto non è che sono nati gay, è la loro cultura promiscua e peccaminosa che gli fa commettere atti abominevoli"

 

Siamo tutti zingari.

 

Complimenti per il perbenismo bieco e sordo, questo porta alla crescita degli atti criminali. Ma quali terapie, integrarsi in una società civile e progressista è costrizione? Vivere da parassiti in baraccopoli vetuste intorno a città è un crimine. Non ho proferito nessun giudizio su un'etnia, che c'entra l'etnia? C'entra la loro cultura decaduta, mica tutti gli zingari sono criminali, ma una buona fetta di loro si nutre di crimine per vivere, e a loro va bene così. A destra mi definite comunista, a sinistra mi definite razzista. Psicotici.

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integrarsi in una società civile e progressista è costrizione?

 

L'hai detto tu e nemmeno molte righe prima:

bisogna costringerli ad adattarsi. Fine

 

 

@rotwang qua la bifobia non è ben accetta, faresti meglio a chiedere scusa...

Bertolt Brecht non ti ricorda nulla?

«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.»

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L'hai detto tu e nemmeno molte righe prima:

 

 

Bertolt Brecht non ti ricorda nulla?

«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.»

 

Ma come osi darmi del nazista?

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Non ho capito, stiamo paragonando gli omosessuali con gli zingari? Ma che c'entra???

 

Io conosco bene l'argomento zingari, non è una generalizzazione. Io li manderei ai lavori forzati, altro che nazismo. Passaci un po' di tempo poi magari mi saprai raccontare. Non mi fanno proprio nessuna pena.

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Non ho capito, stiamo paragonando gli omosessuali con gli zingari? Ma che c'entra???

 

Io conosco bene l'argomento zingari, non è una generalizzazione. Io li manderei ai lavori forzati, altro che nazismo. Passaci un po' di tempo poi magari mi saprai raccontare. Non mi fanno proprio nessuna pena.

 

Oh là, finalmente uno che ragiona col cervello.

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AndrejMolov89

Complimenti per il perbenismo bieco e sordo, questo porta alla crescita degli atti criminali. Ma quali terapie, integrarsi in una società civile e progressista è costrizione? Vivere da parassiti in baraccopoli vetuste intorno a città è un crimine. Non ho proferito nessun giudizio su un'etnia, che c'entra l'etnia? C'entra la loro cultura decaduta, mica tutti gli zingari sono criminali, ma una buona fetta di loro si nutre di crimine per vivere, e a loro va bene così. A destra mi definite comunista, a sinistra mi definite razzista. Psicotici.

Se ti consola ho solo una parola per te: XXXXX. Qui non c'è bisogno di essere o rosso o nero, lo si è qualcunque colore si indossa. 

 

Credo che come al solito si scadano in generalizzazioni inutili e quanto mai qualunquiste. Bisogna assolutamente affrontare il problema con distacco, sia per valutare l'effettivo e soprattutto se esiste, negativo nel tessuto sociale e locale, sia per poter valutare quali siano le strategie di attuazione. Non è buonismo utilizzare il cervello, ma comune buon senso. Ora, ok, la nomade ha rapito un bambino, ma per quale ragione dovrebbe averlo fatto per avere mano d'opera schiava? I casi di rapimento di bambino sono molto frequenti soprattutto da madri che o hanno abortito spontaneamente o da madri che hanno perso recentemente il proprio bambino, o magari di chi non può avere figli, con quale fantastico ragionamento logico gli zingari non possono perdere figli, non possono non averli o possono non aver abortito spontaneamente? Signori, questo è un po' un luogo comune, bisognerebbe essere abbastanza distesi e osservare il problema al fine di non scadere in tali associazioni così puerili, che potrebbero risultare vere, ma che non necessariamente lo sono, dovrebbero rientrare nel mondo delle possibilità

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Se ti consola ho solo una parola per te: XXXXX. Qui non c'è bisogno di essere o rosso o nero, lo si è qualcunque colore si indossa. 

 

Credo che come al solito si scadano in generalizzazioni inutili e quanto mai qualunquiste. Bisogna assolutamente affrontare il problema con distacco, sia per valutare l'effettivo e soprattutto se esiste, negativo nel tessuto sociale e locale, sia per poter valutare quali siano le strategie di attuazione. Non è buonismo utilizzare il cervello, ma comune buon senso. Ora, ok, la nomade ha rapito un bambino, ma per quale ragione dovrebbe averlo fatto per avere mano d'opera schiava? I casi di rapimento di bambino sono molto frequenti soprattutto da madri che o hanno abortito spontaneamente o da madri che hanno perso recentemente il proprio bambino, o magari di chi non può avere figli, con quale fantastico ragionamento logico gli zingari non possono perdere figli, non possono non averli o possono non aver abortito spontaneamente? Signori, questo è un po' un luogo comune, bisognerebbe essere abbastanza distesi e osservare il problema al fine di non scadere in tali associazioni così puerili, che potrebbero risultare vere, ma che non necessariamente lo sono, dovrebbero rientrare nel mondo delle possibilità

 

Per quale ragione allora una donna non zingara non rapisce i bambini altrui se ha perso quello che portava in pancia? CRETINO.

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AndrejMolov89

Se tu avessi nozione della parola frequenza, sapresti che frequentemente succede, si chiama probabilità. PEr quale ragione una persona che riceve maltrattamenti uguali, non sceglie di suicidarsi? Pur essendo frequente la casistica, non implica per necessità che una persona si debba suicidare. O per quale ragione una persona con una famiglia disastrata tossicodipente non diventa anch'esso tossico? Pur essendo frequente, la frequenza non implica necessariamente quella conseguenza. E' una possibilità, ovviamente bisognerebbe valutarla in maniera oggettiva, usando numeri o altro, però rimane il fatto che solitamente ci sono. Il problema principale è il rapitore, bisogna vedere in quali percentuali fa ciò che fa, per uno specifico scopo. 
Sicuramente è un azione impulsiva quella fatta, non di una persona macchiavellica che vuole rapire il bambino per affettarlo per avere gli organi interni, né per fargli fare da schiavo. Perché rubarglielo davanti? Si può tranquillamente rapire quelli abbandonati un attimo dai genitori. 
Il fatto che sia frequente, non implica necessità, si chiama statistica, so che è troppo in là :D, però sono sicuro che se ti impegni a pensare ci arrivi.
Altro inciso, non mi ritengo assolutamente buonista, sono più per l'idea che bisogna rafforzare la legge come strumento educativo, e dargli strumenti attivi per evitare che le leggi dello stato italiano siano infrante. Questo implica che non è la cultura che conta, se l'uzbeko che vive qua, infrange la legge, dovrebbe essere trattato come tutti gli Italiani, ovvero processato ed eventualmente messo in galera. Questa volontà di fare ragionamenti a-prioristici, è evidentemente una caratteristica dell'Italiano medio, come ragionamenti estremamente buonisti sono poco utili a non generare mostri. Bisogna ascoltare, valutare e fare politiche al fine di garantire l'integrazione, senza dare lo statuto di martiri a chi non è italiano o peggio ancora vederli in relazione al loro non essere italiani.

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Non commento, te come altri rimbamboliti non hanno capito che non mi esprimo sulla questione etnica, per me che siano zingari, uzbeki, senegalesi o altro non c'entra nulla. C'entra una cultura, infatti un senegalese viene qui, cerca di integrarsi e cerca lavoro, lo zingaro viene qui perché si sposta in continuazione, magari vive stabilmente in un luogo, ma alle sue condizioni, di degrado e precarietà, perché così è sempre stato abituato, e non intende trovarsi un'occupazione o un modo per integrarsi, tutto il contrario. Non so che in che paese viviate, io vivo in questo e commento/giudico quello che vedo. E sono il primo favorevole ad ascoltare e a valutare. Ma con certi elementi c'è poco da valutare per me.

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AndrejMolov89

C'è sempre da valutare, per quanto mi riguarda gli zingari mostrano qualità peculiari data dalla loro cultura, se non infrangono alcuna legge, possono venire tranquillamente per quanto mi riguarda. Qui la questione è etnica perché 

Un gruppo etnico (dal greco ἔθνοςèthnos = "popolo", "nazione") è una popolazione di esseri umani i cui membri si identificano in un comune ramo genealogico o in una stessa stirpe e si differenziano dagli altri come un gruppo distinto. Gli individui hanno spesso in comune culturalinguareligione, usi, costumi e alcune caratteristiche fisiche (tramandate geneticamente e dovute in parte anche all'adattamento al territorio in cui il gruppo vive).

 

In questo caso tecnicamente non sei razzista, ma di certo fai delle differenze sulla base dell'etnia, che rimane comunque un punto critico del tuo pensiero. In questo caso gli zingari condividono la cultura, scindere le due questioni per il gruppo etnico degli zingari, ovvero culturale ed etnico in senso stretto è veramente un po' un non-senso. Ripeto, la questione è: non li vuoi perché giudichi la loro cultura parassitaria? o non vuoi coloro i quali infrangono le leggi dello stato? E' semplice, perchè il criterio più oggettivo possibile è il secondo, non di certo il primo.
 

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