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Il rifiuto..


Eevee_

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Ciao a tutti!

Credo che tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo sofferto per un amore non corrisposto,perchè l'amato/a non ci trovava attraenti o non provava i nostri stessi sentimenti,perchè ci siamo infatuati di un etero,perchè chi ci piaceva era o è felicemente fidanzato/a o non interessata/o ad una storia seria..
Quello che vi chiedo è di condividere ciò che avete provato dopo il rifiuto: come vi sentivate;cosa avete fatto per non soffrire; se cercavate l'appoggio dei vostri cari o dei vostri amici oppure se soffrivate in silenzio e in solitudine; se vi siete arrabbiati con voi stessi o con il mondo; se l'avete presa come una motivazione per fare di più nella vostra vita,per esempio se vi siete impegnati di più nel lavoro o nell'ambito scolastico o,magari, come pretesto per iniziare a praticare qualche attività sportiva. Vi chiedo anche com'è stato poi il rapporto,dopo il rifiuto,con quella persona, come chi si è preso una cotta per il/la proprio/a migliore amico/a poi come è continuata l'amicizia sempre se è continuata...o con il compagno/a di banco,scuola,università,lavoro ecc.. Insomma che avete fatto! ;)
 
P.s Se esiste già un topic di questo genere vi chiedo scusa, in quel caso se mi potreste dire come potrei trovarlo mi fareste un grosso favore!

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Ho ricevuto alcuni rifiuti e ne ho rifiutati..

 

L'unica persona che ho veramente amato mi ha rifiutato..

Ecco una breve lista:

1) come mi sentivo? Sto tutt'ora male.

Ho pensato anche di suicidarmi visto che l'innamoramento

Coincideva anche con la mia scoperta di esser bisex

E non ho avuto una facile accettazione.

Si beh lui essendo etero... C'è poco da fá...

 

2) cosa ho fatto per non soffrire?

Cercato di dimenticarlo.. Cercato di stare con altri/e per dimenticarlo.

 

3) cercavo l'appoggio di qualcuno?

No non ero manco dichiarato.. Soffrivo da solo.

 

4) arrabbiato con me stesso o col mondo?

Mi sentivo "sbagliato" e tutto il resto

Ero arrabbiato con me stesso.

 

5) sfogato con lavoro o sport?

No ero uno zombie. Non avevo manco voglia di uscire di casa.

 

6) come sono i rapporti?

Era il mio migliore amico.

Siamo rimasti amici per un pó poi ho mollato io il gruppo

Perchè stavo solo peggio a vederlo spesso...

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Ho rifiutato e sono stato rifiutato. Per dirti, l'anno scorso mi sono innamorato di un amico, avevo proprio perso la testa. Non vedevo l'ora venisse il mercoledì sera per vederlo (quando mancava, mi sentivo a pezzi). Lui era fidanzato, quando l'ho scoperto (ancora non ero dichiarato) tramite la dicitura "fidanzato ufficialmente" su fb son stato male davvero. Non mi sono mai dichiarato (non amo andare a creare tensione in una coppia), ho sofferto tanto e da solo, ai miei amici che ancora non sapevano di me ho detto che ero giù per una tipa che non mi filava mentre io le morivo dietro. E' stato un brutto periodo, soprattutto quando poi ho scoperto che anche lui era gay (non lo sapevo da subito): li ho iniziato a chiedermi che cosa avesse l'altro che io non avevo, e cose simili. Alla fine ho pure conosciuto il suo tipo (che credo mi odi, nonostante non mi sia mai esposto): poco a poco non è più uscito con noi, la cosa più brutta quando era con noi la sera era far finta che tutto andasse bene, sorridere e non lasciar trasparire quello  che pensavo realmente. L'ho superato alla fine dicendo che da li non avrei cavato un ragno dal buco, ho dato tempo al tempo e pian piano è passato...

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Solo una volta ho avuto il coraggio di dichiararmi perche' ero quasi certo che questa persona fosse almeno bisessuale... Ma in realta' si dimostro' essere un etero con un ego cosi' gigantesco da alimentare le fantasie di un povero cretino come il sottoscritto pur di sentirsi lusingato. Ma una cosa positiva c'e' stata, vidi delle foto con il bellimbusto tra gli album di uno che mi aveva richiesto l'amicizia, cosi' per chiedere informazioni ho iniziato a parlarci e cosi' ho conosciuto l'amore della mia vita che si e' scoperto poi essere il migliore amico della fidanzata del superego! Quindi per fortuna mi ha rifiutato!

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Ciao a tutti!

 

Credo che tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo sofferto per un amore non corrisposto,perchè l'amato/a non ci trovava attraenti o non provava i nostri stessi sentimenti,perchè ci siamo infatuati di un etero,perchè chi ci piaceva era o è felicemente fidanzato/a o non interessata/o ad una storia seria..

Quello che vi chiedo è di condividere ciò che avete provato dopo il rifiuto: come vi sentivate;cosa avete fatto per non soffrire; se cercavate l'appoggio dei vostri cari o dei vostri amici oppure se soffrivate in silenzio e in solitudine; se vi siete arrabbiati con voi stessi o con il mondo; se l'avete presa come una motivazione per fare di più nella vostra vita,per esempio se vi siete impegnati di più nel lavoro o nell'ambito scolastico o,magari, come pretesto per iniziare a praticare qualche attività sportiva. Vi chiedo anche com'è stato poi il rapporto,dopo il rifiuto,con quella persona, come chi si è preso una cotta per il/la proprio/a migliore amico/a poi come è continuata l'amicizia sempre se è continuata...o con il compagno/a di banco,scuola,università,lavoro ecc.. Insomma che avete fatto! ;)

 

P.s Se esiste già un topic di questo genere vi chiedo scusa, in quel caso se mi potreste dire come potrei trovarlo mi fareste un grosso favore!

Ola.

 

Chi risponde qui è, innanzitutto, una donna.

 

Se chi mi rifiuta o non corrisponde il mio amore per tutte le ragioni possibili del mondo è una donna che mi fa perdere la testa, che non riesco a impedirmi di pensare e di desiderare, che nemmeno l'evidenza della sua non-corresponsione può decidermi a cercare altrove il calore che vorrei unicamente ricevere da lei, è dura: perché, anche cercando l'appoggio di uno o più amici, alla fine ci si sente ugualmente soli; anche se ci si arrabbia con se stessi o ci si compatisce, si tocca con mano comunque la propria impotenza e si finisce così col fare i conti con quella parte di noi desiderosa di manifestarsi e condannata invece all'inesistenza. Buttarsi, magari, a capofitto in una qualche propria attività, per impedire ci frantumi la cruda realtà del non essere ricambiati, mi sembra la sola cosa da fare, in casi come questo. E aggiungo, dal piccolo delle mie esperienze: così pure, cambiare aria, se lo si può, stare alla larga dalla consuetudine dei propri luoghi, almeno per un po' e, soprattutto, accettare la realtà del rifiuto, fare i conti con il fatto che non è tutto rosa e fiori, ci servirà in futuro.

Sempre rientrando in questo caso, dopo un fisiologico tempo di assenza nella mia vita dell'ardentemente amata che, però, mi ha rifiutata, sono riuscita a instaurare un rapporto di amicizia, soddisfacente persino: non bisogna crogiolarsi nell'orgoglio di una falsa idea di sé o consolarsi in qualche specchio di narciso, o io ferito. Il tempo guarisce ogni ferita, sempre che si sappia cosa ci ha ferito.

 

Se chi mi rifiuta, invece, è una donna conosciuta da poco, che non frequento spesso o addirittura quotidianamente, ovvio che le cose sono di gran lunga più facili: venuto il rifiuto, ci si guarda un attimo dentro, ci si fa pure una bella risata e si va avanti, c'est la vie.

 

Su! su! Stai su!

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sono stato soprattutto rifiutato, in un caso addirittura dopo una storia breve ma bellissima. Ovviamente ho sofferto assai perchè innamorato, ho avuto comunque amici stupendi che mi sono stati accanto e che sono riusciti a lenire in parte il mio dolore. Ne ho approfittato anche per farmi un bel viaggio, anch'esso di grande aiuto. In una situazione del genere solitamente non tendo a chiudermi troppo, perchè nei momenti in cui si sta soli (per esempio a casa, la notte) si soffre maggiormente.

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Ho solo rifiutato fino a due anni fa quando un bel cannois ( di cannes) ni ha spezzato il cuore.

La sola cosa che mi restava da fare era chiudermi in casa e piangere.

Non avevo mai pianto per un uomo.

Ho vissuto in " semilibertà " dai miei fantasmi in testa per sei mesi .

Sei mesi di disperazione .

Poi un giorno é successo che sono uscito di casa e il destino ha voluto che claude fosse li ...un altra storia é cominciata.

Il mio fardello é durato relativamente poco per che mi sono subito re innamorato .

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Scusate se rispondo solo ora ma sono state giornate molto impegnative..
Innanzitutto grazie a chi mi ha risposto,mi ha fatto bene leggere ciò che vi è accaduto. Come pensavo dopo un brusco rifiuto bisogna dare tempo al tempo finchè la sofferenza inizi a diminuire...credevo ,ingenuamente, che vi fosse un modo o un trucchetto  per dimenticare più in fretta, ma ciò evidentemente non esiste..anche se andarsene via per un po',uscire con gli amici o tenere la mente occupata un po' aiuta.
Ho notato che alcuni dopo un rifiuto sono stati baciati dalla dea bendata e hanno trovato il loro compagno,non si sa mai che anche io abbia tutta sta fortuna,ne dubito, ma ci spero! ;)

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Ho rifiutato e sono stato rifiutato.

 

Io non ci ho mai provato con persone a me vicine ma sempre con gente che magari ho conosciuto da poco proprio per non rovinare i rapporti con gli amici.

Non ci sono mai stato particolarmente male perché non ero ancora entrato nella fase, diciamo critica, dell'innamoramento perso.

Adesso è da tanto che non vengo rifiutato visto che cmq fino a poco più di una settimana fa ero fidanzato quindi non ricordo come stavo.

Ricordo però che mi capitava di arrabbiarmi con me stesso, pensare che non andavo bene così e quindi cercavo in qualche modo di cambiare ma poi ho capito che non devo cambiare io, semplicemente non sono le persone giuste per me. Per distrarmi poi uscivo spesso, mi mettevo a disegnare anche se non sono bravo, giocavo con i videogiochi, ascoltavo musica, insomma facevo di tutto per riempire le mie giornate. Il periodo peggiore è la sera prima di addormentarmi o il mattino appena sveglio dove i pensieri ti riempiono la mente e l'unica cosa che puoi fare per toglierteli dalla testa è alzarti e cominciare la tua giornata!

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