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Coming out con migliore amico etero


Salvo900

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Ciao a tutti.

Intanto mi presento.

 

Ho 22 anni, ho sempre saputo di essere omosessuale ma ne ho preso piena consapevolezza una volta compiuti i 18 anni.

Sono dichiarato in famiglia (siamo in 7). Ho dovuto dirlo a casa perchè nel periodo adolescenziale mi piaceva andare a ballare nelle disco gay, quindi a un certo punto i miei si sono insospettiti. Nessuno dei miei familiari lo accetta e, francamente, ormai non mi interessa farmi accettare da loro. Mia madre è consapevole della mia condizione  e sa benissimo che non mi sposerò con una donna e che mi piacciono i maschi. Questo mi basta.

 

Per il resto non ho amici gay, non ne frequento. Ho una vita normalissima, tanti amici e amiche etero. Nessuno sa di me, tranne la ragazza di mio fratello, ovvero la mia migliore amica, anche se ormai non se ne parla da circa 3 anni (da quando ho smesso di frequentare ambienti gayfriendly e persone omosessuali).

 

Sono un tipo molto maschile e nessuno sospetta di me. Anzi, frequento spesso ragazze per fare contenti un po' tutti, in particolare mio fratello che cerca di "convertirmi all'eterosessualità", e anche perchè, essendo un bel ragazzo capita spesso che siano le ragazze a provarci con me e, ormai, ci sono abituato. Sono riuscito anche ad avere qualche rapporto sessuale orale con le ragazze, pensate.

 

Non sento l'esigenza di trovare amici gay perchè quelli etero che ho sono come fratelli e mi danno tutto l'affetto di cui ho bisogno.

Non sento l'esigenza di trovare l'amore perchè sono già innamorato e difficilmente riuscirò a liberare il mio cuore per qualcun altro.

Sono sessualmente tranquillo perchè ho i mezzi giusti per potermi sfogare, in segreto, quando ne ho bisogno (con maschi intendo).

 

Ma veniamo al punto della discussione.

 

Sabato scorso mi trovavo in piazzetta con il mio migliore amico etero. 

Siamo cresciuti assieme perchè abitiamo nello stesso palazzo, o comunque nello stesso quartiere, sin da quando eravamo piccoli. La nostra è una comitiva di ragazzi tra i 19 e i 23 anni. Siamo molto legati perchè ne abbiamo passate di cotte e di crude assieme. Ci siamo sempre stati l'uno per l'altro. Abbiamo affrontato la morte prematura di uno di noi (incidente in moto), successa l'anno scorso. Ognuno ha la sua storia, i suoi momenti bui, ma alla fine siamo sempre tutti lì a spalleggiarci. Ci vediamo quasi ogni giorno e facciamo quasi tutto assieme, senza mai stancarci l'uno dell'altro. Alcuni di questi miei amici sono fidanzati. Altri sono single femminari (tra cui io, ahimè, anche se poi non concludo mai, volontariamente). E, infine, tra questi c'è anche uno dei miei fratelli, più piccolo (20 anni). Insomma, un gruppo cresciuto stile canzoni 883, per rendere l'idea.

Nessuno di loro sa di me, nè se lo immagina. 

Come dicevo prima, con uno di questi ragazzi ho un legame più forte. Abbiamo legato di più da quando io ho smesso di praticare l'omosessualità e sono tornato a vivere a casa mia (circa 3 anni fa). Da quel momento è iniziata con questa persona una forte amicizia/fratellanza. Era l'unico che si è accorto che non avevo vissuto a casa mia per un po' di mesi. Gli raccontai che avevo avuto problemi in famiglia, ma che era tutto passato. Stiamo spesso insieme, anche noi due da soli. Usciamo, andiamo a comprare vestiti, andiamo a farci la birretta, a attraccare con le ragazze, a tagliarci i capelli, o semplicemente passiamo pomeriggi a casa sua o mia a giocare alla play o a cazzeggiare. Parliamo spesso delle nostre ragazze e delle nostre "storie d'amore" o avventure.

Veniamo a quel sabato sera. Eravamo seduti che ci facevamo una -sigaretta- quando improvvisamente lui mi inizia a fare domande strane del tipo: ma tu non senti la mancanza di una ragazza con cui stare seriamente fidanzato? e robe del genere.

Mi sono sempre ripromesso che non avrei mai rivelato questa mia cosa, anche perchè per adesso non ne ho mai sentito l'esigenza e inoltre il tipo di rapporto con questi ragazzi mi piace per come è. D'altra parte però vivo anche dei momenti di forte tristezza, come immagino molti di noi omosessuali, e di debolezza. Quel sabato sera era un momento così. Io gli ho risposto di no. 

Continuando a parlare è uscito fuori che sia io avevo degli altarini nascosti.  Lui insisteva per saperne uno.  Quale momento migliore? Io gli rivelo che ho una vita sessualmente attiva e che spesso, quando dico di uscire con amiche, in realtà vado a fare sesso. Lui, tutto eccitato, inizia a dirmi: -E perchè non mi inviti mai, bastardo?!-, oppure: -Lo sapevo, lo sapevo che non era vera la storia che l'avresti fatto solo dopo il matrimonio- , ho sempre detto così. (xD) Quindi gli ho risposto che non potevo invitarlo, rimanendo sul vago. E lui continuava a chiedermi perchè. Fino a che a un certo punto mi fa: -sono due le cose, o vai a prostitute, o vai con uomini-. Ma se vai a prostitute, perchè a Amsterdam non ci sei voluto andare?-.. Il tutto con un po' di ironia. Io continuo a dire che non potevo andare oltre nel discorso perchè questo avrebbe potuto cambiare completamente il nostro rapporto e non volevo. Ma lui insisteva, così alla fine gli dico: -A., fai 2 più 2, pensa un po' a tutta la mia vita, ai problemi coi miei genitori, alle cose che ti ho detto nel corso degli anni e trai le conclusioni-. Lui resta fermo qualche secondo, ci pensa, e dice: - Ah...allora credo di aver capito-.

E proprio in quel momento, arriva un altro amico con la sua ragazza. La discussione si interrompe lì. Lui resta in silenzio durante il resto della serata, un po' pensoso. Io mi comporto normalmente con gli altri. 

Nei giorni seguenti ( fino ad oggi) tutto è continuato normalmente. Lui mi parla come se niente fosse successo, scherza con me, continua a trattarmi come mi trattava prima, domenica è venuto a vedere la partita a casa mia,  stamattina siamo andati a tagliarci i capelli assieme, mi contatta come faceva prima, e continua a dirmi di andare "a femmine" come facevamo prima. Sembra che nulla sia cambiato.

Eppure sta situazione non mi convince. Da quando abbiamo avuto questa conversazione non ci siamo visti più da soli ma sempre in presenza di almeno un nostro amico, anche se volendo potevamo benissimo vederci io e lui anche da soli, come abbiamo sempre fatto. Non ha più ripreso l'argomento anche quando ci è capitato di rimanere in disparte faccia a faccia. E poi, non so se è solo una mia sensazione, ma sento che questi suoi atteggiamenti indifferenti sono, come dire, forzati. Come se si sforzi a rimanere impassibile e a comportarsi come prima.  

Aggiungo che lui, nel nostro gruppo, è sempre stato quello che difende i gay e i loro diritti e tutte queste cose qui. 

 

Tutta questa situazione mi fa stare abbastanza male. Ho perso tutti gli affetti della mia vita. Lui è il miglior amico che io abbia mai avuto.  Pur non sapendo della mia omosessualità, mi è stato sempre vicino, anche se non capiva mai perchè a volte ero cosi triste e svuotato. Ma lui c'era, anche quando gli facevo discorsi che non si capiva dove volevano andare a parare. Mi faceva sentire voluto bene e accettato per quello che sono. Non ha mai giudicato le mie manie per i vestiti, o per i capelli, i miei modi di fare da persona sensibile e poco "mascolina". Mi diceva spesso che in me vede l'unica persona che lo capisce veramente, che sono il suo migliore amico. Mi confidava tutto. Mi spronava a andare avanti anche nei fallimenti della vita e nelle brutte situazioni. E io ho sempre cercato di incoraggiare lui. 

Gli ho mentito per una vita intera. Non se se potrà capire perchè l'ho fatto. Se perderò anche lui potrei non riprendermi più. E adesso non so come comportarmi.

 

Ho scritto nel forum per avere consigli. Vi siete trovati mai in una situazione del genere? Cosa pensate sia meglio fare? Aspettare e fargli metabolizzare la cosa o affrontare subito l'argomento con lui? Secondo voi, perchè non mi dice di scendere e di completare la discussione dell'altra sera? La sua reazione è una reazione normale?

 

Grazie a tutti. E scusate se mi sono dilungato.

 

 

 

 

 

 

 

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mah. tu gli hai detto: fai 2 + 2 e tira le conclusioni e lui ha detto: ah ho capito.

 

ma avrà capito davvero visto che poi la parola omosessualità non è stata nominata ? boh.

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Sì, in effetti potrebbe non aver capito. Ma in questo caso, conoscendolo, avrebbe voluto continuare a parlarne. Perchè lasciare la discussione in sospeso? Cos'altro potrebbe aver capito?

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Premetto che non pratico l'omosessualitá da

Un pó... :lol:

 

Ah e son maschile!!!!!!! *.*

 

Io non capisco questi coming out criptici...

Come ha detto marco potrebbe aver capito

Qualsiasi cosa!! Visto che effettivamente mettendoci

Nei suoi panni non si capisce che tu sia gay..

 

Chiedigli di uscire da soli e parlate..

Easy.. ;)

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se potrebbe non aver capito io affronterei il discorso in modo che si parli esplicitamente di omosessualità. se lui in passato difendeva i gay non vedo poi tutti sti problemi.

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Sì, in effetti potrebbe non aver capito. Ma in questo caso, conoscendolo, avrebbe voluto continuare a parlarne. Perchè lasciare la discussione in sospeso? Cos'altro potrebbe aver capito?

Il mio primo CO con un amico è stato così criptico che pensava che mi drogassi, giocassi d'azzardo e che volessi suicidarmi

Meglio che chiarisci le cose. E comunque sta a te tirare fuori l'argomento, fossi nel tuo amico vedendoti così in difficoltà non ti presserei troppo.

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Beh.. direi che c'è il fatto che gliel'hai detta un po' come "portargli la minestra con il pollice dentro dentro il piatto". 

All'amico del cuore non avrei certo detto: fai 2+2 e poi ciao ciao.. come se non te ne importasse. 
Avrei detto i motivi per cui non mi sono "aperto" con lui prima e che ci tengo al rapporto. 


La soluzione: parlane.. fallo parlare.. le amicizie non si mettono in stand by. 


ps: ma che è questa voglia di dare l'apparenza di "sciupafemmine" con gli amici che adori tanto, che senti come fratelli.. se poi loro non ti conoscono nemmeno al 100%.. e poi ci arriveranno da sé quando avrai 50 anni e non avrai ancora una fidanzata o una moglie. 

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Grazie per le risposte. Tutti i vostri consigli mi hanno fatto riflettere. Ora sono più tranquillo.

 

 

per yalen86:

 

Già sembra ridicolo. Ma mi viene spontaneo. E poi non credo che arriverò a 50 anni. Per cui mi godo quello che ho in questo momento e che mi fa essere per lo meno sereno.

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Hai lasciato tutto in sospeso: è difficile che lui abbia capito. Basta con le frasi lasciate a metà, parlagli chiaro. Visto che sei così maschile tira fuori le palle e digli che sei gay. Dillo magari in modo bello, cioè non dire "vado a uomini" o "pratico l'omosessualità", parlagli di chi ti piace, di chi ti sei innamorato, di quelle relazioni che hai avuto e che ritieni importanti o comunque che ti hanno apportato qualcosa. Se siete veramente amici lo potrete anche affrontare un discorso serio, insomma un discorso in cui non ci si debba sentire obbligati a parlare di scopate e prostitute per poter allontanare il terrore di sentirsi deboli e non fighi se si parla di sè onestamente e senza badare alle apparenze.

 

Non solo, se lasci tutto in sospeso possono crearsi inutili paranoie, dubbi, incertezze che non faranno altro che aumentare l'imbarazzo invece che sciogliere la tensione.

 

Scusami per le frasi un po' brusche ma secondo me puoi perfettamente gestire la situazione, non perderti in un bicchiere d'acqua.

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Il tuo amico ha capito perfettamente che sei omosessuale, su questo non ci sono dubbi. Ma ha capito anche un'altra cosa: che tu vuoi che la tua omosessualità resti segreta. Anche, paradossalmente, con lui. E poiché ora non può essere più propriamente segreta, visto che ti ha stimolato a parlare e tu lo hai fatto (necessità intrinseca data dal fatto che siete particolarmente amici), d'ora in poi, con lui, sarà come se non ne aveste mai parlato.

 

Non entro nel merito di queste tue scelte, che non condivido, ma che sento in te profondamente radicate, quindi non ti dò consigli in senso contrario alla tua scelta. Se mai la modificherai, sarà perché ci sarai arrivato tu - e forse ci arriverai, magari parlandone in questo forum, o invece non ci arriverai.

 

Mi limito quindi a dirti che, agendo come ha agito, il tuo amico ti ha dato un'alta prova di amicizia, (amicizia intesa come la intendi tu), perché si comporta esattamente come tu vuoi che si comportino i tuoi amici con te. 

 

Se ha ridotto un po' l'intimità con te, è certamente perché, come dice giandujotto, teme che tu possa innamorarti, o essere già innamorato, o desiderare sessualmente, lui. 

 

Il problema è dunque: l'uomo che occupa il tuo cuore, e che probabilmente lo occuperà per sempre, di cui parlavi all'inizio del tuo post, è lui?

In questo caso sventurato, farà bene anche a te distaccarti un po' dall'intimità speciale che c'era con lui, imparare a farne a meno, magari indirizzare una rinnovata parte dei tuoi interessi umani su altri amici di questo gruppo fraterno ma etero.

 

Se invece non è lui, vedrai che col tempo lui stesso ritornerà ad essere come prima, soprattutto se tu ti mostrerrai calmo, tranquillo, virile, come se nemmeno lui fosse cambiato un tantino nei tuoi riguardi. In modo da rassicurare la sua virilità etero - e il suo culo, che non ha da temere niente. 

Edited by Isher
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è difficile che lui abbia capito.

 

 

 

Il tuo amico ha capito perfettamente che sei omosessuale, su questo non ci sono dubbi.

 

a me sembra che la cosa non sia del tutto certa ne in un senso ne nell'altro, altrimenti come spiegare che due utenti del forum hanno opinioni contrastanti sul fatto che il tuo amico abbia capito che sei gay ?

 

ma tu con lui ora vorresti poter parlare liberamente della tua omosessualità quando siete solo voi due o preferisci che lui sappia ma che voi non ne parlate tra di voi ?

Edited by marco7
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Diciamo che sicuramente ha capito che l'argomento non si deve più affrontare, poi per il resto si baserà solo su sue supposizioni.

E' comunque vero, come dice Isher, che ora l'evolversi della situazione dipenderà da te, da come vuoi impostare il rapporto di amicizia, cioè se vuoi che la sincerità fra voi coinvolga anche l'aspetto della tua vita affettiva oppure se preferisci mantenere il legame barricando e tagliando via la sfera sesso e relazioni.

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Non pensavo che avrei trovato spunti così interessanti su cui riflettere leggendo le vostre risposte.

 

Purtroppo non so usare bene il forum quindi non so come si facciano le citazioni ecc...

 

So che molti di voi non condividono il mio modo di vivere la mia omosessualità, ma vi assicuro che non si tratta di repressione o di "non essere se stessi", come molti dicono. Io credo semplicemente che la sessualità sia solo una parte di tutte le bellezze, le doti, le caratteristiche, le capacità, le sfumature che una persona può contenere. Nessuno mi sta privando della possibilità di provare affetto verso altri uomini, addirittura di provare amore.

Essere me stesso per me vuol dire essere libero di poter vivere senza farmi per forza schiacciare da questo unico aspetto che mi caratterizza, quando ne possiedo altri 1000 altrettanto belli che posso coltivare e far fiorire, senza per forza dover entrare in guerra (di nuovo) con la mia famiglia, con me stesso, con la mia coscienza.

Il mio modo di vivere è il risultato di una graduale e lenta maturazione, ancora in evoluzione, una specie di cammino con me stesso, quotidiano, spesso pieno di inceppi e ostacoli, ma inesorabile.

 

Non ho mai cercato di mostrarmi più virile di quanto sia realmente, più mascolino di quello che sono, e non ho detto di essere maschile perchè volevo vantarmi o perchè penso che sia una qualità da esaltare. Ognuno ha il suo modo di essere e tutti vanno rispettati. Tracciavo semplicemente una descrizione di me per farvi capire in poche righe la situazione in cui si è svolto il fatto.

 

La persona di cui sono innamorato non è l'amico di cui stiamo parlando, per il quale non provo nemmeno un minimo di attrazione fisica, nè mentale, ma solo amicizia allo stato puro, semmai fratellanza come vi dicevo.

 

In effetti, dalle vostre risposte mi accorgo che quella discussione col mio amico è stata abbastanza confusa e non sono certo che abbia davvero capito, anche se una parte di me era convinta di averglielo detto,rileggendo la discussione dall'esterno potrebbe non essere così.

 

 

Ultimi avenimenti.

 

Stamattina siamo stati in garage a chiacchierare io lui e un altro amico.

La situazione sembra più sciolta.

 

Cazzeggiavamo e ci è capitato di leggere un oroscopo per passare tempo.

 

Il mio diceva cosi: Con la Luna in sestile, siete pronti a fare qualche sforzo in più per farvi comprendere da qualcuno che, nella professione o nella vita privata, non sembra dedicarvi la giusta attenzione.

 

un paio di battute, poi leggiamo il suo:Cercate di ritagliare, in questo sabato, quanto più tempo possibile per dedicarlo alla gente che ritenete davvero importante per la vostra felicità.

 

Ma guarda che coincidenza...

L'altro mio amico presente gli chiede: -avanti, chi ritieni davvero importante per la tua felicità?-

E lui risponde subito dicendo il mio nome.

E poi altre battutine

 

Sinceramente non capisco se può essere un qualche indizio di qualcosa o se davvero lui non ha capito niente e si sta comportando esattamente come prima in modo naturale e sono io quello che lo vede con occhi diversi perchè ho pensato di averglielo detto.

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a un certo punto mi fa: -sono due le cose, o vai a prostitute, o vai con uomini-. Ma se vai a prostitute, perchè a Amsterdam non ci sei voluto andare?-.. Il tutto con un po' di ironia. Io continuo a dire che non potevo andare oltre nel discorso perchè questo avrebbe potuto cambiare completamente il nostro rapporto e non volevo. Ma lui insisteva, così alla fine gli dico: -A., fai 2 più 2, pensa un po' a tutta la mia vita, ai problemi coi miei genitori, alle cose che ti ho detto nel corso degli anni e trai le conclusioni-. Lui resta fermo qualche secondo, ci pensa, e dice: - Ah...allora credo di aver capito-.

E proprio in quel momento, arriva un altro amico con la sua ragazza. La discussione si interrompe lì. Lui resta in silenzio durante il resto della serata, un po' pensoso. 

 

 

Scusa, se il tuo amico ha 11 o 12 anni, forse non ha capito. Ma se ha l'età della ragione, ha capito perfettamente. Del resto te lo ha detto: "Allora credo di aver capito". E' stato lui stesso a dirlo: "delle due l'una: o vai a prostitute, o vai con uomini". Non capisco perché tu voglia credere che non abbia capito che vai con uomini, che sei omosessuale. A maggior ragione in quanto anche la tua risposta era un'indicazione ulteriore, seppure in un linguaggio velato, in questo senso: "Pensa un po' a tutta la mia vita, ai problemi coi miei genitori, etc....". Del resto, lui stesso aveva già capito che non vai a prostitute, dato che ad Amsterdam non ci eri voluto andare....

 

Insomma, basta con i giochini: nel tuo modo velato e allusivo, glielo hai detto e lui o ha capito perfettamente.

 

Meno male che per te è solo un amico, seppur carissimo, non un oggetto d'amore. Ora potrete continuare la vostra amicizia e lui si comporterà come sempre, finanche scherzando sulle ragazze, come prima, proprio perché vuole corrispondere interamente e senza metterla in discussione alla tua scelta di non rivelare la tua omosessualità. 

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per me devi dirglielo esplicitamente e poi vedi che succede. 

 

un medico che conosce il mio medico credeva che sua figlia avesse un cancro in pancia perchè non voleva vedere che era incinta.

 

a volte non si vuole vedere la realtà finchè qualcuno te la dice esplicitamente, non so se è anche il caso del tuo amico ma io glie lo direi esplicitamente così che la cosa è chiara al 100 %.

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Credo anche io, come Isher, che abbia capito, e semplicemente ti vede come un carissimo amico indipendentemente dalla tua sessualità (cosa che dovrebbe essere normalissimissimissimissima).

Non cercare di vedere a tutti i costi il dubbio dove non c'è. 

 

Se proprio vuoi essere sicuro che abbia capito, la prossima volta in cui parlerete di "andare a femmine" tu gli dirai che invece vuoi andare a uomini, così si dissiperà anche la più infima percentuale di dubbio! :P

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Laen, non hai capito Salvo. Lui non gli dirà mai "no, io vado a uomini". Rileggiti attentamente i suoi post e lo capirai da solo e perfettamente.

 

Anch'io, come l'amico di Salvo, non metto in discussione la scelta di Salvo stesso di non rivelare la propria omosessualità. Avrà la sue ragioni.

 

L'unica cosa che mi aspetterei da Salvo, che sembra un ragazzo intelligente, che scrive un ottimo italiano e che dà l'impressionr di essere una persona colta, è che non si racconti balle e non si trastulli con bugiole a sé stesso, quali: l'essere omosessuale è una piccola parte di me stesso, una fra le tante, e tutto il resto che ha scritto....

 

Balle. La tua è vera e propria censura della tua omosessualità, e volontà di non renderla nota e pubblica. Se fosse vero (e non ci credo nemmeno per un secondo) che "è una delle cento tue parti...", segue secondo logica che la esprimeresti come le altre novantanove. Non che la occulteresti!

 

Ripeto: è una tua scelta e non la metto in discussione. Avrai le tue ragioni.

 

Dico questo solo perché ritengo la sincerità verso sé stessi un imprescindibile, e perché, mentre mi è facile astenermi dal dare consigli e indicazioni che secondo ogni verosimiglianza non sarebbero recepiti, una volta che entro in un dialogo, sia pure virtuale, non mi faccio raccontare balle. Altrimenti è lo scambio dialogico e forumistico che è vanificato e non ha più senso.

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@Isher

Quel che io colgo è che Salvo non abbia la benché minima intenzione di rendere la sua omosessualità una parte fondamentale del suo essere e che, pertanto, non ci dia molto peso.

Il fatto che invece si interroghi sul fatto che il suo amico l'abbia capito o meno lascia intendere che, nonostante tutto, gli importi sapere che il suo amico abbia recepito questa sua "caratteristica" (è un termine inappropriato, lo so) e che quindi la consideri implicitamente importante.

 

Il mio "vado a uomini" era soltanto un metodo goliardico per rimarcare al suo amico l'interesse verso gli uomini, non perché dovrebbe farlo effettivamente.

Edited by Laen
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Sì, Laen, l'avevo capito, e anche la mia frase: non glielo dirà mai, aveva più vasta portata.

 

Quello che non capisco io è quello che hai capito tu: "Salvo non intende rendere la sua omosessualità una parte fondamentale del suo essere e pertanto non le dà molto peso".

 

È una contraddizione in termini. Se uno non dà molta importanza a una cosa, ne parla normalmente, di tanto in tanto - non la occulta. Semmai, se tu nascondi una cosa è perché gli dai un'importanza fondamentale, in negativo.

 

Possibile che dobbiamo stare qui a dire l'abc? Un abc che ormai è noto a tutti, etero e gay? Rimango francamente perplesso.

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Isher, ma secondo te perchè dovrei avere interesse a iscrivermi in un forum, nel quale nessuno conosce la mia identità e nessuno mi giudica per la mia omosessualità, tanto per raccontare balle su di me a gente che non conosco? Se solo io avessi il minimo dubbio di raccontare balle a me stesso di sicuro non avrei problemi ad agire di conseguenza! Ma queste sono cose che riguardano la mia vita, la mia coscienza, la mia crescita interiore. Tutto questo riguarda me come individuo. Quando presi coscienza della mia omosessualità, cosa di cui non mi vergogno affatto, e mi convinsi pienamente che stavo vivendo una vita infelice perchè tutto mi sembrava una triste recita non ho avuto problemi a dichiararmi con chi dovevo e a prendere in mano la situazione per cambiarla. Ma l'esperienza che ne è uscita fuori mi ha fatto solo capire che non ne valeva la pena. Io credo che uno scambio dialogico e forumistico debba prendere piede e svilupparsi dalla reciproca fiducia nell'autenticità del pensiero altrui. Partire dal presupposto che io stia dicendo balle vanifica semmai la discussione, che tra l'altro ha un oggetto diverso.

Se io ho scelto di non esplicitare nella mia vita questa mia "caratteristica" è perchè, avendo fatto una certa esperienza, ho visto come la decisione, in passato, di rendere questa mia "caratteristica" nota, a tutti i costi, ha stravolto completamente la mia esistenza, i miei rapporti con le persone, con la mia famiglia, e ha finito per seppellire completamente tutto il resto, tutto ciò che di bello esiste nel mio essere, oltre l'omosessualità. 

 

Riguardo all'oggetto del mio intervento nel forum invece credo che tu e Laen abbiate ragione. Lui avrà capito di certo. Ne sono sempre più convinto.

 

Adesso devo capire in che modo voglio affrontare questa cosa, come hanno detto Sampei e altri utenti.

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C'è un grosso equivoco Salvo, e non capisco come tu possa esserci incorso.

 

Quando ho scritto "raccontare balle" mi riferivo (era chiarissimo) alla spiegazione che tu hai dato a noi e a te stesso della tua decisione di celare la tua omosessualità, quando cioè hai detto che è una minima parte di te stesso. Ecco la citazione completa:

 

 Io credo semplicemente che la sessualità sia solo una parte di tutte le bellezze, le doti, le caratteristiche, le capacità, le sfumature che una persona può contenere. Nessuno mi sta privando della possibilità di provare affetto verso altri uomini, addirittura di provare amore.

Essere me stesso per me vuol dire essere libero di poter vivere senza farmi per forza schiacciare da questo unico aspetto che mi caratterizza, quando ne possiedo altri 1000 altrettanto belli che posso coltivare e far fiorire, 

 

Su questa pseudo-spiegazione ti ho fatto critiche elementari, che non sto a ripetere, perché le puoi leggere sopra. Se vuoi ripondere ad esse, rispondi ad esse; se non vuoi rispondere, va bene ugualmente.

 

Ma io non ho criticato la tua scelta: l'ho ripetuto tre o quattro volte. Ho ripetuto, altrettanto deliberatamente, due volte: «Avrai le tue ragioni».

 

Per me tu saresti sincero se parlassi di queste ragioni; delle difficoltà e ostacoli che hai incontrato a essere pubblicamente omosessuale e a non celarti, perché queste difficoltà e questi ostacoli sono la spiegazione vera della tua decisione - che non ho criticato, lo ripeto per la quinta volta.

 

Ora è più chiaro?

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Visto che chiedi consigli proverò a dartene qualcuno.
I tuoi post sono pieni di spunti, ma non voglio andare fuori tema ed essere invasivo, anche se leggendoli ho pensato 'c'è qualcosa di sbagliato qui' XD ma te lo dico con leggerezza, ed ora mi limito subito a ciò che mi sembra pertinente.

 

Sono fondamentalmente d'accordo con Isher, ti suggerirei di ripensare a tutta la tua esperienza di vita attuale, senza preconcetti. Perché visto da fuori sembra che tu abbia forzato delle separazioni: il sesso lo vivi con incontri fugaci, l'amore è non corrisposto e impossibile e perciò sei in qualche modo "a posto" anche in quella sfera (certo è un a posto doloroso, fa soffrire, ma non ti richiede di metterti in gioco altrove no?), con gli amici puoi fare l'etero e godere del bene che ti vogliono, con la famiglia si è arrivati ai ferri corti e ora si va avanti a dont ask dont tell.
Non ti è mai venuta voglia di integrare i vari aspetti della tua vita?
Io credo che tu lo voglia, perché ti sei aperto con il tuo amico, non è stato un caso, dietro queste conversazioni dove ci sentiamo quasi voler accontentare domande insistenti e pressanti, c'è quasi sempre un bisogno di parlare ed esprimersi. Se tu avessi avuto un segreto che non ti riguardava, magari di un tuo amico, che non volevi assolutamente rivelare a nessuno ma portarlo nella tomba, credi che ti saresti aperto così quella sera con il tuo amico? Io non penso, penso che hai parlato perché questa è una cosa tua che una parte di te vuole condividere. E fidati, si tratta di un passetto nella direzione giusta.
Il tuo amico l'ha presa bene, è pronto a far finta di nulla se tu lo vuoi, ma le battutine stanno ad indicare che ti vuole bene ed è pronto a parlare con te e condividere, se tu lo vorrai. Insomma la situazione è ideale.
Non farti precludere dalla brutta esperienza con i tuoi.
Questa è una parte di te, senz'altro, ma non la definirei piccola; pensi che un tuo amico etero definirebbe il fatto che gli piacciano le donne, una piccola parte di sé? Considerando che in media un maschio pensa al sesso una volta ogni tre minuti (tenendosi larghi...). Soprattutto non è una parte cattiva di te; tu dici che ha soverchiato tutte le cose belle che tu hai, immagino perché per la tua famiglia a un certo punto è stato possibile vederti solo come il figlio gay (peccatore? immorale? un errore? una vergogna?) e nient'altro, niente delle cose belle che eri prima. Ma sono loro a sbagliare, essere gay in sé non ha niente di cattivo e non può soverchiare altre parti belle; deve integrarle, non contrasta con esse.
E questo ragionamento può valere per i tuoi amici e le altre persone che ti vogliono bene, ma deve valere soprattutto per te, sei tu il primo a dover capire che il fatto che ti piacciono i maschi si integra con l'essere bello e buono e simpatico e gentile e beneducato ecc.
Penso che quando lo capirai, sarà più facile per te integrare gli aspetti della tua vita.
Cielo forse alla fine sono stato un po' invadente, se è così perdonami ^^ la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni...
Ciao good luck :)

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Chiedi al tuo amico di uscire,parlane faccia a faccia. ormai secondo me ha capito.

Mi fai tenerezza, non pena, ma tanta tenerezza buona. perchè si sente dalle tue parole che ne hai passate e ti sei fatto un po lo scudo. non ti piangi addosso.mi piaci.

 

Io volevo dirti una cosa, la pensavo come te, ma mi sono reso conto che non ero sincero con me stesso. parlare con i propri amici,o affetti, di tutto,anche della sessualità che bene o male copre tanti lati della vita (anche solo apprezzamenti ,per esempio), poter parlare dei propri sentimenti , e sentirsi liberi,sinceri,assolutamente a casa.. è diverso dal sentirsi a casa ma con qualcosa in tasca da non mostrare.

Tu hai provato infatti a uscirne fuori,a dichiararti,ma hai battuto contro un muro molto grande quello della tua familglia, e ti sei scottato.

Ora ti sei detto,ecco,guarda a dove porta,meglio che vivo i rapporti cosi come sono ora,altrimenti rovinero tutto e io non voglio passare ancora un periodo cosi.

ecco,è qui l' autodifesa che però ti logora dentro,anche se non te ne rendi conto.

Il tuo amico ti è stato vicino, ha capito ma si è comportato normalmente, sappi che questo "so ma non ne parlo e faccio finta di niente" non è altro che un modo per aiutarti,per non farti star male,ma a lui fa piu male e è piu deleterio per il vostro rapporto come amici,rispetto a una situazione in cui avete ben chiare le cose e ,dopo le prime volte in cui ad affrontare certi discorsi avrete imbarazzo, poter parlare senza censure su cosa di sa e non si sa,come una recita,per convenienza sociale.

Io ti auguro di fare questo passo,grande passo, perchè non appena potrai parlare liberamente con almeno un amico, lui, di tutto cio che riguarda anche questo lato di te, ti renderai conto della verità. Inizierai a preferire molto di piu lui agli altri, non per qualche motivo, ma perchè con lui ti senti completamente a casa,puoi stare in ciabatte non devi metterti su le scarpe ,belle,approvate dagli altri,ma scomode...e ti renderai conto che desideresti farlo anche con gli altri. Non con tutti,con chi ti fidi di piu...

lascia stare per ora la famiglia, quella è piu complicata , è piena di aspettative, di credenze e di pregiudizi che tra gli amici non ci sono,perchè nel bene o nel male,non ci son stati condizionamenti. 

Io non metto in dubbio quello che racconti, ma so che non sei felice cosi e non vedi che questo sia il modo in cui vorresti vedere relalizzata la tua vita..

Anche uscire con ragazze per fingere, il raccontare frottole, fa sentire in colpa, o comunque ti porta a vivere un infinito lavoro di recitazione, a cui ormai ti sei abituato. tu fai il personaggio,senza troppa fatica, ma forse dopo un po è giusta la pensione anche per lui..e a volte togliere la maschera ti cambia.

Non saprai mai quanto saresti felice se loro sapessero,e finche non assaggi un piatto,non avrai l' impellente bisogno di ri mangiarlo. perchè hai vissuto bene senza, quindi non avendolo provato,puoi fare come se non ci fosse.

Appena proverai la sensazione di liberta con questo tuo amico, se lo vorrai, assaggerai la pietanza e ti piacerà,ne sono sicuro.

 

Un abbraccio, sincero e spontaneo,da uno che era più ingarbugliato con scottature di te, e che ora è felicemente fidanzato con un ragazzo da 4 anni, e dichiarato con gli amici più stretti ..Mi sento molto vicino a una parte di te

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Liquid, ti ringrazio per le parole affettuose.

E' vero che non sono felice, ne sono pienamente consapevole. Infatti non ho parlato di felicità in nessuno dei miei interventi, semmai di tranquillità, di situazione stabile. Ma dalle tue parole deduco che ti sei fatto un'idea della mia situazione e di come mi sento abbastanza chiara. Ma non sono sicuro che prendendo la strada che tu mi indichi troverò la felicità. Non ne sono per niente convinto. Per questo motivo cerco di non affrettare i tempi, di non agire di impulso, di trovare sempre un equilibrio, giorno per giorno. Le tue parole però mi danno altri spunti di riflessione, grazie.

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Fai bene a non fare il passo piu lungo della gamba,ma la stabilità la avrai solo con la verità. te lo posso assicurare che porta alla serenità. provato su di me. dipende da tanti fattori ovviamente,ma per esempio con questo amico non hai nulla da perdere.Se vuoi contattami in privato..

Io sono come te e non agisco di impulso,ma l' equilibrio non basta rimediarlo la sera prima, con qualche scusa campata per aria o accontentandosi. l' equilibrio va costruito, proprio come la felicità piu vera. Sono certo che dato quello che hai vissuto, se riuscissi ad arrivare a questo che ti ho detto io, saresti molto più vivo dentro..perchè quando sei stato a digiuno il cibo è piu saporito...

per quanto sia difficile sappi che famiglia e amici son due ambiti distinti, gli amici li scegliamo, e non abbiamo aspettative su di loro, se non nei nostri riguardi, la famiglia invece è l' opposto,anche se si spera non sia cosi.

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