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Francia, sindaco di estrema destra costretto a sposare coppia lesbo


Rotwang

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A Bollène, in Francia, il sindaco Marie-Claude Bompard dopo essersi a lungo rifiutata di celebrare le nozze in nome "della sua coscienza" è stata costretta a unire nella buona e nella cattiva sorte Angélique Leroux e Amandine Gilles. Il primo cittadino ha offerto loro pure dei fiori alla fine della cerimonia. Le due spose si erano rivolte alla magistratura per denunciare il Sindaco che si ostinava nel non voler celebrare le nozze tra due persone dello stesso sesso essendo una militante cattolica e di posizioni di estrema destra (Front National). A Bollène, cittadina di 14 mila persone, il tema del matrimonio gay non ha avuto grossi dibattiti fino a questo punto, la gente intervistata sul fatto ha detto che la legge è stata votata e che la signora Bompard non può farci nulla. Secondo una sua collaboratrice, il primo cittadino, avrebbe pianto nel suo ufficio alla notizia di dover sposare due donne.

 

Godo troppo  :maninlove:

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Povera... Deve essere stato come per un extracomunitario partecipare ad una festa della lega. Poi vi lamentate che in Francia stia aumentando l'ostilità verso gli homo! :music:

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@anakin

Nessun obiezione di coscienza! Sei consapevole di non saper gestire problemi di carattere etico-religioso nell'esercizio della tua funzione? Non diventare sindaco, non diventare medico, non diventare farmacista..

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@anakin

Nessun obiezione di coscienza! Sei consapevole di non saper gestire problemi di carattere etico-religioso nell'esercizio della tua funzione? Non diventare sindaco, non diventare medico, non diventare farmacista..

Strano!! Ma sono d'accordo con te :D 

 

Avrei voluto assistere.. anche per vedere la faccia forzata quando ha dato loro i fiori XD 

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In un'ipotesi di questo tipo, ammettereste l'obiezione di coscienza con delega ad un consigliere o riterreste non sussistere una questione etica rilevante?

Non sussisterebbe nessuna questione etica. La legge in Francia dice che gli omosessuali possono sposarsi e che non possono essere discriminati; non sarà certo il sindaco, il primo ad avere il dovere di far rispettare la legge, a diventare un'eccezione.

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@anakin
Nessun obiezione di coscienza! Sei consapevole di non saper gestire problemi di carattere etico-religioso nell'esercizio della tua funzione? Non diventare sindaco, non diventare medico, non diventare farmacista..

 

Sono d'accordo.

Fra l'altro una omofoba coerente, in ossequio alle proprie nevrosi, si sarebbe dimessa e sarebbe emigrata trIonfalmente in Iran o in Afghanistan, (dove naturalmente dovrà poi essere arrestata perchè non porta il velo e osa, pur essendo donna, ricoprire cariche politiche) la sfigata invece col cavolo che rinuncia alla poltrona, ai dané, ai formaggi, al croissant e alla République. Si fa il suo pianto isterico e poi torna sul cadreghino a godersi la Liberté.

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In un'ipotesi di questo tipo, ammettereste l'obiezione di coscienza con delega ad un consigliere o riterreste non sussistere una questione etica rilevante?

 

La possibilità dell'obiezione di coscienza dev'essere stabilita per legge, altrimenti qualunque pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio potrebbe sollevare l'obiezione (magari non per vero ripugnar della coscienza  ma solo per ottenere favori illeciti).

Comunque una delega è normalmente possibile se uno sia impedito o abbia altro da fare:

non credo ci sia una gran difficoltà a mandare un assessore o un altro delegato se proprio ad uno la cosa ripugna.

Certo che, se uno ne vuole fare una questione di principio, deve poi sopportarne le conseguenze!

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Certo, volevo sapere se ritenete opportuno introdurla.

 

Nel caso specifico, come ho già detto, mi sembra inutile perché è possibile delegare comodamente un assessore.

Certo il problema si porrebbe nei casi in cui non fosse possibile delegare nessuno, ma penso siano casi molto residuali.

Comunque è normale che un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio debba fare cose che non approva o che gli dispiacciono e del resto capita a tutti nella vita e nel lavoro.

 

Ovviamente non si può ignorare che per alcune religioni la faccenda è poco meno che delinquenziale e quindi, se si concede ad esempio che un medico cristiano o musulmano ecc. in un ospedale pubblico possa rifiutarsi di uccidere un feto, a rigore non si vede perché ad un sindaco cristiano o musulmano non si debba concedere lo stesso rifiuto di celebrare un matrimonio che per la sua fede è gravemente immorale:

o la tutela della libertà di coscienza vale sempre o non vale mai.

 

D'altra parte non credo che ad esempio per la Chiesa cattolica il sindaco cattolico cadrebbe in peccato, se non altro perché il matrimonio sarebbe solo civile e di solito in queste faccende la Chiesa cattolica è la più rigorosa, quindi mi sembra che l'obiezione di coscienza nel caso specifico sia solo un modo per farsi pubblicità.

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Generalizzo la questione, così magari appare il cuore del problema. Posto che diventare sindaco è un'assunzione volontaria di ruolo (come diventare medico). È possibile configurare un'obiezione di coscienza per ruoli che sono volontariamente assunti ? Inoltre, l'assunzione di un ruolo, per il mero fatto che sia normativamente regolato al momento dell'assunzione, configura come scelta volontaria la soggezione a qualsiasi imprevedibile modifica normativa futura? 

 

Bisognerebbe anche chiedersi quando si pone un problema etico, e qual è la soglia di rilevanza...

Edited by anakin
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Posto che diventare sindaco è un'assunzione volontaria di ruolo (come diventare medico). È possibile configurare un'obiezione di coscienza per ruoli che sono volontariamente assunti ?

 

Avrei difficoltà a pensare ad un obiezione di coscienza per ruoli non volontariamente assunti, a parte il servizio militare, che però in Italia non è più d'obbligo.

D'altronde si può sempre dire che uno vuol fare il medico o il sindaco non a tutti i costi.....

 

 

 

Inoltre, l'assunzione di un ruolo, per il mero fatto che sia normativamente regolato al momento dell'assunzione, configura come scelta volontaria la soggezione a qualsiasi imprevedibile modifica normativa futura?

 

Ovviamente per le norme future non avrebbe senso.

Invece la questione si potrebbe porre legittimamente per le norme vigenti:

se uno diviene medico e s'impiega in una struttura pubblica ora, sà bene quali sono le leggi sull'aborto, quindi se s'impiega di logica accetta quelle leggi e gli obblighi che ne possono derivare per un medico che lavori in una struttura pubblica.

Idem vale per il sindaco che accetti la carica dopo l'approvazione della legge sul matrimonio aperto anche alle coppie dello stesso stesso.

 

 

 

Bisognerebbe anche chiedersi quando si pone un problema etico, e qual è la soglia di rilevanza...

 

Eh già..... ma il giudizio di quanto sia rilevante eticamente un'azione o un'omissione, dipende pur sempre dall'etica cui si obbedisce.

Quindi la definizione della soglia di rilevanza non può che essere essa stessa soggetta ad opinioni contrastanti.

Ad esempio per un cattolico, che considera il matrimonio un sacramento, un matrimonio omosessuale, ovviamente celebrato in chiesa, potrebbe essere considerato un peccato più grave dell'aborto, dato che sui tempi d'immissione dell'anima nel feto ci sono sempre state controversie teologiche e comunque si potrebbero trovare parziali scusanti dipendenti  ad esempio da gravi malformazioni del nascituro o dal pericolo di vita della madre.

Difficile trovare invece parziali scusanti per un matrimonio omosessuale celebrato in chiesa.

Edited by Mario1944
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Mi chiedo perché l'obiezioni di coscienza

dovrebbe essere valida solo per professioni ben retribuite

come il medico o il sindaco.

 

Non riesco a figurarmi un netturbino mussulmano

che ottenga di non raccogliere l'umido

perché potrebbe contenere scarti di maiale

o un metalmeccanico ebreo che ottenga

di non fare il turno di sabato.

 

Ma sono certo che - se accadesse -

l'Estrema Destra invocherebbe la laicità dello Stato...

(che - si sa - vale solo per i religiosi di classi basse)

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o un metalmeccanico ebreo che ottenga

di non fare il turno di sabato.

 

A questo ha diritto (anche se si tratta del lavoro più umile). Che poi un privato per questo non ti assuma è un problema diverso. 

 

In ogni caso mi turba che, anche in uno stato laico, con l'obiezione di coscienza il più insulso scrupolo morale possa assurgere a valido motivo per non svolgere un'attività pubblica o di pubblico interesse sulla mera base della capacità di pressione del gruppo di riferimento. Mi pare però anche chiaro che non sia possibile, come diceva Mario1944, operare una selezione degli scrupoli "rilevanti" (proprio in virtù del principio di laicità). Se c'è una via, è stretta.

Si potrebbe anche pensare che non ci sia spazio per un'obiezione di coscienza, e che il contrasto tra diritto e coscienza non possa che risolversi per vie extragiuridiche, ma condurrebbe ad effetti perversi.

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Non riesco a figurarmi un netturbino mussulmano

che ottenga di non raccogliere l'umido

perché potrebbe contenere scarti di maiale

 

In India ai tempi dell'impero britannico ci fu una grave ribellione tra i soldati musulmani perché s'era sparsa la voce (falsa) che le cartucce dei fucili fossero state unte con grasso di maiale!

A chi di noi verrebbe in mente un motivo più ridicolo?

Eppure.....

Forse i mussulmani non fanno i netturbini o forse la loro legge impedisce il contatto diretto, non quello mediato.

Comunque con certe convinzioni non si scherza.

Anche un ebreo osservante potrebbe avere gravissimi problemi sul lavoro sabbazio o sul nominare dio o come i Musulmani sulla carne di maiale

 

Però a questo punto, qual è il discrimine tra l'orrore del mussulmano per la carne di maiale, quello dell'ebreo per il lavoro sabbazio o quello del cattolico per il matrimonio omosessuale?

Edited by Mario1944
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  • 1 month later...

(lo posto in francese, tanto è facilmente comprensibile persino da me che non lo parlo) "Considérant qu'en ne permettant pas aux officiers de l'état civil de se prévaloir de leur désaccord avec les dispositions de la loi du 17 mai 2013 pour se soustraire à l'accomplissement des attributions qui leur sont confiées par la loi pour la célébration du mariage, le législateur a entendu assurer l'application de la loi relative au mariage et garantir ainsi le bon fonctionnement et la neutralité du service public de l'état civil ; qu'eu égard aux fonctions de l'officier de l'état civil dans la célébration du mariage, il n'a pas porté atteinte à la liberté de conscience", la legge è conforme a Costituzione.

Edited by anakin
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