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Norvegia al voto, prime proiezioni: in vantaggio il centrodestra


nayoz

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Che tristezza !

 

perché la gente è così stupida da votare destra ?

(tanto... cittadini o non cittadini appena i gay non serviranno più so già che fine gli fanno fare...)

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@nayoz

 

Perché in Norvegia ci sono troppi extracomunitari. I norvegesi si stanno rendendo conto di stare diventando ospiti in casa propria.

Così mi diceva un'amica norvegese...

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Perchè i Laburisti hanno governato male l'economia in questi quattro anni, c'entra niente l'immigrazione, il partito anti-immigrati (Partito del progresso) ha perso parecchi voti, è aumentata molto la destra liberale e democristiana.

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Purtroppo non conosco bene la situazione politica norvegese per avere un'idea di quanto sta accadendo. Sicuramente è uno di quei paesi in cui le posizioni del centro destra su diversi temi sono molto più a sinistra del centrosinistra italiano.

Mi spiace, più che per i temi lgbt, che immagino non siano particolarmente influenzati da una vittoria del centro destra, per la politica economica che potrebbero adottare, di certo l'Europa e il mondo intero non hanno bisogno di capitalizzare in misura ancor maggiore  la vita (ma d'altronde le sinistre europee stanno facendo pressapoco la stessa cosa...)

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L'estrema destra scandinava non è diversa dalle altre. Il successo di quella norvegese giunge a seguito di quella scandinava e finlandese. Tutte sono mosse da uno smaccato nazionalismo regionale, tant'è che sono tutte in linea con la nostra Lega, tra cui c'è un rispetto reciproco. 

 

Mi ricordo di un articolo in cui si costruiva un parallelo tra la crisi economica del 1929 a quanto sta accadendo ora in scandinavia. L'estrema destra tedesca vi trovò un valido alleato per quanto sappiamo accadde in seguito. C'è da sottolineare anche che la scandinavia non è il paradiso in terra. Basti pensare a quanto poco si amino i danesi con gli svedesi oppure al razzismo etnico di cui sono fatto oggetto il popolo Sami (lapponi è un termine dispregiativo). E poi ci ricordiamo tutti della carneficina nell'attentato dell'22 luglio del 2011, tra l'altro Borghezio ebbe anche parole "comprensive" per il gesto dello scellerato terrorista. 

 

Tuttavia, storicamente la politica europea inizia sempre a cambiare qui ... sì, proprio in Italia. La Lega ha prodotto l'alchimia da cui si è generato il nazionalismo regionale misto a spregiudicati interessi economici monopolistici. Il connubio B&B (Berlusconi/Bossi) ha tenuto banco in tutte le zoppicanti democrazie sorte sulle ceneri delle repubbliche socialiste dell'est Europa. Credo che sia proprio questa la via seguita dall'infezione destroide scandinava. Ora però, in Italia, come ha sottolineato in questi giorni il nipote di Letta a Cernobbio, è accaduto un altro fatto eclatante che non era mai accaduto prima in nessuna democrazia europea. Un movimento formatosi sul WEB ha preso la maggioranza dei voti alla sua prima discesa nell'agone elettorale. Ora non voglio andare OT e mi fermo qui; ma forse quello che sta accadendo in Norvegia è solo un onda lunga che in realtà ha già esaurito la sua spinta.

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@Silverselfer

 

L'Islanda, la Svezia e Danimarca rimasero neutrali durante la seconda guerra mondiale, anzi la Danimarca fu invasa dalla Germania. Di cosa stiamo parlando? Fare analisi socio-politiche prendendo come riferimento  fantomatici articoli scritti da chi sa chi, non mi sembra una buona idea. Basti pensare che in Svezia due gay si possono persino sposare in chiesa, protestante si intende, e non mi sembra che ci siano state barricate clericaliste come in Francia. In Scandinavia stanno molto avanti. Il problema più grande che devono affrontare è l'invasione di extracomunitari che non riescono ad adeguarsi ai loro standard di vita.

http://www.youtube.com/watch?v=KA1VB2ZMyDY

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C'è da dire che non tutte le destre sono uguali... per alcune idee sono simili (vedi la questione sugli immigrati).. forse quello che cambia è il metodo, essendo più rispettosi (anche se ogni tanto qualcuno salta in aria..). 

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Tempo fa leggevo (Gambaro) che una delle cause che hanno portato i paesi scandinavi già a partire dalla metà del secolo scorso ad essere all'avanguardia nel diritto di famiglia fosse il fatto che fino ad allora si era rimasti su una posizione di intenibile arretratezza (anche rispetto agli altri paesi europei), per cui chiamati ad affrontare una questione non più rimandabile hanno dovuto riformare tutto il sistema, definendolo fin nella struttura come idoneo a recepire quei trend evolutivi che poi con difficoltà sarebbero divenuti comuni anche gli altri (sfortunatamento non tutti) paesi europei.

Edited by anakin
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L'idea che dopo la strage di Utoya i Conservatori

abbiano potuto allearsi con il Partito del Progresso

è una cosa che trovo piuttosto rivoltante.

 

Oltre a questo devo dire che la cosa non mi preoccupa affatto.

In primo luogo perché non mi immagino affatto che i Norvegesi

rinuncerebbero a qualcosa del loro welfare o dei loro diritti

neanche se i Conservatori lo volessero, in secondo luogo

perché non penso affatto che i Conservatori lo vogliano.

 

Ho frequentato svariati Mussulmani norvegesi (Indonesiani e Somali)

e ho la netta impressione che nessun Norvegese autoctono

andrebbe mai a lavorare nelle fish factory pur di rimandarli a casa.

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Ma quello manco in Italia, ma fra dire e il fare c'è di mezzo...

E purtroppo la paura fa prendere spesso decisioni ben poco razionali e ragionevoli.

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Non credo che la strage di Utoya c'entri molto... in quanto il partito stesso ha condannato la faccenda. 

 

Vero che nessun norvegese pensi a rimandare a casa i somali e gli indonesiani per via del lavoro nelle fish factory.. penso che sia più che altro per via della lingua. Avevo letto da qualche parte e visto video in cui i bambini norvegesi erano ghettizzati in quanto vivevano in zone ad alta concentrazione di stranieri, che per ovvi motivi di cultura e lingua non legavano con gli altri. Anche se ammetto che questi video fossero di parte..
Insomma il solito problema dell'integrazione. 

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L'immigrazione in Norvegia è esplosa per ragioni economiche

a partire dal 2010, siamo a tassi del +15% annuo...

 

Però in gran parte è una immigrazione di Lituani Polacchi Russi Danesi e

Svedesi, popoli più vicini culturalmente e caratterialmente della media

Non credo possa porre grossi problemi di integrazione, anche se certo

i Norvegesi possono spaventarsi per questi dati.

 

C'è un problema di integrazione per i figli di immigrati, non si sentono

Norvegesi...nonostante vadano tutti a scuola. Ma bisogna dire che spesso

i genitori lavorano arrangiandosi con l'inglese....imparare il Norvegese non

è un requisito per molti lavori altrimenti i Norvegesi non troverebbero manodopera.

 

L'idea sarebbe stata di insegnare il Norvegese ai figli...e di fatto lo stanno

facendo, però non sentendolo in casa ci va del tempo. Inoltre è inutile dire

che un genitore somalo rispetto ad un insegnante norvegese può apparire

un extraterrestre

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L'immigrazione in Norvegia è esplosa per ragioni economiche

Ti sbagli, non sono solo ragioni economiche, ma anche umanitaria. La Scandinavia è presa d'assalto dai rifugiati, è la terra promessa di ogni emigrante. Peccato che poi non si riescano ad integrare e ricreino gli stessi scenari di intolleranza da cui sono scappati.

Edited by Lavipera
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Visto l'altro giorno in tv un documentario su La-F, che parlava della situazione degli immigrati in Svezia che è molto tesa, da quanto dicevano finchè si trattava di europei com polacchi, spagnoli, italiani, greci e persino finlandesi (che fino agli anni '70 erano il paese povero della Scandinavia) non c'erano problemi, il caos è cominciato con l'arrivo di iraniani, pakistani, ecc... anche perchè hanno una media di tre figli a donna contro l'1.5 scarso degli svedesi autoctoni, incidendo pesantemente nel welfare.

 

In percentuale di stranieri residenti Svezia e Norvegia sono al 15%, contro il 9% della Spagna, l'8% di Francia e Regno Unito, il 7% dell'Italia e il 5% del Portogallo. Come ripeto da parecchio la "colpa" è stata di noi paesi "ricchi" che abbiamo cominciato a vivere ampiamente al di sopra delle nostre possibilità e rifiutato di fare i lavori più umili, facendo arrivare gente da fuori che li faceva al nostro posto, non considerando minimamente che dietro ad un muratore o una colf c'era una famiglia numerosa che non aspettava altro che venire in Europa.

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