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Atletica, Isinbayeva: legge anti-gay? Sono d'accordo con Putin, i russi sono normali


Angelo1900

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Yelena Isinbayeva va contro corrente. La campionessa russa dell'asta si è schierata a fianco del governo russo a proposito della controversa legge sui gay approvata a giugno e criticata da molti degli atleti presenti a Mosca per i Mondiali di atletica. «Io sono a favore delle regole sui gay - ha detto la Isinbayeva, fresca vincitrice del titolo iridato -. Forse siamo un popolo diverso da quello di altri paesi ma abbiamo le nostre leggi e vogliamo che gli altri le rispettino, perché noi all'estero lo facciamo». La legge, che vieta diffusione, promozione e pubblicità dell'omosessualità, aveva provocato la protesta di diversi atleti e una richiesta di chiarimenti da parte del Cio, il comitato olimpico internazionale.

 

«Ci consideriamo gente normale», ha sottolineato la primatista mondiale dell'asta, che poi hai riservato una stoccata alla svedese Green-Tregaro, astista svedese che si è dipinta sulle unghie l'arcobaleno simbolo del movimento omosessuale. «La sua protesta è una mancanza di rispetto a noi russi». «Spero che queste discussioni non incidano sui prossimi Giochi invernali di Sochi - ha aggiunto la russa -,  mi dispiace che sia nata una polemica nella quale gli atleti non dovevano essere trascinati: noi non impediamo agli atleti di partecipare ai Giochi, anche se hanno relazioni non tradizionali».

 

Fonte: Il Sole 24 Ore 

 

 

 

Che dire: parole deliranti da parte di una delle atlete più famose al mondo; io mi domando se, per dichiarare una cosa del genere, non sia finita sul libro paga di qualche esponente politico russo che ha voluto questa legge. Jacques Rogge, capo del comitato olimpico, dovrebbe prendere dei provvedimenti: spostare l'olimpiade ad esempio, per contrastare questa legge che va contro i diritti dell'uomo e contro lo stesso spirito di fratellanza e libertà che contraddistingue le Olimpiadi.

Edited by Angelo1900
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E' chiaro che appoggia le scelte del governo e lo manifesta.

Da un lato non può criticarle (sarebbe un suicidio per la sua carriera), dall'altro

è pubblicità gratis sulla stampa benpensante internazionale.

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Maddai ragazzi, lo sappiamo tutti che meravigliosa democrazia è la Russia.

Ha detto quello che doveva dire, o per lo meno quello che il governo russo voleva che dicesse.

Mettetevi un attimo nella sua condizione: sono un'atleta di atletica leggera, famosa a livello mondiale ma che fa dipendere direi la totalità dei suoi introiti dai premi della Federazione Russa. Sono eterosessuale. Che vantaggio ho io a fare battaglie di principio e contro il mio datore di lavoro?

Non ha senso accanirsi su di lei o sulla affermazione, anche se fosse bigotta di suo.

 

Ovviamente si contraddice: prima parla di rispetto in ogni posto delle leggi del luogo, poi però critica l'atleta svedese che ha manifestato le "regole del suo paese", che offendono il popolo russo. Bah, sono atleti, non voglio addentrarmi oltre in analisi di frasi buttate lì che non avrebbero senso.

 

Curioso (ma sicuramente non era intenzione dell'atleta russa porre in questi termini la questione) che qui la prospettiva sia ribaltata: chi sostiene il primato della legge (in giurisprudenza si chiamano giuspositivisti) sono quelli antigay, mentre le persone (i giusnaturalisti) convinte dell'esistenza di diritti umani specifici e universali - e quindi di tutta l'umanità, diritti in questo senso naturali - difendano la comunità LGBT. Nella storia, specialmente fino a quella metà novecentesca, la prospettiva era ribaltata.

Potrebbe voler dire che la legislazione antigay non viene più fatta/mantenuta perché "giusta" o corrispondente alla natura delle cose, ma come segno nazionale, uso/tradizione locale (da notare quindi la ripetizione nella legge russa stessa dell'aggettivo "tradizionale"): è da indagare con attenzione, potrebbe significare il capovolgimento della posizione delle leggi antigay (o mancanza di leggi egualitarie per LGBT) da maggioranza a sacca di resistenza :)

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Bullfighter4

Si puo' perlomeno dire che e' una nazione Di merda? Perche' a casa mia, per quanto conti, I diritti umani andrebbero rispettati, senza se, senza ma. E appunto, se a la maggiorparte degli eterosessuali non frega molto dei diritti civili dei gay, posso perlomeno disprezzarli, o sono considerato un gay inacidito?

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In russia è difficile che si possa far carriera o mantenere una posizione di spicco senza appoggiare in modo più o meno diretto il governo. Questo non giustifica, ma rende comprensibile il suo comportamento. Bisogna anche considerare che in uno stato fortemente omofobo diventa  difficile sviluppare un'opinione diversa da quella comune indipendentemente dall'interesse che si può avere al riguardo, il controllo dei media influenza parecchio.

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Dovrebbero intervenire i vari enti sportivi internazionali sulla questione e condannare l'atleta e la stessa Russia per affermazioni del genere. Almeno di norma così funziona no?

In linea teorica lo sport dovrebbe essere totalmente contrario a qualsiasi tipo di discriminazione.

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Non so se lo pensi veramente o se lo fa solo per mantenersi stretto il suo posto di atleta e portarsi a casa la pagnotta, fatto sta che mi sembra una gran cazzata. Per non parlare del presentatore che andrebbe fucilato. Mi auguro che abbia un incidente e rischi di morire dissanguato e l'unico che possa salvarlo sia un gay con sangue compatibile, poi voglio vedere se rifiuta!

Edited by Kador88
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Se ha fatto dietrofront è una vittoria allora. L'importante è avere le prove che i gesti omofobi ormai sono controproducenti. Niente di meglio di un'omofoba costretta a doversi rimangiare tutto. Che sfigata :D

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La sua carriera sta per finire; è chiaro che questa cretina cerca la possibilità di essere eletta nel parlamento con il partito filo-governativo, ahime non doveva leccare il culo con troppo ardore; perché la chance di essere eletta l'ha persa, essendo che ha provocato troppo casino e ha dovuto scusarsi perché il comitato olimpico russo l'ha obbligata a fare ciò e poi adesso sicuramente perderà tutti i contratti pubblicitari che aveva. Gli idioti prima o poi pagano per le idiozie che fanno..

 

 

 


Potrebbe voler dire che la legislazione antigay non viene più fatta/mantenuta perché "giusta" o corrispondente alla natura delle cose, ma come segno nazionale, uso/tradizione locale (da notare quindi la ripetizione nella legge russa stessa dell'aggettivo "tradizionale"): è da indagare con attenzione, potrebbe significare il capovolgimento della posizione delle leggi antigay (o mancanza di leggi egualitarie per LGBT) da maggioranza a sacca di resistenza :)

 

Un altra difficoltà di contestare questo insulso atto normativo è che nella sua versione definitiva la parola "gay" non viene nominata; si parla di propaganda ai minori di "rapporti non tradizionali"; quindi rientrano in questa categoria anche l'informazione sui rapporti non monogami tra eterosessuali, informazione su asessuali etc. Praticamente la legge è analoga a quel famoso atto normativo inglese degli anni 80 che innalzava l'età del consenso per i rapporti omosessuali, con questa legge si fa la stessa cosa nel modo velato . Chiedo scusa per il piccolo OT, ma giusto ieri ho letto un'altra notizia curiosa: i due promotori di questa legge, signora Mizulina (lei ha un figlio gay che lavora all'estero) e l'oligarca Malofeev (uno immischiato insieme alla chiesa Ortodossa nello scandalo di falsa beneficenza e finora sotto processo per truffa) hanno offerto allo stato di vendere per un sacco di soldi il software che protegge  i minori che navigano in internet dal contenuto non adatto a loro...  il Denaro è come sempre la ragione di tutto...


 

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Fatemi capire una che ha un figlio gay è promotrice di una legge contro i gay?

Ed è pure presidente per la commissione per la familgia???

L'indecenza umana non ha limiti

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@prefy

Il fatto che abbia un figlio gay non significa che l'abbia accettato, anzi, potrebbe aver accentuato la cosa.

O paradossalmente, siccome il figlio è all'estero, è protetto dai risvolti che si stanno susseguendo in madre patria.

 

Come però fa giustamente notare @Addie Pray alla fin fine sembra essere sempre una questione di denaro, così come mi sembra di capire che la gentil atleta a fine carriera stava solo cercando un modo per avere un'ulteriore strada da seguire una volta terminati i propri introiti dallo sport.

Se poi l'atleta in questione è stata spinta a far dichiarazioni del genere perché spinta dal comitato olimpico della propria nazione... in quel caso preferirei una presa di posizione ancora più dura non tanto sul singolo atleta, quanto in generale verso il comitato olimpico russo.

Ma pure là, ci stan troppi soldi in ballo, quindi tanto vale tagliare la testa alla singola atleta.

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@nowhere, ho capito, ma oltre ad essere una """"madre"""" (tra mille virgolette) oscena in se, è oscena anche la figura che fa presso l'opinione pubblica, dato ciò che sostiene sulle origini dell' omosessualità ammette di essere stata una pessima educatrice, ne consegue la sua poca credibilità come presidente della commissione per la sacrada familia, dal mio punto di vista, invece, è indegna di pontificare sulla famiglia o qualsiasi altro tema etico chi di fatto ripudia il figlio in quanto gay

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Si puo' perlomeno dire che e' una nazione Di merda? Perche' a casa mia, per quanto conti, I diritti umani andrebbero rispettati, senza se, senza ma. E appunto, se a la maggiorparte degli eterosessuali non frega molto dei diritti civili dei gay, posso perlomeno disprezzarli, o sono considerato un gay inacidito?

 

Adesso non generalizziamo, la Russia ha una cultura millenaria tra le più importanti d'Europa in campo letterario, musicale, ecc... dire "nazione di m...." non mi sembra il caso. Oltretutto non penso che la maggior parte dei russi la pensi come questa tizia, ok loro hanno Putin e Zirinovski (ancora più omofobo e razzista), ma qui ad esempio abbiamo Salvini e la Lega, in Grecia hanno Alba Dorata, ecc... non è che se ci sono formazioni politiche che fomentano l'intolleranza tutto il paese si può identificare in quello. 

 

Comunque si è visto ai mondiali di atletica, molte proteste contro la mancanza di democrazia in Russia e poi si sono svolti senza nessun boicottaggio o azione eclatante, così come le olimpiadi di Pechino qualche anno fa o i mondiali argentini del '78, soldi e sponsor passano sopra a tutto  :bah: .

 

p.s. fatto abbastanza curioso : nella cerimonia inaugurale, con omaggio ai grandi russi del novecento hanno citato Kandinsky, che era dichiaratamente gay!  :lol: (ma come un "non normale"?).

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Si puo' perlomeno dire che e' una nazione Di merda?

Omofobia, ksenofobia etc. esistono dappertutto e per sfortuna esisteranno sempre. Si, magari in Russia il livello di omofobia è più alto, ma ci sono le ragione storiche per quello che accade... Negli ultimi 20 anni il mondo è cambiato molto, quindi spesso dimentichiamo che le leggi discriminatorie 25-30 anni fa esistevano nella maggior parte dei paesi occidentali. Le cose non sono mai bianche e nere, per assurdo nonostante i recenti sviluppi in alcune sfere i gay russi sono messi meglio di quelli italiani, per esempio: un uomo single o una donna single, gay o lesbica hanno il diritto di adottare un bambino, certo l'eventuale partner non avrà nessun diritto nei confronti del pargolo adottato, ma in Italia non è possibile nemmeno questo....

Per quello che riguarda i diritti umani è facile cadere nella trappola, le cose non sono mai come sembrano, giusto ad esempio vorrei ricordare che gli USA  finora non hanno ratificato  La Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (del 1979)  e La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia (1981) e parliamo degli USA!

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Ogni Stato ha le sue croci.. le sue culture radicate da smorzare con il tempo.. ma non troviamo giustificazioni. 
I tempi cambiano per tutti.. ed è bene che tutti cerchino di stare al passo più o meno allo stesso modo per rispettare i diritti umani. 

 

Non ha senso difendere la Russia dicendo che anche gli USA hanno le loro colpe oppure dicendo che la Russia ha una cultura millenaria di scrittori e musicisti. Che vuol dire? Non condanniamo la Russia perché ci sono altri Stati che fanno di peggio? Come l'Iran? la Cina? gli USA (che poi gli USA peccheranno in altre cose.. ma non certo di diritti per gli omosessuali). La Russia ha Dostoevskyj, Tolstoj, Kandinskij quindi possono tranquillamente perseguitare gli omosessuali? Il Nazione di m.. non è certo riferito alla cultura (musica, letteratura ecc) ma al modo di vivere e lo stile di vita rispetto ad altri Stati dove si vive meglio. 
Sappiamo che hanno citato Kandinskij.. ma per le sue opere.. non certo perché era gay. Sono sicuro che se glielo vai a dire troveranno delle giustificazioni o qualcosa del genere. 

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No, non ci sono ragioni per giustificare le leggi omofobe della Russia. Nulla giustifica le violenze subite, i licenziamenti dei giornalisti, gli arresti, i pestaggi e la situazione di apartheid che si è venuta a creare. Trovo veramente disgustosa questa arrampicata negli specchi per difendere l'indifendibile, anche chi minimizza la situazione o è in malafede o è disinformato.

Edited by coeranos
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