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Lui è sposato con figli, io gay non dichiarato : ci amiamo


Rilly

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Ciao a tutti

Vi raccontò la mia storia. Ho 22 anni e da circa un anno frequento un ragazzo ( più grande, lui di 31 anni) che fin da subito mi ha confessato di avere moglie e due figli. Inizialmente si trattava solo di sesso, poi però con il tempo è iniziato a instaurarsi un bellissimo rapporto non solo di attrazione reciproca ma anche d'amore. Io credo fortemente di essere innamorato e anche lui me lo ripete e me lo dimostra spesso. Il problema sta nel fatto che nonostante io non sia dichiarato questa situazione, che va avanti ormai da circa un anno mi fa stare molto male non solo per il peso che mi porto addosso per quanto riguarda il "tradimento" della sua famiglia ma anche perché non riesco a vivere quella che per me dovrebbe essere " una bella storia d'amore" come vorrei. Lui mi ha ripetuto più volte che è pronto a fare di tutto per non perdermi ( anche cose " troppo grandi" per me) ma nonostante ciò io non sono sereno e mi sento molto combattuto con me stesso. Non so come andare avanti e come affrontare la situazione che forse sta diventando più grande di me. Che tra noi ci sia del sentimento è fuori dubbio, ma io sono ancora convinto che alla mia età ho il diritto di vivermi una storia d'amore nel vero senso della parola, e non una relazione fatta di momenti rubati a qualcun'altro. Scrivo solo per avere dei commenti e magari dei suggerimenti per affrontare la situazione. Grazie a tutti per le risposte

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( anche cose " troppo grandi" per me)

 

Con questo intendi dire che lui sarebbe disposto a lasciare moglie e figli, ma tu non vuoi sentirti responsabile di questa scelta?

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Con questo intendi dire che lui sarebbe disposto a lasciare moglie e figli, ma tu non vuoi sentirti responsabile di questa scelta?

 

Esattamente!

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Io ho esattamente la tua età e capisco che tu ritenga queste cose "più grandi di te".

Però ti faccio un discorso generale: è evidente che il suo matrimonio così non ha molto senso,

si tratta solo di prolungare ipocritamente una situazione di inganno nei confronti della moglie (e anche dei figli).

 

Quindi dovresti mettere bene in chiaro che lui non dovrebbe lasciare la moglie per te,

ma per rispetto nei confronti di tutti (moglie, figli e di sé stesso).

Non sentire tu il peso di questa scelta, che è solo una questione di coerenza sua.

Sia che lo faccia, sia che non lo faccia, non deve dipendere da te,

a te sta la scelta, eventualmente, se continuare ad essere "solo" il suo amante, 

nel caso lui decidesse di stare con la sua famiglia.

Edited by wasabi
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Concordo con @wasabi per come stanno le cose, comunque lui al momento è in una relazione in cui non vuole stare, quindi già solo per rispetto verso la persona con cui sta, dovrebbe lasciarla.

Non hai alcuna colpa tu, visto che tale decisione alla fin fine la prende lui in completa autonomia e mi pare anche doveroso (e mi auguro anche seriamente) che la faccia.

Inoltre hai anche tu il diritto di viverti una relazione vera e non finire a fare l'amante a vita.

 

Sii felice della decisione presa dal tuo compagno

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Lui dovrebbe fare la sua scelta a prescindere, ma e' chiaro che se tu gli dimostri di amarlo e gli fai capire che i tuoi sentimenti sono sinceri e duraturi lui dovrebbe essere piu' invogliato a prendere una decisione del genere. 

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Ma non può essere che lui ti dica che è disposto a tutto

per non perderti, per tenerti buono?

 

Perché un anno non è poco...e mi dà l'idea della classica

cosa che si dice ad un partner che rimugina sul fatto che la

relazione è fatta di "momenti rubati" ( cioè incontri sessuali ? )

 

Non dico non ti ami...ma da qui a farlo veramente ce ne corre

 

Come dovrebbe essere secondo te - in positivo - una storia

d'amore nel vero senso della parola? Cosa vorresti poter fare

che attualmente non fai? E perchè?

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@Rilly

 

Ogni commento quassopra è giusto.

Aggiungo solo questo: tu hai 22 anni, sei innamorato, ti godi la tua storia. Un anno è poco per dire se è una fiamma che dura o è un bel divampare.

Ma quello che devi evitare è di "somatizzare" la situazione del tuo compagno, prendendotene carico e responsabilità. Tu scegli per la tua strada, non devi sentirti responsabile se lui ha moglie e figli, ne devi accettare che ti lasci le briciole del suo tempo, se è così che ritieni tu stia vivendo la tua storia.

 

Lui ha fatto e farà le sue scelte, sulle quali è inutile e deleterio dibattere, ma la cui responsabilità (nel suo caso molto grande) cadrà sulle sue spalle per molto tempo, tu fai le tue scelte e poni i tuoi paletti.

Scegli indipendentemente dai figli se questa storia così ti va bene o se vuoi di più, e se vuoi di più, chiedilo, magari dagli del tempo ragionevole questo si, ma chiediglielo.

 

Conosco tante storie di amanti (soprattutto in coppie etero), e sono sempre storie che soffocano nel "vorrei ma non posso". Sei giovane, sei libero oggi di viverti questa storia con tutto l'entusiasmo dei 22 anni. Ma non fare in modo che questa cosa diventi poi la tua catena al collo negli anni.

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Concordo con tutti voi sul fatto che a prescindere dalla mia presenza o meno, dovrebbe fare la sua scelta, perché si tratta sempre e comunque della sua vita. Allo stesso tempo a volte che credo che, come dice Hinzelmann, sia solo un modo per " tenermi buono" e non farmi andar via. Perché credo, anzi sono convinto, che i suoi sentimenti nei miei confronti siano reali... Però a volte non tutti siamo così forti da affrontare certe situazioni.

 

Per rispondere a Hinzelmann: io credo che , nonostante non sia dichiarato e siceramente ora come ora non è una mia priorità, il " vivere una storia d'amore appieno" secondo il mio punto di vista vuol dire riuscire a vivere delle situazioni e delle emozioni che solo una coppia, una vera coppia, riescono a vivere.

Cosa vorrei fare che ora non posso? Vorrei svegliarmi la notte con una pazza voglia di un suo abbraccio, mettermi in macchina e correre da lui; vorrei poter passare la notte con lui è non parlo di sesso, parlo di un film, di un letto, di abbracci , di dormire assieme. Credo che anche le coppie non dichiarate abbiamo un certo modo di vivere la loro relazione del tutto rispettabile.

Perché vorrei questo? Perché ho poco più di vent'anni; perché è la prima volta che mi innamoro veramente; perché per me (come immagino per tanti) e già stato difficile accettare quello che sono e vedermi costipato all'interno dei ieri sentimenti mi fa male; perché sono stanco del dovermi accontentare sempre; perché nonostante tutto credo di potermi meritare di più.

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Appunto per quello che scrivi qui sopra, @Rilly tu devi fare le tue di scelte, senza caricarti di sensi di colpa o comunque delle sue scelte e della sua situazione.

Quindi parlane con lui, fagli presente cosa vuoi e chiedigli cosa può darti realmente. E poi tira le somme.

 

E no, l'amore non aggiusta tutto.

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@Rilly

 

Ogni commento quassopra è giusto.

 

Aggiungo solo questo: tu hai 22 anni, sei innamorato, ti godi la tua storia. Un anno è poco per dire se è una fiamma che dura o è un bel divampare.

 

Ma quello che devi evitare è di "somatizzare" la situazione del tuo compagno, prendendotene carico e responsabilità. Tu scegli per la tua strada, non devi sentirti responsabile se lui ha moglie e figli, ne devi accettare che ti lasci le briciole del suo tempo, se è così che ritieni tu stia vivendo la tua storia.

 

Lui ha fatto e farà le sue scelte, sulle quali è inutile e deleterio dibattere, ma la cui responsabilità (nel suo caso molto grande) cadrà sulle sue spalle per molto tempo, tu fai le tue scelte e poni i tuoi paletti.

Scegli indipendentemente dai figli se questa storia così ti va bene o se vuoi di più, e se vuoi di più, chiedilo, magari dagli del tempo ragionevole questo si, ma chiediglielo.

 

Conosco tante storie di amanti (soprattutto in coppie etero), e sono sempre storie che soffocano nel "vorrei ma non posso". Sei giovane, sei libero oggi di viverti questa storia con tutto l'entusiasmo dei 22 anni. Ma non fare in modo che questa cosa diventi poi la tua catena al collo negli anni.

 

Hai scritto esattamente mentre stavo rispondendo hai precedenti e hai colto nel segno. Il fatto è che io ho espresso con lui più volte i mie dubbi i miei stati d'animo e tutte le mie preoccupazioni. Mi sono anche allontanato per un periodo e lui ha fatto veramente di tutto per riavermi.

Si forse hai ragione non sono io a dovermi preoccupare per la sua famiglia però credimi che non è per nulla facile avere costantemente il pensiero di essere l'"amante" sopratutto in una situazione particolare come questa.

Forse ho sbagliato io dall'inizio tutto; forse non dovevo imbarcarmi in una situazione così grande che nemmeno io riesco a gestire. È anche vero però che con lui ho provato sensazioni e sentimenti che mai in vita mia avrei immaginato di poter provare e per questo non me ne pento. Ma il fatto di aver 22 e di vedere i miei coetanei "felici e spensierati " mi fa sempre ripensare alle mie scelte perché come dici giustamente tu questa e l'età per la " spensieratezza".

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Posso fare una domanda un po' ... "a latere"?

Perchè sottolinei così tanto che non sei dichiarato? Lo hai scritto nel titolo e lo hai ripetuto più volte.

Sembra che ti pesi molto ...

 

Pensi che, se tu fossi dichiarato, ti comporteresti diversamente in qualcosa,

sentiresti di poter "pretendere" di più?

 

Non sto insinuando niente, eh ... mi è sorto il dubbio dall'importanza che hai dato a questo fatto (che in effetti nella vita di un gay è importantissimo).

 

Per il resto, fin troppo facile consigliarti di lasciar perdere e di cercare qualcuno con cui tu possa avere una relazione completa e non solo "part-time". Lo sai anche tu che gestire una situazione come questa è un bel casino ...

Non ho ben capito quanto lui prenda seriamente in considerazione l'idea di lasciare la moglie, perchè il mondo è pieno di amanti che aspettano, aspettano ...

Edited by wasabi
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@Rilly

Il fatto che tu ti faccia delle remore morali come "amante" della situazione, è solo deleterio.

Chi veramente dovrebbe moralmente avere delle difficoltà ad alzarsi la mattina e guardarsi allo specchio, al massimo è lui.

Tu non stai facendo del male a nessuno, visto che è solo ed esclusivamente responsabilità del tuo partner se ci stanno andando di mezzo persone ignare di tutta la situazione.

Anzi, io mi chiedo anche come tu abbia fatto e come tu continui a stare in una situazione del genere sopportando che il compagno con cui stai alla fin fine la sera torni a casa da sua moglie.

Che è assai peggio dell'avere una relazione segreta con qualcuno che, almeno, è impegnato esclusivamente con te

Riguardo all'errore a monte, in parte è probabilmente tua responsabilità perché sapevi a cosa stessi andando incontro, ma alla fin fine che colpa ne hai se ti sei innamorato?  Fidati, nessuna: tu hai semplicemente desiderato viverti questa situazione.

Ma a lungo andare cominci a sentire che c'è qualcosa che non va.

Ora stai aprendo gli occhi ed è giusto  così.

Ed è giusto pretendere di avere una relazione paritaria e stabile.

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Grazie a tutti per i commenti, ne ho davvero bisogno e mi stanno aiutando a riflettere molto.

 

@wasabi

Mi chiedi perché sottolineo il fatto che non sono dichiarato? Ti rispondo subito.

Al momento di esternare tutti i miei dubbi a lui, la sua risposta e stata : comprendo ma non condivido. Nel senso che lui non riesce a capire come mai non essendo dichiarato desidero di più e che cosa sia questo di più. Come ho detto a lui io non sono quel tipo di persona che passeggia per mano in duomo , non lo farei nemmeno se fossi etero ( con tutto il rispetto per chi lo fa); non si tratta di cio'. Ho cercato infatti in tutti i modi possibili di spiegarli che non si tratta di questo ma lui sembra non capire e nonostante ciò mi fa re-innamorare ogni volta che siamo insieme.

 

Per un periodo sono riuscito ad allontanarmi, ma è durato davvero poco perché pur sforzandomi con tutto me stesso non ero in grado di stare senza di lui, e' "energia pura" per me.

Forse se fossi andato con i piedi di piombo fin dall'inizio non mi ritroverei in una situazione del genere.

È davvero dura viverla. Come dice @NowHere sapere che a differenza tua che sei nel tuo letto da solo e vorresti un suo abbraccio, lui sta dormendo al fianco di un altra persona e non poter correre da lui quando ne hai bisogno davvero...è qualcosa di davvero frustrante.

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Cosa vorrei fare che ora non posso? Vorrei svegliarmi la notte con una pazza voglia di un suo abbraccio, mettermi in macchina e correre da lui; vorrei poter passare la notte con lui è non parlo di sesso, parlo di un film, di un letto, di abbracci , di dormire assieme. Credo che anche le coppie non dichiarate abbiamo un certo modo di vivere la loro relazione del tutto rispettabile.

Perché vorrei questo? Perché ho poco più di vent'anni; perché è la prima volta che mi innamoro veramente; perché per me (come immagino per tanti) e già stato difficile accettare quello che sono e vedermi costipato all'interno dei ieri sentimenti mi fa male; perché sono stanco del dovermi accontentare sempre; perché nonostante tutto credo di potermi meritare di più.

 

Sì, ma non entrare nei sogni ad occhi aperti. C'è qualcosa d un po' troppo dolce e 'letterario'  nei desideratum positivo che tu immagini. Ci sono gay che stanno insieme anche per anni vivendo a distanza di 300 km, svolgendo lavori che li assorbono, che non si possono abbraccare quando vogliono nel cuore della notte, ma neppure vedersi tanto facilmente, o quanto vorrebbero, oppure altri che hanno doveri nei confronti di familiari  - e non solo se sono persone di 40 o 50 anni, con genitori o parenti anziani, ma capita pdr svariati motivi anche a persone giovani.

 

La tua prima relazione è una relazione adulterina, dal lato suo (non dal lato tuo). C'è tutta una letteratura in proposito, e ti posso assicrare che è di una qualità molto più elevata di Harmony... Sentimenti, sensazioni, atmosfere, considerazioni, e altro ancora. 

 

Non sei sfruttato da nessuno. Non è il caso di accusare il tuo lui di mentirti o di tenerti a bada. Se davvero non sei contento di questo stato di cose lascialo. Oppure, consiglio e soluzione meno banali, vivila da attore, da soggetto, questa storia, che è comunque la tua storia, è un amore, è una forte intesa, e lasciati la possibilità mentale di sentirti libero di avere un giorno una storia con una persona libera. Avere un giorno... / tenere gli occhi aperti / cogliere un'eventuale occasione che si presenti - sono possibilità e gradazioni di possibilità lasciati alla tua sensibilità e al tuo modo di essere. 

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Una cosa per volta: intanto dichiarati.

Perché è possibile (probabile e forse certo) che la situazione ti stia bene

solo per il fatto che la tua condizione di velato ti impedisca di immaginarti di avere di più

(Con "di più" intendo una normale relazione: conoscere amici e parenti, vacanze insieme e convivenza)

 

Lui ha ragione. Se non sei dichiarato, vivi da clandestino

ed è uguale stare con un uomo sposato rispetto al compagno di studi.

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perché è la prima volta che mi innamoro

 

questo è il problema. chi di noi, quindici anni dopo, oggi sta con il primo amore? non ti ipotecare il presente con responsabilità che non è detto tu possa volere ancora in futuro. del resto lo chiamano "primo" amore per un motivo, e no, non funziona come nelle favole, dove "primo" equivale a "eterno"

 

a un certo punto si cresce e si hanno esigenze diverse, spesso le vie si separano per tanti motivi. io ti suggerirei di approfittare di questa situazione per fare chiarezza con te stesso e le persone che ti circondano - lui cos'è, un altro gay nascosto? o un etero che si vive una parentesi? probabilmente anche per lui è ora che questi interrogativi trovino risposta.

 

lavorate insieme su ciò che avete e su come uscire "allo scoperto" per divenire padroni della vostra vita, ma fatelo per voi stessi, non per l'altro.

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Nel senso che lui non riesce a capire come mai non essendo dichiarato desidero di più e che cosa sia questo di più.

 

Purtroppo, spesso, le persone non dichiarate si "accontentano" di situazioni che altrimenti non accetterebbero.

Tu devi guardarti allo specchio e dirti che hai tutto il diritto di vivere la tua vita così come la desideri.

 

 

Come ho detto a lui io non sono quel tipo di persona che passeggia per mano in duomo , non lo farei nemmeno se fossi etero

 

Scherziamo, vero? Io credo invece che tu passeggeresti molto volentieri per mano col tuo ragazzo in piazza Duomo, se non avessi timore del tuo essere gay.

 

Io credo che ti serva una maggior dose di autostima, che ti serva renderti conto che puoi avere ciò che vuoi, a patto di darti da fare nel "costruirlo" passo dopo passo, con determinazione.

 

Hai 22 anni e questa relazione con un uomo più grande, ma più "indietro" di te in quanto a consapevolezza, ti sta bloccando invece di aiutarti nel tuo percorso, ti sta ingabbiando in qualcosa di sterile (molto probabilmente).

Edited by wasabi
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(Magari "essere dichiarato" significasse solo "mano nella mano al Duomo"!

In realtà significa "pranzi di Natale con mia madre..." :D)

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Diciamo che finchè tu non sarai dichiarato non potrai mai vivere la relazione come la intendi. In questo senso non c'è molta differenza tra voi e senza dubbio lui preferirebbe mantenere questo livello paritario.
Da dichiarato le cose peggioreranno soltanto, visto che nasconderti ti peserà sempre di più.

Riguardo alla posizione di amante beh...
Condivido la posizione di Isher, ma devi essere consapevole che tanto belle saranno le sensazioni e le emozioni che vivrai, tanto atroce sarà il dolore, la rabbia e il rimpianto nel momento del distacco.
Vorrei dirti che sceglierà te, ma per esperienza personale sono certo che non succederà. Troverà qualunque altro modo per tenerti legato a se ma non rinuncerà alla sua famiglia solo per amore tuo, mispiace

 

 

 

 

Oppure, consiglio e soluzione meno banali, vivila da attore, da soggetto, questa storia, che è comunque la tua storia, è un amore, è una forte intesa, e lasciati la possibilità mentale di sentirti libero di avere un giorno una storia con una persona libera. Avere un giorno... / tenere gli occhi aperti / cogliere un'eventuale occasione che si presenti - sono possibilità e gradazioni di possibilità lasciati alla tua sensibilità e al tuo modo di essere.

Fosse così semplice, io non ci sono riuscito

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Chi veramente dovrebbe moralmente avere delle difficoltà ad alzarsi la mattina e guardarsi allo specchio, al massimo è lui.
Tu non stai facendo del male a nessuno, visto che è solo ed esclusivamente responsabilità del tuo partner se ci stanno andando di mezzo persone ignare di tutta la situazione.

 

Beh un attimo....anche se il responsabile del tradimento è la persona sposata/fidanzata, chi accetta deliberatamente di ricoprire il ruolo di amante si rende complice di una enorme bastardata... Non so voi, ma a me è stato insegnato a non costruire la mia felicità facendo delle scorrettezze al prossimo, per questo quando in passato ho ricevuto avances da gente impegnata, ho sempre rifiutato.

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@ben81

Non si punta la pistola alla testa della persona impegnata dicendole "o tradisci il tuo partner o ti uccido", né tanto meno ha colpe l'amante che viene per primo contattato dalla persona sposata/fidanzata in questione.

E' in teoria la persona impegnata a dover farsi carico dell'onere di stabilire cosa è eticamente e moralmente corretto fare dal momento che è in una posizione occupata.

Ed in quel caso è sempre la persona impegnata che mette in atto la bastardata se mantiene il piede in due staffe.

Che poi il buonsenso spesso suggerisca che situazioni del genere da amante andrebbero evitate è un conto, ma scaricare la colpa sull'amante se la persona impegnata cede o ha comportamenti moralmente discutibili, mi pare un pelo eccessivo.

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personalmente non ho mai creduto alla figura del/a "rovinafamiglie" che seduce i mariti e distrugge i matrimoni altrui - cos'è, gli uomini etero non ce l'hanno una volontà propria? dobbiamo considerarli incapaci di intendere e volere come i bambini di 3 anni? dovrebbe star a loro proteggere la propria relazione e dire di no.

 

non credo però che qui nessuno accusi l'op di una cosa del genere. sarebbe sicuramente ottimale se il tipo sposato iniziasse, spontaneamente, a desiderare un percorso allo scoperto e in trasparenza, anche per rispetto della moglie, e se non fossi convinto che quasi tutti quelli che dicono all'amante di essere pronti a fare pazzie per lei/lui lo fanno solo per tenersela/o buona/o, direi che in questo caso il tipo sposato è sulla buona strada.

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Lucky.Walker

Non sei tu il responsabile del fatto che lui possa lasciare o meno la propria moglie, bensì la sessualità! Anzi, se lui decidesse di lasciare finalmente la propria moglie, indipendentemente da come va a finire, puoi dire di aver provocato involontariamente qualcosa di comunque positivo:
1) impedendo che una poveraccia viva una farsa per altri anni a venire e magari possa rifarsi una vita con un'altra persona!
2) tirando fuori i suoi sentimenti prima che l'età avanzi.

Il male in questo caso è continuare a vivere una farsa, non certo romperla con le sofferenze momentanee che questa cosa può portare! Ma per lui fingendo la cosa per anni, arriverà il momento che dovrà venirne a capo e la sofferenza sarà comunque grande... prima è, meglio è (ripeto, anche se la storia tra voi due dovesse finire un mese dopo l'interruzione del suo "matrimonio")!

Per te, beh... posso lontanamente immaginare quanto questa situazione sia tosta...

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Credo che anche le coppie non dichiarate abbiamo un certo modo di vivere la loro relazione del tutto rispettabile.

 

Io non ho detto niente sulle coppie non dichiarate

posso magari - facendo una sommatoria di altri

interventi - immaginare che, vuoi per il fatto che è

la tua prima storia d'amore, vuoi per il fatto che è

una relazione "clandestina", tu abbia dei desideri

e delle aspettative un po' astratti, idealizzati.

 

Il ché a mio avviso "chiama"  una risposta altrettanto

astratta ed idealizzata: "farei di tutto per te", da parte

del tuo amante.

 

Se invece è lui ad averti detto che il fatto di non essere

dichiarato ti preclude una serie di attività, è pur vero il

fatto che questa preclusione - in altri casi - sarebbe avversata

dal desiderio di poterle fare e molti innamorati non dichiarati, finiscono

per fare queste cose e poi pian piano a mettersi in una situazione da CO

Magari senza volerlo....avversandolo, limitandosi a fare cose in modo

spensierato.

 

Un discorso è dire : non ti terrei mai per mano in piazza del Duomo...

...altro discorso è esserci di fatto e per un qualsiasi motivo X, io quella

mano te la stringo e tu senti di non poterla respingere.

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Credo che la risposta te la sia già data da solo nel tuo primo post, nel punto in cui dici:

 

" Non so come andare avanti e come affrontare la situazione che forse sta diventando più grande di me. Che tra noi ci sia del sentimento è fuori dubbio, ma io sono ancora convinto che alla mia età ho il diritto di vivermi una storia d'amore nel vero senso della parola"

 

Dopo tutto questo tempo mi sarei aspettato di vederti usare la parola "amore", il sentimento è una cosa da primi tempi (o da fine di una storia) quindi magari stai già implicitamente dicendoti che cosa fare. E poi, anche se fosse uno stratagemma, lui la proposta di lasciare la sua famiglia te l'ha fatta, sei tu a non volerla accettare: come puoi allora chiedere il diritto di avere una storia di amore vera, se poi non lasci che lui te la offra? Forse la vuoi, ma non con lui. 

 

Direi che il tuo lui ha il diritto di uscire fuori dal guscio, e frequentare un ragazzo non dichiarato non lo aiuta di certo. Se non sei tu, sarà un altro: conosco diversi separati che hanno fatto il passo decisivo di dichiararsi anzichè gestire "due famiglie" e merita anche lui, se se la sente, di poterlo fare. Cosa che con te sarà dura, se quel che gli puoi continuare ad offrire è una relazione non dichiarata. 

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Ho avuto una storia simile alla tua,

un ragazzo più grande con famiglia...dopo qualche mese l'ho lasciato.  Io ho 22 anni e sto cercando una storia d'amore meno complessa e da vivere al 110%. Il fattore figli ha influenzato molto per me.  

Edited by ragazzlux
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CapacityPlanning

Che storia complicata... Se non ci andassero di mezzo i pargoletti, sarebbe tutto più fattibile e penso che, anche per te, non rappresenterebbe più un peso l'idea che il tuo 'LUI' lasci sua moglie. Che brutto scoprirsi tardi o, peggio ancora, nascondersi dietro a una relazione etero... Si creano solo grossi problemi a sè e agli altri!

 

Anyway, good luck!

Edited by CapacityPlanning
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