essere convinti, ma non riuscirci...

[misk]

Oggi nella mia città per la prima volta si è tenuto una specie di gay pride, non un corteo ma un "festival". Io abito proprio accanto al luogo dove si è tenuto il pride, quindi ho pensato di andarci. Appena arrivato lì la prima cosa che ho visto erano le bandiere dell'arcigay sull'entrata, io ero intenzionato ad entrare  ma ho percepito per la prima volta nella mia vita vergogna e paura. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentito come " in colpa " per quello che stavo facendo, ma la cosa che mi dà più fastidio, è che in quel posto io ci vado quasi tutti i giorni a correre senza farmi problemi .Stà di fatto che solo dopo 1 oretta sono entrato cercando di non farmi notare, ma anche dopo essere entrato avevo ancora quella brutta sensazione , così dopo 10 min me ne sono andato senza aver concluso nulla.

 

La mia domanda è: è normale provare sensazioni simili? perchè, anche se ero convintissimo di quello che stavo per fare, alla fine mi sono ca***o addosso e sono tornato indietro?

 

(non sò se è la sezione giusta dove postarlo quindi l'affido ai moderatori)

[Capacity92]

Dipende, dovresti cercare di spiegare cosa ha scatenato questa vergogna e paura... 

[Athes]

secondo me sì..

è successa la stessa cosa a me prima di entrare in una discoteca gay.

Avevo paura, anche io mi sentivo in colpa ed ero convinto.

[Sascha Vykos]

Può capitare. C'è anche chi è sicuro di poter tenere un dibattito sulla fotosintesi clorofilliana e pochi minuti prima vomita o declina per insicurezza, vergogna, paura...o altro.

 

Forse non dovresti andare solo le prime volte. Gli amici aiutano a sminuire la tensione.

[yalen86]

Dipende se sei dichiarato o meno...

 

E' per caso quella paura di "essere additato come gay" ??
Quella paura che qualcuno che ti conosce ti vedesse ?

Forse è un sintomo del "so di essere gay.. ma quasi quasi se non lo ero.. era meglio!!".
Credo che sia capitato più o meno a tutti.
La prossima volta è meglio se ci vai con qualcuno che conosci, tipo un amico o un'amica :)

[Karnaim]

Credo che sia una paura comprensibile..

[Ghost77]

Finchè non entri in una situazione "ufficiale" del genere puoi sempre pensare "si, ho comportamenti omosessuali ma forse potrei non esserlo, alla fine".   Entrare in un'associazione, partecipare ad un minimo di attivismo equivale ad un battesimo, al superare una certa percezione di sè, e non tutti siam così pronti e spavaldi la prima volta. Quindi trovo sia abbastanza normale il tuo accaduto!

[misk]

prima di tutto grazie a tutti per le risposte e i consigli, poi facciamo un pò di chiarimenti:

 

 

Dipende se sei dichiarato o meno...
 
E' per caso quella paura di "essere additato come gay" ??
Quella paura che qualcuno che ti conosce ti vedesse ?

Io sono dichiarato con 2 miei amici ,quindi dichiarato in quel senso no...

 

per il resto credo che hai centrato il punto, era proprio l'idea che ci fosse qualche mio conoscente che mi ha bloccato, ma anche l'idea che gli altri pensassero che fossi gay mi ha messo un pò a disagio

 

 

 

Forse è un sintomo del "so di essere gay.. ma quasi quasi se non lo ero.. era meglio!!".

 

Per fortuna questa fase l'ho già superata quindi non credo che sia quello il problema

 

 

Finchè non entri in una situazione "ufficiale" del genere puoi sempre pensare "si, ho comportamenti omosessuali ma forse potrei non esserlo, alla fine".  

rispondo come sopra

[valent]

capita la stessa cosa a me, sentimento diffuso tra i "velati" anche se non desiderabile, nel senso che in una società aperta non avremmo problemi di questo tipo. L'unica soluzione è il coming out totale, solo così ci si libera dal timore di scoperte impreviste, dato che i cambiamenti nella società sono lenti invece prima di poter agire senza la paura di essere giudicati ci vorrà parecchio tempo o una salda autostima.

[yalen86]

In base a quello che hai risposto..

Hai mai provato a razionalizzare che se c'era gente che ti conosceva lì, in quella manifestazione o evento, o è gay o è aperta di mentalità e quindi in grado di accettarti?

La prima volta in un locale gay ci incontrai giusto una compagna di classe (di cui avevo il sospetto che fosse lesbica), l'edicolante del mio paese e un altro ragazzo sempre del mio paese. Io ero scandalizzato perché avevo paura che potessero spifferare in paese.. ma credo che il timore fosse reciproco.
Alla fine quando li vedo ci salutiamo ma finisce lì :)

Ora come ora se in paese girasse qualche voce (e credo che girino perché non mi vedono mai con una ragazza) non me ne importa più di tanto.

Arriverà quel momento quando ti fidanzerai oppure quando perderai un amico che non vuole che tu ti nasconda. A me successe così e fu una spinta per fregarmene delle idee degli altri (della serie: non mi dichiaro.. ma non mi faccio problemi a parlare di omosessualità o del mio ragazzo.. chi lo capisce lo capirà :) ).

[Almadel]

Penso di essere passato almeno venti volte

davanti a un bar gay prima di avere il coraggio di entrarci :)

[Kador88]

Beh, se non sei dichiarato può darsi che la paura di essere sgamato faccia brutti scherzi. Anche io ero così, all'inizio, e prima di andare in un locale a tema erano dolori! Come ti hanno già consigliato, gli amici (quelli veri però, non le prime conoscenze che non vedono l'ora di gridare ai quattro venti che tu sia gay) aiutano a stemperare la tensione e a cancellare la sensazione che una volta usciti da quel luogo ci portiamo dietro un bel cartellone con la scritta a caratteri cubitali di ciò che abbiamo appena fatto. Poi può essere anche un meccanismo di una accettazione non completa, che ti frena perché pensi di essere in qualche modo "sbagliato"...