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USA: Matrimoni gay validi in tutti gli stati americani


Ithiliond

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La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che i matrimoni gay contratti negli stati americani in cui sono permessi hanno valore legale in tutti gli stati americani, anche in quelli in cui non sono previsti dalle leggi. La Corte lo ha fatto giudicando incostituzionale una legge federale molto discussa e contestata, il Defense of Marriage Act (DOMA). La sentenza di oggi della Corte Suprema sulle nozze gay è uno storico passo avanti verso l'uguaglianza. Lo ha twittato il presidente Usa Barack Obama.

 

[...]

 

La Corte Suprema di Washington ha dunque bocciato una volta per tutte il DOMA, una legge approvata a larghissima maggioranza il 3 gennaio del 1996 e poi varata da Bill Clinton il 21 settembre dello stesso anno. Il primo articolo tutelava esplicitamente il “marriage” tradizionale, quello tra eterosessuali, "negando ogni possibile beneficio di legge, al livello federale, a coppie gay o lesbiche sposate nei singoli Stati che già autorizzavano le nozze gay". La legge indicava chiaramente che "gli Stati Uniti riconoscono nella definizione di 'matrimonio' esclusivamente l'unione legale tra un uomo e una donna". Già nel programma elettorale di Obama nel 2008 era prevista la sua abrogazione.

 

Il ricorso era stato presentato a New York da Edith Windsor, una donna lesbica sposata che chiedeva pieno riconoscimento al livello federale dei suoi diritti. Il DOMA, infatti, stabiliva che nel caso dei matrimoni gay venga meno il vincolo di reciprocità che lega gli stati americani: cioè il meccanismo che fa sì che ogni stato riconosca i titoli di studio, i documenti d’identità, i procedimenti giudiziari e lo status legale di tutti i cittadini, anche quelli degli altri stati. Dubbi di incostituzionalità erano stati sollevati fin da subito. Oggi la Corte Suprema ha ristabilito, secondo gli attivisti gay, il principio dell’uguaglianza degli esseri umani di fronte alla legge. I saggi federali rimandano la decisione ad una corte dello Stato della California con indicazione di abolire la legge.

 

Fonte: http://www.huffingtonpost.it/2013/06/26/matrimoni-gay_n_3503163.html?utm_hp_ref=italy

Edited by Ithiliond
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Una notizia meravigliosa in un periodo in cui tutto sembra ricondurre alla caducità naturale delle cose; era in ogni caso la conseguenza naturale delle decisioni date dai singoli stati che hanno approvato le leggi sui matrimoni gay. Un passo gargantuesco verso la normalizzazione della nostra esistenza nel mondo. :)

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Scusate ma io non ho ben capito..

É valido in tutti gli stati allora?

E verrá abolita quella legge?

okay mi autoquoto!

 

Bellissima notizia!! <3

Vista la voglia di emulare sempre gli USA

chissá che succederá..

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Dragon Shiryu

 

 


Vista la voglia di emulare sempre gli USA
chissá che succederá..

 

lo spero anche io!

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Silverselfer

Una notizia molto più bella del risultato stesso, nel senso che non si tratta di una vittoria politica ... cioè di una parte che riesce a far accettare il proprio punto di vista all'altra ... come è successo in Francia per intenderci, dove l'altra parte politica ora è scesa in trincea e chissà quando la smetterà e se la smetterà mai ... 

 

Quella negli USA è una vittoria di concetto, come deve essere una conquista per i diritti civili. Nessuno si può permettere di dire che siccome la maggioranza democratica è razzista, il razzismo in America è legale. Il razzismo discrimina come il concetto che il matrimonio deve avvenire solo tra sessi differenti. 

 

Quei vecchioni matusalemme della corte suprema hanno sancito un principio inopinabile cui tutti ora potranno appellarsi. Tutti i detrattori degli Stati Uniti ora dovrebbero riconoscere che in questo paese i sogni possono ancora diventare realtà.

 

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... speriamo solo che ora qualche vecchia signora non pretenda di sposare il suo cane ... non me ne stupirei ... XD

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Ilromantico

Io non mi stupisco affatto, l'America non è tutta così moderna e 'cool' come vogliono farti credere. Sono arrivati 'in ritardo' perché la nazione è enorme e ricca di contraddizioni. Per una volta sono stati altri paesi i pionieri di certi diritti e dopo Sud America e Francia gli USA non potevano permettersi certo il lusso di rimanere indietro in tema di diritti.

 

Ovviamente si tratta di una vittoria importante perché si tratta di una potenza mondiale e di uno stato emulato e venerato, ma non vedo perché provare tanto 'clamore'. Senza certi stati europei (credo i nordici prima no?) che hanno approvato i matrimoni un decennio fa non penso ch ora staremmo a parlare di questo. W Usa, ma diamo anche a Cesare (l'europa) quel che è di Cesare.

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L'importanza che siano stati gli USA a fare questo passo risiede nel fatto che in quanto superpotenza il fenomeno da loro messo in gioco si globalizzerà e ogni realtà locale (stati piccoli: per intenderci, anche il nostro) dovrà fare i conti con questo fatto globale. Per intenderci, potrebbe far sì che si scatenino delle vere e proprie lotte per avere gli stessi diritti che gli Stati Uniti hanno concesso.

 

Va detto inoltre che l'evento succede di poche settimane un altro evento avvenuto in Russia: i sovietici hanno infatti approvato una legge contro matrimoni, adozioni e propaganda gay. Gli USA naturalmente non potevano certo farsi scappare anche questa occasione ulteriore per far notare il proprio progresso.

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E' molto consolatorio applaudire a quello che oggi sta succedendo negli Stati Uniti. Mi ricorda manifestazioni similari di quando il matrimonio gay fu approvato in California...

Obama deve molto alla lobby gay ed è ora del redde rationem. Resta l'incognita della crisi: sarà interessante vedere l'effetto dei matrimoni gay sull'economia, perché dipenderà tutto da ciò.

Sfortunatamente la situazione in Europa e in particolare in Italia è più complessa. Però ecco, oggi c'è un paese in più in cui emigrare per cercare la felicità, come suggeriscono tanti politici nostrani :uhsi:

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Finalmente :)

 

Civic Center di San Francisco ieri sera
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Scusate ma io non ho ben capito..

É valido in tutti gli stati allora?
E verrá abolita quella legge?

Con l'abolizione del DOMA, i matrimoni gay vengono riconosciuti a livello federale, rimane comunque il limite che ogni stato e' autonomo di riconoscere o meno i matrimoni gay.

 

Esempio: io italiano mi sposo a Seattle con un Americano, posso avviare i documenti per richiedere la residenza permanente, ma il mio matrimonio in Texas non e' comunque valido

 

 

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ma posso dire una cosa?

 

EEEEVVVVVVAAAAAAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Ke beluuuu per i gay americani, anche se in europa solo poche nazioni fanno sposare i gay, però ho letto che in gran Bretagna si stanno facendo molti passi avanti

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Precisiamo due o tre cose importanti.

Questa pronuncia era largamente attesa dalla giurisprudenza mondiale, perché entrambe le leggi (DOMA e prop8) sono palesemente incostituzionali.

Da ciò NON deriva che i matrimoni gay sono legali in tutti gli USA, ma solo che il governo federale non può legiferare in tema di diritto di famiglia e che uno Stato non può vietare i matrimoni gay precedentemente legalizzati (caso della california con la prop8, che inoltre ha creato un casino colossale per le coppie già sposate, cause per aspettative di diritto disattese e altre noie economico-legali).

Inoltre uno stato membro riconoscere le unioni civili effettuate in altri stati, ma l'erogazione di benefici economici (fin'ora solo statali e non federali) dipendeva appunto dallo stato membro, se riconosceva o meno le nozze gay e i vantaggi derivanti alle stesse.

A questo punto in tutti gli stati in cui sono legalizzati, le coppie omosex riceveranno dal governo federale tutti i benefits economici che prima ricevevano solo quelle etero(in qualsiasi stato membro risiedano) più gli sgravi degli stati locali, ove siano riconosciuti.

Un bel passo avanti, ma ci vuole ancora molto prima che sia possibile sposarsi validamente in uno qualsiasi degli SM degli USA ;)

 

Per l'Italia...aspettiamo, aspettiamo. Ad occhio verso il 2015 dovremmo avere una leggicola sulle unioni civili. Largamente discriminatoria rispetto le unioni etero, e noi la impugniamo al volo alla corte cost. e poi vediamo chi ce l'avrà vinta :)

Ricordate che un qualsiasi intervento del legislatore, seppur lacunoso o impreciso, è il grimaldello per ottenere gli stessi diritti delle altre coppie.

Il procedimento è un po' noioso e macchinoso, ma l'inerzia totale del Parlamento/Governo la dicono lunga sulla paura che la legislazione evolva a velocità stratosferica (fino a quasi adeguarsi alla società odierna, incredibile insomma), perché la giurisprudenza è più che propensa a intervenire e anzi potrebbe farlo anche autonomamente se continua questa lacuna normativa oramai scandalosa. 

Abbiate (moderata) fiducia ;)

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@marco7 sostanzialmente sì, facevo solo notare come dopotutto basti relativamente poco per cominciare un processo che può essere rallentato ma non fermato ;)

E poi a me piace anche molto dire che "la speranza è l'ultima a morire(vabbè che la vedo un po' malaticcia, ma almeno c'è XD )

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