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[Film] La vie d'Adèle


marco7

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  • 4 months later...

...Giusto giusto di ritorno da "La vita di Adele", uscito in questi giorni nelle sale italiane.

 

Che dire, a parte il fatto che credo che ci sia la scena di sesso lesbo più lunga della storia del cinema (se escludiamo i porno :rotfl:) devo ancora ben inquadrarlo.

 

Più che un film incentrato sul mondo lgbt, come può sembrare almeno nella prima parte del film per i temi appena sfiorati durante le scene, direi che è più una storia di vita, la vita di Adele, con i suoi accadimenti, le sue vittorie e i suoi errori.

 

Per quanto sia durato ben 3 ore, la visione è stata abbastanza scorrevole a parte per l'inizio un po' lento.

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Ho visto anche io questo film. Che dire. E' molto bello, ma alcune scene sono un po' forzate e a volte verosimili (Adele che piange sempre... anche dopo anni dalla rottura). Le attrici sono bravissime. L'attrice di Adele sa inquadrare il personaggio magnificamente e la rende naturale e al contempo misteriosa.

Il problema c'entrale però è proprio questo: lei è fin troppo misteriosa. Non sa cosa vuole dalla vita. Neppure a 20 anni e passa suonati. Con Emma, io ho compreso, solo che lei avesse un rapporto più che altro carnale ma non sentimentale (lo dimostra la scena finale). Adele cerca qualcosa che le sfugge. Secondo me, è proprio la vita che le sfugge. Non riesce a stare al passo con se stessa e probabilmente questo la fa soffrire.

 

La scena di sesso l'ho trovata eccessiva (non per il contenuto, ma per durata), avrei preferito che ci si concentrasse maggiormente su alcune cose: per esempio, a me, i salti temporali della vita, non mi sono piaciuti. Ad un certo punto ho perso il focal e il topic del film e mi dicevo: dove diavolo è andato a finire G. com'è finita, poi, la storia di due anni che aveva Emma? Emma ha tradito con la ex con Adele? E poi, con L. e Emma? Non si sa se c'era già qualcosa prima o solo dopo quel qualcosa è nato. Insomma troppi vuoti.

 

Spero che il seguito ci mostri altro. Una sorta di evoluzione e non faccia lo stesso errore.

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@Rotwang Uhm guarda a me è piaciuto, ad altri no. Penso che una visione di un film, come per la lettura di un libro, sia abbastanza soggettivo il giudizio. In particolare, personalmente, mi è interessato il contrasto tra il modo/atteggiamento di Adele (spensieratezza, più che altro) di viversi la storia d'amore e il mondo lgbt che a volte fatica a rendersi naturale ed è appariscente (questo si nota quando Adele partecipa a due manifestazioni, una studentesca, dove lei appare piena di vitalità, e una lgbt, dove è interessata non alla manifestazione in sé, ma a stare con la sua fidanzata).

 

Come storia può sembrare magari banale, ma la morbosità di alcuni gesti e il tentativo del regista di annullare l'essere attore per riesumare l'essere naturale, è abbastanza convincente. E' un film che fa riflettere, a mio parere.

Edited by Ferdydurke
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In pâtira ( Francia)sta avendo un grande successo benché la pellicola sia stata vietata ai minori di 12 anni per le esplicite scene di sesso.

In Italia ho letto comunque che i guadagni per il primo week end sono stati ottimi .

In russia ovviamente sarà vietato.

 

Personalmente non amo i film gay ( ovvero quei film dove tutto gira attorno all omosessualità ) ,e ancor meno quelli lesbici, ma mi riprometto di guardarlo come mi sforzerò pure di guardare un altro film vincitore di un premio a cannes : l'inconnu du lac.

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@unmondomigliore Già :( ma il problema è che anche al cinema dove sono andato ho visto una scena terribile... quattordicenni cacciati dalla sala dai sorveglianti non perché, credo, fosse vietato la visione, quanto invece per razzismo. Infatti uno di loro ai ragazzi aveva detto: "E' meglio che non lo vedete sto film". Poi, nelle scene di sesso, alcuni signori (penso marito e moglie) abbassavano la testa <.< per non vedere la scena e dicevano in continuazione: "E' finita, è finita?"... mah!

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Non mi è piaciuto per nulla, o quasi. Il film alterna scene assolutamente inutili ai fini della trama e dello sviluppo

dei personaggi, alle scene "chiave" nella vita di Adèle, che quasi sempre richiedono che lei pianga.

Piange sempre?

Per fortuna no. A compensare nelle scene in cui non piange però l'attrice si mostra in un'espressione assorta e

un po' annebbiata in cui fissa il vuoto a bocca aperta (se ci fate caso non la chiude mai! ).

Il dramma al femminile è contornato da un'altalenante realismo psicologico, che contrappone dialoghi poco stimolanti

ma molto naturali a momenti strappalacrime artificiosi e goffamente gonfiati.

Il mio ragazzo ed io ci domandavamo se almeno qualcuno sarebbe morto nella seconda metà del film, per evitare 

il noiosissimo finale che si è poi concretizzato.

 

Salvo la fotografia, quasi sempre molto buona, che riesce a far risaltare il dubbio universo interiore della protagonista

e sottolineare la sua bellezza spontanea.

 

Le scene di sesso le ho trovate un po' esagerate, e se non avessero gridato come poiane lo spettatore avrebbe potuto 

godersi delle scene dall'ottimo montaggio.

 

Voto finale: 5/10

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Due ragazze, su un prato.

 

Mangiano con le mani, si raccontano un po', fumano, il sole fa breccia tra le foglie.

 

La più giovane, Adèle, è visibilmente rapita: quando l'altra, Emma, aspira fumo dalla sua cicca, lo sguardo rivolto al cielo, Adèle è lì, distesa, che la guarda, sbircia la curva all'insù del seno di Emma, un seno che si perde in un bianco accecante, sotto la canottiera invece nera, e le si legge negli occhi, si legge da ogni poro del volto rapito di Adèle il desiderio, il desiderio che l'anima, di toccarla, di toccare l'altra, di toccare Emma, la ragazza dai capelli blu.

 

Anche Emma, spenta la sua cicca, si stende sull'erba: per qualche istante, se ne restano lì, entrambe, a guardare il sole brillare tra le foglie. 

Tutto è nell'aria, tutto quello che sarà è già nell'aria. 

 

La ragazza dai capelli blu, infatti, si gira verso la più giovane, che nient'altro aspettava, nient'altro aspettava forse da sempre: sorride verso Adèle, sorride di un sorriso disarmante, un sorriso che soltanto l'amore può avere cuore e forza di mostrare, e dice: "Si sta bene, eh?". 

La più giovane fa cenno con la testa di sì: non riesce a dire una parola. 

"Anche troppo", continua la ragazza dai capelli blu. E sorride. Di nuovo. Un angelo.

Adèle prende coraggio e fa quello che avrebbe voluto fare dal primo istante che ha visto Emma, per caso, un giorno, in una strada: la bacia.

 

Faranno l'amore come due donne possono fare l'amore.

 

(Io me ne stavo lì, inchiodata alla poltrona e quasi avrei voluto dire a loro, ad Adèle e alla sua Emma, mentre si scopavano a più non posso, meravigliosamente, come dio non comanda si scopavano, fino allo sfinimento, avrei voluto dire loro: "RAGAZZE, ATTENTE! QUESTI QUI VI GUARDANO, CHE FATE?". 

Avrei voluto proteggere la bellezza o la verità dei loro corpi abbandonati l'uno all'altro, la lingua dell'una nella fica dell'altra, sì, diciamolo, le mani di Emma a stringere le chiappe di Adèle, sì, diciamolo, e i gemiti, e l'estasi, diciamolo diciamolo diciamolo, l'estasi fuori dagli occhi tanto dell'una quanto dell'altra.

Più di qualcuno, in sala, ha vociferato qualcosa. Ma io me ne stavo lì. Quasi non credendo ai miei occhi. Esattamente come quando non si crede ai propri occhi, ogni volta che si guarda qualcuno che si ama).

 

P.S.: Quel po' d'amore che ho vissuto sulla mia pelle, era lì su quel prato. 

E per questo io, io che non sono un critico cinematografico ma una cosiddetta lesbica di trenta e passa anni, ringrazio Abdellatif Kechiche, la straordinaria naturalezza di Adèle Exarchopoulos e l'innocente irresistibile sensualità di Léa Seydoux.

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L'ho visto ieri sera e boh.

Non mi ha fatto né caldo né freddo.

Ho trovato le scene di sesso, etero e saffico, pallose, tanto pallose da trovarmi a fare il giochino di cronometrarle.

 

Non posso dire che sia un brutto film, tirando le somme e tagliando le scene del tutto inutili ai fini della storia mi è anche piaciuto...

Avessero fatto un lavoro di taglio un pochino migliore per non farmi sorbire un'oretta buona di roba tutto sommato evitabile l'avrei gradito anche di più.

 

Devo dire che ho avuto l'impressione di assistere più ad un esercizio di stile del regista che ad una storia...

La tecnica mi è piaciuta, tanto che è la cosa che mi è rimasta del film.

Non altro.

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Fra l'altro l'autrice della graphic novel si è anche lamentata delle troppe scene di sesso esplicito.

Inoltre sembra che il film si discosti totalmente dalla storia originale, cosa che in un certo senso si avverte pure  nel momento in cui c'è stato quell'enorme salto temporale, lasciando incompiute alcune trame (vedasi la questione dei genitori, tanto per dirne una).

Rimane comunque un film lgbt che non definirei tale, né mi sentirei di consigliarlo qualora mi chiedessero un film a tema.

E mi ha lasciato pure una qualche sensazione di "incompiuto", forse sarà proprio perché ad un certo punto la sceneggiatura prende una strada tutta sua.

 

Per il resto, è servito ai miei baldi accompagnatori che lo han visto un po' come una puntata di quark intitolata "come fanno sesso le lesbiche", ed ammetto pure che in quei lunghissimi frangenti mi è venuto pure da ridere più volte :rotfl:

 

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Io e lum ci siamo chieste il perché delle sculacciate XD

 

E si, la scena da 8 minuti sembra un corso di educazione sessuale per presentare tutte le.posizioni possibili e immaginabili che non prevedano l'uso di oggetti... XD

 

Ma la domanda vera è: perché erano entrambe depilate? XD

e anche: perché non usa il preservativo col tipo?

E ancora: perché le matite cambiano colore?

 

XD

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...Ma difatti sarò sincera, durante quegli 8 minuti ho pensato pure "...'Mazza oh, sicuro che Adele con questa prima volta ha recuperato tutto il tempo perso :rotfl: "

 

Riguardo al discorso depilazione, mi viene in mente una sola spiegazione: a detta di un'intervista han dichiarato che hanno usato una sorta di protesi ovviamente per simulare la scena sessuale.

...Forse le vendevano solo fatte in quel modo :rotfl:

 

Sul preservativo sinceramente non ci ho fatto caso :look:

Edited by nowhere
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Io e lum ci siamo chieste il perché delle sculacciate XD

 

E si, la scena da 8 minuti sembra un corso di educazione sessuale per presentare tutte le.posizioni possibili e immaginabili che non prevedano l'uso di oggetti... XD

 

Ma la domanda vera è: perché erano entrambe depilate? XD

e anche: perché non usa il preservativo col tipo?

E ancora: perché le matite cambiano colore?

 

XD

Premetto che ho preso sul serio le vostre domande. Se l'intenzione era un'altra, fatevi pure una bella risata.

 

Innanzitutto, occhio alle mani dell'una che ficcano le unghie quasi nelle chiappe dell'altra: le sculacciate, per quanto ne so io, non sono che un ulteriore gesto di estremo abbandono di sé da parte di una donna sulla via di venire, e che vuole soltanto venire, tant'è che se la gode, e meravigliosamente se la gode. Oppure, anche: un modo animalesco, dettato da un desiderio liberato da ogni inutile senso del pudore, di "afferrare" l'altra (una possibile traduzione linguistica del gesto potrebbe essere, tipo: "vieni, qui, vienimi dentro, sto per venire").

 

Sulla scena da manuale del sesso di svariati incredibili minuti, nulla da eccepire.

 

Poi, erano entrambe depilate? Mmm, ho fatto caso soltanto ad Adèle. Forse, chissà, lo hanno deciso di comune accordo le due attrici, magari pure con la benedizione di Abdellatif: se proprio devo leccarla, che almeno non ci siano peli di torno, una cosa così.

 

Il tipo non usa il preservativo con Adèle, né tantomeno Adèle gli chiede di usarlo: secondo me, il tipo non ci sperava nemmeno di andare con Adèle e Adèle era talmente altrove che, se anche lui le avesse infilato una gamba, non se ne sarebbe nemmeno accorta. Pura teoria, però, la mia.

 

Sul perché le matite cambiano colore, non mi resta che alzare le mani.

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Ma non credo che le attrici abbiano deciso di comune accordo, dato che appunto, per quanto verosimili è stato dichiarato che le scene di sesso sono comunque simulate.

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Ma non credo che le attrici abbiano deciso di comune accordo, dato che appunto, per quanto verosimili è stato dichiarato che le scene di sesso sono comunque simulate.

Simulate, non dubito.

 

Ma, proprio perché non si parla di due donne che realmente si sono amate o si amano, la depilazione può essere considerata una sorta di esigenza da copione, anche magari per agevolare le attrici (nella loro simulazione): per chi non è abituata a stare lì con la faccia tra le cosce di un'altra, è un vantaggio, diciamo, non credi? 

 

(Madonna mia, ma che sto a di'?).

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Troppa topa al vento da quanto ho capito... Non credo c'è la farò mai a guardarlo

Edited by cambiapelle
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unmondomigliore

ma perché gli anziani vanno a vedere sto film al cinema e poi si lamentano delle scene di sesso?? Cioè un po' di coerenza....

anche a me non piace il sesso etero, ma lo fanno vedere sempre e nessuno alza un dito!! Se a una persona non piace una scena o un film può tranquillamente andarsene senza disturbare la visione agli altri!

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Decisamente XD

 

Il sesso era troppo per me che lo pratico, figurarsi per un etero stagionato che magari lo va a vedere solo perché ha vinto Cannes e quindi va visto XD

 

Le mie domande erano ovviamente ironiche, ma sono il chiaro segnale di ciò che mi è rimasto del film:

 

Blooper e particolari insignificanti notati più per noia che per altro.

 

(e comunque secondo me il preservativo non c'è perché faceva brutto in video, non perché ci sia un motivo ai fini di trama -del tipo appunto che debba farti capire che era sesso non programmato- anche perché se c'è una cos che non si può dire è che il film non abbia intenzione di indugiare il più possibile sui genitali degli attori)

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Di etero stagionati che vanno a vedere un film soltanto perché ha vinto il festival di Cannes, senza dubbio brulica il pianeta (se non altro, il suo emisfero occidentale).

 

Poiché l'eco del presunto scandalo della pellicola, però, ha fatto il giro del mondo prima ancora che la stessa fosse distribuita e giungesse nelle sale di ogni dove, suppongo che non pochi della nutrita massa dei suddetti etero stagionati abbiano deciso, o si decideranno, a vederla più per le fantomatiche scene di sesso che non per la palma d'oro assegnatale (senza che vi sia da parte mia, puntualizzando questo, una qualche sorta di approvazione: anzi. Soltanto, nel corso della mia vita, non so quanti maschi etero, per esempio, abbiano cominciato a nutrire una certa "morbosetta" curiosità nei miei confronti proprio perché dicevo loro di andare a letto - o ovunque - con le donne).

 

Credo pure, poi, che il fatto di aver vinto la palma d'oro sia un evento accaduto successivamente all'ideazione del film nella testa del regista, nonché alla sua successiva realizzazione; e che, dunque, sebbene sia facile persino a me fare cinicamente 2 più 2 (lesbiche + sesso = scandalo + premio), il fatto che la giuria di cannes, la critica e il pubblico l'abbiano apprezzato non debba essere una valida ragione per criticarlo, ovvero per vederci dietro un'intenzione, da parte del regista, di cavalcare l'onda di un tema socio-politicamente ormai all'ordine del giorno, qual è appunto l'omosessualità.

 

Considerare poi che Kechiche, prima ancora che regista, è un arabo tunisino, mi fa sorvolare sulla questione se egli preventivamente abbia o meno subodorato il business: perché quello che mi colpisce è, invece, che a rompere un tabù (il sesso esplicito tra due donne), sia stato un uomo che, per quanto occidentalizzato, proviene da un ambiente e da una cultura che sono storicamente le più lontane dal contemplare persino l'ipotesi di due donne che si stringono la mano, figurarci sbranarsi l'un l'altra allegramente.

Senza dimenticare che, dietro gli schermi, passa ben altro che non un paio di semplici e innocenti scopate tra due ragazze.

 

Quanto all'esposizione dei genitali delle attrici o dell'attore, non condivido: ho visto molto più amore, baci sguardi sorrisi, sotto la luce del sole che non organi sui quali fare indugiare, ad arte, capziosamente, lo spettatore.

 

Che il film poi possa annoiare o esaltare, è ovviamente soggettivo e sacrosanto.

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Ma davvero ti ha comunicato qualcosa a livello empatico?

 

Lungi da me essere un'esperta di cinema, ne so solo ciò che ho imparato dalla visione dei film.

So che questo, tecnicamente, è davvero bello, nulla da eccepire su quel piano, però era come osservare da distante le vicende di una di cui non me ne fregava nulla, perché non c'è un solo momento in cui il film cerca di farti immedesimare con Adele...

 

Altri suoi film, da questo punto di vista, gli ho trovati migliori, e benché io creda fortemente che questa "distanza" sia voluta (anche se non né capisco i motivi) la parte maligna di me insinua che sia dovuta ad un'effettiva difficoltà nel trasmettere qualcosa empaticamente allo spettatore.

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Personalmente non mi è piaciuto molto.
L'ho trovato troppo lungo. La prima parte mi è piaciuta, ma proprio per questo mi ha dato fastidio vedere sparire una serie di tematiche (quali presa coscienza della propria sessualità, rapporto con la società circostante) e personaggi (/amci/amiche vari che potevano essere dei personaggi interessanti se sviluppati, la storia di due anni di Emma...) ingoiati nel buco nero del salto temporale.

Le scene di sesso non mi hanno dato fastidio, però mi hanno annoiato. Anche se secondo me avevano il senso di evidenziare quanto fosse fondamentale la componente sessuale nel loro rapporto, forse la più importante.

Mi ha dato fastidio invece il fatto che mi abbiano imposto la loro storia d'amore. Non le ho visto conoscersi, non ho capito i motivi per cui si sono innamorate l'una dell'altra, mi è stata buttata la loro storia d'amore addosso così, l'ho dovuta accettare come una decisione superiore e non ho potuto vedere come è successo. Ma forse anche questo ha un significato, quello di evidenziare quanto la loro storia poggiasse su basi instabili e quasi inesistenti).

 

Ma le due cose che erano davver wtf:

1) La scena del ri-incontro dopo la rottura passati tre anni. La scena in cui Adele si quasi-ingoia una manno de Emma, mentre si quasi-masturba con l'altra. Quasi-normale se non fosse che avviene in un bar con la vetrina sulla strada, in pieno giorno, e con altri clienti presenti.

2) Ma in trent'anni de vita e tre ore de film Adele non se la poteva pure da' na lavata de capelli?

P.S.: 3)O le amiche sue c'hanno il fiuto dei cani antidroga che lei si masturba e loro il giorno dopo gli sentono adosso l'"odore di sesso" oppure lei, appunto, non si lava.

Edited by JunkieMan
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A me questo film è piaciuto da morire. Ed è stato l'unico film che sono andata a vedere per due volte al cinema. Me ne sono innamorata alla prima visione, tornata a casa continuavo a pensarci, ci ero talmente entrata dentro da soffrire con lei, da sognarmi il film di notte e non vedere l'ora di rivederlo. Le scene dove si incontrano di sfuggita e quella del bar dove si parlano la prima volta sono meravigliose. Si concentra tutto in degli sguardi, ma io li ho trovati così toccanti, così dolci, così veri, così vivi. E' meraviglioso il modo in cui il loro amore nasce e cresce. E più ho trovato questa prima parte meravigliosa tanto più ho partecipato alla sua disperazione nella seconda. Mi è esploso dentro questo film come pochi hanno saputo fare.

 

La prima volta che l'ho visto anche io alla scena di sesso lunga ho pensato: "ok, ho capito, possiamo andare avanti ora?". Quando l'ho rivisto la seconda volta però non ne ho percepito la lunghezza. E' inserito bene, infondo sono 3 ore di film, e questa scena dura solo alcuni minuti. E poi tanto più si rimane "scandalizzati" da ciò che accade nella prima parte, tanto più si percepisce il netto distacco con la seconda, in cui non si vede nessuna scena di sesso. Il film non è solo quei dieci minuti, e penso si sia pompato un po' troppo il discorso di quella scena. Il film dovrebbe essere preso nella sua completezza e non analizzando questa scena fuori da tutte le altre scene che la circondano.

 

Ho letto molte recensioni su questo film, perché mi piace continuare ad averlo in testa, e mi piace leggere come le persone l'hanno vissuto e interpretato in modo diverso. Molti hanno scritto di quanta vita ci sia in questo film. Vita in tutte le sue forme, e sono pienamente d'accordo. E' vita vissuta fino all'osso quella che vediamo, la passione che infiamma, la disperazione che consuma e che non conosce fine, l'amore così profondo che non desidera altro. E la vita non è etero o lesbica, è solo vita. Sono emozioni e sentimenti in cui tutti possono rimanere travolti. 

 

Che dire, toccante, delicato, forte, sincero, vivo. Penso non tarderò a vederlo per la terza volta :)

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Ciao a tutti,

mi sono iscritto a questo forum quasi solo per vedere cosa pensavate del film La vita di Adele

 

Il mio parere:  Bello ma la tanto discussa scena di sesso...ha lasciato perpelsso anche me!

Un film sentito, profondo ma quello che non sopporto più è il dover esagerare, troppo intimo per essere sbattutto in faccia un po' troppo leggermente.

 

Per il resto ho trovato che il film sia veramente bello a perte questa mania di dover spiare, raccontare in stile reality, lasciarci sbircare da un buco della serratura nel quale magari non averei voluto guardare.

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@SaintJust: (Perché dovrei scrivere qualcosa che non penso, qualcosa che a cui non credo, qualcosa che non sento?).

 

Sì, semplicemente ho sentito il mio cuore fare bum-bum e poi, ancora più forte, bum-bum, e ancora più forte e ancora più forte...

 

E non so se è empatia, immedesimazione, presa per il culo. E capisco che ognuno sia libero di vederci quello sente o crede. E lo approvo.

 

Ma mi ha scossa o, banalmente, ha parlato al mio cuore: mi ha fatto sorridere, mi ha fatto piangere, cose così. Niente tecnica, niente montaggio, niente fotografia: non sono all'altezza di giudicarle. Un film, per piacermi, deve soltanto essere capace di svegliarmi e portarmi altrove per un paio di ore. E questo film, il fatto di averlo visto, è riuscito nel miracolo di farmi emozionare.

 

E vorrei tanto essere capace, qui, di far sapere quanto e come posso essere, invece, spietatamente lucida. E cinica. E così incazzata, a volte, da non concedere nessun diritto al mio bisogno di sperare. Perché, se ne fossi capace, sarebbe facile capire per chi legge che, lungi dall'essere in grado di immedesimarmi o empatizzare con un mio simile (uomo/donna che sia), sono piuttosto restìa a credere, oramai, che esista qualcosa di universale in ognuno di noi tale da rendere possibile qualcosa come un'immedesimazione o un'empatia. Insomma il mio punto è, per condividerlo con voi, che questo film mi ha messo a nudo, mi ha fatto ritrovare il mondo perduto della mia adolescenza, il mondo così come lo vedevo qualche tempo fa: un pomeriggio di sole, un prato, l'amore.

E mi ha fatto, soprattutto, scoprire che quel mondo esiste ancora. Non perché fosse proiettato lì, sullo schermo, ma perché lo ritrovavo a poco a poco, sguardo dopo sguardo, bacio dopo bacio, lacrima dopo lacrima, dentro la più viva e profonda parte di me.

(pateticandante, lo so: sorry, 38 anni sulla groppa).

 

@ellen: lo esprime meglio, a quanto leggo, di quanto io sia in grado.

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