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E' morto Don Andrea Gallo


prefy

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Una delle voci più laiche all'interno della chiesa cattolica eppure, come ricordava spesso Lui, in linea col vangelo

Da sempre al fianco delle minoranze sociali vessate, non ultima quella glbt, da ricordare che ultimamente aveva anche auspicato una Papa gay

Aveva 84 anni

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/05/22/MORTO-DON-ANDREA-GALLO-_8748396.html

 

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Mi dispiace perchè era una delle poche figure della chiesa che rispetto, pur non essendo credente.

 

Ho avuto modo di conoscerlo durante un evento e insieme a Don Ciotti sono dei preti con una marcia in più, che secondo me hanno messo in pratica la vera religione senza falsi moralismi :)

 

 

"I cristiani, se non sono accoglienti, non dicano che sono cristiani. [...]

Chiunque incontri è tuo fratello, figlio, figlia; non ci sono fratelli e sorelle di serie B, C e D."
Don A. Gallo

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Ammetto di considerarlo sopravvalutato.

Diceva le stesse cose del 90% degli Atei,

ma ci faceva impressione che a dirle fosse un prete.

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Forse, proprio in quanto prete, diceva qualcosa di diverso o di più degli atei, ad esempio che l'omosessualità è un dono di Dio!

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E' morto un grande. Un grande della società. Ma anche e in alcuni casi soprattutto un grande della Chiesa, e nella Chiesa.

Opinabile nelle sue esagerazioni, ma MAI CONTRO. Sempre PRO, sempre CON.

Un fulgido esempio di testimonianza cristiana nell'accoglienza, nelle premure verso il prossimo, nella speranza e nella speranza del perdono, per chi è più credente.

Uno figo. A prescindere.

Che ripeto, apparteneva alla Chiesa tanto e forse più di altri della Chiesa stessa. Che sotto sotto voleva pure dire basta a quell'ipocrisia secondo la quale è l'ateismo ad esser figo e la Chiesa ipocrita.

Atei o credenti, non importa. Nessuno è più figo di nessun altro, e nessuno dice cose più giuste dell'altro quando si parla di amore verso l'uomo, se di amore parla.

Grazie di essere esistito, don Andrea. Anzi, Andrea. E grazie per avermi insegnato anche che la fede non è né come la vede una parte della Chiesa, né soprattutto come la vedono certi atei.

Edited by Fe92
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Che sotto sotto voleva pure dire basta a quell'ipocrisia secondo la quale è l'ateismo ad esser figo e la Chiesa ipocrita.

 

Non so cosa significhi per te "ipocrisia";

ma per me vuol dire "predicare bene e razzolare male"

e non vedo cosa abbia a che fare con l'Ateismo

(che non "predicando", non può neppure "razzolarvi" contro).

 

La cosa bella di Don Gallo sono i suoi valori laici

e la sua insistenza a dire che non sono incompatibili col Vangelo

e che - se la Chiesa pensa il contrario - a sbagliare è la Chiesa.

 




 

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(che non "predicando", non può neppure "razzolarvi" contro)

 

Tipo gli atei dell'UAAR che chiedono rispetto verso gli atei, ma poi si lanciano in commenti/opinioni allucinanti e allucinogeni? "Predicano" il rispetto per gli atei, mancando di rispetto - e non mi dire che molti atei non hanno un odio viscerale verso la Chiesa perché la lingua ti si attorciglierebbe! - ai credenti. ;)

 

In ogni caso Don Gallo faceva "notizia" perché era un prete. Dire quelle cose vestendo la tunica era (ed è) ben diverso che dirlo da "ateo". Per questo attorno a lui si riunivano cristiani, e non pecoroni.

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Io ho apprezzato le cose che diceva appunto perchè venivano da un prete, che di solito parlano per frasi fatte seguendo il papa omofobo di turno.

 

Poi è ovvio che le stesse cose, nella realtà di tutti i giorni, sono cose scontate e non speciali. Tra i preti era un pò la "pecora nera".

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@enricoLH, io ho un odio viscerale verso la Chiesa.

La domanda giusta è: "Almadel odierebbe la Chiesa

se lei non offendesse gay e Atei, 

non proteggesse pedofili, dittatori e mafiosi;

non complicasse la vita alle donna e ai malati terminali?"

La risposta è "Ovviamente no".

Li ignorerei come ignoro Buddisti, Neopagani o Ebrei.

 

La cosa bella è che Don Gallo su questo mi dava pienamente ragione,

era incazzato non certo con l'UAAR (che faceva i banchetti di fianco ai suoi comizi);

ma proprio con la Chiesa che con le sue idee fasciste

teneva lontani dal Vangelo tutti i bravi compagni come lui.

 

Non so di preciso chi si riunisse intorno a lui,

perché io l'ho visto solo al Pride Village (organizzato da ArciGay e da SEL)

e alla festa di Radio Sherwood (organizzata da Autonomia Operaia).

 

Se la Chiesa su gay, donne e migranti la pensasse come Don Gallo,

non solo non sarei anticlericale (Ateo sì, ma su questo non posso farci nulla),

ma anzi probabilmente inviterei un prete a ogni evento che organizzo.

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L'ipocrisia, secondo me, risiede nel pensare che l'ateismo sia una necessaria risposta alle brutture della Chiesa, e che sia più cool perché si va controcorrente ad essa.

Inoltre, per rispondere ad Almadel, credo che EnricoLH abbia centrato perfettamente anche la questione del "predicare", ben facendo l'esempio dei MAI MORALISTI (per carità!) dell'UAAR.

 

L'ateismo è predicato in ogni dove, ci sono segnali ovunque, e forse addirittura molto più che il cattolicesimo o qualsiasi altra religione.

Non guardare le "prediche" degli atei equivale ad esser veramente ciechi, ad avere il prosciutto negli occhi. Sia chiaro, io non mi scandalizzo. Chissene.. Ma l'ateismo viene predicato, eccome se viene predicato.

Il predicare non è solo quello dell'altare o quello comunque della Chiesa. Quanto di tutto il totale delle prediche rappresenta quella fetta, ormai? Secondo me pochissimo!

Per ritornare al discorso, non è che perché la Chiesa abbia anche notevoli sporcizie ci si deve allontanare da essa. Al massimo, la si migliora e si prova a far riflettere i fratelli in difficoltà portando parallelamente il proprio contributo anche in altre cose.

La Verità si ricerca, non la si ha nel presente, e ci sarà sempre qualcosa da migliorare. Anche in certe posizioni. Anche se questo costa tempo.

Ma si sa.... L'albero che cade fa sempre più rumore della foresta che cresce.

E poi... a volte si parlava e si parla di don Gallo come se fosse un ateo o chissà chi o cosa. Ricordatevi che don Gallo era prete fino alla fine, ed era parte della Chiesa sempre, comunque e ovunque. Non vi illudete, belli miei. Orgogliosamente nella Chiesa, ancor più orgogliosamente in Cristo.

E diceva e pensava molte cose meglio di altri, certo.

Inoltre preciso che l'anticlericalismo è una brutta e a mio avviso sterile generalizzazione. Non altro. Ed anche che la fede è naturalmente un discorso ben più alto (ed altro!) di una Chiesa passata, presente o anche futura.
 

@Fe92

 

l'hai conosciuto personalmente ?

 



No, ma ho letto i suoi libri, Marco, e lo seguivo in molte cose. Inoltre don Gallo era un salesiano. Un salesiano "spogliato", ma come ripeteva lui.... sempre e comunque un figlio di Don Bosco...
E io ho un legame forte con questa spiritualità e non solo.... 
 

Edited by Fe92
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Io non vedo alcuna egemonia degli atei, soprattutto nella cultura italiana, casomai ci sono rivoltanti esempi di atei devoti alla giuliano Ferrara che confermano tutto il contrario

Poi il problema di allontanarsi o meno da essa non si pone per chi è ateo, mentre nutrire sentimenti anticlericali lo trovo inevitabile, direi doveroso da parte di tutti, viste le numerose nefandezze che la maligna istituzione compie

 Don Gallo era convintamente anticlericale

Edited by prefy
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L'ipocrisia, secondo me, risiede nel pensare che l'ateismo sia una necessaria risposta alle brutture della Chiesa, e che sia più cool perché si va controcorrente ad essa.

 

No, l'Ateismo non c'entra nulla con le brutture della Chiesa.

Anche se la Chiesa fosse bravissima, per me rimarrebbe ridicolo

credere a serpenti parlanti e gente che risorge dai morti.

Odiare le brutture della Chiesa è Anticlericalismo.

Io sono Ateo & Anticlericale.

D'Alema, Ferrara, la Fallaci e simili sono Atei & Clericali;

mentre Don Gallo era Cristiano & Anticlericale.

 

 

 


Inoltre, per rispondere ad Almadel, credo che EnricoLH abbia centrato perfettamente anche la questione del "predicare", ben facendo l'esempio dei MAI MORALISTI (per carità!) dell'UAAR.

 

 

Io sono moralista.

Faccio la morale in continuazione:

agli omofobi, ai maschilisti e ai razzisti.

Faccio le stesse cose che faceva Don Gallo

e se lui vi sembra "bravo cattolico" e io "ateo cattivo"

è dovuto solo al fatto che voi giudicate le persone

per quello in cui credono e non per quello che dicono.

 

 

L'ateismo è predicato in ogni dove, ci sono segnali ovunque, e forse addirittura molto più che il cattolicesimo o qualsiasi altra religione.

 

In Italia Atei e Agnostici sono il 7% contro il 90% dei Cattolici.

Non veniamo finanziati dall'8 per 1000 e non c'è Dawkins

che compare al Tg ogni volta che compare il Papa.

Non abbiamo scuole, non abbiamo ospedali, non abbiamo banche;

mentre il 99% delle scuole private appartiene alla Chiesa

- e pretende pure i soldi pubblici per pagare i "buoni" e gli insegnanti nelle pubbliche -

e incassa dalle tasche degli Italiani almeno 5 miliardi di euro l'anno. 

(Se l'UAAR arrivasse a 50mila euro sarebbe una enorme vittoria)

Siamo 14 volte meno di voi e non guadagnamo nemmeno un centomillesimo.

Eppure fate le vittime! Questo è veramente oltraggioso.

 

 

 


Per ritornare al discorso, non è che perché la Chiesa abbia anche notevoli sporcizie ci si deve allontanare da essa. Al massimo, la si migliora e si prova a far riflettere i fratelli in difficoltà portando parallelamente il proprio contributo anche in altre cose.

 

Questo lavoro sta a te, dal momento che ci credi.

Io non mi sono allontanato dalla Chiesa perché era "sporca".

Non sono Cristiano perché credo siano favole. Punto.

Se anche Don Gallo fosse stato Papa e salutasse da Piazza San Pietro

col pugno chiuso i Cristiani lì radunati, sarei Ateo.

 

 

 


E poi... a volte si parlava e si parla di don Gallo come se fosse un ateo o chissà chi o cosa. Ricordatevi che don Gallo era prete fino alla fine, ed era parte della Chiesa sempre, comunque e ovunque. Non vi illudete, belli miei. Orgogliosamente nella Chiesa, ancor più orgogliosamente in Cristo.

 

Non era un Ateo.

Era un prete e lo è rimasto fino alla fine.

Semplicemente piaceva agli Atei perché la pensava come loro:

era antirazzista, anticlericale, anti-omofobo, femminista, abortista e divorzista.

Come non amarlo? Era come me!

Solo che era un prete e a me piacevava anche se era un prete.

Sarebbe un po' come se io ti piacessi anche se sono Ateo.

 

Ma a Noi Atei piacciono le persone per quello che dicono, non per quello in cui credono;

mentre i Cattolici preferiscono le persone che credono le stesse cose, ma dicono cose diverse.

Questa è l'ipocrisia: quella che non piace né a me né piaceva a Don Gallo.

 

 

 


Inoltre preciso che l'anticlericalismo è una brutta e a mio avviso sterile generalizzazione. Non altro. Ed anche che la fede è naturalmente un discorso ben più alto (ed altro!) di una Chiesa passata, presente o anche futura.

 

In qualunque momento vuoi

puoi citarmi qualsiasi mia frase (in questa discussione come in altre)

e io ti risponderò con una citazione di Don Gallo che dia ragione a me.

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Che dire, dispiace semmpre quando muoiono certe persone .-.

Cmq uoto al 100% quello che ha detto fe92, la chiesa è piena di difetti, ma un conto è criticare i difetti della chiesa (costa giustissima), un conto è denigrare una religione o attaccarla così duramente come fanno certi esponenti... è come dire che io ce l'ho con ALCUNI atteggiamenti veramente ostili dell'UAAR contro la Chiesa, e QUINDI ce l'ho con gli atei. Io ho tanti amici atei a cui voglio molto bene (Il mio migliore amico è ateo), ce l'ho con alcune posizioni estremiste degli atei ma non con l'ateismo in generale per questo. Ci tengo a quotare queste bellissime e giustissime (a mio dire) parole di Fe92

 

 

 


E poi... a volte si parlava e si parla di don Gallo come se fosse un ateo o chissà chi o cosa. Ricordatevi che don Gallo era prete fino alla fine, ed era parte della Chiesa sempre, comunque e ovunque. Non vi illudete, belli miei. Orgogliosamente nella Chiesa, ancor più orgogliosamente in Cristo.
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Don Gallo era dentro la chiesa ma fuori dalla gerarchia vaticana e non le risparmiava aspre critiche pubbliche

temo che molti faranno di tutto per far dimenticare in fretta la sua "ingombrante" figura, molti altri faranno il contrario, in mezzo la maggioranza degli italioti indifferenti a queste cose

una religione la si può criticare se porta in se i germi dell' intolleranza, altrimenti saremmo alla dittatura e allorquando una chiesa tenta di imporne i dogmi puo essere doveroso combatterla per difendere i propri diritti fondamentali

Edited by prefy
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No, l'Ateismo non c'entra nulla con le brutture della Chiesa.

Anche se la Chiesa fosse bravissima, per me rimarrebbe ridicolo

credere a serpenti parlanti e gente che risorge dai morti.

Odiare le brutture della Chiesa è Anticlericalismo.

Io sono Ateo & Anticlericale.

D'Alema, Ferrara, la Fallaci e simili sono Atei & Clericali;

mentre Don Gallo era Cristiano & Anticlericale.

 

Perfetto

 

 

Io sono moralista.

Faccio la morale in continuazione:

agli omofobi, ai maschilisti e ai razzisti.

Faccio le stesse cose che faceva Don Gallo

e se lui vi sembra "bravo cattolico" e io "ateo cattivo"

è dovuto solo al fatto che voi giudicate le persone

per quello in cui credono e non per quello che dicono.

Ok, fai le morali che ti pare. Ognuno ne fa, anche non volendo.

 

Ma tu non mi sembri ateo cattivo. Non mi sembri nulla proprio. E non ti giudico, per cui... E non ho mai distinto le persone per il loro credo...

 

L'ateismo è predicato in ogni dove, ci sono segnali ovunque, e forse addirittura molto più che il cattolicesimo o qualsiasi altra religione.

 

 

In Italia Atei e Agnostici sono il 7% contro il 90% dei Cattolici.

Non veniamo finanziati dall'8 per 1000 e non c'è Dawkins

che compare al Tg ogni volta che compare il Papa.

Non abbiamo scuole, non abbiamo ospedali, non abbiamo banche;

mentre il 99% delle scuole private appartiene alla Chiesa

- e pretende pure i soldi pubblici per pagare i "buoni" e gli insegnanti nelle pubbliche -

e incassa dalle tasche degli Italiani almeno 5 miliardi di euro l'anno. 

(Se l'UAAR arrivasse a 50mila euro sarebbe una enorme vittoria)

Siamo 14 volte meno di voi e non guadagnamo nemmeno un centomillesimo.

Eppure fate le vittime! Questo è veramente oltraggioso.

 

 

Vittime di chi? Io non mi sento vittima di nessuno, e posso parlare solo per me, purtroppo o per fortuna. E se vuoi ti ci porto io a vedere dove finiscono i pochi (o nessuno) fondi che arrivano nelle realtà che frequento io...... poi vediamo.... 

Questo lavoro sta a te, dal momento che ci credi.

Io non mi sono allontanato dalla Chiesa perché era "sporca".

Non sono Cristiano perché credo siano favole. Punto.

Se anche Don Gallo fosse stato Papa e salutasse da Piazza San Pietro

col pugno chiuso i Cristiani lì radunati, sarei Ateo.

Ti rispetto molto per questo. 

 

 
Non era un Ateo.
Era un prete e lo è rimasto fino alla fine.
Semplicemente piaceva agli Atei perché la pensava come loro:
era antirazzista, anticlericale, anti-omofobo, femminista, abortista e divorzista.
Come non amarlo? Era come me!
Solo che era un prete e a me piacevava anche se era un prete.
Sarebbe un po' come se io ti piacessi anche se sono Ateo.
 
Ma a Noi Atei piacciono le persone per quello che dicono, non per quello in cui credono;
mentre i Cattolici preferiscono le persone che credono le stesse cose, ma dicono cose diverse.
Questa è l'ipocrisia: quella che non piace né a me né piaceva a Don Gallo.

Voi atei non siete una categoria, come non lo siamo noi cristiani. Ognuno ha la sua testa. 

 

Anche io sono antirazzista, spesso anticlericale, sicuramente antiomofobo, femminista quando serve, anti-abortista, solo parzialmente anti-divorzista. 

 

Seguendo alcuni ragionamenti.. sarei mezzo ateo e mezzo cristiano? Ma che significa.....

 

A me piacciono le persone per quel che pensano. E non mi piacciono se pensano cose che non condivido se anche fossero cristiane.

 

L'ipocrisia è nella categorizzazione.. Nel noi e voi.

 

 

In qualunque momento vuoi

puoi citarmi qualsiasi mia frase (in questa discussione come in altre)

e io ti risponderò con una citazione di Don Gallo che dia ragione a me

Ahahaha. Ma ha senso questa cosa? -.-''

 

P.S. Tanto per precisare.. Don Gallo non era per l'aborto e non era per il divorzio. Vedeva solo queste soluzioni attuabili in situazioni particolari (prostitute, donne di mariti violenti etc.).

 

 

E tornando in topic... Viva don Gallo, grande uomo.... DELLA STRADA!

 

 

 

Don Gallo era dentro la chiesa ma fuori dalla gerarchia vaticana e non le risparmiava aspre critiche pubbliche

temo che molti faranno di tutto per far dimenticare in fretta la sua "ingombrante" figura, molti altri faranno il contrario, in mezzo la maggioranza degli italioti indifferenti a queste cose

 

 

Molti ci proveranno... Non lasciamoglielo fare! Molti altri lo ricorderanno e basta, e ne terranno vivo il ricordo....

Edited by Fe92
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Io non sono cattolica ne atea, ma Gallo era un prete di strada come ce se sono stati altri nella storia, lui era ancor più sopra le righe, ma penso sempre che non dovrebbe essere degli esponenti di qualsiasi religione a fare quello che ha fatto negli anni Don Gallo, la chiesa anche con personaggi eccelsi come lui non dovrebbe sostituirsi allo stato, questa è la mia opinione, però detto questo lo stimavo per il lavoro che svolgeva.

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Una gran brava persona, e lo dico da ateo, tant'è che trovo le polemiche di sopra abbastanza inopportune.

Per il resto ricordiamo che non è l'unico a pensarla in un certo modo, ci sono altre persone che andrebbero considerate, possibilmente ancora in vita, tanto per fare un nome: Franco Barbero.

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privateuniverse

Credo che ci fosse, in certe prese di posizione di Don Gallo, il gusto di épater le bourgeois; penso però che fosse una persona degna, che lavorava con emarginati con cui in molti non avrebbero mai voluto avere a che fare, che ha avuto il coraggio di fare scelte controcorrente pagando di persona e che fosse ricco di umanità.

 

Insomma, ne avevo un'opinione positiva, anche se mi dava fastidio il suo essere portato in giro per televisioni quasi come uno showman.

 

Ma del funerale che ne dite? A me è sembrato emblematico da diversi punti di vista. Innanzitutto la grande affluenza di pubblico, tra cui ci saranno stati, sicuramente, molti non cattolici e non credenti, segno che quando la chiesa cattolica assume posizioni profetiche, preoccupandosi di stare vicino ai più deboli e non ai più forti, la sua autorità morale si accresce enormemente, a differenza del suo potere politico; ed è sintomatico che, nella maggior parte dei casi, la chiesa cattolica, come altre chiese cristiane e come altre organizzazioni religiose, dovendo scegliere tra le due alternative, scelga la seconda.

 

In secondo luogo, ho trovato significativo che il cardinale Bagnasco abbia creduto di poter impunemente prendere in giro coloro che erano presenti al funerale con la sua affermazione circa i rapporti tra Don Gallo e il cardinale Siri. Ha dimostrato il disprezzo che i potenti, nel nostro paese, nutrono per i cittadini e per i fedeli.

 

In terzo luogo, mi è sembrato veramente una farsa che Luxuria si sia presentata per fare la comunione. Questa continua ricerca di approvazione da parte della chiesa cattolica da parte di personaggi che dovrebbero rappresentare una posizione critica nei suoi confronti la dice veramente lunga sulla natura di molti gay italiani, e degli italiani in generale.

 

Cari miei, fino a quando certi personaggi eminenti della

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Dunque : intervengo solo adesso nella discussione, ho avuto l'occasione di conoscerlo per ragioni lavorative almeno un paio di volte, era effettivamente una persona particolare, un sognatore che credeva in un mondo ideale, direi utopico. Però era anche molto mediatico, e almeno a Genova era visto quasi più come questo, presenziava a tantissimi eventi, addirittura in uno spettacolo di Capodanno e per questo l'opinione media dei genovesi era quella di un personaggio controverso, direi che era quasi più popolare fuori dalla sua città.

 

Per la comunità di recupero aveva fatto davvero tanto, è tuttora una sorta di paradiso della natura, dove i "pazienti" si autogestiscono e dove non ci sono i fenomeni di nonnismo e di gerarchia che invece avvengono in altre comunità, infatti in moltissimi ne sono usciti completamente disintossicati.

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privateuniverse

Come finisce il tuo discorso private? Era interessante ma non è stato pubblicato tutto mi sa.

 

E' che ho avuto un ripensamento mentre stavo scrivendo e mi sono dimenticato di cancellare.

 

Stavo per scrivere che, fino a quando gli esponenti più in vista del movimento omosessuale dimostreranno una tale sudditanza nei confronti della chiesa cattolica sarà difficile ottenere risultati.

 

Questa frase mi è morta sulla punta delle dita, per vari motivi:

- perché non credo che il movimento omosessuale sia stato determinante nell'ottenere i risultati in termini di riconoscimento giuridico che ci sono stati in vari paesi;

- perché non credo che, in Italia, esista un movimento omosessuale degno di questo nome;

- perché non credo che certi omosessuali (o transessuali) famosi rappresentino altri che sé stessi;

- perché non credo che, in Italia, se certi risultati sono mancati questo sia dipeso dal movimento gay, ma che la causa siano i rapporti di forza politici in generale (sui quali le associazioni omosessuali sono state del tutto incapaci di incidere, ancora più che in altri paesi, ma questo è un altro discorso).

 

Per questi motivi mi è sembrato opportuno attenermi a considerazioni di tipo culturale ed etico (per quale motivo un personaggio come Luxuria ci tiene tanto a prendere la comunione, per di più dal cardinale Bagnasco, dimostrando di essere del tutto incapace di articolare, anche con il suo comportamento, una posizione autenticamente alternativa, anche se non necessariamente contrapposta, a quella della chiesa cattolica?) che su un piano più strettamente politico, che mi sarebbe sembrato molto astratto e non aderente alla realtà italiana.

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AndrejMolov89

 

 


- perché non credo che il movimento omosessuale sia stato determinante nell'ottenere i risultati in termini di riconoscimento giuridico che ci sono stati in vari paesi;
Mi perplime quest'ultima affermazione. Se i movimenti non sono determinanti, cosa lo è? Che ruolo giocano i movimenti omosessuali all'interno delle vittorie civili? Messa così, sembra che sia inutile fare qualsiasi campagna e che il movimento in Sé sia inutile. 

Correggimi, se sbaglio. Implicitamente stai affermando che quel che conta è il consenso politico, e che quindi le conquiste giuridiche, sono all'interno di un economia politica, più che di reale ascolto del movimento omosessuale, che d'altro canto sensibilizzando le persone è riuscita a rendere interessante politicamente la questione, giusto?
Presa in sé stessa questa frase, mi preoccupa e m'inquieta, se devo essere sincero, da' un taglio un po' deprimente alla lotta per le rivendicazioni, ma potrei essermi sbagliato, eh :D

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 Ho letto commenti vergognosi ai funerali di Don Gallo sul Corriere della Sera che pare diventare sempre più un ricettacolo di lettori clericofascisti e reazionari

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