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Io ci spero...sbaglio?!


Newbie1987

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Newbie1987

Ri-ciao! Allora, come vi ho scritto nella presentazione ho un quesito da porvi che mi sta facendo letteralmente impazzire!

Riguarda un ragazzo, il mio migliore amico da anni ed anni, ora ne abbiamo entrambi 25, lo conosco in pratica dalle elementari ma lo frequento da una decina d'anni,

Siamo sempre stati uniti, fin da subito, uscivamo sempre insieme alle superiori, in classi diverse veniva a "trovarmi" per passare la ricreazione insieme, uscite, serate...vacanze, tutto.

Università insieme, anche lavoro insieme...in pratica 10 anni vissuti come inseparabili.

Io gay, lui...dice di no, io non lo so!

Ha avuto una ragazza alle superiori, da 16 ai 18-19 anni, lui la definisce l'amore della sua vita, ci ha pianto e perso la testa dietro ad un troione...io la definisco una cagata adolescenziale, anche se dice che a 16 anni mentalmente ne aveva molti di più, si tratta pur sempre di "amore" giovane.

Dopo la delusione non ha più avuto ragazze, giusto due scopate di numero con altre due ragazze, qualche anno dopo, ma poi nient'altro.

Nella sua vita non ci sono ragazze, anche se ne parla con i colleghi, classiche chiacchiere da bar dello sport: guarda che figa quella, hai visto che topa quell'altra, vedi che gnocca quella lassù..da svenire...la fine del mondo...e via dicendo.

Però quando gli propongono di conoscere nuove tipe, magari non bellissime, ma carine comunque, lui rifiuta sempre..la giustificazione che mi ha dato è che dopo la delusione ha paura del rifiuto...a tal punto!? Vabbè, proseguiamo.

Stando sempre insieme in pratica da sempre, anche quando era fidanzato, ci scambiavano per una coppia, ci prendevano in giro scherzosamente e la cosa non ci ha mai dato fastidio.

Fino alle superiori.

Una volta passata la soglia dei 20-21 ha cominciato ad essere un pò più freddo con me: prima battutine allusive, schiaffetti e via dicendo, dopo sempre meno, anzi, sembrò che avesse prodotto una sorta di rifiuto verso il contatto fisico. Lui non sapeva di me.

Come ho detto mi sono accettato da 1-2 anni, e lui l'ha saputo 1 anno fa.

Il periodo universitario è stato strano: non c'era più quell'intimità fisica (carezze, "spippolamenti" di orecchio li chiamo, ossia mi prendeva un orecchio con una mano e cominciava a massaggiarlo, appoggiatine di pacco sulle chiappe, schiaffetti e via dicendo) però è cresciuta un'intimità diversa, come da coppia.

Sempre insieme, io a casa sua, lui a casa mia, vacanze insieme, studio insieme, ore e ore e ore insieme, quasi 14 ore al giorno!

Diciamo che ci sono stati 3-4 anni di stallo, niente allusioni fisiche però una crescente intesa che ci ha reso inseparabili.

Scatta poi il lavoro. Io vado via dalla mia città, perchè non trovai nulla, e passammo almeno 8 mesi a distanza...ci sentivamo poco, anche perchè in quel periodo ero distrutto, e sembrava che il nostro gran rapporto avesse trovato una fine come dire, naturale.

Invece no: appena sente che c'è un posto libero dove lavora lui mi chiama, mi fa fare il colloquio e in meno di 1 settimana sono tornato a casa, a lavorare con lui, 3 metri di distanza.

Questo 1 anno e mezzo fa.

Da lì è stato un delirio: il rapporto è diventato simbiotico: non solo uscite e lavoro insieme, si era instaurato una sorta di "noi"..progetti futuri, vacanze programmate a distanza di 1 anno, fine settimana con la sua famiglia, dormite insieme in letti separati e non, ma sempre in assenza di contatto fisico.

Precisazione: io sono innamorato di lui! Mi ero scordato! ^^''

Proseguo..andava tutto alla grande, lo vedevo come il mio ragazzo, ma ho sempre soffocato questa cosa perchè convinto che per lui non fosse così, quindi per rispetto mi sono sempre limitato ad essergli un amico fraterno.

Tuttavia sono scattati degli eventi che mi hanno destabilizzato: a Gennaio passiamo capodanno insieme con i suoi, stiamo benissimo, mi sentivo veramente a casa e tutto procedeva alla grande, se non che, al ritorno, succede questa cosa: in auto io starnutisco e, avendo probabilmente preso il raffreddore da lui, gli dico "Visto!? Bastardo, mi hai attaccato il raffreddore". E sua madre, da dietro: "Certo, se siete sempre a baciarvi è più che normale". Silenzio.

Da lì è stato tutto un susseguirsi di merda su merda.

Questa frase secondo me ha scatenato qualcosa non so cosa...fatto sta che dopo 2 mesetti spunta una tipa nella sua vita, Marzo, stranamente imparentata alla lontana con il compagno di sua madre, conosciuta da anni (quindi una di famiglia, "fidata") e inizia a sentirsi con questa intensamente.

Ci scappa il bacio, sembra esserne preso dopo anni, anche se mi dice che non deve nascere nulla perchè lei se ne andrà a Maggio (ed è andata effettivamente via dalla nostra città)..io lì però non riesco più a trattenermi, la gelosia prende il sopravvento e sbotto: dapprima gli dico che forse ho solo un dubbio nei suoi confronti.

E la prende male, non vuole che mi allontani, dice che mi vede solo come un fratello ma che non vuole che me ne vada dalla sua vita, che le nostre vite sono come binari paralleli, anche se cerco di correre più veloce saremo sempre insieme e che gli fa male sapere che io mi tormento per lui.

Ma per la mia salute gli dico che è meglio dirsi ciao per un pò e resisto 5 giorni.

Al termine di questo riprendo, sicuro di riuscire a recitare la parte dell'amico (perchè a quel punto si trattava di recita) e di poter ingoiare i rospi. Come prova per me stesso gli chiedo della tipa. Mi risponde che appunto, si sono baciati ma ancora niente, che vorrebbe vederla con più assiduità e che programmava di portarla fuori per una scopata.

Il mondo mi crolla addosso, mi rendo conto che non ce la faccio e sbotto una seconda volta, questa volta dicendogli che non è un dubbio, ma che lo amo e che ho mille interrogativi sul fatto che anche lui lo sia di me.

Lì la prende stranamente "bene", io rifiuto di parlargli, gli dico che se per lui non è così allora voglio che esca definitivamente dalla mia vita, ma lui dice che ne parleremo, perchè senza confronto non si va da nessuna parte e che ne ricaveremo qualcosa di utile e costruttivo per entrambi..alla prima occasione utile ne avremmo parlato.

Bene, passano ben 20 giorni e oltre...e l'occasione utile non arriva, malgrado ci vedessimo ogni santo giorno a lavoro.

Allora prendo il toro per le corna e lo costringo a fare questa chiacchierata.

Viene fuori un'altra persone, completamente diversa: non vuole più vedermi, dice che prima c'era un castello tra noi, ma che facendo così ho distrutto tutto e non c'è via se non dirsi addio.

Dice che forse ci farà bene respirare un pò e stare lontani l'uno dall'altro.

Io gli faccio notare mille particolari che lo rendono "ambiguo", come il fatto di non aver mai voluto dire al resto della compagnia che ci sono giorni che stiamo insieme 24 h su 24...lui risponde che non lo vuole dire perchè non capirebbe nessuno, perchè le amicizie sono basate su scambio di favori e basta..ma che noi siamo diversi, ci aiutiamo a vicenda perchè lo vogliamo, senza tornaconto.

E mi dice che sono un arrogante e superbo del cazzo perchè credo di aver visto qualcosa che non c'è.

Gli dico che non è così e che vorrei comunque mantenere un rapporto d'amicizia (perchè in 1 mese sono stato veramente di merda senza lui, mi manca proprio come amico) ma lui si rifiuta, mi dice che non vuole perchè io sarei sempre lì a sperare, quando non potrà mai darmi ciò che voglio, non sa come aiutarmi e non riuscirebbe più ad approcciarsi con me come faceva prima.

Dice e ripete che gli piacciono le donne, e che, alla fine della fiera, è tutto un gran casino e ha bisogno di pensare e riflettere.

Mi dice inoltre che dovrei stare attento ad un nostro collega, etero di cui èè sempre stato geloso, perchè mi ci sto troppo affezionando e potrei commettere l'errore che ho commesso con lui..quando non è così perchè questo collega è un amico, un vero amico, ma niente di più.

E mi dice anche che dovrei smettere di vedermi con un ragazzo gay fidanzato, perchè proprio perchè fidanzato non potrò mai arrivare a nulla di buono.

 

Fine del papiro...ora siamo ad una situazione nulla: ci vediamo 5 giorni a settimana a lavoro, ma ci ignoriamo completamente.

Lui è solo, ha sempre avuto solo e sempre me, non ha amici. Io mi sto rifacendo la compagnia di un tempo.

Lui si sta attaccando ad un collega, perchè condividono passioni simili e perchè lavorano allo stesso progetto.

E tratta questa persona come trattava me, anzi, forse con più attenzioni, dopo che gli ho fatto notare che è incapace di dare gratificazioni e far capire agli amici quanto ci tiene.

Ora è da solo, come sempre nei fine settimana...con sua madre.

 

La mia domanda è: è normale 'sto ragazzo?!

Qual è il suo problema? Perchè prima mi risponde in una maniera, non vuole perdermi e dopo mi rifiuta?

Il fatto di essermi innamorato di lui gliel'ho scritto per e-mail, ma non per codardia, bensì perchè mi dovevo liberare di tutti quei pensieri in quel momento specifico...e gli ho scritto tutti i punti ambigui, risultando anche un pò caustico.

 

Voi che potete dirmi? Che dovrei fare?

Se avete bisogno di dettagli chiedetemeli, perchè se vi racconto 10 anni di "storia" non finiamo più!!

 

 

 

Ah: non si sa mai nella vita, ma se TU, piccolo stronzetto, stessi leggendo questo post e ti fossi riconosciuto nel racconto visto che è ricco di dettagli...beh, parliamone e finiamola!!

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Sarà... ma io non ci vedo nulla di Gay nel suo comportamento.

Esistono amicizie fraterne, goliardiche ecc.. come io sono amicissimo con una ragazza.. ma tutti non è che dicono che stiamo insieme.. semplice: siamo nati e cresciuti insieme.. giorno per giorno ;)

Sei tu che ti ostini di vedere qualcosa di gay nel suo comportamento.. perché secondo te gli etero certe cose non le fanno.
L'amicizia è soprattutto stare insieme, sostenersi, programmare il futuro, le vacanze, divertirsi, piangere ecc..

Lui ha reagito nel giusto modo che farebbe un vero amico: Se tu sei innamorato di lui.. soffriresti di continuo visto che non ci sarà nulla oltre l'amicizia da parte sua.. e il vostro rapporto non sarebbe più un'amicizia pura.
Come un comportamento da amico è quello di consigliarti di non attaccarti ad etero (se sono etero non succederà nulla di buono), nè tantomeno a gay fidanzati (pensala così: se tu fossi fidanzato saresti contento se ti rubassero il ragazzo?).

Il suo problema magari è la socievolezza.. non riesce a farsi degli amici.. ma questo è un problema suo.

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Se intendi "ci spero ad essere il suo ragazzo" allora sì sbagli.. Ti ha giá spiegato che non è gay (e non vedo tutti sti fatti ambigui..) allora bon basta.. Trovane un altro. Se intendevi "ci spero a tornare amici" no non sbagli forse potrete chiarire se ti chiarisci bene in testa di vederlo solo come amico..

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Newbie, tu non vuoi un amico. Tu lo vuoi come ragazzo. Ma lui non è interessato a te in senso di relazione. Che sia poi gay, bisessuale, o solo etero con problemi relazionali, lascia il problema a lui e a lui solo.

 

Fai un bel respiro, un bel pianto, il solito pacco di gocciole, e poi passa oltre.


Solo se e quando tu accetterai questa situazione dentro di te e definitivamente, forse, e dico forse, potrà ricostruirsi una amicizia, anche se non credo, perchè ti vedo particolarmente duro a lasciare l'osso. Forse è meglio invece che ti allontani del tutto, per la tua salute mentale.


La vita è così, non siamo sempre corrisposti, e tendiamo a vedere nelle nuvole messaggi oracolari che ci danno ragione sulle "possibilità".

 

A volte, tocca comprendere che quelle che vediamo sono solo nuvole di pioggia.

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Allontanarsi "mentalmente".

Si può mantenere un rapporto professionale con un altra persona e francamente, se c'è una ossessione da parte di newbie, allora forse è il caso che nel frattempo si trovi un altro lavoro o chieda se possibile una diversa collocazione all'interno degli stessi uffici.

 

@@faby91 purtroppo chi è ossessionato non ascolta nulla. Ed è pronto a qualunque tentativo anche estremo pur di aver ragione. Guarda Newbie, ha scritto qui perchè pensa dentro di se che il suo amico leggerà e poi correrà da lui illuminato e innamorato.

 

Insomma, tutti siamo stati innamorati, e tutti ci siamo almeno una volta un po' illusi che le cose fossero diversamente da come erano. Bisogna però diventare adulti e diligenti e passare oltre, contenendo i danni all'interno dei propri momenti di tristezza.

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Eheh @@korio a me è successo ed effettivamente ho dovuto prendere la drastica soluzione di allontanarmi.. Perchè se lo vedi non ce la fai mentalmente a staccarti.. Se sei un ossessionato come ero io allora l'unica é solo il distacco..

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Ti devi allontanare da lui...non ci sono speranze di averlo,secondo me nè come amico,nè come fidanzato...ti ha detto chiaramente che non è gay,e sinceramente da quel che racconti sembra effettivamente che non lo sia...

Riguardo l'ossessione,anche io sono uno che si ossessiona delle persone,ed è per questo che secondo me l'unica soluzione è quella di allontanarsi da lui...

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Concordo con la linea già espressa da altri utenti, non vedo nulla di ambiguo in lui.

E' stato molto chiaro, non è gay e non ha la stessa visione di te che tu hai di lui.

 

E' dura, fa male sì, ma non puoi forzare il corso naturale dei sentimenti. Prendi soltanto le distanze e cerca di cambiare aria, più gli stai vicino, più peggiori la situazione.

Edited by Euphoria
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BruisePristine

secondo me è stato pure carino ad allontanarti spiegandoti la situazione e dirti di non prenderti dell'altro collega etero :)

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Newbie1987

Grazie per le risposte, purtroppo la parte razionale nella mia testolina ha già compreso ed accettato tutto, sono ossessionato ma non del tutto! :-)

Purtroppo è proprio la flebile speranza che riappare nel vederlo tutti i giorni che mi impedisce di passare oltre definitivamente.

Mi vedo con altri ragazzi in questo periodo, senza impegno ovviamente, ma non riesco a superare il blocco che ho..è come se in realtà al momento non volessi altro, preferendo crogiolare nel mio brodo malsano.

Non sono masochista, anzi, mi ritengo anche un "orgoglione", questa situazione mi fa altamente girare gli ammenicoli e sono soggetto a sbalzi d'umore giornalieri o settimanali: giornate che sto una favola si alternano a giornate in cui tutto va in merda.

Adesso non mi metto a farvi una lista di tutti i particolari che mi hanno fatto arrivare a questo punto, perchè significherebbe proprio andare a cercare il pelo nell'uovo e non è una cosa sana da farsi. Però l'impressione che mi dà è quella di una persona che, non dico necessariamente debba essere gay, ma che si è fatta coinvolgere più del dovuto con un amico, con un ragazzo nello specifico e che, avendo paura della cosa ed avendo una madre abbastanza omofoba (episodio cardine: prima di andare in vacanza al mare per 2 settimane all'estero io e lui, ci ha detto "Mi raccomando non tornate gay!!") lo vedo come intrappolato in una realtà che è sua in parte.

Se poi si tiene conto che questa donna è in pratica la sua vita, se gli dicesse di prendere ad accettate un passante perchè è giusto lo farebbe senza pensarci troppo, il quadro che viene fuori è triste..sarò ossessionato, non lo metto in dubbio, però solitamente ci azzecco nell'inquadrare le persone, sono abbastanza empatico e la sensazione che mi comunica è quella di un ragazzo che, messo di fronte al "problema", scappa e fugge.

A me purtroppo fa pensare ed incarognire il fatto che per messaggio mi ha scritto che dobbiamo parlare, trovare una soluzione, che troveremo sicuramente un qualcosa di costruttivo, mentre poi lascia passare 20 giorni (personalmente se consideri un amico come un fratello l'occasione utile la trovi anche 2 ore dopo) e, quando sono io a forzarlo ad avere un dialogo, cambia completamente versione..e sapete perchè? Perchè è venuto fuori che in quei 20 giorni ha discusso con sua madre, dicendomi "che sono cose fra lui e sua madre".

Sarà che se un amico o amica mi venisse a dire che si è innamorato o innamorata di me prima chiederei se è un problema continuare a vedersi, perchè mi dispiacerebbe..e poi, in caso di risposta positiva al problema, allora prenderei provvedimenti simili. Ma solo allora.

Io gli ho detto chiaramente che mi fa male lasciarlo solo come un cane e che mi spiace non averlo più come amico, ma solo come amico perchè è sempre stato così.

Mi spiace non passare più il mio tempo con lui, magari non 24 h su 24 come prima, ma anche solo una sera o un pomeriggio, giusto per allontanarmi da lui gradualmente. Ma da parte sua c'è un rifiuto ora ed è questa cosa che purtroppo (ne sono consapevole...) alimenta questa speranza fastidiosa.

Vabbè, non sono nemmeno 2 mesi che abbiamo interrotto il rapporto...passerà, no?! :D

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@Newbie1987

 

Passerà, si, non subito, non facilmente, ma passerà. Ma aiuta la cosa stoppando tutte le menate mentali che continui a scrivere. 

Non cercare di ricostruire nulla. Come ti ho detto, la questione è indipendente dal fatto che lui possa o non possa essere gay. Ti ha detto no, stoppa la questione e passa oltre, e non cercare nelle pieghe di ogni cosa una giustificazione per rimanerci attaccato.

E' un errore che abbiamo fatto tutti almeno due o tre volte, ripetendolo anche sapendo che è sbagliato, quindi benvenuto nella famiglia. Il compito nostro è ripeterti come un mantra "next next next", il compito tuo è di cercare il più possibile di non dar retta alla vocina che ti dice "ma 4 mesi fa di pomeriggio ha detto che.."

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BlaineAnd.

Solo io ci vedo qualcosa di tremendamente morboso in questa amicizia ?? Dio mio che palle, 24 ore su 24 per dieci anni sempre con questo non si sa cosa appiccicato. Meno male che te ne sei liberato ! Ok l'amicizia eccetera ma questo tipo di rapporto si ha quando si è sposati e a volte neanche in quel caso; per di più voi neanche facevate sesso quindi pensa che bella roba ! Avverti subito l'altro collega a cui si sta appiccicando di stare moolto attento.. Tu sei in un qualche modo giustificato visto che ti piace/piaceva, ma questo tizio non è proprio normale, "fatti una vita!". La cosa più assurda è che oltre a te, da quanto emerge dal tuo racconto, non ha altri... Mi sta girando la testa dall' orrore.

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Leggendo così, sembra quasi che lui ti veda come un amico quasi fratello, ma stop. Io ho tre a ici così: 2 gay e uno etero. Andiamo d'accordissimo ma oltre alla fratellanza stop. Nessuno mira a diventare il fidanzato di nessuno. Poi spetta a te decidere. se non lo reggi più il suo comportamento, perchè ti costringe a vederlo sempre e ti fa male visto che lo ami, ti consiglierei di vederlo meno a poco a poco...

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Psicopompo

@Newbie1987 ti capisco pienamente,so cosa vuol dire soffrire in questo modo e so anche che il comportamento puó sembrare ambiguo,ma non lo è.Io sono in piena fase di innamoramento da un anno e più.Si soffre e basta ma non si vuole mollare,si è attaccati ad una speranza fatta di sabbia,una speranza così labile da risultare ancora più attraente.mi dispiace :( :'(

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Newbie1987

Solo io ci vedo qualcosa di tremendamente morboso in questa amicizia ?? Dio mio che palle, 24 ore su 24 per dieci anni sempre con questo non si sa cosa appiccicato. Meno male che te ne sei liberato ! Ok l'amicizia eccetera ma questo tipo di rapporto si ha quando si è sposati e a volte neanche in quel caso; per di più voi neanche facevate sesso quindi pensa che bella roba ! Avverti subito l'altro collega a cui si sta appiccicando di stare moolto attento.. Tu sei in un qualche modo giustificato visto che ti piace/piaceva, ma questo tizio non è proprio normale, "fatti una vita!". La cosa più assurda è che oltre a te, da quanto emerge dal tuo racconto, non ha altri... Mi sta girando la testa dall' orrore.

Eh non lo dire a me...per questo alla fine mi son fatto un gran film in testa.

E' stato tutto molto graduale, non c'è stato nessun colpo di fulmine o che altro, anzi, è nata tutta come un'amicizia bella e molto intensa, ma niente di più.

Forse un briciolo mi è sempre piaciuto fisicamente (anche se non è affatto bello, carino, ma non oggettivamente bello) ma essendomi accettato da un anno e poco più non ho mai preso in considerazione la cosa fino ad inizio 2013.

Non so perchè con me abbia instaurato questo rapporto morboso perché, effettivamente, mi rendo conto che era tale.

Ora che è uscito dalla mia vita mi rendo conto che siamo sempre stati solo io e lui, c'era un bel "noi" quando parlavamo, se c'era da fare una cena tutti chiedevano all'uno o al'altro (non ad entrambi, o a me o a lui) se saremmo andati...insomma, ci vedevano come coppia, non di fidanzati, ma comunque come un insieme, non c'era il singolo individuo.

La cosa forse m'è piaciuta troppo ed ecco il risultato.

Ma ci sto facendo il callo, molto in fretta.

Mi sembra di notare che lui stia cercando di riavvicinarsi, poco a poco. Tenendo conto che è orgoglioso (io molto di più), testardo e vuole apparire come quello freddo e distaccato, il bastardo di turno, noto che cerca il dialogo durante le ore di lavoro, entra nelle discussioni tra me e altri colleghi (specialmente tra me e il collega etero di cui mi ha detto di stare attento a non fare lo stesso errore) e spesso cerca il mio sguardo, occhi su occhi, anche se io non lo guardo direttamente e nemmeno gli rivolgo parola.

So di agire un pò da cretino così facendo, ma in questo momento mi sento di fare così, per quanto infantile possa essere.

Voi che dite?

Dovrei riprendere il rapporto, riallacciare dopo che mi ha categoricamente detto che il bel castello non c'è più. che è un gran casino e che non si sente più di tornare come prima?

Mia madre dice di sì, che sono un orgoglioso di merda e che questa cosa mi impedisce di buttare giù il muro che ho tirato su verso di lui...io sinceramente non so che pensare, ora ho ripresa la mia vita sociale con amici e via discorrendo, mentre lui continua ad essere solo, seppur tenti con tutte le sue forze di avere gente intorno..di cui, fondamentalmente, non gli frega un cacchio.

Che situazione scomoda eh!? :-D

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Newbie1987

Trova un equilibrio.

Non ho molto altro da direXD

Fosse facile...è tutto molto paradossale, dopo 10 anni di rapporto intenso ora non c'è nulla, siamo due estranei.

E' strano dover ricominciare tutto daccapo, in pratica è come se dovessimo "conoscerci" da zero: uscite serali in gruppetto, pranzi o cene con amici, poi forse di nuovo solo io e lui...dovrei resettare tutto e ricominciare a frequentarlo come si fa con una persona nuova.

Ma non ci riesco, sarebbe una pagliacciata, una presa per il culo.

E la cosa bella è che a lavoro si stanno facendo un pò tutti delle domande: c'è chi lo sa, il ragazzo etero che ha preso in pratica il suo posto come amico (ma solo quello, dato che non ho interesse!), e chi invece l'altra sera mi ha chiesto se è successo qualcosa fra noi due, anche di fisico, e se ora per la sua paura di essere qualcosa che non vorrebbe essere abbiamo litigato.

Quando sento queste cose purtroppo quella speranza bastarda, quella vocina esce fuori e mi dice: "Vedi?! Anche gli altri hanno il dubbio...non pensano sia gay, ma nemmeno sia del tutto etero...vedi? Non ti sei fatto un castello...sarà bisessuale! Oppure non l'ha ancora capito nemmeno lui e sta rifiutando tutto!".

Io la ignoro, ormai ho imparato, ma per ignorarla a dovere ignoro anche lui, malgrado stia cercando di avvicinarsi a modo suo.

Anche a lavoro negli ultimi 2 giorni mi chiede aiuto per delle cazzate che io non so bene come trattare, quando ci sono colleghi molto più esperti che potrebbero risolvere il problema in 2 minuti.

Bah, fortunatamente il mio orgoglio funziona bene e ho prodotto una sorta di repulsione "naturale", la sua presenza sta quasi diventando fastidiosa ^_^''

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Sinceramente te stai sbagliando tutto dal mio punto di vista.
Hai "preteso" che lui fosse gay, bisessuale o non so che e nonostante lui ti abbia detto no, tu stai continuando a sperarci. Nulla c'è di male nell'avere speranza, purchè non sia cosi morbosa come la tua. Sembravi aver capito di sbagliare, ma invece stai solo ripronendo la stessa solfa da capo. A essere acido e speranzoso in questo modo non ti entra nulla in tasca.
Sinceramente sono molto simile a te: sono un grande sognatore, mi fisso con una persona e la speranza per me è davvero l'ultima amorire. Ma bisogna comunque riconoscere la sconfitta ed essere un pelo razionali, senza assillare una persona o darle torto per qualcosa che non è colpa sua.
Lui ti ha detto No, te ancora ci speri. Spero che un giorno cavalcherete insieme cavalli bianchi alati, entrambi innamorati e sposati, vita felice etc etc. Però devi poter accettare, come accetti questa possibilità, l'eventualità che tutto sia una tua fantasmagorica "sega mentale", cosa che affligge molti di noi (me anche in primis). Spero di averti fatto capire ciò che intendo io per equilibrio:
chi ti consiglia di tagliare tutti i ponti a mio parere sbaglia, SE tu gli sei stato amico anche per amicizia e non solo per un infatuazione bella pesante. Altrimenti tutto cambia ^^
Cerca un equilibrio in te stesso, se non riesci a trovarlo con lui come amico *amicissimo*, allora provvedi a tagliare i ponti di amicizia, senza ovviamente disgustare una persona che, nel bene o nel male, ti ha dato tanto -^^

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Newbie1987

Sinceramente te stai sbagliando tutto dal mio punto di vista.

Hai "preteso" che lui fosse gay, bisessuale o non so che e nonostante lui ti abbia detto no, tu stai continuando a sperarci. Nulla c'è di male nell'avere speranza, purchè non sia cosi morbosa come la tua. Sembravi aver capito di sbagliare, ma invece stai solo ripronendo la stessa solfa da capo. A essere acido e speranzoso in questo modo non ti entra nulla in tasca.

Sinceramente sono molto simile a te: sono un grande sognatore, mi fisso con una persona e la speranza per me è davvero l'ultima amorire. Ma bisogna comunque riconoscere la sconfitta ed essere un pelo razionali, senza assillare una persona o darle torto per qualcosa che non è colpa sua.

Lui ti ha detto No, te ancora ci speri. Spero che un giorno cavalcherete insieme cavalli bianchi alati, entrambi innamorati e sposati, vita felice etc etc. Però devi poter accettare, come accetti questa possibilità, l'eventualità che tutto sia una tua fantasmagorica "sega mentale", cosa che affligge molti di noi (me anche in primis). Spero di averti fatto capire ciò che intendo io per equilibrio:

chi ti consiglia di tagliare tutti i ponti a mio parere sbaglia, SE tu gli sei stato amico anche per amicizia e non solo per un infatuazione bella pesante. Altrimenti tutto cambia ^^

Cerca un equilibrio in te stesso, se non riesci a trovarlo con lui come amico *amicissimo*, allora provvedi a tagliare i ponti di amicizia, senza ovviamente disgustare una persona che, nel bene o nel male, ti ha dato tanto -^^

Ho capito che non posso averlo, e me ne sono fatto una ragione.

La "vocina della speranza" la accendono i commenti altrui, perché essendo orgoglioso mi dà fastidio essermi sbagliato ed aver preso un granchio così grosso, non mi piace la debolezza nelle persone, soprattutto la mia, e questa situazione mi ha portato a conoscere una parte di me che non mi piace.

Riconoscendo proprio questo attaccamento eccessivo verso un qualcosa che non c'è sto producendo una sorta di disgusto, come scrivi tu, non per la persona in oggetto, ma per quella parte di me che non mi piace e che vorrei non mi appartenesse. La morbosità, come scrivi tu, è una cosa che mi infastidisce e, per rimuoverla completamente, agisco in questa maniera.

Al momento non so come agire, non ho ancora completamente la mente lucida e disinteressata che dovrei avere.

Siamo stati *amicissimi*, ora no, siamo zero, ma io ho provato a chiedergli di riprendere un qualcosa, assumendomi il carico di mangiare qualche rospo e occuparmi in solitario dei miei "problemi".

Mi è stato risposto di no, è stato lui a tagliare tutti i ponti, è stato lui a evitarmi in tutti i modi per più di un mese e mezzo...ora che ha riflettuto non so che gli frulli per la testa, ma non sono un cane che scodinzola non appena il padrone fischia. Torna sempre tutto all'orgoglio, in questo momento l'ho messo al primo posto e per amor proprio non mi voglio più mettere in gioco con lui, non mi sento di "aiutarlo" nel riallacciare un rapporto che potrebbe risultare finto solo perché si sente solo.

Ho giocato secondo le sue regole, ho atteso che mi parlasse, ho atteso un confronto per 20 giorni e passa, pur vedendoci 8 ore al giorno a lavoro. Ma nulla.

Ora, invece, solo perché si sente pronto per riprendere qualcosa o perché si è reso conto che non se lo incula nessuno, dovrei accettare gli avanzi?

Non lo so...non sono arrabbiato, se non con me stesso come ho scritto...sono deluso e disilluso: so benissimo che stavo inseguendo una chimera, bella e impossibile, e la cosa la sto metabolizzando.

Ma sono al contempo deluso da un'amicizia che, sebbene a belle parole era la cosa migliore del mondo, a conti fatti né io e né lui evidentemente abbiamo agito seguendo le belle premesse. E forse è un bene che sia morta, prima di perdere altri preziosi anni.

Ho tutti questi pensieri nella testa, che come leggete dai post sono in parte discordanti tra loro..prima sembra che a scrivere sia una persona, poi che sia un'altra.

Me ne rendo conto, come già detto sono molto razionale ed analizzo le cose con cura...ma ora, con tutto sto casino nella testa, l'unica via che vedo è quella di buttare tutto nella pattumiera, ed aspettare che il compost marcisca.

Per questo ho chiesto il vostro punto di vista...anche se purtroppo va sempre peggio ^^''

Grazie comunque eh, a tutti voi che mi rispondete!

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  • 4 weeks later...

Buongiorno ragazzi, eccomi tornato!

Aggiornamenti: allora, nell'ultimo mese il ragazzo in questione mi sta ronzando continuamente intorno, sia a lavoro che fuori le poche volte che ci vediamo con i colleghi/amici in comune.

Io cerco sempre di evitarlo, mi limito ai normali scambi di parole tra colleghi per l'appunto, in pause caffé varie e via dicendo, ma né gli chiedo se vuole uscire lqa sera e tantomeno se gli va di passare del tempo insieme.

Mi sto disintossicando a fatica, ogni volta che lo vedo mi verrebbe voglia di mandare tutto a puttane, buttare via l'orgoglio e cercarlo nuovamente sempre e comunque. Ma non sarebbe giusto per me, la parte del cagnolino l'ho gettata ormai, quindi per non svilirmi ed umiliarmi ho scelto di rifiutarlo in toto.

Ci sto riuscendo, ho il mio giro di amici e uscite ora, completamente distaccato da lui, anche se so che se un giorno dovesse dirmi di riprendere qualsivoglia tipo di rapporto probabilmente accetterei, perchè comunque in un modo o nell'altro gli voglio bene ed ha lasciato un vuoto che nessuno, al momento può colmare, se non lui.

A parte questo, io ora ho la mia vita, lui la sua: la mia è fatta di amici, etero e non, uscite serali, mare, compagnia, famiglia.

La sua è fatta da campi da coltivare, casa di proprietà da progettare e costruire e casa al mare..tutto sempre e solo con mamma.

 

Mercoledì siamo andati ad un concerto insieme, 10 ore insieme, solo noi due, di cui 5 e mezza passate in macchina.

E' stato surreale.

Come se niente fosse, due estranei fino a 5 minuti prima che si ritrovano in una macchina verso un viaggio in forzata compagnia, due persone che non chiariscono nulla, che sono rimaste con la frase emblema (detta da lui) "C'era un castello tra noi, ora non c'è più niente. Ho bisogno di tempo per riflettere,per pensare." e che paradossalmente si ritrovano a trascorrere così tanto tempo insieme, senza mettere in chiaro la situazione.

Lui ha fatto finta di niente, anzi, quasi si comportava come tre mesi fa, come prima che la merda "scoppiasse", non ha chiesto nulla, non ha detto una parola a riguardo, niente di niente.

Io nemmeno, visto che sono stato io a voler ricucire il rapporto un mese fa, cui è seguito il suo rifiuto netto.

10 ore al limite del credibile, io che rimanevo sulle mie, giusto frasi di cortesia, risposte ai suoi discorsi per evitare di essere ciò che non sono, e lui che faceva finta di niente, che si comportava come sempre..

Al ritorno, il giorno dopo, nuovamente pochi sguardi, poche parole da parte mia, ma lui che continua a ronzarmi intorno.

 

I miei colleghi si sono accorti di questa cosa, bollandolo come "stronzo che fa così solo perchè voleva assistere al concerto i cui biglietti sono stati pagati mesi e mesi fa".

Le mie cugine dicono altrettanto, consigliandomi di tagliare sul nascere il suo finto avvicinamento, bruciare le piantine in fiore che sta cercando di coltivare, perchè sono erbacce, rampicanti maligni, e mandarlo a fanculo una volta per tutte.

Io non lo so.

Io so solo che non mi convince tutto ciò, non so che fare, so solo che al momento non lo voglio come amico, non senza chiarimento effettivo da parte sua nei miei confronti, visto che siamo rimasti come già detto al "non c'è più niente tra noi".

 

Ah, piccole perle di una cena di venerdì scorso: continua a fare il "figo" a parole verso le ragazze, apprezzamenti e vie dicendo, ma rifiuta di incontrare e vedersi con conoscenti di amici comuni, anche solo per una bevuta. E continua a dire che, anche se sei gay, basta una strusciata data per bene anche da parte di una ragazza e, una volta che sei lì e che hai l'erezione, vai avanti.

Alcuni che vedono la situazione da esterni dicono che è un represso altamente instabile perchè, a 26 anni se ti interessa la figa la vai a cercare, invece di stare con mamma a vedere la partita il sabato sera.

Io sinceramente non so più che pensare, me ne sto fregando anche se, quando vedo che lo prendono in giro alle sue spalle per questa cosa e per il fatto che non ha amici, un po' mi dispiace.

 

Voi che mi consigliate di fare?

Giudizi sulla situazione?

Mi sto comportando da merda? Non so più che pensare, ho il cervello in pappa! @__@

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E' lui che si sta comportando da stronzo...

Lascialo perdere e stronca sul nascere ogni possibile idea... Ti pare che tu debba rimanere amico di uno che non ti ha parlato neanche tutto il giorno per un concerto?? Questo non è un amico.. è un orgoglioso.
Certe persone meglio perderle. Poco ma sicuro.

 

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E' lui che si sta comportando da stronzo...

 

Lascialo perdere e stronca sul nascere ogni possibile idea... Ti pare che tu debba rimanere amico di uno che non ti ha parlato neanche tutto il giorno per un concerto?? Questo non è un amico.. è un orgoglioso.

Certe persone meglio perderle. Poco ma sicuro.

 

 

No no, al contrario, non ci siamo parlati per circa 2 mesi, 1 mese e mezzo..giorno più, giorno meno.

Poi, in vicinanza del concerto, ha ricominciato a ronzarmi intorno e a cercare di fare due chiacchiere.

Durante la giornata del concerto, viaggio e spettacolo compreso, ha fatto finta di niente, come se non avessimo mai litigato e io non gli avessi mai detto che mi sono innamorato di lui e che ho dei dubbi sulla sua sessualità.

Ha parlato eccome, ero io che rimanevo sulle mie perché non ha cercato un chiarimento, né mi ha detto qualcosa per riprendere il rapporto, del tipo "mi hai fatto incazzare, ora sono sbollito, mi manchi come amico, riesci ad essermi solo amico? Eri come un fratello, vediamo se riusciamo a riprendere un rapporto durato più di 10 anni".

Niente, non una parola...solo una specie di maschera che ha tirato su.

Ed ora abbiamo un altro concerto tra 1 mese, i cui biglietti sempre comprati mesi e mesi fa...

Sono io che cerco di tenerlo comunque distante perché mi fa male vedere che quando gli interessa si riavvicina ma per il resto fa finta di niente.

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Scusa.. avevo capito diversamente ma la sostanza non cambia. 
E' lui che prima ha messo dei "paletti", cancellando quel che era un'amicizia fraterna. 
Se tu dichiari di avere un interesse in più rispetto all'amicizia.. giustamente non è più un'amicizia. 

A me è sembrato più che altro un comportamento da "sopravvivenza".. eravate solo voi due.. dovevate andare a un concerto.. lui o ci teneva a quel concerto o in qualche modo gli rodeva buttar via i soldi (spero che non sia così) per cui non poteva passare tante ore zitto. Caso diverso è quando c'è altra gente come al lavoro. 

Io gli chiederei spiegazioni.. e poi "presenterei il conto" una volta pensatoci sopra. 

Le amicizie come nascono finiscono.. c'è da tenerne conto.. soprattutto se dichiari di essere innamorato all'amico in questione.. 

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Scusa.. avevo capito diversamente ma la sostanza non cambia. 

E' lui che prima ha messo dei "paletti", cancellando quel che era un'amicizia fraterna. 

Se tu dichiari di avere un interesse in più rispetto all'amicizia.. giustamente non è più un'amicizia. 

 

A me è sembrato più che altro un comportamento da "sopravvivenza".. eravate solo voi due.. dovevate andare a un concerto.. lui o ci teneva a quel concerto o in qualche modo gli rodeva buttar via i soldi (spero che non sia così) per cui non poteva passare tante ore zitto. Caso diverso è quando c'è altra gente come al lavoro. 

 

Io gli chiederei spiegazioni.. e poi "presenterei il conto" una volta pensatoci sopra. 

 

Le amicizie come nascono finiscono.. c'è da tenerne conto.. soprattutto se dichiari di essere innamorato all'amico in questione.. 

Non so se avrò mai la voglia di fare nuovamente tutto io, avvicinarmi non solo per comodo, ma per riprendere il rapporto o proprio per, come dici tu, chiedere spiegazioni. Mi sembra che, ancora una volta, così facendo vestissi nuovamente i panni di colui che non può fare a meno di questa persona, umiliandosi e denigrandosi gratuitamente per far sì che ci sia nella mia vita.

Non voglio che mi dia per scontato, che mi possa usare come una pezza da culo come e quando vuole...ed allo stesso momento vorrei che si potesse rimediare a questi mesi, discutendo e trovando un punto d'incontro. Non rinnego ciò che gli ho detto, perché comunque sento di amarlo tutt'ora, ma vorrei tanto che si potesse trovare un compromesso.

Me ne farei una ragione, come me la sto facendo ora, riuscirei a controllarmi e, le volte che non ci riuscissi, mi allontanerei magari per qualche giorno, per tirare il fiato, senza fargli pesare la cosa...lo vedo solo, mi vedo solo...sono circondato da tante persone che mi vogliono bene, eppure mi sento inutile senza di lui, tutto ciò che faccio non ha un vero e proprio senso. E' tempo buttato, lanciato in un pozzo tanto per.

Forse mi serve ancora molto molto tempo.

Spero passi, non sono più ossessionato fortunatamente, ma mi manca terribilmente.

E vedere che dal canto suo ci potrebbe essere solo un'intenzione di sfruttarmi a suo uso e consumo mi fa rabbrividire...non so, non ho interesse nemmeno negli altri ragazzi, malgrado ci sia qualche tipo che vorrebbe passare del tempo con me.

Ma nessuno mi piace veramente, oltre due chiacchiere su chat o cellulare non si va, mi sento vuoto e incapace di vedere altre persone oltre a lui al mio fianco al momento...nessuno mi attrae realmente.

So bene che non succederà mai, e proprio per questo mi intristisco spesso e volentieri. Ma cerco di fare del mio meglio per tenere la mente distratta.

Che pizza...grazie comunque per i vostri consigli! ^_^

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Resta il fatto che lui è etero ;) 

Quindi chiediti se sia utile starci male, amarlo ecc.. quando lui non ricambierà mai qualcosa di più di un'amicizia. 
Già per i miei standard un'amicizia non c'è neanche più.. perché per me un comportamento del genere, ovvero comportarsi come se non fosse successo niente prima del concerto.. beh vuol dire avere la faccia tosta, come dire "il problema è tuo" (in effetti il problema è tuo perché ci stai male.. mentre lui sembra di no). 
Il tempo lenisce le ferite e le ossessioni.. ma io direi di conoscere altra gente.. così questo lo lasci nel "suo brodo" ;) 

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"Purtroppo è proprio la flebile speranza che riappare nel vederlo tutti i giorni che mi impedisce di passare oltre definitivamente.

Mi vedo con altri ragazzi in questo periodo, senza impegno ovviamente, ma non riesco a superare il blocco che ho..è come se in realtà al momento non volessi altro, preferendo crogiolare nel mio brodo malsano."

 

Newbie, non sai proprio quanto ti capisco, anche io sono testardo e se ci tengo ad uno non lo mollo.  Figurati che però spesso vorrei un rapporto con ragazzi etero, prima uno dei miei migliori amici proprio quasi di infanzia, poi mi iscrivo a questo forum e trovo uno che poi si dice etero pure lui dopo un po che ci conosciamo e dopo che ci tenevo tanto a qualcosa di piu che la sua amicizia...

 

Mi spiace, non saprei cosa suggerirti, anche io cerco di stare con altri ragazzi (sperando che siano gay o bi), ma anche io come te non mollo gli etero, anche solo se voglio qualcosa di piu che l'amicizia, un bacio o un po di coccole..  

 

Dio, che abbiamo fatto di male? ...

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Resta il fatto che lui è etero ;) 

 

Quindi chiediti se sia utile starci male, amarlo ecc.. quando lui non ricambierà mai qualcosa di più di un'amicizia. 

Già per i miei standard un'amicizia non c'è neanche più.. perché per me un comportamento del genere, ovvero comportarsi come se non fosse successo niente prima del concerto.. beh vuol dire avere la faccia tosta, come dire "il problema è tuo" (in effetti il problema è tuo perché ci stai male.. mentre lui sembra di no). 

Il tempo lenisce le ferite e le ossessioni.. ma io direi di conoscere altra gente.. così questo lo lasci nel "suo brodo" ;)

 

Ci sto provando, ma è difficile...ho dei momenti altalenanti, giorni in cui non sento proprio la sua mancanza anzi, la presenza mi da quasi fastidio, quasi la nausea perché mi ha fatto sentire usato peggio di una ramazza vecchia e malandata.

Altri invece, come oggi, che non riesco ad essere di buonumore, forzatamente, e non vedo la luce in fondo al tunnel, ma solo tanta altra melma..

 

"Purtroppo è proprio la flebile speranza che riappare nel vederlo tutti i giorni che mi impedisce di passare oltre definitivamente.

Mi vedo con altri ragazzi in questo periodo, senza impegno ovviamente, ma non riesco a superare il blocco che ho..è come se in realtà al momento non volessi altro, preferendo crogiolare nel mio brodo malsano."

 

Newbie, non sai proprio quanto ti capisco, anche io sono testardo e se ci tengo ad uno non lo mollo.  Figurati che però spesso vorrei un rapporto con ragazzi etero, prima uno dei miei migliori amici proprio quasi di infanzia, poi mi iscrivo a questo forum e trovo uno che poi si dice etero pure lui dopo un po che ci conosciamo e dopo che ci tenevo tanto a qualcosa di piu che la sua amicizia...

 

Mi spiace, non saprei cosa suggerirti, anche io cerco di stare con altri ragazzi (sperando che siano gay o bi), ma anche io come te non mollo gli etero, anche solo se voglio qualcosa di piu che l'amicizia, un bacio o un po di coccole..  

 

Dio, che abbiamo fatto di male? ...

 

Non so che abbiam fatto di male, so bene che comunque c'è di veramente peggio nella vita, le disgrazie non sono certo queste.

Però ti assicuro che è la sensazione più brutta e pesante che abbia mai provato in 26 anni: è un continuo tormento, sembra che non ci sia fine a tutto ciò e quando spiego la situazione attuale ad amici e parenti mi dicono tutti che sono già passati 3 mesi, che non posso fossilizzarmi su qualcosa che nemmeno c'è.

E lo so, me ne rendo conto, eppure ci cado di continuo.

Lui fa lo yoyo, un po' mi cerca ma solo un poco, finito il lavoro o le uscite con amici non esistiamo più vicendevolmente.

Io lo ignoro, lui torna alla carica, mi cerca anche solo con lo sguardo, scherza.

Allora io gli do un briciolo di corda.

E lui si ritrae...e torna sulle sue.

Ed io non capisco perché...e ci ricado, ogni volta.

E' un ciclo...è vero, c'è di peggio nella vita. Ma non mi sono mai sentito così male dentro...e intanto mi ripeto "passerà" ^_^

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