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Devo cambiare io o devo cambiare il mondo?


LaMarche

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Ciao a tutti! Da un po' di mesi ho cominciato a leggere il forum, oggi scrivo per un parere su un fatto. Vengo al sodo. Le mie esperienze in campo sentimentale mi hanno lasciato un po' di stucco :aiuto: : per farla breve diciamo che, per un motivo o per l’altro, chi ha detto di amarmi in realtà aveva creato un bel fantoccio e s’era messo con quello. Niente di drammatico, per carità, ho fatto il buon samaritano ed ho investito molto su persone che dicevano di “amare” scambiando l’egoismo del loro appagamento per un sentimento. So bene che molti lamentano quanto sia duro amare senza essere ricambiati, ma esiste anche quest’altra faccia: quella di ritrovarsi dinanzi a qualcuno che non ti capisce, che dice di volerti bene, ma che in realtà non si preoccupa di ciò che provi, non ascolta quando gli parli, tutto preso com’è a vivere il suo sentimento senza chiedersi mai se davvero ti sta dando qualcosa. Ed io, in tutte queste situazioni, so di aver dato sempre e mi è stato, ironia della sorte, sempre riconosciuto. Dopo aver fatto la quaterna, temendo la cinquina, ho deciso di mettere i remi in barca e pensare a me. Passati parecchi mesi, forse troppi ma in ogni caso salutari, sento che è giunto il momento di tentare nuovamente: non è che mi sia messo col lumino a cercare l’uomo della mia vita, mi sono semplicemente aperto alla possibilità di fare nuove conoscenze, alla possibilità di costruire qualcosa prima messa da parte. Vai alle serate, vai nelle discoteche, conosci nuova gente, giri e rigiri, giorni, settimane, amici, amici di amici. Succede che mi sento proiettato in un mondo che non mi appartiene, che non mi piace. So benissimo che nei locali sai bene cosa stai comprando e lamentarsi è da bambini, ma anche nella vita “reale” ho fronteggiato situazioni dove le aspirazioni e gli interessi non combaciano. Non voglio fare il moralista, sia ben chiaro, per quel che mi riguarda ognuno è libero di desiderare ciò che più gli piace o lo aggrada, ma dover far fronte, anche nel contesto normale della quotidianità, a situazioni da macelleria mi ha stancato. Conoscere, parlare, dedicare del tempo ad una persona, farti anche le tue sacrosantissime illusione per accorgerti, neanche dopo troppo tempo, che il fine rimane quello di una ginnastica nel talamo :uhsi:  mi pone spinge a chiedermi a cosa diavolo serva tentare di essere una persona migliore, riflettere sui propri errori, cercare di essere al meglio di se stessi, se basta essere piatti come un foglio di carta. Non intendo, sia chiaro, un discorso intellettualoide: il fatto è che la mia nuvoletta di fantozzi sembra che riduca a zero i rapporti con persone dotate di una struttura emotiva che non vada al di là della limonata dura (per dire: approcci nella vita reale che si sostanziano in un tipo che per farti il filo ad ogni occasione celebra la straordinaria promiscuità della sua vita sessuale: che c**** me ne frega!). Così non so veramente che pesci prendere: mi domando se alla fine della fiera questa situazione sia colpa mia, o meglio, colpa di questa solitudine imposta e ricercata che ha finito per farmi rintanare in un mondo di fantasia dove sogno di incontrare qualcuno che risponda un pochino, almeno, a quello che ho immaginato. Prima, e lo so, sarei stato molto meno attento, molto più disponibile a rischi, e mi domando se non sia meglio così. Che dovrei fare? Prendere ciò che viene sapendo che non è quello che voglio? Essere più accomodante? Scendere dalle nuvole? SOS! :wacko:

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@LaMarche, stai compiendo due errori.

1) Ti accorto di venire amato per quello che gli altri volevano amare. 

Ti capiterà ancora e non è affatto piacevole.

La cosa ancora più spiacevole è che se ci sei cascato, cignifica che lo stavi facendo anche tu.

Non ti sei innamorato realmente di loro, ma di qualcuno che ti ha proiettato addosso qualcos'altro.

Questa è la lezione più difficile.

2) A farti soffrire non è la "macelleria sessuale" né la "promiscuità".

Tu hai sofferto proprio a causa di persone che ti hanno detto di volere qualcosa di più.

Un pompino in un parcheggio non fa soffrire, né un'inculata nel cesso di un locale.

Quello che fa soffrire sono le buone intenzioni e il loro affossamento.

Fare la predica ai Promiscui è come incazzarti coi Rom che ti hanno rubato la bicicletta,

mentre le aziende cinesi ti fanno rimanere senza lavoro e le banche tedesche ti tolgono la casa.

 

Tu non sei in un mondo di fantasia e non ti immagini una "persona speciale che non esiste".

Di persone "come dici tu" ce ne sono anche troppe, ma tu ti innamori degli Stronzi

perché sono molto più interessanti ed affascinanti dei ragazzini romantici come te.

Ripetiti come un mantra: "Cerco una persona come me, cerco una persona come me".

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Ciao Benvenuto e, magari, approfittane se non l'hai fatto per un post di presentazione nell'area apposita :) magari qualcuno legge e chissa'...

 

Io non so quanti anni hai, presumo che tu ne abbia intorno ai 26 o più, da come ti esprimi.

 

Il fatto è che l'intesa con qualcuno non nasce spesso. Poi, per carità, c'è chi è naturalmente portato ad adattarsi ad una storia e a "soccombere" rispetto alle esigenze del partner, a "scomparire", come c'è chi dice di provare un qualche tipo di affetto quando invece quel che si cerca è di avere un oggetto "fidanzato" 1.0 o superiore da utilizzare convenientemente a seconda del carattere.

 

E' però anche vero che spesso una storia nasce da "qualcuno che ci piace e con cui finire nel talamo ogni volta che si può". Il sentimento poi è qualcosa che, eventualmente, raramente, cresce dopo, dalla conoscenza, dalla relazione, dalla reale conoscenza dell'altro. Quindi le illusioni che uno si fa molto presto in una frequentazione, sono spettri tenebrosi che infestano poi sogni, speranze, e vengono li a urlare e spaventarci in ogni successiva relazione.

 

Questo non significa avallare il discorso "macelleria". Significa solo che, nei prossimi approcci, impara a mantenere un po' di tranquilla voglia di vivere quel che viene, senza costruire un percorso nella mente e senza immaginare chissà cosa. 

 

E un giorno, inaspettatamente, si innescheranno le giuste cose. Forse. Speriamo.

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Tu non devi cambiare personalitá solo perchè trovi solo gente stronza cosí come non deve cambiare il mondo perchè ognuno fa quello che si sente.. Semplicemente continua a cercare restringendo un pó il campo a quelli piú simili alla tua indole..

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@Amadel
quando dici "Quello che fa soffrire sono le buone intenzioni e il loro affossamento" hai perfettamente ragione e così su quello che hai detto. Un solo appunto: i tipi che ho frequentato non erano esattamente degli stronzi, anzi, tutt'altro. Ti dirò che il fatto che siano nate delle relazioni nasceva proprio dal fatto che non erano stronzi o fascinosi, classiche acque chete che rompono i cogl**** :laugh:, paradossalmente l'esatto mio opposto. Ma non ne ho mai fatto un dramma, voglio dire, capita che i rapporti non vadano bene. A questo punto credo che devo seguire il tuo mantra!
 

@@korio con l'età c'hai quasi preso. Per la macelleria, chiamiamola così, non è che io sia contrario, anzi, altrimenti non frequenterei discoteche e via discorrendo, non mi creano problemi, il problema nasce quando da lì non si ha interesse ad andare avanti.

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@Aizen, no non sto cercando la fantastica proiezione della mia mente, so benissimo che a creare di questi miti si perde e basta. Niente uomo perfetto, niente uomo ideale. L'unica cosa che mi manda in confusione è che dinanzi alla congiuntura attuale, nella quale per un motivo o l'altro mi imbatto solo in persone che non sento affini, non so se mi convenga, come ho già fatto con risultati che non saprei come definire sapendo che in ogni caso la delusione è dietro l'angolo, fregarmene e vedere che ne viene o passare la mano aspettando una mano migliore. In fin dei conti è una questione di pazienza, in un caso o nell'altro.

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il mondo non cambierà mai nè tantomeno le persone..ognuno di noi però,se lo vuole,può cercare di migliorare la reinterpretazione che noi abbiamo degli altri..nessuno è perfetto,troveremo sempre delle inezie..bisognerebbe trovare 1 sorta di equilibrio interiore e poi in secondo luogo accostarsi agli altri..

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@@LaMarche sarò sincero con te non ho letto tutto il primo post (troppo lungo) per questo ti ho posto la domanda per avere una risposta sintetica xD e capisco il tuo problema ora, in pratica è come giocare a poker, attendi la mano migliore (magari A A) per buttarti all-in in attesa ti guardi le mani e vedi come viene... bhé come strategia forse è articolata, ma provare non costa nulla xD

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peccato che la percentuale di ricevere A A è dello 0,45 %... Ma comunque una possibilità c'è, remota, ma c'è... bisogna però sedersi al tavolo ^^

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peccato che la percentuale di ricevere A A è dello 0,45 %... Ma comunque una possibilità c'è, remota, ma c'è... bisogna però sedersi al tavolo ^^

 

pfff se fosse stata dello 0,40% mi sarei preoccupato seriamente! :laugh:

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