Jump to content

La pece di un abbraccio


Giacinto

Recommended Posts

Dei cento e ottanta giorni appesi

ad una croce ne restano i rimpianti

di mani nascoste sotto tavoli di legno

a cercarsi rubavano tremori.

 

Ingoiai fiero le tue ansie fitto tra le dita

e lo sterminio della folla intorno

nella mosca cieca di parole gettate ai sordi

a supplicarti la pelle e il respiro.

 

Non conoscevo altro che il sole

e tu mi insegnasti a mordere falene

lo scavare di fosse profonde

quel plasmare le macchie estese

 

a parlare della pece di un abbraccio

 

Lo sfioro casuale di ricatti sussurrati

erano pane amaro imboccato al pianto

rigurgiti soffocati di pene ammaestrate.

 

E la terra nuda della solitudine ormai nostra

evocava l'ampiezza di un manicomio abbandonato.

 

Allo schianto delle tue spalle al muro

balbettasti a braccia aperte:

 

dimostramelo.

 

Giacinto 2012

Link to comment
Share on other sites

Guest
This topic is now closed to further replies.
×
×
  • Create New...