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Amicizie false!


danny93

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Buona sera a tutti ragazzi e ragazze del forum!! Ultimamente scrivo abbastanza quì, perchè è diventato il mio sfogo diciamo quotidiano e mi aiuta molto. Sono tornato dall'università per le vacanze di natale, non vedevo l'ora di riabbracciare i miei cari e ovviamente i miei vecchi amici!! Questo è il primo anno  trascorso fuori casa, pensavo di non abituarmici all'inizio ma devo dire invece che non ho vissuto in maniera traumatica questo distacco, anzi..

Comunque ho avuto modo di sentirmi spesso con la mia famiglia, con gli amici un po meno, comunque quando sono tornato speravo di trovarmi di fronte ad un clima accogliente e invece pian piano sto notando non solo un certo distacco(i rapporti di amicizia ovviamente non sono più come prima dato che ci siamo sparsi un po tutti) però quanto meno mi aspettavo di trovare un clima sereno e tranquillo e invece mi sento SEMPRE a disagio per colpa di alcuni ragazzi della compagnia.. Io ho sempre scherzato riguardo la mia omosessualità, non sono un tipo assolutamente permaloso che se la prende, anzi riesco a scherzare molto però questi soggetti e come se volessero farmi pesare il fatto che io non sia più presente come prima,come se fossero quasi gelosi e possessivi.. e quindi spesso offendono anche i maniera pesante non solo me ma anche altri memrbi del gruppo,non usando proprio toni scherzosi.. inoltre ho notato che si sono formati dei veri e propri spacchi all'interno del gruppo, ognuno va per conto suo non c'è più l'unione di una volta e tutti se ne fregano l'uno dell'altro.. ditemi che è normale io a questo punto spero di conoscere al pià presto nuove persone perchè questi sinceramente mi iniziano a stare veramente sulle palle!!!! ecco=D

 

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non è che pensano che tu abbia un secondo fine nei loro confronti? del tipo vai via e non ti fai sentire torni e vuoi vederli, per la serie "non c'hai cagato fino ad ora, ora vuoi riallacciare i rapporti?" purtroppo non saprei che pensare, gli "amici" sono come le candele dell'auto, servono finché servono, li cambi quando non fungono più. 

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Parli ancora di "gruppo" come i 16 enni, a quell'età si può avere tempo per il "gruppo" ma pian piano arriveranno gli impegni lavorativi di studio, i fidanzati, gli hobbies ci sarai tu solo e se sei fortunato ti rimangono delle conoscenze, poi nel corso degli anni ti creerai nuovi gruppi, ma non saranno mai come quelli di quando avevi 15 16 anni!

Se sei gay e deciderai, e ne avrai la possibilità, potrai fare del tuo essere gay uno stile di vita vero e proprio, quindi frequentare solo gay (o lesbiche) locali e feste esclusivamente gay gayfriendly . poi a seconda del tuo frociotipo ( bear, muscle, nerd, culturata, checcafashion,gayalternativi (pochi in italia i pochi tendono a frequentare gruppi alternativi etero/misti)  ecc ecc) sceglierai i vari sottogruppi da frequentare e comincerai a uscire solo con determinati tipi di persone e penserai come il gruppo! esempio : muscolosa, solo esce con muscolose e si fidanza con muscolose.

 

Il mio carattere invece è sempre stato indipendente e solitario,e mi ha spinto a restarmene per i fatti miei, due tre amici pochissimi conoscenti (quasi tutti etero).

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BruisePristine

@@danny93 ho un anno più di te se sei del 1993. per esperienza personale mi sono accorto che in questi anni ho cambiato diverse compagnie di amici in base a come mi sentivo. spesso mi son trovato troppo "avanti" con alcune persone e le vedevo infatili. è un ciclo, nulla è per sempre.. 

onestamente non è stato un trauma, in genere ero io che mi allontanavo per nuotare lidi migliori.. ;)
se impari a non dipendere da nessuno sei apposto!

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a me e' successa la stessa cosa, ormai sono 8 anni che vivo lontano da casa e anno dopo anno i rapporti si sono affievoliti.

Ho notato che sono rimasti piu' saldi con chi ha fatto un percorso di studio/lavoro simile al mio, sono pressapoco le uniche persone che frequento quando rientro per le varie festivita'.

 

va anche detto che invecchiando (alla luce dei miei quasi 32 anni...) le amicizie perdono spessore e diventano piu' funzionali al momento.

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va anche detto che invecchiando (alla luce dei miei quasi 32 anni...) le amicizie perdono spessore e diventano piu' funzionali al momento.

 

dici? confesso di aver provato l'esatto opposto. Io non frequento più gli amici che avevo a 20 anni, e tranne per la mia migliore amica, per tutti gli altri è perchè negli anni siamo cambiati, siamo maturati e non sempre tutti nello stesso modo, quindi quello che ci legava all'epoca semplicemente non esiste più, non ci appartiene più. Erano più amicizie, come dici "funzionali al momento", compagni di università, di discoteca ecc

Adesso che di anni ne ho 35 e conosco un po' più di me, posso mantenere rapporti di amicizia stretta anche con persone che vedo fisicamente poco (anche perchè vari motivi vivono lontano) e incontrarsi dopo mesi come se ci fossimo visti il giorno prima, proprio perchè ci siamo "scelti" in base ad affinità che non vengono cambiate dal non vedersi spesso. Devo dire che io concepisco l'amicizia come l'amore, e come l'amore ha bisogno di essere coltivata, quando qui parlo di amici parlo di una cerchia piuttosto ristretta con i quali alla fine ci si sente quasi quotidianamente con tutti i mezzi di comunicazione che ci sono adesso.

 

Quindi secondo me sentirsi "estranei" con gli amici a 20 anni non è poi così strano, e non è poi sempre una cosa negativa.

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Dal basso della mia giovane età posso dirti che, a mio avviso, il "gruppo" non è poi fondamentale.

Io tipo l'anno scorso-due anni fa mi sono autonomamente staccato dalla comitiva, perchè ho preso consapevolezza di me stesso ma soprattutto degli altri del gruppo! Ho capito che non sarebbe comunque andata a finire bene, capiamoci ;) Per vari motivi, e la mia omosessualità non è il più importante :D Probabilmente mi sentivo più maturo del resto del gruppo: mentre loro se ne andavano tipo alle scogliere di 10 metri a fare tuffi senza dirlo ai genitori che non volevano, io preferivo rimanere a casa e guadagnarci in fiducia con i miei :D 

 

Poi in un anno cambiano un sacco di cose, ora sono in secondo superiore e inizio a capire un po' come vanno le cose, a soffrire per motivi che il mio gruppo non avrebbe capito (una comitiva di maschi tutti FICACULOTETTEGNAMGNAM non è il massimo D:)ma va bene così, i miei nuovi compagni di classe sono tutta un'altra storia 

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dici? confesso di aver provato l'esatto opposto

 

ho un piccolo gruppo di amici stretti e sono quelli che considero Amici, alcuni li vedo periodicamente altri una o due volte all'anno e come dici tu e come se ci vedessimo tutti i giorni.

Poi pero' ci sono tante persone che sono utili per la serata,  farci cena o scambiare due chiacchere, ma con cui non instauro un rapporto molto profondo, sono ottime persone per farsi una birra, ma tutto finisce la.

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Poi pero' ci sono tante persone che sono utili per la serata,  farci cena o scambiare due chiacchere, ma con cui non instauro un rapporto molto profondo, sono ottime persone per farsi una birra, ma tutto finisce la.

Si, certamente. Mi sono lasciata fuorviare dal concetto di amicizia, il cui significato in effetti è piuttosto ampio, a meno di non mettere la lettera maiuscola che chiarisca bene il limitato uso che se ne fa :)

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Concordo con chi dice che a una certa età prevalgono le frequentazioni piuttosto che le amicizie.

Provato e comprovato per quanto mi riguarda, le così dette amicizie così come gran parte delle relazioni con altre persone dipendono molto dal fattore geografico e ovviamente dalla facilità/frequenza con cui ci si vede.

Ci sono amici che rimangono alle volte, ma per lo più le persone vanno e vengono :P!

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Io invece credo che la distanza serva a dimostrare chi sono i veri amici.

Spesso e volentieri quando si è adolescenti e si va a scuola si sta in "gruppi", ma effettivamente quanti di loro sono VERI amici?
Quanti di loro sentirai una volta andato via?

Io due anni fa mi sono trasferita dalla città alla provincia e il giro di amicizie che avevo (eravamo pure pochi, 4-5) è andato un po' a sgretolarsi ovviamente, ma soprattutto mi son resa conto di chi erano di loro i veri amici, quelli che davvero tenevano a me, anche se ero a 100 km di distanza.
Tutt'ora mi capita di uscire con loro in gruppo quando torno a Roma, ed effettivamente passiamo una piacevole serata, ma non è più come prima.

Non solo perché si è stati lontani, ma perché ognuno ormai ha la propria vita, ha le proprie esperienze, magari c'è quello che è rimasto ragazzino, mentre tu sei andato avanti, sei cresciuto.

Su 10 amici di quando si è adolescenti probabilmente quelli che continueranno ad essere tue amici saranno 1, forse 2. Non di più.
Quando sei grande soprattutto le amicizie iniziano a cambiare, tra famiglia, lavoro, bollette, scadenze, arrivare alla fine del mese, puoi permetterti un quarto delle cose che ti permettevi da ragazzino, e fidati che non tutti i tuoi amici lo capiranno, come potresti essere tu a non capirlo.

Ovviamente tu sei ancora piccolo, sei al primo anno di università quindi avrai al massimo 20 anni.
Cerca piuttosto di coltivarti piccole amicizie che siano buone, ma soprattutto non continuare a frequentare gente che ti fa battutine acide o cattive, è logorante per te e non ha nessun senso continuare ad uscirci.

Edited by Northern
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Bah non so cosa dirti. Anche a me sono capitati episodi simili, in effetti la lontananza tende a logorare un po' i rapporti, la gente va avanti e cambia, di solito è così. Comunque, prima di lasciare definitivamente la compagnia prova a dire agli altri come ti senti con loro: cerca di spiegare i tuoi motivi e sensazioni, poi da come reagiscono valuta se mandare tutti a quel paese e trovarti un giro di amici con  cui tu sia di più a tuo agio.

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danny, mi sembra che i tuoi amici siano rimasti ancorati a una visione un po' infantile del gruppo e dell'amicizia, quella in cui se non ti fai sentire per un tot di tempo sei "stronzo" e in cui bisogna stare sempre tutti appiccicati, fare tutto insieme, anche andare a fare la cacca assieme. In teoria quando si cresce dovrebbe contare più la qualità piuttosto che la quantità del tempo, anche perchè poi ci sono altri impegni e incombenze...personalmente non mi piace questa tipologia di gruppo "chiuso" e campana di vetro style, la ammetto dai liceali, non da gente maggiorenne. Se tieni davvero a loro prova a parlare delle tue perplessità; nel caso in cui ricevessi risposte che non ti soddisfano, volta pagina (in poche parole sono d'accordo con @@Kador88 :D): è assolutamente da evitare l'eventualità del tenere in vita a forza amicizie che non funzionano più, con persone che sono cambiate e viaggiano ormai su binari diversi...

Edited by Fred
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Personalmente, da 3 anni a questa parte ho incominciato ad essere piuttosto selettivo, sia con le conoscenze che con le amicizie, in particolare con le seconde; ho sofferto negli anni passati proprio a causa di questo; estrema falsità. Si dovrebbe imparare a fidarsi proprio di poche persone, è l'unico modo per non aspettarsi più di tanto ed evitare cocenti delusioni.. io personalmente poi, penso che le delusioni in Amicizia siano peggiori rispetto a quelle in Amore.

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Io non sono riuscito a mantenere le amicizia fatte in classe perché purtroppo quasi tutti venivamo da paesi distanti. Di quelle amicizie ne ho mantenute tre! Però le amicizie esterne, cioè gli amici del sabato sera, sono sempre quelli e l'università non ci ha allontanato. Ci sentiamo durante la settimana, magari non tutti i giorni e quasi sempre ci vediamo almeno una volta a settimana per raccontarci le ultime novità o anche solo per fare una serata giochi assieme. Giusto per la fine dell'anno ci siamo trovati con la compagnia e abbiamo fatto una pizzata tutti assieme (eravamo in 12), sono rimasto davvero soddisfatto della serata e anche se una delle ragazze tornava dall'erasmus dopo 4 mesi era come se avesse continuato ad uscire con noi! Quindi secondo me dipende molto anche dalla compagnia. Io cmq non nego che alcune volte me ne sto a casa perché non mi va di uscire. 

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