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[Film] Cloud Atlas


Sbuffo

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Cloud Atlas è il nuovo film dei fratelli Wachowski (i registri della trilogia di Matrix), il film è tratto dal romanzo "L'atlante delle nuvole" di David Mitchell.

http://it.wikipedia.org/wiki/Cloud_Atlas

 

Non ho letto il libro e in 5 minuti di trailer si capisce ben poco ma dovrebbe essere un film fantascientifico che intreccia 6 storie in tempi e luoghi diversi affrontando tematiche come la reincarnazione e il destino.

 

 

Edited by Sbuffo
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Sicuramente lo vedrò, anche se non amo le mega produzioni americane. Ma matrix mi è rimasto nel cuore e sono curioso di vedere se la recente esperienza di lana wachosky si possa riflettere in qualche modo in questa pellicola.

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Lo sto aspettando con ansia da quest'estate!

È potenzialmente in grado di essere una storia straordinaria; spero che la complessità formale e la frammentazione degli eventi non siano eccessivi per il mezzo cinematografico. Sono abbastanza sicuro che sulla carta sia più fruibile (peraltro sono mesi che cerco il libro nella prima edizione, quella nuova appena uscita con la locandina del film in copertina non la voglio).
Ne ho letto delle recensioni di chi all'estero l'ha già visto, e pare proprio che questa scomposizione, queste interruzioni e riavvii di storyline siano un po' ostiche da mandar già, specie per chi non è preparato... Speriamo. Il fatto che non sia in 3D mi fa anche ben sperare che si siano concentrati più sulla storia che sull'impatto visivo (anche se in almeno tre storie su sei l'ambiente richiede un certo sforzo grafico, soprattutto una).
 

Staremo a vedere. :)

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  • 3 weeks later...

Visto!

Ho un cugino russo che mi ha mandato il BluRay per posta. Qualcosa da ridire? U_U

Dunque.
La durata (quasi tre ore) può essere estenuante, ma regge. Voglio dire, se l'ho sopportato io che non sono abituato a vedere cose che durino più di 50 minuti, qualcosa vorrà pur dire.

Il libro di David Mitchell da cui il film è tratto ha una forma ben precisa: comincia la prima storia, poi si interrompe bruscamente e parte la seconda; poi si interrompe nella stessa maniera e si dà inizio alla, e così via fino alla sesta, narrata per intero. Al termine di questa, Mitchell riprende dalla quinta storia per concluderla, poi passa alla quarta e via a ritroso per tornare al 1849.
Il film non rispetta quest'organizzazione formale, e alterna liberamente le scene nelle varie epoche. Addirittura, nei primi cinque minuti vediamo l'inizio di una storia, il centro di altre due e la fine delle restanti tre. Nelle successive tre ore ogni storia ha segmenti ora più ora meno corti; a volte vediamo lo svolgersi di alcune storie praticamente in contemporanea, a sottolineare i parallelismi delle varie vite dei protagonisti attraverso il tempo. Quando mi procurerò il libro saprò dire quale organizzazione formale è migliore, ma di certo per il mezzo cinematografico questa soluzione mi sembra funzionare.

Attori di ottimo livello, specie se si considera che quasi tutti appaiono in quasi tutte le storie interpretando diversi personaggi (spesso truccati in maniera tale che senza Wikipedia o Imdb non si riconoscerebbero). Straordinario particolarmente Tom Hanks, ma anche tutti gli altri (Halle Berry, Ben Whishaw, persino Hugh Grant).

Di regia notoriamente non sono un esperto, ma non mi è parso niente di sconvolgente. Regia corretta, senz'altro, ma niente di più. Peccato.

Non sono riuscito a prestare molta attenzione alla colonna sonora, ma sono abbastanza sicuro che si trattasse di variazioni sullo stesso tema, modificato e lavorato a seconda dell'epoca per la quale veniva usato. La musica comunque non prende mai il sopravvento, a parte ovviamente la storia che coinvolge direttamente un compositore (ma anche lì, non abbastanza). Peccato, una maggior presenza non sarebbe stata sgradita.

Niente da dichiarare sugli splendidi paesaggi e gli ineccepibili effetti speciali.


Prima o poi dovrò rivederlo per poter avere una migliore visione d'insieme del senso complessivo, che può essere sfuggente a una prima visione e probabilmente non immediatamente comprensibile mentre ancora scorrono i titoli di coda. Non facile, ma se si presta attenzione alla storia e ai singoli personaggi, si può vivere davvero un'esperienza unica. Basta non fare caso a qualche banalità tecnica.

In conclusione, un ottimo film: per alcuni aspetti (regia, colonna sonora) niente più che ben fatto; per altri (forma, senso complessivo, filosofia) probabilmente un capolavoro. Diciamo che avrebbe potuto essere perfetto, invece è "soltanto" bello.

[P.S.: scandalosa la non nomination agli Oscar per il miglior trucco. Attendiamo speranzosi per le nomination ancora da annunciare (l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale secondo me ce l'ha già in pugno).]

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Visto stasera al cinema.

La regia ha messo troppa carne sul fuoco, e inevitabilmente parte si è bruciata.

Troppi personaggi troppo poco approfonditi, troppi concetti solamente accennati, ed uno soltanto ( "la nostra vita non ci appartiene. Dal grembo alla tomba, siamo legati agli altri") ripetuto fino alla nausea... inoltre il filo che lega le storie dei vari protagonisti è troppo labile, e quindi la trama ne risente, non avendo incisività nè originalità

 Buona la recitazione degli attori, in particolare di Halle Berry e di Tom Hanks, buona la fotografia, belle le ambientazioni (eccezion fatta per quella futuristica, poco credibile, che fa tanto Tron).

Considerando quindi quanto sopra, gli darei un 6...

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  • 3 weeks later...

Visto, bello, a me è piaciuto tanto.

Mi sono piaciute tutte le storie, le ho trovate tutte molto belle, da quella sulla coppia omosessuale a quella degli anziani nella casa di riposo.

Carina l'idea di spezzettare le storie, scelta che lascia allo spettatore il compito di ricostruire un ordine cronologico della storia.

La durata del film non mi è sembrata un problema proprio per il fatto che le storie narrate sono differenti quindi le 3 ore di film scorrono senza stancare particolarmente.

Nonostante siano 6 diverse storie gli elementi di contatto sono molti, i personaggi sono gli stessi, anche gli eventi narrati si agganciano cronologicamente e alcuni elementi di una storia sono reinseriti in una diversa ottica in un'altra storia (ad esempio il testo scritto dall'editore/scrittore in una storia è quello da cui viene tratto il film che vedono Sonmi e Chang nella storia successiva, così come la stessa Sonmi diventa una divinità da adorare per i selvaggi della storia successiva).

Gli attori sono tutti molto bravi, da Tom Hanks, a Halle Barry, a HugoWeaving (che sembra essere diventato l'attore feticcio dei fratelli Wachowschi avendo già interpretato l'Agente Smith in Matrix e V in V per Vendetta) a tutti gli altri.

Il tema di fondo è quello della reincarnazione cioè della metempsicosi (un concetto non legato ad alcuna religione monoteistica) infatti i personaggi sono gli stessi in varie epoche e le frasi nel film in questo senso sono molteplici:
“Io credo che la morte sia solo una porta, quando essa si chiude, un’altra si apre. Se tenessi a immaginare un paradiso, io immaginerei una porta che si apre e dietro di essa, lo troverei lì, ad attendermi”.
“La nostra vita non è nostra, da grembo a tomba, siamo legati ad altri, passati e presenti, e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro”.
“Credo che esista un altro mondo che ci attende Sixsmith, un mondo migliore, e io ti attenderò lì. Credo che non restiamo morti a lungo. Cercami sotto le stelle della Corsica dove ci siamo dati il primo bacio. Tuo, in eterno, RF.”

L'altro grande tema che viene poi trattato è quello dell'anticonformismo, del saper rompere gli schemi, del saper essere rivoluzionari, del sapersi ribellare, un po' tutte le storie lo riprendono: dal giovane compositore omosessuale che si ribella al conformismo della sua epoca, al nobiluomo che sceglie di lottare per i diritti dei neri, alla lotta di Sonmi contro l'oppressione del regime, ecc...
Anche su questo tema ci sono molte frasi dei personaggi che lo sottolineano:
"Tutti i confini sono convenzioni. In attesa di essere superati. Si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare."
"C'è un ordine naturale a questo mondo e coloro che tentano di capovolgerlo non finiscono bene......Qualunque azione compiate non ammonterà mai a qualcosa di più grande di una singola goccia in un oceano sconfinato." "Ma cos'è l'oceano se non una moltitudine di gocce?".

Molto bello il trucco perchè per ogni diversa epoca hanno praticamente ricostruito i vari personaggi con connotati completamente diversi tanto che alcuni è davvero difficile riconoscerli(ad esempio Halle Barry nel futuro interpreta lo scienziato che toglie il collare a Sonmi, Sixsmith nel futuro interpreta l'archivista nel futuro, il giovane compositore che si suicida fa la parte del venditore di dischi in un negozio della storia successiva).

Bella la musica anche se alla fine sembra essere poco varia e poco utilizzata.

 

Poi vabbè ho trovato bellissima e toccante la scena prima del suicidio del giovane compositore omosessuale:

"Ho guardato il mio ultimo tramonto, goduto la mia ultima sigaretta, non credevo che il panorama potesse essere più perfetto finchè non ho visto quella tua lobbia malandata...  davvero Sixsmith per quanto ridicolo quel coso ti faccia sembrare credo di non aver mai visto qualcosa di più bello...ti ho guardato finquando ho osato farlo...non credo sia stato un colpo di fortuna averti notato io per primo.

Credo che esista un altro mondo che ci attende Sixsmith, un mondo migliore, e io ti attenderò lì...Credo che non restiamo morti a lungo...Cercami sotto le stelle della Corsica dove ci siamo dati il primo bacio. Tuo, in eterno, RF."

 

Il doppiaggio della lingua utilizzata nell'ultima storia forse mi ha lasciato un po' perplesso visto che risulta ridicola e personalmente mi ricorda un po' il linguaggio dell'Armata Brancaleone( :asd:) però ne capisco il senso visto che volevano creare un linguaggio di una tribù in uno scenario post-apocalittico.

 

In definitiva davvero un gran bel film.

Edited by Sbuffo
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Il tema di fondo è quello della reincarnazione cioè della metempsicosi (un concetto non legato ad alcuna religione monoteistica) infatti i personaggi sono gli stessi in varie epoche e le frasi nel film in questo senso sono molteplici

In reltà no, considerarlo un film sulla reincarnazione è dargli una lettura semplicistica.

A "reincarnarsi", se proprio vogliamo usare questa parola, non sono i personaggi, ma la Storia. Quella che tu individui come seconda tematica, cioè la Ribellione a qualcuno/qualcosa (schiavismo / omofobia / lobby petrolifere / privazione della libertà / omologazione / religione) è in realtà il vero "personaggio" che si reincarna - anche se a questo punto dovremmo usare i termine più consono: torna ciclicamente.

Tu noti che i personaggi sono gli stessi in varie epoche, ma ciò non è vero: Zachry nel 2000 e passa e non è certo la reincarnazione del dottore nel 1800, solo perché è interpretato da Tom Hanks. Se proprio vogliamo vedere un personaggio che si "reincarna" (ma, ripeto, sarebbe meglio parlare di ritorno ciclico) è il personaggio Ribelle che di volta in volta è marchiato dal segno della cometa: Adam Ewing, Robert Frobisher, Luisa Rey, Timothy Cavendish, Sonmi-451, Zachry - che non a caso sono interpretati tutti da attori diversi.

Le frasi che tu riporti a sostegno della tua lettura, sono alcune di interpretazione molto ambigua, ma una soprattutto calza più con la mia tesi che con la tua: l'annuncio di Sonmi La nostra vita non è nostra, da grembo a tomba, siamo legati ad altri, passati e presenti, e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro. Con questa frase per me si voleva sottolineare esattamente la ciclicità della storia, non il concetto di metempsicosi.

 

A parte questo, sono d'accordo con tutto ciò che scrivi.

 

Una domanda, avendolo io visto in inglese: com'è esattamente la parlata del futuro? Non ho visto neanche l'Armata Brancaleone, sai, quindi non saprei che pensare. XD Non vorrei che li avessero fatti parlare in barese stretto. Come la descriveresti?

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A me non è piaciuto, troppo lungo e i riferimenti erano contorti, non so se senza effetti speciali

sarebbe ancora un film valido. Come tutti i film americani, temo sempre che si basino troppo (anzi

unicamente) sull'effetto e non sul contenuto: insomma mica ci vogliono tre ore di sparatorie,

sangue e tizi che volano in aria per dire delle cose basilari sul destino e la reincarnazione.

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In reltà no, considerarlo un film sulla reincarnazione è dargli una lettura semplicistica.

A "reincarnarsi", se proprio vogliamo usare questa parola, non sono i personaggi, ma la Storia. Quella che tu individui come seconda tematica, cioè la Ribellione a qualcuno/qualcosa (schiavismo / omofobia / lobby petrolifere / privazione della libertà / omologazione / religione) è in realtà il vero "personaggio" che si reincarna - anche se a questo punto dovremmo usare i termine più consono: torna ciclicamente.

Tu noti che i personaggi sono gli stessi in varie epoche, ma ciò non è vero: Zachry nel 2000 e passa e non è certo la reincarnazione del dottore nel 1800, solo perché è interpretato da Tom Hanks. Se proprio vogliamo vedere un personaggio che si "reincarna" (ma, ripeto, sarebbe meglio parlare di ritorno ciclico) è il personaggio Ribelle che di volta in volta è marchiato dal segno della cometa: Adam Ewing, Robert Frobisher, Luisa Rey, Timothy Cavendish, Sonmi-451, Zachry - che non a caso sono interpretati tutti da attori diversi.

Le frasi che tu riporti a sostegno della tua lettura, sono alcune di interpretazione molto ambigua, ma una soprattutto calza più con la mia tesi che con la tua: l'annuncio di Sonmi La nostra vita non è nostra, da grembo a tomba, siamo legati ad altri, passati e presenti, e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro. Con questa frase per me si voleva sottolineare esattamente la ciclicità della storia, non il concetto di metempsicosi.

 

A parte questo, sono d'accordo con tutto ciò che scrivi.

 

Una domanda, avendolo io visto in inglese: com'è esattamente la parlata del futuro? Non ho visto neanche l'Armata Brancaleone, sai, quindi non saprei che pensare. XD Non vorrei che li avessero fatti parlare in barese stretto. Come la descriveresti?

 

Con reincarnarsi non volevo evidentemente dire che uno debba rivivere la stessa vita o rivivere in una persona uguale, reincarnarsi per me vuol solo dire che inizi una nuova vita o come dice Sonmi si chiude una porta e se ne apre una nuova, ma la nuova persona non dev'essere identica a quella precedente magari può mantenere qualche carattere o qualche profilo o ruolo.

 

Il linguaggio usato era fondamentalmente un linguaggio stile primitivo semplificato del tipo “Credi che qualcuno sente tue preghiere e viene giù da cielo?” però in alcune espressioni alle volte mi suonava un po' ridicolo. :asd:

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@Sbuffo: Ho capito cosa intendevi con metempsicosi. Ma appunto non è quello che c'è nel film, non c'è nessuna vita che rinizia o che ritorna.

Poi sia chiaro, il film si presta a una certa libertà di interpretazione, però quella della reincarnazione mi sembra un po' limitante.

 

Il linguaggio purtroppo era difficile da adattare, ma la frase che riporti come esempio non mi sembra male. Il senso era appunto quello di una semplificazione, quindi l'eliminazione del congiuntivo è perfetta, in questo caso. Poi per il resto non so.

 

@Dogville: Devo ammettere che certi inseguimenti erano un po' troppo lunghi (quello finale nella storia di Luisa Rey, peggio ancora di quelli di Sonmi), ma la tua sembra più la recensione di Vita di Pi o di Avatar! Sei sicuro che stiamo parlando dello stesso film? XD

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Mi sono andato a dare un occhiata a recensione e alla stessa pagina di wiki ma mi pare di non essere l'unico ad averci visto il tema della reincarnazione:

 

Cloud Atlas è un film del 2012 scritto e diretto dai fratelli Lana e Andy Wachowski e Tom Tykwer. Tratto dal romanzoL'atlante delle nuvole di David Mitchell, è un film di fantascienza che intreccia sei storie ambientate in luoghi e tempi diversi. I temi ricorrenti nel film, così come nel romanzo, sono la reincarnazione e il destino, elementi che legano indissolubilmente i personaggi e le situazioni dei sei episodi attraverso numerosi richiami e citazioni interne.

Il film, uscito negli Stati Uniti il 26 ottobre 2012, è arrivato in Italia il 10 gennaio 2013.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Cloud_Atlas

 

Poi ogni spettatore è libero di vederci quello che preferisce visto che nel film non viene fornita una chiara e precisa interpretazione

Edited by Sbuffo
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Certo che da Wikipedia mi aspettavo un riferimento a qualche fonte, per un'affermazione del genere. :/

Comunque lo so che non sei l'unico a darne questa interpretazione, ovviamente. :)

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Bellissimo! I due futuri però non sono originali: quello coreano è quasi uguale a "2022: i sopravvissuti" mentre quello post-apocalittico" mi ricorda "La macchina del tempo". :)

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Ma la storia di Sonmi è un voluto omaggio a Soylent Green (2022: I sopravvissuti), tant'è che quel fillm viene citato da Timothy Cavendish nel suo primo tentativo di fuga... Mi sorge il dubbio che quella battuta sia scomparsa in fase di adattamento/doppiaggio. :/

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Non è una battuta solo del libro, è anche nel film. Solo che io il film l'ho visto in inglese, e temo che in italiano l'abbiano fatta sparire (gli adattatori partono sempre dal presupposto che lo spettatore italiano sia ignorantissimo - per non parlare del fatto che l'adattatore stesso potrebbe non conoscere Soylent Green).

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@@quint non ricordando la battuta dell'originale non avevo capito. In effetti senza la frase ripresa nel nuovo film, lo spettatore che conosce "2022: i sopravvissuti" potrebbe pensare che sia plagio.

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Ragazzi beccatevi queste due stupende canzoni tratte dal trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=1UvSoNHTl30
http://www.youtube.com/watch?v=axDpJe9pwEM
 
Io però del film non ho capito delle cose.

Ci sono delle sovrapposizioni di personaggi delle varie epoche o sbaglio? Tipo Hale Berry negli anni '70 non era il compositore omo nel passato? Vuol dire che il suo ragazzo lo reincontra in un'altra forma? Ditemi di sì, vi prego. *_*
E dove potrei trovare una lista di tutte le reincarnazioni?
Poi, cosa deve fare Hale nel centro sulla montagna? Perché era di vitale importanza? Non aveva detto che la gente sull'altro pianeta stava esaurendo le risorse? Dalla fine non sembrava.

 

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Io però del film non ho capito delle cose.

Ci sono delle sovrapposizioni di personaggi delle varie epoche o sbaglio? Tipo Hale Berry negli anni '70 non era il compositore omo nel passato? Vuol dire che il suo ragazzo lo reincontra in un'altra forma? Ditemi di sì, vi prego. *_*
E dove potrei trovare una lista di tutte le reincarnazioni?
Poi, cosa deve fare Hale nel centro sulla montagna? Perché era di vitale importanza? Non aveva detto che la gente sull'altro pianeta stava esaurendo le risorse? Dalla fine non sembrava.

Allora:

Le interpretazioni sono molteplici. Io personalmente ritengo scorretto parlare di reincarnazione, perlomeno nel senso classico di trasmigrazione di un'anima dal corpo di un defunto a un nuovo nato. Semmai, c'è la riproposizione di eventi e soprattutto di una figura simbolica che è quella del ribelle, che lotta contro le ingiustizie. Questo Ribelle è il pesonaggio che in ogni epoca ha il marchio della cometa: quindi sì, Robert Frobisher (il compositore) e Luisa Rey (la giornalista) sono lo stesso personaggio (inteso simbolicamente), ma non sono la stessa anima.
Questa, ripeto, è la mia opinione. C'è anche da dire che Timothy Cavendish, considerata l'età, sarà nato più o meno negli stessi anni di Luisa Rey, quindi mi sembra evidente che non possono essere l'uno la reincarnazione dell'altra.
Quello che doveva fare "Hale" (Meronym, in quel momento) nella montagna, era mandare un messaggio verso le colonie terrestri nello spazio. Non mi ricordo quando e come lo dice, ma so che non ho mai avuto dubbi al riguardo, quindi evidentemente in qualche momento deve pur averlo raccontato. :asd:

 

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@quint

 

Ma non è possibile! °_° La storia si basa proprio sull'amore dei protagonisti che si ripropone in ogni epoca. Poi è anche ciò che ha detto Sonny: ciò che facciamo nel passato influirà sul presente e sul futuro.
Non ho capito la questione del compositore e la giornalista: effettivamente lui muore giovane e lei nasce dopo. :P

 

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@Pix: Ma stiamo parlando dello stesso film? XD

No, la storia si basa su una vicenda di ribellione che si ripete in sei epoche diverse, e ogni riproposizione influenza la successiva (ne è proprio ispirazione, anzi).
Quella mia dimostrazione dell'impossibilità della reincarnazione non riguardava il compositore e la giornalista, ma la giornalista e l'editore anziano: è evidente che quest'ultimo (circa settantenne se non di più nel 2012) non è nato dopo la morte della giornalista (trentenne negli anni '70). Ora, se loro due non sono reincarnazioni pur essendo i protagonisti delle rispettive storyline, perché dovrebbero esserlo la giornalista e il compositore?

 

Gli schemi di Sbuffo sono ottimi per rendersi conto di chi interpretava chi, soprattutto il secondo, ma insisto nel dire che non riguardano reincarnazioni di sorta (con buona pace di quel che dice appunto quel secondo schema - ripeto: Timothy Cavendish non può essere nato dopo la morte di Luisa Rey).

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Ma sì che sono "spiriti" nuovi ogni volta. Ripeto, ce ne sono almeno due che sono vivi contemporaneamente (Luisa Rey e Timothy Cavendish), quindi è chiaro che non possono essere uno la reincarnazione dell'altra. E di certo non c'è alcuna reincarnazione secondo la linea dei personaggi interpretati tutti dallo stesso attore/attrice.

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Secondo me invece può anche essere la reincarnazione dello stesso attore.

 

Cmq ogni persona rimane perfettamente libera di interpretarlo come meglio crede visto che nel film non si fornisce una chiara interpretazione allo spettatore.

Edited by Sbuffo
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