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Prima che sia notte [Film]


Ainelif

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Sabato scorso, giornata mondiale contro l'AIDS il canale Iris ha trasmesso degli interessantissimi film a tematica gay e sull'AIDS, uno dei quali mi è piaciuto particolarmente, Prima che sia notte .

 

Tratto dalla vita del poeta e romanziere cubano Reinaldo Arenas nato nel 1943 ed interpretato dall'attore di Non è un Paese per Vecchi Javier Bardem (marito tra l'altro di Penelope Cruz), il film è del 2001.

Il film si apre con l'infanzia di Reinaldo, nella povera campagna cubana a cavallo tra gli anni '40 e '50 quando viene a contatto con la propria omosessualità, l'infanzia del poeta è relativamente felice, dopo il 1952 con la presa di potere di Fulgencio Batista che diviene dittatore cubano e la situazione economica della famiglia di Arenas peggiora così sono costretti a trasferirsi all'Avana vendendo terreni e proprietà. Il futuro poeta e scrittore appoggia la Rivoluzione cubana, i castristi cominciano ad organizzarsi contro il regime filo-americano di Batista come molti giovani cubani che erano stanchi di essere una colonia statunitense, l'Avana infatti era la capitale dei casinò dopo Las Vegas nel mondo di allora, oltre che dei bordelli, completamente dominata da compagnie economiche straniere e americane e si dice che lo stesso Batista avesse legami con la mafia. Di fronte a questa situazione di corruzione insostenibile si scatena nel 1959 la Rivoluzione che abbatte il regime ma ne instaura un altro: quello socialista di Fidel Castro. Arenas che appoggiava la Rivoluzione si rende ben presto conto che il regime castrista divenuto marcatamente "social-comunista" per liberarsi dal giogo americano alleandosi con l'URSS vede alcune minoranze "sociali" come nocive per una nazione socialista, come per Stalin e altri dittatori filo-sovietici l'omosessualità era una perversione/degenerazione partorita dalla decadenza della società borghese e capitalista e andava pertanto annientata o repressa, nei successivi anni cominciano i processi farsa, le fucilazioni sommarie, le incarcerazioni e persecuzioni di cui è vittima lo stesso Arenas che comincia a prendere contatti con la "resistenza" cioè gli anti-castristi non del tutto americanisti ma contro il regime del Lider Maximo (soprannome di Castro), Arenas nel corso degli anni '60, decennio fulcro del film e della sua vita con l'omofobia governativa ad un certo punto i suoi stessi amici gli voltano le spalle per paura e timore del regime, lui fugge alla stregua di un criminale per non essere preso dalla polizia e vive sulla propria pelle la tortura e la prigione (dove l'intrepido Johnny Depp interpreta un carceriere castrista omofobo e pure un travestito del carcere per omosessuali, e quando l'ho visto sono morto dalle risate  :haha: ). La particolarità del film è che sembra rappresentare un po' dal mio punto di vista l'Italia degli anni '90 e 2000, quando si comincia lievemente a parlare di omosessualità e gay repressi o bisessuali vivono la propria sessualità al buio, impauriti che la società venga a sapere di cosa sono e che possa emarginarli e ridicolizzarli. Arenas frequenta uomini che sono sposati, hanno figli, uomini che fanno i machi latini con lui ma in pubblico vanno apertamente con donne (e sono bisessuali). Alla fine come ho scritto sopra viene arrestato nel 1973, tenta inutilmente con una camera d'aria di superare via mare lo stretto tra Cuba e Florida, e poi la mongolfiera preparata per una fuga è rubata da un amico "traditore", tenta addirittura di fuggire nella base americana di Guantanamo. Nel 1980 il governo castrista decide di lasciar espatriare gli individui ritenuti scomodi e nocivi per il paese, quindi oltre a delinquenti e malati mentali anche gli omosessuali e oppositori politici, Arenas finalmente espatria ed emigra negli Stati Uniti stabilendosi a New York dove però le difficoltà non cesseranno per l'acuirsi della malattia appena presa da lui poco prima: l'AIDS. Si rende visibile ai media come omosessuale anti-castrista e come oppositore politico.

 

Mi ha colpito i quattro tipi di omosessuali per Arenas nel film:

 

 "Primo Tipo": gli omosessuali "che si fanno prendere per il collo", troppo visibili e soggetti ad avere noie con la collettività;

 "Secondo Tipo": quelli "normali", "che non rischiano e che vivono con altri omosessuali";
 "Terzo Tipo": quelli "nascosti", coloro che disconoscono o celano a loro stessi la propria condizione, conducendo spesso una vita familiare ordinaria, pur avendo incontri sporadici con persone dello stesso sesso e "che censurano gli altri omosessuali";
 "Quarto Tipo": quelli "regali", gli omosessuali altolocati, considerati intoccabili e che vivono indisturbati.

 

Ve lo consiglio vivamente da vedere, bellissimo.

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bellissimo film l'ho visto anche io

 

 

uno splendido affresco della ipocrita Cuba comunista

 

meravigliose le inquadratura dell'Avana barocca ed ispanica.

 

 

 

il giorno dopo di averlo visto ho incontrato un bellissimo ragazzo coi baffetti: sembrava uno dei gay chicanos del film...

 

invece non era ispanico, ma russo .

 

e per fortuna mi sono accorto che dà molta importanza ai preservativi (anche in questo caso una rassicurante differenza col protagonista del film,,, che purtroppo muore di AIDS)

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Film molto bello. Una magnifica rappresentazione di un mondo che non considerava nessuna libertà personale inclusa quella sessuale. Javier Bardem inoltre in questo film è strepitoso. Grande interpretazione!!!!!!

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beh non vorrei fare l'anticomunista viscerale...

 

da quel che mi raccontano gli amici che hanno la passione per i cioccolatini 

 

nella Cuba di Fidel vige la stessa ipocrisia dei paesi islamici mediterranei (prima dell'ondata fondamentalista)....

 

 

puoi fare un pò quel che vuoi di nascosto

 

se fai marchette e prendi dollari dai turisti americani è anche meglio: fai entrare valuta pregiata nel paese.

 

ma se lo dichiari in pubblico passi i guai

 

e se alla rivendicazione della libertà sessuale unisci la critica al regime comunista allora per te sono veramente cazzi amari. 

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