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Qual è il momento in cui si passa da "ci stiamo frequentando" allo "stiamo insieme"?


DoctorNievski

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DoctorNievski

Era da un po' che non aprivo un post, e per di più questo è il primo in questa sezione (fatevi delle domande..ahahaha.. XD).

 

Bene,la questione è questa: eliminate le storie di una notte,avventure e affini..ecco..concentriamoci su quelle che nascono con le intenzioni di diventare qualcosa di stabile (non la storia della vita o l'amore eterno..ma, appunto, quella che può essere definita una relazione normale,sana..)..

 

Qual'è il momento che definisce il momento in cui si passa da "ci stiamo frequentando" a "stiamo insieme"??

 

Il primo bacio?La prima volta che si va a letto insieme?..

 

Ed avete mai avuto il bisogno di definirlo chiaramente, o le cose si sono semplicemente evolute fino a diventare - appunto - una relazione?..

 

a voi la parola..io mi esprimerò più in la.. :D

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Il primo bacio…

La prima volta che si va a letto insieme. E la seconda, e così anche il secondo bacio, e la terza notte insieme, e così via…

Oltre a questo aggiungici una naturale condivisione delle giornate, tipo del sapere come ti è andata, del tuo voler sapere come mi è andata, del “fare” insieme, dapprima in punta di piedi, poi, in modo sempre più presente. Mettici il discutere anche di un mio casino, magari lavorativo o scolastico, di un tuo casino magari differente…

E mettici che ad un certo punto lo si sente, perché da parte di entrambi si è in equilibrio, si ha la sensazione di stare sullo stesso pianeta, sulla stessa lunghezza d’onda; l’altro ormai fa parte della nostra vita, e viceversa. E ci si sente bene, a proprio agio, al sicuro.

 

A me è sempre andata più o meno così e non ho sono mai arrivata alla domanda diretta “stiamo insieme?”. Piuttosto, parlando dell’altro (o l’altro riferendosi a me verso terzi), mi è succeso di usare il termine “mio compagna/o”. Mi sono limitata a sorridere, e viceversa, e a rendermi effettivamente conto che ero diventata una fidanzata.

 

 

(spero di esser stata chiara, stasera son cotta di febbre)

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Io credo che in una storia c'è un momento in cui la persona che ci è a fianco, diventa in qualche modo un elemento importante nel "presente", aldilà del discorso dell'innamoramento o dell'amore. Quando "ti va" che la persona ti sta a fianco aldilà del piacere contingente del sesso e/o della compagnia. Quando non ti sembra ne stupido ne "rituale" sentirlo e farti sentire, sia pure con un sms.

 

Allora io credo che tu non stia più semplicemente "frequentando" chi ti affianca. E se capita alla persona a fianco a te "lo senti". Senti che lui/lei agisce come te, che c'è questa voglia di vedere come andrà a finire. Allora "state insieme".

 

Questo è indipendente dalle volte che hai fatto sesso o che ti sei baciato. Mi ricordo che con il mio ex, "stavamo insieme" prima ancora di frequentarci come compagni, per assurdo, ed era capitato subito, fin dal secondo o terzo aperitivo "da amici" che prendavamo insieme. Lo capii quando, dopo una giornata di lavoro stancante, mi invitò a casa sua e mi preparò la cena e per me fu naturale che me la preparasse.

 

Quando ci baciammo e facemmo sesso per la prima volta, fu tutto estremamente naturale e consequenziale, nonostante per me fosse "la prima volta con un uomo"...

 

Dio, quanto l'ho amato.. :)

Edited by korio
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Premetto che non ho mai avuto una relazione per cui parlo da "inesperto" :p..

 

Però, a mio parere, è una cosa estremamente soggettiva. Non esiste un momento particolare, applicabile a qualsiasi caso, che separi la "frequentazione" dalla "relazione" , tant'è vero che ,come dici tu, alcuni hanno bisogno di definirlo, altri no.

 

Ciò che fa la differenza è un "qualcosa" che si sente, anzi, che entrambi sentono dentro di loro; può nascere durante il primo bacio, come dopo la "prima volta", oppure anche più in là... e questo qualcosa è l'amore.

Allora capisci che chi ti sta vicino, in qualche misura ti completa...lo capite, entrambi. E il rapporto muta.

 

Senza amore, secondo me, il rapporto è più una "particolare amicizia" piuttosto che una storia..

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Qual'è il momento che definisce il momento in cui si passa da "ci stiamo frequentando" a "stiamo insieme"??

Ed avete mai avuto il bisogno di definirlo chiaramente, o le cose si sono semplicemente evolute fino a diventare - appunto - una relazione?..

Credo che la risposta sia molto semplice. Quando non dici piu' alla tua amica del cuore che stai frequentando qualcuno, ma glielo presenti. Una relazione va in qualche modo ufficializzata, fosse anche solo informalmente.

Non credo che una relazione sia un fatto privato fra due persone, ha sempre un carattere anche sociale.

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Qual'è il momento che definisce il momento in cui si passa da "ci stiamo frequentando" a "stiamo insieme"??

 

 

il momento preciso non ho idea quale sia, ma di una cosa sono abbastanza sicuro: si capisce davvero solo dopo, quando ci si è lasciati :(

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@@DoctorNievski In generale, questo genere di domande ha senso quando si percepisce una "disparità" di visione da parte dei due componenti della coppia nascente. Se uno sente il bisogno di chiedersi esplicitamente "stiamo insieme o no?" è perchè teme di avere una visione della relazione diversa rispetto a quella dell'altro. Altrimenti la domanda non sorge, perchè viene tutto spontaneamente ... ad un certo punto ci si rende conto dell'importanza che ognuno ha nella vita dell'altro, che si sente l'esigenza di "stare insieme", nel senso proprio di "essere insieme", mano nella mano per le strade della vita (come nel mio avatar :-) )

Edited by wasabi
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ho modificato il titolo per far capire anche ai poveri cristi che non hanno il tempo di leggere ogni riga.

 

per quanto mi riguarda si è passato dalla frequentazione allo stare insieme ufficialmente...quando ce lo siamo detti. se dovesse essere tacito per ogni roba che si fa giro, avremo mille fidanzati.

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Per me è quasi sempre stato il primo bacio.

Con la mia ragazza attuale è stato un pò così ^_^ ci siamo frequentate più possibile finchè eravamo così attratte l'una dall'altra che ci siamo baciate :) e questo era un pò come confermare l'amore che stava nascendo e la voglia di passare da una semplice frequentazione a essere una coppia :D non ci siamo mai chieste "vuoi essere la mia ragazza?" lo siamo semplicemente diventate. Sempre più unite col tempo che passa e siamo ancora insieme ^^

 

Certo dopo il bacio è venuta la prima volta, la prima volta che abbiamo dormito insieme...ecc. però il momento in cui ci siamo dette "stiamo insieme" è stato dal bacio in poi

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Per quanto mi riguarda, col mio attuale ragazzo non c'è stato un momento preciso. Abbiamo iniziato a frequentarci, e poi abbiamo deciso a posteriori, a mente fredda, che stavamo già insieme da prima del momento di deciderlo. Abbiamo individuato come inizio della storia il primo bacio (evento significativo). Ritengo che abbiamo fatto bene, non abbiamo forzato nulla e abbiamo visto crescere i sentimenti fino a stabilire qualcosa di duraturo, riconoscendo un inizio antecedente.

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Per me non esiste un momento, e se dovesse mai esserci, è quando senti che ti manca, che lo cerchi, che ogni minuto è nella tua mente.

C'è chi invece vuole sentirselo dire...ed è quello che mi è successo cn la mia ultima relazione, la fatidica domanda: "ma noi stiamo insieme?"

hahaha...ci sn rimasto un pò, ma gli ho detto che per me eravamo già insieme.

Per precauzione, parlane, così tagli la testa al toro.

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Io la penso come il buon @@korio . Io e il mio lui non ce lo siamo mai detti.. è stato tutto un naturale avanzamento del rapporto.

Tant'è che ricordo che un giorno, in treno, gli chiesi "Ma quindi noi siamo fidanzati?"... e lui mi disse "beh.. si".... e io "ma da quando?" :D

E alla fine, per "fissare una data" abbiamo scelto quella di quando ci siamo incontrati per la prima volta. Doveva essere un banale incontro di sesso... e dopo 12 anni siamo ancora qui ...

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Noi, per "fissare una data", abbiamo scelto quella della prima volta in cui siamo finiti a letto (che, tra l'altro, ricorrerà tra pochi giorni). In realtà, si potrebbe retrodatare l'inizio della nostra storia di alcuni mesi, perchè eravamo innamorati da tempo, ma diciamo che, dopo quel fatidico giorno, non ci sono più stati dubbi, è stato un "punto di non ritorno".

Non ci siamo mai detti le parole magiche "Adesso stiamo insieme", diciamo che la formula che ha sancito questa volontà è stata pronunciata sempre quel giorno ed è stata più o meno: "Voglio fare l'amore con te per sempre".

Edited by wasabi
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beh...io non ho mai definito le cose...cioè...è venuto tutto molto naturale...non abbiamo mai detto: "Da oggi noi due si sta insieme!".... :) ma potrebbe essere che siamo state un caso a parte :D

 

La data del nostro anniversario, l'abbiamo fatta "partire" dalla prima volta che ci siamo dette "mi sono innamorata di te" :girlinlove: e a gennaio saranno 7 anni che ce lo diciamo! :wub:

Edited by ladynoir23
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Beh, secondo me ti accorgi che la relazione è diventata "qualcosa in più" quando ti accorgi che senza di lui/lei ti senti perso/a, ti manca tantissimo...poi dopo la cosa diventa ufficiale la prima volta che ci si bacia (per me) e ufficialissima quando si va a letto insieme.

Edited by Kador88
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DoctorNievski

Ecco,avete esattamente toccato i punti che mi premevano (macchebravinichesiete!..)

 

Siamo partiti a razzo, pur mettendo in chiaro da subito che io non avevo intenzioni di avere un'avventura di una notte..dopo la prima settimana io ero super confuso proprio perchè era accaduto tutto in fretta, in maniera più intensa del previsto..

 

Poi sono passati i giorni..e le settimane..e abbiamo iniziato a darci spazio per tutto il resto: uscire a farci la spesa per poi preparaci la cena, guardare film insieme quasi ogni sera e perderci a cogliere le apparizioni di Hitchcock nei vari film, guardare frankenstein junior anticipando ogni battuta..e poi de andrè, guccini, battiato..e il ristorante cinese, quello messicano, ed il kebab con le cipolle ed i peperoni, da buoni camionisti quali sembriamo.. *__*

 

Nonostante questo nessuno definisce l'altro il proprio ragazzo, o il proprio fidanzato..e fino a qui tutto normale volendo (ovvero, non è la questione "linguistica" a fare la differenza..)..

 

La vera questione credo sia proprio quella toccata da @wasabi: il dubbio che un aspetto di una relazione non sia definito fin quando non ci diremo che stiamo insieme: la fedeltà reciproca...

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@@DoctorNievski , non sarà una dichiarazione di intenti a farvi essere più fedeli o più insieme.

Però se ne senti la necessità chiediglielo, digli "sei il mio ragazzo". Se lui scappa, allora hai sottovalutato qualche problema, altrimenti questione risolta...

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DoctorNievski

La necessità di definire il rapporto (dopo due mesi comunque - quindi un tempo sufficiente per capire se esistono i pressupposti per costruire qualcosina..), è secondaria proprio al mettere un paletto, per così dire..e quindi implicitamente accettare la fedeltà l'uno nei confronti dell'altro..

 

[ma dico,mi ci trovo solo io in queste situazioni, o sono io fatto male??.. XD]

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@@DoctorNievski Se hai questo cruccio parlane, direi che non c'è niente di male, anzi...

Potresti iniziare dicendo che tu lo consideri il tuo ragazzo e che senti di volergli essere fedele,

vedi un po' cosa dice lui ...

Edited by wasabi
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Da come descrivi il tuo rapporto con lui sembrate due persone che stanno insieme.

La fedeltà reciproca potrebbe essere un "problema" anche se vi foste detti: "stiamo insieme". Questo perché, ipotesi, lui potrebbe anche essere tipo da coppia aperta. Possibile che non abbiate mai toccato l'argomento?

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Fino adesso mi è capitato di chiederlo solo due volte: nel primo caso ad una ragazza che stavo frequentando da un mese, nel secondo ad una ragazza che conoscevo da almeno tre anni e con la quale avevo un certo tipo di legame/interesse (altalenante) da circa un anno e passa.

La prima confermò il vedermi come "ragazza" - tant'è che poi stettimo assieme per un po' - mentre la seconda, che aveva detto di amarmi ed era anche abbastanza presa, non se la sentì di impegnarsi e sparì nel giro di qualche settimana.

 

Questo per dire che: non credo esistano dei pattern giusti per dare per scontato o meno un rapporto, perché può anche capitare che proprio la situazione che più ci appare definita soffra in realtà di un equilibrio davvero precario (e pronto a rompersi di fronte al famigerato "Ma noi stiamo assieme?").

Di sicuro delle situazioni di condivisione quotidiana o quasi possono essere un segnale più incoraggiante del vedersi ogni tot e/o avere ben poco da dirsi, ma il fare una domanda simile presuppone anche un dover prendere coscienza di una certa quotidianità o chimica, per non parlare del modo in cui si considera l'altro/a in un contesto ben più ampio del semplice condividere uscite/hobby/letti/muri.

 

Alla fine penso che per "stare assieme" si dovrebbe essere soprattutto allineati nel vedere l'altro/a come partner e non semplice frequentazione, come penso che la fedeltà reciproca possa sussistere anche senza l'etichetta di una data ufficialità (ma perché si è talmente presi che ci si guarda in giro poco o niente).

E in riferimento alla mia frase tra parentesi:

 

La necessità di definire il rapporto (dopo due mesi comunque - quindi un tempo sufficiente per capire se esistono i pressupposti per costruire qualcosina..), è secondaria proprio al mettere un paletto, per così dire..e quindi implicitamente accettare la fedeltà l'uno nei confronti dell'altro..

 

Un conto è voler definire una relazione per chiarezza verso se stessi, il rapporto in sé e anche per le implicazioni puramente sociali, mentre un altro è il volerlo fare, soprattutto, per mettere le cose in chiaro su un dato versante.

Ad un "ma stiamo assieme" o un dare per scontato qualcosa, credo sarebbe preferibile nel tuo caso dire "Ti vedo come un ragazzo, sto bene con te e non frequento altri..." e da lì capire cosa prova lui.

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La necessità di definire il rapporto (dopo due mesi comunque - quindi un tempo sufficiente per capire se esistono i pressupposti per costruire qualcosina..), è secondaria proprio al mettere un paletto, per così dire..e quindi implicitamente accettare la fedeltà l'uno nei confronti dell'altro..

 

[ma dico,mi ci trovo solo io in queste situazioni, o sono io fatto male??.. XD]

 

Secondo me il problema è che nel tuo rapporto ci sono degli elementi che non hai chiarito, che speri di poter affrontare dicendo "stiamo insieme", ma che invece sono altri. Non è l'aspetto formale che determina la qualità di un rapporto, e non sono le etichette a definire i sentimenti.

 

La fedeltà non è stabilita dall aver messo il paletto "stare insieme" o no. E' stabilita dal sentimento, dalla volontà di stare insieme ad un altro. Se l'altro ti vuole tradire lo farà sia che "state insieme" sia che non state insieme.

Però se con lui avevate un accordo, oppure se lui è il tipo che contemporamente a te sente altre persone, e a te non sta bene, digli questo.

 

"Stare insieme" con qualcuno è anche la possibilità di dire quello che sentiamo non vada bene, o che temiamo succeda. Queste cose sono da dire. Da chiarire.

 

Però, scusami se mi permetto, secondo me il problema qui è che tu non ti senti sicuro di quello che stai vivendo. Che ti senti ancora "sull'uscio" con lui, aldilà di come state vivendo la storia (e mi pare che la state vivendo bene) e non è chiaro se sei tu che non sei sicuro di entrare oppure se è lui che non lo senti sicuro di volerti fare entrare. E secondo me su questo dovresti rifletterne e poi parlarne con lui.

In questo caso, allora chiedere "se stiamo insieme" significa "mi ami almeno un po'?". E' questo che vuoi chiedere?

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DoctorNievski

 

Un conto è voler definire una relazione per chiarezza verso se stessi, il rapporto in sé e anche per le implicazioni puramente sociali, mentre un altro è il volerlo fare, soprattutto, per mettere le cose in chiaro su un dato versante.

Ad un "ma stiamo assieme" o un dare per scontato qualcosa, credo sarebbe preferibile nel tuo caso dire "Ti vedo come un ragazzo, sto bene con te e non frequento altri..." e da lì capire cosa prova lui.

 

Vedi, credo che sia l'insieme delle cose..cioè dare un filo di definizione in più a sto rapporto (che per quanto proceda bene, ha ancora dei margini sfumati, diciamo..)..

 

La questione "altri", fa parte di queste sfumature..ed una serie di piccole cose hanno riacceso i miei (maledetti) dubbi sul fatto che ci possano essere altri [dubbi poi puntualmente smentiti ogni volta che in qualche modo se ne parla, in maniera più o meno diretta..)

 

@@korio anche questo punto è interessante (non c'avevo mai dato più peso di tanto - ti nomino mio consulente di coppia XD)..cioè, ho vissuto dieci giorni in cui appena io ero libero, lui mi diceva di raggiungerlo a casa sua (per prerpararci la cena, passare la serata insieme o uscire..)..poi i suoi coinquilini sono tornati, e il non avere la casa libera ha avuto ripercussioni su questo tipo di cose..questa settimana ad esempio ci siamo visti solo na volta..

Credo il vero problema non sia il timore di non essere ricambiato (o non esserlo adeguatamente), ma sia la discontinuità..

 

Ps: e l'essere una persona un po' insicura, non dimentichiamo questo aspetto.. XD

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ad un certo punto ne abbiamo parlato e abbiamo fissato una data a caso XD

cmq la decisione è stata presa quando ci siamo accorte che nessuna delle due avrebbe mai frequentato altre ragazze, perché eravamo troppo prese ^^

 

Lfn B)

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La questione "altri", fa parte di queste sfumature..ed una serie di piccole cose hanno riacceso i miei (maledetti) dubbi sul fatto che ci possano essere altri [dubbi poi puntualmente smentiti ogni volta che in qualche modo se ne parla, in maniera più o meno diretta..)

 

E' per questo che ti consiglio di parlarne in maniera molto chiara: per come la vedo io, certe situazioni o finiscono col delinearsi col tempo o, personalmente, devo almeno capire in quale situazione mi sto trovando; poi nulla mi vieterebbe di continuare a frequentare l'altra anche in caso di risposta "negativa", ma tutto sta a saperlo.

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