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Obama di nuovo presidente.


Cradle

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Obama si aggiudica il bis

"Grazie America, 4 anni ancora"

 

 

(AGI) - Chicago (Illinois), 7 nov. - Barack Obama si aggiudica il bis alla Casa Bianca ed e' festa grande tra le migliaia di elettori democratici al McCormick Place di Chicago, dove i sostenitori dell'Asinello attendevano i risultati della notte elettorale. La nervosa attesa dell'esito, rimasto in bilico fino all'ultimo, si e' sciolta gradatamente man mano che arrivavano i dati, e la Pennsylvania, il Wisconsin, il New Hampshire finivano nella lista 'blu' di Obama. La gente ha cominciato ad abbracciarsi mentre i risultati sfilavano sui grandi schermi televisivi che fiancheggiano il palco dove il presidente rieletto fara' il suo discorso della vittoria. Sul posto, c'e' il sindaco di Chicago, l'ex braccio destro di Obama, Rahm Emanuel: "Tutti parlano della coalizione (che ha rieletto il presidente), una coalizione 'pesante' nel senso delle minoranze e delle donne", ha fatto notare. "Ma l'Iowa, pesantemente bianco, pesantemente anziano, sembra essere andato ugualmente a Obama. Penso che si dovrebbe guardare alla realta' delle cose...".

Obama riconquista la Casa Bianca con un margine di vantaggio inferiore rispetto al 2008, ma al termine di una battaglia estremamente combattuta e la piu' costosa della storia. Secondo le proiezioni, il presidente e' riuscito a conquistare la Pennsylvania (dove Romney era stato varie volte proprio nei giorni finali della campagna elettorale) e il Michigan, tradizionalmente Democratico, ma dove Romney e' nato e cresciuto e dove il Gop aveva investito un notevolissimo sforzo finanziario. Romney, che -secondo i suoi strateghi- aveva in tasca 300 'grandi elettori', in realta' e' riuscito a sfilare dalla mappa 2008 di Obama solo l'Indiana (che del resto i Democratici davano per persa da tempo) e il North Carolina, che tra gli 'swing States' era quello dato con quasi assoluta certezza ai repubblicani. Per lui, la soddisfazione di aver fatto meglio del suo predecessore, il senatore John McCain, nel 2008, ma di poco. Da notare, infine che il Congresso rimane spaccato e questo ostacolera' di sicuro la soluzione del nodo del 'fiscal cliff' (il taglio degli sgravi fiscali e l'aumento delle tasse che scattera' automaticamente il 1 gennaio 2013 senza un accordo bipartisan): ai repubblicani rimane il saldo controllo della Camera, ai Democratici il Senato.

OBAMA SU TWITTER, "GRAZIE A TUTTI

"Tutto questo e' accaduto grazie a voi: grazie a tutti": cosi' Barack Obama saluta su Twitter la sua riconferma alla Casa Bianca. Come sempre, Obama ha firmato i suoi messaggi con il tradizionale acronimo del suo nome 'Bo' e subito il suo messaggio e' stato 'ri-twittatto 88mila volte. "Quattro anni ancora", ha scritto il presidente. "Siamo tutti insieme: cosi' come abbiamo fatto campagna e cosi' come siamo. Grazie".

Obama ha postato sul suo account anche una foto d'archivio in cui abbraccia la First Lady Michelle.

La Cnn attribuisce a Obama 281 grandi elettori sui 270 necessari mentre Romney si sarebbe fermato a 201. Lo sfidante repubblicano ha chiamato Obama, ammettendo la sconfitta.

Edited by Cradle
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Praticamente abbiamo una fotografia uguale a quella del giorno prima delle elezioni: Obama presidente, il Congresso a maggioranza repubblicana e il Senato a maggioranza democratica.

Edited by Sbuffo
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Fabio Castorino

Una Presidenza Romney sarebbe stata una tragedia per gli USA ed il mondo intero, con il ritorno alle politiche di Bush che hanno causato la crisi.

Come gay sono doppiamente contento perché state pur certi che, se avesse perso, gli omofobi e i clericali, anche di casa nostra, avrebbero iniziato a strombazzare che la sconfitta era da attribuire al suo sostegno ai matrimoni gay (il che sarebbe stato falso, ma sono arrivati persino a dire che la crisi in Spagna è colpa dei matrimoni gay.....)

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Concordo, Romney sarebbe stato una tragedia. Altri quattro anni di Obama, bene così! Comunque almeno una degli altri candidati era interessante...

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In realtà il risultato influirà (fin troppo, ma vabbè, per ora possiamo farci ben poco) anche sulla politica europea e, quindi, italiana.

Spero non solo dal punto di vista economico ma anche da quello sociale (matrimoni gay) /lavorativo (cosa in cui non credo proprio).

Ho sentito pezzi del discorso e mi è piaciuto perchè è stato abbastanza coi piedi per terra.

Vediamo cosa riuscirà a fare in questi altri 4 anni.

 

Quand'è che anche noi avremo un presidente così? (almeno in teoria)

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privateuniverse

Sono contento che abbia vinto Obama perché, dal mio punto di vista, negli Stati Uniti pressoché qualunque democratico è meglio di pressoché qualunque repubblicano. Romney, un robot miliardario,un ex consulente aziendale tagliatore di teste, che da presidente si è opposto a quello che aveva fatto da governatore, e per di più seguace di quella religione kitsch che è il mormonismo, sarebbe stato molto peggio.Sono contento soprattutto per i liberisti di casa nostra, gli economisti tipo Zingales e Alesina che, non a caso, avevano dichiarato che, potendo, avrebbero votato per Romney. Tuttavia, diciamola tutta: Obama è stato un presidente debole e mediocre, che non ha tenuto fede alle promesse che aveva fatto e alle aspettative che aveva suscitato nel 2008, che si è rivelato debole e incapace di uscire dalla trappola in cui l'hanno confinato i repubblicani. Un presidente eccessivamente incline al compromesso, che è stato letteralmente menato per il naso da un Partito Repubblicano ormai in mano agli estremisti di tutte le razze. In politica estera, al di là delle chiacchiere, è stato praticamente indistinguibile dal suo predecessore: non ha avviato nuove guerre ma, undici anni dopo l'attentato alle Torri Gemelle, gli americani si guardano bene dall'andarsene dall'Afganistan; Guantànamo non è stata chiusa, in America Latina gli Stati Uniti hanno guardato dall'altra parte quando in Honduras un presidente progressista è stato rovesciato con un golpe bianco, totale inattività sulla questione arabo-israeliana.

 

Con un bilancio del genere alle spalle, la retorica di Obama, i suoi discorsi generici e "starry-eyed", com'è nello stile della politica degli Stati Uniti, è diventata stucchevole, addirittura nauseante. Ridicoli, poi, i commenti delle televisioni italiane, che denunciano una scarsissima conoscenza della politica degli Stati Uniti e una sudditanza culturale persino imbarazzante. L'esempio più evidente di quest'ultima, in Italia, è l'americano de Roma Veltroni con la sua idiozia e inconsistenza che, non a caso, la notte scorsa ho evitato come la peste nella sua veste di commentatore di alto profilo (incredibile dictu) alla 7.

 

Si sentono sciocchezze veramente inenarrabili. Mentre scrivo, ho tolto il volume alla televisione: al TG3 Napolitano loda il fair play della politica statunitense; parlare di correttezza in un sistema in cui la pratica del gerrymandering è pressoché universale, in campagna elettorale i colpi bassi si sprecano e la competizione politica è governata dalle somme stratosferiche che i candidati sono in grado di spendere ha un che di grottesco. I laudatores della "democrazia" statunitense forse non sanno che una quota significativa delle elezioni per il parlamento federale degli Stati Uniti sono tali solo per modo di dire, perché c'è un solo candidato a causa della rinuncia a presentare un proprio candidato da parte di uno dei due maggior partiti o, anche quando ce ne sono due, uno dei due ha chance di elezione praticamente nulle.

 

Da molti punti di vista c'è ben poco che sia il caso di imparare dagli Stati Uniti. Certo, se fosse stato eletto Romney ci saremmo pure dovuti sorbire il vento di destra da oltre Atlantico; rabbrividisco al solo pensiero di quando Berlusconi si vantava dei suoi eccellenti rapporti con quel misto di minorato mentale e di criminale di George W. Bush e della sua cricca.

 

Meglio Obama di niente.

Edited by privateuniverse
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si concordo anche io penso che per la politica estera Obama sia meglio di Romney, troppo legato al militarismo dei falchi filo-israeliani.

 

un'altra guerra che faccia schizzare a 3 euro al litro la benzina è proprio l'ultima cosa che ci vuole...

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Sembra che quasi tutti ignorino che quasi 1 statunitense su 2 non vuole che sia Obama il proprio presidente.

Comunque sono ovviamente contento anch'io della sua vittoria :asd:

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infatti, al rinnovo del parlamento repubblicani e democratici sono finiti fifty/fifty....

 

più che aver vinto Obama (la cui ricetta economica tutto sommato è fallita) ha perso quel salmone affumicato del suo avversario Romney...

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Beh ma è il sistema elettorale che determina risultati del genere anche

Reagan nel 1984 che vinse in tutti gli stati tranne uno, quello del suo

sfidante e quindi trionfò, ebbe un risultato del tipo 58 a 40.

 

Obama è passato dal 52,9 al 50,4 ma ricordiamoci che Clinton riuscì a

prevalere col 47% e poi col 49% ( fondamentalmente grazie al terzo

candidato Ross Perot, populista di destra ) e fu un presidente di

minoranza per due mandati.

 

L'idea di candidare un mormone per quanto super-annacquato non

credo abbia giovato ai Repubblicani, la linea di politica estera dei Repubblicani

che con Mc Cain e Romney è uscita allo scoperto ( il vero nemico è la Russia,

cosa che a dire il vero era nota ai più informati già durante le presidenze Bush)

lascia fredda la maggioranza degli americani che non ne capisce il motivo

 

Due elementi hanno giovato ai Repubblicani in entrambe queste elezioni, il

pregiudizio della maggioranza della classe media bianca contro le politiche

inclusive di Obama ( in un periodo difficile per tutti il sostegno agli immigrati

latinos agli afroamericani alle donne e ai gay....suscita dei malumori ) ed il fatto

oggettivo che Obama ha letteralmente raddoppiato il Debito Pubblico americano.

 

Romney, sapendo che i voti della prima categoria erano già suoi ha puntato

tutto sul secondo elemento: chi pagherà questa montagna di debito?

Ma aveva contro di sè il fatto oggettivo di provenire da quel mondo finanziario

che aveva determinato la crisi e che gli Americani ritiene responsabile delle

recenti disgrazie. Per questo non è riuscito a cementare una maggioranza

di reazione alle politiche interventiste di Obama.

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ahah "il verso che converte" di Age of empires

 

cosa ho vinto?

 

ops scordavo di dire qualcosa in topic

 

allora si, volevo dire che Opama è molto importante per il mondo contemporaneo :uhsi:

Edited by conrad65
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certo ora che è finita la magia comincia la prova vera:

 

Obama ha fatto una enorme dilapidazione di denaro pubblico per pompare la green economy (fallimento totale) e l'industria automobilistica (un discreto successo).

 

ora gli USA hanno una voragine del debito pubblico... e i Cinesi ne detengono il 75%!

 

 

Obama non ha intenzione di tagliare la spesa pubblica, per cui si preannuncia una ondata di tasse oppure una rassegnazione di fronte all'indebitamento...

 

 

 

a questo si aggiunge che la sua è una vittoria un po artificiale: ha vinto contro un improponibile, una specie di Daniela Santanchè del West...

 

e il suo bottino elettorale è dovuto principalmente a fattori di lobby razziale.

 

i neri hanno votato per lui a prescindere

gli ispanici anche, per ragione di interesse di parte (Obama trasforma i clandestini in cittadini...)

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Veramente l'aspetto etnico dovrebbe spaventare parecchio il Partito Repubblicano.

 

Gli ispanici e i neri votano sempre per la stragrande maggioranza il Partito Democratico(gli afroamericani votano per il 95% i democratici gli ispanici votano per il 75% i democratici) e questi gruppi etnici hanno i tassi di crescita più alti tra tutti i gruppi etnici, sia perchè sono le etnie che fanno più figli sia perchè entrano sempre nuovi immigrati(si pensi gli immigrati messicani che arrivano sempre in gran quantità da sud), mentre i bianchi(che sono il bacino elettorale maggiormente repubblicano) invecchiano sempre di più e fanno sempre meno figli.

Tenendo conto poi che Obama ha intenzione di approvare una riforma sull'immigrazione.

 

Quindi i Repubblicani se non troveranno qualche nuova strategia per recuperare il terreno devono prepararsi a stare all'opposizione per i prossimi 40 anni.

Edited by Sbuffo
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La cosa che mi ha stupito è che Obama ha vinto nettamente, non come nel 2008, ma distaccando comunque Romney più di quanto di pensasse. Prima di parlava di un testa a testa che non c'è mai stato.

Sicuramente conta il fatto che il partito repubblicano parla solo a uomini, bianchi, ricchi e religiosi, così non andranno da nessuna parte.

Sarà interessante vedere chi sarà il prossimo candidato democratico.

Per il resto vi lascio il commento di un luminare:

 

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