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L'indipendenza della Scozia


Ainelif

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Il primo ministro britannico David Cameron ha incontrato il primo ministro scozzese Alex Salmond nella sede del Parlamento scozzese ad Edimburgo firmando un accordo che darà il via al referendum sull'indipendenza della Scozia dal Regno Unito.

Il referendum si terrà nel 2014, probabilmente per il 700esimo anniversario della battaglia di Bannockburn, quando gli scozzesi guidati da Robert the Bruce sconfissero gli inglesi.

 

Se al referendum vincesse il Sì, la Scozia tornerebbe ad essere una nazione indipendente dopo 300 anni di unione con l'Inghilterra e il Galles. Scozia e Inghilterra sono state sotto un unico monarca dal 1603 e hanno condiviso un unico parlamento dal 1707. Nel 1999 in seguito ad un referendum la Scozia ottenne un proprio parlamento, ora guidato dal Partito Nazionale Scozzese. Non si sa se una Scozia indipendente entrerebbe nell'Unione Europea.

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Mah...per me potrebbe anche uscire tutto il Regno Unito dall'Unione Europea, di fatto non so se ci siano mai stati veramente.

 

Tanto per dire il Regno Unito è il paese con il maggior numero di opt-out cioè il Regno Unito ha ottenuto l'esclusione da alcuni trattati o legislazioni comunitarie, ad esempio il Regno Unito non ha aderito all'Euro, non ha aderito al Trattato di Schengen per la libera circolazione di merci e persone e non ha aderito alla Carta dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea affinchè non fosse giuridicamente vincolante nel Regno Unito.

 

In generale il Regno Unito è un ostacolo all'Unione Europea, è più di intralcio che altro.

 

Perchè probabilmente si sono sempre sentiti una cosa terza rispetto all'Europa se non per certi versi più vicini agli Stati Uniti, sarà forse anche per il fatto di far parte del Commonwealth.

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Non vincerà il si, la maggioranza degli scozzesi non vuole giustamente l'indipendenza, anche perchè si ritroverebbe più povera e isolata.

Io farei la stessa proposta a tutto ciò che in Italia si trova a nord del Po, se se ne andassero per i fatti loro facendo magari il "Grande impero fascista della Padagna" avremo un Italia che si libererebbe della zona mentalmente più bigotta e arretrata e forse avremo un'immagine dell'Italia migliore a livello internazionale, ma dubito che succederà -_-.

Tornado seri penso che la Sicilia e ancora di più la Sardegna abbiano dei diritti storici e politici per chiedere se non un'indipendenza almeno una forte autonomia.

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Mi piace solo ricordare che la Scozia sta portando avanti un

progetto per legalizzare il matrimonio gay. Quindi una sua indipendenza

non dovrebbe essere un grosso problema dal punto di vista dei diritti LGBT.

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Fabius da quando il Nord Italia è la zona piú bigotta e mentalmente arretrata? Ma soprattutto da quando il settentrione nuoce all'immagine internazionale dell'Italia?

 

Ad ogni modo se vi puó interessare stanno cercando di fare un medesimo referendum in Veneto.

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Era chiaramente un'esagerazione provocatoria, che comunque il "profondo nord" sia la zona più bigotta e mentalmente arretrata è abbastanza palese e lo dimostra da tutta una serie di fattori : il voto leghista, l'omofobia diffusa, l'ostilità (eufemismo) verso gli immigrati specie se di pelle diversa... Tutte cose che al centro-sud magari esistono ma sono molto più sfumate e meno visibili.

Non nuoce all'immagine internazionale dell'Italia ma da all'estero l'immagine di un paese dove essere gay o avere un colore della pelle non bianchissimo sia un problema, quando nel restante 75-80% dell'Italia questo non è.

Sulla Sardegna stato indipendente sarebbe invece una cosa possibile, se riescono a vivere bene Cipro e Malta che sono più piccole e con meno abitanti non vedo perchè non possa riuscirci la Sardegna.

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Chiunque attent all'unità del UK, ha il mio biasimo severo.

 

Il patriottismo locale della Scozia, giustificato da una storia, perltro remota, è accettabile,

solo nella misura in cui sia prontamente rimosso in caso di sconfitta.

 

Una Scozia fuori dell'Europa, più fuori ancora di quanto non ci sia attualmente il Regno Unito, a me va benissimo,

in linea teorica, e nel caso opposto, quello di vittoria del separatismo al referendum, spero accada proprio questo.

 

Non intervengo sulle altre considerazioni, che sono OT, se non per dire che in Italia tutte le regioni a statuto speciale

andrebbero abolite, e che mi fa ridere la sola idea di una Repubblica di Sardegna, o di Siciia, o di Padania.

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Nonostante il tutto stia avvenendo pacificamente e democraticamente personalmente, con tutto il rispetto per gli scozzesi, sono sempre stato contrario alle secessioni come alle annessioni. Per quanto riguarda gli opt-out concessi al Regno Unito dall'Unione Europea e a prescindere di come il Regno Unito si serva dell'Ue in modo del tutto utilitaristico c'è un obiezione politica ineludibile che gli inglesi fanno: l'Unione Europea non è un organismo democraticamente eletto e non può quindi contrastare con il parlamento di Westminster (che è sovrano): l'obiezione non è affatto cretina ed è sicuramente attuale di questi tempi

Edited by sugar85
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Per quanto riguarda gli opt-out concessi al Regno Unito dall'Unione Europea e a prescindere di come il Regno Unito si serva dell'Ue in modo del tutto utilitaristico c'è un obiezione politica ineludibile che gli inglesi fanno: l'Unione Europea non è un organismo democraticamente eletto e non può quindi contrastare con il parlamento di Westminster (che è sovrano): l'obiezione non è affatto cretina ed è sicuramente attuale di questi tempi

 

Veramente l'Unione Europea è democratica perchè è dal 1979 che si tengono elezioni democratiche per l'elezione del Parlamento Europeo, e se prima si poteva criticare che contasse poco, anche questo non è più vero dal 2009 con il trattato di Lisbona.

Per altro anche gli altri organi non sono eletti ma hanno un'investitura e una legittimazione indiretta da parte dei governi degli stati membri, così come a livello nazionale in Italia non si elegge il presidente del consiglio,il consiglio dei ministri o il presidente della repubblica, però non vuol dire che l'Italia non sia democratica.

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Fabio Castorino

Personalmente sono contrario sia all'indipendenza della Scozia, che a quella della Catalogna. In un mondo sempre più globalizzato non ha senso creare paesi sempre più piccoli, già Stati come la Spagna o il Regno Unito sono troppo piccoli per la competizione globalizzata, figuriamoci se venissero ulteriormente divisi.

Per quanto riguarda il matrimonio gay, la Scozia sta gà predisponendosi ad approvarlo di sua volontà, pur facendo ancora parte del Regno Unito, quindi non vedo problemi in caso di indipendenza. Qualche pensiero in più me lo darebbe la Catalogna se si staccasse dalla Spagna: continuerebbero ad essere legali i matrimoni gay o c'è il rischio di passi indietro, visto che il partito al governo nella regione (Convergencia i Unio) è di centrodestra?

Edited by Fabio Castorino
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Che il processo vada contro la globalizzazione è, diciamo, lanciato alla cieca.

Uno stato può rendersi indipendente pur rimanendo parte di una globalità condivisa.

La Scozia reclama l'indipendenza da secoli, da sempre negata da madre Inghilterra.

Non stiamo parlando di separatismo ma di un annullamento di un'unione forzata con la mano della guerra così come è stato fatto qui da noi in Irlanda.

Probabilmente sono diventato filopatriottico per cui essendo intollerante al pensiero che la nostra Isola sia per un boccone di un proprietario da sempre egoista e colonialista e che nonostante i tentativi abbia sempre soppresso il tutto con il silenzio politico e con la armi mi pone da simpatizzante verso la Scotia libera.

Del resto non vedo quali problemi possa mai causare. E' un popolo antichissimo con tradizioni e spirito popolare diverso. E' giusto che sia una nazione libera.

 

Per quanto riguarda le regioni a statuto speciale non commento.

Si ignora una gran bella fetta di storia quando si sbologna il tutto con un: non ce n'è bisogno.

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Diciamo che l'esito indipendentista sarebbe il fallimento definitivo della riforma Blair,

che io ho sempre criticato fin dall'inizio perchè un federalismo asimmetrico è - secondo

me - potenzialmente disgregante.

 

D'altronde era una riforma che piaceva alla Lega per gli stessi motivi per cui non è

mai piaciuta a me

 

Per intendersi attualmente gli scozzesi votano in parlamento su leggi che riguardano

gli inglesi, che non hanno un loro parlamento nazionale o regionale come gli scozzesi.

 

E' vero, come evidenzia Isher, che da noi una situazione simile esiste dal 1948

con le regioni a statuto speciale, ma in realtà una ragione vera per garantire forme

di autonomia speciale c'era - e c'è sempre secondo me - solo per la provincia autonoma

di Bolzano. Il resto fu scelta di privilegio ( non pericolosa, ma certo costosa )

 

Comprendo che nell'ottica irlandese una vittoria dell'indipendentismo scozzese

potrebbe rappresentare la scintilla per una progressiva dissoluzione dello UK

e quindi preannunciare una possibile riunificazione irlandese

 

Però la storia d'Irlanda è diversa da quella di Scozia e se - nell'ottica della

riunificazione irlandese - posso comprendere la prima, per lo stesso motivo

non approvo la seconda

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Considero il Regno Unito una nazione molto "particolare". La Scozia ha una certa indipendenza nello stato britannico, data dal forte nazionalismo degli Scozzesi. Occhio, io adoro la Scozia e gli Scozzesi sono uno dei miei popoli preferiti, ho vissuto per un mese e mezzo ad Aberdeen. Pur tuttavia, cosa rientrerebbe in tasca agli Scozzesi da una divisione dal Regno Unito? Non sono un popolo oppresso, sono cittadini britannici e hanno pari diritti agli inglesi, ai gallesi e ai britannici di etnia sikh, indiani, pakistani, thai (di cui lo stato britannico è pieno). Alex Salmond è una persona intelligente, ma appellarsi all'oppressione inglese degli scozzesi avvenuta secoli fa è obsoleto... (per quanto Re Edoardo Plantageneto dovrebbe essere gettato fuori dalla sua tomba, così come Enrico VIII e altri monarchi inglesi tirannici) sono cose accadute nel passato. E sia chiaro, questo non lo dico per simpatia dell'Inghilterra e, ancor meno, nei confronti del governo britannico (viste i suoi ostacoli che oppone alla creazione dell'Europa, visti altri argomenti di politica estera ingerente "all'americana" attuati da UK per anni e anni, ma qui si va off-topic).

 

Personalmente, penso che Cameron stia giocando la carta del referendum per colpire definitivamente l'indipendentismo Scozzese.

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  • 2 weeks later...

Chi si dice contrario ad annessioni e secessioni dimentica che gli stati attuali non sono mica una forma data in natura, ma sono frutto di secoli di annessioni e secessioni.

In realtà poi esistono molti studi sul fatto che proprio oggi - nel mondo globalizzato - conti meno far parte di uno stato territorialmente vasto. Dato che la nostra economia è sempre più slegata dalla produzione materiale, non ho le competenze economiche adeguate, però mi sembra possa avere un senso che anche gli stati più piccoli, facendo rete, possano avere un notevole successo economico (es. Repubbliche Baltiche). Comunque è uno degli argomenti cui si appellano molto spesso i partiti indipendentisti (ad esempio qua c'è uno studio del partito gallese Plaid http://www.english.plaidcymru.org/uploads/downloads/Flotilla_Effect_-_Adam_Price_and_Ben_Levinger.pdf)

 

In ogni caso, se un popolo vuole una forma di libertà e di autodeterminazione e la richiede in maniera pacifica... non vedo perché lo si debba costringere in una non-libertà.

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Fanno bene a indire un referendum. Sarebbe un sogno se lo facessero anche in Italia dato che questo Stato è sorto dall'occupazione piemontese e dalla ferocia espansionistica settentrionale.

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