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Tra megalomania e masochismo


metrosecsual

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Mi capita ancora di scendere a compromessi con il rispetto che nutro per me, e mi capita - per ora, non come in passato, soltanto di pensarlo - di svilirmi, non soltanto nel campo sessuale, ma anche in ambito lavorativo e universitario. Dopo anni di errori, sono arrivato alla conclusione che la felicità sia una costruzione personale, che non devo sforzarmi di piacere ossessivamente per piacere a me stesso. Perché anche se la risposta del mondo esterno sia stata sempre positiva, questo non mi è bastato per crescere la mia autostima, anzi, è stata la mia droga finché ho capito. Quindi mi difendo ora bene dai rimasugli del passato che ora vivono come ombre. Però alterno sempre stati di megalomania, nei quali sono fermo e convinto di poter conquistare qualsiasi campo che decido di fronteggiare, e stati di masochismo in cui cerco l'impossibile per umiliare me stesso e vivere nel dramma.

Forse l'errore che ho commesso è essere convinto di sentirmi completo e poter affrontare una relazione, poiché quando si presenta dipendo dall'idea di appartenere, come se non fossi più mio, come se mi adagiassi all'altro per sperare che mi migliori. Penso che sia il caso di restare un po' da solo, cosa che non ho mai messo in atto. Se penso a questi sei anni non sono mai stato effettivamente da solo, se non qualche mese, uno, o due, ma in una vita quanto è un mese? Meno che niente.

 

Avete mai vissuto questa esperienza?

Edited by metrosecsual
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L'equilibrio sta nel mezzo e quindi a metà strada fra la megalomania e il masochismo. Facile a dirsi, difficile da realizzarsi.

Il punto di partenza sta sempre nel rispetto che abbiamo per noi stessi, nel quanto "ci amiamo", da non confondere con l'egoismo insano. Quindi prima di tutto è necessario prendersi cura di se stessi, stabilizzare l'autostima e poi ci si potrà buttare a capofitto in una relazione con la consapevolezza che noi stessi, il proprio "io" è così granitico che nessuno potrà scalfirlo, nemmeno per sbaglio.

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perchè gli pagano la cena fuori e mette da parte soldi per conquistare il mondo no?

 

 

(è pieno di gente che sta insieme a qualcuno per varie ragioni. a qualcuno serve stare un pò solo a qualcuno proprio no perchè tanto non migliora lo stesso. io dico che se sei arrivato a questa considerazione è perchè hai capito che è davvero il momento per te di farlo, quindi secondo me fai bene.

il problema tuo però, secondo me, non è in definitiva se hai un ragazzo o meno, è che devi imparare ad avere una tua personalità delineata e maggior sicurezza.

se ci arriverai stando da solo perchè questa è la strada che tu devi percorrere per ottenere questo, allora fallo.

ma se trovi una persona che ti stimola comunque a crescere e ti sostiene senza però diventare la tua sedia a rotelle, allora non lasciartela scappare. )

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No, baby ... tra un fumetto e l'altro inserite qualche buona lettura che non sia Fabio Volo o Moccia .. please.

 

Soprattutto - L'equilibrio non è la via di mezzo che sta tra la MEGALOMANIA E IL MASOCHISMO.

 

Piuttosto riflettete sul fatto di essere il prodotto della società dei consumi, che vi ha insegnato a fare lo struscio nei centri commerciali, dove esistere è relazionato al soldo nella tasca che ti permette di aderire al business target di riferimento. Vi accorgereste allora che l'equilibrio non sta nella rinuncia a quei modelli utopici dei cartelloni pubblicitari, in quanto paragonabili ai semidei classici, prodotti dell'utopia della bellezza tanto reclamizzata. La quale rinuncia non significa "autolesionismo" o peggio "fallimento" ... bensì, nella presa di coscienza matura di un individuo che discerna il reale dall'immaginario.

 

Sulla coppia ... non mi voglio spendere ulteriormente. Per lo più è essa stessa un prodotto commerciale di massa che esclude ed emargina chi non vi si adegua. Amate e soprattutto, imparate a lasciarvi amare, senza preoccuparvi di somigliare a degli stereotipi.

 

Sulla felicità e la gioia ... beh, ognuno deve trovare la propria strada e non è detto che alla fine si trovi ...

 

Vi consiglio a tutti la breve ma intensa lettura del Siddhatha di Hesse ... ricordandovi che la versione originale è più breve delle varie sinossi.

 

La verità non è unica e uguale per tutti.

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  • 1 month later...

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